Sono stati ritrovati i corpi dei due fratellini Francesco e Lorenzo Lonia, di 2 e 6 anni, dispersi a Giampilieri Superiore dopo l'alluvione del primo ottobre scorso. I corpicini dei due bambini sono stati individuati a a un centinaio di metri a valle dalla loro abitazione e a una decina di metri di profondità. Sale così a 30 il numero dei cadaveri finora recuperati.
I bambini si trovavano nella loro abitazione di via Michelangelo Rizzo quando sulla frazione di Messina franò una parte della montagna. Assieme a loro è morta anche la mamma, Maria Letizia, mentre il papà Francesco si è salvato.
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martedì 13 ottobre 2009
Il dott. Paino di Lipari direttore sanitario dell'IRCCS Centro Neurolesi "Bonino Pulejo" di Messina. In consiglio comunale lo sostituirà Sardella
Prestigioso incarico per il dott. Mario Paino, 55 anni. E' stato nominato,dal commissario straordinario Francesco Scarfò, direttore sanitario dell'IRCCS Centro Neurolesi “ Bonino Pulejo”.
Il dott. Paino, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario(facente funzioni) all’Ospedale di Lipari, dove ha anche ricoperto l’incarico di primario del reparto di Medicina, si è sempre distinto per le sue capacità professionali e per le sue doti umane.
Paino,alla luce del nuovo incarico, dovrà dimettersi da consigliere comunale. Un ruolo che ha ricoperto a più riprese prima nelle file della DC e, successivamente, nell'UDC.
Dal 2001 al 2007 è stato anche apprezzato presidente del consiglio comunale di Lipari. Il suo posto in consiglio sarà preso da Giovanni Sardella(foto a destra), primo dei non eletti dell'UDC
Il dott. Paino, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario(facente funzioni) all’Ospedale di Lipari, dove ha anche ricoperto l’incarico di primario del reparto di Medicina, si è sempre distinto per le sue capacità professionali e per le sue doti umane.
Paino,alla luce del nuovo incarico, dovrà dimettersi da consigliere comunale. Un ruolo che ha ricoperto a più riprese prima nelle file della DC e, successivamente, nell'UDC.
Dal 2001 al 2007 è stato anche apprezzato presidente del consiglio comunale di Lipari. Il suo posto in consiglio sarà preso da Giovanni Sardella(foto a destra), primo dei non eletti dell'UDC
Trasporto gratuito anziani nel comune di Lipari. Avviso
Si accolgono presso l’ufficio servizi sociali del Comune di Lipari le istanze per l’accesso al servizio di trasporto gratuito sulle linee di collegamento terrestre urbano ed extraurbano.
Possono accedere al beneficio gli anziani residenti nel territorio comunale che abbiano i seguenti requisiti :
Età non inferiore ai 55 anni ( se donne ) ed ai 60 anni ( se uomini );
Reddito non superiore ad euro 9.000,00 per unico componente e ad euro 18.000,00 per due o più componenti.
Si fa presente che ai fini della valutazione della condizione economica per l’accesso gratuito sarà considerato l’ I.S.E. (Indicatore della situazione economica).
Alle istanze dovranno essere allegati :
1.Dichiarazione Sostitutiva Unica attestante il reddito percepito dall’intero nucleo familiare nell’anno 2008 ;
2.fotografia formato tessera firmata sul retro.
Il termine per la presentazione rimane fissato al 30 novembre 2009
Gli appositi moduli potranno essere ritirati presso l’Ufficio Servizi Sociali dell’Ente, sito in via Maurolico – Lipari.
Nel caso di richieste in esubero rispetto alla disponibilità finanziarie
dell’ Ente, sarà predisposta apposita graduatoria, con precedenza ai possessori di reddito più basso e, a parità di reddito, ai più anziani di età.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste all’ ufficio servizi sociali dell’ Ente, sito in Via Maurolico – Lipari (tel. 090/9887857 . 090/9887858 090-9887861 email: ufficiservizisociali@tiscali.it)
Lipari, 13 ottobre 2009
Il Capo Area
(dott.ssa Matilde Pajno)
Possono accedere al beneficio gli anziani residenti nel territorio comunale che abbiano i seguenti requisiti :
Età non inferiore ai 55 anni ( se donne ) ed ai 60 anni ( se uomini );
Reddito non superiore ad euro 9.000,00 per unico componente e ad euro 18.000,00 per due o più componenti.
Si fa presente che ai fini della valutazione della condizione economica per l’accesso gratuito sarà considerato l’ I.S.E. (Indicatore della situazione economica).
Alle istanze dovranno essere allegati :
1.Dichiarazione Sostitutiva Unica attestante il reddito percepito dall’intero nucleo familiare nell’anno 2008 ;
2.fotografia formato tessera firmata sul retro.
Il termine per la presentazione rimane fissato al 30 novembre 2009
Gli appositi moduli potranno essere ritirati presso l’Ufficio Servizi Sociali dell’Ente, sito in via Maurolico – Lipari.
Nel caso di richieste in esubero rispetto alla disponibilità finanziarie
dell’ Ente, sarà predisposta apposita graduatoria, con precedenza ai possessori di reddito più basso e, a parità di reddito, ai più anziani di età.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste all’ ufficio servizi sociali dell’ Ente, sito in Via Maurolico – Lipari (tel. 090/9887857 . 090/9887858 090-9887861 email: ufficiservizisociali@tiscali.it)
Lipari, 13 ottobre 2009
Il Capo Area
(dott.ssa Matilde Pajno)
PROVINCIA: APPROVATO ALL'UNANIMITA' DAI SINDACI IL DOCUMENTO DI SINTESI PER IL RIASSETTO IDROGEOLOGICO, SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE RICE
"La catastrofe alluvionale del 1/10/2009, che ha colpito la fascia ionica della provincia di Messina (Giampilieri, Altolia, Scaletta Zanclea, Itala), con il suo drammatico bilancio di vittime, ripropone il problema della previsione e prevenzione degli eventi meteorici estremi sia in termini meteorologici, sia riguardo agli effetti indotti in termini di dissesto idrogeologico. Questa emergenza meteorica, sia pure di intensità elevatissima, ha evidenziato nell'immediato:
una evidente fragilità idrogeologica del territorio, peraltro già nota;
una capacità predittiva da parte delle strutture di protezione civile insufficiente;
un intollerabile livello di esposizione della popolazione;
una risposta della rete viaria inadeguata;
una pianificazione dei livelli di pericolosità e rischio idrologico e idraulico da approfondire;
una programmazione degli interventi di protezione e salvaguardia della vita umana da ridefinire.
Gli eventi meteorici estremi, legati alla tropicalizzazione del regime pluviometrico ed ai cambiamenti climatici in corso, tenderanno a presentare sempre maggiore frequenza ed interessare aree sempre piu' vaste, tanto che gran parte del territorio provinciale può essere considerato esposto all'insorgenza di fenomeni tipo flash flood (water spout) o trombe d'acqua e subire il loro elevato potenziale distruttivo.
a riunione convocata dal presidente della Provincia Regionale di Messina On. Giovanni Ricevuto con i Sindaci della provincia ha ritenuto che , in sintesi, è necessario:
· dotare il territorio provinciale di modelli di previsione meteorologica ad area limitata, che esistono nel resto d'Italia e non certo in Sicilia, che forniscono previsioni dell'entità delle precipitazioni con anticipo fino a 72 ore e su una superficie dell'ordine di 15 Km2;
· questa necessità deriva dal fatto che solo nel versante ionico-peloritano la popolazione esposta a rischio risulta dell'ordine di 500.000 abitanti e tante altre vallate della provincia sul versante tirrenico non risultano indenni dalla potenziale insorgenza di eventi meteorici estremi;
·procedere ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio per colate rapide torrentizie e per gli altri fenomeni a cinematica rapida e ad elevato potere distruttivo.
