(Peppe Paino) La giunta comunale di Lipari ha dato l'ok alla rateizzazione delle somme dovute
per le forniture idriche in attesa delle modifiche al regolamento da
parte del Consiglio comunale. La richiesta va presentata entro il
prossimo 30 aprile all'Ufficio idrico comunale. Per essere ammessi alla
rateizzazione la fattura deve superare l'importo complessivo annuo di
300 euro. Tre le rate previste: 30 aprile, 30 giugno e 31 agosto 2012.
Se
la fattura è di importo superiore a tre mila euro la rateizzazione deve
essere garantita da apposita polizza fidejussoria o bancaria
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lunedì 23 aprile 2012
Fondi Ue frenati dai localismi
ilsole24ore.com
In un periodo in cui la spesa pubblica è severamente vincolata in tutta Europa è sconfortante constatare che di tutti i fondi strutturali assegnati dalla Commissione europea ai 27 Stati membri per il periodo 2007-2013 (308 miliardi di euro a prezzi 2004), la frazione spesa a tre anni dalla scadenza sia soltanto il 14% (relazione Barca alle Camere, 6 dicembre 2011).
C'è ampio consenso sul fatto che il problema stia nell'eccessiva complessità della governance della politica regionale della Ue, e si sta infatti cercando di semplificarla. I dati, dietro la media aggregata, mostrano purtroppo che le cose vanno peggio dove dei fondi c'è più bisogno: per esempio, la Germania ha speso il 21% delle risorse assegnate, l'Italia (con il suo Mezzogiorno) ha speso il 7,4 per cento.
Alla radice di questo effetto patologico sembra esserci il fatto che l'implementazione delle direttive europee sia largamente lasciata nelle mani dei governi regionali all'interno degli Stati membri, che sono meno efficienti nelle aree più deboli (proprio per questo il ministro Barca nei giorni scorsi a Palermo ha istituito un canale permanente di supporto alle amministrazioni locali). Si sta dunque andando verso la riduzione del range di obiettivi europei a un numero limitato di priorità essenziali, rinforzando allo stesso tempo il ruolo delle autorità centrali. La questione è come rinforzare questo ruolo.
La risposta non può essere che basterà fare qualche cambiamento marginale, perché ciò contraddirebbe il focus sulle priorità core. Invero, se l'idea è di mettersi d'accordo su poche specifiche cose importanti da fare e farle bene, allora lo scopo dell'attuale sistema, basato su variegate interpretazioni locali di generiche linee guida diramate dal centro, risulta sostanzialmente ridotto.
Per vedere dove la macchina si inceppa e cosa si può fare per migliorarla vale la pena ricordare il meccanismo del sistema e il suo fondamento teorico.
La politica regionale europea è place-based: l'idea è che la fornitura di beni e servizi pubblici debba rispondere agli obiettivi generali fissati dal governo centrale europeo, ma debba anche essere adattata ai contesti specifici delle varie regioni, dove i governi locali possano implementare questi obiettivi tenendo conto delle esigenze locali, elicitando e aggregando preferenze e bisogni sulla base di informazioni sul contesto che al centro potrebbero mancare. Per realizzare questo duplice fine, i due livelli di governo condividono la responsabilità nelle decisioni sui beni e servizi in questione.
In pratica, per ognuno dei quattro grandi fondi strutturali, la procedura prevede che la Commissione Ue delinea gli obiettivi generali in un documento rivolto ai 27 Stati membri; ogni Stato membro elabora su quel documento e dichiara come intende perseguire quegli obiettivi in considerazione del contesto del Paese, e sottopone le sue risoluzioni alla Commissione per discussione e approvazione; dopo l'approvazione il processo ricomincia all'interno di ogni Stato: ogni Regione (in totale 97) elabora sugli obiettivi nazionali un po' meno generali e sottopone i propri intendimenti al governo nazionale; i governi nazionali discutono quindi i programmi regionali, li approvano, e dopodiché rispediscono tutto a Bruxelles per la ratifica definitiva. A questo punto comincia l'azione concreta, e quest'ultimo passaggio è delegato interamente alle amministrazioni regionali: per implementare i loro programmi, per ognuno degli obiettivi approvati le Regioni promulgano le regole (i bandi) che le domande devono osservare per ottenere il supporto finanziario dalla Ue. Quando i fondi sono erogati, i progetti selezionati possono infine partire.
In un periodo in cui la spesa pubblica è severamente vincolata in tutta Europa è sconfortante constatare che di tutti i fondi strutturali assegnati dalla Commissione europea ai 27 Stati membri per il periodo 2007-2013 (308 miliardi di euro a prezzi 2004), la frazione spesa a tre anni dalla scadenza sia soltanto il 14% (relazione Barca alle Camere, 6 dicembre 2011).
C'è ampio consenso sul fatto che il problema stia nell'eccessiva complessità della governance della politica regionale della Ue, e si sta infatti cercando di semplificarla. I dati, dietro la media aggregata, mostrano purtroppo che le cose vanno peggio dove dei fondi c'è più bisogno: per esempio, la Germania ha speso il 21% delle risorse assegnate, l'Italia (con il suo Mezzogiorno) ha speso il 7,4 per cento.
Alla radice di questo effetto patologico sembra esserci il fatto che l'implementazione delle direttive europee sia largamente lasciata nelle mani dei governi regionali all'interno degli Stati membri, che sono meno efficienti nelle aree più deboli (proprio per questo il ministro Barca nei giorni scorsi a Palermo ha istituito un canale permanente di supporto alle amministrazioni locali). Si sta dunque andando verso la riduzione del range di obiettivi europei a un numero limitato di priorità essenziali, rinforzando allo stesso tempo il ruolo delle autorità centrali. La questione è come rinforzare questo ruolo.
La risposta non può essere che basterà fare qualche cambiamento marginale, perché ciò contraddirebbe il focus sulle priorità core. Invero, se l'idea è di mettersi d'accordo su poche specifiche cose importanti da fare e farle bene, allora lo scopo dell'attuale sistema, basato su variegate interpretazioni locali di generiche linee guida diramate dal centro, risulta sostanzialmente ridotto.
Per vedere dove la macchina si inceppa e cosa si può fare per migliorarla vale la pena ricordare il meccanismo del sistema e il suo fondamento teorico.
La politica regionale europea è place-based: l'idea è che la fornitura di beni e servizi pubblici debba rispondere agli obiettivi generali fissati dal governo centrale europeo, ma debba anche essere adattata ai contesti specifici delle varie regioni, dove i governi locali possano implementare questi obiettivi tenendo conto delle esigenze locali, elicitando e aggregando preferenze e bisogni sulla base di informazioni sul contesto che al centro potrebbero mancare. Per realizzare questo duplice fine, i due livelli di governo condividono la responsabilità nelle decisioni sui beni e servizi in questione.
In pratica, per ognuno dei quattro grandi fondi strutturali, la procedura prevede che la Commissione Ue delinea gli obiettivi generali in un documento rivolto ai 27 Stati membri; ogni Stato membro elabora su quel documento e dichiara come intende perseguire quegli obiettivi in considerazione del contesto del Paese, e sottopone le sue risoluzioni alla Commissione per discussione e approvazione; dopo l'approvazione il processo ricomincia all'interno di ogni Stato: ogni Regione (in totale 97) elabora sugli obiettivi nazionali un po' meno generali e sottopone i propri intendimenti al governo nazionale; i governi nazionali discutono quindi i programmi regionali, li approvano, e dopodiché rispediscono tutto a Bruxelles per la ratifica definitiva. A questo punto comincia l'azione concreta, e quest'ultimo passaggio è delegato interamente alle amministrazioni regionali: per implementare i loro programmi, per ognuno degli obiettivi approvati le Regioni promulgano le regole (i bandi) che le domande devono osservare per ottenere il supporto finanziario dalla Ue. Quando i fondi sono erogati, i progetti selezionati possono infine partire.
Conferenza dei servizi sulla portualità di Lipari. In un comunicato la soddisfazione dell'amministrazione Bruno
COMUNICATO STAMPA
E’ grande
soddisfazione quella che serpeggia nell’Amministrazione Comunale di Lipari al
termine della importantissima conferenza di servizi sulla realizzazione e
riqualificazione della rada di Lipari.
La riunione,
tenutasi a Palermo, convocata dal Sindaco M. Bruno ha visto la partecipazione
di tutti i maggiori Enti interessati ed ha avuto un esito che è andato al di là
di ogni più rosea aspettativa.
L’iter del nuovo
progetto, infatti, dovrà essere chiuso entro novanta giorni dopodiché dalle
parole si passerà finalmente ai fatti.
