Cambiamenti importanti nel settore della pesca stanno avvenendo a causa dei cambiamenti climatici. A risentirne principalmente è la sicurezza alimentare nelle regioni tropicali più negativamente colpite dai cambiamenti climatici, spiega uno studio condotto dal progetto Sea Around Us della University of British Columbia.
Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.
"Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici"
Dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.
"Molti residenti nelle isole tropicali fanno molto affidamento sugli oceani per i loro pasti quotidiani. Questi nuovi risultati indicano che ci sono buone probabilità che questa importante fonte di cibo sarà notevolmente ridotta a causa del cambiamento climatico."
Precedenti studi hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzano l’approvvigionamento alimentare globale, ma si sono limitati alle fonti di cibo terrestre. Questi studi hanno inoltre hanno previsto che le aree tropicali vedranno un calo della produttività del terreno. Il team, guidato dall’UBC dal professor Daniel Pauly, ha anche riscontrato che le regioni con il maggiore aumento delle potenzialità di pesca nel 2055 saranno Norvegia, Groenlandia, Alaska e la costa orientale della Russia. Nel frattempo, le regioni con la perdita più grande delle potenzialità ittiche saranno Indonesia, Stati Uniti (esclusi Alaska e Hawaii), Cile e Cina.