La Provincia di Messina si fa carico nell'immediato di predisporre un piano a diretta salvaguardia della vita umana, coinvolgendo istituti di ricerca dello Stato, in modo da individuare:
·tutte le zone abitate a rischio di eventi franosi a cinematica rapida (crolli e colate detritiche), che trovano direttamente esposta la popolazione e che rappresentano una priorità di intervento assoluta e improcrastinabile;
·i tratti di viabilità principale (autostrade e strade statali) da mettere in sicurezza, coinvolgendo il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS, assieme ai tratti di viabilità provinciale, che rappresentano l'unica via di fuga per tanti centri abitati collinari e montani.
I Sindaci hanno dato mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si abbiano più a ripetere catastrofi di questa portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
Nello stesso tempo il Presidente della Provincia, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci impegnerà nell'immediato a coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, oltre che il Presidente della Regione Siciliana, anche nella qualità di commissario delegato per il superamento dell'emergenza in atto, per dare risposte concrete alle comunità locali nelle precedenti emergenze".
una evidente fragilità idrogeologica del territorio, peraltro già nota;
una capacità predittiva da parte delle strutture di protezione civile insufficiente;
un intollerabile livello di esposizione della popolazione;
una risposta della rete viaria inadeguata;
una pianificazione dei livelli di pericolosità e rischio idrologico e idraulico da approfondire;
una programmazione degli interventi di protezione e salvaguardia della vita umana da ridefinire.
Gli eventi meteorici estremi, legati alla tropicalizzazione del regime pluviometrico ed ai cambiamenti climatici in corso, tenderanno a presentare sempre maggiore frequenza ed interessare aree sempre piu' vaste, tanto che gran parte del territorio provinciale può essere considerato esposto all'insorgenza di fenomeni tipo flash flood (water spout) o trombe d'acqua e subire il loro elevato potenziale distruttivo.
a riunione convocata dal presidente della Provincia Regionale di Messina On. Giovanni Ricevuto con i Sindaci della provincia ha ritenuto che , in sintesi, è necessario:
· dotare il territorio provinciale di modelli di previsione meteorologica ad area limitata, che esistono nel resto d'Italia e non certo in Sicilia, che forniscono previsioni dell'entità delle precipitazioni con anticipo fino a 72 ore e su una superficie dell'ordine di 15 Km2;
· questa necessità deriva dal fatto che solo nel versante ionico-peloritano la popolazione esposta a rischio risulta dell'ordine di 500.000 abitanti e tante altre vallate della provincia sul versante tirrenico non risultano indenni dalla potenziale insorgenza di eventi meteorici estremi;
·procedere ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio per colate rapide torrentizie e per gli altri fenomeni a cinematica rapida e ad elevato potere distruttivo.
La Provincia di Messina si fa carico nell'immediato di predisporre un piano a diretta salvaguardia della vita umana, coinvolgendo istituti di ricerca dello Stato, in modo da individuare:
·tutte le zone abitate a rischio di eventi franosi a cinematica rapida (crolli e colate detritiche), che trovano direttamente esposta la popolazione e che rappresentano una priorità di intervento assoluta e improcrastinabile;
·i tratti di viabilità principale (autostrade e strade statali) da mettere in sicurezza, coinvolgendo il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS, assieme ai tratti di viabilità provinciale, che rappresentano l'unica via di fuga per tanti centri abitati collinari e montani.
I Sindaci hanno dato mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si abbiano più a ripetere catastrofi di questa portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
Nello stesso tempo il Presidente della Provincia, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci impegnerà nell'immediato a coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, oltre che il Presidente della Regione Siciliana, anche nella qualità di commissario delegato per il superamento dell'emergenza in atto, per dare risposte concrete alle comunità locali nelle precedenti emergenze".
Nella Val di Noto(Patrimonio Unesco) due piste per piccoli aerei. Nelle Eolie non si riescono a fare atterrare neanche gli idrovolanti
Riceviamo e pubblichiamo:
Gent. Sigg.
Vi segnalo, con la presente, un minuscolo hotel situato in Val di Noto ( patrimonio Unesco), risalente al 1200, che dispone di ben due piste di atterraggio per aerei ( di dimensioni comunque contenute). Poi alle Eolie non si riesce a far atterrare neanche gli idrovolanti.
Cordiali saluti.
Edoardo Zitelli
La tenuta faceva parte dell'antico feudo ecclesiastico di Renna sec. XII, ex casale arabo (Rendet gebuni), di cui costituiva una sorta di romitorio e di baglio fortificato in posizione dominante sul mare, a difesa dalle frequenti scorrerie dei pirati Barbareschi che dalla fine del '400 avevano intensificato la loro attività esercitando con patente Turca la guerra di corsa nel Mediterraneo. I Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, in trasferimento nella vicina isola di Malta, utilizzarono le strutture del Convento nella prima metà del '500, il loro passaggio è stato documentato nei recenti restauri. Nel '700 l'Eremo fu acquisito dai Nifosì, una famiglia dell'aristocrazia terriera dell'altipiano; ed è l'ultima erede Vincenza Jolanda Nifosì che ha deciso di avviarne il restauro e di continuare l'antica vocazione, aprendo la Tenuta all'Ospitalità e realizzando l’unico Hotel cinque stelle lusso della Val di Noto.
AIRPARK
Ragusa - Giubiliana, è il campo d'aviazione più a sud d'Europa, esclusivamente dedicato al traffico turistico e dell'Aviazione Generale. La sua posizione privilegiata al centro del Mediterraneo lo rende una meta obbligata per i piloti privati europei che vogliono fare prua a Sud per visitare la Sicilia orientale o proseguire per altre destinazioni cariche di fascino come le isole di Malta, Lampedusa, Pantelleria e la costa Africana a meno di un'ora di volo. Due piste, una erbosa di 500 mt, ed una in asfalto di ben 700 mt, con radio assistenza, carburante ed antincendio, rendono il Vostro arrivo a Ragusa - Giubiliana sicuro e piacevole. Ma la vera sorpresa viene dopo l'atterraggio: nessuna formalità burocratica, nessuna tassa d'atterraggio, handling e sosta gratuita illimitata per i signori piloti ospiti dell'Eremo della Giubiliana. Coloro i quali accomunano al volo il piacere della buona tavola hanno un motivo in più per raggiungere l'Eremo e gustare le raffinate specialità dell'Aristocrazia Iblea e la vasta scelta di vini siciliani della nostra cantina. I piloti che ripartono per destinazioni a Sud, possono usufruire degli alberghi a cinque stelle convenzionati con l'Eremo e trovare personale di supporto negli aeroporti al loro arrivo. Ragusa - Giubiliana Vi attende e Vi augura Buon Volo.
Gent. Sigg.
Vi segnalo, con la presente, un minuscolo hotel situato in Val di Noto ( patrimonio Unesco), risalente al 1200, che dispone di ben due piste di atterraggio per aerei ( di dimensioni comunque contenute). Poi alle Eolie non si riesce a far atterrare neanche gli idrovolanti.
Cordiali saluti.
Edoardo Zitelli
La tenuta faceva parte dell'antico feudo ecclesiastico di Renna sec. XII, ex casale arabo (Rendet gebuni), di cui costituiva una sorta di romitorio e di baglio fortificato in posizione dominante sul mare, a difesa dalle frequenti scorrerie dei pirati Barbareschi che dalla fine del '400 avevano intensificato la loro attività esercitando con patente Turca la guerra di corsa nel Mediterraneo. I Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, in trasferimento nella vicina isola di Malta, utilizzarono le strutture del Convento nella prima metà del '500, il loro passaggio è stato documentato nei recenti restauri. Nel '700 l'Eremo fu acquisito dai Nifosì, una famiglia dell'aristocrazia terriera dell'altipiano; ed è l'ultima erede Vincenza Jolanda Nifosì che ha deciso di avviarne il restauro e di continuare l'antica vocazione, aprendo la Tenuta all'Ospitalità e realizzando l’unico Hotel cinque stelle lusso della Val di Noto.