Va al riguardo
ricordato che per tale indispensabile intervento per uno sviluppo
socio-economico-turistico delle nostre isole, Condotte d’Acqua investirà la
bellezza di 130 milioni di euro con una ricaduta occupazionale, già sin dalla
prima fase di realizzazione, senza precedenti per il nostro Arcipelago.
L’Amministrazione Comunale
L’Amministrazione Comunale
Attestato d'onore di "Alfiere della Repubblica" per giovani che si distinguono
AVVISO PUBBLICO
Il Presidente
della Repubblica ha istituito l'Attestato d'Onore di “Alfiere della Repubblica”
con il quale si riconoscono particolari benemerenze conseguite nello studio, in attività culturali, scientifiche,
artistiche, sportive, nonché nel volontariato,
in favore dei giovani di età
inferiore ai 18 anni (al momento del conferimento della benemerenza)
cittadini italiani, anche residenti all'estero, o cittadini stranieri con il
medesimo limite d'età, che siano nati in Italia o abbiamo frequentato con
profitto le scuole italiane per almeno 5 anni.
La prefettura di
Messina con nota del 12 aprile 2012
ha invitato le amministrazioni dei Comuni della
provincia a volere individuare giovani meritevoli del suddetto riconoscimento
le cui candidature dovranno essere trasmesse alla Presidenza della Repubblica entro
il corrente mese di aprile.
Si invitano pertanto
tutti i cittadini e tutte le associazioni locali impegnate in attività
culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nonché nel volontariato a voler
segnalare all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Lipari eventuali
candidature adeguatamente documentate.
Per eventuali
contatti: Ufficio servizi sociali e culturali del Comune di Lipari – Via
Maurolico (Palazzo CIPRA), Tel. 090-9887505, fax 090-9887502 e-mail: servizisociocultural@libero.it
, servizisocioculturali@pec.comunelipari.it.
Il Capo Area
(Dott.ssa Matilde Pajno)
Trofeo Minibasket 2012. Impegnati a Milazzo i mini-cestisti eoliani
Comunicato stampa
Si sono svolti domenica 22 aprile a Milazzo, presso la palestra Ciantro, gli incontri validi per il "TROFEO MINIBASKET 2012" organizzato dal Comitato Provinciale FIP di Messina settore Minibasket categoria Aquilotti (2001-2002). Le società partecipanti sono state: A.S.D. Basket Eolie Vulcano - Scarabeo Milazzo - A.S. Alias Barcellona Pozzo di Gotto. E' stata una mattinata di gioco intensa che ha visto i giovani partecipanti darsi battaglia fino all'ultimo secondo per conquistare il canestro avversario e quindi aggiudicarsi l'incontro. Prima trasferta per la neonata società eoliana che, dopo i raduni organizzati in loco, partecipa agli incontri organizzati dal Comitato FIP in ambito provinciale. I giovani eoliani, provenienti da Vulcano e Lipari, accompagnati dall'Istruttore Nazionale Annalisa Piazza, dall'aiuto Istruttore Paola Centurrino e dal Presidente Ivan Ferlazzo, oltre un nutrito gruppo di genitori, non hanno affatto sfigurato, portando a casa una sconfitta ed una vittoria, e dimostrando capacità ed impegno nel gioco. Prossimo appuntamento mercoledì 25 aprile sempre a Milazzo con la categoria esordienti. www.basketeolie.it
Il Dirigente Responsabile
Annalisa PiazzaSANITA': RUSSO,"DA TRE ANNI SONO IL PRINCIPALE AVVERSARIO DEL PDL"
"Da oltre tre anni sono il principale bersaglio del Pdl e ne sono
orgoglioso. I cittadini sanno bene il perche': sulla riforma della
sanita' si e' verificata la frattura della maggioranza, coloro che oggi
mi accusano sono i piu' danneggiati da un vero processo riformatore e
cercano in tutti i modi di estromettermi da ogni dimensione tecnica e
politica. In appena quattro anni siamo riusciti a sgretolare un sistema
di potere con le armi della trasparenza, del rispetto delle regole e del
bene comune, con una organizzazione fondata sulla competenza e non
sull'appartenenza, con pubblici e regolari concorsi e non con il
precariato, con i fatti e non con le promesse, con l'utilizzo razionale
dei fondi e non con gli sperperi, con la competenza e non con
l'approssimazione".
Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo le affermazioni di esponenti del Pdl.
"La foto di 50 candidati con accanto la fedina penale perfettamente pulita - ha proseguito Russo - ha forse sorpreso chi e' abituato a ben altre candidature, del resto se si e' parlato di "mafia bianca" a proposito di sanita' non e' certo colpa della mia gestione. Vado avanti a testa alta e con la schiena dritta. Non ho fatto alcun partito ma intorno alla mia vera azione riformatrice si e' formato un vasto consenso di cittadini, di professionisti, di uomini che vogliono impegnarsi e che si sono ritrovati in una lista civica che costituisce la vera novita' nel quadro politico palermitano. Saro' sempre accanto a chi si batte per la legalita', la trasparenza, contro ogni affare, compromesso e compromissione.
E ben vengano persone coraggiose e fiduciose, libere e forti che vogliono metterci la faccia e impegnarsi per migliorare Palermo dall'attuale condizione in cui e' precipitata per colpa di una classe politica che adesso pretenderebbe di riproporsi. Chi ha fatto oggi certe affermazioni e' evidentemente pervaso da una cultura padronale che impedisce di rispettare dignita' e senso del dovere. Sfido chiunque a sostenere che io abbia contrattato sostegno in cambio di promozioni o altro: chi dice il contrario verra' denunciato per calunnia.In quanto alla lettera al Csm sono assolutamente sereno, sono in aspettativa per svolgere il mio mandato di assessore di una giunta regionale".
"E' sorprendente poi - ha concluso Russo - che a lanciare lezioni di moralita' sia chi ha svolto da direttore generale dell'Asp di Palermo la sua campagna elettorale di europarlamentare e che ha avuto tanta sensibilita' istituzionale da non dimettersi neanche dopo l'elezione o di firmare uno spropositato numero di delibere nelle ultime ore del suo mandato; o chi ha il compagno che siede da anni nel CdA del San Raffaele Giglio di Cefalu'".
Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo le affermazioni di esponenti del Pdl.
"La foto di 50 candidati con accanto la fedina penale perfettamente pulita - ha proseguito Russo - ha forse sorpreso chi e' abituato a ben altre candidature, del resto se si e' parlato di "mafia bianca" a proposito di sanita' non e' certo colpa della mia gestione. Vado avanti a testa alta e con la schiena dritta. Non ho fatto alcun partito ma intorno alla mia vera azione riformatrice si e' formato un vasto consenso di cittadini, di professionisti, di uomini che vogliono impegnarsi e che si sono ritrovati in una lista civica che costituisce la vera novita' nel quadro politico palermitano. Saro' sempre accanto a chi si batte per la legalita', la trasparenza, contro ogni affare, compromesso e compromissione.
E ben vengano persone coraggiose e fiduciose, libere e forti che vogliono metterci la faccia e impegnarsi per migliorare Palermo dall'attuale condizione in cui e' precipitata per colpa di una classe politica che adesso pretenderebbe di riproporsi. Chi ha fatto oggi certe affermazioni e' evidentemente pervaso da una cultura padronale che impedisce di rispettare dignita' e senso del dovere. Sfido chiunque a sostenere che io abbia contrattato sostegno in cambio di promozioni o altro: chi dice il contrario verra' denunciato per calunnia.In quanto alla lettera al Csm sono assolutamente sereno, sono in aspettativa per svolgere il mio mandato di assessore di una giunta regionale".
"E' sorprendente poi - ha concluso Russo - che a lanciare lezioni di moralita' sia chi ha svolto da direttore generale dell'Asp di Palermo la sua campagna elettorale di europarlamentare e che ha avuto tanta sensibilita' istituzionale da non dimettersi neanche dopo l'elezione o di firmare uno spropositato numero di delibere nelle ultime ore del suo mandato; o chi ha il compagno che siede da anni nel CdA del San Raffaele Giglio di Cefalu'".
Lombardo spiegherà giovedì all'Ars le ragioni politiche del voto anticipato A ottobre o novembre, se non ci saranno elezioni nazionali
I deputati in settimana dovranno
rientrare all'Ars convocata per giovedì 26 e forse anche all'indomani.
