COMUNICATO
Con una iniziativa a carattere volontario delle guide dell’Associazione Nesos, nei giorni scorsi il sentiero che conduce alla sommità di Monte Guardia è stato ripulito dalla vegetazione infestante e reso nuovamente percorribile. Dopo le consuete attività formative e di aggiornamento – dedicate al primo soccorso e alle tecniche di accompagnamento escursionistico in vari ambienti, tra cui quelli vulcanici – le guide AIGAE dell’associazione eoliana hanno infatti deciso di “adottare” uno dei percorsi che si sviluppa in una zona di Lipari molto battuta dagli escursionisti e che versava in condizioni di abbandono; nelle prossime settimane, le guide hanno inoltre programmato ulteriori interventi di pulizia nei tratti meno agibili di altri importanti sentieri (per esempio tra Lami e Canneto, tra cave di caolino e Palmeto, tra Palmeto e Valle Pera).
Ma il volontariato non può bastare per risolvere i problemi legati all’abbandono e al degrado dei sentieri. La riflessione che porgiamo in modo costruttivo alle amministrazioni comunali delle sette isole è frutto di un ragionamento sereno ma pragmatico. A settembre potrebbe ripartire il circuito delle presenze turistiche legate all’escursionismo, che negli ultimi anni ha registrato un costante incremento numerico e prodotto anche un sensibile ampliamento della stagione. Con la straordinaria risorsa dei sentieri alle Eolie si potrebbe lavorare fino a novembre, magari a dicembre, forse – alla luce degli inverni miti che hanno caratterizzato gli ultimi anni – anche ben oltre questi mesi.
Il periodo di “clausura” e le varie preoccupazioni legate all’emergenza Covid hanno però distolto l’attenzione da tale risorsa, oltre a impedire interventi ormai ordinari – come quelli promossi ogni primavera dal FAI a Panarea, o finanziati abitualmente dai turisti residenziali ad Alicudi e Filicudi – gestiti sotto forma di volontariato.
Lo stato attuale della maggior parte dei sentieri è drammatico: da anni a Vulcano la “Via Reale” (recuperata da volontari locali) che collega il Piano al Porto è interrotta da una frana; i sentieri n. 2, n. 4 e n. 7 di Salina – per citarne alcuni – sono impercorribili per la presenza di estesi roveti, così come quelli sommitali di Alicudi; la macchia invade ampi tratti di molti dei sentieri di Filicudi, Panarea e Lipari. In questo desolante scenario, l’unica nota positiva riguarda Stromboli, dove l’ex Azienda Foreste Demaniali starebbe ripristinando la sentieristica. Non possiamo che esserne lieti, sottolineando tuttavia l’urgente necessità di interventi ad ampio raggio, perché le Eolie – fortunatamente – sono sette. Ed è indispensabile pianificarli ora, per presentarsi all’auspicato appuntamento con i visitatori autunnali con le carte in regola (ovvero i sentieri puliti), scongiurando il rischio che le isole vengano definitivamente cancellate dalle mappe del turismo escursionistico nazionale e internazionale.
Noi siamo disponibili a collaborare e a dare il nostro contributo, sia in termini di conoscenze sulle priorità, sia come forza lavoro. Ma desidereremmo cogliere un segnale di attenzione, anche minimo, da parte di chi amministra un territorio certamente complesso e al contempo ricco di risorse, che non si esauriscono soltanto nel sole e nel mare di una stagione altrimenti troppo breve.
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giovedì 9 luglio 2020
Buon Compleanno!
Auguri a Donatella Taranto, Patrizia Mazza, Laura Licciardo, Marghe Cacace, Katia Cincotta, Angelica Merlino, Mattia Marturano, Claudia de Laurentiis, Marilena Faranda, Alessandro Cortese, Michele Musso, Aldo Bilardo,Odelia Mezzapica Favaloro, Tiziana Todaro
Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 9 luglio 1999: Si inaugura elisuperficie a Filicudi
Si inaugura una delle elipiste sorte durante l'amministrazione Giacomantonio, grazie alla lungimiranza dell'assessore Pino La Greca e all'impegno e alla determinazione del compianto prefetto Renato Profili, un grande amico delle Eolie
mercoledì 8 luglio 2020
Sabato mattina è stato smarrito nei pressi della spiaggia di Calandra di fronte al bar ex Blu Cafè questo bracciale Pandora che per la propietaria ha grande valore affettivo.
Si ringrazia chiunque possa aiutare affinchè rientri nel possesso della propietaria. Offresi ricompensa. Recapito: 333/7496194
Turismo - Tariffe residenti per tutti per rilanciare il turismo delle isole minori siciliane. La proposta arriva da Ustica
Da Ustica arriva la proposta al Governo della Regione Siciliana per rendere più accessibile e disponibile il turismo delle Isole a tutti gli italiani.
Gli operatori turistici di Visit Ustica supportati dalla uno@uno e da Taste&win chiedono al Governo regionale di ragionare e valutare sull’opportunità di applicare per la stagione estiva 2020 , quella post Covid, al fine di incentivare le presenze turistiche sulle isole minori siciliane, un'unica tariffa ridotta come quella applicata ai residenti per tutti coloro che decidono di trascorrere una vacanza ad Ustica o su un'altra isola siciliana.
Questa iniziativa, secondo i promotori, certamente favorirebbe la voglia di visitare e scoprire sia Ustica, che altre isole come l’Eolie, l’Egadi o le Pelagie.
La tariffa residente è molto conveniente e invoglierebbe sia i siciliani che gli italiani a scegliere le isole siciliane per le loro vacanze estive o autunnali, un ottima strategia per aumentare i flussi turistici e allungare la stagione 2020 sino a dicembre considerate le condizioni climatiche che caratterizza il nostro territorio.
“Si applichino i prezzi dei residenti locali a tutti i Siciliani – chiede Girolamo Gigi Tranchina presidente di Visit Ustica – il Governo Regionale è chiamato ad intervenire con urgenza per aiutarci a superare le grandi difficoltà del settore Turistico-Alberghiero derivanti da Covid 19. Viste le difficoltà di spostamento che l’epidemia ha causato, ed il conseguente annullamento di tantissime prenotazioni estive, vogliamo puntare sul turismo Siciliano. Per far questo chiediamo al Governo Regionale che si possano applicare a tutti i Siciliani le tariffe di noi residenti delle isole minori, facilitando in questo modo il turismo dell’Isola, riempiendo i Traghetti e invitando tutti i Siciliani a venire a visitare le nostre meraviglie. Sono tantissime le iniziative possibili, da scontistiche per chi soggiorna per più notti ad altre agevolazioni. Crediamo però che la soluzione più efficace sia proprio l’agevolazione della tariffa; diminuendo il prezzo dei traghetti sarà possibile migliorare la continuità territoriale. Restituiamo tutta la Sicilia ai Siciliani”.
