LE FOTO SI INGRANDISCONO CLICCANDOCI SOPRA
Cerca nel blog
domenica 12 maggio 2013
Auguri di Buon Compleanno ad Alex, Gabriele e ad Ester
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad
Alex Lo Schiavo che oggi compie 4 anni, a Gabriele Spanò e ad Ester Mandarano che compie 3 anni
Giornata della Croce Rossa Italiana. L'eoliana Lidia Natalie Vernuccio si è aggiudicata il primo premio del concorso "Pensieri e Parole a Colori"
Mercoledì 8 Maggio presso il Comitato Provinciale di Messina della Croce Rossa Italiana ha avuto luogo la cerimonia per la "Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa".
Il Presidente del Comitato Provinciale Cri Dott.ssa Grazia Costa, alla presenza delle autorità civili e militari di Messina e provincia, ha dato il benvenuto ai presenti.
Toccante è stato il momento in cui si è svolto l'alzabandiera, accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli, tutti i presenti ne hanno intonato il testo.
Subito dopo sono stati letti i Sette Principi Fondamentali del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; poi la Dott.ssa Costa ha preso la parola elogiando l'infaticabile quanto preziosa attività dei Volontari di Messina e Provincia che ogni giorno operano al servizio della collettività. Gli stessi Volontari del Comitato di Messina hanno realizzato a mano più di 1000 bandiere che sono state distribuite nella settimana della Cri nei 108 comuni della provincia di Messina sia alle autorità civili e militari che alle scuole di ogni ordine e grado. Il Presidente ha inoltre ricordato la catastrofe tutt'ora in atto in Siria, dove oltre alle vittime civili hanno perso la vita, mentre prestavano soccorso alla popolazione, 18 volontari tra cui il presidente della Mezzaluna Rossa Siriana.
Per dare aiuto ai profughi siriani sono stati raccolti 1000 euro che saranno devoluti alla Mezzaluna Rossa per la costruzione di un campo profughi in Giordania.
La Croce Rossa e tutti i suoi volontari, ringraziano per la fattiva collaborazione il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Lipari 1 Prof.ssa Mirella Fanti, il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Lipari 2 Prof. Renato Candia ed il Dirigente dell’Istituto Isa Conti Prof.ssa Tommasa Basile, inoltre un ringraziamento particolare va al Prof. Enzo Donato che ha seguito i ragazzi durante lo svolgimento degli elaborati.
Volontaria Croce Rossa Italiana
Delegato tecnico per le attività giovanili
Dott.ssa Laura Ventrice
Anche le Eolie allo Slow Fish di Genova (articolo e foto di Mariangela Pastore)
Anche le Eolie sono presenti alla
sesta edizione di Slow Fish che ha aperto i battenti il 9 maggio al Porto
Antico di Genova e, chiuderà oggi, 12 maggio, con master , esposizioni e
degustazioni di prodotti ittici.
Slow Fish 2013 vede la partecipazione della
Regione Sicilia attraverso l’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari ed il
suo Dipartimento della Pesca con un’area che rappresenta e promuove una
specificità unica: Le Isole Slow rappresentano al meglio il concetto di Slow
Food del recupero dell’identità di un territorio, attraverso l’agricoltura, la
pesca ed il cibo che da esse deriva. La Sicilia si pone come emblema della rete
internazionale delle Isole Slow, per la profonda relazione che c’è fra la più
importante rete di pesca del Mediterraneo e la ricchissima biodiversità della sua agricoltura. Il
tramite fra queste due realtà è l’enogastronomia siciliana che ha fatto tesoro,
attraverso secoli di stratificazioni, di culture provenienti da tutto il
Mediterraneo e da tante altre terre, alcune volte molto remote.
Il programma delle attività della Sicilia a Slow
Fish abbina il tema del pescato sostenibile con alcuni Presìdi Slow Food più
rappresentativi della Sicilia.
Le degustazioni guidate, seguono l’antica
divisione delle tre aree della Sicilia del Val di Mazara, Valdemone e Val di
Noto.
