Cerca nel blog

mercoledì 10 settembre 2014

"Sbarchi incontrollati" dalle imbarcazioni per mini-crociere. Scendono in campo Pro Stromboli e Legambiente Stromboli

Una lettera avente per oggetto  "Controllo degli sbarchi sull’Isola di Stromboli" è stata  inviata ai soggetti preposti dall'Associazione Pro Stromboli e Legambiente Stromboli 


Con la presente, le sottoscritte Associazioni intendono segnalare alle SSLL la situazione di seguito descritta, e porre in merito alcuni quesiti, chiedendo una risposta scritta e, possibilmente, pubblica alle Istituzioni preposte al controllo e al governo della sicurezza, dell’igiene, dell’ordine pubblico e del decoro dell’Isola di Stromboli. Le nostre Associazioni terranno al corrente gli organi di informazione delle risposte a questa segnalazione.
  Nell’estate del 2014 l’Isola di Stromboli (in particolare l’area del molo di Scari, della via Roma fino alla piazza san Vincenzo, e la prima parte di via Di Mattina) è stata meta, più degli altri anni, di sbarchi di turisti delle mini-crociere, condotti sull’isola per una o due ore, durante le quali affollano gli spazi antistanti l’area di sbarco perché il poco tempo a disposizione rende impossibili delle visite più ampie. Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno, per esempio, nello spazio di un’ora e mezza nel pomeriggio del 28 agosto i nostri volontari hanno contato e annotato i nomi di ben 27 imbarcazioni, provenienti dalla Calabria (Vibo, Reggio Calabria, Lamezia e Tropea) dalle Isole Eolie (Salina e Lipari), dalla Sicilia (Milazzo, Capo D’Orlando), che hanno scaricato migliaia e migliaia di passeggeri, la cui presenza sul molo ha reso difficile, tra l’altro, il soccorso a un turista infortunatosi su una imbarcazione privata, che doveva essere prelevato per essere trasportato in ospedale in elicottero. Nella zona del molo infatti ricade anche la pista di atterraggio per gli elicotteri delle emergenze sanitarie.
  Non è la prima volta che le sottoscritte Associazioni segnalano i problemi di sicurezza connessi alla presenza simultanea di molte (forse più di una diecina) di migliaia di persone, su un vulcano attivo strettamente monitorato dall’INGV e dalla Protezione Civile e soggetto a piani di evacuazione; i problemi di sicurezza e di intralcio per l’attracco al molo dei mezzi marittimi pubblici e dei mezzi di soccorso; la situazione emergenziale creata dall’abbandono dei rifiuti su un litorale e in strade sprovviste di recipienti di raccolta; l’assenza di servizi igienici (con la paradossale conseguenza del mancato versamento della tassa di sbarco al Comune con questa motivazione); gli intralci alla circolazione privata, dei taxi, dei mezzi di soccorso.
  Ci sembra che la situazione creatasi quest’anno moltiplichi i rischi e i pericoli, e quindi le gravi responsabilità per le istituzioni preposte al controllo e al governo della sicurezza dei cittadini (turisti, viaggiatori e residenti).
  Desideriamo perciò chiedere alle SSLL:
·         se è noto il numero effettivo dei turisti sbarcati giornalmente a Stromboli durante la stagione estiva;
·         se tale numero è tenuto in considerazione nei piani di sicurezza ed evacuazione;
·         quanti sono gli armatori delle minicrociere, e se sono tutti in possesso delle previste autorizzazioni;
·         quali sono le misure poste in essere per gestire correttamente dal punto di vista igienico e sanitario delle presenze così consistenti
·         se la regolamentazione dello smistamento degli attracchi di mezzi privati, pubblici e commerciali è compatibile con le suddette condizioni di sovraffollamento.
  Restiamo fiduciosi in attesa delle appropriate risposte, consapevoli delle gravi responsabilità omissive che eventualmente ciascuna istituzione potrebbe avere in caso di incidenti o calamità naturali; e nel frattempo inviamo i più cordiali saluti.
Per l’Associazione Pro Stromboli, la Presidente Patrizia Serpe Piva
Per Legambiente Stromboli, la presidente Giuseppina Moleta

martedì 9 settembre 2014

I.C. Lipari 1 "affogato" nei problemi strutturali. E il via dell'anno scolastico è dietro l'angolo. Rappresentanti d'Istituto sollecitano l'assessore De Luca

