Il 24.10.2013 e’ stato presentato presso il comprensorio della Cecchignola il CalendEsercito 2014 dal titolo «l'EsercitoMio».
Un progetto editoriale completamente nuovo quello promosso quest'anno dall'Esercito che ha realizzato il calendario utilizzando 12 disegni di figli e nipoti di soldati che hanno raccontato la loro visione della vita militare.
All'evento hanno partecipato il Sottosegretario alla difesa senatrice Roberta Pinotti ed il Capo di stato Maggiore dell'Esercito Generale Claudio Graziano.
Nel suo indirizzo di saluto il Generale Graziano ha dichiarato che il CalendEsercito 2014 «è un tributo ai militari ed alle loro famiglie che sostengono, quotidianamente, i nostri soldati nel loro lavoro in Patria ed all’Estero».
«Un’iniziativa come quella odierna – ha sottolineato la senatrice Pinotti nel suo intervento – dimostra che si sente l’esigenza di trasmettere lo spirito ed i valori con cui l’Esercito svolge i compiti assegnatigli dalla Costituzione.»
A margine dell’evento, l'Onorevole Pinotti rispondendo alle domande dei giornalisti sulla legge di stabilità ha dichiarato: «Il primo impegno del governo a favore delle Forze Armate è la legge di stabilità».
«I fondi per l’esercizio rappresentano un punto di difficoltà ma ci auguriamo che durante l’approvazione il Parlamento possa darci una mano. Queste risorse sono, infatti, fondamentali per consentire all’Esercito di continuare a svolgere i propri compiti.»
Successivamente, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – generale Graziano – ha dichiarato che «in carenza di risorse occorre razionalizzare per avere uno strumento ugualmente efficiente, intervenendo su strutture e personale per aumentare l’investimento e le risorse per l’addestramento».
«Siamo in Afghanistan e in Libano – ha aggiunto Graziano – con mezzi adeguati ma numericamente limitati. Occorre che il processo di trasformazione dello strumento militare si basi su due pilastri, riduzioni da un alto e dall’altro conferma da parte del Paese della volontà di sostenere e supportare un Esercito efficiente.».
Tra i premiati Gaetano Mario Natoli, il nipote del C.M.C.S. Angelo Esposito, effettivo presso il VI Reggimento Genio Pionieri di Roma, fratello di Marianna e cognato del geometra Bartolo Natoli,
Nel calendario il disegno di Gaetano Mario Natoli rappresenta il mese di Giugno.
Per il piccolo Eoliano, un grande riconoscimento!
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lunedì 28 ottobre 2013
IL GRANDE SILENZIO...ma Acquacalda esiste! Gli Acquacaudari vogliono esistere!
Riceviamo e pubblichiamo:
La totale afasia che colpisce codesta
Amministrazione ad ogni istanza presentata dal nostro Comitato ci
lascia fortemente perplessi.
Tanto da esseri portati a pensare che
un imperioso ordine di scuderia vieti categoricamente di colloquiare
con noi.
Ancor peggio pensiamo che si voglia
attuare la tattica dell’oblio: ignorare cioè qualsivoglia nostra
richiesta perché non esistiamo.
Crediamo però che il dantesco “non
ragioniam di lor ma guarda e passa” mal si adatti ad attenti e
solerti amministratori della cosa pubblica il cui compito dovrebbe
essere quello di garantire una civile esistenza, equamente, a tutti
i loro amministrati.
Rimestando sempre nei pensieri cattivi,
sembrerebbe che, terminato l’elettorale slap – slap (onomatopeico
a tutti noto) insito in ogni campagna a caccia di consensi, gli
“Acquacaudari” non abbiano alcun motivo di esistere agli occhi di
una certa classe politica.
Ci sia consentito di dissentire con
tutte le nostre forze!
Acquacalda esiste! Gli Acquacaudari
vogliono esistere! Il Comitato C.A.S.T.A. esiste e rappresenta
ciascun abitante della frazione che volontariamente aderisce
all’Associazione.
Pertanto non si faccia finta di non
prendere in considerazione le istanze del Comitato poiché esse sono
le istanze di una parte degli abitanti del posto e, tuttavia,è
opportuno rammentarlo, qualunque richiesta presentata dal Comitato è
sempre ed unicamente nell’interesse comune di tutta la frazione.
Una comunità che non vuole subire
passivamente una lenta agonia del territorio,un costante
depauperamento del patrimonio immobiliare, un devastante immobilismo
economico, la desertificazione e la fuga dal paese.
Ignorare tutto ciò significa ignorare
una parte di Eoliani, cittadini, contribuenti.
Enzo Mottola
Presidente Comitato C.A.S.T.A.
La PAC (politica agricola comune) in discussione in commissione all'ARS
COMUNICATO STAMPA
Si è svolta questa mattina, presso la
Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, una seduta congiunta delle
commissioni Attività Produttive e Politiche Comunitarie.
All’ordine del giorno, la politica
agricola comune (PAC) che è stata illustrata dall’on. Giovanni La
Via, europarlamentare e relatore del testo legislativo.
Un utile confronto tra il relatore
l’on. La Via, le categorie maggiormente rappresentative del settore
agricolo siciliano e l’assessorato regionale dell’Agricoltura –
ha dichiarato il vice presidente della III commissione “Attività
Produttive” l’on. Nino Germanà, che ha presieduto la seduta –
durante il quale l’on. La Via ha fatto una sintesi di un testo,
quello della PAC, stravolto dal testo originario con ben 8000
emendamenti, fondamentali per il rilancio del settore agricolo
siciliano.
Dopo l’eccellente lavoro dei nostri
rappresentanti al parlamento europeo la palla passa adesso al governo
nazionale e regionale – continua l’on. Germanà – e spetta a
noi, parlamentari siciliani il compito di essere attenti controllori
affinché le risorse vengano impegnate a beneficio degli agricoltori
e del nostro territorio.
Palermo, 28 Ottobre 2013
On. Nino Germanà
Vice Presidente Vicario III Commissione
Iniziative per i 108 anni della fondazione dell’Istituto delle Suore francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari
In concomitanza con la ricorrenza dei 108 anni della
fondazione dell’Istituto delle Suore francescane dell’Immacolata Concezione di
Lipari
la
Comunità Parrocchiale
ricorda che Giovedì
31 ottobre alle ore 17.30 pregheremo i Vespri nella Cappella dell’Istituto.
A seguire nel salone dell’Istituto il dott. Michele
Giacomantonio illustrerà il tema:
“
Il Regno di Dio fra vita eterna e vita terrena”.
Venerdì 1 Novembre alle ore 10.30
nella Cappella dell’Istituto,
Eucarestia
di ringraziamento
presieduta da Mons. Gaetano Sardella, Parroco.
Nel Pomeriggio con le Suore al Camposanto
preghiera ed alle 17.30 Santa Messa.
Benvenuto a Roberto Foti tra i nostri collaboratori
Ha preso il via da qualche giorno, ma l'abbiamo ufficializzata oggi, una collaborazione, a titolo gratuito, con il nostro giornale da parte di Roberto Foti.
Noi nel paese delle.... (di Enzo Mottola)
Nell'ormai lontano settembre 2008 ho
rischiato di essere querelato per aver avanzato dubbi sull'allora
Amministrazione Comunale unitamente al progettista nonché Direttore
dei lavori, per aver distratto parte del finanziamento.
In realtà ponevo una semplice ed
ingenua domanda: se si ottengono circa Euro 2.550.000,00
(duemilionicinquecentocinquanta) da impiegare per "lavori
urgenti per la difesa dell'abitato di Acquacalda", perché
vengono messi a gara soltanto Euro 1.480.000,00 circa
(unmilionequattrocentottantamila) cioè appena il 60% circa del
finanziamento? Il rimanente 40%, quindi poco più di un milione di
euro, che fine farà? Fu spiegato a me meschino ignorantello, con
malcelata bonomia, che questo accantonamento, di prassi, veniva
effettuato per coprire gli oneri amministrativi, di progettazione,
direzione lavori, ecc.