Ieri, presso lo stand siciliano, vi è stato il
pranzo con piatti tipici eoliani :Caponatina di Totano, Calamarata di totano di
Salina con julienne di verdure e per finire uno squisito sorbetto di gelsi. Una
vetrina importante che ha richiamato numerosi visitatori da tutta Italia ed
Europa, coloro che sono riusciti ad accaparrarsi un posto a tavola hanno
manifestato il loro desiderio di visitare la Sicilia e le sette perle del
Tirreno. A raccogliere gli entusiasmi di tanti buongustai Rosario Gugliotta Fiduciario di Slow Food
Valdemone.
Lo spazio dedicato ai dibattiti ha due temi
portanti che sono quello delle comunità delle Isole Slow Siciliane messe in relazione con le altre isole della
rete internazionale delle Isole Slow ed i Piani
di Gestione Locale, che rappresentano le nuove regole adottate nell’ambito
della pesca artigianale della regione Sicilia e che tengono conto delle risorse
ittiche presenti nei vari distretti dell’isola, e delle specificità
territoriali espresse sia in termini di diversità eco sistemica e biologica per
uno sviluppo sostenibile della piccola pesca.
Per i
laboratori del Gusto pomeridiani lo stand della Sicilia ha ospitato il progetto
della rete internazionale Isole Slow con il gemellaggio della Comunità di
Salina Isola Slow e quelle dell’arcipelago toscano. Per Salina sarà presentata
la decima edizione di Salina Isola Slow che si terrà da 7 al 9 giugno.
Mariangela Pastore
sabato 11 maggio 2013
“PAESE RICONSEGNATO A BERLUSCONI” VENTURINO SI DIFENDE E ATTACCA
“Ho solo avuto il coraggio di palesare una valutazione politica differente rispetto a quella dei miei colleghi e sono stato messo alla berlina. Ho in sostanza evidenziato, una posizione che rappresenta una cospicua parte degli elettori del 5 stelle, ovvero una posizione meno oltranzista sulla necessità di far partire un governo”.
Così in queste ore il vice presidente vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana Antonio Venturino in seguito alle polemiche scaturite dalla fuoriuscita dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. “È la natura stessa della politica, – prosegue Venturino in un comunicato stampa – del concetto di polis che fa del dialogo il nodo focale dell’attività di un rappresentante, morale se ci si candida a rappresentare i propri elettori facendo solo barricate, scusatemi ma questa non è politica, meglio starsene a casa ed attaccare via web, come sta succedendo in queste ore ai miei danni. Avendo il mio gruppo parlamentare sottolineato la questione restituzione, ricordo agli stessi ed agli attivisti che il problema restituzione emolumenti è avvenuto nel solo mese di Marzo, quando per una serie di impegni istituzionali ho più volte avuto la necessità di spostarmi a Roma, così dello stipendio di Marzo da cittadino all’Ars mi è rimasto ben poco, ecco perchè non ho materialmente potuto fare il bonifico per il microcredito, aspetto per me fondamentale e sul quale ho improntato la mia stessa linea politica e di vita, avendo sposato appieno il Movimento. La questione è diversa, va fatta chiarezza, ecco adesso un po di numeri. Il sottoscritto Antonio Venturino, cittadino mio malgrado ormai ex a 5 stelle, è il primo ad aver rinunciato a monte ad oltre il 50% percento del proprio stipendio”.