All’ Assessore all’ Istruzione del comune di Lipari
 E p.c.  al sindaco del comune di Lipari, al Dirigente del 3°settore, al Dirigente I.C. Lipari 1
Lipari, 09/09/2014
Gent.mo assessore De Luca, 
in relazione anche all’ultimo incontro con il Sindaco, cui Lei ha partecipato, desideriamo richiamare la Sua attenzione nei riguardi del plesso scolastico di Lipari centro ( il cosiddetto Istituto Comprensivo Lipari 1), i cui locali si apprestano ad aprirsi, il prossimo 15 settembre, alla popolazione scolastica locale con numerosi problemi, piccoli e grandi, rimasti, purtroppo, irrisolti da parecchi mesi nonostante le richieste, l'impegno e la sollecitazione del Consiglio d’Istituto ed in particolare dei membri della componente genitori. 
Duole rilevare, innanzitutto, che vi è una grande difficoltà di comunicazione fra gli enti (scuola e Comune di Lipari), così come fra uffici diversi di uno stesso settore dello stesso Ente (Comune di Lipari) ed una certa apparente ingiustificata "resistenza" nei nostri confronti. 
Nel concreto Le vorremmo rammentare,  elencandole, le problematiche che riteniamo tra le più urgenti:
·        dalla scorsa primavera, a causa di un fulmine durante un temporale, la scuola è senza linea telefonica per il guasto ad uno switch; problema che “rimbalza” letteralmente da un ufficio all’altro senza trovare ad oggi soluzione concreta con il risultato che l’istituto scolastico è pesantemente penalizzato dal punto di vista operativo anche con ricadute negative per gli adempimenti cui lo stesso deve far fronte anche per importanti scadenze;
·        i lavori di messa in sicurezza del plesso, finanziati dal comune di Lipari (r.u.p.  geom. Meduri e direttore dei lavori ing. Martines),da quello che ci risulta, già da tempo ultimati con non pochi disagi, non sono ancora stati collaudati e questo non ci permette di disporre né dei nuovi impianti ( ascensore per i disabili, impianto di riscaldamento e servoscala) né del cortile interno, unica vera via di fuga in caso di  eventi calamitosi (incendi, terremoti, ecc..). Inoltre alcune installazioni (ci riferiamo essenzialmente ai servoscala) sono state, a suo tempo, da noi contestate perché, evidentemente, mal progettate e/o maldestramente installate e quindi non conformi alla normativa sulla sicurezza. Per tutta risposta sono rimaste, inspiegabilmente, “a far bella mostra di sé; 
·        da tempo chiediamo che fine ha fatto il progetto di sistemazione del cortile interno che, da quello che ci risulta, è stato già approvato, deliberato con il relativo stanziamento in bilancio ed appaltato dalla precedente amministrazione, con cui si sarebbe potuto non solo rendere finalmente fruibile ai bambini questo spazio ma anche modificare l’accesso a scuola rendendolo più agevole quantomeno in caso di condizioni meteo avverse;
·        in ultimo, ma non meno importante, gradiremmo conoscere se il comune di Lipari ha fatto richiesta, al governo Renzi, dei fondi per interventi di ristrutturazione per una scuola del proprio comune, come da noi auspicato più volte. 
Fermo restando il nostro ruolo, ben definito dalla Legge, nel contesto dell’Istituzione scolastica, Le chiediamo quali iniziative ha intrapreso e/o intende intraprendere in relazione a quanto sopra elencato e, certi della sua comprensione e della sua collaborazione, ci auguriamo di poter affrontare e discutere intorno ad un tavolo, preferibilmente nella sede della scuola, con tutti i soggetti competenti coinvolti (scuola, amministrazione comunale, dirigenti e funzionari dei settori interessati).-
Fiduciosi in un celere riscontro porgiamo distinti saluti.
Laura Natoli, Roberto Piemonte, Arnaldo Lumia, Massimiliano Taranto, Giuseppina Speranza, Salvatore Naso

Al cimitero di Canneto manca l'acqua... a Pianoconte si spreca ed esce a fiumi. Torna a scriverci Luca Giuffrè




Egregio Direttore, 

oggi mi sento misericordioso e pertanto desideravo suggerire agli abitanti della frazione di Canneto, col cimitero a secco, di passare da Pianoconte e attingere l'acqua per i loro cari defunti direttamente dalla sorgente miracolosamente apparsa lungo una anonima stradella comunale, abitata purtroppo da persone poco, anzi per niente, "influenti" come il sottoscritto...
Le foto allegate (scattate nella giornata di ieri) illustrano la situazione ad una settimana dalla mia prima segnalazione.
Suggerisco inoltre di prendersi tutto il tempo necessario a coloro che vorranno approfittare del miracolo, in virtù del fatto che il prezioso liquido sgorga allegramente da un paio d'anni!
Cordiali saluti.
Luca Giuffrè

Si è insediato ieri l'architetto Ficarra, neo dirigente del comune di Lipari. Ed oggi "battesimo" sulla strada di Bagnamare

L'architetto Mirko Ficarra, come da noi anticipato nei giorni scorsi, è il nuovo dirigente del III settore del comune di Lipari. Si è insediato ieri e subentra al dimissionario, per motivi di famiglia,ingegner Giovanni Martella.
L'incarico per l'architetto Ficarra è trimestrale.

Al neo dirigente va l'augurio di Eolienews.
L'architetto Ficarra ha subito "toccato con mano" una delle problematiche di competenza del suo settore: i lavori pubblici.
Unitamente all'assessore Giovanni Sardella e alla polizia municipale si è "catapultato" sulla strada di Bagnamare, nel tratto accanto alla palma/inizio salita del tunnel, dove il manto stradale ha ceduto in una sua parte e dove si è aperta una piccola (per ora) buca. Una situazione delicata che costituisce nelle nostre disastrate strade l'ennesimo pericolo per la circolazione. 
Terminato il sopralluogo e posizionata la momentanea segnaletica dirigente e assessore si stanno muovendo per eliminare il pericolo. Nelle more di un più che mai indispensabile intervento (definitivo) da effettuarsi in molte strade del comune. 

Sgarbi al " Caffè Vela"...tracce del passaggio a Lipari

Nella foto uno Sgarbi "poco formale" immortalato all'interno del "Caffè La Vela" di Carlo Di Paola con Marco Arnone.
Per la cronaca Sgarbi ha gustato una insalatona. Commento: "non potevo non mangiarla"

"Spartiti per le Eolie". Da stasera concerti all'Addolorata a Lipari


COMUNICATO


L'Associazione Culturale Euterpe è lieta di invitarVi alla sua prima rassegna di concerti eccezionali organizzati il 9, 10 e 11 settembre nella chiesa dell'Addolorata, alle ore 20.30 .

Martedi 9/09 si esibiranno: David Haroutunian, violino , Giuseppe Russo Rossi alla viola, Dorel Fodoreanu al violoncello e Gérard-Marie Fallour al pianoforte in opere di Robert Schumann e Johannes Brahms.
Mercoledi 10/09 si esibiranno : Gérad-Marie Fallour e Salvatore Gitto in opere per pianoforte a 4 mani di Franz Schubert e in Ma mère l'Oye e Rhapsodie espagnole di Maurice RAVEL
Il Giovedi 11/09 serata "Schubertiade" con Gérad-Marie Fallour e Salvatore Gitto in opere per pianoforte e Giuseppe Russo Rossi alla viola....
Belle serate in prospettiva...
Associazione Culturale Euterpe

Il sole inghiottito dallo Stromboli. Foto e video di grande intensità

Riprendiamo e pubblichiamo una foto ed un video di un evento immortalato ad agosto da Tropea e che è davvero spettacolare. Protagonisti lo Stromboli e il sole al tramonto.
Il video è stato realizzato da CosiMali 
https://www.facebook.com/pages/Cosi-Mali/120599471370514?fref=ts e lo si trova scorrendo nella loro pagina fb sino al 28 agosto
La foto è di Vittorio Bozzolo

