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giovedì 29 agosto 2024

Una eoliana alle finali di Miss Universe Italy. Dalla Gazzetta del sud del 29 agosto 2024


 

Ricordando...Anna Sari in lo Schiavo


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Federalberghi Eolie contraria alla proposta del sindaco di Milazzo di trasferire i costi di gestione dei terminal sui visitatori diretti alle Eolie

COMUNICATO - Il 23 agosto, Federalberghi Isole Eolie ha inviato una lettera al Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Messina, Contrammiraglio Antonio Ranieri, mettendo in copia l’Assessore Aricò e i sindaci di Milazzo e delle Isole Eolie. Nella comunicazione, l'associazione ha espresso preoccupazione per l'esito negativo della gara tenutasi a fine luglio, che ha impedito l’assegnazione della gestione delle stazioni marittime di Milazzo, situate in Via Luigi Rizzo e Via Acqueviole. Queste strutture sono utilizzate dalle compagnie Caronte & Tourist e Libertylines per il trasporto passeggeri da e verso le Isole Eolie.

In seguito, sono emerse diverse dichiarazioni da parte del Sindaco di Milazzo, della COMET (attuale gestore in scadenza), e dello stesso Commissario Straordinario. Secondo quanto riportato dalla stampa, il Sindaco di Milazzo, Pippo Midili, ha recentemente discusso con gli assessori regionali Elvira Amata (Turismo), Alessandro Aricò (Infrastrutture) ed Edy Tamajo (Attività Produttive) delle problematiche del porto di Milazzo. Il Sindaco ha manifestato le sue preoccupazioni, affermando che, a suo avviso, le procedure avviate dal Commissario “non consentiranno a nessuno di poter gestire le strutture in quanto non prevedono la copertura di costi per servizi offerti al passeggero.” Per affrontare questa situazione, il Sindaco ha proposto di “incassare un onere dai vacanzieri per garantire i servizi.”

A seguito di queste dichiarazioni, Federalberghi Isole Eolie ha inviato una nuova nota, esprimendo il proprio sostegno affinché i termini della gara siano definiti in modo da rendere economicamente sostenibile la gestione dei terminal marittimi, un tema che l'associazione ha sollevato per prima. Tuttavia, il presidente Christian Del Bono ha manifestato il netto dissenso di Federalberghi rispetto all’idea di trasferire i costi aggiuntivi sui turisti, che già affrontano prezzi elevati per raggiungere le Isole Eolie

“Chiediamo di essere ascoltati su questo tema,” ha dichiarato Del Bono, “così come dovrebbero essere coinvolti anche i quattro sindaci eoliani.”

Eolienews sospende pubblicazioni in coincidenza con i funerali del caro Giovanni Portelli

Eolienews in segno di affetto per l'amico Giovanni 
e, in segno di vicinanza al dolore dei suoi cari, in coincidenza con i funerali, sospenderà le sue pubblicazioni per circa un'ora.

Nesos sui biologi salvati a Salina: "Non siamo noi. Lavorare in ambienti come i piccoli isolotti richiede esperienza"


 

Ricercatori e lucertole sullo scoglio Faraglione a Salina. Salvati dalla Guardia costiera

L’equipaggio dell’elicottero Nemo 11-08, della base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania, ha soccorso e messo in salvo due ricercatori e una ventina di lucertole che erano rimasti bloccati sullo scoglio Faraglione dell’isola di Salina.

I due biologi, una donna di 31 e un uomo di 24, sono impegnati in un progetto di ripopolamento di specie autoctone di lucertole delle Isole Eolie e si erano recati con delle canoe sullo scoglio Faraglione per le loro ricerche.

L’improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine ha reso impossibile il loro rientro con i mezzi da disposizione.

Circomare Lipari, che ha coordinato il soccorso, ha fatto intervenire l’elicottero che ha recuperato i due biologi, successivamente trasportati all’ospedale di Lipari per verificare le loro condizioni di salute, e una ventina di lucertole.

I biologi salvati sono quelli del progetto LIFE EOLIZARD, progetto co-finanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea, e sull"isolotto avevano prelevato la ventina di lucertole (su una popolazione inferiore alle duecento unità) per trasportarle poi, al Bioparco di Roma, sede del progetto, dove saranno allevate e, successivamente, rimesse in natura. 

