Cerca nel blog
giovedì 4 maggio 2023
"C'è stato un grande lassismo". Intervista al sindaco Gullo su parco giochi e quotidiano. E sui rifiuti dice: "Faremo multe a catena"
Riapre il parco giochi di Diana ed è grande gioia tra i bimbi (10 foto tra bimbi e giochi installati)
A seguire l'intervento del direttore del museo di Lipari, Rosario Vilardo e del sindaco Riccardo Gullo. Ed ancora un'ampia intervista con lo stesso primo cittadino dove si parlerà non solo di parco giochi
Sabato al museo Antonietta Bernardoni presenta antologia “La vita quotidiana come storia” (di Samuele Amendola)
Sabato 13 maggio p.v. alle ore 17.30 nell’Aula didattica del Museo Archeologico Eoliano il Circolo di lettura di Lipari incontra il collettivo Antonietta Bernardoni che presenta una antologia di scritti intitolata “La vita quotidiana come storia”.
Oggi è il 4 Maggio. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Si può anzi dire che la chiesa di San Ciriaco, larga di fianchi e acuta di facciata, con il portale denso d'ombra nello sfascio della luce marina, non soltanto è il monumento più insigne di Ancona, ma anche l'inconfondibile punto di riferimento della città a forma di ancora.
Di quell'ancora, San Ciriaco costituisce il simbolico anello, che unisce mare, terra e cielo. La chiesa alta sul colle, è sempre stata, infatti, il visibile fulcro della vita spirituale e anche civile della città. L'immagine di San Ciriaco, poi è stata impressa sulle monete anconetane e ripetuta nelle opere degli artisti, così come il nome di San Ciriaco è stato incluso nei pubblici decreti cittadini e ripetuto nelle preghiere dei fedeli.
Ciriaco fu Vescovo di Ancona sulla metà del IV secolo: il suo episcopato coincise con il più fortunato affermarsi dei Cristianesimo in quella regione, dopo la stretta della persecuzione e nel clima della pace costantiniana.
Le notizie sul conto dei Vescovo di Ancona sono quasi tutte leggendarie, ma secondo la tradizione la gloria di San Ciriaco sarebbe cominciata ancor prima della sua esaltazione alla cattedra anconetana. Egli infatti avrebbe fornito a Sant'Elena le indicazioni necessarie per rintracciare, sul Calvario, nel fon-do di una cisterna, i resti delle tre croci innalzate il Venerdì della Passione. Anzi, secondo un antico storico, il nome stesso di Ciriaco che invece è di origine greca e significa « signorile » deriverebbe dalle parole latine quaerenda crux, cioè « ricerca della Croce ».
Con il ritrovamento della Croce, il giovane palestinese si sarebbe convertito al Cristianesimo, e spinto dal fuoco della vocazione apostolica si sarebbe messo a predicare tra i connazionali. Il suo zelo e i molti successi lo costrinsero ad abbandonare la Palestina. Così il convertito di Gerusalemme sarebbe approdato, dal mare, nella città guardata dal Cònero.
Ad Ancona, Ciriaco fu Vescovo carico di meriti, e nel suo lungo episcopato la fede cristiana mutò profondamente il volto della città adriatica e la vita di quella popolazione pacifica, attiva e devota.
Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe ritornato, da vecchio, a Gerusalemme, pellegrino nei luoghi della sua gioventù e della vita dei Signore. Qui, la spada dei giustizieri di Giuliano l'Apostata avrebbe interrotto il suo viaggio, facendolo rinascere alla Grazia dove era nato al mondo.