Come è noto ad Acquacalda da cinque
anni i lavori sono sospesi; le costosissime camionate di sassi,
sassolini e terriccio sono state praticamente fagocitate dal mare
e ci sono costate circa Euro
850.000,00 (ottocentocinquantamila);
il progettista e direttore lavori ha percepito, in proporzione, il
suo compenso; nelle esauste casse comunali restano, inutilizzati,
circa 600.000,00 euro come residuo importo messo a gara e circa
900.000,00 euro come residuo accantonamento per oneri vari.
Poiché sono cinque anni che, come
Comitato, denunciamo questa indecenza ai vari Ministeri, Regione,
Provincia, Prefettura, Comune, Corte dei Conti, Procura della
Repubblica, Stampa nazionale e locale, ci riesce francamente
incomprensibile la meraviglia esternata dagli amici di Canneto.
A questo punto anche a me "sorge
spontanea una domanda": E' ONESTO CHE SI PERMETTA IMPUNEMENTE
QUESTO ANDAZZO?
La risposta è purtroppo altrettanto
spontanea: SI! FINCHE' OGNUNO GUARDA SOLO IL SUO ORTICELLO.
E allora quando avremo finalmente il
coraggio di aprire gli occhi e decidere di vivere tutti non in un
paese delle meraviglie ma in un paese meraviglioso?
Enzo Mottola
Presidente Comitato
C.A.S.T.A.
Assemblea del 20 Ottobre a Canneto. La replica del presidente Giardina (Ass. Per Canneto)
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Mi corre l'obbligo, innanzi tutto, plaudire gli amici Salvatore Sarpi e Bartolino Leone per la disponibilità che offrono nel campo del giornalismo on line, li ringrazio doverosamente ed apprezzo lo spirito di abnegazione col quale, molto professionalmente, dedicano molte ore di lavoro per dare notizie ed informazioni ai cittadini delle Isole e a quelli che per ragioni diverse si trovano lontano dalle nostre perle e che fanno sentire la loro voce.
Per ragioni di forza maggiore sono stato impossibilitato a rispondere prima per chiarire (argomento assemblea del 20/10/2013) su quanto lamentato, e non solo, dai Sig. soci Agrip Salvatore, Francesco Megna ma anche da altri, che si atteggiano a “salvatori della Patria”.
Sono mortificato nel sentire che, i Sigg. Soci nominati, e non soli, non sono venuti a conoscenza della rituale riunione dell'Associazione “PER CANNETO”; chiedo scusa per non aver dato grande risonanza all'invito a mezzo on line ma, a motivata giustificazione posso affermare che, mai è stato diffuso così abbondante la chiamata all'incontro, a mezzo locandine affissi nei punti più' frequentati del Paese; parlo di Bar, Ristoranti, supermercati, rosticcerie, mi limito a questi perché non intendo fare l'elenco.
Mi preme dire, che il Comitato, sicuramente “NON FANTOMATICO”, per comunicare con i soci, non si è avvalso, da quando si é costituito, dell'opera di postini né, di Soci per consegnare inviti di Assemblee, bussando porta a porta.
Faccio presente, inoltre, che l'Assemblea é stata indetta principalmente per relazionare sull'attività svolta dal Comitato nell'anno in corso, proprio per fare evitare a personaggi soprattutto SOCI privi di notizie e che sono sempre stati indifferenti alla vita dell'Associazione, che pronunciassero, parole come quella lanciata a vanvera “FANTOMATICA.”
Principalmente al Socio Megna e Agrip e non soli, debbo necessariamente formulare preghiera, di trovare qualche minuto di dedizione, per un incontro da tenersi al CENTRO SOCIALE DI CANNETO, affinché mi si consenta di dare con calma, ogni delucidazione ogni chiarimento su quanto discusso e di far leggere la relazione letta e presentata ai Soci; di sicuro, solo colloquiando , si possono trovare motivi validi, per ricredersi, su quello che si é, con leggerezza scritto.
Attendo con impazienza un cenno di riscontro in merito. E di conoscere l'ora ed il giorno più' conveniente per l'incontro
A te caro Lucio Raffaele, voglio significarti che mentre accetto che la riunione della nostra Associazione “PER CANNETO” poteva essere pubblicizzata con mezzi più' efficaci ed anche on line, non posso accettare che si dica del Comitato, - che ha dato tanto per la questione Depuratore, che si è prodigato moltissimo e firmato atti, che continua ad evidenziare contestazioni e suscitare incontri - INESISTENTE prima, e viva poi, per essere disponibile a gentile richiesta dell' Amministrazione di turno.
Il Sindaco, il Presidente, l'Amministrazione tutta ed i Consiglieri presenti, nell'assemblea, sono stati ringraziati perché invitati e presenti, e con loro si é colta l'occasione per sviscerare con gli astanti, la problematica del depuratore e si é parlato e discusso, molto animatamente degli argomenti che affliggono la nostra Frazione.
A chi vuole attribuire al Comitato appartenenze partitiche, poca attività di competenza, commette un grande errore ed è nocivo per se e per i tanti cittadini che credono, senza nessun dubbio, alla validità di un' Associazione operante, per quanto possibile, per le necessità del Paese e che, al di la delle beghe di uomini politici, rappresenta e tiene sempre acceso un lumicino che potrà dare luce e che potrà procurare danni e distruggere ogni iniziativa particolarmente offensiva, nefasta, di particolare interesse personale e non del Paese.
Certamente, l'Associazione non crede alle insidie partitiche per lotte non oneste e non assume comportamenti per contestare e svilire l'operato delle Amministrazioni e delle Istituzioni tutte, può solo collaborare con essi per aiutarli nella risoluzione dei veri nostri problemi, nel modo migliore.
Per confortare coloro che non hanno apprezzato e non apprezzano l'operato del direttivo dell'Associazione, colgo l'occasione per anticipare e comunicare alla cittadinanza che presto, a data da destinare, ci saranno le elezioni per il rinnovo dell'Esecutivo ; auspico che l'interesse per il nostro Comitato, sia sempre vivo e che, forze nuove, possano dare continuità e più fervore, alla collaborazione con le Istituzioni soprattutto con segnalazioni e interventi incisivi che possano onorare al meglio gli interessi della nostra Canneto.
Antonino Giardina
Presidente Associazione “PER CANNETO
Precari. Figuccia "Politici siciliani non credibili a livello nazionale" Mozione per taglio spese
"Nella vicenda del rinnovo dei contratti dei tantissimi lavoratori precari delle Amministrazioni pubbliche siciliane si sta misurando la scarsa, scarsissima credibilità e lo scarsissimo peso delle istituzioni e dei rappresentanti istituzionali siciliani a livello nazionale.
A voler essere onesti, si rischia di dimostrare in modo eclatante l'assoluta inutilità ed incapacità di un'intera classe politica di affrontare e risolvere un problema che è forse fra i più gravi che la Sicilia intera si sia trovata ad affrontare negli ultimi anni."
A voler essere onesti, si rischia di dimostrare in modo eclatante l'assoluta inutilità ed incapacità di un'intera classe politica di affrontare e risolvere un problema che è forse fra i più gravi che la Sicilia intera si sia trovata ad affrontare negli ultimi anni."
Lo dichiara il Vice Presidente Vicario della I Commissione ARS, Vincenzo Figuccia, che ricorda che "siamo di fronte alle avvisaglie di una tragedia per la funzionalità di tantissimi servizi essenziali della Pubblica Amministrazione, dalla scuola, ai servizi sociali, alla vigilanza ambientale, allo stesso funzionamento della macchina amministrativa.