È di 20.309,53 euro lo stipendio lordo che spetterebbe alla carica della vice presidenza all’Ars, Venturino ne ha percepiti ogni mese meno della metà, e di questi oltre 13 mila li ha versati nel calderone del microcredito. “A Marzo non mi è rimasto nulla – continua Venturino- ed ho capito che se si vuole svolgere serenamente un mandato istituzionale non posso sottopormi alla gogna mediatica di chi mi attacca sul perchè una settimana ho speso 50 euro ed una 80 euro per il carburante. La rendicontazione è stata per me uno strumento di trasparenza importantissimo, ma quando questa deve trasformarsi in morbosità voyeuristica sulla mia vita è con sommo rammarico che devo fare un passo indietro, e forse nel movimento dovremmo farlo tutti. Avevo proposto ai miei colleghi di conferire con Beppe e proporre un tetto unico per tutti, in cui comprendere anche le spese, anziché 2.500 euro più spese rendicontate che significa trattenere sempre dai 4.500,00 / 5.000,00 euro al mese, avrei preferito che si ponesse un tetto anche pari a questi 5.000,00 in cui far entrare tutte le spese, senza quindi necessità di rendicontazione, divenuta ormai un assillo più che uno stimolo. È una questione sollevata non solo dal sottoscritto ma anche dai colleghi romani”.
“Far politica ed avere responsabilità istituzionali di firmare carte, bilanci e documenti – conclude Venturino – è cosa ben diversa dallo stare dietro ad un pc ed attaccare senza conoscere la realtà delle cose. A proposito della mia epurazione, ricordo che lo stesso sistema giudiziario mondiale, prevede diversi gradi, prima di appurare che uno debba andare in galera, non basta un sospetto per determinare la colpevolezza di un altro. Con le barricate non si fa politica ma si rimane solo al piano della protesta e non della responsabilità di rappresentare un paese che forse per nostra cagione, abbiamo riconsegnato in mano a Berlusconi, tradendo la volontà di oltre 8 milioni e mezzo di italiani”.
È di 20.309,53 euro lo stipendio lordo che spetterebbe alla carica della vice presidenza all’Ars, Venturino ne ha percepiti ogni mese meno della metà, e di questi oltre 13 mila li ha versati nel calderone del microcredito. “A Marzo non mi è rimasto nulla – continua Venturino- ed ho capito che se si vuole svolgere serenamente un mandato istituzionale non posso sottopormi alla gogna mediatica di chi mi attacca sul perchè una settimana ho speso 50 euro ed una 80 euro per il carburante. La rendicontazione è stata per me uno strumento di trasparenza importantissimo, ma quando questa deve trasformarsi in morbosità voyeuristica sulla mia vita è con sommo rammarico che devo fare un passo indietro, e forse nel movimento dovremmo farlo tutti. Avevo proposto ai miei colleghi di conferire con Beppe e proporre un tetto unico per tutti, in cui comprendere anche le spese, anziché 2.500 euro più spese rendicontate che significa trattenere sempre dai 4.500,00 / 5.000,00 euro al mese, avrei preferito che si ponesse un tetto anche pari a questi 5.000,00 in cui far entrare tutte le spese, senza quindi necessità di rendicontazione, divenuta ormai un assillo più che uno stimolo. È una questione sollevata non solo dal sottoscritto ma anche dai colleghi romani”.
“Far politica ed avere responsabilità istituzionali di firmare carte, bilanci e documenti – conclude Venturino – è cosa ben diversa dallo stare dietro ad un pc ed attaccare senza conoscere la realtà delle cose. A proposito della mia epurazione, ricordo che lo stesso sistema giudiziario mondiale, prevede diversi gradi, prima di appurare che uno debba andare in galera, non basta un sospetto per determinare la colpevolezza di un altro. Con le barricate non si fa politica ma si rimane solo al piano della protesta e non della responsabilità di rappresentare un paese che forse per nostra cagione, abbiamo riconsegnato in mano a Berlusconi, tradendo la volontà di oltre 8 milioni e mezzo di italiani”.
Comune e trasparenza ed urgenze (Di Angelo Sidoti)
Da mesi chiediamo trasparenza dal Comune di Lipari e questa viene concessa a spizzichi e bocconi.
L'amministrazione comunale ha aggiornato sul proprio sito istituzionale la cartella "trasparenza valutazione e merito" inserendo delle sottocartelle "peccato che ad oggi la stragrande maggioranza delle stesse sono ancora vuote".