Come si ricorderà, ad inizio agosto, l'associazione Nesos di Lipari che sta portando avanti il progetto "Save the aeolian lizard" aveva rilasciato nell'isolotto "Pietra Quaglietto", al largo di Vulcano, i primi esemplari di lucertola endemica delle Eolie (Podarcis raffonei) nati in cattività, a fine giugno.
Questo progetto è stato avviato nel 2022, grazie al sostegno delle Ong Initiative Pim e Smilo, delle Fondazioni Mava, Prince Albert II de Monaco e Blue Marine e delle aziende Inef e Nutrinovel, ed è a
basso budget, basato, prevalentemente, sul volontariato, e non prevede interventi invasivi come traslocazioni o eradicazioni.

Il cordoglio delle componenti della Basilica Cattedrale di Lipari per il decesso di Domenico Castrogiovanni


 La famiglia Sarpi ed Eolienews partecipano al dolore della moglie sig.ra Nuccia, dei figli Daniela, Giuseppe e Maurizio e dei familiari tutti

Buon compleanno a..

...Aldo Bruzzano, Raffaella Oddo, Francesco Cannistrà, Rosalba Marchetta, Grazia Giardina, Giuseppe De Salvatore, Alessandro Zurro, Simona Lo Ricco, Martina Puglisi, Andrea Traviglia, Marilena Mirabito, Natale De Salvo, Martina Saglimbeni, Loredana  Benenati, Fabio Currò, Tiziana Alizzo  



Ricordando... Vittorio Lo Schiavo


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

S.Bartolo: (4° parte) La reliquia del sacro pollice

Di Giuseppe Iacolino
Della presenza in Lipari del Sacro Pollice di S. Bartolomeo non si ha alcuna informazione che sia anteriore al sec. XVII. Possiamo semplicemente supporre che, quando nell'833 il corpo dell'Apostolo venne trafugato dai Beneventani, il Pollice fu l'unico frammento che rimase nell'Isola.Chi lo detenne? Dove fu riposto al tempo della dominazione araba? Ebbe culto pubblico? Sono interrogativi ai quali non siamo in grado di rispondere.Una storia, o tradizione che dir si voglia, relativa al Sacro Pollice affiora da qualche decennio dopo il sacco del 1544, e ciò grazie al manoscritto del liparese Don Benedetto Gualtieri, arcidiacono della nostra Cattedrale. Il manoscritto, redatto in latino e oggi smarrito, fu consultato da Pietro Campis nel 1694 e da lui venne riportata la notizia che al momento ci interessa:
" Ariadeno soprannominato il Barbarossa aveva distrutto la città di Lipari col fuoco. Le sacre reliquie, insieme col pollice di S. Bartolomeo, (che, riposte in una cassettina, si custodivano nella Chiesa Cattedrale) furono portate a Costantinopoli: Ora avvenne che uno spagnolo, che aveva riguadagnato la libertà a Costantinopoli, fece acquisto di quelle reliquie per cinquecento monete d'oro e le portò con sé a Napoli: Ma qui, mentre colpito da un grave male se ne stava nell'ospedale spagnolo di San Giacomo e si sentiva prossimo alla morte, consegnò la cassettina con le reliquie al cappellano perché a sua volta questi la facesse recapitare ai Liparesi dietro un compenso di cinquecento monete d'oro da assegnarsi a beneficio dell'ospedale. Per caso si trovava a passare da Napoli don Martino d'Acugna [1585-1593] che da poco era stato consacrato vescovo di Lipari e che a Lipari stava dirigendosi. Il vescovo, informato del fatto, sborsò la somma richiesta, prese le sacre reliquie, le portò a Lipari e qui le restituì alla Chiesa Cattedrale nel 1585 ".
La reliquia è chiusa in una teca d'argento raffigurante un braccio benedicente e se ne fa ostensione ai piedi della statua del Santo in tutte le festività celebrate in suo onore.

Oggi, 29 agosto: Martirio di San Giovanni Battista

Nell'anno XV del regno di Tiberio Cesare, Giovanni Battista dal deserto venne alle rive del Giordano, nelle vicinanze di Gerico, per predicarvi il battesimo di penitenza, in preparazione alla venuta del Messia. Tutta Gerusalemme e i paesi circonvicini andavano in massa ad ascoltarlo e molti si convertivano alle sue parole, confessando i loro peccati e ricevendo il battesimo di penitenza.