Nel primo caso si tratta della seduta già concordata con il presidente
della Regione, in cui Raffaele Lombardo informerà l'Aula sui suoi
intendimenti circa probabili elezioni anticipate in autunno (ottobre,
forse novembre) e accennerà anche alla vicenda giudiziaria che lo vede
sotto minaccia di rinvio a giudizio. Il governatore terrà distinte le
due valutazioni, avendo già detto che, se non dovesse esserci
archiviazione, lui si dimetterà prima che si arrivi all'eventuale rinvio
a giudizio. C'è poi il piano politico: Lombardo ritiene che sia utile
non affiancare Regionali e Politiche per tenere lontano da influenze e
logiche romanocentriche il voto siciliano. Quindi, probabile ritorno
alle urne per le Regionali in autunno; a meno che non dovesse franare la
situazione nazionale, perché in caso di Politiche anticipate, si
studierebbe una data successiva. Nel frattempo si attende il responso
del commissario dello Stato sulla Finanziaria. Si dà per scontato che
alcune norme saranno impugnate e quindi si dovrà procedere allo stralcio
per consentire la pubblicazione di tutto il resto della legge. Il
commissario ha tempo entro venerdì per pronunciarsi.
Saranno queste due le uniche sedute dell'Ars fino al
voto del 6-7 maggio, perché si vuole dare spazio al confronto nei
singoli comuni chiamati al voto tra quindi giorni, Palermo in testa.
I Liberali, impegnati nel capoluogo in una lista che
sostiene il candidato di Futuro e Libertà Alessandro Aricò, hanno tenuto
il loro congresso regionale a Messina, città di storiche tradizioni
liberali e che esprime l'attuale presidente nazionale, sen. Enzo
Palumbo. Ha partecipato ai lavori, nella sede della Provincia, il
segretario nazionale, on. Stefano De Luca
Il messaggio dalla Città dello Stretto è in linea con
lo spirito nazionale: indipendenza perché "le idee liberali non si
vendono"; dialogo con tutti per ricominciare a "volare alto", dopo un
ventennio che ha espresso la peggiore classe dirigente della storia
repubblicana. «Nessuna alleanza, nessuna fretta di trovare una
collocazione nei prossimi schieramenti, ma un dialogo aperto alle varie
forze - ha detto il segretario provinciale Massimo Rizzo - perché il
bipolarismo ha fallito e il Terzo Polo appena nato è già morto». E
allora, fine alla "diaspora", ricompattare quelli che le idee liberali
le hanno sempre custodite. «Che la grande tradizione liberale possa dare
risposte concrete alla profondissima crisi politica ed economica del
paese lo dicono i fatti: abbiamo iniziato - ha detto Palumbo - la
battaglia sul finanziamento pubblico ai partiti e sulla legge
elettorale, oggi parole d'ordine del dibattito. Questo fiscalismo senza
pietà e senza regole che rischia di handicappare l'Italia chissà per
quanto non ci piace». I delegati provenienti da tutte le province
siciliane hanno eletto segretario regionale Grazio Trufolo. I vice
sono Michele Li Vecchi (Messina), Giuseppe Stella (Catania) e Salvatore
Buccheri (Messina).
I Liberali provano a interpretare il nuovo in chiave
europea. C'è urgente necessità di porre fine ai partiti padronali; di
alimentare il dibattito interno e archiviare definitivamente le
acclamazioni bulgare che hanno ucciso i partiti.
domenica 22 aprile 2012
Lo "squallido" episodio di Quattropani. La solidarietà del candidato sindaco Ersilia Pajno e della lista IL FARO-INSIEME SI PUO'
Egr. Direttore,
ho appreso con stupore e indignaziuone dell'episodio vandalico che ha interessato la targa di intitolazione di una via pubblica di Quattropani al nonno del Dott. Mariano Bruno, Sindaco uscente.
Si tratta di gesti ignobili e, mi voglio augurare, frutto di iniziative goliardiche ancorchè di dubbio gusto e certamenmte stupide.
A nome della lista IL FARO - INSIEME SI PUO' desidero pertanto manifestare al Dott. Bruno la più ampia solidarietà augurandomi che la campagna elettorale in corso non sia ulteriormente guastata da episodi così spiacevoli.
Dott.ssa Ersilia Pajno
ho appreso con stupore e indignaziuone dell'episodio vandalico che ha interessato la targa di intitolazione di una via pubblica di Quattropani al nonno del Dott. Mariano Bruno, Sindaco uscente.
Si tratta di gesti ignobili e, mi voglio augurare, frutto di iniziative goliardiche ancorchè di dubbio gusto e certamenmte stupide.
A nome della lista IL FARO - INSIEME SI PUO' desidero pertanto manifestare al Dott. Bruno la più ampia solidarietà augurandomi che la campagna elettorale in corso non sia ulteriormente guastata da episodi così spiacevoli.
Dott.ssa Ersilia Pajno
Decorazione di torte. Secondo appuntamento. Grande successo per l'iniziativa di Partylandia
Si è tenuto oggi a Canneto il secondo appuntamento del corso di
decorazione di torte con pasta di zucchero organizzato da Partylandia
di Lipari in collaborazione con Wesh art lab.
Come vi avevamo già anticipato, visto il numero di partecipanti, il corso è stato suddiviso in varie giornate. Una iniziativa quella di Partylandia che sta riscuotendo un grande successo. Vi ricordiamo che Partylandia è in via Tenente Mariano Amendola.
IL VIDEO DI UNA FASE DELL'ODIERNO APPUNTAMENTO:
Come vi avevamo già anticipato, visto il numero di partecipanti, il corso è stato suddiviso in varie giornate. Una iniziativa quella di Partylandia che sta riscuotendo un grande successo. Vi ricordiamo che Partylandia è in via Tenente Mariano Amendola.
IL VIDEO DI UNA FASE DELL'ODIERNO APPUNTAMENTO:
Pubblicità elettorale a pagamento
Per le elezioni al consiglio comunale di Lipari
Scrivi
FELICIA DE GREGORIO
Candidata della lista Art. 1 collegata al sindaco Marco Giorgianni
Festa per la Montagna a Salina, : la riserva di Monte Fossa delle Felci avrà presto un punto di ristoro
(di Marcello Rando) Si è svolta Domenica 22 Aprile la sesta edizione dell’ormai classica festa della montagna. E’ stato il solito successo con tantissimi partecipanti che hanno potuto godere del clima finalmente mite e di una vista spettacolare su tutto il territorio circostante, da Palermo alla Calabria !
Persone che non visitavano la montagna da 30 anni hanno goduto di questo scorcio di paradiso, felici di esserci ritornati, e per molti altri la conferma di un amore verso la natura. E il lavoro preciso e puntuale dell’amministrazione di Leni dà i suoi frutti. E’ stato infatti finanziato il progetto voluto fortemente dal Sindaco Riccardo Gullo, dalla sua amministrazione e dai suoi consiglieri, che prevede la ristrutturazione del rifugio di monte Rivi, nel cuore del Monte Fossa delle felci. Il progetto prevede la creazione di un punto di ristoro con la sistemazione dell’area circostante. Tramite un lavoro certosino, si è finalmente chiarito il dilemma dalla proprietà. Il rifugio di Monte Rivi appartiene al Comune di Leni che con questo progetto lo renderà finalmente funzionale, fruibile per i visitatori della Riserva e potenzialmente fonte di reddito per l’isola. Il progetto è stato inserito nell’ambito del PSR Sicilia 2007 / 2013 e si è classificato al 7° posto in graduatoria con un finanziamento richiesto di 213.500 euro.
Questo è un altro passo per la fruizione qualificata di una delle più grandi risorse turistiche dell’isola: la nostra grande montagna. Negli ultimi 3 anni altre iniziative sono state sollecitate dall’Amministrazione comunale di Leni alla Provincia Regionale, Ente gestore della Riserva, per il miglioramento delle condizioni della strada di accesso alla riserva che presto sarà oggetto di importanti interventi di riqualificazione da parte dell’Amministrazione delle foreste.
Calcio: Ludica sconfitta a Barcellona ma salva
La Ludica Lipari conclude la sua stagione con una sconfitta (preventivata) sul campo della già promossa Igea. Gli eoliani, che hanno affrontato la gara senza alcun patema d'animo, avendo già raggiunto l'agognata salvezza, sono stati battuti per 4 a 0.
Spazio elettorale a pagamento. Art. 1: L'intervento del candidato sindaco Giorgianni e di Nuccio Russo
L'intervento di Marco Giorgianni e la prima parte dell'intervento di Nuccio Russo:
La seconda parte dell'intervento di Nuccio Russo:
La seconda parte dell'intervento di Nuccio Russo:
Intitolazione della piazza a Marcello D'Albora. Il discorso di Mons. Adornato
Oltre ad essere azione di suffragio è anche un atto di
gratitudine, quello che stiamo celebrando. E' lezione di vita senza confini.