Intendo utilizzare nei prossimi giorni la nuova norma entrata in vigore lo scorso 20 aprile, data di entrata in vigore del decreto legislativo n.33, provvedimento scaturito dalla legge anticorruzione 190 del 2012.
In particolare dello strumento "dell'accesso civico", ovvero della possibilità di chiedere e ottenere entro 30 giorni la pubblicazione on line gli atti che l'amministrazione non rende conoscibili.
Questa possibilità non fa altro che superare quanto sancito dalle legge 241/90 in merito all'accesso agli atti subordinato ad un particolare interesse del richiedente.
Due brevi commenti su alcuni temi bilancio e turismo.
Vedo il tema bilancio del nostro Comune viene messo sempre da parte e purtroppo arrivano i primi provvedimenti della Regione. Lasciamo perdere il tema riscossione che non si ha il coraggio di affrontare di petto.
Nessuna Giunta Giorgianni e' stata in grado di dare il giusto supporto al Ragioniere Generale. Pertanto, ci troviamo di fronte il solito risultato. Non riusciamo a rispettare la tempistica regolata dalla legge e alla fine sembra che arriva il Commissario. Ma mi domando: siete in grado di definire un programma di lavori ed eliminare gli ostacoli che impediscono di rispettare i tempi? Spero che non sia sempre il settore tecnico il colpevole di questi ritardi.
Per il turismo si punta sul mercato americano. Ma qualcuno ha dato uno sguardo alle statistiche degli anni precedenti ed alla provenienza dei soggetti turisti alle Eolie? Ho 48 anni e di americani ne ho visti sempre ben pochi alle Eolie.
Ma comunque e' un inizio... A mio parere prima di pensare allo stato,regione o territorio da aggredire con la propria offerta e' indispensabile individuare il modello di prodotto "turismo alle Eolie" da vendere.
Questo e' un mio parere lungi da me criticare l'operato di esperti a livello interplanetario del turismo.
Da quello che ho rilevato da alcuni studi sul Turismo esistono due modelli per confezionare il prodotto turistico:
1) il confezionamento dei prodotti secondo le esigenze del mercato, basata su un'accurata indagine dei mercati (ripeto quello americano mi sembra proprio il meno appetibile storicamente.. Inoltre, provate a dire ad un americano quanto tempo impiega per arrivare a Lipari e si farà quattro risate)
2) il confezionamento del prodotto turistico basato sullo specificità del territorio, la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali ai fini turistici.
Quest'ultimo penso sia quello più adatto al nostro territorio.
Angelo Sidoti
L'amministrazione comunale ha aggiornato sul proprio sito istituzionale la cartella "trasparenza valutazione e merito" inserendo delle sottocartelle "peccato che ad oggi la stragrande maggioranza delle stesse sono ancora vuote".
Intendo utilizzare nei prossimi giorni la nuova norma entrata in vigore lo scorso 20 aprile, data di entrata in vigore del decreto legislativo n.33, provvedimento scaturito dalla legge anticorruzione 190 del 2012.
In particolare dello strumento "dell'accesso civico", ovvero della possibilità di chiedere e ottenere entro 30 giorni la pubblicazione on line gli atti che l'amministrazione non rende conoscibili.
Questa possibilità non fa altro che superare quanto sancito dalle legge 241/90 in merito all'accesso agli atti subordinato ad un particolare interesse del richiedente.
Due brevi commenti su alcuni temi bilancio e turismo.
Vedo il tema bilancio del nostro Comune viene messo sempre da parte e purtroppo arrivano i primi provvedimenti della Regione. Lasciamo perdere il tema riscossione che non si ha il coraggio di affrontare di petto.
Nessuna Giunta Giorgianni e' stata in grado di dare il giusto supporto al Ragioniere Generale. Pertanto, ci troviamo di fronte il solito risultato. Non riusciamo a rispettare la tempistica regolata dalla legge e alla fine sembra che arriva il Commissario. Ma mi domando: siete in grado di definire un programma di lavori ed eliminare gli ostacoli che impediscono di rispettare i tempi? Spero che non sia sempre il settore tecnico il colpevole di questi ritardi.
