Una lettera avente per oggetto "Controllo degli sbarchi sull’Isola di
Stromboli" è stata inviata ai soggetti preposti dall'Associazione Pro Stromboli e Legambiente Stromboli
Con la presente, le
sottoscritte Associazioni intendono segnalare alle SSLL la situazione di
seguito descritta, e porre in merito alcuni quesiti, chiedendo una risposta
scritta e, possibilmente, pubblica alle Istituzioni preposte al controllo e al
governo della sicurezza, dell’igiene, dell’ordine pubblico e del decoro
dell’Isola di Stromboli. Le nostre Associazioni terranno al corrente gli organi
di informazione delle risposte a questa segnalazione.
Nell’estate del 2014
l’Isola di Stromboli (in particolare l’area del molo di Scari, della via Roma
fino alla piazza san Vincenzo, e la prima parte di via Di Mattina) è stata
meta, più degli altri anni, di sbarchi di turisti delle mini-crociere, condotti
sull’isola per una o due ore, durante le quali affollano gli spazi antistanti
l’area di sbarco perché il poco tempo a disposizione rende impossibili delle
visite più ampie. Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno, per esempio,
nello spazio di un’ora e mezza nel pomeriggio del 28 agosto i nostri volontari
hanno contato e annotato i nomi di ben 27 imbarcazioni, provenienti dalla
Calabria (Vibo, Reggio Calabria, Lamezia e Tropea) dalle Isole Eolie (Salina e
Lipari), dalla Sicilia (Milazzo, Capo D’Orlando), che hanno scaricato migliaia
e migliaia di passeggeri, la cui presenza sul molo ha reso difficile, tra
l’altro, il soccorso a un turista infortunatosi su una imbarcazione privata,
che doveva essere prelevato per essere trasportato in ospedale in elicottero.
Nella zona del molo infatti ricade anche la pista di atterraggio per gli
elicotteri delle emergenze sanitarie.
Non è la prima volta
che le sottoscritte Associazioni segnalano i problemi di sicurezza connessi
alla presenza simultanea di molte (forse più di una diecina) di migliaia di
persone, su un vulcano attivo strettamente monitorato dall’INGV e dalla
Protezione Civile e soggetto a piani di evacuazione; i problemi di sicurezza e
di intralcio per l’attracco al molo dei mezzi marittimi pubblici e dei mezzi di
soccorso; la situazione emergenziale creata dall’abbandono dei rifiuti su un litorale
e in strade sprovviste di recipienti di raccolta; l’assenza di servizi igienici
(con la paradossale conseguenza del mancato versamento della tassa di sbarco al
Comune con questa motivazione); gli intralci alla circolazione privata, dei
taxi, dei mezzi di soccorso.
Ci sembra che la
situazione creatasi quest’anno moltiplichi i rischi e i pericoli, e quindi le
gravi responsabilità per le istituzioni preposte al controllo e al governo
della sicurezza dei cittadini (turisti, viaggiatori e residenti).
Desideriamo perciò
chiedere alle SSLL:
·
se è noto il numero effettivo dei turisti
sbarcati giornalmente a Stromboli durante la stagione estiva;
·
se tale numero è tenuto in considerazione nei
piani di sicurezza ed evacuazione;
·
quanti sono gli armatori delle minicrociere, e
se sono tutti in possesso delle previste autorizzazioni;
·
quali sono le misure poste in essere per gestire
correttamente dal punto di vista igienico e sanitario delle presenze così
consistenti
·
se la regolamentazione dello smistamento degli attracchi
di mezzi privati, pubblici e commerciali è compatibile con le suddette
condizioni di sovraffollamento.
Restiamo fiduciosi
in attesa delle appropriate risposte, consapevoli delle gravi responsabilità
omissive che eventualmente ciascuna istituzione potrebbe avere in caso di
incidenti o calamità naturali; e nel frattempo inviamo i più cordiali saluti.
Per l’Associazione Pro Stromboli, la Presidente Patrizia
Serpe Piva
Per Legambiente Stromboli, la presidente Giuseppina Moleta