Se i contratti dovessero davvero saltare, saremo quasi certamente di fronte alla paralisi di tantissimi comuni, a partire dai grandi capoluoghi di provincia."
Se i contratti dovessero davvero saltare, saremo quasi certamente di fronte alla paralisi di tantissimi comuni, a partire dai grandi capoluoghi di provincia."
"Di fronte a questa emergenza, che non riguarda quindi solo i lavoratori direttamente coinvolti ma riguarda tutti i cittadini siciliani che usufruiscono dei servizi dei Comuni, occorre che una volta tanto la politica siciliana si mostri capace di unità e coerenza al di là degli schieramenti."
"Per questo - conclude il parlamentare Pds-MpA - ho deciso di presentare una mozione per il taglio della spesa negli enti controllati e faccio appello ai rappresentanti siciliani nel Governo nazionale, alla deputazione nazionale di tutti i partiti, al Presidente Crocetta, ai Sindaci di tutte le città e di tutti gli schieramenti perché si arrivi ad un'azione congiunta e coordinata che faccia le necessarie pressioni sul Governo e sul Parlamento.
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Martina Stanzione, Vera Puglisi, Liliana Biviano, Loredana Taranto e Enza Puglisi
Tremano le Eolie. Due scosse in contemporanea
Due scosse di terremoto, in contemporanea, si sono verificate stamani alle 7,23 e 54 secondi nel distretto sismico delle Eolie. Entrambe le scosse non sono state avvertite dalla popolazione.
Una scossa (2.6) si è verificata in mare ad una latitudine di 38. 405/longitudine 15.14; ad una profondità di 189.2 km.
L'altra scossa, ribadiamo verificatasi alla stessa ora, è stata registrata in mare ad una latitudine di 38.652/ longitudine 15.394; ad una profondità di 203.2 km.
Una scossa (2.6) si è verificata in mare ad una latitudine di 38. 405/longitudine 15.14; ad una profondità di 189.2 km.
L'altra scossa, ribadiamo verificatasi alla stessa ora, è stata registrata in mare ad una latitudine di 38.652/ longitudine 15.394; ad una profondità di 203.2 km.
Comune di Lipari, la Fp Cgil contesta l’assegnazione degli incarichi di posizione organizzativa
Al Sindaco Comune di Lipari Marco Giorgianni,Al Segretario Generale reggente Comune di Lipari Dott. Giovanni Famularo, Al Dirigente 1 Settore Comune di Lipari Dott. Giovanni Famularo, Al Dirigente 2 Settore Comune di Lipari Dott. Francesco Subba
Oggetto: Area delle Posizioni Organizzative. Deliberazioni Giunta Provinciale n.45, 46, 47, 48, 49,50 e 51 del 17.07.2013. Determinazioni Dirigenziali n. 269 del 29.7.2013 I Settore (Conferma incarico); n.200 e n.201 del 27.7.2013 (sabato) del II Settore
La FP CGIL a seguito della propria precedente nota prot. 23694 del 25.07.2013 e della nota di riscontro, prot. 25475 del 13.08.2013, a firma del Segretario Generale, ritiene la stessa non esaustiva a quanto rilevato sugli incarichi di Posizione Organizzativa ed in particolare si reiterano i seguenti rilievi:
1. In relazione all’atto di indirizzo sulla macrostruttura, di cui alla deliberazione della Giunta Comunale 89/2012, non appare rispettato concretamente il principio del contenimento della spesa, in quanto si confermano le posizioni esistenti in servizio e non si procedere all’unica effettiva riduzione di spesa possibile che poteva attuarsi con la riduzione delle posizioni organizzative;
2. Carenza di criteri predeterminati ai fini dell’attribuzione delle P.O. secondo gli inderogabili principi statuiti nel vigente C.C.N.L. e precisamente:
Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità. Non si è a conoscenza della esistenza di vigenti criteri generali per il conferimento delle P.O., che risultano atto propedeutico ed obbligatorio ai fini della predetta assegnazione;
Oggetto: Area delle Posizioni Organizzative. Deliberazioni Giunta Provinciale n.45, 46, 47, 48, 49,50 e 51 del 17.07.2013. Determinazioni Dirigenziali n. 269 del 29.7.2013 I Settore (Conferma incarico); n.200 e n.201 del 27.7.2013 (sabato) del II Settore
La FP CGIL a seguito della propria precedente nota prot. 23694 del 25.07.2013 e della nota di riscontro, prot. 25475 del 13.08.2013, a firma del Segretario Generale, ritiene la stessa non esaustiva a quanto rilevato sugli incarichi di Posizione Organizzativa ed in particolare si reiterano i seguenti rilievi:
1. In relazione all’atto di indirizzo sulla macrostruttura, di cui alla deliberazione della Giunta Comunale 89/2012, non appare rispettato concretamente il principio del contenimento della spesa, in quanto si confermano le posizioni esistenti in servizio e non si procedere all’unica effettiva riduzione di spesa possibile che poteva attuarsi con la riduzione delle posizioni organizzative;
2. Carenza di criteri predeterminati ai fini dell’attribuzione delle P.O. secondo gli inderogabili principi statuiti nel vigente C.C.N.L. e precisamente:
Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità. Non si è a conoscenza della esistenza di vigenti criteri generali per il conferimento delle P.O., che risultano atto propedeutico ed obbligatorio ai fini della predetta assegnazione;
3. Violazione di quanto previsto dal Titolo III, del D.Leg.vo 150/2009, art. 65, secondo cui “i contratti collettivi integrativi vigenti alla data di entrata in vigore del decreto cessano la loro efficacia” e “non sono più applicabili”. A tal fine si allega alla presente la nota ANCI del 27.02.2013 fortemente chiarificatrice sulla disposizione de qua. Si ritiene, pertanto, che la nuova assegnazione delle P.O. effettuata dai dirigenti non trovi adeguata copertura finanziaria per mancata efficacia dell’ultimo CCDI sottoscritto e che in ogni caso a seguito dell’interruzione nell’assegnazione delle P.O. non può parlarsi di “conferma” delle vecchie P.O..
La FP CGIL ritiene che la fattispecie dell’Ufficio Tecnico rappresenti una peculiarità e in tale senso vada affrontata ma negli altri settori dell’Amministrazione non si ritiene che si possa andare in deroga a specifiche e puntuali disposizioni di legge.
Per quanto sopra esposto si richiede formale accesso agli atti per le determinazioni di assegnazione delle P.O. relative al 1, 2 Settore, n. 269 del 29.7.2013 I Settore (Conferma incarico); n.200 e n.201 del 27.7.2013 (sabato) del II Settore, nonché per le deliberazioni di Giunta Comunale istitutive delle predette P.O.
Il Rappresentante Territoriale
Francesco Fucile
Aiutaci ad aiutare !
Aiutaci ad aiutare!
Nei giorni scorsi, e tutt'ora, diverse persone mi hanno contattato personalmente, o attraverso la nostra mail del sito Eolienews, per chiedermi se possiamo effettuare una piccola raccolta fondi, tra i lettori del sito e/o tra gli amici di facebook, a favore di una famiglia che versa in gravi difficoltà.
Per me è una cosa nuova che mi piacerebbe fare. Poter dare effettivamente una mano d'aiuto a questa famiglia ed eventualmente, in caso di una donazione consistente, anche ad altri (per l'individuazione dei quali si potrebbe coinvolgere la Chiesa). Che ne pensate?