Per il turismo si punta sul mercato americano. Ma qualcuno ha dato uno sguardo alle statistiche degli anni precedenti ed alla provenienza dei soggetti turisti alle Eolie? Ho 48 anni e di americani ne ho visti sempre ben pochi alle Eolie.
Ma comunque e' un inizio... A mio parere prima di pensare allo stato,regione o territorio da aggredire con la propria offerta e' indispensabile individuare il modello di prodotto "turismo alle Eolie" da vendere.
Questo e' un mio parere lungi da me criticare l'operato di esperti a livello interplanetario del turismo.
Da quello che ho rilevato da alcuni studi sul Turismo esistono due modelli per confezionare il prodotto turistico:
1) il confezionamento dei prodotti secondo le esigenze del mercato, basata su un'accurata indagine dei mercati (ripeto quello americano mi sembra proprio il meno appetibile storicamente.. Inoltre, provate a dire ad un americano quanto tempo impiega per arrivare a Lipari e si farà quattro risate)
2) il confezionamento del prodotto turistico basato sullo specificità del territorio, la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali ai fini turistici.
Quest'ultimo penso sia quello più adatto al nostro territorio.
Angelo Sidoti
Auguri Zio Angelino
Riceviamo e pubblichiamo:
Zio Angelino, visto che sono lontano e non posso venirti a trovare di persona, come faccio ogni qualvolta vengo a Lipari, ti faccio tramite il sito di Salavatore Sarpi i miei più cari ed affettuosi auguri.
Di "angelini"nella famiglia Sardella ce ne siamo tanti ed ognuno di noi e' fiero di portare questo nome. Il nonno Angelo (Anciulino u postinu) era il primo e tu sei il secondo quale primogenito della famiglia Sardella.
Un grosso abbraccio e tanti cari auguri tuo nipote Angelino.
Zio Angelino, visto che sono lontano e non posso venirti a trovare di persona, come faccio ogni qualvolta vengo a Lipari, ti faccio tramite il sito di Salavatore Sarpi i miei più cari ed affettuosi auguri.
Di "angelini"nella famiglia Sardella ce ne siamo tanti ed ognuno di noi e' fiero di portare questo nome. Il nonno Angelo (Anciulino u postinu) era il primo e tu sei il secondo quale primogenito della famiglia Sardella.
Un grosso abbraccio e tanti cari auguri tuo nipote Angelino.
I due "estremi" della famiglia Sardella: Angelino e Don Gaetano
In questa foto scattata stamani sono insieme due dei 13 figli della famiglia Sardella.
Il primo: Angelino ( a dx nella foto); l'ultimo: Don Gaetano (a sx nella foto)
Il primo: Angelino ( a dx nella foto); l'ultimo: Don Gaetano (a sx nella foto)
Angelo Sardella. Per sempre carabiniere dentro....e sindaco per 1 giorno (L'intervista)
Compie 90 anni quest'oggi il signor Angelino Sardella, titolare del bar ubicato proprio davanti alla chiesa di San Pietro a Lipari.
Il signor Angelino Sardella (il più grande di 13 figli- Don Gaetano è il più piccolo) ha un trascorso non indifferente nell'Arma dei Carabinieri dove ha prestato servizio per dieci anni. Si tratta, quindi, dell'eoliano più longevo, tra quelli che hanno indossato la divisa dell'Arma.
Quest'oggi, a sorpresa, i carabinieri della stazione di Lipari, con in testa il maresciallo Francesco Villari, gli hanno consegnato una targa ricordo.
Angelo Sardella- così come già accaduto per il compianto Bartoluzzo Ruggiero - ha potuto anche indossare la fascia tricolore. Ricevendo l'onorificenza di "sindaco per un giorno".
All'evento dedicheremo a seguire un ampio servizio fotografico.
Nel frattempo vi proponiamo una breve intervista realizzata stamani. Intervista nella quale ricorda il periodo trascorso nell'Arma, in particolare in Calabria, ribadendo con fermezza di essere "Da sempre carabiniere dentro".