Un giorno che Giovanni, come d'uso, battezzava ed istruiva i peccatori, anche Gesù di Nazareth venne alle rive del Giordano. Il Battista, alla vista di Gesù, interiormente illuminato, riconobbe in lui il Messia aspettato, onde non voleva battezzarlo, stimandosi indegno anche di sciogliergli i legacci dei calzari. Tuttavia Gesù insistette e Giovanni dovette accondiscendere. In quel tempo Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, conviveva con Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni, all'udire tale mostruosità, riprese il re di quella colpa, dicendogli francamente che non gli era lecito vivere con la moglie di suo fratello. Erode, sdegnato e istigato da Erodiade, lo fece rinchiudere in una tetra prigione del castello di Macheronte. Non contenta Erodiade di vederlo in prigione, voleva anche farlo morire. Erode però si opponeva, temendo una sommossa, perché Giovanni era venerato dal popolo come un profeta.

Qualche tempo dopo, tuttavia, Erodiade ebbe l'occasione tanto desiderata e propizia per soddisfare il suo odio contro il Precursore di Cristo. Mentre Erode celebrava il suo compleanno e teneva un banchetto a tutta la corte, Salome, figliola di Erodiade e nipote di Erode, si presentò nella sala del convito e si pose a danzare. Ciò piacque a tutti, tanto che Erode le promise di concederle qualunque cosa avesse domandato, fosse anche la metà del regno. Salome a queste parole, non sapendo cosa domandare, corse da sua madre e questa le ordinò di chiedere la testa di Giovanni. Salome ritornò in fretta dal re e lo pregò di farle portare subito in un bacile la testa del santo Precursore. Erode, benché sorpreso ed afflitto da questa domanda, ordinò di accontentarla. La fanciulla come ebbe tra le mani quel sacrosanto capo, lo portò a sua madre, la quale, a tal vista, esultò di gioia e si dice che per vendicarsi della libertà con cui il Santo aveva disapprovato i suoi disordini, trafisse con un ago quella sacra lingua.
La morte del Battista avvenne tra la fine dell'anno 31 e il principio del 32 dopo la nascita di Gesù Cristo.

PRATICA. La castità trasforma gli uomini in angeli: e chi è casto, è un angelo in carne (S. Ambrogio).

PREGHIERA. Nella veneranda festività del tuo santo Precursore e martire Giovanni Battista, deh! Signore, facci sentire gli effetti della tua misericordia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della passione di san Giovanni Battista, che il re Erode Antipa tenne in carcere nella fortezza di Macheronte nell'odierna Giordania e nel giorno del suo compleanno, su richiesta della figlia di Erodiade, ordinò di decapitare. Per questo, Precursore del Signore, come lampada che arde e risplende, rese sia in vita sia in morte testimonianza alla verità.

Buongiorno... così!


 

mercoledì 28 agosto 2024

Bagnamare: Crolla parapetto, per fortuna senza causare danni. Va a fare coppia con un altro tratto divelto da ben 8 mesi

Oggi pomeriggio, intorno alle 18 e 30,  proprio davanti la caserma dei VVF di Lipari, lungo la Provinciale, è  crollato un tratto del muretto delimitatorio, senza causare danni a persone o beni. 

Probabilmente il peso di una pianta cresciuta spontaneamente tra le pietre ha contribuito a far crollare il parapetto. 

I VV.F, intervenuti tempestivamente, hanno messo in sicurezza la zona e  inviato le comunicazioni di rito agli enti competenti.

Sul posto è anche giunta una pattuglia della polizia municipale per disciplinare il traffico, mentre un operaio dell'ente, procedeva a delimitare la zona interessata con le transenne.

E' chiaro che, essendo quella una strada ad intenso traffico veicolare, ancorchè pedonale, la Città metropolitana, proprietaria dell'arteria, dovrà attivarsi, possibilmente senza tempi biblici, per ripristinare le condizioni di sicurezza. 
Occorre, infatti, ricordare che, solo un paio di metri, più avanti, in direzione Canneto, vi è un altro ampio tratto di muretto delimitatorio divelto da una smart, a seguito di un incidente, e che, a gennaio, "festeggerà" il primo anno. 