Una vs/risposta è importante perchè è inutile intraprendere tale iniziativa se poi il riscontro è minimo e non si può essere di nessun aiuto. E' chiaro che troveremo il modo affinchè si possa versare questo piccolo contributo e renderemo noto sia il totale raccolto che, eventualmente, chi vorrà essere inserito nell'elenco dei donatori.
Salvatore Sarpi
Nei giorni scorsi, e tutt'ora, diverse persone mi hanno contattato personalmente, o attraverso la nostra mail del sito Eolienews, per chiedermi se possiamo effettuare una piccola raccolta fondi, tra i lettori del sito e/o tra gli amici di facebook, a favore di una famiglia che versa in gravi difficoltà.
Per me è una cosa nuova che mi piacerebbe fare. Poter dare effettivamente una mano d'aiuto a questa famiglia ed eventualmente, in caso di una donazione consistente, anche ad altri (per l'individuazione dei quali si potrebbe coinvolgere la Chiesa). Che ne pensate?
Una vs/risposta è importante perchè è inutile intraprendere tale iniziativa se poi il riscontro è minimo e non si può essere di nessun aiuto. E' chiaro che troveremo il modo affinchè si possa versare questo piccolo contributo e renderemo noto sia il totale raccolto che, eventualmente, chi vorrà essere inserito nell'elenco dei donatori.
Salvatore Sarpi
CROCETTA SI CONFESSA AL SUNDAY TIMES “L’OMBRA DELLA MAFIA SUL MIO INCIDENTE”
“E’ molto piu’ probabile la mia morte, che io possa andare in prigione. Penso ogni giorno di morire“. Lo ha detto il governatore siciliano, Rosario Crocetta, in una intervista al tabloid inglese Sunday Times. “Continuo a ricevere minacce dalla mafia – continua Crocetta -, ma mi sono abituato a non avere paura”.
E non esclude che possa esserci la mafia persino dietro all’incidente dello scorso mese ad una delle sue auto di scorta. Ma “ho dubbi – chiarisce – non posso provare nulla”. Poi ancora sulla mafia: “la batteremo, e’ sicuro”, ma Cosa nostra “e’ come un camaleonte, cambia continuamente”, oggi e’ “piu’ attiva in politica e business che nel passato, sta diventando meno visibile e piu’ internazionale”. Per questo e’ necessario che tutti i Paesi europei, “compresa la Gran Bretagna, considerino l’associazione mafiosa un crimine, come avviene in Italia”.
E non esclude che possa esserci la mafia persino dietro all’incidente dello scorso mese ad una delle sue auto di scorta. Ma “ho dubbi – chiarisce – non posso provare nulla”. Poi ancora sulla mafia: “la batteremo, e’ sicuro”, ma Cosa nostra “e’ come un camaleonte, cambia continuamente”, oggi e’ “piu’ attiva in politica e business che nel passato, sta diventando meno visibile e piu’ internazionale”. Per questo e’ necessario che tutti i Paesi europei, “compresa la Gran Bretagna, considerino l’associazione mafiosa un crimine, come avviene in Italia”.
domenica 27 ottobre 2013
Calcio: Terza Categoria- Eoliana cede di misura sul campo della Virtus Milazzo
Sconfitta per 1 a o per la formazione eoliana impegnata ieri a Milazzo nell'anticipo del primo turno del campionato di terza categoria.
Negli altri anticipi, inerenti il girone dove sono schierate le tre formazioni dell'arcipelago, goleada della Tiger Messina (9-0) al Pistunina; Gualtierese- Saponara = 2-0
Oggi si sono disputate le altre gare.
Il Malfa si è imposto per 11 a 0 al Milazzo srl; sconfitta per 4 a 1 per lo Scirocco Stromboli sul campo dell'Arcigrazia; infine il Messina Audace ha perso per tre a uno la gara casalinga con il Duilia 81
Negli altri anticipi, inerenti il girone dove sono schierate le tre formazioni dell'arcipelago, goleada della Tiger Messina (9-0) al Pistunina; Gualtierese- Saponara = 2-0
Oggi si sono disputate le altre gare.
Il Malfa si è imposto per 11 a 0 al Milazzo srl; sconfitta per 4 a 1 per lo Scirocco Stromboli sul campo dell'Arcigrazia; infine il Messina Audace ha perso per tre a uno la gara casalinga con il Duilia 81
I Taviani donano a Papa Francesco il libro Kaos, volume pubblicato dal Centro Studi Eoliano
"Francesco, sei mai stato in
Sicilia?", chiede al Papa un allievo dei gesuiti di Palermo. Il
Pontefice sorride. "Posso risponderti in due modi: non ci sono
stato oppure non ci sono ancora stato”. "Della Sicilia - dice
- ho visto un film bellissimo che si chiama Kaos, sono quattro
racconti di Pirandello, è tanto bello ed ho potuto vedere così le
bellezza della Sicilia. E’ l'unica cosa che conosco della Sicilia,
ma posso dire che è una regione bellissima".
Il film Kaos citato da Papa Bergoglio è dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, girato in Sicilia e alle Isole Eolie nel 1984.
Ieri, 26 ottobre, in Piazza San Pietro, il Papa ha salutato migliaia di persone arrivate da oltre 75 Paesi, in occasione del pellegrinaggio delle famiglie al sepolcro di Pietro nell'anno della fede.
In piazza erano presenti i fratelli Taviani: "Siamo qui perché, anche se siamo laici, crediamo che Papa Francesco rappresenti una speranza per tutta questa nostra umanità, un’umanità dolente che soffre. Noi due per comunicare con gli altri, col mondo, ci affidiamo al linguaggio del cinema”. Rivolgendosi al Pontefice, il fratello Paolo: "Accanto a lei Santità vedo tanti bambini e bambine. Il cinema - ha aggiunto - penso che debba avere il coraggio di parlare dell'amore che c'è nella famiglia, ma anche delle sue contraddizioni. La famiglia secondo me non è un dono, bisogna inventarla e costruirla giorno dopo giorno".
Paolo Taviani, inoltre, ha fatto riferimento all’episodio di Kaos “Colloquio con la madre”, ambientato alle Isole Eolie, in cui viene ricordata una gita in “un’isola tutta bianca, svettante nel mare azzurro”. Durante l’incontro con il Pontefice è stata proiettata la scena in cui i bambini corrono liberi giù dalla montagna di pomice di Lipari. Travolti da tanta bellezza, “scoprono di essere tutt’uno con la natura e dimenticano così le ansie e le sofferenze”, afferma Paolo Taviani.
Successivamente i fratelli Taviani hanno donato al Pontefice Kaos, il volume pubblicato dal Centro Studi Eoliano nel 2004 con le immagini, le testimonianze e la sceneggiatura del film che ha fatto conoscere la Sicilia e le Isole Eolie al Santo Padre.
Ufficio Stampa
Centro Studi Eoliano
RINASCE IN SICILIA LA NUOVA FORZA ITALIA GIANFRANCO MICCICHÈ IL LEADER
“Siamo ancora a metà dell’opera”, sussurra, contenendo a malapena la tensione di questi mesi, in cui è passato dall’oblìo alla ribalta.
La decisione di Silvio Berlusconi di sciogliere il Pdl, azzerando di fatto tutte le cariche, prepara il terreno in Sicilia all’uomo del 61 a 0, il luogotenente delle tante vittorie e dell’assist fatale a Rosario Crocetta alle ultime regionali dello scorso ottobre.
Acqua passata non macina più. Adesso è tempo di conta e di riorganizzare le truppe. A partire dall’Ars. A partire da subito. La mozione di sfiducia a Rosario Crocetta, sulla quale l’ex Pdl si era confrontato poco ed a bassa voce, prima dell’incursione di Marco Falcone nei firmatari del documento, rischia di essere uno degli ultimi atti da votare insieme.