Le sue reliquie tornarono però ad Ancona, e furono poste al sicuro, sul Guasco, nell'aereo anello dell'ancora formata dalla città adagiata tra mare e monte. E qui ancora riposano, in un'urna d'argento, sotto le volte della bellissima cattedrale che dal Patrono della città ha preso il nome, rendendolo illustre anche nell'arte e nella storia.
mercoledì 3 maggio 2023
Una pagina della nostra storia cristiana: 3 maggio 1722, un prodigio nella Chiesa dei Cappuccini
Riprendiamo uno scritto di Don Giuseppe Mirabito e pubblichiamo:
Tombini pericolosissimi e nessuno vede. L'appello di Francesco Coscione
Mi rivolgo all' Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco, dell' Assessore al ramo e dell'Ufficio preposto, alla inesistente provincia di Messina, oggi chiamata in modo altisonante e vuoto Città Metropolitana, al comandante della polizia municipale di questo Comune.
Riapre domani il parco giochi di Diana a Lipari
Ginostra: mancato consolidamento del costone e rischi, nuovo s.o.s. del locale Comitato
Un albero per il futuro... di un privato. Abbiamo toccato il fondo? No, di più
Uno degli alberelli rubati |
PROVINCE E CARO VOLI (soldi per i soliti e disparità). Riflessione di Bartolino Ferlazzo
Anche se le notizie non sono di primisima mano, mi sono ricordato di aver letto sul tuo blog, Direttore, due notizie del 30.03 e del 04.04, dove vengono pomposamente portate all'attenzione di tutti, il < ripristino delle province nella regione Sicilia e il caro voli attuato dalle compagnie aeree > e, per tale motivo mi sono chiesto se nel momento in cui ci troviamo, un momento che lentamente sta riportando il paese, forse, alla normalità, si va a leggere che il super assessore Falcone dichiara < nessun problema per le province sulla copertura finanziaria >.-
Lo stupore per i parlamentari
siciliani, non è stato quello di capire perché si vanno a spendere soldi che
potrebbero essere impiegati con raziocinio ed in modo molto più proficuo, verso
la gente, in particolar modo con chi ogni giorno deve inventarsi qualcosa per
“sopravvivere” o come pagare le bollette, ma le preoccupazioni, di alcuni di
loro, sono state indirizzate, circa la presunta copertura finanziaria che darà
legittimità democratica alle ex province; perché aggiunge Falcone, questi enti
momentaneamente attingono a fondi essenzialmente, dalla RC auto, dall'imposta
provinciale di trascrizione e dalle accise dell'energia elettrica, mica male
come sostentamento, anche se sulle prime due la mano dello stato centrale si fa
sentire.-
Ma mi chiedo se questi enti,
oserei dire inutili e improduttivi, erano stati messi da parte perché la
regione Sicilia a guida Schifani, le ha rimesse in moto, favoritismi a livello
politico ? Pagamenti di cambiali in
bianco per le elezioni ?
Mi chiedo se Schifani non si
sia posto, nemmeno per un attimo, se questi soldi potessero essere investiti,
per disagiati, per migliorare investimenti futuri, per i collegamenti, per i
rifiuti, per garantire fruizione continua di acqua e servizi ai siciliani,
personalmente credo che non l'ha nemmeno sfiorato tale pensiero, tanto è vero
che alla copertura prevista, triennio 2023-2025 di 300 milioni, la regione
<devolve agli enti intermedi> ben altri 165 milioni per lo stesso
periodo, l'ambo Schifani-Falcone, non ha fatto altro che ripristinare vecchi
centri di potere, senza badare alle famiglie, ai precari, alla disoccupazione
giovanile, al caro bollette e via dicendo, un po come l'aumento dell'indennità
parlamentare, ricordate, adeguamento al costo della vita, quanta miseria e
quanta poca nobiltà.-
Altro punto, il caro voli che
viene messo in atto, dalle compagnie aeree, che collegano l'isola al resto
d'Italia, e sempre Schifani che ha allertato l'Antitrust, scrive che si tratta
di < … una disparità di trattamento nei confronti della Sicilia a causa
