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giovedì 10 ottobre 2024

Rogo sul set della fiction a Stromboli, il Gup dice no al patteggiamento

(fonte: gazzettadelsud.it) Rigettata la richiesta di patteggiamento per l’incendio che nei giorni del 25 e 26 maggio 2022 ha devastato un sesto del territorio dell’isola di Stromboli. Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Sidoti, ha ritenuto «non congrua» la pena concordata da due imputati che avevano scelto il patteggiamento, con il consenso prestato dai magistrati della locale Procura. Infatti il Gup Sidoti, a conclusione dell’udienza camerale tenutasi ieri in Tribunale a Barcellona, ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali milanesi nei confronti di Matteo Levi, 63 anni di Roma e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, entrambi noti professionisti nel settore degli effetti speciali della produzione cinematografica e la società “11 marzo Film srl”, coinvolti nella prima tranche del procedimento penale per l’incendio devastante che ha colpito l’isola di Stromboli durante le riprese della fiction “Sempre al tuo fianco”, dedicata agli operatori della Protezione Civile con Ambra Angiolini protagonista, attualmente in onda su Rai 1.

La sua gestazione è stata molto complessa a causa di un incendio che ha devastato l’isola proprio durante le riprese effettuate il 25 e il 26 maggio 2022. La richiesta di patteggiamento, presentata con il consenso del Pubblico ministero il 7 agosto 2024 e discussa nell’udienza di ieri, prevedeva per i due imputati una condanna a un anno di reclusione, convertita in una multa di 91.250 euro, e una sanzione di 116.167 euro per la società “11 marzo Film srl”.
Tuttavia, il giudice ha ritenuto la proposta inadeguata, considerando che la pena base individuata - due anni e tre mesi di reclusione per gli imputati e una multa di 350.000 euro per la società - avrebbe subito una riduzione con uno sconto di due terzi della pena, vicino al massimo consentito.
Il giudice ha inoltre sottolineato nel provvedimento adottato che l’importo di 800.000 euro, depositato in uno studio notarile di Milano a garanzia del risarcimento dei danni, è palesemente insufficiente rispetto al danno stimato, che supera i dieci milioni di euro.

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