AIRPARK
Ragusa - Giubiliana, è il campo d'aviazione più a sud d'Europa, esclusivamente dedicato al traffico turistico e dell'Aviazione Generale. La sua posizione privilegiata al centro del Mediterraneo lo rende una meta obbligata per i piloti privati europei che vogliono fare prua a Sud per visitare la Sicilia orientale o proseguire per altre destinazioni cariche di fascino come le isole di Malta, Lampedusa, Pantelleria e la costa Africana a meno di un'ora di volo. Due piste, una erbosa di 500 mt, ed una in asfalto di ben 700 mt, con radio assistenza, carburante ed antincendio, rendono il Vostro arrivo a Ragusa - Giubiliana sicuro e piacevole. Ma la vera sorpresa viene dopo l'atterraggio: nessuna formalità burocratica, nessuna tassa d'atterraggio, handling e sosta gratuita illimitata per i signori piloti ospiti dell'Eremo della Giubiliana. Coloro i quali accomunano al volo il piacere della buona tavola hanno un motivo in più per raggiungere l'Eremo e gustare le raffinate specialità dell'Aristocrazia Iblea e la vasta scelta di vini siciliani della nostra cantina. I piloti che ripartono per destinazioni a Sud, possono usufruire degli alberghi a cinque stelle convenzionati con l'Eremo e trovare personale di supporto negli aeroporti al loro arrivo. Ragusa - Giubiliana Vi attende e Vi augura Buon Volo.
Confitarma: su Tirrenia allo stato c’è solo tanta confusione
Questa settimana riprenderà il Tavolo ministero – Regioni sulla privatizzazione di Tirrenia. L’ha assicurato il responsabile del dicastero delle Infrastrutture Altero Matteoli, intervenendo nel weekend alle celebrazioni per i 170 anni della Napoli – Portici, la prima ferrovia italiana. «Stiamo lavorando – ha spiegato – con gli enti locali e con Fintecna per trovare le soluzioni». Le sue parole non bastano, comunque, a sbloccare quella che Confitarma ha definito come una situazione di stallo. «Non mi sembra questo il modo di affrontare la questione – ha detto il presidente Nicola Coccia – i tempi ormai sono veramente stretti» per la privatizzazione del gruppo di navigazione, termini in scadenza per la fine dell’ anno dopo la proroga di 12 mesi della convenzione concessa da Bruxelles.
«I ritardi se ci sono, si spiegano e si chiariscono; invece mi sembra ci sia molta confusione e basta – ha denunciato il numero uno degli armatori privati italiani -. Un silenzio che potrebbe farci recedere dalla disponibilità manifestata. Tutto è nebuloso, non se ne sa più nulla. Una privatizzazione sbandierata da tempo, rispetto alla quale si è stabilito un percorso per poi fare invece passi indietro. Ora è calato il silenzio. A noi interessa il rispetto delle regole e della concorrenza. Chiederemo alla Ue di non concedere slittamenti ulteriori di tempi» – ha annunciato Coccia, convinto che gli ostacoli sull’iter possano essere rappresentati «dal rifiuto di alcune Regioni a farsi carico dei passivi delle controllate regionali di Tirrenia, ma anche la mancanza di chiarezza sull’entità reale dei passivi».
«I ritardi se ci sono, si spiegano e si chiariscono; invece mi sembra ci sia molta confusione e basta – ha denunciato il numero uno degli armatori privati italiani -. Un silenzio che potrebbe farci recedere dalla disponibilità manifestata. Tutto è nebuloso, non se ne sa più nulla. Una privatizzazione sbandierata da tempo, rispetto alla quale si è stabilito un percorso per poi fare invece passi indietro. Ora è calato il silenzio. A noi interessa il rispetto delle regole e della concorrenza. Chiederemo alla Ue di non concedere slittamenti ulteriori di tempi» – ha annunciato Coccia, convinto che gli ostacoli sull’iter possano essere rappresentati «dal rifiuto di alcune Regioni a farsi carico dei passivi delle controllate regionali di Tirrenia, ma anche la mancanza di chiarezza sull’entità reale dei passivi».
Lipari: Mancato svuotamento della vasca del torrente Calandra a Canneto. C'è anche un problema di collaudo? Interrogazione di Biviano e Centorrino
Torrente Calandra di Canneto e mancato svuotamento della struttura di accumuloè l'oggetto della interrogazione inoltrata dai consiglieri Giacomo Biviano e Rosario Centorrino al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno e per conoscenza al Dirigente del IV settore Dott. Domenico Russo,al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci e al Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giuseppe Longo.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
Distinto Sindaco,
Puntuale, come ogni anno, si ripropone il problema del riversamento di materiale pomicifero nel torrente Calandra di Canneto e sulla strada limitrofa, con i disagi e i pericoli che ne derivano sia per la circolazione veicolare che per gli abitanti della zona.
Eppure a monte dello stesso torrente è stata realizzata una struttura che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il problema attraverso lo svuotamento periodico della vasca di accumulo.
Svuotamento mai realizzato e giustificato da intoppi burocratici che danno l’idea dell’inefficienza amministrativa di chi ci governa e sovraintende ai vari uffici.
Il tutto aggravato dal fatto che il materiale, riversatosi dentro la vasca già con le prime piogge dell’autunno 2008, si è nel frattempo solidificato creando un agglomerato di difficile scardinamento.
Tutto questo, nonostante lo stesso Assessorato al territorio e ambiente della Regione Sicilia, durante la fase di valutazione del progetto, aveva dato il proprio parere favorevole a condizione che il materiale raccolto all’interno venisse periodicamente prelevato e riversato in spiaggia a valle (Calandra) per non interrompere il normale e naturale ripascimento della stessa.
Già lo scorso anno, così come riportato dai vari giornali locali, si era posta l’attenzione sulla necessità di procedere alla sua rimozione.
Lo stesso Dirigente del IV settore, Dott. Domenico Russo, annunciò che a breve sarebbe stata indetta una trattativa privata al ribasso, da circa otto mila euro, per il parziale svuotamento della vasca.
Ad oggi, però, niente è stato fatto nonostante un’ interrogazione a firma del Consigliere Rosario Centorrino e una missiva dell’Associazione Per Canneto che sollecitava immediati interventi.
Gli scriventi, signor Sindaco, nel mese di aprile, hanno inoltre interpellato i funzionari del III settore “Lavori pubblici” i quali sostenevano che prima di procedere alla gara per lo svuotamento bisognava avere il collaudo dell’opera da parte degli organi competenti.
Collaudo che a parere degli stessi sarebbe arrivato da lì a poco.
Ad oggi, comunque, non è stata ancora effettuata alcuna gara e i problemi persistono nonostante siano stati spesi quasi 1 milione di euro per la realizzazione dell’opera.
Inoltre, il continuo ed inevitabile ricorso ad interventi di somma urgenza per la pulizia della strada limitrofa, invasa spesso da detriti e materiale pomicifero ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità, genera un esborso economico di gran lunga superiore a quanto previsto annualmente dal progetto originario.
Basterebbe, infatti, procedere anche solo due, massimo tre volte l’anno, allo svuotamento della vasca per eliminare definitivamente il problema.
Per non parlare poi del pericolo viabilità e della compromessa sicurezza per gli stessi abitanti. Quest’ ultimi, infatti, sono costretti a raggiungere le proprie abitazioni attraverso un vero e proprio sentiero di guerra.
Oltretutto, Sindaco, la vasca riesce a contenere oltre 4 mila metri cubi di materiale e un suo periodico svuotamento consentirebbe di prevenire ed attenuare un eventuale, consistente e violento riversamento di materiale, con conseguenze ben più gravi.
Gli ultimi avvenimenti nel messinese, purtroppo, insegnano.
E questo rappresenta un esempio di come, senza grossi impegni economici ma con la sola volontà amministrativa di tutti i soggetti interessati, si potrebbero evitare tragedie annunciate.