"Benedette" auto elettriche. Spuntano per le processioni e altri appuntamenti religiosi..scompaiono per gli eventi culturali (di Pietro Lo Cascio)

Il comune di Lipari è notoriamente prodigo nel mettere a disposizione le proprie automobili elettriche quando si tratta di novene o di altri appuntamenti religiosi che si celebrano nelle chiese del Castello; duole constatare come invece lo sia molto meno, anzi, non lo sia affatto, quando si tratta di eventi culturali che hanno luogo nella stessa sede.
Domenica sera erano tante le persone anziane o con problemi di deambulazione che, irriducibili, arrancavano alla volta della rocca per guadagnarsi un posto sugli spalti del teatro dove - di lì a breve - il critico Sgarbi le avrebbe brillantemente intrattenute, evocando paralleli evolutivi tra direttori e mammiferi domestici.
Evidentemente, il connubio tra arte e pastorizia non è stato ritenuto degno di un paio di ricariche e di qualche ora di straordinario da retribuire agli autisti comunali. Peccato, perché di gente ce n’era veramente tanta, e non poca avrebbe avuto indubbio sollievo nel poter usufruire di un servizio degno di un paese civile e, non dimentichiamocelo, anche laico.
Ma di queste auto non vi era traccia nemmeno agli appuntamenti della rassegna teatrale, né dei saggi di danza, né dei concerti di Eolie in classico; l’ultima volta che si sono viste in giro risale alla ormai lontana novena di maggio.
Forse, con la raccomandazione benevola di qualche parroco locale, le cose andrebbero diversamente?
A giudicare dal tenace presenzialismo che i rappresentanti delle istituzioni locali manifestano in occasioni di pubblica devozione, verrebbe da pensarlo. D’altra parte, questa amministrazione è nata sull’onda di comizi indetti sul sagrato di basiliche minori romane, con tanto di leggio ecumenico messo gentilmente a disposizione dell’oratore. E, come diceva Costantino, in hoc signo vinces.
 Pietro Lo Cascio

Consiglio comunale rinviato a domani. In aula solo in sei

E' slittato a domani, per mancanza del numero legale, il consiglio comunale di Lipari che si doveva tenersi oggi alle 10 e che aveva tra i punti all'ordine del giorno circa 500mila euro di debiti fuori bilancio. 
In aula erano presenti solo: Fonti, Casilli, Famà, Rifici, Orifici e Profilio


Spettacolo della natura. Le Eolie sono anche questo. Capodoglio "in navigazione" tra Basiluzzo e Ginostra (foto di Oscar Zangari)

La "non isola pedonale" a Marina Corta. Ci scrive l'operatore Carlo Di Paola

Riceviamo da Carlo Di Paola e pubblichiamo:
Vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè a marina corta l'isola pedonale non deve funzionare !! Ci sono compromessi importanti ?

EOLIE: IL DISAPPUNTO DI SGARBI PER LA CHIUSURA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NEL GIORNO DELLA CONFERENZA SUL ‘PITTORE DI LIPARI’

(AGENPARL) – Lipari (Eolie) Una conferenza sul «Pittore di Lipari», ma il Museo archeologico «Luigi Bernabò Brea (intitolato al suo fondatore, costituito da corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra che testimoniano la vita della polis e l’evoluzione del culto dei defunti, oltre a ceramiche di tipi e fogge varie, maschere teatrali e statue fittili.) in cui sono custodite le sue opere, chiuso al pubblico. Un paradosso tutto siciliano proprio nell’isola che aspira a vivere di turismo dei beni culturali. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di domenica 7 settembre a Lipari, nella più grande delle isole Eolie, dove Vittorio Sgarbi è stato invitato da Lorenzo Zichichi, insieme allo scrittore Tahar Ben Jelloun, a tenere una conferenza sul tema «Archeologia e arte: dal Pittore di Lipari all’arte contemporanea», nell’ambito del «Festival segni e sogni del Mediterraneo», in occasione del quale le celle dell’ex carcere mandamentale sono state trasformate in spazi espositivi per una interessante mostra con opere, tra gli altri, di Piero Pizzi Cannella, Maurizio Savini, Fabrizio Plessi e Igor Mitoraj.
A pochi metri dell’ex carcere vi è il Museo Archeologico, ma è rimasto chiuso – nonostante gli organizzatori del Festival avessero chiesto la sua apertura – per l’indisponibilità dei custodi che reclamano lo straordinario. A Vittorio Sgarbi è toccato così di parlare del «Pittore di Lipari» e delle sue famose pitture sui vasi di terracotta senza che i visitatori, circa 200, potessero vederle: «Una cosa assurda e inaccettabile» ha detto nel corso del suo intervento.



Forte, dunque, il disappunto del critico d’arte che, solo dopo molte insistenze e una telefonata con il Presidente della Regione Crocetta (che si è detto «sorpreso» della chiusura) ha potuto lui solo visitarlo, mentre il numeroso pubblico, tra cui molti turisti stranieri, tra le proteste, è stato lasciato fuori.
Sgarbi ha tenuto ugualmente al sua conferenza, ma ha biasimato la chiusura al pubblico del museo proprio il giorno in cui era stata programmato un incontro per parlare delle opere custodite al suo interno. La vicenda approderà all’Ars dove il parlamentare Beppe Picciolo – così ha annunciato ieri sera nel corso di una telefonata a Sgarbi – presenterà un atto ispettivo.