Gli operatori turistici di Visit Ustica supportati dalla uno@uno e da Taste&win chiedono al Governo regionale di ragionare e valutare sull’opportunità di applicare per la stagione estiva 2020 , quella post Covid, al fine di incentivare le presenze turistiche sulle isole minori siciliane, un'unica tariffa ridotta come quella applicata ai residenti per tutti coloro che decidono di trascorrere una vacanza ad Ustica o su un'altra isola siciliana.
Questa iniziativa, secondo i promotori, certamente favorirebbe la voglia di visitare e scoprire sia Ustica, che altre isole come l’Eolie, l’Egadi o le Pelagie.
La tariffa residente è molto conveniente e invoglierebbe sia i siciliani che gli italiani a scegliere le isole siciliane per le loro vacanze estive o autunnali, un ottima strategia per aumentare i flussi turistici e allungare la stagione 2020 sino a dicembre considerate le condizioni climatiche che caratterizza il nostro territorio.
“Si applichino i prezzi dei residenti locali a tutti i Siciliani – chiede Girolamo Gigi Tranchina presidente di Visit Ustica – il Governo Regionale è chiamato ad intervenire con urgenza per aiutarci a superare le grandi difficoltà del settore Turistico-Alberghiero derivanti da Covid 19. Viste le difficoltà di spostamento che l’epidemia ha causato, ed il conseguente annullamento di tantissime prenotazioni estive, vogliamo puntare sul turismo Siciliano. Per far questo chiediamo al Governo Regionale che si possano applicare a tutti i Siciliani le tariffe di noi residenti delle isole minori, facilitando in questo modo il turismo dell’Isola, riempiendo i Traghetti e invitando tutti i Siciliani a venire a visitare le nostre meraviglie. Sono tantissime le iniziative possibili, da scontistiche per chi soggiorna per più notti ad altre agevolazioni. Crediamo però che la soluzione più efficace sia proprio l’agevolazione della tariffa; diminuendo il prezzo dei traghetti sarà possibile migliorare la continuità territoriale. Restituiamo tutta la Sicilia ai Siciliani”.
Fondi regionali per nuclei familiari in stato di bisogno a causa dell'emergenza. Approvato avviso pubblico con relativa istanza. A chi spetta il sostegno
Il modello dell'istanza ed altre informazioni si trovano sull'albo pretorio del Comune di Lipari http://www.comunelipari.gov.it/ . La determina da consultare è la 209/2020
Buon Compleanno!
Auguri a Grazia Villani, Rosetta Natoli, Lucrezia China,Francesco Subba, Valentina Casella, Fabrizio Vitagliana, Gianclaudio Mazzeo, Bartolo Puglisi, Danilo Grillo
Palazzo dei Leoni, approvato lo schema di Statuto dell'Ente
E' stato approvato ieri, con deliberazione n. 26 del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Metropolitano, ing. Santi Trovato, lo schema di Statuto della Città Metropolitana di Messina.
Si tratta di un passaggio importante dell'iter che condurrà all'approvazione dello Statuto da parte della Conferenza Metropolitana dei Sindaci.
In particolare, il documento delinea i principi generali che regolano la Città Metropolitana di Messina, la trasparenza amministrativa e la partecipazione attiva dei Comuni e dei cittadini, le funzioni ed i servizi, la composizione degli organi istituzionali dell'Ente, l'amministrazione e l'organizzazione degli uffici.
La redazione dello schema di Statuto è stato preceduto, nei mesi scorsi, da un confronto tra i rappresentanti delle tre Città Metropolitane siciliane per la determinazione delle linee guida comuni sulla definizione delle funzioni degli Enti, sulla programmazione e pianificazione strategica, sulle funzioni politiche di intervento e sulle attribuzioni dei Consigli Metropolitani.
Si tratta di un passaggio importante dell'iter che condurrà all'approvazione dello Statuto da parte della Conferenza Metropolitana dei Sindaci.
In particolare, il documento delinea i principi generali che regolano la Città Metropolitana di Messina, la trasparenza amministrativa e la partecipazione attiva dei Comuni e dei cittadini, le funzioni ed i servizi, la composizione degli organi istituzionali dell'Ente, l'amministrazione e l'organizzazione degli uffici.
La redazione dello schema di Statuto è stato preceduto, nei mesi scorsi, da un confronto tra i rappresentanti delle tre Città Metropolitane siciliane per la determinazione delle linee guida comuni sulla definizione delle funzioni degli Enti, sulla programmazione e pianificazione strategica, sulle funzioni politiche di intervento e sulle attribuzioni dei Consigli Metropolitani.
martedì 7 luglio 2020
"Ginostra guarda al tramonto", fumetto di 84 pagine ambientato nel piccolo borgo.
PRESENTAZIONE
"Ginostra guarda al tramonto" è il resoconto di una permanenza di un mese nell’abitato di Ginostra, piccolissimo e remoto villaggio situato sull’isola di Stromboli. Ginostra è stato conosciuta da molti per notizie come “unico abitato a non essere ancora servito dall’energia elettrica” (2004), “porto più piccolo del mondo”, “evacuazione di Ginostra a seguito della potente eruzione dello Stromboli”. Dagli appunti presi durante quella permanenza nel maggio 2019 ne è nato un fumetto di 84 pagine a colori, interamente concepito, sceneggiato e disegnato dall’autore.
Ginostra, agli occhi dell’autore, con i suoi conflitti interni tra chi lottava per restare “incontaminato” e chi spingeva per quei servizi da tutti considerati base (banchina, elettricità, raccolta rifiuti), diventa una metafora su tutto ciò che è conflittuale nella mente collettiva dell’uomo, che da sempre si divide in fazioni, si schiera, combatte, e lo fa sempre per ciò che ritiene giusto – e paradossalmente, non c’è mai qualcosa di universalmente considerato giusto.
Il titolo stesso, Ginostra guarda al tramonto, ha un duplice significato: tecnico, in quanto Ginostra è uno dei pochissimi abitati eoliani affacciato ad ovest (il che rende estremamente difficile gli attracchi per via del maestrale, ma popolarissimi gli aperitivi dei turisti che soggiornano altrove), e metaforico: stiamo agli sgoccioli di una civiltà contadina e peschereccia sopravvissuta per millenni, e all’inizio di qualcos’altro, che ancora non è stato ben definito.
Questo fumetto nasce probabilmente come nascono tutti i racconti, con idee che appaiono all’improvviso in testa senza una previa progettazione. Man mano che le idee si accumulavano, venivano ordinate, catalogate, e ci si rendeva conto che erano potenzialmente parti di una storia. Ginostra è una realtà sul territorio italiano di cui è stato scritto pochissimo (c’è solo una pubblicazione ufficiale sull’abitato), un villaggio con caratteristiche assolutamente uniche.
Il pubblico a cui si rivolge è interessato alle storie nascoste di cui è zeppa la realtà che ci circonda, storie vere, che non hanno niente di invidiare al mondo della fantasia.
SULL’AUTORE
Jabòn del Chivo, nome d'arte per Valerio Barchi, lascia l'Italia a 18 anni, viaggia ininterrottamente il mondo per i restanti 15, lavorando come e dove può - dalle comparsate a Bollywood in India al bartender in Cina, dalle navi container nell'Australia tropicale ad artista di strada a Taiwan al classico cameriere italiano a Sydney - e quando fa ritorno, a 33 anni, si chiede cosa vuole fare da grande.