Sul posto è stata apposta la segnaletica, in vista delle ore notturne, ma invitiamo gli automobilisti a prestare la massima attenzione.



La tradizionale Ricata dedicata a Cincotta. Dalla Gazzetta del sud del 28 agosto 2024


 

Alberto Angela a Lipari. Tappa? Neanche a dirlo.. il museo Bernabò Brea (foto Ivana Merlino)


 

Ricordando...Anna Saltalamacchia


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Giulia Ristuccia sangue eoliano nelle vene alla finale nazionale di Miss Universe Italy

La bellissima Giulia Ristuccia, sangue eoliano nelle vene (il padre Claudio è di Salina, la mamma Angela Scorsone di Lipari), si è qualificata, superando le preliminari in Veneto, per la finale nazionale di Miss Universe Italy 2024 che si terrà a San Ferdinando in Puglia dal 12 al 18 settembre.
Giulia che, ormai vive all'Isola d'Elba, come ci ha ribadito, proprio oggi, si sente eoliana a tutti gli effetti, principalmente per le radici ma anche per avere vissuto tra Lipari e Salina sino ai dodici anni. 

Miss Universe, nato nel 1952, è uno dei concorsi di bellezza più prestigiosi e inclusivi al mondo, giunto alla sua 73esima edizione. 
Aperto a donne di tutte le età, anche sposate o con figli, celebra la bellezza in ogni sua forma, valorizzando personalità, stile, eleganza e preparazione, la speranza e la voglia di poter emergere al di là dei dati anagrafici.


A Giulia il nostro augurio affinchè possa centrare un nuovo, importante, traguardo 

 

Per i Pomeriggi culturali eoliani presentazione del libro "Semi di pomice" di Marina Centorrino




 

Buon Compleanno a...

... Nunzio Formica, Mirko Bonaceto, Gisella Portelli, Gennaro Fiorenza, Giulia Frulio, Elena Lusuardi, Massimo La Fauci, Osvaldo Saltalamacchia

S. Bartolo: (3° parte) "Il vascelluzzo" di Giuseppe Iacolino

L'anno 1672 patì Lipari una lacrimosa carestia...,finché piacque a Dio et al glorioso S. Bartolo togliere la carestia della città con un evidente miraculo".
Così esordisce lo storico Pietro Campis nel narrare di quel singolare evento del vascello francese che portava grano a Messina e che, sballottato dalla tempesta, approdò a Lipari il 12 di febbraio 1672, deponendo in terra, senza pretesa di pagamento, il suo carico. Le cose, in verità, andarono assai diversamente. Fu, quello, un autentico atto di pirateria che i Liparesi, abilissimi nel settore, compirono costretti dalla fame. E, giacchè il pane, da qualunque parte provenga, è pur sempre da considerarsi grazia di Dio, essi, anche al fine di acquietare la propria coscienza, occultarono la dinamica del fatto col casto velo della sacralità, e gridarono al miracolo. E' da credere che fu questo episodio che fece nascere nei fedeli l'idea di avere un Vascelluzzo d'argento tutto per sè a somiglianza di quello di cui andavano fieri i Messinesi e che ricordava un più remoto analogo "miracolo" di insperato approvvigionamento alimentare. Ma la cosa finì lì.Duecentocinquantaquattro anni dopo, toccò all'arcivescovo mons. Angelo Paino la sorte di cogliere l'occasione giusta per risvegliare quell'idea da gran tempo sopita. Dal Patriarca e dal Capitolo della Cattedrale di Venezia mons. Paino aveva ottenuto un (frammento di pelle) di S. Bartolomeo. Voleva farne dono ai concittadini eoliani. Inclusa nel Vascelluzzo dei Messinesi e accompagnata dallo stesso presule, la reliquia fu portata a Lipari su una torpediniera della Regia Marina che diede fondo nella baia di Portiniente la mattina del 22 agosto del 1926.Incontenibile il tripudio della folla in attesa. Nel suo primo discorso mons. Paino ebbe a dire: "dovete avere anche voi il vostro Vascelluzzo... stasera il Vascelluzzo di Messina girerà in processione per le vostre vie e voi lo caricherete d'oro per il vostro Vascelluzzo". Mons. Paino diede il primo esempio di generosità deponendo un suo anello pastorale. Il vescovo mons. Bernardino Salv. Re (1928-1963) alimentò il pio proposito e ai suoi appelli generosamente risposero gli Eoliani residenti e quelli emigrati d'America e d'Australia. Così il 23 agosto del 1930, alle ore 19.30, il vescovo Re in Cattedrale benedisse l'artistica navicella. Opera di eccellente fattura, uscita dall'oreficeria palermitana Perricone-Marano, il Vascelluzzo, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento. Nel mezzo della tolda e sul casseretto troneggiano la preziosa teca contenente il "frammento di pelle" e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d'oro massiccio (kg. 1,100). Il Vascelluzzo precede il simulacro d'argento di S. Bartolomeo nelle quattro processioni annuali. Nel Vascelluzzo di Lipari va ravvisata la chiara testimonianza della cultura degli avi tutta compenetrata dalla fede e che perciò stesso non riusciva a distinguere la netta demarcazione fra il sacro trascendente e il quotidiano di quaggiù, ammettendo, anzi, una mutua contaminazione tra le due sfere sino ad interpretare le causali coincidenze terrene - anche le meno edificanti - come compiacente manifestazione del soprannaturale. Eccessi di certo non tollerabili per l'ortodossia. Ma, "cionondimeno, una religione agirà sempre in tal modo fino a quando sarà veramente viva". Appartiene agli uomini, infatti, anche se sono i teologi i soli deputati a gestirla.