AI LETTORI RICORDIAMO CHE AGENPARL E' IL SITO CHE SI OCCUPA, PRINCIPALMENTE, DELL'ATTIVITA' PARLAMENTARE E CHE HA UN GROSSO SEGUITO. SICURAMENTE UNA NON BELLA FIGURA PER LE NOSTRE EOLIE, DOPO QUESTO ARTICOLO

lunedì 8 settembre 2014

Venditti a Stromboli. Tappa al Duval Market e foto con il grande pittore dell'isola, Mario Cusolito

E' tornato nelle Eolie, a distanza di un paio d'anni, il grandissimo cantautore romano, Antonello Venditti.
Quest'oggi è sbarcato a Stromboli, anche lui attratto dalla magia del vulcano in eruzione.
Nell'isola eoliana ha fatto tappa al "Duval Market da Fabry". 
Nella foto a sinistra lo vediamo all'interno del supermercato mentre posa con Mario Cusolito, il noto pittore di Stromboli e nonno dell'intestatario dell'attività commerciale

Per Venditti si tratta del terzo viaggio nelle Eolie negli ultimi 19 anni( nella foto, a destra, a Lipari nel 1995 con, tra gli altri, il nostro direttore Salvatore Sarpi e una piccolissima Silvia, Luigi Barrica, Tania Famularo, Bartolo Profilio).

ARO-SRR . L'analisi di Angelo Sidoti

Solo per fini di studio ho iniziato a raccogliere informazioni in merito alle ARO-SRR.
Il Comune di S. Marina Salina ha approvato in Consiglio Comunale la convenzione tra i Comuni dell’Isola per la costituzione di una ARO sotto forma di associazione così come previsto dalla Legge.
Nel Comune di Lipari è la Giunta che ha fatto tutto con le lamentele di alcuni consiglieri e con la totale assenza di buona parte (per non dire la totalità) della maggioranza.
Rovistando nell’albo pretorio del Comune di S. Marina Salina mi sono soffermato su un documento del mese di Luglio, relativo all’impegno di spesa per quota costi di gestione della SRR, recante in allegato uno pseudo “bilancio di previsione Anno 2014 SRR Messina Isole Eolie”.
Lasciamo per un momento da parte l’utilizzo improprio, da parte del redattore, del bilancio di previsione del termine costi e ricavi - dal momento che in questi casi si parla di impegni di spesa ed entrate - e soffermiamoci, invece, sulle voci che compongono questo documento (un foglio excel con quattro numeri in croce) pari ad Euro 240.000,00 per costi di gestione:
  • Retribuzione Personale: Euro 175.000,00 pari a circa il 75% del totale dei costi di gestione
    Domando:
  1. Stiamo parlando di quanto personale e con quale mansioni?
  2. Forse sono n.4 dipendenti?
  3. Forse n. 3 di questi sono semplici impiegati con costo (?) anno di Euro
    25.000,00 cadauno per un totale di Euro 75.000,00?
  4. Forse il quarto dipendente ha un costo annuo di Euro 102.000,00? Se la risposta è affermativa, che mansione ricopre? Con codesta retribuzione deve trattarsi obbligatoriamente di un soggetto con spiccata esperienza, competenza elevata, titoli di studio idonei per il ruolo che ricopre, esperienza certificata da almeno 10 anni di attività e formazione professionale adeguata.
  • Consulenza Legale e Tecnica a Contratto: Euro 20.000,00 pari a circa l’8% del totale di costi di gestione
    Domando:
  1. Di che tipo di assistenza si tratta? Con quale procedure sono stati affidati gli incarichi? Forse le stesse che utilizzano gli Enti Pubblici, trattandosi di organizzazione controllata interamente da Comuni?
  • Consulenza fiscale e di lavoro: Euro 10.000,00 pari a circa il 4% del totale dei costi di gestione
  1. Idem come punto precedente
  • Locazione locali per ufficio: Euro 11.000,00 pari a circa il 5% del totale dei costi di gestione
  1. Visto lo spazio disponibile in immobili di proprietà comunale, come il Balestrieri e, forse anche, in Piazza Mazzini, non converrebbe trasferire queste poche persone in altro luogo ed economizzare sulle spese?
Purtroppo gli elementi che possiamo analizzare leggendo questo documento sono ben pochi; forse andrebbe redatto con gli stessi criteri che applica l’Ente Comune, sia nella forma preventiva che consuntiva, per permettere una verifica continua degli impegni, una corrispondenza delle stesse con il bilancio dell’Ente, etc etc
Alla prossima puntata magari commentiamo insieme il contenuto della nutrita corrispondenza intercorsa tra Organi del Comune e quelli della SRR.
Angelo Sidoti

Tre eventi sismici oggi alle Eolie

Tre eventi sismici sono stati registrati oggi, in mare, nel distretto sismico delle Eolie dall'INGV. 
La prima alle 02.57 (magnitudo 2.2 - Profondità 15.2 km.)
La seconda alle 03.45  (magnitudo 2.2 - Profondità 14.6 km.)
La terza alle 10.06 (magnitudo 2.3 - Profondità 6.3 km.)
L'area è quella evidenziata nella foto

Per potere avere costantemente l'acqua al cimitero di Canneto bisogna chiedere una grazia?

...e ci risiamo. Al cimitero di Canneto manca l'acqua. Questa volta da una settimana. Ce lo segnalano in tanti, tra i quali diverse persone avanti negli anni che altro non hanno che il conforto di portare un fiore ai propri cari defunti, e ci chiediamo: Per avere l'acqua costantemente che bisogna fare? Chiedere una grazia?
Assessore Orto sappiamo che non è certo lei che distribuisce il prezioso liquido ma una soluzione definitiva la può trovare? 
Grazie, anticipatamente, a nome di coloro che ci hanno contattato (e sono tanti) e di molte altre persone

Stamani partecipatissima "Messa dell'Aurora" a Quattropani alla presenza di Mons. Miccichè (foto Antonio Iacullo)


L'editoriale.Quanto accaduto ieri sera al Castello è una sconfitta per tutti. Il Museo archeologico di Lipari, patrimonio dell’arcipelago eoliano, non è il campo di giochi di questo o di quel direttore, è il cuore della cultura delle isole Eolie

Quanto è accaduto ieri sera al Castello di Lipari è una sconfitta per tutti; non è possibile che una iniziativa di carattere così ampio venga banalizzata e derubricata a lite da cortile.