Col peso di tante storie accumulate decide di optare per il fumetto, così da poter provare un giorno a raccontare cosa ha visto e vissuto in giro.
Nel 2019 partecipa al Crack! Fumetti Dirompenti del CSOA Forte Prenestino con un fanzine intitolato "Ben Fatto, Slavini", che gli consentirà di cominciare a capire come si sviluppa un fumetto nella sceneggiatura e nei disegni.
Appena finita l' esperienza del Crack! si dedica alla creazione di Ginostra guarda al tramonto, 82 pagine a colori. SINOSSI Due ragazzi romani (non avranno mai un nome) scelgono di passare un mese da qualche parte, in Italia, che sia abbastanza isolato e possibilmente fuori da ogni rotta turistica.
Tra Alicudi e Ginostra (piccolo abitato sull’isola vulcanica di Stromboli, raggiungibile solo via mare anche da Stromboli stessa), entrambe nelle isole Eolie, viene scelta la seconda, principalmente per il marcato isolamento. L’aliscafo è pieno di turisti tedeschi, il che fa pensare al ragazzo che era meglio Alicudi. Tutto il contenuto umano dell’aliscafo mette piede sulla banchina, ma il comandante specifica che questa “è Ginostra, non Stromboli!”. I tedeschi risalgono quindi sull’aliscafo che li porterà nella ben turistica Stromboli, mentre i due ragazzi si ritrovano, da soli, alla base della lunga scalinata che li porterà nel piccolo villaggio.
Durante la prima esplorazione del posto, i protagonisti comprano l’unico libro che c’è in circolazione (ossia in tutta Italia) che tratta vagamente la storia e i miti del posto.
Nel fumetto, alcune delle storie di questo libro verranno illustrate quando avverrà qualche episodio o qualche riflessione che le chiamerà in causa, tramando il presente con il passato.
Un incidente domestico avvenuto il secondo giorno di vacanza costringe i due a dover recarsi al pronto soccorso di Lipari per cucire una ferita.
Proprio a causa del forte isolamento, la ragazza verrà curata ore e ore dopo l’incidente, e questo spinge i due ragazzi direttamente nella dura quotidianità dei Ginostresi.
Rientrati a Ginostra, il ragazzo, sempre più incuriosito da questo posto che doveva essere semplicemente un “resort” di fuga dalla vita di Roma, fa un giro di esplorazione, per le stradine e i sentieri di Ginostra. Arrivato in prossimità della “Sciara del fuoco”, lo scenico pendio dell’isola sul quale scivolano lapilli, detriti e colate laviche, comincia a riflettere ad alta voce su alcuni pensieri che ha nella testa, e sorprendentemente il vulcano risponde.
Per tutta la durata del mese, il vulcano sarà l’interlocutore dei dubbi e dei ragionamenti del protagonista, che il più delle volte riceverà solo risposte caustiche e ironiche. Le giornate passano tra presente e passato a guardare aliscafi che non attraccheranno per via del maltempo (lasciando Ginostra ancora più isolata rispetto agli altri abitati), feste di villaggio in cui tutto il villaggio è partecipe, memorie di tragiche esplosioni vulcaniche e drammatiche storie di emigrazione, miti del posto tra cui il fantasma di un bambino morto a inizio novecento che visita di notte gli abitanti e gli lascia tre conchiglie bagnate (“ma raccontami invece che c’è dopo la morte! Che significano ste tre conchiglie?” obietta il protagonista) fino all’incontro con due personaggi chiave di Ginostra, che conta un nucleo abitativo inferiore a 30 persone: due anziani.
Il primo è Kenzo, ex-traghettatore della barchetta a motore che collegava Ginostra alle navi in rada, uscendo dal porto che ufficialmente è il più piccolo del mondo (il Pertuso). Kenzo ora si dedica a curare l’orto e a raccogliere i capperi (fino a pochi decenni fa principale export di Ginostra, ora in estinzione per via della mancanza di manodopera), e rimpiange i tempi recenti in cui la banchina e l’elettricità e tutte le conseguenti comodità non esistevano (fino al 2004 Ginostra era l’unico abitato in Italia non servito dalla corrente elettrica).
Il secondo anziano, Natale, è invece l’antitesi: grazie alle sue battaglie Ginostra è passata da una sorta di età del bronzo ad usufruire di quel poco che la rende vagamente simile ad un abitato contemporaneo, una persona che per tutta la vita ha lottato per non far diventare Ginostra un ghetto per ricchi che sognavano il paradiso perduto.
Da questi due incontri, il protagonista non riesce più ad evitare di pensare a quale delle due strade da percorrere sia quella giusta. Il peso della storia contadina del posto, a confronto con il turismo elitario che si sta sviluppando, è grosso. È talmente preso dai suoi dubbi che non si accorge che il vulcano, eterno saggio della zona, gli stia suggerendo una risposta. Resta così col dubbio: anche lui è attratto dal paradiso perduto, da una vita semplice in cui bisogna costantemente confrontarsi con gli elementi, ma è pure fin troppo facile immedesimarsi in Natale, che lui li ci deve vivere d’estate e d’inverno.
A ridosso della fine della vacanza, i due ragazzi per la prima volta fanno una breve gita dall’altro lato dell’isola. Stromboli li accoglie con taxisti, ristoranti, hotel, un ragazzo che vuole vender loro del fumo, pizza e birra, trolley: insomma, una normale destinazione turistica, che dopo tre settimane di isolamento fa un certo effetto straniante. Tornando, incontrano Kenzo che spiega loro di come stanno i capperi. Già Ginostra era diventata per loro una rassicurante casa.
Ultima sera, bottiglia di vino in zaino, i due ragazzi tornano alla Sciara del fuoco per ammirare le esplosioni del vulcano: solo di notte si può vedere il fuoco che esce dalla bocca, con una frequenza di più o meno 15 minuti. Lo spettacolo è emozionante. Un cielo fitto di stelle non può che chiamare ulteriori riflessioni sul confronto Kenzo/Natale, conflitto di idee che potrebbe essere applicabile a praticamente qualsiasi argomento.
Le stelle suggeriscono che forse per quanto stiamo qua su questo piccolo pianeta ad affannarci con le nostre battaglie e le nostre convinzioni “alla fine della fiera non contiamo un cazzo, non contiamo”. Forse Natale dovrebbe riflettere che il vero progresso potrebbe voler dire resistere al mito del progresso che sta distruggendo il nostro spirito e il pianeta, ma anche lì, è facile fare una riflessione del genere dal caldo della nostra casa elettro-riscaldata.
Sono solo riflessioni che si perdono nel buio, rimane soltanto da contemplare la bellezza del fuoco di notte che esce dalla terra, sicuri del fatto che “tutto continuerà a continuare nonostante noi”.