Alla luce di quanto sopra, auspicando comunque una rapida e definitiva soluzione del problema, la interroghiamo per sapere:
Se è stato rilasciato il collaudo dell’opera ed eventualmente i motivi dell’enorme ritardo considerando che i lavori sono stati ultimati già nel 2007;
Se si, quando verrà indetta regolare gara per l’affidamento del servizio di svuotamento della vasca di accumulo e contemporaneo ripascimento della spiaggia a valle;
Che tipo di modalità per l’effettuazione del servizio e quali criteri di scelta verranno considerati nella procedura di gara;
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati e a quanto ammonta il costo complessivo di essi.
Si richiede risposta scritta.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Dott. Giacomo Biviano(Partito Democrarico)
Rosario Centorrino(Eolie nel Cuore))
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
Distinto Sindaco,
Puntuale, come ogni anno, si ripropone il problema del riversamento di materiale pomicifero nel torrente Calandra di Canneto e sulla strada limitrofa, con i disagi e i pericoli che ne derivano sia per la circolazione veicolare che per gli abitanti della zona.
Eppure a monte dello stesso torrente è stata realizzata una struttura che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il problema attraverso lo svuotamento periodico della vasca di accumulo.
Svuotamento mai realizzato e giustificato da intoppi burocratici che danno l’idea dell’inefficienza amministrativa di chi ci governa e sovraintende ai vari uffici.
Il tutto aggravato dal fatto che il materiale, riversatosi dentro la vasca già con le prime piogge dell’autunno 2008, si è nel frattempo solidificato creando un agglomerato di difficile scardinamento.
Tutto questo, nonostante lo stesso Assessorato al territorio e ambiente della Regione Sicilia, durante la fase di valutazione del progetto, aveva dato il proprio parere favorevole a condizione che il materiale raccolto all’interno venisse periodicamente prelevato e riversato in spiaggia a valle (Calandra) per non interrompere il normale e naturale ripascimento della stessa.
Già lo scorso anno, così come riportato dai vari giornali locali, si era posta l’attenzione sulla necessità di procedere alla sua rimozione.
Lo stesso Dirigente del IV settore, Dott. Domenico Russo, annunciò che a breve sarebbe stata indetta una trattativa privata al ribasso, da circa otto mila euro, per il parziale svuotamento della vasca.
Ad oggi, però, niente è stato fatto nonostante un’ interrogazione a firma del Consigliere Rosario Centorrino e una missiva dell’Associazione Per Canneto che sollecitava immediati interventi.
Gli scriventi, signor Sindaco, nel mese di aprile, hanno inoltre interpellato i funzionari del III settore “Lavori pubblici” i quali sostenevano che prima di procedere alla gara per lo svuotamento bisognava avere il collaudo dell’opera da parte degli organi competenti.
Collaudo che a parere degli stessi sarebbe arrivato da lì a poco.
Ad oggi, comunque, non è stata ancora effettuata alcuna gara e i problemi persistono nonostante siano stati spesi quasi 1 milione di euro per la realizzazione dell’opera.
Inoltre, il continuo ed inevitabile ricorso ad interventi di somma urgenza per la pulizia della strada limitrofa, invasa spesso da detriti e materiale pomicifero ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità, genera un esborso economico di gran lunga superiore a quanto previsto annualmente dal progetto originario.
Basterebbe, infatti, procedere anche solo due, massimo tre volte l’anno, allo svuotamento della vasca per eliminare definitivamente il problema.
Per non parlare poi del pericolo viabilità e della compromessa sicurezza per gli stessi abitanti. Quest’ ultimi, infatti, sono costretti a raggiungere le proprie abitazioni attraverso un vero e proprio sentiero di guerra.
Oltretutto, Sindaco, la vasca riesce a contenere oltre 4 mila metri cubi di materiale e un suo periodico svuotamento consentirebbe di prevenire ed attenuare un eventuale, consistente e violento riversamento di materiale, con conseguenze ben più gravi.
Gli ultimi avvenimenti nel messinese, purtroppo, insegnano.
E questo rappresenta un esempio di come, senza grossi impegni economici ma con la sola volontà amministrativa di tutti i soggetti interessati, si potrebbero evitare tragedie annunciate.
Alla luce di quanto sopra, auspicando comunque una rapida e definitiva soluzione del problema, la interroghiamo per sapere:
Se è stato rilasciato il collaudo dell’opera ed eventualmente i motivi dell’enorme ritardo considerando che i lavori sono stati ultimati già nel 2007;
Se si, quando verrà indetta regolare gara per l’affidamento del servizio di svuotamento della vasca di accumulo e contemporaneo ripascimento della spiaggia a valle;
Che tipo di modalità per l’effettuazione del servizio e quali criteri di scelta verranno considerati nella procedura di gara;
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati e a quanto ammonta il costo complessivo di essi.
Si richiede risposta scritta.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Dott. Giacomo Biviano(Partito Democrarico)
Rosario Centorrino(Eolie nel Cuore))
Lipari: L'Antioco rompe l'isolamento per Vulcano-Milazzo
Un leggero miglioramento delle condizioni meteomarine sta consentendo all'aliscafo Antioco della Siremar di rompere l'isolamento sulla tratta Lipari-Vulcano-Milazzo. Tutto fermo, invece, al momento per quanto riguarda le altre isole e la frazione di Ginostra così come da Milazzo verso l'arcipelago. Sul mezzo Siremar, che si era rifugiato a Pignataro e che ha mollato gli ormeggi dallo scalo alternativo di Punta Scaliddi, hanno preso posto oltre un centinaio di persone. L'Antioco ha lasciato Lipari alle 11 e 40 circa Intanto a terra è decisamente peggiorata la situazione sul lungomare di Canneto dove i marosi stanno trasportando sulla strada di tutto. Il sottostantevideo vi permette di vedere l'apertura dei bracci, onde permettere l'approdo dell'aliscafo, nel pontile di Scaliddi, la fase dell'approdo e dell'imbarco dei passeggeri diretti a Vulcano-Milazzo. IL VIDEO:
PESCA: BUONFIGLIO, DA FEP 820 MLN EURO PER L'ITALIA
"Castelsardo per due giorni diventa la capitale italiana della pesca che, con il Fep, puo' contare a livello nazionale su 820 milioni di euro. Sara' decisivo spendere al meglio queste risorse, perche nel 2013 si possa contare su un comparto finalmente rinnovato e concorrenziale".
Lo ha dichiarato ieri il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca Antonio Buonfiglio, intervenendo agli stati generali della pesca riuniti nella localita' costiera del Sassarese per discutere del rilancio del comparto.
La dotazione pubblica prevista dal Fondo europeo Fep è suddivisa in quattro assi. Il primo asse riguarda investimento sulla flotta marina, il secondo gli aiuti ad acquacoltura e alle imprese di trasformazione e commercializzazione, il terzo misure collettive (fra cui promozione e nuovi mercati), il quarto i gruppi di azione costiera, che si propongono di valorizzare aree marginali e a rischio di spopolamento.
"Siamo in Sardegna per discutere sulla prossima riforma della politica comune della pesca e l'attuazione del Fep", ha sottolineato Carla Montesi della direzione generale Mare della commissione Ue che nell'aprile scorso ha pubblicato un libro verde e fino al 31 dicembre consultera' operatori e istituzioni locali. I risultati della consultazione saranno pubblicati nel 2010, mentre la proposta legislativa di riforma della politica comune della pesca arrivera' nel corso del 2011.
Lo ha dichiarato ieri il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca Antonio Buonfiglio, intervenendo agli stati generali della pesca riuniti nella localita' costiera del Sassarese per discutere del rilancio del comparto.
La dotazione pubblica prevista dal Fondo europeo Fep è suddivisa in quattro assi. Il primo asse riguarda investimento sulla flotta marina, il secondo gli aiuti ad acquacoltura e alle imprese di trasformazione e commercializzazione, il terzo misure collettive (fra cui promozione e nuovi mercati), il quarto i gruppi di azione costiera, che si propongono di valorizzare aree marginali e a rischio di spopolamento.