Stiamo vivendo un avvenimento che
fa riflettere, che suscita l’interesse di tutte le coscienze e vuole ricordare
che l’intitolazione di una piazza stà a significare che la nostra città, che
deve tanto della sua fama storica all' operosità dei suoi cittadini, al loro
sguardo ottimistico verso il mondo, vuole rendere omaggio alla figura, direi
carismatica, di Marcello D' Albora.
Ha detto bene Dostoiewski: "Un ricordo sacro
conservato negli anni, e forse
la migliore educazione" .
Intitolare una piazza alla sua
memoria è un nostro
dovere morale e affettivo. Intitolargli, poi, la stessa piazza accanto alla sua
abitazione ha un significato ancora più profondo. Quì, Marcello ha vissuto
tanta parte della sua vita ed ha coltivato i suoi interessi; qui ha forgiato la
sua tempra di uomo col suo sorriso che ha conquistato i cuori di tutti noi, e
qui vogliamo incidere in eterno il suo nome per ricordarlo alle generazioni
future e ravvivarlo a quella odierna.
Dare il suo nome a una via non
e tanto un
riconoscimento conferito alla sua memoria, piuttosto è un onore dato alla città, che ha avuto la
fortuna di poter apprezzare la sua opera e che in questo modo vuole rendere
perenne la considerazione, la stima e l' affetto che gli ha portato in vita e
ricordare con un gesto simbolico l'impegno, la serietà e la dedizione che da
lui ha ricevuto. Un
gesto per dare anche un altro segno di vicinanza alla sua famiglia,
alla gentile signora Aurelia e ai
figli Augusto e Lucia.
Marcello D'Albora ci ha
lasciato un esempio prezioso e incancellabile. Un esempio di competenza unita
ad una grande passione per il suo lavoro, a una visione moderna e di largo
orizzonte delle cose, e ad un tratto del carattere improntato a sobrietà,
pacatezza e sollecitudine verso gli altri, con la volontà tenace e creativa di
educare i più giovani, ai principi della democrazia. Qualità, queste, che lo hanno caratterizzato
come professionista, come uomo, come servitore dello Stato e come padre.
Era un uomo nato per la
politica. Per lui l'impegno al servizio della gente è stata una vera e propria vocazione. Ai suoi
occhi non contava il colore politico, sapeva ascoltare tutti. Pur essendo un leader
non creava il vuoto attorno a se e non si ergeva a protagonista. Restava sempre
semplice ed umile. In questo momento, parlando di lui, mi pare di parlare con
lui, come in uno di quegli incontri intimi che hanno continuato le nostre
relazioni durante la vita.
Per questo è un atto
di gratitudine, il nostro. Lo ricordiamo con riconoscenza e ammirazione per un
grande esempio di probità offertoci nell’espletamento delle molteplici mansioni
della sua attività .
sua
attività. Mi pare di poterlo definire l'uomo "dell'ascolto";
rispettoso di ogni suo simile, aperto alla socialità, attento ai movimenti di
rinnovamento. Fu uomo di riflessione, di visione cristallina, di fedeltà
morale, di sensibilità politica. Si rivelò l'uomo di questa nostra terra, di
queste nostre isole povere e feconde, solide e tormentate, sempre in lotta per
il pane e lo
sviluppo, percosse da secoli con i fermenti più contraddittori della
cultura e della servitù, sempre invase, devastate, ricostruite, distrutte dal
sopravvenire dei diversi popoli e che custodiscono i segni della grandezza
nelle architetture dei templi, nei resti delle antiche civiltà: questa la terra
per la quale visse e, in certo senso, si sacrificò.
Mi pare di poterlo definire
l’uomo “ dell’ascolto” ; rispettoso di ogni suo simile, aperto alla socialità,
attento ai movimenti di rinnovamento. Fu uomo di riflessione, di visione
cristallina, di fedeltà morale, di sensibilità politica. Si rivelò davvero
l’uomo di questa nostra terra, di queste nostre isole povere e feconde, solide
e tormentate, sempre in lotta per il pane e lo sviluppo, percosse da secoli dai
fermenti più contraddittori della cultura e della servitù, sempre invase,
devastate, ricostruite, distrutte dal sopravvenire dei diversi popoli e che
custodiscono i segni della grandezza nelle architetture dei templi, nei resti
delle antica civiltà: questa la terra per la quale visse e, in certo senso, si
sacrificò.
Il caro Marcello, saggio amministratore
del Comune, della Scuola, dell'Ospedale, dell'ECA, con la sua bontà, col suo
equilibrio, con la sua prudenza e, perchè nò, con le sue lepide e rapide "battute",
che recavano gioia anche nei momenti di affanno, ha passato a noi, nella corsa
della nostra vita, il testimone della staffetta.
Dobbiamo poter trarre del suo
ricordo la necessaria lezione. Egli ha dato senso alla sua vita: chi vuol vivere
da uomo deve sapere perchè vive, qual’è il senso di questa storia nella quale e
impegnato. O il mondo
è "senza
senso" e la vita non merita la pena di essere vissuta, 0 c'è un grande Amore, una grande
Idea, che conduce questa appassionante ma inquietante svolgersi dell'
esistenza. Potremmo forse sintetizzare una vita degna di essere chiamata umana
poggiandola in questi tre cardini: il pensiero, l'amore, l'azione.; onde
l'espressione "L'uomo agisce come ama ed ama come pensa". Rinunciare
a pensare equivale a rinunciare alla nostra forza ed alla nostra dignità. L'
esempio, del caro Marcello mi insegna che non posso accontentarmi di
"coltivare il proprio orto" come consigliava Voltaire a conclusione
del suo Candido; oppure rassegnarmi a "obliar senza indagarlo, questo enorme
mister dell'universo" come diceva Carducci. Altrimenti la mia vita non ha
senso, non ha centro, non ha scopo.
A noi tocca come espressione
di una civiltà ricca di valori e di tradizioni secolari, riconoscere pubblicamente,
additare i meriti dei più attivi ed esimi concittadini, iscriverli nel libro
d'oro delle memorie comuni, tramandarli come esempio a quelli che verranno dopo
di noi. L’amico Marcello è uno
di questi.
La conoscenza delle proprie
radici e lo spirito
costruttivo e critico sono passi fondamentali per difendersi dalla globalizzazione
di massa e puntare alla originalità della propria identità. Bergson reclamava
per il mondo un supplemento di anima, il mondo invoca oggi un supplemento d’amore.
Mons.
Alfredo Adornato
Materia: "Prendere la distanza da quanto avvenuto a Quattropani"
"Lo squallido episodio verificatosi a Quattropani dove è andata distrutta la targa che indicava la strada che l'amministrazione comunale aveva intitolato al nonno del dottor Mariano Bruno è un qualcosa dal quale ci dissociamo e, nel voler portare la nostra solidarietà al sindaco Bruno e alla sua famiglia, crediamo di farci portavoce della larghissima maggioranza della popolazione". Ce lo ha dichiarato il dottor Roberto Materia (PDL) il quale ritiene che "trattasi di episodi inqualificabili che vanno al di la di quella che sino ad oggi è una sana competizione elettorale. Per questo motivo penso- ha concluso- che tutte le liste in lizza e i rispettivi candidati a sindaco debbano prendere la distanza da tale episodio che non rientra nel costume e nella civiltà della gente eoliana".
Calcio. Per la Ludica ultima gara della stagione
Ultima gara della stagione quest'oggi per la Ludica Lipari nel campionato di prima categoria. I ragazzi di Caruso recuperano in trasferta la gara con l'Igea. Sul campo della formazione, già promossa, sarà grande festa considerando che gli eoliani, in una stagione più tribolata che mai, hanno raggiunto la salvezza.
Si "ingentilisce" la Guardia Costiera Lipari. Da Pasqua in servizio due ragazze
Si "ingentilisce" la Guardia Costiera - Circomare di Lipari. Da circa un mese prestano servizio a Lipari, Sonia Ipitone e Annunziata Iannello. Un tocco di "rosa" anche in una forza che, nell'arcipelago, è stato sempre contraddistinto dalla presenza di soli uomini
Giovani liparesi finiscono in mare al largo di Acquacalda. Soccorsi dalla Lippi "dirottata" dalla Guardia Costiera (video)
"Salvataggio" in mare stamattina, intorno alle 12, al largo di Acquacalda, per due giovani liparesi che erano finiti in mare dopo che la loro piccola imbarcazione in vetroresina si era capovolta a seguito di una forte onda generata - così come i due hanno dichiarato al Circomare- da un grosso peschereccio transitato in zona.
Scattato l'allarme il comandante del Circomare-Guardia Costiera di Lipari ha dirottato in zona l'aliscafo "Diego Morace" e il traghetto "Lippi". Contemporaneamente il comandante Cosimo Bonaccorso ha disposto l'uscita della motovedetta CP823 al comando di capo Giuseppe Donia.