Se dalle parole si passerà ai fatti a Roma come a Palermo, dove siamo già oltre le cose, la spaccatura, oltre il confronto, sarà oltre la possibilità di essere ricucita.
E così, da una parte Gianfranco Miccichè e Saverio Romano, con Stefania Prestigiacomo,dall’altro Alfano, Schifani, Castiglione, Vicari e Misuraca.
Lo scenario a catena sarà analogo anche per quanto riguarda i deputati. All’Ars, il caso di Francesco Cascio è uno dei più emblematici.
Non vuol sentir parlare di falchi e falchetti, ma è perplesso ed attendista sulla”nuova balena bianca”. In realtà, oggi la pattuglia più nutrita è quella degli incerti. Come è comprensibile che sia.
“Delineata ma fluida” , definisce la situazione Giuseppe Castiglione che poi però evita ulteriori passaggi. “ Ci risentiamo presto”. In realtà Castiglione è lo sponsor avanzato del soggetto che mira a riproporre lo schema del partito neo centrista, ma vuole arrivare alla nascita del partito in Sicilia, confermando quel blocco di deputati e di risorse nel territorio che gli consentirebbero di potere spendere una parola in più.
Infine, per nulla scontato all’Ars, il travaso degli ex An nel nuovo contenitore forzista. Si attendono sviluppi imminenti. Molto dipenderà dalla partita che vorrà giocare in prospettiva Nello Musumeci, che potrebbe essere il collante della nuova destra in Sicilia, al di là di Storace.
Marco Falcone conferma e ribadisce la vicinanza a Maurizio Gasparri, specificando: “L’adesione al Pdl-Forza Italia ci vedrà coinvolti nella misura in cui il nuovo partito sia un soggetto capace di stare nel territorio, di essere strutturato e movimentista, di raccogliere il maggior numero possibile di istanze sociali. Non ci interessa un partito aziendalista”.
La decisione di Silvio Berlusconi di sciogliere il Pdl, azzerando di fatto tutte le cariche, prepara il terreno in Sicilia all’uomo del 61 a 0, il luogotenente delle tante vittorie e dell’assist fatale a Rosario Crocetta alle ultime regionali dello scorso ottobre.
Acqua passata non macina più. Adesso è tempo di conta e di riorganizzare le truppe. A partire dall’Ars. A partire da subito. La mozione di sfiducia a Rosario Crocetta, sulla quale l’ex Pdl si era confrontato poco ed a bassa voce, prima dell’incursione di Marco Falcone nei firmatari del documento, rischia di essere uno degli ultimi atti da votare insieme.
Se dalle parole si passerà ai fatti a Roma come a Palermo, dove siamo già oltre le cose, la spaccatura, oltre il confronto, sarà oltre la possibilità di essere ricucita.
E così, da una parte Gianfranco Miccichè e Saverio Romano, con Stefania Prestigiacomo,dall’altro Alfano, Schifani, Castiglione, Vicari e Misuraca.
Lo scenario a catena sarà analogo anche per quanto riguarda i deputati. All’Ars, il caso di Francesco Cascio è uno dei più emblematici.
Non vuol sentir parlare di falchi e falchetti, ma è perplesso ed attendista sulla”nuova balena bianca”. In realtà, oggi la pattuglia più nutrita è quella degli incerti. Come è comprensibile che sia.
“Delineata ma fluida” , definisce la situazione Giuseppe Castiglione che poi però evita ulteriori passaggi. “ Ci risentiamo presto”. In realtà Castiglione è lo sponsor avanzato del soggetto che mira a riproporre lo schema del partito neo centrista, ma vuole arrivare alla nascita del partito in Sicilia, confermando quel blocco di deputati e di risorse nel territorio che gli consentirebbero di potere spendere una parola in più.
Infine, per nulla scontato all’Ars, il travaso degli ex An nel nuovo contenitore forzista. Si attendono sviluppi imminenti. Molto dipenderà dalla partita che vorrà giocare in prospettiva Nello Musumeci, che potrebbe essere il collante della nuova destra in Sicilia, al di là di Storace.
Marco Falcone conferma e ribadisce la vicinanza a Maurizio Gasparri, specificando: “L’adesione al Pdl-Forza Italia ci vedrà coinvolti nella misura in cui il nuovo partito sia un soggetto capace di stare nel territorio, di essere strutturato e movimentista, di raccogliere il maggior numero possibile di istanze sociali. Non ci interessa un partito aziendalista”.
Calcio a 5 di C2. Pesante sconfitta del Salina sul terreno della vice-capolista
Pesante sconfitta (13-2) della formazione di calcio a 5 del Salina sul terreno della vice-capolista Mortellito.
Come già anticipato ieri battuta d'arresto anche per la Ludica Lipari.
Nel prossimo andrà in scena a Salina il derby tra le due formazioni eoliane
Come già anticipato ieri battuta d'arresto anche per la Ludica Lipari.
Nel prossimo andrà in scena a Salina il derby tra le due formazioni eoliane
Depuratore di Canneto Dentro. L'istanza che sarà presentata al sindaco di Lipari
Riceviamo dal signor Lucio Raffaele e pubblichiamo:
Al Sindaco
del Comune di Lipari
Marco
Giorgianni
Al
Consiglio Comunale
alla
polizia municipale di lipari
DEPURATORE
DI CANNETO DENTRO
ISTANZA
AL SINDACO DA PARTE DEI CITTADINI DI LIPARI
I
sottoscritti cittadini ed elettori del Comune di Lipari residenti
nell’Isola di Lipari espongono quanto segue:
Premesso
- che con avviso pubblicato all’albo pretorio del Comune di Lipari dal 14 ottobre al 24 ottobre 2013, il Commissario Delegato OPCM 3738/2009 provvedeva a presentare avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità in ordine al progetto esecutivo del depuratore di Canneto – Dentro;
- che il Commissario riduceva immotivatamente a 10 giorni il termine per la presentazione delle osservazioni e non allegava il progetto esecutivo;
- che il termine di dieci giorni per presentare le osservazioni decorre dall’ultimo giorno della pubblicazione e dunque dal 24 ottobre 2013 - dovendo ritenersi la presunzione legale di conoscenza avvenuta solo in tale data - non è ancora scaduto;
- che veniva disposta la convocazione urgente del Consiglio Comunale in ordine alla presentazione delle osservazioni nonché per lamentare la mancata allegazione del progetto esecutivo;
- che nel corso dell’incontro di domenica 20 ottobre 2013 Lei ebbe a riferire che il Commissario l’aveva rassicurata che il progetto esecutivo prima dell’approvazione doveva passare dal Consiglio Comunale e da un’apposita Commissione e che le osservazioni del Comune sarebbero, quindi, state presentate solo dopo la formale notifica del progetto esecutivo al Comune;
- che, invero, la fiducia che Lei ha, come dovere istituzionale, riposto nei confronti del Commissario Delegato e del RUP che agiscono quale pubblica amministrazione, appare essere stata tradita;
- che, infatti, contravvenendo a quanto a Lei riferito ed alla assicurazioni che erano state date a Lei e, conseguentemente, a tutta la cittadinanza di Lipari, il Commissario Delegato, disinteressandosi del parere del Sindaco e del Comune di Lipari, non solo ha approvato il progetto in data 24 ottobre 2013 quando non erano ancora trascorsi i dieci giorni di termine per le osservazioni ma ha anche disposto in pari data i provvedimenti di occupazione d’urgenza ed esproprio fissando al 4 novembre 2013 le prime occupazioni;
- che tale comportamento del Commissario, a parere dei sottoscritti cittadini, appare costituire costituisce un’evidente offesa arrecata alla Sua persona ed a tutta la cittadinanza di Lipari;
- che i sottoscritti intendono, pertanto, tutelare la Sua figura e quella dell’intera cittadinanza di Lipari;
- che, infatti, il passaggio del progetto al Consiglio Comunale come da Lei sempre sostenuto è necessaria ai sensi della normativa regionale vigente che non può essere derogata dal Commissario Delegato;
- che nel PRG approvato dal Consiglio Comunale il depuratore è stato localizzato nell’area di Pignataro;