della condotta delle compagnie aeree, che in taluni casi, eccedono nella
“discriminazione dei prezzi” rispetto ai costi sostenuti, durante alcuni
periodi dell'anno … - … è offensivo per il buon senso … >.-
Presidente Schifani, si è mai
posto lo stesso problema per i collegamenti con le isole minori ? Si è mai
posto il problema di un'eventuale discriminazione e di offesa al buon senso
verso i residenti e natii di quelle isole ? Si è mai posto il problema del
costo del biglietto durante il periodo della stagione estiva, con rincari,
anche li, anche se contenuti, ma sempre di rincari parliamo ? Si è mai posto la
domanda di quanto costa ad una famiglia media italiana, venire a trascorrere le
ferie nelle isole Eolie ? Ha pensato per un solo attimo che isole minori
debbono subire e vivere l'insularità dell'insularità e, che tali trasporti
rivestono un ruolo fondamentale per garantire la continuità territoriale e la
mobilità dei loro abitanti e non
secondariamente, ai fini dello sviluppo turistico ? Riporto le sue stesse
parole che ha scritto all'Antitrust.-
Ritengo di no, anzi ne sono
sicuro e bloccare all'ultimo momento una nuova stangata di aumento da parte
della Caronte, grazie agli interventi dei sindaci di queste isole minori, non è
stata una sua iniziativa o quella dell'assessore al ramo, ma la ferma volontà
di chi vuole portare avanti una visione diversa di gestire la cosa pubblica,
indirizzata solo e verso gli isolani; le chiedo se non ci fosse stata questa
mini rivolta dei primi cittadini, lei cosa avrebbe fatto, quali misure avrebbe
adottato per fermare questo ulteriore prelievo di sangue ? Come avrebbe
approcciato la compagnia in questione ? Quali provvedimenti avrebbe adottato
verso una compagnia, che senza come e senza perché ha unilateralmente,
aumentato il costo del biglietto via nave ? In poche parole se non ci fossero
stati questi sindaci la cosa sarebbe passata senza alcun problema per lei, per
l'assessore al ramo a danno degli isolani.-
E' discriminazione, il dover
far pagare anche ai residenti, alcuni casi sono stati riportati dalla stampa,
il costo della tassa di sbarco ? Si questa è discriminazione, questo è scarso
interesse per le isole minori, che vengono ricordate solo nel periodo estivo,
perché fanno numero nelle tabelle dei vari confronti statistici.-
Comunque, come sempre, i
vecchi proverbi non sbagliano mai < … ogni paese ha il governo che merita …
> e la Sicilia e le isole minori purtroppo hanno voluto questo governo,
adesso piangere è poca cosa anzi addirittura inutile.-
Bartolino Ferlazzo
Ricordando... Angelo Di Giovanni
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Auguri di...
Palermo: Sospesi gli aumenti tariffari nei collegamenti verso le isole minori
COMUNICATO
Si è tenuto, ieri, nei locali dell'Assessorato Infrastrutture e Trasporti l'incontro chiesto dai sindaci per bloccare l'aumento delle tariffe richiesto da CARONTE/SIREMAR e per sollecitare l'applicazione degli sconti e delle gratuità previsti dall'ultima finanziaria regionale.
Per l'Assessorato, dopo gli interventi dei sindaci, il dirigente generale delle Infrastrutture e dei Trasporti, arch. Lizzio, si è impegnato a trovare una soluzione alternativa, in tempi brevi, all'aumento delle tariffe. Sulla base di tali assicurazioni la società interessata si è impegnata a sospendere l'aumento delle tariffe che avrebbe applicato nei prossimi giorni. Per ciò che concerne, invece, l'applicazione delle gratuità e degli sconti, dopo le insistenze dei sindaci, si è convenuto di accelerarne l'applicazione, ritrasmettendo gli elenchi degli aventi diritto tramite i Comuni.
Durante la riunione si è anche discusso dei nuovi mezzi navali che entreranno in linea e della necessità di garantire mezzi più idonei e più veloci, al fine di evitare i gravi disservizi che si sono verificati negli ultimi tempi.