L'intervista:
Il signor Angelino Sardella (il più grande di 13 figli- Don Gaetano è il più piccolo) ha un trascorso non indifferente nell'Arma dei Carabinieri dove ha prestato servizio per dieci anni. Si tratta, quindi, dell'eoliano più longevo, tra quelli che hanno indossato la divisa dell'Arma.
Quest'oggi, a sorpresa, i carabinieri della stazione di Lipari, con in testa il maresciallo Francesco Villari, gli hanno consegnato una targa ricordo.
Angelo Sardella- così come già accaduto per il compianto Bartoluzzo Ruggiero - ha potuto anche indossare la fascia tricolore. Ricevendo l'onorificenza di "sindaco per un giorno".
All'evento dedicheremo a seguire un ampio servizio fotografico.
Nel frattempo vi proponiamo una breve intervista realizzata stamani. Intervista nella quale ricorda il periodo trascorso nell'Arma, in particolare in Calabria, ribadendo con fermezza di essere "Da sempre carabiniere dentro".
L'intervista:
Finanziaria regionale. Ecco cosa è stato impugnato dal Commissario dello Stato
Cliccando su questo link http://eolienews.blogspot.it/2013/05/finanziaria-ecco-il-testo-completo.html
potrete leggere il documento completo relativo alle parti impugnate dal commissario Aronica nella finanziaria regionale. Tra queste parti anche quella inerente al ticket.
potrete leggere il documento completo relativo alle parti impugnate dal commissario Aronica nella finanziaria regionale. Tra queste parti anche quella inerente al ticket.
Le Eolie e le date da ricordare a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca
11 maggio 1984:
La rivolta di
Alicudi
L’11
maggio 1984 la stampa nazionale accende i suoi riflettori su Alicudi, l’isola è
da una decina di giorni in rivolta e si prepara ad uno sciopero della fame.
Ma
andiamo per ordine:
Il
30 aprile il comitato di protesta di
Alicudi invia un dettagliato promemoria al Presidente della Repubblica, Sandro
Pertini, sui problemi irrisolti dell’isola. Nei successivi giorni i cittadini decidono
un volontario isolamento e non
consentono l’accosto a Scalo Palomba di navi ed Aliscafi. Le uniche notizie vengono
irradiate da Radio Arcipelago Eoliano attraverso collegamenti telefonici.
Il
10 maggio le ultime provviste vengono razionate, scatolette di carne per gli
adulti, pacchi di biscotti per i più piccoli. Nella mattinata della stessa
giornata una motovedetta dei carabinieri proveniente da Messina ha il permesso
di attraccare ad Alicudi per scaricare una cassa di medicinali e consentire il
cambio della guardia medica.
All’origine
della protesta, c’erano le condizioni disagevoli in cui la popolazione era costretta
a vivere: mancavano, infatti, la luce elettrica e l’acqua, erano carenti i
servizi sanitari; l’unico piccolo molo di cemento non consentiva nessun tipo di
accosto con qualsiasi tempo.
Il
brevissimo lungomare non era protetto dai marosi e d’inverno si trasformava in
un impercorribile acquitrino, due soli i telefoni (uno nell’ufficio postale,
l’altro al posto pubblico), la scuola dei ragazzi era un vero dramma. Gli
abitanti protestavano anche per ottenere che venisse riparata la chiesetta e
l’edificio della scuola elementare. L’anno precedente erano mancati pane e
pasta per oltre venti giorni e si erano esaurite le scorte di medicinali. L’elencazione
delle carenze era lunga, come non era breve il conto delle promesse fatte e poi
sistematicamente non mantenute a Palermo ed a Roma. “Siamo in pochi, non pensano a noi” si lamentavano i cittadini,
ricordando come per tre volte in passato gli alicudari avevano disertato le
urne non votando per protesta. Tra le promesse non rispettate vi erano anche
quelle fatte dai dirigenti del compartimento siciliano dell’Enel che, anche in
considerazione di accordi con la Regione, avevano progettato una centrale
fotovoltaica che, tuttavia, era stata spostata nella più “comoda” Vulcano.