Arriva il momento dei saluti. Kenzo li riempie di limoni maturi nonostante le proteste del ragazzo già carico col bagaglio, il traghetto non può attraccare per via delle onde (Ginostra è orientata ad ovest, al tramonto, il che la rende perfetta per gli aperitivi ma non per gli scali) e quindi bisogna andare a Stromboli, dove possono finalmente gustarsi una pizza.
La ragazza già dorme, il ragazzo prende i suoi ultimi appunti (che poi diventeranno fumetto) e si addormenta anche lui.
All’alba è sul ponte, e il sole nascente gli ricorda serenamente che tutto ciò che sembra avere una fine, sta andando soltanto verso un nuovo inizio.
Quando la storia sembra essere finita, il fantasma di un bambino morto ad inizio novecento bussa alla porta. Lascia tre capperi sull’uscio di casa e scompare. Il protagonista prende in mano il cappero. In due tavole conclusive, il cappero darà la soluzione finale a tutti i dubbi.
"Ginostra guarda al tramonto" è il resoconto di una permanenza di un mese nell’abitato di Ginostra, piccolissimo e remoto villaggio situato sull’isola di Stromboli. Ginostra è stato conosciuta da molti per notizie come “unico abitato a non essere ancora servito dall’energia elettrica” (2004), “porto più piccolo del mondo”, “evacuazione di Ginostra a seguito della potente eruzione dello Stromboli”. Dagli appunti presi durante quella permanenza nel maggio 2019 ne è nato un fumetto di 84 pagine a colori, interamente concepito, sceneggiato e disegnato dall’autore.
Ginostra, agli occhi dell’autore, con i suoi conflitti interni tra chi lottava per restare “incontaminato” e chi spingeva per quei servizi da tutti considerati base (banchina, elettricità, raccolta rifiuti), diventa una metafora su tutto ciò che è conflittuale nella mente collettiva dell’uomo, che da sempre si divide in fazioni, si schiera, combatte, e lo fa sempre per ciò che ritiene giusto – e paradossalmente, non c’è mai qualcosa di universalmente considerato giusto.
Il titolo stesso, Ginostra guarda al tramonto, ha un duplice significato: tecnico, in quanto Ginostra è uno dei pochissimi abitati eoliani affacciato ad ovest (il che rende estremamente difficile gli attracchi per via del maestrale, ma popolarissimi gli aperitivi dei turisti che soggiornano altrove), e metaforico: stiamo agli sgoccioli di una civiltà contadina e peschereccia sopravvissuta per millenni, e all’inizio di qualcos’altro, che ancora non è stato ben definito.
Questo fumetto nasce probabilmente come nascono tutti i racconti, con idee che appaiono all’improvviso in testa senza una previa progettazione. Man mano che le idee si accumulavano, venivano ordinate, catalogate, e ci si rendeva conto che erano potenzialmente parti di una storia. Ginostra è una realtà sul territorio italiano di cui è stato scritto pochissimo (c’è solo una pubblicazione ufficiale sull’abitato), un villaggio con caratteristiche assolutamente uniche.
Il pubblico a cui si rivolge è interessato alle storie nascoste di cui è zeppa la realtà che ci circonda, storie vere, che non hanno niente di invidiare al mondo della fantasia.
SULL’AUTORE
Jabòn del Chivo, nome d'arte per Valerio Barchi, lascia l'Italia a 18 anni, viaggia ininterrottamente il mondo per i restanti 15, lavorando come e dove può - dalle comparsate a Bollywood in India al bartender in Cina, dalle navi container nell'Australia tropicale ad artista di strada a Taiwan al classico cameriere italiano a Sydney - e quando fa ritorno, a 33 anni, si chiede cosa vuole fare da grande.
Col peso di tante storie accumulate decide di optare per il fumetto, così da poter provare un giorno a raccontare cosa ha visto e vissuto in giro.
Nel 2019 partecipa al Crack! Fumetti Dirompenti del CSOA Forte Prenestino con un fanzine intitolato "Ben Fatto, Slavini", che gli consentirà di cominciare a capire come si sviluppa un fumetto nella sceneggiatura e nei disegni.
Appena finita l' esperienza del Crack! si dedica alla creazione di Ginostra guarda al tramonto, 82 pagine a colori. SINOSSI Due ragazzi romani (non avranno mai un nome) scelgono di passare un mese da qualche parte, in Italia, che sia abbastanza isolato e possibilmente fuori da ogni rotta turistica.
Tra Alicudi e Ginostra (piccolo abitato sull’isola vulcanica di Stromboli, raggiungibile solo via mare anche da Stromboli stessa), entrambe nelle isole Eolie, viene scelta la seconda, principalmente per il marcato isolamento. L’aliscafo è pieno di turisti tedeschi, il che fa pensare al ragazzo che era meglio Alicudi. Tutto il contenuto umano dell’aliscafo mette piede sulla banchina, ma il comandante specifica che questa “è Ginostra, non Stromboli!”. I tedeschi risalgono quindi sull’aliscafo che li porterà nella ben turistica Stromboli, mentre i due ragazzi si ritrovano, da soli, alla base della lunga scalinata che li porterà nel piccolo villaggio.
Durante la prima esplorazione del posto, i protagonisti comprano l’unico libro che c’è in circolazione (ossia in tutta Italia) che tratta vagamente la storia e i miti del posto.
Nel fumetto, alcune delle storie di questo libro verranno illustrate quando avverrà qualche episodio o qualche riflessione che le chiamerà in causa, tramando il presente con il passato.
Un incidente domestico avvenuto il secondo giorno di vacanza costringe i due a dover recarsi al pronto soccorso di Lipari per cucire una ferita.
Proprio a causa del forte isolamento, la ragazza verrà curata ore e ore dopo l’incidente, e questo spinge i due ragazzi direttamente nella dura quotidianità dei Ginostresi.
Rientrati a Ginostra, il ragazzo, sempre più incuriosito da questo posto che doveva essere semplicemente un “resort” di fuga dalla vita di Roma, fa un giro di esplorazione, per le stradine e i sentieri di Ginostra. Arrivato in prossimità della “Sciara del fuoco”, lo scenico pendio dell’isola sul quale scivolano lapilli, detriti e colate laviche, comincia a riflettere ad alta voce su alcuni pensieri che ha nella testa, e sorprendentemente il vulcano risponde.
Per tutta la durata del mese, il vulcano sarà l’interlocutore dei dubbi e dei ragionamenti del protagonista, che il più delle volte riceverà solo risposte caustiche e ironiche. Le giornate passano tra presente e passato a guardare aliscafi che non attraccheranno per via del maltempo (lasciando Ginostra ancora più isolata rispetto agli altri abitati), feste di villaggio in cui tutto il villaggio è partecipe, memorie di tragiche esplosioni vulcaniche e drammatiche storie di emigrazione, miti del posto tra cui il fantasma di un bambino morto a inizio novecento che visita di notte gli abitanti e gli lascia tre conchiglie bagnate (“ma raccontami invece che c’è dopo la morte! Che significano ste tre conchiglie?” obietta il protagonista) fino all’incontro con due personaggi chiave di Ginostra, che conta un nucleo abitativo inferiore a 30 persone: due anziani.