Oggi è il 3 maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Filippo felice, ne andò in cerca e lo incontrò mentre tornava dal Giordano. Gesù appena lo vide gli mosse il suo dolce invito: « Vieni e seguimi », e Filippo lo segui con amore ardente.
Egli viene ricordato nel Vangelo per la sua domanda rivolta al Salvatore là nel deserto prima che il Messia operasse il miracolo della moltiplicazione dei pani: « Dove troveremo sufficiente pane per sfamare tanta moltitudine? ».
Ricevuto lo Spirito Santo portò il Vangelo nella Scizia ove fondò una comunità di ferventi cristiani. Quindi per divina chiamata passò in Frigia, ove per le numerose conversioni eccitò l'odio degli idolatri, i quali lo maltrattarono e lo crocifissero. S. Filippo aveva allora ottantaquattro anni di età. Le sue reliquie furono poi trasportate a Roma.
S. Giacomo. Figlio di Alleo e di Maria, parente della Madonna, viene detto il minore per distinguerlo dall'altro Apostolo dello stesso nome. Egli fin dai primi anni, dice il Breviario, non bevve mai vino, si astenne dalla carne ed osservò il voto e gli obblighi del nazareato. A lui solo era permesso di entrare nel Santo dei Santi. Portava vesti di lino e l'assiduità nella preghiera gli aveva fatto divenire i ginocchi duri come la pelle d'un cammello. Chiamato alla sequela di Gesù fu perseverante nella vocazione e seguì in tutta la sua vita il Messia.
Ricevuto lo Spirito Santo rimase vescovo di Gerusalemme. Quivi egli fondò una comunità di cristiani i quali con l'esempio della loro virtù attirarono ogni giorno nuovi proseliti.
S. Giacomo fu uno dei principali Apostoli che parteciparono al Concilio di Gerusalemme e crebbe a tanta santità di vita da essere soprannominato il Giusto.
Governò la sua Chiesa per circa trent'anni, operandovi numerose conversioni, per la qual cosa fu fatto segno all'odio degli Ebrei i quali lo assalirono mentre stava pregando nel tempio, e trascinatolo sulla terrazza lo precipitarono al suolo. Egli non morì in quella caduta, anzi inginocchiatosi invocava perdono ai suoi persecutori, quando un colpo di mazza gli spaccò il cranio. Aveva 96 anni di età. Lasciò come monumento sempiterno la Lettera Cattolica, nella quale è celebre il sue detto: « La fede senza le opere è morta ».
La festa dei Ss. Filippo e Giacomo un tempo il 1° maggio data dal VII-VIII secolo; essa non ricorda il giorno della loro morte sul quale regna ancora molta incertezza ma quello della dedicazione della basilica eretta a Roma nel vi secolo in onore dei due Apostoli e che oggi porta il titolo generico dei Ss. Apostoli. In essa si conservano i corpi dei due gloriosi santi.
PRATICA. A ciascuno il Signore ha tracciato una via. Impariamo da questi due Apostoli ad essere fedel e costanti nello stato di vita in cui il Signore ci ha posti.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annuale solennità dei tuoi Apostoli Filippo e Giacomo, dehl fa' che mentre ci rallegriamo dei loro meriti, siamo insiemi ammaestrati dai loro esempi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.
PROVERBIO. Se piove per San Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco
martedì 2 maggio 2023
Infartuato a Salina. La Guardia Costiera di Lipari effettua trasporto notturno d’emergenza.
UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO – GUARDIA COSTIERA LIPARI
Il 118 di Messina richiede l’intervento della Guardia Costiera di Lipari per il trasferimento di un paziente infartuato dall’Isola di Salina all’Ospedale Civile di Lipari.