Non intendiamo assumere le parti di nessuno ma vogliamo esprimere la nostra opinione su quanto è avvenuto ieri e che ha visto quali protagonisti la direzione del Museo archeologico di Lipari, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e l’organizzatore della kermesse Lorenzo Zichichi.
Personalmente riteniamo che i dirigenti di enti pubblici non possono e non devono trovare scuse o nascondersi dietro impedimenti burocratici, soprattutto, quando un evento, una manifestazione di carattere culturale come quella appena terminata è in preparazione da diversi mesi.
Le tre giornate appena conclusesi, dicevamo, erano in preparazione da tempo e non è concepibile che un museo come quello di Lipari, non si sia organizzato al meglio, e si presenti a questo importante evento promozionale totalmente impreparato. Non parliamo soltanto dell’apertura o meno durante le ore serali dell’iniziativa e principalmente per la serata conclusiva, ma parliamo anche dell’assenza di servizi igienici ancora una volta chiusi. 
Era l’occasione giusta, inoltre, per ampliare il battage pubblicitario a favore del nostro museo e del nostro territorio mettendo in mostra il Cratere recentemente ritrovato nello scavo Bellino di via Isa Conti Vainicher.
Questa notiziario on-line si è sempre speso per l’avvio di una politica turistica legata alla cultura, alle iniziative culturali, che vadano dal patrimonio archeologico del Museo, ai parchi archeologici di Lipari e delle altre isole, al patrimonio storico culturale del Centro Studi di Lipari ed a tutte quelle iniziative culturali che proprio dall’ex Carcere erano partite per diversificare l’offerta culturale delle nostre isole, ritenendo che soltanto attraverso la cultura è possibile destagionalizzare il nostro turismo e rilanciare l’immagine delle nostre isole.
Alla classe politica di Lipari, ai responsabili del museo, ai dipendenti, ai custodi, giriamo una nostra riflessione: da qualche anno assistiamo ad una progressiva riduzione della presenza della Regione Siciliana nel nostro arcipelago, che si traduce in una riduzione degli uffici e del personale dipendente, l’esempio è quello dell’ex Azienda di soggiorno e turismo delle Isole Eolie, che si è trovata a dovere far i conti con l’assenza di locali, l’assenza di materiale promozionale e chi più ne ha più ne metta. L’esempio è quello della Provincia Regionale di Messina come dell’azienda demaniale forestale che “gestisce” le riserva naturali orientale di Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi.
Non vogliamo essere delle facili Cassandre, ma se non si colgono le occasioni come quella appena passata, per creare interesse, attenzione e passione intorno al nostro patrimonio archeologico, al nostro patrimonio culturale, il rischio che corriamo tutti è quello di essere “retrocessi” ad appendice di qualche sconosciuto museo della Sicilia, con lo spostamento di personale e risorse in strutture più grandi e il progressivo abbandono della nostra struttura, ma quel che più ci importa, del nostro patrimonio culturale unico nel panorama siciliano (questo, come i responsabili del museo sanno perfettamente è già in atto con la riduzione progressiva di fondi e risorse).
Il Museo archeologico di Lipari, fondato da Luigi Bernabò Brea, è patrimonio dell’arcipelago eoliano, non è il campo di giochi di questo o di quel direttore, è il cuore della cultura delle isole Eolie, il nostro miglior biglietto da visita nel mondo per fare turismo dodici mesi l’anno. Altre comunità della Sicilia sanno sfruttare al meglio le occasioni anche quando non hanno nulla di realizzato all’interno delle loro comunità, mentre noi che possediamo un patrimonio incredibile lo sprechiamo in liti e polemiche.
Il patrimonio storico culturale delle isole Eolie deve tornare ad essere il centro della promozione turistica del nostro arcipelago che non può vivere soltanto di sole e di mare, ma deve coniugare strettamente natura e cultura, per la sopravviveva non di qualche dipendente o di qualche dirigente, ma dell’intera comunità eoliana; questa consapevolezza deve rendere tutti molto più umili e disponibili a comprendere che le occasioni vanno utilizzate al meglio nell’interesse generale della nostra comunità.

Salvatore Sarpi

E' deceduto a Gualtieri, Salvatore Isgrò. Era originario delle Eolie.


L'uomo ritratto nella foto, che ci invia il signor Dario Forestiere, si chiamava Salvatore Isgrò, aveva 55 anni e viveva a Gualtieri Sicaminò, dove era amico di tutti. 
Come ci scrive il signor Forestiere, quest'uomo diceva di essere originario delle Eolie, di avere molti amici nelle nostre isole e che, da giovane, passava nottate intere sulle spiagge a suonare la chitarra e a cantare.
Il signor Forestiere ci ha inviato la foto, con alcune righe di commento, affinchè, attraverso il nostro giornale, gli amici eoliani sapessero  del suo decesso.  
Decesso -  che come ci scrive Dario Forestiere - è avvenuto ieri. "Ieri, dopo la salita del  Santo Patrono di Gualtieri  sull'altare maggiore, Isgrò ci ha detto che andava a prendere la moglie. Avrà fatto si e no 500 metri ed è morto di infarto". 
NDD - Dopo la pubblicazione della foto abbiamo appreso che ha vissuto gli anni dell'infanzia-prima gioventù a Vulcano.
Dove tutt'ora ha dei familiari. Tra i quali l'anziana madre.
Nell'isola tutti lo ricordano - così come d'altronde ha fatto il signor Forestiere- come una gran brava persona.