Oggi è il 28 agosto: Sant'Agostino




(LA) « Fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum, donec requiescat in te. » 

(IT) « Ci hai creati per Te, [Signore,] e inquieto è il nostro cuore fintantoché non trovi riposo in Te. »
Agostino nacque a Tagaste in Africa da famiglia benestante. Il padre, Patrizio, era pagano, ma sua madre Monica era un'ardente cristiana.
Verso la fine dell'anno 370 si portò a Cartagine per studiare rettorica. Trovava nello studio un'attrattiva sì grande, che era costretto a farsi violenza per lasciarlo; ma le cognizioni che acquistava non gli servivano che a nutrire l'orgoglio. 
I manichei, conosciuta la sua bramosia per gli studi, solleticarono la sua vanità e l'indussero ad abbracciare la loro dottrina. Nauseato però dalle loro ciance, li abbandonò e si recò a Roma. Da Roma andò a Milano, per insegnare eloquenza. 

Monica, addolorata della partenza del figlio, lo raggiunse. Una sera il giovane si sentiva afflitto nello spirito e provava un grande bisogno di spargere lacrime. Si ritirò nel giardino, sotto la chioma di un ombroso fico, e diede libero sfogo al pianto. Sentiva la sua anima coperta di peccati e se ne rammaricava. Ad un certo momento gli parve di sentire nel giardino una cantilena come di fanciullo che diceva: Prendi e leggi, prendi e leggi! Aprì il libro delle lettere di S. Paolo e lesse: Non nei condii e nelle ubriachezze, non nelle morbidezze e nelle disonestà si trova la pace... Bastò questo perchè scosso dalla grazia divina si risolvesse a darsi senza riserva al servizio di Dio. 
Ritornato in Africa, ad Ippona, si diede a vita ascetica. Qualche tempo dopo fu consacrato prete e poi vescovo. 
Allora ebbe inizio la sua grande attività contro gli eretici. Ario, Nestorio, Donato, Pelagio tentavano di sfaldare la chiesa.
Contro di essi combatterono i grandi Padri della Chiesa: Atanasio, Gregorio Nazianzeno, Cirillo di Gerusalemme, Cirillo di Alessandria, Giovanni Crisostomo, Ambrogio, Gregorio Magno, ma sopra tutti il grande Agostino. Ben duecentotrentadue sono le sue opere. Nell'anno 400 scrisse il De libero arbitrio per confutare le dottrine manichee. Nel 411 e 412 diresse un'epistola ai cattolici sull'Unità della Chiesa contro i Donatisti. Contro Pelagio scrisse il trattato Della natura e della grazia nel quale dimostra la necessità della grazia divina per sostenere la volontà indebolita dal peccato originale. A quest'opera si riannoda l'altra De gratia et libero arbitrio. Quando poi finalmente il Pelagianesimo veniva condannato da Papa Zosimo, S. Girolamo ormai vecchio, entusiasta per la grande vittoria riportata dai cattolici, per merito specialmente di S. Agostino, non esitò a scrivergli: Salve! Ti onora l'universo! I cattolici ti venerano e ti ammirano come il nuovo fondatore dell'antica fede! 