30 Aprile 2023, la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari veniva messa a conoscenza, da parte del 118 di Messina, della necessità di trasferire un paziente con gravi problemi cardiaci dall’Isola di Salina all’Ospedale Civile di Lipari.
Le avverse condizioni meteorologiche infatti, non consentivano l’arrivo dell’elisoccorso sull’isola, ragion per cui risultava indispensabile ed indifferibile il trasporto via mare per assicurare il paziente alle cure del personale del Pronto Soccorso di Lipari, unico nosocomio delle Isole Eolie.
Si procedeva immediatamente ad imbarcare i medici del Pronto Soccorso di Lipari sulla motovedetta S.A.R. – Search and Rescue – dislocata presso questo Comando per dirigere alla volta dell’Isola di Salina. Una volta giunti presso la banchina di Santa Marina Salina, il personale della M/V CP 818 della Guardia Costiera di Lipari imbarcava il paziente per sbarcarlo successivamente presso porto Pignataro, ove attendeva un’autoambulanza per il successivo trasporto presso la locale struttura sanitaria.
I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari garantiscono non solo la salvaguardia della vita umana in mare ma, attraverso dedicati protocolli d’intesa con l’azienda Sanitaria provinciale di Messina, forniscono un costante e fondamentale supporto per la comunità eoliana.
Lipari, 2 Maggio 2023.
Il 4 maggio presentazione libri "33 isole" e "Isole d'inverno" a cura del Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie
Il viaggio tra tutte le piccole isole italiane abitate di Lucio avviene a bordo di "Maribelle", la sua piccolissima e bizzarra barca a vela non abitabile. Federica, incontra le isole nel loro tempo di riservatezza, nei mesi dell'inverno che le spopola e le imbozzola. Un'indagine sociale sul futuro degli “scogli” italiani e più di 90 interviste effettuate a un coro di umanità che vivono nel trailer di Alberto Bougleux.
Non mancate a questo appuntamento speciale, giovedì 4 Maggio alle ore 18:00 presso la sala convegni dell’Hotel Gattopardo.
Raccolta rifiuti ad Acquacalda, Quattropani e Pianoconte. Cittadini Palamara e Giardina chiedono cambio "metodo"
Spett.le Assessore
Dott. Gianni Iacolino
Oggetto : difficoltà in merito ai rifiuti nelle frazioni di Acquacalda, Quattropani e Pianoconte
I sottoscritti Domenico Palamara e Giovanni Giardina, cittadini dell’isola di Lipari ci tengono a sottolineare il malcontento dei paesani in merito alla situazione dei rifiuti nelle frazioni indicate. Nonostante il massimo impegno profuso da inizio mandato la problematica non è ancora stata risolta, anche dopo gli incontri insieme al primo cittadino nulla è cambiato. Si chiede di cambiare ‘’metodo’’ con l’approssimarsi della stagione estiva, nella speranza che ci sia un cambiamento radicale anche con la complicità dei cittadini. Le sanzioni servono per educare il cittadino ma non risolvono il problema. Questa nota non vuole essere un polemica ma un consiglio che possa portare una soluzione ragionata e ponderata anche con la stessa società che si occupa dei rifiuti. Consapevoli che avremo una risposta il prima possibile le auguriamo buon lavoro.
Data 02-05-2023
Firma
Domenico Palamara
Giovanni Giardina
Ricordando... Tindaro Natoli
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Suolo pubblico. Associazioni di categoria "Non è un braccio di ferro ma un confronto e basta poco per raggiungere intesa"
COMUNICATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Diversamente da quanto riportato dal Quotidiano di Sicilia che il 29 aprile scorso ha intervistato il Sindaco di Lipari Riccardo Gullo, quello con le Associazioni sul tema del suolo pubblico non è un braccio di ferro ma un confronto che parte da lontano e che ha dato vita a un tavolo tecnico voluto da ambo le parti; l’auspicio è che questo presto produca degli atti concreti.