Il primo è Kenzo, ex-traghettatore della barchetta a motore che collegava Ginostra alle navi in rada, uscendo dal porto che ufficialmente è il più piccolo del mondo (il Pertuso). Kenzo ora si dedica a curare l’orto e a raccogliere i capperi (fino a pochi decenni fa principale export di Ginostra, ora in estinzione per via della mancanza di manodopera), e rimpiange i tempi recenti in cui la banchina e l’elettricità e tutte le conseguenti comodità non esistevano (fino al 2004 Ginostra era l’unico abitato in Italia non servito dalla corrente elettrica).
Il secondo anziano, Natale, è invece l’antitesi: grazie alle sue battaglie Ginostra è passata da una sorta di età del bronzo ad usufruire di quel poco che la rende vagamente simile ad un abitato contemporaneo, una persona che per tutta la vita ha lottato per non far diventare Ginostra un ghetto per ricchi che sognavano il paradiso perduto.
Da questi due incontri, il protagonista non riesce più ad evitare di pensare a quale delle due strade da percorrere sia quella giusta. Il peso della storia contadina del posto, a confronto con il turismo elitario che si sta sviluppando, è grosso. È talmente preso dai suoi dubbi che non si accorge che il vulcano, eterno saggio della zona, gli stia suggerendo una risposta. Resta così col dubbio: anche lui è attratto dal paradiso perduto, da una vita semplice in cui bisogna costantemente confrontarsi con gli elementi, ma è pure fin troppo facile immedesimarsi in Natale, che lui li ci deve vivere d’estate e d’inverno.
A ridosso della fine della vacanza, i due ragazzi per la prima volta fanno una breve gita dall’altro lato dell’isola. Stromboli li accoglie con taxisti, ristoranti, hotel, un ragazzo che vuole vender loro del fumo, pizza e birra, trolley: insomma, una normale destinazione turistica, che dopo tre settimane di isolamento fa un certo effetto straniante. Tornando, incontrano Kenzo che spiega loro di come stanno i capperi. Già Ginostra era diventata per loro una rassicurante casa.
Ultima sera, bottiglia di vino in zaino, i due ragazzi tornano alla Sciara del fuoco per ammirare le esplosioni del vulcano: solo di notte si può vedere il fuoco che esce dalla bocca, con una frequenza di più o meno 15 minuti. Lo spettacolo è emozionante. Un cielo fitto di stelle non può che chiamare ulteriori riflessioni sul confronto Kenzo/Natale, conflitto di idee che potrebbe essere applicabile a praticamente qualsiasi argomento.
Le stelle suggeriscono che forse per quanto stiamo qua su questo piccolo pianeta ad affannarci con le nostre battaglie e le nostre convinzioni “alla fine della fiera non contiamo un cazzo, non contiamo”. Forse Natale dovrebbe riflettere che il vero progresso potrebbe voler dire resistere al mito del progresso che sta distruggendo il nostro spirito e il pianeta, ma anche lì, è facile fare una riflessione del genere dal caldo della nostra casa elettro-riscaldata.
Sono solo riflessioni che si perdono nel buio, rimane soltanto da contemplare la bellezza del fuoco di notte che esce dalla terra, sicuri del fatto che “tutto continuerà a continuare nonostante noi”.
Arriva il momento dei saluti. Kenzo li riempie di limoni maturi nonostante le proteste del ragazzo già carico col bagaglio, il traghetto non può attraccare per via delle onde (Ginostra è orientata ad ovest, al tramonto, il che la rende perfetta per gli aperitivi ma non per gli scali) e quindi bisogna andare a Stromboli, dove possono finalmente gustarsi una pizza.
La ragazza già dorme, il ragazzo prende i suoi ultimi appunti (che poi diventeranno fumetto) e si addormenta anche lui.
All’alba è sul ponte, e il sole nascente gli ricorda serenamente che tutto ciò che sembra avere una fine, sta andando soltanto verso un nuovo inizio.
Quando la storia sembra essere finita, il fantasma di un bambino morto ad inizio novecento bussa alla porta. Lascia tre capperi sull’uscio di casa e scompare. Il protagonista prende in mano il cappero. In due tavole conclusive, il cappero darà la soluzione finale a tutti i dubbi.
Si completano da domani i collegamenti Liberty Lines sulla Messina - Eolie. Gli orari
COMUNICATO
Si ricorda che venerdì 3 luglio era stata invece riattivata la linea Isole Eolie-Messina, su cui è impiegato l’aliscafo Calypso.
In questo modo si completa l’offerta di trasporto marittimo per le Eolie garantito da Liberty Lines, che ha attivato tutte le linee e i mezzi dedicati a questo territorio.
Messina, 7 luglio 2020 – Riprenderanno domani, mercoledì 8 luglio, i collegamenti sulla linea marittima Messina-Isole Eolie gestita da Liberty Lines. Il servizio sarà assicurato dal monocarena Emma M e prevede corse secondo il seguente schema:
Si ricorda che venerdì 3 luglio era stata invece riattivata la linea Isole Eolie-Messina, su cui è impiegato l’aliscafo Calypso.
In questo modo si completa l’offerta di trasporto marittimo per le Eolie garantito da Liberty Lines, che ha attivato tutte le linee e i mezzi dedicati a questo territorio.
“Formazione – Educazione –Dieta” CON MODALITÀ “DIDATTICA A DISTANZA”: L’ESPERIENZA DELL’ASP DI MESSINA
La Regione Sicilia ha approvato con Decreto del 13/12/2013 GURS n. 7 del 14/02/2014 il Programma Regionale F.E.D. che ha la finalità di migliorare la salute dei cittadini, modificando comportamenti e stili di vita inadeguati che favoriscono l’insorgere di malattie cronico-degenerative di elevata rilevanza epidemiologica e di grande impatto socio-economico, con particolare riferimento all’obesità, ai tumori, alle patologie cardio- e cerebro-vascolari, al diabete, alla sindrome metabolica. Particolare riguardo sarà riservato ad ottenere una sostanziale modifica di abitudini alimentari negative e/o scorrette, in special modo promuovendo l’adozione di una dieta tradizionale siciliana.
Il Dipartimento di Prevenzione UOC-SIAN dell’ASP di Messina, per il tramite dell’UOS di Igiene e Prevenzione Nutrizionale - con la responsabile Dott.ssa Francesca Turiano e la collaborazione di un team di dietisti-educatori F.E.D che lavorano nella suddetta U.O.S in regime libero professionale- , ogni anno propone alle scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale la possibilità di aderire al Programma Regionale F.E.D. ( Formazione, Educazione, Dieta). Il Programma è volto ad uniformare le attività di promozione della Salute in materia di Educazione Alimentare coniugandole con l’acquisizione di buone prassi a partire dalla Dieta Tradizionale Siciliana, basata sui principi della Dieta Mediterranea, attraverso la diffusione dei prodotti tipici locali. Migliorare dunque lo stato di salute della popolazione mediante la creazione di una “Rete Territoriale”, in questo caso la rete territoriale costituita da ASP-Scuola-Famiglia, diventa promotrice di messaggi univoci e condivisi in materia di educazione alimentare, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell'obesità, del sovrappeso e a “guadagnare salute” nel tempo.