"Siamo in Sardegna per discutere sulla prossima riforma della politica comune della pesca e l'attuazione del Fep", ha sottolineato Carla Montesi della direzione generale Mare della commissione Ue che nell'aprile scorso ha pubblicato un libro verde e fino al 31 dicembre consultera' operatori e istituzioni locali. I risultati della consultazione saranno pubblicati nel 2010, mentre la proposta legislativa di riforma della politica comune della pesca arrivera' nel corso del 2011.
Eolie isolate. Marosi sulla strada a Canneto (Lipari)
Imperversa il maltempo nelle Eolie e le sette isole dell'arcipelago più la frazione di Ginostra, almeno sino a questo momento, sono isolate dalla costa siciliana. Aliscafi e catamarani sono fermi nei porti di riferimento. A Lipari un aliscafo Siremar è ormeggiato a Pignataro, il catamarano dell'Ustica a Sottomonastero. Non viaggiano neppure i traghetti da Milazzo. Il mare in tempesta, così come visibile dal video, sta creando le solite difficoltà lungo la Marina Garibaldi di Canneto. I marosi, infatti, spingono sin sulla sede stradale detriti, sassi e sabbia, creando difficoltà alla circolazione specie nella zona di Unci.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
"Nostra signora dei vulcani" sul Secolo d'Italia
Lipari: Il "punto" sull'intervento a Porticello (dalla Gazzetta del Sud di oggi)
Lipari Nell'area posta sotto sequestro
Messa in sicurezza nell'ex cava di pomice. I lavori a buon punto
Salvatore Sarpi
Dopo il dissequestro momentaneo, concesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona, prosegue nell'area della ex cava pomicifera di Porticello, a Lipari, l'intervento della ditta Pittari incaricata dal Comune e dalla Provincia regionale di Messina di creare, attraverso una serie di interventi, le condizioni di sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini e turisti in transito lungo la provinciale. Situazioni di pericolo derivanti dallo stato di abbandono della cava e dalla sua mancata messa in sicurezza dopo la scadenza della concessione e del successivo sequestro operato dalla magistratura.
Dopo il primo intervento effettuato a mezza costa, per rimuovere una consistente frana e per la regimentazione delle acque, l'impresa sta operando per "alleggerire" il costone pomicifero che grava sul muro che delimita la provinciale e che è stato interessato da un cedimento 15 giorni fa. Il materiale rimosso dalla montagna, dove si stanno creando specifici terrazzamenti, viene posizionato in un'area sottostante la strada provinciale a protezione della stessa. Una volta completata quest'opera si metterà mano al muro delimitatorio. La strada, quindi, è destinata a restare chiusa ancora per qualche giorno.
Le operazioni si stanno svolgendo sotto la supervisione del geologo Domenico Russo e del geometra Vito Torre. L'intervento sino ad ora attuato è stato sottoposto nelle ultime ore ad un vero e proprio "banco di prova" costituito da una abbondante precipitazione. Il risultato è stato più che soddisfacente. Occorre, comunque, evidenziare che gli interventi in atto non sono che una minima parte di quelli necessari per scongiurare disastri nell'intera area di Porticello dove l'azione erosiva delle acque piovane, la non attuazione dei profili d'abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'intera area di cava, non fa dormire sonni tranquilli a chi vive in quella zona e nella vicina Acquacalda.
Messa in sicurezza nell'ex cava di pomice. I lavori a buon punto
Salvatore Sarpi
Dopo il dissequestro momentaneo, concesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona, prosegue nell'area della ex cava pomicifera di Porticello, a Lipari, l'intervento della ditta Pittari incaricata dal Comune e dalla Provincia regionale di Messina di creare, attraverso una serie di interventi, le condizioni di sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini e turisti in transito lungo la provinciale. Situazioni di pericolo derivanti dallo stato di abbandono della cava e dalla sua mancata messa in sicurezza dopo la scadenza della concessione e del successivo sequestro operato dalla magistratura.
Dopo il primo intervento effettuato a mezza costa, per rimuovere una consistente frana e per la regimentazione delle acque, l'impresa sta operando per "alleggerire" il costone pomicifero che grava sul muro che delimita la provinciale e che è stato interessato da un cedimento 15 giorni fa. Il materiale rimosso dalla montagna, dove si stanno creando specifici terrazzamenti, viene posizionato in un'area sottostante la strada provinciale a protezione della stessa. Una volta completata quest'opera si metterà mano al muro delimitatorio. La strada, quindi, è destinata a restare chiusa ancora per qualche giorno.
Le operazioni si stanno svolgendo sotto la supervisione del geologo Domenico Russo e del geometra Vito Torre. L'intervento sino ad ora attuato è stato sottoposto nelle ultime ore ad un vero e proprio "banco di prova" costituito da una abbondante precipitazione. Il risultato è stato più che soddisfacente. Occorre, comunque, evidenziare che gli interventi in atto non sono che una minima parte di quelli necessari per scongiurare disastri nell'intera area di Porticello dove l'azione erosiva delle acque piovane, la non attuazione dei profili d'abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'intera area di cava, non fa dormire sonni tranquilli a chi vive in quella zona e nella vicina Acquacalda.
Privatizzazione Tirrenia. Entro il 15 bisogna chiudere con le Regioni
Per quanto concerne la privatizzazione di Tirrenia, "entro il 15 di ottobre dobbiamo chiudere con le regioni interessate dai collegamenti regionali e poi naturalmente fare le gare cosi' come ci ha chiesto l'Europa". Cosi' si è espresso il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, parlando con i giornalisti a Trieste a margine dell'assemblea generale pubblica dell'Associazione industriali che aveva quale tema "Infrastrutture per il territorio".
lunedì 12 ottobre 2009
SANITA’: DALLA REGIONE PRECISANO L’AMBULANZA DI PANAREA E’ DI PROPRIETA’ DEL COMUNE DI LIPARI
“Il mezzo fuori uso che nell’isola di Panarea non ha consentito il corretto trasporto di un paziente all’elipista è un’ambulanza elettrica di proprietà del comune di Lipari ed è stata donata dalla Protezione civile nazionale. Dalle prime ricostruzioni oltretutto sembra che il mezzo sia guasto da parecchi mesi”. Lo afferma Dino Alagna, responsabile del servizio di emergenza urgenza dell’assessorato regionale alla Sanità.
“Sull’isola di Panarea - aggiunge Alagna - non è prevista un’ambulanza del 118, in base all’ultima pianificazione che risale al 2001. Da quanto è emerso, l’intervento del mezzo dell’elisoccorso del 118 è stato tempestivo e il paziente è stato ricoverato all’ospedale Papardo dove la sua patologia è stata affrontata con successo”.
“Sull’isola di Panarea - aggiunge Alagna - non è prevista un’ambulanza del 118, in base all’ultima pianificazione che risale al 2001. Da quanto è emerso, l’intervento del mezzo dell’elisoccorso del 118 è stato tempestivo e il paziente è stato ricoverato all’ospedale Papardo dove la sua patologia è stata affrontata con successo”.