Non si tratta di una contesa: si
vince nell’interesse del territorio o si perde tutti insieme.
Ridurre questioni complesse
a mere diatribe da bar o da social media non giova a risolvere criticità che impattano
fragorosamente sul nostro tessuto socio-economico e interessano a cascata molte
più persone di quanto non si pensi.
Si rischia, inoltre, nel più ampio
confronto con le associazioni, oggi più che mai necessario su vari temi ancora
in itinere, di creare un rapporto dualistico, adottando un approccio basato
sull’errato assunto di fondo “noi-voi” che molto difficilmente
assolverebbe in modo corretto e credibile alle esigenze e ai principi alla base
di una regolare concertazione e programmazione negoziata in favore del territorio.
Così come avrebbe davvero poco
senso creare o alimentare distanze tra piccoli imprenditori e fasce fragili
della popolazione, laddove l’interesse comune non può che essere quello del
progressivo miglioramento della qualità della vita della comunità puntando
quindi alla necessità di ridurre le occasioni di disgregazione sociale.
Va, per altro, ricordato che le Associazioni si sono anche rese disponibili a
trovare soluzioni congiunte proprio in favore delle persone con difficoltà
motoria, visto per altro che molte aree del centro storico di Lipari sono
addirittura prive di marciapiedi.
Atteso che nel caso di specie le
Associazioni rappresentano centinaia di aziende, composte da altrettante
famiglie e posti di lavoro e sgombrato il campo dall’equivoco di fondo che
le vorrebbe in contrapposizione con l’Amministrazione locale, occorre mantenere
la questione sui binari di ciò che è possibile e auspicabile fare nell’interesse
del territorio.
Il tavolo nasce (in gennaio),
dall’esigenza condivisa di lavorare alla ricerca di proposte e soluzioni al
tema del suolo pubblico con il duplice obiettivo di garantire tanto le esigenze
di decoro, viabilità e ordine pubblico del territorio quanto quelle di erogare importanti
servizi di accoglienza e di ristoro proprio a vantaggio della comunità e dei
turisti che in centinaia di migliaia ogni anno visitano le Isole Eolie.
Va da sé che in contesti urbani
come quelli micro-insulari - dove nei centri storici non è possibile creare
nuovi volumi e dove la funzione produttiva si concentra quasi totalmente nei
mesi estivi - l’impiego del suolo pubblico e l’impiego dei dehors non possa
che costituire elemento imprescindibile per lo sviluppo e il sostentamento
delle piccole aziende di famiglia del territorio, molte delle quali negli
anni hanno organizzato gli spazi interni proprio in funzione di quelli esterni.
È stato, infatti, calcolato che a
seguito dell’adozione del nuovo Regolamento Edilizio l’impatto su alcune
aziende comporterà una contrazione della capacità produttiva pari a circa il
30%. Questa, in alcuni casi, determinerà una riduzione di circa il 25%
della forza lavoro e in altri, addirittura, la mancata apertura del
locale.
Nel lavoro di verifica della
normativa ed elaborazione di proposte amministrativamente e tecnicamente
applicabili, le Associazioni si sono mosse nel solco di dover comunque
garantire un centro storico organizzato e ordinato, fruibile piacevolmente e
in serenità da tutte le categorie di utenza. In quest’ottica, proprio
rifacendosi ai dettami del codice della strada, si è avuto modo di dimostrare
come il recente Regolamento Edilizio - approvato, “frettolosamente” e in
totale assenza di confronto con le parti sociali, dal Consiglio Comunale lo
scorso 29 settembre – risulti inutilmente ben più restrittivo rispetto alle stesse
previsioni del codice della strada.
In buona sostanza – nel
convincimento di poter così ottenere un centro storico più ordinato, avendo
come riferimento principale gli eccessi verificatisi in passato sul Corso V.