Per l’Anno scolastico 2019-2020, il programma F.E.D. dedicato alle scuole intitolato “Salute è: mangiare con gusto e muoversi” è stato incentrato sull’educazione alimentare, mediante la valorizzazione di prodotti locali e stagionali con ricette salutari della tradizione, e sul ruolo che il movimento gioca sul benessere psico-fisico della persona. E’ stato avviato negli Istituti Comprensivi che ne hanno fatto richiesta con la consegna di questionari sulle abitudini alimentari e lo stile di vita e materiale didattico/informativo; doveva poi proseguire con la formazione frontale del personale docente e dei genitori, con la fase di monitoraggio delle attività da parte degli alunni e concludersi con la valutazione degli elaborati finali. Gli alunni coinvolti dalla fase iniziale del progetto sono 2.236, 2.236 famiglie, 254 insegnanti formati.
In seguito alla pandemia causata dal COVID-19 e la sospensione dell’attività didattica nelle scuole si è attivata la didattica a distanza, il team di dietisti-educatori F.E.D. ha ricevuto da parte dei referenti scolastici, consapevoli che il progetto fosse interattivo e coinvolgente quanto già aveva pensato di attuare cioè la possibilità di continuare il progetto mediante questa modalità. I genitori degli alunni hanno valorizzato l’esperienza attivandosi nel far riscoprire ai bambini le tradizioni gastronomiche siciliane. Un valido supporto è stata l’esperienza dei nonni che hanno messo a “tavola” uno scambio intergenerazionale attraverso il quale si è sperimentato il piacere di condividere i valori di una sana alimentazione e della convivialità, valore importante della Dieta Mediterranea. Le scuole che hanno partecipato attivamente al F.E.D. in modalità DAD, e alle quali va un grande ringraziamento per l’impegno assunto e per il risultato ottenuto, sono state: l’I.C. di Tusa (plessi di Castel di Lucio e Motta D’Affermo), l’ l.C. “G. Marconi” di Sant’Agata di Militello (compreso il plesso di Militello Rosmarino), l’I.C. di “Villafranca Tirrena”, l’Istituto “Zito” di Sant’Agata di Militello, l’ I.C. “XI Gravitelli” di Messina e l’Istituto Paritario “Don Bosco” di Messina.
Il Dipartimento di Prevenzione UOC-SIAN dell’ASP di Messina, per il tramite dell’UOS di Igiene e Prevenzione Nutrizionale - con la responsabile Dott.ssa Francesca Turiano e la collaborazione di un team di dietisti-educatori F.E.D che lavorano nella suddetta U.O.S in regime libero professionale- , ogni anno propone alle scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale la possibilità di aderire al Programma Regionale F.E.D. ( Formazione, Educazione, Dieta). Il Programma è volto ad uniformare le attività di promozione della Salute in materia di Educazione Alimentare coniugandole con l’acquisizione di buone prassi a partire dalla Dieta Tradizionale Siciliana, basata sui principi della Dieta Mediterranea, attraverso la diffusione dei prodotti tipici locali. Migliorare dunque lo stato di salute della popolazione mediante la creazione di una “Rete Territoriale”, in questo caso la rete territoriale costituita da ASP-Scuola-Famiglia, diventa promotrice di messaggi univoci e condivisi in materia di educazione alimentare, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell'obesità, del sovrappeso e a “guadagnare salute” nel tempo.
Per l’Anno scolastico 2019-2020, il programma F.E.D. dedicato alle scuole intitolato “Salute è: mangiare con gusto e muoversi” è stato incentrato sull’educazione alimentare, mediante la valorizzazione di prodotti locali e stagionali con ricette salutari della tradizione, e sul ruolo che il movimento gioca sul benessere psico-fisico della persona. E’ stato avviato negli Istituti Comprensivi che ne hanno fatto richiesta con la consegna di questionari sulle abitudini alimentari e lo stile di vita e materiale didattico/informativo; doveva poi proseguire con la formazione frontale del personale docente e dei genitori, con la fase di monitoraggio delle attività da parte degli alunni e concludersi con la valutazione degli elaborati finali. Gli alunni coinvolti dalla fase iniziale del progetto sono 2.236, 2.236 famiglie, 254 insegnanti formati.
In seguito alla pandemia causata dal COVID-19 e la sospensione dell’attività didattica nelle scuole si è attivata la didattica a distanza, il team di dietisti-educatori F.E.D. ha ricevuto da parte dei referenti scolastici, consapevoli che il progetto fosse interattivo e coinvolgente quanto già aveva pensato di attuare cioè la possibilità di continuare il progetto mediante questa modalità. I genitori degli alunni hanno valorizzato l’esperienza attivandosi nel far riscoprire ai bambini le tradizioni gastronomiche siciliane. Un valido supporto è stata l’esperienza dei nonni che hanno messo a “tavola” uno scambio intergenerazionale attraverso il quale si è sperimentato il piacere di condividere i valori di una sana alimentazione e della convivialità, valore importante della Dieta Mediterranea. Le scuole che hanno partecipato attivamente al F.E.D. in modalità DAD, e alle quali va un grande ringraziamento per l’impegno assunto e per il risultato ottenuto, sono state: l’I.C. di Tusa (plessi di Castel di Lucio e Motta D’Affermo), l’ l.C. “G. Marconi” di Sant’Agata di Militello (compreso il plesso di Militello Rosmarino), l’I.C. di “Villafranca Tirrena”, l’Istituto “Zito” di Sant’Agata di Militello, l’ I.C. “XI Gravitelli” di Messina e l’Istituto Paritario “Don Bosco” di Messina.
Suolo pubblico nel Comune di Lipari. Nuova delibera di giunta disciplina occupazione e nuove richieste.
COMUNICATO STAMPA
Con Delibera di Giunta n. 29 del
7 luglio 2020, l’Amministrazione Comunale ha approvato gli indirizzi per le
occupazioni di suolo pubblico in ordine alla esenzione del pagamento concessa
dalle normative nazionali e regionali, come misura di sostegno alle attività
economiche a seguito della crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria
da Covid-19.
Si è pertanto disposto l’esonero
dal tributo e l’iter da seguire per accedere alla concessione, per cui si sono
previste due modalità che qui si descrivono brevemente:
- Per quanto concerne l’
occupazione di suolo pubblico per attività e aree già autorizzate e/o concesse
nell’anno 2019, per le quali si reiteri la richiesta con le stesse modalità
precedenti, si è disposta una procedura semplificata per cui le stesse si
intendono autorizzate previa dichiarazione da parte del richiedente che attesti
la permanenza delle condizioni preesistenti, da trasmettere a mezzo posta
elettronica certificata all’indirizzo suolopubblico@pec.comunelipari.it
- In merito, invece, alle nuove
istanze di occupazione di suolo pubblico o di ampliamento di quanto
precedentemente autorizzato, che saranno ugualmente concesse in uso gratuito,
si seguirà la procedura ordinaria per cui il richiedente dovrà presentare regolare
istanza all’Ufficio competente che, congiuntamente alla Polizia Municipale,
valuterà la conformità della richiesta in base alle normative vigenti in
materia di Codice della strada, pubblica sicurezza e decoro urbano.