Museo chiuso ieri pomeriggio a Lipari. E Sgarbi ospite di "Segni e sogni del Mediterraneo" va su tutte le furie. E arriva una nota del consigliere Biviano

Vittorio Sgarbi, ospite della serata conclusiva del festival “ Segni e Sogni del Mediterraneo”, trova il Museo Archeologico Eoliano chiuso e va su tutte le furie. Investendo della questione anche il presidente della Regione, Crocetta. 
In particolare Sgarbi, che non ha lesinato le sue critiche neanche durante la conferenza stampa, ha contestato come non si può tenere chiuso il museo mentre in contemporanea all'interno del castello di Lipari si tiene un evento che richiama tantissima gente e per il quale vi era un nesso con le opere del Pittore di Lipari. 
Sull'argomento ci torneremo ma, nel frattempo, pubblichiamo questa nota del consigliere Giacomo Biviano (PD) che segue quanto accaduto ieri:

A seguito di una mia lettera datata 07 maggio 2014 che riporto di seguito e in allegato ho ricevuto pochi giorni dopo una telefonata da parte della direttrice del Museo di Lipari, Dott.ssa Mastelloni, la quale nonostante le sue giustificazioni dovute alla mancanza di personale mi aveva assicurato che avrebbe valutato la mia proposta di mantenere aperto il museo nei pomeriggi festivi da marzo ad ottobre compensando la carenza di eprsonale con la chiusura dello stesso in alcuni pomeriggi infrasettimanali invernali da novembre a febbraio (periodo di minore intensità turistica). Alla luce di quanto accaduto ieri alla presenza de noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, con il quale condivido ogni singola parola pronunciata sull'argomento, debbo ravvisare che la dott.ssa Mastelloni non ha tenuto conto di quanto da me segnalato e suggerito con la suddetta lettera con le conseguenza del permanere di un disservizio ravvisato ieri, polemicamente, anche da importanti giornalisti e critici d'arte durante l'inaugurazione di una importante rassegna di arte contemporanea costata alla Regione Sicilia quasi due milioni di euro. Peccato!!!
Giacomo Biviano (consigliere comunale)

Questa la lettera richiamata dal consigliere Biviano nella nota di oggi: 
Lipari, 07/05/2014 
Al Dirigente Generale Dott. Sergio Gelardi Dipartimento Beni culturali e dell'identità siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana - Regione Sicilia Via delle Croci 8 - 90139 Palermo
Al Dirigente responsabile Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni Museo archeologico regionale "Bernabò Brea" - Lipari Via del Castello - 98055 Lipari (ME)
OGGETTO: Orario di apertura e carenza di servizi al Museo "Bernabò Brea" di Lipari

Egregi signori, Numerose lamentele sono giunte al sottoscritto o palesate attraverso i medialocali, in ultimo da parte della dottoressa Arianna Giuffrè, per gli orari di apertura del Museo regionale "Bernabò Brea" di Lipari. Il museo, infatti, rimane aperto da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 19.30, almeno nel periodo estivo, e nei giorni festivi dalle ore 9 alle ore 13.30. Il suddetto orario di apertura non consente, pertanto, di usufruire del museo dopo le ore 13.30 nei giorni festivi ed in particolar modo le domeniche, il 1° Maggio, il 25 aprile, il 2 giugno, il 15 agosto, ecc. Tutte ricorrenze nei quali la presenza turistica registra un notevole aumento in coincidenza dei ponti e weekend settimanali e dove le nostre "attrattive turistiche e culturali" più significative dovrebbero rimanere aperte o comunque fruibili a tutti. E', infatti, un controsenso riuscire a mantenere il museo aperto nei pomeriggi invernali e chiuderlo in quelli festivi durante la stagione estiva e primaverile. Anzi, è un paradosso che non si può spiegare, insieme ai ritardi nella pulizia dei reperti archeologici, ai non aggiornamenti del sito web, in particolar modo per quanto riguarda gli orari d'apertura, alla non realizzazione di una caffetteria, nonostante la presenza di locali predisposti ad hoc, alla mancanza di un servizio di editoria, di guide, di merchandising, ecc. Un emblematico caso di "mala gestio" del nostro patrimonio culturale.
Pertanto, alla luce di quanto esposto e considerato che alcune società partecipate o controllate dalla Regione Sicilia dovrebbero servire proprio a questo, si chiede d'intervenire ed adottare i dovuti provvedimenti affinchè il museo di Lipari rimanga aperto nei pomeriggi dei giorni festivi e vengano attivati i servizi integrativi necessari ed indispensabili ad una buona accoglienza del visitatore. Distinti saluti.
La foto che  immortala Sgarbi mentre visita il chiostro  normanno è di Francesco Paino

domenica 7 settembre 2014

ALLARME DEI GEOLOGI: Terremoti, l'83% dell'Italia a grande vulnerabilità


In caso di terremoti intensi, ben il 12% dei territori italiani registra frane, cedimenti o liquefazioni del suolo, ma è la quasi totalità del Paese (83%) a mostrarsi a grande vulnerabilità sismica in quanto predisposto a potenziali amplificazioni forti per costituzione geologica e morfologica. 
A lanciare il grido d'allarme è Giovanni Calcagnì, Consigliere Nazionale dei Geologi, nel precisare che il dato emerge da studi di Microzonazioni Sismiche, soprattutto di primo livello, per 1660 comuni, di cui circa 500 già eseguiti e validati dal 2011 ad oggi, che verranno presentati alla Convention nazionale dei Geologi Italiani, in programma l'11 e 12 settembre a San Benedetto del Tronto. Lo studio è solo all'inizio, ha precisato: ''Dei circa 51 milioni di italiani che vivono in zone sismiche - dei quali 26 milioni in zone ad altissimo rischio (Zone 1 e 2) e altri 25 milioni in zone a medio rischio (Zona 3) - attualmente solo il 5% circa vive in zone già microzonate (761 i Kmq di località abitate). Secondo questi studi di Microzonazione Sismica solo il 5% circa potenzialmente non presenta fenomeni di amplificazione locale. E' la prova provata - commenta Calcagnì - di quanto i geologi predicano da tempo: la grande vulnerabilità sismica italiana deriva solo in parte da carenze costruttive. Il resto da progettazioni basate su classificazioni sismiche di arcaica concezione che vanno riviste, pensando a nuove forme, più moderne, analitiche e 'locali''' chiedono i geologi.
E' un bilancio pesante, sia in termini di vittime che di costi, quello dei terremoti in Italia negli ultimi 50 anni: ''dal 1968 ad oggi 5000 morti, 500.000 senza tetto, e 150 miliardi di euro spesi in soli 40 anni per la post-emergenza. Di contro, in prevenzione sismica, lo Stato ha investito 300 milioni di euro dal 1986 al 2003, e 750 milioni dal 2003 al 2010. Solo dopo il sisma dell'Aquila si è notata una certa inversione di tendenza''.
Lo ha detto Giovanni Calcagnì, Consigliere nazionale dei Geologi, nel sottolineare che ''l'Italia è un Paese sismicamente molto pericoloso". E in vista della Convention nazionale dei Geologi, a San Benedetto del Tronto l'11 e 12 settembre, il consigliere nazionale ha ricordato che "nel territorio italiano sono state ricostruite dall'Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) ben 36 diverse zone sismogenetiche. Sul nostro territorio vi è diffusa presenza di faglie attive da cui periodicamente si originano sismi a cinematica sia compressiva, che distensiva che trascorrente''. In particolare, prosegue il consigliere nazionale dei Geologi, ''la pericolosità sismica italiana è molto forte soprattutto nei territori appenninici - ha sottolineato Calcagnì - ma anche nelle altre zone, ed è causata essenzialmente dalla particolare posizione geostrutturale della nostra penisola, collocata in pieno nelle zone orogenetiche attuali tra le superplacche africana ed euroasiatica; dalla sua relativa "giovinezza" geologica e morfologica; dalla sua diffusa "fragilità" litologica per la grande presenza, in Appennino, di sedimenti terrigeni spesso caoticizzati dalla loro travagliata genesi ed in pianura da sedimenti spesso soffici e in falda".