Emanuele di Lipari e dintorni - si è inteso utilizzare impropriamente la
scure del Regolamento edilizio per ridurre ulteriormente la cornice operativa
del vigente regolamento di Suolo pubblico, senza rendersi ben conto che
tali eccessi non dipendono dall’assenza di regole più restrittive bensì
dall’impossibilità (visti i pochi vigili disponibili) di riuscire ad effettuare
tutti i controlli necessari per far rispettare quelle esistenti. Veniva,
altresì, sottovalutato il fatto che imporre regole economicamente e socialmente
insostenibili aumenta notevolmente il rischio che queste non siano rispettate
oltre a rendere ancora più impegnativi i controlli.
Attraverso il Regolamento edilizio
sono, quindi, stati superati in negativo alcuni parametri del Regolamento di
suolo pubblico (approvato nel 2021 e emendato solo nel luglio 2022a) andando ad
inserire dei distanziamenti maggiori per il passaggio dei pedoni oltre a
ulteriori quanto sterili e iniqui parametri per l’assegnazione degli spazi:
da un minimo di 35 mq ad un massimo del 75% dell’area interna di
somministrazione. L’evidente iniquità di tali parametri risiede nel fatto che, per
il primo parametro, a prescindere dalla superficie interna di somministrazione,
di fatto fino a 47 mq, la quantità di suolo pubblico concedibile rimanga
invariata (sempre 35 mq). Ma anche e soprattutto perché paradossalmente, con
una limitazione così rigida (massimo 75%), applicata in maniera orizzontale, si
penalizzano anche quelle attività che occupano suolo pubblico senza
contravvenire alle norme del codice della strada né creare intralcio a pedoni,
disabili e mezzi di soccorso.
Si è quindi avuto modo di far
rilevare come anche il Regolamento di Suolo pubblico in vigore necessiti di
alcune modifiche. Questo, infatti, prevede un divieto tout court al
rilascio di autorizzazioni o concessioni per l'occupazione della sede stradale
o di marciapiedi nelle isole di Panarea, Stromboli e Alicudi. Così come prevede
che le gastronomie, gli esercizi di vicinato/asporto siano esclusi da ogni possibilità
che venga loro concesso il suolo pubblico. È stato, infatti, rimarcato come per
legge questi esercizi non possano essere discriminati rispetto alla concessione
di suolo pubblico il cui utilizzo va, comunque, fatto escludendo il
servizio assistito di somministrazione e la possibilità di abbinare ripiani e
sedute.
Adesso si assiste a un
inspiegabile quanto inopportuna fase di stallo del confronto, visto che
la stagione turistica è avviata e che ormai da tempo le Associazioni hanno prima
elaborato e poi ulteriormente revisionato le loro proposte anche a seguito degli
utili confronti con gli uffici comunali.
L’ultimo incontro risale al 27
marzo dopodiché, a detta del Sindaco, ci si sarebbe dovuti rincontrare a
distanza di dieci giorni, ma ad oggi, nonostante i solleciti, tutto tace. Aumenta
così il timore di dover affrontare la parte centrale della stagione turistica
con regolamenti inadeguati che rischiano di risultare inutilmente dannosi per
diverse piccole aziende del territorio (già in difficoltà a causa di
un’economia asfittica e concentrata in soli pochi mesi l’anno) ma anche per
i visitatori che in alcuni periodi rischieranno di non riuscire a trovare
luoghi di ristoro adeguati e di dover utilizzare – loro sì – gli spazi pubblici
in modo incontrollato e privo di servizi.
Eppure, concludono le
associazioni, in attesa di una nuova convocazione, basta davvero poco
per raggiungere un’intesa che getti le basi per un regolamento unico in grado
di contemperare le esigenze di tutti.
D’altronde, ci si chiede, a
cosa sarebbe servito all’Amministrazione avviare e portare avanti un confronto
con le associazioni di categoria se non a produrre un risultato ottimale e
opportunamente calibrato e condiviso rispetto alle posizioni di partenza?