Per il testo integrale della
Delibera che comprende tutte le casistiche e le relative diposizioni, si
consiglia di consultare l’albo pretorio on-line sul sito istituzionale del
Comune di Lipari www.comunelipari.gov.it
L’Amministrazione
Comunale
Buon Compleanno!
Auguri a Ugo Bertè, Antonella Fiume, Tiziano Benenati, Gloria Lo Monaco, Claudia Quadara, Cristian Sgroi, Matteo Greco, Paola Rifici, Giuseppe Palino, Fabiana Broccio, Antonello Cincotta, Maria Grazia Favaloro, Maria De Salvo, Sonia Siino, Chiara Biviano, Ilary Marrazzo
Associazioni segnalano gravi disservizi sul porto di Milazzo e chiedono con urgenza di migliorare le condizioni di attesa dei passeggeri
Una nota congiunta - sottoscritta da Federalberghi Isole Eolie, Confesercenti Messina, Associazione Comitato 20-30, Assoimprese Eolie e Comitato Trasporti Eolie – è stata trasmessa agli organi competenti per chiedere di migliorare le condizioni di attesa e di imbarco sul porto di Milazzo.
La nota è stata trasmessa all’Autorità di sistema portuale dello stretto, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, alle società di navigazione e in copia al Ministero dei Trasporti, all’Assessorato mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana e ai sindaci eoliani.
“L’’infrastruttura portuale – si legge nella nota - per quel che concerne le aree destinate ai passeggeri presenta notevoli disagi e rischi dovuti ai limitati spazi destinati alle aree di bigliettazione, ristoro e attesa per l’imbarco. Sia il terminal aliscafi che quello navi risultano di dimensioni inadeguate. Il primo - seppur dotato di un’area bigliettazione con piccola area di ristoro - nella parte destinata all’imbarco e all’attesa dei passeggeri è coperto da uno strato di materiale che non protegge opportunamente dal sole e dal caldo dei mesi estivi. Il secondo, privo di aree di ristoro, non dispone di sala di attesa. Tali difficoltà, per altro già segnalate in passato, risultano ulteriormente esacerbate a seguito delle azioni preventive necessarie – quali ad esempio il mantenimento del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine - per fronteggiare l’emergenza covid-19 ancora in atto.”
“Per cui, conclude la nota – al fine di evitare ulteriori disagi e danni di immagine al nostro arcipelago – le associazioni chiedono di intervenire con urgenza, per le parti di competenza, nell’interesse degli eoliani, dei pendolari e di quanti scelgono le Isole Eolie quale meta per le proprie vacanze, garantendone il sostentamento”.
Parte, infine una proposta – che sarebbe auspicabile adottare per il 2021 – di dotare le biglietterie e gli imbarchi di un sistema che consenta di gestire le operazioni di registrazione, bigliettazione e check in modalità elettronica e touchless, come avviene ad esempio negli aeroporti o nelle metropolitane di alcune città europee. Il tutto, con l’obiettivo di evitare code e contatti non necessari.
Federalberghi Isole Eolie
Confesercenti Messina
Associazione Comitato Eolie 20-30
Assoimprese Eolie
Comitato Trasporti Eolie
La nota è stata trasmessa all’Autorità di sistema portuale dello stretto, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, alle società di navigazione e in copia al Ministero dei Trasporti, all’Assessorato mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana e ai sindaci eoliani.
“L’’infrastruttura portuale – si legge nella nota - per quel che concerne le aree destinate ai passeggeri presenta notevoli disagi e rischi dovuti ai limitati spazi destinati alle aree di bigliettazione, ristoro e attesa per l’imbarco. Sia il terminal aliscafi che quello navi risultano di dimensioni inadeguate. Il primo - seppur dotato di un’area bigliettazione con piccola area di ristoro - nella parte destinata all’imbarco e all’attesa dei passeggeri è coperto da uno strato di materiale che non protegge opportunamente dal sole e dal caldo dei mesi estivi. Il secondo, privo di aree di ristoro, non dispone di sala di attesa. Tali difficoltà, per altro già segnalate in passato, risultano ulteriormente esacerbate a seguito delle azioni preventive necessarie – quali ad esempio il mantenimento del distanziamento e l’utilizzo delle mascherine - per fronteggiare l’emergenza covid-19 ancora in atto.”
“Per cui, conclude la nota – al fine di evitare ulteriori disagi e danni di immagine al nostro arcipelago – le associazioni chiedono di intervenire con urgenza, per le parti di competenza, nell’interesse degli eoliani, dei pendolari e di quanti scelgono le Isole Eolie quale meta per le proprie vacanze, garantendone il sostentamento”.
Parte, infine una proposta – che sarebbe auspicabile adottare per il 2021 – di dotare le biglietterie e gli imbarchi di un sistema che consenta di gestire le operazioni di registrazione, bigliettazione e check in modalità elettronica e touchless, come avviene ad esempio negli aeroporti o nelle metropolitane di alcune città europee. Il tutto, con l’obiettivo di evitare code e contatti non necessari.
Federalberghi Isole Eolie
Confesercenti Messina
Associazione Comitato Eolie 20-30
Assoimprese Eolie
Comitato Trasporti Eolie
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" a La Paglia e Razza : “Non si tenti di scoraggiare chi opera a difesa del territorio”
Questa la nota del Comitato ” L’ospedale di Lipari non si tocca ” inviata al direttore generale dell'Asp Me Paolo La Paglia e all’assessore regionale Ruggero Razza
Morfologica. È stata nominata una commissione di indagine interna sul “presunto disservizio” della Morfologica. Un servizio che presso il nostro ospedale, non è di fatto mai stato attivato. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni, da parte delle gestanti, che giustamente, minacciano di richiedere all’ Asp il risarcimento dei danni, per i disagi subiti.
Tutti qui, cittadini Eoliani, amministratori e operatori sanitari, abbiamo interesse che all’interno del nostro Ospedale i servizi vengano attivati. Nessuno è in cerca di polemiche. Qui alziamo la voce, perché siamo stanchi di continuare ad elemosinare per il nostro diritto alla salute. Sta di fatto che assistiamo ad un pesante intervento della direzione strategica, solo adesso che vengono alzati i toni. Ricordiamoci che i 4800 dipendenti che compongono l’Asp 5 e i relativi distretti, sono lì proprio per erogare servizi funzionali ai cittadini e ricordiamoci anche che la burocrazia, non può sempre servire come alibi, perché se vogliamo operare in coscienza, dobbiamo sempre aspirare al meglio, al meglio per gli utenti.