I due ragazzi sono stati dapprima presi a bordo di una scialuppa, calata dalla Lippi, e poi trasferiti sulla motovedetta, giunta in contemporanea, con la quale sono arrivati al porto di Pignataro a Lipari.
Per i due nessun problema, erano soltanto infreddoliti ma, in ogni caso, ad attenderli vi era l'ambulanza del 118 che li ha trasferiti in ospedale per gli accertamenti di routine.
Per la cronaca non riportiamo i nomi dei ragazzi in quanto richiestoci espressamente dagli stessi; lo stesso motivo per il quale pur essendo presenti al loro sbarco (vedi video) li abbiamo ripresi di spalle.
Scattato l'allarme il comandante del Circomare-Guardia Costiera di Lipari ha dirottato in zona l'aliscafo "Diego Morace" e il traghetto "Lippi". Contemporaneamente il comandante Cosimo Bonaccorso ha disposto l'uscita della motovedetta CP823 al comando di capo Giuseppe Donia.
I due ragazzi sono stati dapprima presi a bordo di una scialuppa, calata dalla Lippi, e poi trasferiti sulla motovedetta, giunta in contemporanea, con la quale sono arrivati al porto di Pignataro a Lipari.
Per i due nessun problema, erano soltanto infreddoliti ma, in ogni caso, ad attenderli vi era l'ambulanza del 118 che li ha trasferiti in ospedale per gli accertamenti di routine.
Per la cronaca non riportiamo i nomi dei ragazzi in quanto richiestoci espressamente dagli stessi; lo stesso motivo per il quale pur essendo presenti al loro sbarco (vedi video) li abbiamo ripresi di spalle.
Le riflessioni di Giovanni Giardina
Riceviamo da Giovanni Giardina e pubblichiamo:
Gentile direttore, pur avendo un debole per la satira e non per le chiacchiere ,non mi posso astenere dal fare riflessioni su quanto viviamo e su quanto i massmedia giornalmente ci offrono attraverso le cronache, le continue notizie che abbondano di morti, disastri,disgrazie, ladri, complotti, guerre, stragi, fame, disonesti, farabutti, suicidi, omicidi e crisi, tutte notizie tendenti a toglierci il piu’ banale sorriso e a spingerci verso: l’ angoscia, la disperazione, la depressione, spesso al suicidio.
I piu’ ricchi , i piu’ potenti del mondo, senza uscire un soldo di tasca, hanno messo a punto una nuova arma letale: ( LA CRISI ) sinonimo di ( FAME ) che ha la forza di sterminare interi popoli.
In Italia per fronteggiare questa orrenda arma, e’ stato dato incarico al Comandante Monti .
Il nuovo capo, annunciò a tutti, che per difenderci da quell’arma maledetta, avrebbe usato come controffensiva l’EQUITA’. E gli Italiani subito hanno accolto la scelta. Berlusconi appena sentì parlare di quest’arma sconosciuta, si allarmò e subito convocò gli altri potenti e ricchi per dar luogo alla difesa. Tutti da destra a sinistra, avvertendo il pericolo che incombeva verso i loro granai, si compattarono e formarono un grande esercito per scoraggiare Monti e la sua piccola truppa.
Monti ,ritrovandosi senza esercito, si rese subito conto del pericolo a cui andava incontro ed impaurito e ricattato com’era, gli restarono ancora due mosse da fare:
1) Ritirarsi 2) Rimanere e passare col nemico.
Tutti siamo consapevoli della scelta che ha fatto e dei risultati ottenuti sin quì.
Continua a lavorare ma….. per diffondere piu’ arma letale.
Per non avere dubbi sulle sue capacita’ e quelle della sua truppa, resta una domanda ! Quale ?
Non e’ che sta cambiando strategia ? Quale ? Quella di affamare di più il suo stesso popolo, che essendo un esercito numericamente superiore, lo spinge a farlo uscire fuori e farlo rivoltare verso quello dei potenti e ricchi di riserve di grano.
Dicevano i nostri nonni : U lupu nesci da tana, quannu havi fami !
Passiamo alle cose di casa nostra . Premessa :
Se ancora oggi ci vantiamo d’essere eoliani, esperti navigatori per tradizione dovremmo sapere che quando il mare e’ in tempesta conviene che ognuno prenda il suo remo e voghi; per mandare avanti la barca, tutti insieme, invece ,ancora una volta si e’ preferito la divisione, che certamente non giova per fronteggiare la situazione gia’ complessa e disastrosa.
Senza avere alcun dubbio sull’onesta’sulla capacita’ dei candidati a Sindaco, vi chiedo :
Come mai, consapevoli della crisi e di quanto sta succedendo in Italia, in Sicilia, ancora avete il coraggio di stampare metri e metri di programmi, quando in partenza già sapete di non poter realizzare? Come mai non vi rendete conto che, gia’ la gente stanca, sfiduciata e svilita, nemmeno li legge ? Non potevate essere piu’ semplici e credibili ?
Personalmente ,e lo condividono in molti, mi aspettavo che ci fosse stato qualcuno che avrebbe avuto il coraggio di dire: ”non ho programma”, ma solo l’umilta’ di mettere a disposizione la mia intelligenza e la mia capacita’ a disposizione di tutti , per poi:1) Cercare di recuperare quanto ci hanno depredato 2) L’impegno di mantenere e salvaguardare tutto quello che già i nostri antenati ci hanno lasciato e che si sono conquistati nel tempo, con le loro capacità ,col proprio sudore , col proprio impegno , col sacrificio e con i calli delle proprie mani , visto che erano per lo piu’ tutti contadini ed artigiani.
Opppure: una cosa piu’ semplice, METTERE LE ISOLE EOLIE ALL’ASTA ! cosi’ solo possiamo aspirare che facoltosi Arabi, Americani, Cinesi, Russi, se le comprano e con una fava prenderemmo tre piccioni 1) Faremmo cassa 2) Cambieremmo definitivamente Nazionalita’senza essere costretti piu’ ad emigrare 3)
Ci staccheremmo da tutti sti ???????????? che ci hanno condotto alla rovina e riempito di merda e di vergogna !
Alla faccia di tutti quegli eroi che hanno versato il sangue e la vita per rendere l’Italia piu’ grande, più unita e più bella... cordialmente
Giovanni Giardina Lipari
Gentile direttore, pur avendo un debole per la satira e non per le chiacchiere ,non mi posso astenere dal fare riflessioni su quanto viviamo e su quanto i massmedia giornalmente ci offrono attraverso le cronache, le continue notizie che abbondano di morti, disastri,disgrazie, ladri, complotti, guerre, stragi, fame, disonesti, farabutti, suicidi, omicidi e crisi, tutte notizie tendenti a toglierci il piu’ banale sorriso e a spingerci verso: l’ angoscia, la disperazione, la depressione, spesso al suicidio.
I piu’ ricchi , i piu’ potenti del mondo, senza uscire un soldo di tasca, hanno messo a punto una nuova arma letale: ( LA CRISI ) sinonimo di ( FAME ) che ha la forza di sterminare interi popoli.
In Italia per fronteggiare questa orrenda arma, e’ stato dato incarico al Comandante Monti .
Il nuovo capo, annunciò a tutti, che per difenderci da quell’arma maledetta, avrebbe usato come controffensiva l’EQUITA’. E gli Italiani subito hanno accolto la scelta. Berlusconi appena sentì parlare di quest’arma sconosciuta, si allarmò e subito convocò gli altri potenti e ricchi per dar luogo alla difesa. Tutti da destra a sinistra, avvertendo il pericolo che incombeva verso i loro granai, si compattarono e formarono un grande esercito per scoraggiare Monti e la sua piccola truppa.
Monti ,ritrovandosi senza esercito, si rese subito conto del pericolo a cui andava incontro ed impaurito e ricattato com’era, gli restarono ancora due mosse da fare:
1) Ritirarsi 2) Rimanere e passare col nemico.
Tutti siamo consapevoli della scelta che ha fatto e dei risultati ottenuti sin quì.
Continua a lavorare ma….. per diffondere piu’ arma letale.
Per non avere dubbi sulle sue capacita’ e quelle della sua truppa, resta una domanda ! Quale ?
Non e’ che sta cambiando strategia ? Quale ? Quella di affamare di più il suo stesso popolo, che essendo un esercito numericamente superiore, lo spinge a farlo uscire fuori e farlo rivoltare verso quello dei potenti e ricchi di riserve di grano.
Dicevano i nostri nonni : U lupu nesci da tana, quannu havi fami !