Non vanno poi dimenticate le opere colossali: La Città di Dio e l'altro libro De Trinitate contro Ario. 
Nell'anno 430, allorchè i Vandali invasa l'Africa assediavano Ippona, Agostino esalò l'ultimo respiro: era il 28 agosto. 
Fu pure il fondatore degli Agostiniani e la sua è una delle quattro regole fondamentali dello stato religioso. 
PRATICA. Leggiamo un tratto delle Lettere di San Paolo.
PREGHIERA. Sii propizio, Dío onnipotente, alle nostre suppliche, e poiché ci infondi la speranza, concedici benigno per intercessione del tuo beato confessore e vescovo Agostino, l'abbondanza della tua misericordia. 

Lettera di Sant'Agostino all'uomo per amare una donna in pienezza e per sempre


Lettera di Sant'Agostino

Giovane amico, se ami questo è il miracolo della vita.

Entra nel sogno con occhi aperti e vivilo con amore fermo.
Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo.
Ama la tua donna senza chiedere altro all'infuori dell'eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori.
Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire.
Guardala negli occhi affinché le dita si vincolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dicano le sicure promesse del vostro domani. Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle sventure.
Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi.
Non crederti superiore poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura.
Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l'esempio.
Questa sposa, tua compagna di quell'ignoto cammino che è la vita, amala e difendila, poiché domani ti potrà essere di rifugio.
E sii sincero giovane amico, se l'amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere.
Amala come il sole che invochi al mattino.
Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell'amore.
Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi ha concesso la grazia più luminosa della vita!

Incendio di Stromboli: La Procura chiede il rinvio a giudizio per sei indagati

Per l'incendio che devastò Stromboli, scoppiato sul set della fiction sulla Protezione civile, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, ha adesso chiesto il rinvio a giudizio per sei indagati, coinvolti nella vicenda, tra cui quattro persone fisiche e due società con personalità giuridica per le responsabilità amministrative. Per tutti gli indagati l’ipotesi di accusa contestata è quella di disastro ambientale colposo in concorso tra loro.

Tra gli indagati figurano Matteo Levi 63 anni, Roberto Ricci 68 anni, Elio Terribili 63 anni, tutti romani e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, tutti professionisti noti nel settore degli effetti speciali e della produzione cinematografica. Le società coinvolte sono la "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", entrambe con sede a Roma, note per la loro esperienza nel campo degli effetti speciali per il cinema.

Buongiorno così!


 

E' deceduto Giovanni Portelli

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari


 

martedì 27 agosto 2024

Balneari, proroga per le autorizzazioni brevi. Savarino: «Lo slittamento compensa i ritardi nell’iter di avvio delle attività»

Prorogati fino a un massimo di trenta giorni i termini di scadenza delle “autorizzazioni brevi” per le concessioni balneari in aree demaniali. Lo dispone una circolare firmata oggi dall’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino.

«Il provvedimento - dice l’assessore - serve per garantire il diritto dei concessionari a svolgere le loro attività per tutti i novanta giorni previsti dalla legge. In molti casi, infatti, l’iter burocratico ha comportato un allungamento dei tempi di rilascio dei permessi, causando un ritardo nell’avvio delle attività non ascrivibile agli imprenditori. In questo modo tuteliamo un interesse legittimo, evitiamo di appesantire gli uffici con l’esame delle proroghe e non penalizziamo nessun imprenditore».

L’autorizzazione breve, nelle more del recepimento della direttiva Bolkestein, può essere concessa per periodi limitati e porzioni di aree demaniali di non oltre mille metri quadrati per l’avvio di attività commerciali, sportive o ricreative, anche attraverso la realizzazione di strutture smontabili.

Ci lascia l'amico Giovanni Portelli

💔E' deceduto nel pomeriggio, dopo una lunga sofferenza, Giovanni Portelli: ex dipendente della Pumex, sindacalista, sempre in prima linea per la difesa dei lavoratori, consigliere comunale, un amico. 