Le indagini non andrebbero rivolte dunque all’Ospedale di Lipari, ma ad un sistema che permette di bloccare l’attivazione di servizi fondamentali, come la morfologica, a causa di banali disguidi pratici. Per di più dopo che il responsabile del dipartimento al quale il servizio fa capo, rassicura sull’immininente attivazione del servizio, con la sua presenza in loco, sia amministratori che gestanti, senza aver verificato che sussistessero tutte le condizioni per l’effettivo funzionamento dell’apparecchiatura.
Abbiamo bisogno di vedere e toccare con mano, la reale volontà che i servizi funzionino. Le ricordiamo anche, che i medici e gli infermieri che attualmente operano presso l’ospedale di Lipari, sono sempre costretti a fare più di quanto dovuto, ad esempio a garantire con un solo macchinario l’erogazione di 3 diversi servizi agli utenti, per non parlare delle ore di lavoro, delle reperibilità e delle turnazioni, che sono costretti a fare, proprio per compensare diverse lacune nella dotazione di organico.
A loro tocca un plauso per l’ impegno e la dedizione, non meritano certo di essere minacciati di indagine. Che non si cerchi con queste azioni, di scoraggiare o mettere in difficoltà chi opera per difendere il proprio territorio.
All’ Assessore De Luca, alla Direzione dell’ Ospedale di Lipari, e al Dottore Noto va pertanto tutta la nostra solidarietà.
Morfologica. È stata nominata una commissione di indagine interna sul “presunto disservizio” della Morfologica. Un servizio che presso il nostro ospedale, non è di fatto mai stato attivato. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni, da parte delle gestanti, che giustamente, minacciano di richiedere all’ Asp il risarcimento dei danni, per i disagi subiti.
Tutti qui, cittadini Eoliani, amministratori e operatori sanitari, abbiamo interesse che all’interno del nostro Ospedale i servizi vengano attivati. Nessuno è in cerca di polemiche. Qui alziamo la voce, perché siamo stanchi di continuare ad elemosinare per il nostro diritto alla salute. Sta di fatto che assistiamo ad un pesante intervento della direzione strategica, solo adesso che vengono alzati i toni. Ricordiamoci che i 4800 dipendenti che compongono l’Asp 5 e i relativi distretti, sono lì proprio per erogare servizi funzionali ai cittadini e ricordiamoci anche che la burocrazia, non può sempre servire come alibi, perché se vogliamo operare in coscienza, dobbiamo sempre aspirare al meglio, al meglio per gli utenti.
Le indagini non andrebbero rivolte dunque all’Ospedale di Lipari, ma ad un sistema che permette di bloccare l’attivazione di servizi fondamentali, come la morfologica, a causa di banali disguidi pratici. Per di più dopo che il responsabile del dipartimento al quale il servizio fa capo, rassicura sull’immininente attivazione del servizio, con la sua presenza in loco, sia amministratori che gestanti, senza aver verificato che sussistessero tutte le condizioni per l’effettivo funzionamento dell’apparecchiatura.
Abbiamo bisogno di vedere e toccare con mano, la reale volontà che i servizi funzionino. Le ricordiamo anche, che i medici e gli infermieri che attualmente operano presso l’ospedale di Lipari, sono sempre costretti a fare più di quanto dovuto, ad esempio a garantire con un solo macchinario l’erogazione di 3 diversi servizi agli utenti, per non parlare delle ore di lavoro, delle reperibilità e delle turnazioni, che sono costretti a fare, proprio per compensare diverse lacune nella dotazione di organico.
A loro tocca un plauso per l’ impegno e la dedizione, non meritano certo di essere minacciati di indagine. Che non si cerchi con queste azioni, di scoraggiare o mettere in difficoltà chi opera per difendere il proprio territorio.
All’ Assessore De Luca, alla Direzione dell’ Ospedale di Lipari, e al Dottore Noto va pertanto tutta la nostra solidarietà.
E' deceduta Anna Maria Zaia ved. Picone "Francisca".
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Alla famiglia le condoglianze di Eolienews
lunedì 6 luglio 2020
Lipari, approvato avviso pubblico per costituzione elenco ditte interessate alla fornitura di beni di prima necessità tramite buoni spesa/voucher
Con la determina 208/20 "Misure di sostegno all'emergenza socio-assistenziale da COVID-19" è stato approvato avviso pubblico per la costituzione elenco ditte interessate alla fornitura di beni di prima necessità tramite accettazione di buoni spesa/voucher.
I fondi per questi buoni spesa sono quelli della Regione
I fondi per questi buoni spesa sono quelli della Regione
Messina Up & Down, passeggiata dal Colle al Campanile
Venerdì 10 luglio 2020 l’associazione Guide Turistiche Eolie Messina Taormina propone un percorso per le vie della città.
MESSINA UP&DOWN, Passeggiata dal Colle al Campanile, è il titolo dell’evento che parte alle ore 18.00.
Appuntamento al Santuario di Montalto, per partire alla scoperta dei miti e degli aneddoti legati alla città e alla religiosità di Messina, ammiccando a episodi storici e alla scoperta di architetture e opere d’arte.
Le guide abilitate dell’associazione accompagneranno i curiosi fino al Campanile di piazza Duomo, indirizzando l’attenzione verso ciò che ci circonda e spesso appare scontato ma che è permeato di fascino.
Il percorso è proposto al costo di € 8.00 a persona, gratis per i bambini da 0 a 6 anni e € 3.00 da 6 a 12 anni.
Per tutelare i visitatori dal Covid 19 è obbligatorio l’uso della mascherina e la prenotazione tramite email per monitorare le adesioni, guideturistichemessina@gmail.com
Per informazioni contattare i numeri +39 371 4171565 e +39 349 8750493.
MESSINA UP&DOWN, Passeggiata dal Colle al Campanile, è il titolo dell’evento che parte alle ore 18.00.
Appuntamento al Santuario di Montalto, per partire alla scoperta dei miti e degli aneddoti legati alla città e alla religiosità di Messina, ammiccando a episodi storici e alla scoperta di architetture e opere d’arte.
Le guide abilitate dell’associazione accompagneranno i curiosi fino al Campanile di piazza Duomo, indirizzando l’attenzione verso ciò che ci circonda e spesso appare scontato ma che è permeato di fascino.
Il percorso è proposto al costo di € 8.00 a persona, gratis per i bambini da 0 a 6 anni e € 3.00 da 6 a 12 anni.
Per tutelare i visitatori dal Covid 19 è obbligatorio l’uso della mascherina e la prenotazione tramite email per monitorare le adesioni, guideturistichemessina@gmail.com
Per informazioni contattare i numeri +39 371 4171565 e +39 349 8750493.
Buon Compleanno!
Auguri ad Ester Amendola, Mario Trimboli, Nuzia Cesario, Agostino Portelli, Anna Parravicini, Maria Giuffrè, Cristina Paterniti Barbino, Giulia Parisse, Lucrezia Galletta, Gabriele Fazio, Margherita Cacace, Daniela Giardina, Martina Cincotta
Poste di Lipari centro aperte anche di pomeriggio.
Da oggi l'ufficio postale di Lipari centro sarà aperto anche il pomeriggio con orario prolungato, dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.35.
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