Passiamo alle cose di casa nostra . Premessa :
Se ancora oggi ci vantiamo d’essere eoliani, esperti navigatori per tradizione dovremmo sapere che quando il mare e’ in tempesta conviene che ognuno prenda il suo remo e voghi; per mandare avanti la barca, tutti insieme, invece ,ancora una volta si e’ preferito la divisione, che certamente non giova per fronteggiare la situazione gia’ complessa e disastrosa.
Senza avere alcun dubbio sull’onesta’sulla capacita’ dei candidati a Sindaco, vi chiedo :
Come mai, consapevoli della crisi e di quanto sta succedendo in Italia, in Sicilia, ancora avete il coraggio di stampare metri e metri di programmi, quando in partenza già sapete di non poter realizzare? Come mai non vi rendete conto che, gia’ la gente stanca, sfiduciata e svilita, nemmeno li legge ? Non potevate essere piu’ semplici e credibili ?
Personalmente ,e lo condividono in molti, mi aspettavo che ci fosse stato qualcuno che avrebbe avuto il coraggio di dire: ”non ho programma”, ma solo l’umilta’ di mettere a disposizione la mia intelligenza e la mia capacita’ a disposizione di tutti , per poi:1) Cercare di recuperare quanto ci hanno depredato 2) L’impegno di mantenere e salvaguardare tutto quello che già i nostri antenati ci hanno lasciato e che si sono conquistati nel tempo, con le loro capacità ,col proprio sudore , col proprio impegno , col sacrificio e con i calli delle proprie mani , visto che erano per lo piu’ tutti contadini ed artigiani.
Opppure: una cosa piu’ semplice, METTERE LE ISOLE EOLIE ALL’ASTA ! cosi’ solo possiamo aspirare che facoltosi Arabi, Americani, Cinesi, Russi, se le comprano e con una fava prenderemmo tre piccioni 1) Faremmo cassa 2) Cambieremmo definitivamente Nazionalita’senza essere costretti piu’ ad emigrare 3)
Ci staccheremmo da tutti sti ???????????? che ci hanno condotto alla rovina e riempito di merda e di vergogna !
Alla faccia di tutti quegli eroi che hanno versato il sangue e la vita per rendere l’Italia piu’ grande, più unita e più bella... cordialmente
Giovanni Giardina Lipari
sabato 21 aprile 2012
Spazio elettorale a pagamento
Si è tenuto nel tardo pomeriggio, presso l'hotel "La Filadelfia" di Lipari, un incontro del Movimento "Art.1 - Autonomia e libertà".
Hanno preso la parola il presidente Alessandro La Cava, alcuni candidati e il candidato a sindaco, al quale la lista fa riferimento, Marco Giorgianni.
Nel contesto dello spazio elettorale a pagamento vi proporremo, nelle prossime ore, una consistente parte dell'incontro durante il quale si è parlato di progetti, cambiamento, di possibilità occupazionali. Non è mancata qualche "frecciatina" agli antagonisti elettorali. In particolare nel mirino di La Cava e Giorgianni è finita la canzone che fa da sottofondo all'annuncio dei comizi del candidato sindaco Gianfranco Grasso.
L'intervento del presidente Alessandro La Cava :
L'Intervento della candidata consigliere Felicia De Gregorio:
L'intervento del prof. Bartolo Pavone:
Hanno preso la parola il presidente Alessandro La Cava, alcuni candidati e il candidato a sindaco, al quale la lista fa riferimento, Marco Giorgianni.
Nel contesto dello spazio elettorale a pagamento vi proporremo, nelle prossime ore, una consistente parte dell'incontro durante il quale si è parlato di progetti, cambiamento, di possibilità occupazionali. Non è mancata qualche "frecciatina" agli antagonisti elettorali. In particolare nel mirino di La Cava e Giorgianni è finita la canzone che fa da sottofondo all'annuncio dei comizi del candidato sindaco Gianfranco Grasso.
L'intervento del presidente Alessandro La Cava :
L'Intervento della candidata consigliere Felicia De Gregorio:
L'intervento del prof. Bartolo Pavone:
Il movimento "Amici di Quattropani" si dissocia dal vandalismo
Il movimento "Amici di Quattropani ", sensibile alle problematiche
sociali della borgata, avendo appreso del danneggiamento della targa
indicante il nome della nuova via "Giuseppe Mariano Orazio " , avvenuta a
poche ore dalla cerimonia di intitolazione, per senso civico intende
esprimere il proprio rammarico prendendo le distanze dai fatti accaduti e
da questi si dissocia.
NDD- La targa, apposta ieri, e che intitolava quella via al nonno del sindaco uscente, è stata fatta a pezzi nella notte da ignoti
NDD- La targa, apposta ieri, e che intitolava quella via al nonno del sindaco uscente, è stata fatta a pezzi nella notte da ignoti
Barconi ed elezioni di Antonio Iacullo
VOGLIO SPIEGARVI LA FOTO DI QUESTA MATTINA: 21 APRILE 2012
Come ogni mattina, nonostante il
tempo inclemente o l’olezzo di fogna che ogni tanto delizia i malcapitati
frequentatori del “salotto di Lipari”, avevo appena finito di fare colazione.
Prima del mio arrivo,
fortunatamente per me, erano già passati un discreto numero di “candidati”,
richiamati dalla visita lampo del già sindaco Bruno che accompagnava il nuovo
candidato di parte sua, il Rag. Gianfranco Grasso. Non so cosa tutti loro
abbiano promesso agli interlocutori, e non mi interessa; anche perché presumo
siano le stesse cose che da oltre 50 anni promettono tutti i “candidati” di
sempre e di ogni parte politica. Almeno, è così che dice la stragrande
maggioranza degli eoliani.
Che c’entra la foto?
Era appena arrivato un “barcone”
; non quelli di Lampedusa, ma quelli che vengono da Milazzo! Ebbene, posso
assicurare che l’accoglienza mi è
sembrata sicuramente peggiore.
Vedete quella catena in basso a
sinistra sotto la statua di San Bartolo? E’ lì, caduta per terra da oltre tre
anni, e costituisce pericolo. Ma resta li, in quello stato….. per bellezza.
Vedete quella gente in primo
piano, e tutta quella davanti agli ombrelloni gialli? Sono i nostri visitatori
in attesa dell’unico bagno a loro disposizione in un locale di Marinacorta.
Stanno aspettando che si smaltisca la lunga fila che già c’è all’interno di
quel locale.
Mi dicono che queste scene si
ripetono ad ogni arrivo di questi “barconi”.
Di fronte, accanto alla storica
Chiesetta delle Anime del Purgatorio, quella che mostra in maniera evidente i
segni del tempo e dell’incuria, esistono dei locali che da oltre un anno ,
dall’amministrazione uscente, sono stati messi a nuovo, con tanto di bagni
nuovi e con facciata azzurrina: sono doverosamente chiusi, sono i locali
dell’Ente Porto di Lipari (quello privato che è da venire). Non possono essere
utilizzati per i turisti, non possono essere sporcati da questi barbari che dal
Nord Europa sbarcano nel salotto eoliano.
Questa gente, più tardi, prenderà
l’autobus e, lungo il giro dell’isola, sosterà a Quattrocchi e a Petrara di
Quattropani, là fortunatamente, nei belvedere pubblici, troveranno dei locali
realizzati da privati per una più degna accoglienza. Per fortuna non
percorreranno i sentieri che non ci sono, altrimenti ci potrebbero rubare le
bellezze delle nostre isole. Quelle devono rimanere solo nostre. Fanno bene
quanti impunemente le camuffano sotto cumuli di detriti a queste migliaia di
intrusi, che vorrebbero impunemente godere delle nostre bellezze.
Allora, perché le amministrazioni
da sempre vanno alle BIT? Semplice: per spendere i nostri soldi! Non proprio i
nostri, perché, come spiega Bossi (il famoso moralizzatore d’Italia), una volta
che ce li hanno tolti, loro li possono buttare anche dalla finestra.
Con il nostro consenso? Ma certo
che glielo daremo! E non dobbiamo aspettare molto! Fra qualche giorno, a
Maggio; come diligentemente facciamo da oltre 50 anni. Mica siamo fessi, noi
sappiamo quali sono i nostri interessi e chi ce li può salvaguardare, siamo
furbi, noi!
Sono tornato a casa perché
sentivo che dentro di me qualcosa non
girava per il verso giusto.
Sarà forse stato il caffè?
Antonio Iacullo
DEMANIO MARITTIMO:DI BETTA, PROROGHIAMO CONCESSIONI AL 31 DICEMBRE
Tutte le concessioni demaniali marittime, giunte a scadenza alla data
del 31 dicembre 2011 o successivamente, che non siano state ancora
esitate dai competenti uffici territoriali, sono rinnovate
provvisoriamente d'ufficio fino al 31 dicembre 2012.