Ginostra: "Fuga nella notte" della ditta che lavorava al porto
(Gianluca Giuffrè- Ginostra news) Dal 22 Novembre scorso a Ginostra,minuscola frazione alle pendici dello Stromboli, non attraccano più le navi di linea e gli isolani sono costretti a rifornirsi di viveri a proprie spese con dei barconi privati. Accade,infatti, che da Novembre il pontile di Protezione Civile di Ginostra è inagibile a causa di una mareggiata che ha distrutto la testata dell’approdo. Da allora ben pochi interventi sono stati fatti ed il molo è sempre più a rischio di crollo. Durante l’estate, appena trascorsa, sono stati riempiti i cassoni di calcestruzzo ma non si è provveduto a consolidare l’opera che ancora oggi risulta priva di fondamenta e sicurezza. La ditta che ha cercato di riparare il molo non ha completato i lavori e ha praticato dei fori che poi non sono stati riempiti di calcestruzzo,indebolendo la parte Nord del pontile esposto ai venti dominanti. Inoltre, ieri mattina all’alba, attraverso l’ausilio di una chiatta, la ditta è letteralmente fuggita portandosi dietro mezzi e attrezzature da lavoro e lasciandosi alle spalle, disseminati lungo tutta la scogliera e nell’approdo stesso, pericolosi ferrosi e materiali di risulta che rischiano di danneggiare ulteriormente il molo in caso di mareggiate, oltre che essere un pericolo per tutti coloro che transitano nella zona portuale. Non è stato riparato il faro notturno e quindi anche volendo nessun mezzo può accostarsi alla borgata di notte. Essendo Ginostra sotto un vulcano attivo occorre rendere funzionale e fruibile l’intera area portuale nel più breve tempo possibile così da poter fare fronte ad eventuali emergenze legate all’attività del vulcano Stromboli.
‘Non si capisce cosa stia accadendo. Abbiamo chiesto più volte l’intervento delle autorità -ha dichiarato Riccardo Lo Schiavo dell’associazione Marevivo- ma tutto continua a restare in una fase di stallo. Le prossime mareggiate finiranno per distruggere definitivamente il porto di Ginostra a causa del mancato e risolutivo intervento di messa in sicurezza. Intanto,abbiamo perso tutte le corse a mezzo navi, tra cui l’importantissimo collegamento Napoli - Eolie ed il villaggio è semi-paralizzato. Solo i più ricchi possono permettersi mezzi privati. A causa di questa situazione è crollato anche il turismo". Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente Ginostra, in occasione di una sua recente visita nel paesino aveva promesso pubblicamente un suo intervento sulla vicenda pontile e trasporti ma le sue promesse fino ad oggi sono rimaste tali. Anche la Prefettura di Messina era stata investita del caso Ginostra, ma, dopo quasi un anno, ancora non risultano interventi da parte di chi rappresenta il Governo Nazionale nella provincia di Messina.
‘Non si capisce cosa stia accadendo. Abbiamo chiesto più volte l’intervento delle autorità -ha dichiarato Riccardo Lo Schiavo dell’associazione Marevivo- ma tutto continua a restare in una fase di stallo. Le prossime mareggiate finiranno per distruggere definitivamente il porto di Ginostra a causa del mancato e risolutivo intervento di messa in sicurezza. Intanto,abbiamo perso tutte le corse a mezzo navi, tra cui l’importantissimo collegamento Napoli - Eolie ed il villaggio è semi-paralizzato. Solo i più ricchi possono permettersi mezzi privati. A causa di questa situazione è crollato anche il turismo". Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente Ginostra, in occasione di una sua recente visita nel paesino aveva promesso pubblicamente un suo intervento sulla vicenda pontile e trasporti ma le sue promesse fino ad oggi sono rimaste tali. Anche la Prefettura di Messina era stata investita del caso Ginostra, ma, dopo quasi un anno, ancora non risultano interventi da parte di chi rappresenta il Governo Nazionale nella provincia di Messina.
Ars: Interrogazione parlamentare sull'ennesimo soccorso in motoape a Panarea
"Per un attimo non si è sfiorata la tragedia e dopo il caso Mazzarino stava per verificarsi un caso Panarea. Se questo è il risultato del modello sanitario voluto dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, bisogna ammettere che abbiamo sbagliato a sostenere la riforma ed era meglio il commissariamento da parte del Governo", dice Salvino Caputo, presidente della Commissione Parlamentare Attività produttive dell'Ars, che ha presentato una interrogazione parlamentare in Commissione Sanità per quello che è successo a Panarea, dove un paziente in gravi condizioni è stato soccorso con una motoape perché l'autoambulanza era guasta. "Siamo di fronte a fatti gravi - continua - che l'assessore Russo non può liquidare con accuse scomposte che riserva a chi ha il coraggio di criticarlo apertamente. Siamo di fronte al fallimento della riforma sanitaria che sta mettendo a seri rischi la salute dei cittadini". Per Caputo "paghiamo milioni di euro per mantenere un servizio di emergenza che Russo ha recentemente rinnovato per poi assistere ad una ambulanza che ha il motore fuori uso. Oltre alla Commissione di inchiesta il Parlamento deve valutare se presentare una mozione di sfiducia contro il responsabile della sanità siciliana". "Fare i tagli è facile - conclude Caputo -. La capacità sta nel mantenere i livelli sanitari di sicurezza e di eccellenza".
A proposito di Messina (di Paolo Arena)
(Paolo Arena) Ponte sullo Stretto, Matteoli: "A dicembre inizio lavori"
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
Lipari: Reinstallato il cantiere nella via Carnevale
Reinstallato, come visibile dalla foto, il cantiere sulla parte bassa della professor Carnevale di Lipari. Dovrebbe essere il chiaro segnale di una imminente ripresa dei lavori sospesi nel clou della stagione estiva. Auspicabile possano essere completati entro la fine dell'anno anche per disciplinare in modo diverso il traffico sul Corso Vittorio Emanuele.
Liquami a Canneto: Effettuato l'intervento
L'ira degli abitanti...qualche segnalazione.. un contatto diretto con il dottor Domenico Russo... e alla fine è prevalso il buon senso ed è stato effettuato l'intervento di espurgo sul pozzetto dal quale in via Torrente Boccetta fuoriuscivano dalla mattinata liquami a non finire (vedi video del nostro precedente servizio).
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
Canneto. Un torrente di liquami che scende dal Boccetta verso il mare
Cittadini su tutte le furie in località Torrente Boccetta a Canneto dove, ormai da diverse ore, fuoriesce da un tombino un consistente quantitativo di liquami che, sotto forma di fiumiciattolo, caratterizzato qua e la di pozzanghere maleodoranti, si va lentamente avviando verso la Marina Garibaldi e, quindi, verso la spiaggia. I liquami fuoriuscendo,oltre ad ammorbare l'aria, creando anche pericoli dal punto di vista igienico-sanitario,impediscono ogni legittima attività domestica da parte dei residenti nella zona. La situazione, tengono a sottolineare i residenti, si verifica ormai in modo costante, ogni dieci giorni circa, dal mese di agosto. Legittimo di conseguenza pensare che evidentemente c'è qualcosa che non va e che deve essere risolto (al di là dell'indispensabile intervento temporale) una volta per tutte. Sul posto quest'oggi a constatare lo stato di pericolo igienico-sanitario è intervenuto anche il medico-sanitario dell'Asl 5 di Lipari. Contattata anche la dottoressa Dal Zotto del comune di Lipari la quale-stando alle affermazioni dei cittadini- avrebbe evidenziato l'impossibilità di un intervento a breve. Appare, invece, evidente che la situazione igienico-sanitaria venutasi a creare, e che peggiora ogni ora sempre di più e il rischio di inquinamento del litorale, deve spingere gli organismi competenti ad un intervento il più immediato possibile. Salvo restando il fatto che bisogna, senza perdere ulteriore tempo, risalire alle caause che sono alla base del continuo sversamento(dal mese di agosto) di liquami. IL VIDEO DELL'INDECENTE "SPETTACOLO":
Calcio. Terza categoria. Quattro eoliane al via
Prende il via sabato prossimo(con l'anticipo tra Peloro Annunziata e Filicudi) il campionato provinciale di terza categoria- Girone A.
Al nastro di partenza ben 14 squadre tra queste 4 sono eoliane: il Canneto Cris Merlino, il Filicudi, il Malfa, lo Stromboli Scirocco.Le altre formazioni sono: Pompei, Peloro Annunziata, Robur Messina, Messinaudace, Contesse, Messina sud, Zafferia, Città di Rometta, Social Romettese e Venetico.