MESSINA: Bluferries lascerà il porto storico

Con l’apertura della seconda invasatura di Tremestieri ed il conseguente trasferimento di tutto il traffico gommato pesante a sud, Bluferries ha trasferito nel nuovo approdo entrambe le proprie navi “attive”, per una ventina di corse giornaliere, rendendo operativa la terza nave al porto storico. Una nave, però, giudicata “improduttiva”: i costi della stessa, per circa 5 milioni di euro l’anno, non sono ammortizzabili col solo traffico pendolare e del gommato leggero (che sceglie il vettore pubblico, rispetto alla Caronte, in una percentuale minima del 10%). Ecco perché sembrerebbe intenzione delle Ferrovie abbandonare definitivamente il porto storico già dal 1. ottobre. Il che significa mettere seriamente in discussione la continuità territoriale. Parallelamente, infatti, va ricordato che il collegamento Metromare tra Messina e Villa San Giovanni (il cui bando in scadenza il 15 settembre non sembra destinato a grande “fortuna”) attualmente è gestito in proroga fino al 31 dicembre proprio da Bluferries, che compensa l’assenza del servizio dopo le 20, nei festivi e nei fine settimana proprio con quell’unica nave del porto storico. In altri termini, dal 1. ottobre rischia di sparire il collegamento nei week-end con Villa. A tutto ciò si aggiunge il nodo occupazionale: una ventina i posti di lavoro a rischio, tra personale marittimo e indotto. In ballo ci sono attività portuali (cinque unità alla Comet), assistenza a terra, bar, biglietterie e pulizie (15 unità della società Nettuno Multiservizi).

Filicudi. Massi giganti sulla provinciale di Pecorini

Una frana di massi di notevoli dimensioni si è abbattuta, a seguito della pioggia di questi giorni, sulla strada provinciale di Filicudi Pecorini. 
Per fortuna, nel momento in cui si è verificato l'evento franoso, non si trovava a transitare nessuno. 
"E'una strada- sottolinea il presidente della locale Circoscrizione, Maria Grazia Bonica,  che andrebbe chiusa per via del pericolo incombente. Puntualmente alle prime piogge comincia a franare. Da almeno tre anni non viene posto in essere alcun intervento. Nessun ente, nonostante le nostre richieste, ha ritenuto, sino ad oggi, di dover intervenire. A  Luglio abbiamo investito della problematica anche il Prefetto".
Le foto sono di Rosa Berenati

Scossa di terremoto nel mare eoliano

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 gradi è stato registrata, al largo delle Eolie, alle 4 e 56, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa si è verificata in mare ad  una profondità di 114 chilometri. 

CISL E UIL A MUSO DURO: “I POLITICI SI SONO VENDUTI L’OSPEDALE PIEMONTE. LA CITTADINANZA ALZI LA VOCE”

