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sabato 21 aprile 2012

Pdl-Udc, la questione liparota c'è ed è complessa

Gazzetta del Sud
Mario Di Paola
Lipari
«Non esiste una "questione liparota", Il Pdl è unito e coeso». Lo sostengono con forza il coordinatore provinciale Pdl, Giuseppe Buzzanca e il suo vicario, Nino Germanà. Giusto ieri, occupandoci delle elezioni a Barcellona (accordo Centrodestra e Udc), registravamo un "caso Lipari" dove il candidato Udc Marco Giorgianni verrebbe sostenuto anche da ambienti di centrodestra, a danno del candidato ufficiale Pdl, Gianfranco Grasso.
Buzzanca e Germanà, in un comunicato, affermano che «il Pdl, grazie ad una fitta tessitura di rapporti con i suoi esponenti di Lipari, ha trovato la convergenza esprimendo il suo candidato che sarà sostenuto dalla lista targata con il simbolo del Pdl; più che un simbolo, la bandiera che va rispettata e la tangibile manifestazione del senso di appartenenza che ci lega al Partito». Nel contempo, però, non possono non riconoscere l'esistenza di un "caso Rizzo". L'esponente Pdl è stato dato per settimane come candidato in pectore del partito di Alfano e poi escluso. L'avv. Ciccio Rizzo ha scelto, come si sa, di scendere lo stesso in lizza col suo "Vento eoliano".
I due parlamentari contestano a Rizzo di aver effettuato una scelta autonoma in contrasto con gli interessi del partito, «contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto» e per questo comunicano che demanderanno «al competente Collegio dei Probiviri, la decisione di assumere nei confronti dell'avv. Rizzo una misura disciplinare che si concluda nella sua sospensione dal Pdl». Per Buzzanca e Germanà l'avv. Rizzo «ha disatteso le determinazioni assunte dal Coordinamento, perpetrando consapevolmente un atto lesivo degli interessi del partito, contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro Statuto. Ufficializzando la sua candidatura a sindaco del Comune di Lipari, ponendosi con il suo movimento "Vento Eoliano" come antagonista ed oppositore, potrebbe pregiudicare la vittoria del candidato del Pdl, compromettendo in maniera sostanziale l'esito delle consultazioni elettorali». Convinti che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori – concludono Buzzanca e Germanà – vogliamo ribadire con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso, il nostro candidato alla carica di primo cittadino». Ci si fa rilevare che a Buzzanca e Germanà saranno sfuggiti alcuni significativi sviluppi di quella che è invece una lacerante "Questione Liparota". Basta fermarsi al bar Subba per avere le ultime notizie. Lasciamo da parte il caso Rizzo; lasciamo pure il caso Mazziotta, la responsabile del Vascelluzzo che dopo aver militato in area Pdl ha virato diritto sull'Udc, c'è dell'altro.
Ci raccontano, gli addetti ai lavori, la vicenda del consulente del lavoro Antonino Russo che, sino a poche ore dalla scadenza dei termini di consegna di simboli e liste, era stato designato quale candidato del Pdl e che invece a sorpresa sarebbe stato "scaricato" a favore dell'attuale candidato. Una decisione che ha portato Russo a candidarsi in una Civica (l'Art. 1, Autonomia e libertà), la quale – ci spiegano – ha come zoccolo duro qualificati esponenti molto vicini al Pdl. Anche qui siamo di fronte ad una espressa dichiarazione di supporto al candidato Udc, Giorgianni. Ma ci sarebbero altri casi come quello di Rifici, passato dal Pdl all'Udc.
In buona sostanza, al di là delle precisazioni e delle smentite, la sensazione è che questo appuntamento elettorale sia più di un banco di prova per il Pdl di Lipari. Si tratta infatti di una tornata elettorale che molti ritengono occasione decisiva per «fare chiarezza sulla reale forza dei rappresentanti in campo«. Un importante esponente del Pdl spiega al cronista che «stavolta ci si vuole misurare concretamente sui numeri per chiarire posizioni ed equilibri». Pur mantenendo il riserbo, alcuni esponenti del Pdl locale ribadiscono che «comunque andrà a finire a Lipari, dopo il 7 maggio, sarà indispensabile una verifica di fondo nel PdL».
In questo incerto veleggiare appare ben più concreta e compatta la forza di coalizione che punta agli scranni del consiglio comunale. La guida del vulcanico sindaco Mariano Bruno si presenta come una garanzia, affiancata com'è da ben sette componenti della passata maggioranza tra assessori e consiglieri. Eviterà il sindaco uscente che il voto disgiunto disancori la corazzata Pdl? Tenuto conto che se la coalizione va dritta verso la maggioranza nel civico consesso, per la corsa a primo cittadino non bastano le buone intenzioni. Il coordinatore provinciale del Pdl e il suo vicario concordano che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori» ma ribadiscono «con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso». Le elezioni sono il 6 ed il 7 maggio e i buoni propositi vanno trasferiti in voti. Parecchi maldipancia possono ancora essere curati? Forse i vertici provinciali del Pdl dovrebbero sbarcare al più presto a Lipari per verificare di persona i termini di quella che resta una complessa "Questione Liparota".

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