Lo stabilisce una circolare emanata dal dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione siciliana Giovanni Arnone.
Le concessioni cosi' rinnovate avranno validita' alle stesse condizioni e con le medesime prescrizioni dell'atto concessorio a suo tempo rilasciato. Il canone da corrispondere, dove non diversamente indicato dal servizio Demanio del dipartimento, sara' identico alla somma versata per l'anno 2011, maggiorato dell'indice ISTAT, pari al 3,2 per cento.
"La decisione si e' presa - spiega l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Sebastiano Di Betta - perche' dopo la chiusura della convenzione con le Capitanerie di Porto, sono in fase di definizione le procedure per la piena funzionalita' degli uffici regionali del Demanio marittimo dislocate nelle varie provincie dell'Isola, in molti casi mancanti del personale necessario, che speriamo con la norma approvata in finanziaria sulla mobilita' del personale regionale possa venire meno.
Pertanto abbiamo voluto consentire una serena trattazione delle pratiche da parte degli uffici, ed un altrettanto sereno avvio della stagione balneare da parte degli operatori. In ogni caso - ha aggiunto Di Betta - si valuteranno le richieste di rinnovo, per verificare la sussistenza delle condizioni e, in caso positivo, abbiamo deciso che queste scadranno il 31 dicembre 2015, cosi' da permettere agli operatori una programmazione dell'attivita', anche in vista dell'entrata in vigore della direttiva Bolkestein dell'UE sulla liberalizzazione dei servizi interni".
Le concessioni cosi' rinnovate avranno validita' alle stesse condizioni e con le medesime prescrizioni dell'atto concessorio a suo tempo rilasciato. Il canone da corrispondere, dove non diversamente indicato dal servizio Demanio del dipartimento, sara' identico alla somma versata per l'anno 2011, maggiorato dell'indice ISTAT, pari al 3,2 per cento.
"La decisione si e' presa - spiega l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Sebastiano Di Betta - perche' dopo la chiusura della convenzione con le Capitanerie di Porto, sono in fase di definizione le procedure per la piena funzionalita' degli uffici regionali del Demanio marittimo dislocate nelle varie provincie dell'Isola, in molti casi mancanti del personale necessario, che speriamo con la norma approvata in finanziaria sulla mobilita' del personale regionale possa venire meno.
Pertanto abbiamo voluto consentire una serena trattazione delle pratiche da parte degli uffici, ed un altrettanto sereno avvio della stagione balneare da parte degli operatori. In ogni caso - ha aggiunto Di Betta - si valuteranno le richieste di rinnovo, per verificare la sussistenza delle condizioni e, in caso positivo, abbiamo deciso che queste scadranno il 31 dicembre 2015, cosi' da permettere agli operatori una programmazione dell'attivita', anche in vista dell'entrata in vigore della direttiva Bolkestein dell'UE sulla liberalizzazione dei servizi interni".
A “scuola di futuro” : Il nodo della portualità
Lunedì 23 aprile alle ore 18.30 nella sede del Candidato
a Sindaco Marco Giorgianni in corso Vittorio Emanuele ( a fianco all’Eden bar)
si terrà il secondo incontro sull’approfondimento del programma municipale.
Questa volta si parlerà della portualità.
Il
primo incontro, tenutosi giovedì scorso, è stato vivace e partecipato e si è
parlato della strategia per fare ripartire lo sviluppo e quindi le possibilità
di lavoro nelle Eolie. Naturalmente il tipo di sviluppo proposto è quello
fondato su un turismo culturale naturalistico rispettoso dell’ambiente e della
storia delle nostre isole. Deve essere questo tipo di turismo il volano per
rilanciare la pesca e l’agricoltura con le relative attività di trasformazione e
l’artigianato.
Ardizzone: "conferenza sul porto è una inutile convocazione che sa di scampagnata"
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: La conferenza sul porto è un inutile
convocazione che sa tanto di scampagnata su Palermo
Un ingenuo, quanto banale, spot
elettorale - così è definita dall’on. Giovanni Ardizzone – la convocazione
della conferenza di servizi da parte dell’uscente sindaco di Lipari per l’approvazione del
progetto definitivo dei porti turistici.
Sull’argomento l’on. Giovanni
Ardizzone nel febbraio 2011 ha
presentato una mozione con la quale ha chiesto la revoca di ogni atto regionale
relativo alla concessione degli specchi d’acqua interessati dal progetto
preliminare prodotto dalla società “ Condotte d’acqua s.p.a.”
Obiettivamente sfugge quale possa
essere l’utilità di questa insolita
convocazione su Palermo, che sancisce invece il fallimento
dell’amministrazione che sulla società mista per la costruzione di un nuovo
porto aveva fondato il suo programma elettorale di cinque anni fa.
Solo con la convocazione dei
numerosi soggetti istituzionali a Lipari
- chiosa Ardizzone- il sindaco
avrebbe potuto giustificare con i suoi concittadini tale riunione: gli
intervenuti, invece di farsi la scampagnata su Palermo, avrebbero lasciato
qualche soldino agli esercizi commerciali isolani.
On. Giovanni Ardizzone
Pdl-Udc, la questione liparota c'è ed è complessa
Gazzetta del Sud
Mario Di Paola
Lipari
«Non esiste una "questione liparota", Il Pdl è unito e coeso». Lo sostengono con forza il coordinatore provinciale Pdl, Giuseppe Buzzanca e il suo vicario, Nino Germanà. Giusto ieri, occupandoci delle elezioni a Barcellona (accordo Centrodestra e Udc), registravamo un "caso Lipari" dove il candidato Udc Marco Giorgianni verrebbe sostenuto anche da ambienti di centrodestra, a danno del candidato ufficiale Pdl, Gianfranco Grasso.
Buzzanca e Germanà, in un comunicato, affermano che «il Pdl, grazie ad una fitta tessitura di rapporti con i suoi esponenti di Lipari, ha trovato la convergenza esprimendo il suo candidato che sarà sostenuto dalla lista targata con il simbolo del Pdl; più che un simbolo, la bandiera che va rispettata e la tangibile manifestazione del senso di appartenenza che ci lega al Partito». Nel contempo, però, non possono non riconoscere l'esistenza di un "caso Rizzo". L'esponente Pdl è stato dato per settimane come candidato in pectore del partito di Alfano e poi escluso. L'avv. Ciccio Rizzo ha scelto, come si sa, di scendere lo stesso in lizza col suo "Vento eoliano".
I due parlamentari contestano a Rizzo di aver effettuato una scelta autonoma in contrasto con gli interessi del partito, «contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto» e per questo comunicano che demanderanno «al competente Collegio dei Probiviri, la decisione di assumere nei confronti dell'avv. Rizzo una misura disciplinare che si concluda nella sua sospensione dal Pdl». Per Buzzanca e Germanà l'avv. Rizzo «ha disatteso le determinazioni assunte dal Coordinamento, perpetrando consapevolmente un atto lesivo degli interessi del partito, contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto. Ufficializzando la sua candidatura a sindaco del Comune di Lipari, ponendosi con il suo movimento "Vento Eoliano" come antagonista ed oppositore, potrebbe pregiudicare la vittoria del candidato del Pdl, compromettendo in maniera sostanziale l'esito delle consultazioni elettorali». Convinti che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori – concludono Buzzanca e Germanà – vogliamo ribadire con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso, il nostro candidato alla carica di primo cittadino». Ci si fa rilevare che a Buzzanca e Germanà saranno sfuggiti alcuni significativi sviluppi di quella che è invece una lacerante "Questione Liparota". Basta fermarsi al bar Subba per avere le ultime notizie. Lasciamo da parte il caso Rizzo; lasciamo pure il caso Mazziotta, la responsabile del Vascelluzzo che dopo aver militato in area Pdl ha virato diritto sull'Udc, c'è dell'altro.
Ci raccontano, gli addetti ai lavori, la vicenda del consulente del lavoro Antonino Russo che, sino a poche ore dalla scadenza dei termini di consegna di simboli e liste, era stato designato quale candidato del Pdl e che invece a sorpresa sarebbe stato "scaricato" a favore dell'attuale candidato. Una decisione che ha portato Russo a candidarsi in una Civica (l'Art. 1, Autonomia e libertà), la quale – ci spiegano – ha come zoccolo duro qualificati esponenti molto vicini al Pdl. Anche qui siamo di fronte ad una espressa dichiarazione di supporto al candidato Udc, Giorgianni. Ma ci sarebbero altri casi come quello di Rifici, passato dal Pdl all'Udc.