La prima classificata accederà direttamente al campionato di seconda categoria. Il secondo posto utile dovranno contenderselo ai playoff le formazioni classificate dal 2° al 5° posto. La semifinale(in partita unica e sul campo della formazione meglio classificata) si disputerà secondo il criterio: 2° contro 5° e 3° contro 4°.
Contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, quando bastava alla formazione meglio classificata un pareggio, non conterà ai fini del passaggio alla finale il piazzamento in classifica. Insomma bisognerà vincere sul campo, anche eventualmente ai rigori. L'unico vantaggio per la formazione meglio piazzata è quello di giocare in casa la partita.
Nella prima giornata questi gli incontri delle eoliane. Oltre a Peloro Annunziata-Filicudi(si gioca sabato) sono previsti: Stromboli Scirocco-Messina Audace; Malfa-Zafferia; Canneto Cris Merlino-Pompei
Al nastro di partenza ben 14 squadre tra queste 4 sono eoliane: il Canneto Cris Merlino, il Filicudi, il Malfa, lo Stromboli Scirocco.Le altre formazioni sono: Pompei, Peloro Annunziata, Robur Messina, Messinaudace, Contesse, Messina sud, Zafferia, Città di Rometta, Social Romettese e Venetico.
La prima classificata accederà direttamente al campionato di seconda categoria. Il secondo posto utile dovranno contenderselo ai playoff le formazioni classificate dal 2° al 5° posto. La semifinale(in partita unica e sul campo della formazione meglio classificata) si disputerà secondo il criterio: 2° contro 5° e 3° contro 4°.
Contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, quando bastava alla formazione meglio classificata un pareggio, non conterà ai fini del passaggio alla finale il piazzamento in classifica. Insomma bisognerà vincere sul campo, anche eventualmente ai rigori. L'unico vantaggio per la formazione meglio piazzata è quello di giocare in casa la partita.
Nella prima giornata questi gli incontri delle eoliane. Oltre a Peloro Annunziata-Filicudi(si gioca sabato) sono previsti: Stromboli Scirocco-Messina Audace; Malfa-Zafferia; Canneto Cris Merlino-Pompei
La Croce Rossa "fugge" dalle isole di Filicudi e Vulcano e lascia i residenti senza assistenza
(Peppe Paino-Gazzetta del sud) L'estate è finita... andate in pace. Non è un ironico slogan di fine stagione quanto un'eloquente metafora sulle attuali condizioni di vita nelle isole minori del Comune di Lipari dopo la bella stagione . Allo stato di precarietà dei trasporti marittimi, si aggiunge adesso una vera e propria emergenza: manca, infatti, chi si occupa dei soccorsi sanitari in due isole.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.
domenica 11 ottobre 2009
Messina: 60 milioni per l'emergenza. Ordinanza di protezione civile, previste anche opere per prevenire disastri
In arrivo 60 milioni di euro per la realizzazione dei primi interventi di superamento dell'emergenza per l'alluvione di Messina. Lo prevede un'ordinanza di protezione civile, firmata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che assegna anche un contributo fino ad un massimo di 600 euro mensili alle famiglie che hanno avuto la casa distrutta.
GOVERNATORE SICILIA COMMISSARIO DELEGATO - L'ordinanza nomina il presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo. Il Commissario delegato si avvale del sindaco di Messina in qualità di soggetto attuatore a cui saranno attributi specifici compiti con apposito provvedimento del medesimo Commissario, così come per gli ulteriori tre soggetti attuatori previsti dal provvedimento. Il Commissario delegato deve provvedere al rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate; all'accertamento dei danni ed alla rimozione delle situazioni di pericolo; alla predisposizione di un piano degli interventi, indifferibili e urgenti, relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati distrutti o danneggiati dalla catastrofe, nonché alla complessiva risistemazione dell'area coinvolta dagli eventi, con relativo crono programma.
CONFRONTO CON COMUNITA' LOCALI - Per il piano degli interventi di ripristino degli edifici privati, il Commissario delegato, avvalendosi del confronto con le comunità locali coinvolte, definisce: le condizioni per il ripristino o la ricostruzione, o anche la delocalizzazione degli immobili in base alle prescrizioni normative vigenti, all'economicità dell'intervento da attuare ed alle esigenze derivanti dal mantenimento della coerenza edilizia complessiva dell'area colpita dagli eventi, purché in regola con la vigente normativa edilizia. Sarà compito del Commissario anche la definizione del fabbisogno finanziario necessario per la concessione di contributi in favore della popolazione le cui unità immobiliari siano state distrutte o danneggiate dagli eventi.
RIMUOVERE RISCHI, PREVENIRE DISASTRI - Gli interventi previsti dal piano devono, comunque, si legge nell'ordinanza, comprendere anche le opere necessarie a rimuovere i rischi e a prevenire il ripetersi di danni per la popolazione e le infrastrutture, nel caso di eventi analoghi a quelli dello scorso 1 ottobre, nonché le più urgenti indagini e attività progettuali per avviare il riassetto idrogeologico delle aree interessate.
FINO A 600 EURO/MESE A FAMIGLIE - Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili, comunque nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; nel caso si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è stabilito in 300 euro. Inoltre, il Commissario delegato è autorizzato, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa.
60 MILIONI PER EMERGENZA - Per la realizzazione dei primi interventi relativi all'attuazione dell'ordinanza, il Commissario delegato si avvale della somma complessiva di 60 milioni di euro: 20 a carico delle risorse assegnate alla Regione Siciliana, 20 del ministero dell'Ambiente e 20 del Fondo della protezione civile appositamente integrato dal ministero dell'Economia e delle finanze.
SITI STOCCAGGIO MATERIALI - Il provvedimento, inoltre, prevede la necessità che il Commissario delegato individui, d'intesa con l'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, gli appositi siti di stoccaggio provvisorio per il definitivo recupero o per lo smaltimento dei materiali provenienti dal crollo degli edifici, nonché quelli provenienti dalle demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi. Per la parte relativa alla sospensione dei tributi sarà adottato uno specifico provvedimento da parte del ministero dell'Economia.
GOVERNATORE SICILIA COMMISSARIO DELEGATO - L'ordinanza nomina il presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo. Il Commissario delegato si avvale del sindaco di Messina in qualità di soggetto attuatore a cui saranno attributi specifici compiti con apposito provvedimento del medesimo Commissario, così come per gli ulteriori tre soggetti attuatori previsti dal provvedimento. Il Commissario delegato deve provvedere al rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate; all'accertamento dei danni ed alla rimozione delle situazioni di pericolo; alla predisposizione di un piano degli interventi, indifferibili e urgenti, relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati distrutti o danneggiati dalla catastrofe, nonché alla complessiva risistemazione dell'area coinvolta dagli eventi, con relativo crono programma.
CONFRONTO CON COMUNITA' LOCALI - Per il piano degli interventi di ripristino degli edifici privati, il Commissario delegato, avvalendosi del confronto con le comunità locali coinvolte, definisce: le condizioni per il ripristino o la ricostruzione, o anche la delocalizzazione degli immobili in base alle prescrizioni normative vigenti, all'economicità dell'intervento da attuare ed alle esigenze derivanti dal mantenimento della coerenza edilizia complessiva dell'area colpita dagli eventi, purché in regola con la vigente normativa edilizia. Sarà compito del Commissario anche la definizione del fabbisogno finanziario necessario per la concessione di contributi in favore della popolazione le cui unità immobiliari siano state distrutte o danneggiate dagli eventi.
RIMUOVERE RISCHI, PREVENIRE DISASTRI - Gli interventi previsti dal piano devono, comunque, si legge nell'ordinanza, comprendere anche le opere necessarie a rimuovere i rischi e a prevenire il ripetersi di danni per la popolazione e le infrastrutture, nel caso di eventi analoghi a quelli dello scorso 1 ottobre, nonché le più urgenti indagini e attività progettuali per avviare il riassetto idrogeologico delle aree interessate.