- che alla data del 26 ottobre 2013 i lavori sembrano essere già iniziati atteso che sono stati effettuati degli sbancamenti e pulizia sui terreni cui ai mappali 167,168 e 169 del foglio 85;
CONSIDERATO
- che, in materia di pianificazione urbanistica, nella Regione Siciliana con riferimento alla localizzazione di impianti di depurazione trova applicazione lo speciale disposto dell’art. 45 della Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 19861;
- che il Commissario Delegato non può derogare alla LR 27/1986 Sicilia che disciplina specificatamente gli impianti di depurazione trattandosi di legge speciale che - per il noto principio lex specialis derogat generali – è sovraordinata al DPR 327/2001 ed alla LR 21/1985;
- che tale norma, dunque, trova piena applicazione nel caso di specie;
- che, pertanto, per la realizzazione dell’impianto di depurazione occorre: a) l’autorizzazione dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente b) il parere del Consiglio Regionale dell’urbanistica c) la deliberazione consiliare che approva la localizzazione dell' impianto e degli elaborati tecnici necessari all' individuazione urbanistica dell' opera;
- che dunque allo stato la realizzazione dei lavori per l’impianto di depurazione di Canneto Dentro è contraria alle previsioni del PRG e pertanto l’inizio dei lavori dovrebbe ritenersi abusivo;
- che nella Regione Siciliana ai sensi dell’art. 4 della Legge 47/1985 come integrato dall’art. 2 della Legge Regionale 37/1985 ”Il sindaco esercita la vigilanza sull' attività urbanistico - edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nella concessione o nell' autorizzazione”
- che, per le motivazioni già esposte, le autorizzazioni e le concessioni rilasciate per il depuratore non sono conformi agli attuali strumenti urbanistici ed è dovere del Sindaco verificarne la rispondenza;
- che ai sensi del quarto comma dell’art. 4 L47/1985 “ qualora sia constatata l' inosservanza di norme prescrizioni di strumenti urbanistici, programmi di attuazione, modalità esecutive della concessione e, più in generale, di qualsiasi altra prescrizione gravante sul costruttore, il sindaco ordina l' immediata sospensione dei lavori, con riserva di emanare, entro i successivi 60 giorni, i provvedimenti che risultino necessari per la modifica delle costruzioni o per la rimessa in pristino”
- che dunque il Sindaco ha il potere/dovere di emanare in via cautelativa l’ordinanza di sospensione lavori, chiedendo, semmai nelle more un parere all’Avvocatura Distrettuale dello Stato in ordine all’applicazione o meno della LR 27/1986 ed alla possibilità di una sua deroga;
- che ai sensi dell’art. 27 del DPR 380 tale potere/dovere grava anche in capo al Dirigente e al responsabile dell’Ufficio Comunale;
- che inoltre il Comune di Lipari non può porre in essere il vincolo all’esproprio e la variante allo strumento urbanistico stante la palese violazione dell’art. 45 della Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 1986;
CONSIDERATO INOLTRE
- che come da Lei sempre correttamente affermato ai sensi dell’art. 19 del DPR 327/2001 l'atto di approvazione del progetto preliminare o definitivo da parte della autorità competente deve essere trasmesso al consiglio comunale, che può disporre l'adozione della corrispondente variante allo strumento urbanistico, e pertanto il progetto doveva e deve passare al Consiglio Comunale per l’approvazione della variante urbanistica;
RILEVATO
- che il progetto esecutivo approvato sembra essere totalmente difforme dal progetto definitivo cui alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010;
- che, infatti, non è più prevista la messa in sicurezza del pendio – che costituiva tra l’altro la parte più onerosa dei lavori dati in appalto ed a fronte dei quali dovrebbe essere stato stanziato il contributo economico messo a disposizione della ditta appaltante – nonché sembra che anche la posizione ed il numero dei fabbricati siano difformi;
- che la messa in sicurezza del pendio era stata qualificata necessaria con il progetto definitivo;
- che non si ha contezza se tale omessa messa in sicurezza del pendio sia stata autorizzata dal Genio Civile e come cittadini si vuole essere certi che in concomitanze con “bombe d’acqua” sia escluso il verificarsi di eventi franosi specialmente durante la fase di esecuzione dei lavori;
- che, dunque, ai sensi dell’art. 49 DPR 554/199 è doveroso chiedere una nuova conferenza di servizi in quanto i pareri resi alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 sono relativi ad un altro e diverso progetto e dunque gli stessi non sono più validi ed applicabili;
Tanto premesso, ritenuto e rilevato i sottoscritti al fine di
tutelare la figura del Sindaco e della intera città e comunità di
Lipari
INVITANO IL SINDACO A
- Emanare immediatamente ordinanza di sospensione lavori – che sembrano essere già iniziati - atteso che i lavori per la realizzazione del depuratore sarebbero da considerare abusivi in quanto in contrasto con lo strumento urbanistico vigente e chiedere nelle more dell’emanazione del provvedimento definitivo un parere alla Avvocatura Distrettuale dello Stato;
- Sospendere immediatamente i pareri già resi in sede di conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 atteso che il progetto esecutivo approvato appare prima facie completamente diverso rispetto a quello per cui erano stati resi i pareri dai competenti funzionari del Comune;
- Diffidare il Commissario Delegato dalla prosecuzione delle procedure di occupazione e dei lavori in corso;
- Chiedere alla Presidenza del Consiglio l’immediata rimozione dell’avv. Luigi Pelaggi dal ruolo di Commissario Delegato;
- Chiedere la convocazione di una conferenza di servizi ai sensi dell’art. 49 DPR 554/199 in quanto il progetto sottoposto alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 sembra aver subito delle rilevanti modifiche;
- Chiedere all’Ufficio del Genio Civile di Messina di sospendere tutte le autorizzazioni date al progetto definitivo e di ordinare la sospensione dei lavori affinché sia verificata la tutela della sicurezza degli abitanti di Canneto alla luce dello stralcio della messa in sicurezza del pendio rispetto al progetto definitivo portato alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010;
- Verificare le motivazioni per cui si è proceduto alle rilevanti modifiche rispetto al progetto esecutivo, se vi è un risparmio erariale dovuto all’omessa sistemazione del pendio, nonché se lo stralcio della messa in sicurezza del pendio come previsto nel progetto definitivo approvato sia condivisibile o meno e garantisca la sicurezza dei cittadini residenti in Canneto in caso di alluvioni o “bombe d’acqua”;
- Non porre il vincolo all’esproprio e la variante al piano urbanistico sui terreni interessati dal progetto esecutivo stante la palese violazione dell’art. 45 Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 1986 non essendo state seguite le specifiche procedure dettate per la localizzazione del depuratore e la violazione dell’art. 19 DPR 327/2001 non essendo stata disposta l’adozione da parte del Consiglio Comunale ai sensi del terzo comma della predetta norma;
- Presentare immediate osservazioni al Commissario nel procedimento di avvio dell’apposizione del vincolo all’esproprio i cui termini non sono ancora scaduti;
- Impugnare avanti tutte le competenti autorità giurisdizionali i provvedimenti emessi dal Commissario Delegato;
chiedono inoltre al consiglio comunale di lipari
di ribadire le posizioni già assunte all’unanimità in tutti i
precedenti Consigli Comunali e di disporre urgentemente
un’ulteriore convocazione per discutere della questione
depuratore.