“La Sanità messinese e il Presidio Ospedaliero del Piemonte è diventato merce di scambio. Ormai non è un problema come assicurare i servizi sanitari ed ospedalieri sul territorio, è diventato un gioco politico a seconda delle convenienze o degli accordi che si celano tra la politica e i manager di turno”. La denuncia, dura, è delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici di Cisl e Uil  che evidenziano come si “siano create tutti i presupposti per una chiusura totale dell’Ospedale Piemonte”.
La battaglia condotta da Cisl e Uil, nel tempo, ha sempre avuto come obiettivo quello di rendere il  Piemonte un punto di emergenza urgenza-attrezzato e in grado di dare risposte all’utenza dell’area metropolitana Messinese, integrato dal polo materno infantile.
L’arrivo del nuovo manager ha sconvolto il percorso, pensando prima di trasferire il polo materno al Piemonte e, oggi, ritornare sui suoi passi. “Non si può pensare di dismetterlo dal Piemonte – sostengono i rappresentanti di Cisl e Uil - dove i parti annui sono circa 1000 rispetto ai 350 del Papardo, gli accessi di pronto soccorso pediatrico circa 5000 e di pronto soccorso ostetrico circa 4000, oltre i 32 mila accessi al Pronto Soccorso Generale. Siamo convinti però che anche Messina Nord necessita di un punto di riferimento ostetrico”.
“La cosa inquietante – aggiungono – è che i pensatori politici della città, forse senza conoscere i dati, propongono di cedere di fatto il Piemonte all’IRCSS per fare un centro di parcheggio per anziani e fasce deboli della popolazione, assorbendosi tutto il personale”.
Secondo i sindacati ci sarebbe un disegno strategico del direttore generale. “È singolare come si affidi ad una commissione di esperti per ‘sapere cosa intenda fare la cittadinanza dell’Ospedale Piemonte’, anticipando di fatto i risultati e le criticità, creando forte allarme sociale, puntando no al miglioramento ma alla dismissione trincerandosi dietro una commissione di 10 saggi scelti solo da lui. E come nello stile del Presidente Crocetta anche il dott. Vullo porterebbe le carte alla Procura anticipando un possibile scandalo su base nazionale”.
Il timore delle organizzazioni sindacali è quello che queste operazioni sottotraccia porteranno alla chiusura del Piemonte. “Con l’accorpamento delle Unità Operative si assisterebbe a una duplicazione e sovrapposizione di ruoli e professioni che inevitabilmente porterebbero alla dichiarazione di esubero di personale di comparto e medico e alla perdita dei posti letto. Infatti il Polo Materno dell’Ospedale Piemonte copre 41 posti dei 121 previsti e, quindi, con lo spostamento al Papardo andrebbe sotto i previsti 120 posti del decreto Balduzzi necessari per mantenere lo status di Ospedale”.
I politici messinesi vogliono questo? il Sindaco Accorinti vuole questo? Si chiedono Cisl e Uil. “Purtroppo i politici messinesi negli ultimi tempi si sono dimenticati di svolgere il proprio ruolo tutelando gli interessi generali e collettivi – affermano - sapendo che hanno l’obbligo morale di entrare in campo per evitare che Messina sia ancora una volta scippata di un altro pezzo di sanità così come è stata scippata del polo di eccellenza oncologico, dell’ospedale Margherita, di altri servizi strategici e importanti della città”.
Cisl e Uil ritengono che bisogna dare la migliore sanità e la migliore assistenza e servizi all’utenza, in maniera equa e ragionata. “Per questo ripartiamo da dove ci eravamo fermata, da un’assemblea cittadina invitando tutti quei politici ed amministratori che a turno a Villa Contino hanno fatto passerella per difendere l’Ospedale Piemonte ed anche in sesta commissione sanità e, oggi, invece dichiarano altre posizioni. Un gioco che sicuramente non serve alla popolazione messinese che sicuramente non può vedere “morire” l’Ospedale datato 1908”.
Cisl e Uil ritengono che adesso debba essere l’Assessore regionale e la Commissione Sanità a prendere posizione, ma il sindaco Accorinti deve dimostrare di essere consapevole del destino dell’Ospedale Piemonte. “O lo considereremo consenziente – concludono - Noi come Sindacato, a tutela del presidio, dell’utenza e della collettività messinese continueremo a fare la nostra parte e fare battaglia”.

sabato 6 settembre 2014

A Palazzo Marchetti (Malfa ) domani si presenta il libro “Inferno di fango 2009-2011. Le alluvioni a Messina e Provincia” del giornalista dell’Ansa Gianluca Rossellini.

Il Comune di Malfa in collaborazione  con la Fondazione Salina e l’Associazione Didime’90 presenterà la domenica, 7 settembre, alle 19 a palazzo Marchetti a Malfa (Salina), nell’ambito della kermesse “Programma estate 2014”, il libro “Inferno di Fango” del giornalista dell’Ansa Gianluca Rossellini. 
All’incontro sarà presente l’autore, il sindaco di Malfa Salvatore Longhitano e l’artista Dimitri Salonia che ha realizzato un quadro sull’alluvione di Giampilieri che è riportato nella quarta di copertina dell’opera.
Il libro parla delle tremende alluvioni che dal 2009 al 2011 hanno devastato le frazioni di Messina e i comuni della sua provincia lasciando un segno indelebile nel territorio e nel tessuto sociale. Un mare di melma ha sotterrato al suo passaggio case, auto, negozi, aziende e vite umane. Quattro alluvioni in tre anni hanno provocato 40 vittime, tra le quali quattro bambini di età compresa tra i due e i dieci anni, decine di feriti, 800 milioni di euro di danni, nonché migliaia di sfollati. Tutto questo nell’indifferenza delle istituzioni nazionali.
Gianluca Rossellini,  giornalista messinese dell’Ansa, ripercorre nel libro Inferno di fango, uscito per Città del Sole Edizioni, i tragici fatti. L’inchiesta racconta i giorni dei disastri, evidenziando le gravi mancanze nel controllo del territorio e nella prevenzione e gli assurdi ritardi nell’erogazione dei fondi per la ricostruzione. Il quadro che emerge è quello di una colpevole approssimazione nella gestione dell’emergenza, molte passerelle inutili e vuote promesse, insieme a una scorretta denigrazione delle popolazioni locali. Le accuse di abusivismo edilizio, poi rivelatisi false, hanno reso le alluvioni nel messinese tragedie di serie B, e presto sono state oscurate dai grandi mezzi di comunicazione e dimenticate dal resto dei cittadini italiani, che non si sono spesi in gare di solidarietà per i cittadini siciliani, come accaduto per altre tragedie occorse nel resto del territorio nazionale.

Gianluca Rossellini, messinese, 35 anni, giornalista e scrittore. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, ha poi conseguito un master di secondo livello in Giornalismo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Collabora con l’Agenzia nazionale “Ansa”, il giornale on line “Corrieredelmezzogiorno.it, il quotidiano nazionale “Il Messaggero”, “Radio Vaticana” e il periodico “Vanity Fair”.  È stato direttore responsabile di numerose testate. Ha condotto inchieste che hanno avuto rilevanza nazionale e ha seguito tutte le alluvioni che dal 2009 al 2011 hanno colpito Messina e provincia. Inferno di fango è il suo primo libro.

Vigili del fuoco intervengono nel centro storico di Lipari. Chiuso l'accesso alla via Marconi (lato corso V.E.)

Ancora un intervento dei vigili del fuoco nel  centro storico di Lipari 
I pompieri (caposquadra Antonino Summa), intorno alle 16 e 50, sono intervenuti in un edificio, che sorge ad angolo tra il Corso Vittorio Emanuele e via Gugliemo Marconi, dal quale si sono staccati dei calcinacci. 
I pompieri, dopo aver posto in essere il necessario intervento per scongiurare l'immediato pericolo, hanno anche predisposto, come si evince da una delle foto, la chiusura al transito del vicolo.  
Le foto sono di Alessio La Greca