FINO A 600 EURO/MESE A FAMIGLIE - Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili, comunque nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; nel caso si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è stabilito in 300 euro. Inoltre, il Commissario delegato è autorizzato, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa.
60 MILIONI PER EMERGENZA - Per la realizzazione dei primi interventi relativi all'attuazione dell'ordinanza, il Commissario delegato si avvale della somma complessiva di 60 milioni di euro: 20 a carico delle risorse assegnate alla Regione Siciliana, 20 del ministero dell'Ambiente e 20 del Fondo della protezione civile appositamente integrato dal ministero dell'Economia e delle finanze.
SITI STOCCAGGIO MATERIALI - Il provvedimento, inoltre, prevede la necessità che il Commissario delegato individui, d'intesa con l'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, gli appositi siti di stoccaggio provvisorio per il definitivo recupero o per lo smaltimento dei materiali provenienti dal crollo degli edifici, nonché quelli provenienti dalle demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi. Per la parte relativa alla sospensione dei tributi sarà adottato uno specifico provvedimento da parte del ministero dell'Economia.
Ecco come cambia lo scenario della pesca con i mutamenti climatici
Cambiamenti importanti nel settore della pesca stanno avvenendo a causa dei cambiamenti climatici. A risentirne principalmente è la sicurezza alimentare nelle regioni tropicali più negativamente colpite dai cambiamenti climatici, spiega uno studio condotto dal progetto Sea Around Us della University of British Columbia.
Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.
"Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici"
Dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.
"Molti residenti nelle isole tropicali fanno molto affidamento sugli oceani per i loro pasti quotidiani. Questi nuovi risultati indicano che ci sono buone probabilità che questa importante fonte di cibo sarà notevolmente ridotta a causa del cambiamento climatico."
Precedenti studi hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzano l’approvvigionamento alimentare globale, ma si sono limitati alle fonti di cibo terrestre. Questi studi hanno inoltre hanno previsto che le aree tropicali vedranno un calo della produttività del terreno. Il team, guidato dall’UBC dal professor Daniel Pauly, ha anche riscontrato che le regioni con il maggiore aumento delle potenzialità di pesca nel 2055 saranno Norvegia, Groenlandia, Alaska e la costa orientale della Russia. Nel frattempo, le regioni con la perdita più grande delle potenzialità ittiche saranno Indonesia, Stati Uniti (esclusi Alaska e Hawaii), Cile e Cina.
Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.
"Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici"
Dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.
"Molti residenti nelle isole tropicali fanno molto affidamento sugli oceani per i loro pasti quotidiani. Questi nuovi risultati indicano che ci sono buone probabilità che questa importante fonte di cibo sarà notevolmente ridotta a causa del cambiamento climatico."
Precedenti studi hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzano l’approvvigionamento alimentare globale, ma si sono limitati alle fonti di cibo terrestre. Questi studi hanno inoltre hanno previsto che le aree tropicali vedranno un calo della produttività del terreno. Il team, guidato dall’UBC dal professor Daniel Pauly, ha anche riscontrato che le regioni con il maggiore aumento delle potenzialità di pesca nel 2055 saranno Norvegia, Groenlandia, Alaska e la costa orientale della Russia. Nel frattempo, le regioni con la perdita più grande delle potenzialità ittiche saranno Indonesia, Stati Uniti (esclusi Alaska e Hawaii), Cile e Cina.
Auguri a...
Auguri in rima quest'oggi per il "mitico" cameran Bartolo Giunta. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo questa poesia in rima a lui dedicata dagli amici: Anna, Lucio, Teresa, Daniela, Lisa, Vera, Biagio e Gianfranco.
GIUNTA TI CHIAMI
E BARTOLO DI NOME
LAVORI TROPPO E NON SI SA COME
STAKANOVISTA SEI SEMPRE STATO
E GLI AMICI TI HANNO SEMPRE,AHIME',ASPETTATO
CON PAZIENZA,AFFETTO E SOPPORTAZIONE
MA QUANDO SI SCOCCIANO PASSANO ALL'AZIONE.
DIFETTI NE HAI TANTI, LO SAPPIAMO TUTTI QUANTI.
CAPELLI POCHI , MA DONNE E PREGI IN QUANTITA'
LO SA PURE LA MAMMA'...
SEI DOTATO DI MACCHINONE, E MI SI CONSENTA ANCHE DI BARCHETTA
MA D' INVERNO TI FAI LA CALZETTA..
BALLI COME UN FIGHETTO, POI SEI STANCO E TE NE VAI A LETTO
IN VERITA' E IN CONCLUSIONE
I TUOI AMICI TI MANDANO UN GRAN BACIONE...
ANNA,LUCIO,TERESA,DANIELA,LISA,VERA,BIAGIO,GIANFRANCO...
Ovviamente a Bartolo vanno anche gli auguri di Eolienews
GIUNTA TI CHIAMI
E BARTOLO DI NOME
LAVORI TROPPO E NON SI SA COME
STAKANOVISTA SEI SEMPRE STATO
E GLI AMICI TI HANNO SEMPRE,AHIME',ASPETTATO
CON PAZIENZA,AFFETTO E SOPPORTAZIONE
MA QUANDO SI SCOCCIANO PASSANO ALL'AZIONE.
DIFETTI NE HAI TANTI, LO SAPPIAMO TUTTI QUANTI.
CAPELLI POCHI , MA DONNE E PREGI IN QUANTITA'
LO SA PURE LA MAMMA'...
SEI DOTATO DI MACCHINONE, E MI SI CONSENTA ANCHE DI BARCHETTA
MA D' INVERNO TI FAI LA CALZETTA..
BALLI COME UN FIGHETTO, POI SEI STANCO E TE NE VAI A LETTO
IN VERITA' E IN CONCLUSIONE
I TUOI AMICI TI MANDANO UN GRAN BACIONE...
ANNA,LUCIO,TERESA,DANIELA,LISA,VERA,BIAGIO,GIANFRANCO...
Ovviamente a Bartolo vanno anche gli auguri di Eolienews
Il punto su Porticello. Intervista al dott. Domenico Russo
Come anticipato proseguono i lavori nell'area della cava di Porticello a Lipari. Lavori "testati" stamane anche dalla pioggia. Il punto della situazione nell'intervista con il dott. Domenico Russo, geologo e dirigente del IV settore del comune di Lipari. L'intervista:
Lipari: "Banco di prova" per i lavori a Porticello
Prosegue l'intervento della ditta di Franco Pittari nell'area pomicifera di Porticello in modo da evitare quanto verificatosi nei giorni scorsi e scongiurare, principalmente, problemi per la pubblica incolumità. I lavori effettuati e quelli in fase di effettuazione, proseguiti anche quest'oggi, domenica, sotto il coordinamento del dott. Domenico Russo, hanno "subito" stamattina un "test" abbastanza attendibile per via della pioggia caduta sull'isola. Gli interventi di canalizzazione delle acque, effettuati nei giorni scorsi a mezza costa, hanno dato i frutti sperati e le acque meteoriche hanno trovato sbocco in punti diversi rispetto alla strada provinciale. Un sopralluogo, oltre che dal dott. Russo e dalla ditta Pittari, è stato compiuto dal geometra Vito Torre della Provincia. Il materiale, sino ad adesso asportato dalla montagna, viene posizionato a protezione del muro della provinciale. Vi proponiamo due foto realizzate alle prime avvisaglie di pioggia di stamani e durante una "tregua" successiva
Alla "tregua" si riferisce anche il seguente video:
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Alla "tregua" si riferisce anche il seguente video:
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Lipari: Aperto da stamani il "Centro di raccolta per gli sfollati di Messina"
Aperto da stamani al Centro Giovanile il "Centro di Raccolta per gli sfollati di Messina". L'iniziativa è di un gruppo di giovani liparesi. Il centro è aperto: MATTINA dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - POMERIGGIO dalle ore 16,00 alle ore 19,00 Ne abbiamo parlato con Giacomo Biviano:
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
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