In buona sostanza, al di là delle precisazioni e delle smentite, la sensazione è che questo appuntamento elettorale sia più di un banco di prova per il Pdl di Lipari. Si tratta infatti di una tornata elettorale che molti ritengono occasione decisiva per «fare chiarezza sulla reale forza dei rappresentanti in campo«. Un importante esponente del Pdl spiega al cronista che «stavolta ci si vuole misurare concretamente sui numeri per chiarire posizioni ed equilibri». Pur mantenendo il riserbo, alcuni esponenti del Pdl locale ribadiscono che «comunque andrà a finire a Lipari, dopo il 7 maggio, sarà indispensabile una verifica di fondo nel PdL».
In questo incerto veleggiare appare ben più concreta e compatta la forza di coalizione che punta agli scranni del consiglio comunale. La guida del vulcanico sindaco Mariano Bruno si presenta come una garanzia, affiancata com'è da ben sette componenti della passata maggioranza tra assessori e consiglieri. Eviterà il sindaco uscente che il voto disgiunto disancori la corazzata Pdl? Tenuto conto che se la coalizione va dritta verso la maggioranza nel civico consesso, per la corsa a primo cittadino non bastano le buone intenzioni. Il coordinatore provinciale del Pdl e il suo vicario concordano che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori» ma ribadiscono «con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso». Le elezioni sono il 6 ed il 7 maggio e i buoni propositi vanno trasferiti in voti. Parecchi maldipancia possono ancora essere curati? Forse i vertici provinciali del Pdl dovrebbero sbarcare al più presto a Lipari per verificare di persona i termini di quella che resta una complessa "Questione Liparota".
Mario Di Paola
Lipari
«Non esiste una "questione liparota", Il Pdl è unito e coeso». Lo sostengono con forza il coordinatore provinciale Pdl, Giuseppe Buzzanca e il suo vicario, Nino Germanà. Giusto ieri, occupandoci delle elezioni a Barcellona (accordo Centrodestra e Udc), registravamo un "caso Lipari" dove il candidato Udc Marco Giorgianni verrebbe sostenuto anche da ambienti di centrodestra, a danno del candidato ufficiale Pdl, Gianfranco Grasso.
Buzzanca e Germanà, in un comunicato, affermano che «il Pdl, grazie ad una fitta tessitura di rapporti con i suoi esponenti di Lipari, ha trovato la convergenza esprimendo il suo candidato che sarà sostenuto dalla lista targata con il simbolo del Pdl; più che un simbolo, la bandiera che va rispettata e la tangibile manifestazione del senso di appartenenza che ci lega al Partito». Nel contempo, però, non possono non riconoscere l'esistenza di un "caso Rizzo". L'esponente Pdl è stato dato per settimane come candidato in pectore del partito di Alfano e poi escluso. L'avv. Ciccio Rizzo ha scelto, come si sa, di scendere lo stesso in lizza col suo "Vento eoliano".
I due parlamentari contestano a Rizzo di aver effettuato una scelta autonoma in contrasto con gli interessi del partito, «contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto» e per questo comunicano che demanderanno «al competente Collegio dei Probiviri, la decisione di assumere nei confronti dell'avv. Rizzo una misura disciplinare che si concluda nella sua sospensione dal Pdl». Per Buzzanca e Germanà l'avv. Rizzo «ha disatteso le determinazioni assunte dal Coordinamento, perpetrando consapevolmente un atto lesivo degli interessi del partito, contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto. Ufficializzando la sua candidatura a sindaco del Comune di Lipari, ponendosi con il suo movimento "Vento Eoliano" come antagonista ed oppositore, potrebbe pregiudicare la vittoria del candidato del Pdl, compromettendo in maniera sostanziale l'esito delle consultazioni elettorali». Convinti che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori – concludono Buzzanca e Germanà – vogliamo ribadire con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso, il nostro candidato alla carica di primo cittadino». Ci si fa rilevare che a Buzzanca e Germanà saranno sfuggiti alcuni significativi sviluppi di quella che è invece una lacerante "Questione Liparota". Basta fermarsi al bar Subba per avere le ultime notizie. Lasciamo da parte il caso Rizzo; lasciamo pure il caso Mazziotta, la responsabile del Vascelluzzo che dopo aver militato in area Pdl ha virato diritto sull'Udc, c'è dell'altro.
Ci raccontano, gli addetti ai lavori, la vicenda del consulente del lavoro Antonino Russo che, sino a poche ore dalla scadenza dei termini di consegna di simboli e liste, era stato designato quale candidato del Pdl e che invece a sorpresa sarebbe stato "scaricato" a favore dell'attuale candidato. Una decisione che ha portato Russo a candidarsi in una Civica (l'Art. 1, Autonomia e libertà), la quale – ci spiegano – ha come zoccolo duro qualificati esponenti molto vicini al Pdl. Anche qui siamo di fronte ad una espressa dichiarazione di supporto al candidato Udc, Giorgianni. Ma ci sarebbero altri casi come quello di Rifici, passato dal Pdl all'Udc.
In buona sostanza, al di là delle precisazioni e delle smentite, la sensazione è che questo appuntamento elettorale sia più di un banco di prova per il Pdl di Lipari. Si tratta infatti di una tornata elettorale che molti ritengono occasione decisiva per «fare chiarezza sulla reale forza dei rappresentanti in campo«. Un importante esponente del Pdl spiega al cronista che «stavolta ci si vuole misurare concretamente sui numeri per chiarire posizioni ed equilibri». Pur mantenendo il riserbo, alcuni esponenti del Pdl locale ribadiscono che «comunque andrà a finire a Lipari, dopo il 7 maggio, sarà indispensabile una verifica di fondo nel PdL».
In questo incerto veleggiare appare ben più concreta e compatta la forza di coalizione che punta agli scranni del consiglio comunale. La guida del vulcanico sindaco Mariano Bruno si presenta come una garanzia, affiancata com'è da ben sette componenti della passata maggioranza tra assessori e consiglieri. Eviterà il sindaco uscente che il voto disgiunto disancori la corazzata Pdl? Tenuto conto che se la coalizione va dritta verso la maggioranza nel civico consesso, per la corsa a primo cittadino non bastano le buone intenzioni. Il coordinatore provinciale del Pdl e il suo vicario concordano che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori» ma ribadiscono «con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso». Le elezioni sono il 6 ed il 7 maggio e i buoni propositi vanno trasferiti in voti. Parecchi maldipancia possono ancora essere curati? Forse i vertici provinciali del Pdl dovrebbero sbarcare al più presto a Lipari per verificare di persona i termini di quella che resta una complessa "Questione Liparota".
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venerdì 20 aprile 2012
Tassa di sbarco. La soddisfazione del sindaco Lo Schiavo
COMUNICATO
Si apprende con grande soddisfazione
l'approvazione in Commissione Finanze della Camera dell'emendamento al Decreto Legge
di semplificazione fiscale, che prevede la possibilità per i Comuni delle isole minori di istituire
una tassa di sbarco fino a 1,5 euro. Il Sindaco di Santa Marina
Salina, e Coordinatore ANCIM Sicilia, Massimo Lo Schiavo esprime plauso per la
norma in questione che suggella un lavoro portato avanti dall’ANCIM già da un
anno.
“Grazie a questa tassa” dichiara il
sindaco Lo Schiavo, “che non inciderà significativamente sui vacanzieri, e che
potrà essere gestita dai comuni in funzione delle proprie esigenze, si cercherà
di far fronte a tutta una serie di servizi necessari alla comunità e al turista
soprattutto in tema di servizi offerti e tematiche ambientali, ma anche
promozione e valorizzazione del territorio e dei beni archeologici. Basti
pensare che i soli costi di smaltimento dei rifiuti “abbandonati” sui nostri
territori, soprattutto dal turismo “mordi e fuggi”, ma anche dalle imbarcazioni
da diporto sono interamente a carico delle Comunità. “Questo piccolo obolo”
continua il Sindaco lo Schiavo “ è stato ideato in sostituzione della tassa di
soggiorno, che avrebbe colpito solo coloro che risiedono in strutture
alberghiere ed extra alberghiere, e non invece anche coloro che, per ragioni
differenti, usufruiscono del nostro territorio e dei servizi solo per un
giorno”.
Il Sindaco Lo Schiavo esprime un
ringraziamento particolare all’On. Dore Misuraca, siciliano attento alle
tematiche relative alle Isole Minori, per l’impegno profuso per l’ attuazione
di detto provvedimento.
Il Comune di Santa Marina Salina, a
breve , predisporrà l’apposito regolamento di gestione del servizio, in linea
con quanto previsto dall’emendamento
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