Riprendiamo e pubblichiamo un bell'articolo de "Il Messaggero" a firma Luisa Mosello
Le sette perle della Sicilia. Cammei di una bellezza naturale a pelo d'acqua, cesellati dal mare e dal mito. Come solo le isole Eolie sanno essere. Perché é vero il Mediterraneo ne ospita tante diterre emerse piene di salsedine e vento da seguire e tutte hanno i loro tesori da scoprire. Ma questi mondi sospesi sulle onde a un passo dalla costa siciliana sono speciali. Chi c'è giá stato lo sa e spesso non può fare a meno di tornarci. Chi vuole andare a conoscerli scelga proprio il periodo attuale, la fine dell'estate e ancora più avanti l'inizio dell'autunno.
É il momento migliore per godere i frutti dell'offerta Eoliana. Ovvero: una natura potente, meno confusione, cibo di gran gusto, temperature meno bollenti e la possibilità di sentire davvero l'anima isolana nella sua essenza. Quella fatta anche di silenzi e respiri del pianeta, fra scogli, spiagge, distese di campi e bocche vulcaniche di dantesca memoria. Chi ha anche voglia di musica può approfittare delle ultime rassegne in programma come il "Soul Fest Strombest" dal 20 al 23 agosto con una carrellata di concerti Nitefloor e Aperomboli aperitivi a sette più note con artisti e dj nei locali e sulla spiaggia di Stromboli. E chi ama la corsa può organizzare un viaggio a tappe fra qualche settimana dal 6 al 12 settembre in occasione del "Giro delle isole Eolie" dedicato ai runner italiani e non che vogliono abbinare il movimento alla scoperta di paesaggi di grande suggestione. Che l'arcipelago siculo custodisce con molta cura per donarli, in tutta la loro carica, agli sguardi degli ospiti più attenti e appassionati. Emozioni negli occhi, allora, il tour Eoliano può cominciare.
Stromboli l'energia e la passione É l'isola forse più impregnata di energia, con tutti gli elementi presenti in poche centinaia di chilometri. La terra, il fuoco (del vulcano ancora attivo), l'acqua e l'aria. Le sue spiagge nere laviche, le ondate di aria calda dal cratere, la "scuara" infuocata di lava che scende verso il mare, uno spettacolo notturno da non perdere. E poi la casa rossa di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini che qui, durante le riprese del film "Stromboli" fecero sbocciare il loro amore dopo la rottura di lui con Anna Magnani, ultima compagna nelle scene di "Furore" girato nell'omonimo borgo marinaro della costiera amalfitana.
Lipari la capitana La più grande, la più urbanizzata, la più a misura di famiglia. Offre un po' di tutto, spiagge, scogli, discoteche, ristoranti, negozietti per lo shopping. Nell'antichità si chiamava Lipara che in greco significa grasso, untuoso, e per estensione brillante, ricco e fertile. Come la sua atmosfera, fertile e frizzante, sempre pronta ad accogliere una barca, un traghetto, un aliscafo con il suo prezioso carico di turisti, l'oro vivente dell'isola. Su tutto e tutti domina il Castello con il suo ricchissimo museo archeologico. Vulcano terra di miti I greci la chiamavano Hiera, perché secondo la mitologia qui c'erano le fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro di scolastica memoria. I suoi aiutanti erano i Ciclopi. Poi i romani la ribattezzarono col nome attuale. Era anche nota come “Isola dei morti” perché sembra che qui venissero sepolti gli abitanti di tutte le Eolie.
E le tante grotte scavate nella roccia, in località Piano, sembrerebbero essere legate a questi riti funerari. Il vulcano presente anche se non erutta più propone fenomeni spettacolari come fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle proprietà terapeutiche. Salina dal cinema al gusto Verde e insieme aspra, con discese e salite da perderci l'orientamento, diventata famosa per il film di Massimo Troisi "Il Postino", con Philippe Noiret nella parte di Pablo Neruda. La casa in cui fu girato si trova a Pollara dove c'é anche una delle spiagge più belle dell'isola, in una baia all'interno di un cratere crollato. Insomma un set cinematografico naturale. E una grande miniera di bontà da gustare, dai capperi alla malvasia, caratteristico vino dolce e aromatico ricavato da uva passa. Panarea Chic in bianco É l'alter ego di Stromboli, quest'ultima nera e focosa, Panarea invece tutta bianca e piena di fiori, soprattutto Bougainville ad adornare casette e terrazze a picco sul mare di un blu profondo. Praticamente una cartolina per tutte le stagioni molto apprezzata da chi cerca relax e un pizzico di atmosfera esclusiva. Gettonata da chi ama le vacanze in barca.
É la più antica e la più piccola delle isole Eolie. Con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, i resti di Lisca Nera, gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, forma un piccolo arcipelago fra Lipari e Stromboli unito su un unico basamento sottomarino. Filicudi e Alicudi Il fascino del selvaggio Le più selvagge, incontaminate, senza svaghi "civilizzati", sono le isole meno popolate. Alicudi e Filicudi.
La prima, la più isolata, è un tronco di cono, conosciuta anticamente come Ericusa, ossia ricca d’erica. La seconda, allungata grazie al promontorio di Capo Graziano, era chiamata Phoenicusa, ovvero piena di felci. Sorelle gemelle, rappresentano una doppia destinazione per chi é in cerca di pace e di equilibrio fra uomo e natura. Basti pensare che la rete elettrica nelle case è arrivata solo vent’anni fa. Vacanze da fare in barca o in cammino per godersi tutta l'autenticità di questo angolo di paradiso in terra-mare.