CHIEDONO INOLTRE ALLA POLIZIA MUNICIPALE
di accertare l’eventuale inizio dei lavori (sbancamenti e pulizia
dei terreni siti in contrada Canneto Dentro) e di riferire
immediatamente e senza indugio alle autorità competenti (Ufficio del
Genio Civile di Messina, Sovrintendenza ai BB CC AA di Messina,
Comando del Corpo Forestale, Procura della Repubblica di Barcellona
P.G) al fine della verifica della presenza o meno delle
autorizzazioni e della legittimità delle stesse.
Lipari, lì 27 ottobre 2013
1
Art.
45 Rispondenza
degli impianti depurativi comunali alle prescrizioni urbanistiche
La
costruzione degli impianti di depurazione di pubbliche fognature non
deve essere in contrasto con le previsioni degli strumenti
urbanistici approvati.
L'
accertamento di conformità delle opere allo strumento urbanistico
generale è effettuato dal sindaco ai sensi dell' art.
9 della legge regionale 31 marzo 1972, n. 19.
Nei
comuni sprovvisti di strumenti urbanistici, o in quelli in cui i
piani non prevedono localizzazioni di impianti di depurazione, o
quando occorre variarne la previsione urbanistica, la realizzazione
degli impianti predetti è autorizzata dall' Assessore regionale per
il territorio e l' ambiente, sentito il parere del Consiglio
regionale dell' urbanistica.
La
richiesta di autorizzazione è avanzata dal sindaco e deve essere
corredata della deliberazione consiliare che approva la
localizzazione dell' impianto e degli elaborati tecnici necessari
all' individuazione urbanistica dell' opera.
L'
autorizzazione assessoriale si intende acquisita positivamente ove
non intervenga pronunzia entro 45 giorni dalla richiesta del
sindaco.
In
ogni caso il comune non può attivare le procedure relative all'
appalto delle opere, se non ha ottenuto l' autorizzazione anche ai
sensi del precedente comma.
Airone in difficoltà recuperato a Lipari nell'area archeologica
Un airone, in evidente stato di difficoltà, presumibilmente per qualche infortunio,ha stazionato stamani nell'area archeologica antistante il parco giochi di Diana a Lipari.
Dopo aver ricevuto la segnalazione sul posto sono intervenute due collaboratrici volontarie della dottoressa Laura Gulotta che, con la dovuta cautela, hanno catturato il volatile.
Sul posto, quasi contemporaneamente, è arrivato un componente del distaccamento forestale delle Eolie.
L'airone, dopo una visita accurata da parte della dottoressa Gulotta e gli eventuali necessari primi interventi, sarà trasferito a Messina in un apposito centro di recupero.
Nelle foto: L'airone mentre staziona nell'area archeologica e subito dopo la cattura
Dopo aver ricevuto la segnalazione sul posto sono intervenute due collaboratrici volontarie della dottoressa Laura Gulotta che, con la dovuta cautela, hanno catturato il volatile.
Sul posto, quasi contemporaneamente, è arrivato un componente del distaccamento forestale delle Eolie.
L'airone, dopo una visita accurata da parte della dottoressa Gulotta e gli eventuali necessari primi interventi, sarà trasferito a Messina in un apposito centro di recupero.
Nelle foto: L'airone mentre staziona nell'area archeologica e subito dopo la cattura
Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)
27 ottobre 1893
La massoneria a
Lipari
La presenza della massoneria a Lipari è
testimoniata a partire dal 1864. Sappiamo che a Lipari c’erano due logge
massoniche, “La Ruggero Settimo” e “L’Eolia”. Non conosciamo, al momento, il
luogo, ne le componenti delle due logge. L’”Eolia” era stata fondata nel
1864 all’indomani della proclamazione di Giuseppe Garibaldi gran maestro della
massoneria siciliana. Aderiva al Grande Oriente d’Italia Ultimo gran maestro
della loggia, nel corso del 1926, era Nunzio Esposito, nato a Lipari il
17 settembre del 1864. La presenza e l’influenza politica della massoneria è
confermata da alcune decisioni assunte dal consiglio comunale, soprattutto,
nella lunga battaglia trentennale contro il Vescovo di Lipari, prima per
l’abolizione delle decime, poi, per la proprietà dei terreni pomiciferi.
Una delle prime delibere del consiglio che
“conferma” la forte presenza della massoneria è del 27 ottobre 1893, i
consiglieri presenti sono, molto probabilmente, tutti massoni. nel corso della
seduta il consiglio comunale, discusse l’argomento “Voto al Governo per l’intransigente Vescovo”
Il sig. Presidente (Onofrio Carnevale)
riferendosi a quanto è iscritto all’ordine del giorno “Voto al Governo per
l’intransigente Vescovo Natoli”, dice che esso oggetto è stato da lui posto in
discussione per propria iniziativa e di ciò egli assume intera la
responsabilità, perché la detta sua iniziativa è conforme al desiderio
vivissimo di tutto il Paese, senza distinzione di classe e di parte, inclusa la
maggioranza del clero. Il vescovo, in tempi difficili, come quelli in cui
viviamo, provvede male al Culto della Chiesa. I fedeli lamentano l’assenza
completa di ogni buon regime religioso. Egli non trovasi all’altezza della
propria missione, giacché, invece di essere elemento di pace e di carità
cristiana, è causa di perturbamento morale e civile. Ricorda le lotte
inconsulte nelle quali Monsignor Natoli si è spinto allo scopo di sfogare ire e
pettegolezzi personali, con scandalo grandissimo delle coscienze e
coll’attentare ai più gravi interessi del Comune.
Se il Comune ha soggiaciuto a spese enormi
per la reintegra dei suoi Demani Comunale, se ha dovuto sostenere innanzi le
Autorità Amministrative e giudiziarie liti gravissime e dispendiose; se i
contribuenti sono stati gravati dalla tassa fuocatico, ciò è certamente dovuto,
in massima parte, all’opera antipatriottica del vescovo Natoli e del di lui
fratello Avv. Antonino. Imperocché giova ricordare che i fratelli Natoli
militarono nelle file della grandissima maggioranza del Consiglio, e che
passarono all’opposizione allorquando, usurpatori di vasta estensione del
demanio comunale produttivo di pomici in contrada Rocche Rosse, furono invitati
a rilasciare i terreni usurpati. Ognuno ricorderà come d’allora in poi, la
lotta si facesse da costoro viva ed insistente contro l’Amministrazione
Comunale, che, compiendo il proprio dovere, volle garantire, senza colpevoli
condiscendenze, i grandi interessi del Paese. Ognuno ricorderà come i fratelli
Natoli istigassero gli usurpatori ignoranti e di mala fede di non venire a
conciliazione con Comune; donde è derivata quella sequela di contestazioni che
tutti sanno, donde è derivata anche, perciò, la necessità d’imporre la tassa
del fuocatico. E come se ciò non
bastasse, come se nei tempi di crisi economica che il Paese, per la
prima volta, attraversa, ciò fosse poca cosa, il Vescovo vorrebbe, se a lui
fosse possibile, il popolo per il pagamento delle decime, che non sono a lui
dovute, giacché sulle terre dai di lui predecessori concesse, grava il canone
enfiteutico come corrispettivo del prezzo; e quindi esse decime malamente
pretese sono non domenicali, ma puramente e semplicemente sagramentali.
