Gazzetta del Sud
Mario Di Paola
Lipari
«Non esiste una
"questione liparota", Il Pdl è unito e coeso». Lo sostengono con forza
il coordinatore provinciale Pdl, Giuseppe Buzzanca e il suo vicario,
Nino Germanà. Giusto ieri, occupandoci delle elezioni a Barcellona
(accordo Centrodestra e Udc), registravamo un "caso Lipari" dove il
candidato Udc Marco Giorgianni verrebbe sostenuto anche da ambienti di
centrodestra, a danno del candidato ufficiale Pdl, Gianfranco Grasso.
Buzzanca
e Germanà, in un comunicato, affermano che «il Pdl, grazie ad una fitta
tessitura di rapporti con i suoi esponenti di Lipari, ha trovato la
convergenza esprimendo il suo candidato che sarà sostenuto dalla lista
targata con il simbolo del Pdl; più che un simbolo, la bandiera che va
rispettata e la tangibile manifestazione del senso di appartenenza che
ci lega al Partito». Nel contempo, però, non possono non riconoscere
l'esistenza di un "caso Rizzo". L'esponente Pdl è stato dato per
settimane come candidato in pectore del partito di Alfano e poi escluso.
L'avv. Ciccio Rizzo ha scelto, come si sa, di scendere lo stesso in
lizza col suo "Vento eoliano".
I due parlamentari contestano a Rizzo
di aver effettuato una scelta autonoma in contrasto con gli interessi
del partito, «contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti
dal nostro Statuto» e per questo comunicano che demanderanno «al
competente Collegio dei Probiviri, la decisione di assumere nei
confronti dell'avv. Rizzo una misura disciplinare che si concluda nella
sua sospensione dal Pdl». Per Buzzanca e Germanà l'avv. Rizzo «ha
disatteso le determinazioni assunte dal Coordinamento, perpetrando
consapevolmente un atto lesivo degli interessi del partito,
contravvenendo e violando platealmente i valori sanciti dal nostro
Statuto. Ufficializzando la sua candidatura a sindaco del Comune di
Lipari, ponendosi con il suo movimento "Vento Eoliano" come antagonista
ed oppositore, potrebbe pregiudicare la vittoria del candidato del Pdl,
compromettendo in maniera sostanziale l'esito delle consultazioni
elettorali». Convinti che «ogni campagna elettorale sia a sé stante, in
ragione delle diversità, delle peculiarità e delle sinergie che si
creano nei distinti territori – concludono Buzzanca e Germanà – vogliamo
ribadire con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso, il
nostro candidato alla carica di primo cittadino». Ci si fa rilevare che a
Buzzanca e Germanà saranno sfuggiti alcuni significativi sviluppi di
quella che è invece una lacerante "Questione Liparota". Basta fermarsi
al bar Subba per avere le ultime notizie. Lasciamo da parte il caso
Rizzo; lasciamo pure il caso Mazziotta, la responsabile del Vascelluzzo
che dopo aver militato in area Pdl ha virato diritto sull'Udc, c'è
dell'altro.
Ci raccontano, gli addetti ai lavori, la vicenda del
consulente del lavoro Antonino Russo che, sino a poche ore dalla
scadenza dei termini di consegna di simboli e liste, era stato designato
quale candidato del Pdl e che invece a sorpresa sarebbe stato
"scaricato" a favore dell'attuale candidato. Una decisione che ha
portato Russo a candidarsi in una Civica (l'Art. 1, Autonomia e
libertà), la quale – ci spiegano – ha come zoccolo duro qualificati
esponenti molto vicini al Pdl. Anche qui siamo di fronte ad una espressa
dichiarazione di supporto al candidato Udc, Giorgianni. Ma ci sarebbero
altri casi come quello di Rifici, passato dal Pdl all'Udc.
In buona
sostanza, al di là delle precisazioni e delle smentite, la sensazione è
che questo appuntamento elettorale sia più di un banco di prova per il
Pdl di Lipari. Si tratta infatti di una tornata elettorale che molti
ritengono occasione decisiva per «fare chiarezza sulla reale forza dei
rappresentanti in campo«. Un importante esponente del Pdl spiega al
cronista che «stavolta ci si vuole misurare concretamente sui numeri per
chiarire posizioni ed equilibri». Pur mantenendo il riserbo, alcuni
esponenti del Pdl locale ribadiscono che «comunque andrà a finire a
Lipari, dopo il 7 maggio, sarà indispensabile una verifica di fondo nel
PdL».
In questo incerto veleggiare appare ben più concreta e compatta
la forza di coalizione che punta agli scranni del consiglio comunale.
La guida del vulcanico sindaco Mariano Bruno si presenta come una
garanzia, affiancata com'è da ben sette componenti della passata
maggioranza tra assessori e consiglieri. Eviterà il sindaco uscente che
il voto disgiunto disancori la corazzata Pdl? Tenuto conto che se la
coalizione va dritta verso la maggioranza nel civico consesso, per la
corsa a primo cittadino non bastano le buone intenzioni. Il coordinatore
provinciale del Pdl e il suo vicario concordano che «ogni campagna
elettorale sia a sé stante, in ragione delle diversità, delle
peculiarità e delle sinergie che si creano nei distinti territori» ma
ribadiscono «con forza l'appoggio incondizionato a Gianfranco Grasso».
Le elezioni sono il 6 ed il 7 maggio e i buoni propositi vanno
trasferiti in voti. Parecchi maldipancia possono ancora essere curati?
Forse i vertici provinciali del Pdl dovrebbero sbarcare al più presto a
Lipari per verificare di persona i termini di quella che resta una
complessa "Questione Liparota".
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