Le famiglie Sarpi e Favaloro partecipano commossi al dolore dei suoi cari e lo ricordano quale amico e persona perbene. 

Ciao Giovanni, ti sia lieve la terra!💔

"Necessario garantire un'altra ambulanza". Dalla Gazzetta del sud del 27 agosto 2024

Ricordando...Vittorio Pavone


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il 30 agosto al teatro del castello di Lipari


 

Liberty Lines comunica: A settembre anticipata alle 17 la Messina - Eolie

A seguito autorizzazione della Regione siciliana, con decorrenza dal 01/09 e fino al 30/09/2024 la corsa delle 18:30 da Messina verso le Eolie, verrà anticipata alle ore 17:00.

Da questo link è possibile visualizzare l’orario aggiornato: https://www.libertylines.it/avvisi/rimodulazione-orari/

Giovedì prossimo inizio del novenario per Maria SS. della Catena. Il giorno prima Santa Messa al cimitero di Quattropani


 

Domani, 28 agosto, disinfestazione a Vulcano


 

"LA FESTA DI PIER" A STROMBOLI...PER PROSEGUIRE LUNGO IL CAMMINO DA LUI INTRAPRESO

È deceduto Giuseppe Profilio

Le onoranze funebri sono a cura della ditta

                ALFA&OMEGA di Lipari


 

Buon Compleanno a...

... Paola Lorizio, Daniela Costanzo, Cristina Poltero, Barbara Biviano, Flamiania Zaia, Gloria Ciminato, Michele Puglisi

I festeggiamenti per San Bartolomeo del 24 agosto nelle foto di Bartolo Ruggiero (2° gruppo da 5 foto)






Oggi per i Pomeriggi culturali eoliani, Lectio Magistralis di Gian Antonio Stella "Parliamo di Ambiente"


 

Oggi, 27 agosto: Santa Monica

S. Monica, sempre grandemente venerata dalla Chiesa e posta a modello delle madri cristiane, nacque a Tagaste, in Africa nel 331, da famiglia cristiana, nella quale fin dall'infanzia imparò a conoscere e ad amare Iddio. Ebbe anch'essa, come tutti i fanciulli, certi difetti propri dell'età giovanile, come la golosità, che si manifestava in lei con una spiccata tendenza verso il vino, ma ammonita in tempo dai parenti e aiutata dalla grazia ben presto si corresse.

Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.

Per questo ella mantenne sempre una condotta irreprensibile, soffrendo pazientemente senza permettersi mai alcun rimprovero. Tanti sacrifici nascosti agli occhi degli uomini, ma manifesti a Dio, Padre di tutti gli uomini, non potevano non essere esauditi e ripagati.

Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita.

Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome.

Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.

Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano.

A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.

Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.

PRATICA. Imparino i genitori a vigilare sull'educazione cristiana dei figli e a prodigare ad essi le loro maggiori cure.

PREGHIERA. Dio, consolatore degli afflitti e salvezza di quelli che sperano in te, che misericordioso riguardasti alle pie lacrime della beata Monica per la conversione del figliuolo suo Agostino, donaci per l'intervento d'ambedue di deplorare i nostri peccati e di ottenere il favore della tua grazia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.

Buongiorno...così

 


lunedì 26 agosto 2024

Al via oggi al Freeland il 1° Multisport Camp 2024 della Ludica Lipari (video)

Nuova esplosione maggiore sullo Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 26 agosto 2024


 

Domani, 27 agosto, disinfestazione a Lipari


 

Lipari omaggia S. Bartolomeo e si affida a lui. Dalla Gazzetta del sud del 26 agosto 2024


 

Venerdì nella chiesa di San Bartolo al monte il settimo per Elio. Il messaggio del fratello Gianluca

Ciao Amici...
 Volevo solo darvi comunicazione che, venerdì giorno 30 agosto, alle ore 19.00 nella piazza, antistante la chiesa di San Bartolo al monte, ricorderemo mio fratello Elio, nella messa di Settimo. 
Prometto che vi ringrazierò tutti uno per uno... Datemi solo qualche giorno di tempo...
Siete stati Calore al mio, al nostro Cuore ..
Vi abbraccio tutti...
Gianlu e famiglia...