Il sig. Presidente soggiunge che in questo
consesso, in cui anche per le questioni più appassionate, la discussione
avviene sempre calma è dignitosa, egli non rileverà i pettegolezzi del Vescovo
Natoli, il quale, intendendo sfogare i suoi odi contro l’Amministrazione del
Comune, per fatuo e mal accampato pretesto, priva di pochi emolumenti, per
l’accompagnamento alle processioni ed alle pompe funebri, i bandisti, che,
povera gente com’è, fanno pur sempre assegnamento su quei proventi, per quanto
meschini essi siano. Il dilemma del Vescovo è questo. O il cappellano o la
banda. Non rileverà la recentissima questione avvenuta per la nomina del
Rettore Cappellano del Cimitero. Il consiglio non ignora che le Chiese dei P. P.
Cappuccini e degli Osservanti, furono dal demanio concesse a questo Comune, con
l’obbligo di mantenere il culto. Di conseguenza la nomina dei Rettori
Cappellani, in ogni tempo, dal dì in cui furono soppresse le corporazioni
religiose è stata di diritto devoluta all’Amministrazione Comunale, che ha
esercitato sempre questo suo potere di diritto e di possesso. Ora dopo la morte
del padre cappuccino Fedele Spanò, Rettore Cappellano della Chiesa dei
Cappuccini che fa parte del cimitero, il Consiglio, nella tornata del 12 detto
ultimo, elesse a quel posto vacante l’unico cappuccino, che trovasi in Paese,
padre Annunziato Esposito, che aveva pure in precedenza ottenuto la
designazione a tale ufficio dal suo competente ed immediato superiore, il
Provinciale dell’ordine. Ma il Vescovo, cui, per fini reconditi, non garbò
quella nomina, usando la più aperta violenza, fece chiudere ed interdire la
chiesa, sospese, con grandissimo scandalo dei fedeli, il detto cappuccino
Annunziato Esposito, il quale ricorse al cennato suo superiore immediato, che
gli diè ordine di celebrare messa nella Chiesa dei Cappuccini, avvegnacché, sul
fatto della di lui nomina, il Vescovo non esercita alcuna giurisdizione, né
civile, né ecclesiastica. E sovra tutto, se si pon mente al processo intentato
contro il Vescovo, e contro tre sacerdoti, che sono stati travagliati soltanto
per aver eseguito gli ordini di lui. Se si pon mente a tutti i fatti pubblicati
dalla stampa; se si tien conto, come si dovrà, dell’agitazione che serpeggia
nel pubblico, e dei disordini, che sarebbero certamente accaduti, bisogna
convincersi che monsignor Natoli non è un uomo di governo, né di carità, e che
egli usa male e a danno degli interessi di questo paese di quella potestà
civile che gli viene dal R. Exequatur. Perloché egli propone di fare almeno un
voto a S.E. il Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, perché al detto
Vescovo, come avvenne per quello di Bari, sia ritirato il R. Exequatur. Apre
quindi sull’obbietto la discussione.
Chiesta la parola il consigliere D.re
Favaloro Salvatore, appoggia la proposta del sig. presidente, rilevando che
l’intolleranza del Vescovo eccita gli animi, attacca gl’interessi religiosi e
civili del Paese, a garanzia dei quali vigile custode dev’essere il Consiglio,
a cui splendido e coscienzioso voto popolare li ha affidati.
Chiesta la parola il consigliere Esposito,
trova parole di lode per il Sindaco presidente, che, di propria iniziativa,
chiamò il consiglio a questa grave discussione. Dice che la cittadinanza tutta
ha fatto plauso a siffatta iniziativa, giacché si ha desiderio di vedere
tornata la calma negli animi, di vedere troncati pettegolezzi e scandali, che
potranno essere causa di disordini.
Chiede la parola il consigliere Avv. Emanuele
Carnevale, il quale dice il consiglio oggi si eleva sui pettegolezzi del
Vescovo a conferma dei sentimenti del Paese, sia dal lato civile che dal lato
religioso. Dice che affligge e addolora immensamente il pensiero che un
prelato, la cui missione è quella d’infondere la calma serena nei cuori, compia
invece un parricidio. Il Natoli, liparese, congiura ai danni non di quella o di
un’altra amministrazione ma del proprio Paese, del proprio Comune. Egli più che
domandare al Governo il ritiro del R. Exequator, in linea principale, vorrebbe l’allontanamento
di questo Vescovo. Il Guardasigilli può benissimo domandare alla Santa Sede un
provvedimento siffatto, dal momento che un Vescovo, cui venne concesso il R.
Exequatur, usa male della potestà conferitagli. Soggiunge essere utile che per
fatti già valutati nella presente discussione, e per gli altri che sono di
ragion pubblica, e che il consiglio non denunzia per non seguire il Vescovo in
una via di attacchi, e di puerili pettegolezzi, và domandata, occorrendo, una
inchiesta, che il Municipio, nella sua saviezza, penserà a chi affidare. In
fine desidera che copia della presente deliberazione sia spedita a S.E. il
Ministro Guardasigilli, ed a S.E. il Ministro dell’Interno, nonché all’On.le
deputato del collegio, perché raccomandi presso il Ministro, il voto espresso
dal consiglio.
Molti consiglieri appoggiano la proposta del
consigliere avv. Carnevale Emanuele, e quindi, il consiglio per acclamazione
vota il seguente ordine del giorno,
Il consiglio
Considerato che l’intransigenza del Vescovo
di Lipari, Monsignor Giovan Pietro Natoli, è causa di grave perturbamento
civile e religioso nel Paese e nel Comune;
Intesa la relazione del sig. Presidente, e
conformemente alla fatta discussione
delibera
di porgere, siccome porge, voto a S. E. il
Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, ed a S.E. il Ministero
dell’Interno, perché il detto Vescovo Natoli sia rimosso da quest’isola e
diocesi, e subordinatamente, in ogni caso, almeno gli sia tolto il R.
Exequatur.
Fa inoltre voto, perché, soltanto se occorresse,
sia ordinata una inchiesta per accertare i fatti denunziati nella presente
discussione e tutt’altri fatti, che potranno essere denunciati ed accertati per
legittimare la presente deliberazione.
Ulteriore scontro fra massoni e Vescovo si concretizza
nella controversia con il vescovo Pajno, illustrata nella giornata del 20
aprile.
Una eminente figura eoliana, aderente alla
massoneria, fu il Dott. Francesco De Mauro. Più volte consigliere
comunale ed assessore, la sua figura è indissolubilmente legata alla sommossa
del 28 agosto 1926, la sua ultima tessera di massone, iscritto alla
Loggia L’”Eolia” è del 23 giugno 1924. Venne sospettato di organizzare la fuga
da Lipari di Domizio Torrigiani.
Quasi profetico il suo ultimo intervento in
consiglio comunale del 11 ottobre 1920. Tutto lo spazio della città murata ben sistemato, dopo sgombrate di
tutte quelle vecchie cadenti luride casupole, potrebbe essere destinato a
costruzione di nuove case, di qualche bello albergo e perciò utile per
stimolare qui in Lipari il movimento dei
forestieri, nel mentre che tutto quello spazio potrebbe essere ormai anche
adibito a nuove residenze di questi cittadini. Io affido alla nuova
amministrazione questa mia idea, la quale mentre alletta il mio pensiero verso
il miglioramento del nostro amato Paese, mi permette il migliore affidamento
per la buona riuscita di esso.
Per
approfondimenti
-
La
Greca Giuseppe. La storia della Pomice di Lipari, Volume II “Dalla
controversia con il vescovo Natoli all’avvio della legge sulla pomice”, edizioni del Centro Studi Eoliano, 2008.
-
La
Greca Giuseppe. La Lunga Notte di Lipari,
anarchici e socialisti al confino coatto, edizioni del Centro Studi
Eoliano, 2009.
Auguri da Partylandia a Barbara Monte per il suo compleanno
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Barbara Monte che compie 40 anni.
A Barbara anche i nostri più affettuosi auguri
A Barbara anche i nostri più affettuosi auguri
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