Il
sindaco di Lipari, avvocato Emanuele Carnevale, per cercare di placare la
protesta, presentava la richiesta all’assessorato regionale ai lavori pubblici,
di un finanziamento di un miliardo e mezzo di lire per il molo di Alicudi ed un
finanziamento di 3 miliardi di lire per l’elettrificazione.
A
placare gli animi non era bastato neanche l’annuncio, dato dal Prefetto di
Messina Pandolfini, che il presidente della Regione Siciliana, Modesto Sardo, era
disponibile a incontrarsi con una delegazione di manifestanti.
Ad
Alicudi si era decisi ad andare fino in fondo, costi quello che costi, mentre la
protesta si allargava anche alla vicina Filicudi ed all’abitato di Ginostra che
soffrivano i medesimi problemi.
Il
15 maggio gli abitanti di Alicudi
inviano un ulteriore telegramma al Presidente della Repubblica, Sandro Pertini,
sospendendo lo sciopero della fame.
Il
18 maggio, una delegazione raggiunge
Palermo dopo che il presidente della Regione, Modesto Sardo, ha convocato una
riunione con all’ordine del giorno la valutazione dello stato di cose esistente
nelle isole “in rivolta”, ma soprattutto per Alicudi.
“speriamo fermamente che il Presidente della
Regione prenda atto delle pesanti responsabilità che gli amministratori
pubblici hanno da quant’anni nei nostri confronti” dichiarava Carlo Gallo,
presidente del Comitato “in primo luogo
Alicudi ha bisogno di un porto “magari piccolo,
che non comporti un eccessivo dispendio di soldi, al massimo 600-700
milioni, ma che tuttavia sia un impianto che permetta alle navi traghetto di
attraccare evitandoci i trasbordi delle merci e delle persone sulle barche”.
Al
“vertice” di Palermo parteciparono, oltre a una delegazione del Comitato di
agitazione, il sindaco ed il Presidente dell’Azienda Soggiorno e Turismo delle
Isole Eolie.
La
vicenda trova la conclusione all’indomani del telegramma del Capo dello Stato Sandro
Pertini, che scrive: “Sono con voi, alla gente che protesta
esprimo tutta la mia solidarietà e mi auguro che i vostri problemi al più
presto possano essere risolti”; ma il Presidente non si limita alla
solidarietà di un telegramma ma interviene, soprattutto, nei confronti del
presidente della Regione che delega l’assessore regionale ai Lavori Pubblici
per redigere una perizia e stabilire la somma occorrente per la realizzazione
del nuovo approdo ed avvia l’iter per approvare con una legge regionale
l’elettrificazione sia di Alicudi sia di Filicudi.
Faccio
qui una proposta: perché non intestare il lungomare di Alicudi al Presidente
Sandro Pertini?
Nelle foto: 1 e 2 Alicudi prima del porto; 3 Alicudi con il porto; 4 e 5 il Presidente Sandro Pertini
venerdì 10 maggio 2013
Milazzo in lacrime saluta Peppe Tusa. Il marinaio era di casa anche a Lipari
gazzettadelsud.it
Il lavoro in Guardia costiera, la famiglia, la musica dance, gli amici, la fidanzata Giusy. Era questo il mondo di Peppe Tusa, crollato a Genova come la stessa torre di controllo sventrata da una collisione fatale, sotto le cui macerie ha trovato la morte anche il giovane ragazzo milazzese. Una vita spezzata a soli 30 anni, quando i progetti e i sogni non ti fanno neanche lontanamente prendere in considerazione un prematuro fine corsa. Perché di progetti, “Giuppy black”, come veniva chiamato una volta indossate le cuffie da dj, ne aveva tanti. A partire da questa estate, con le serate che si accingeva a programmare nei vari locali, cominciando il 24 maggio in un locale del Borgo. Ci sapeva fare dietro la consolle, Giuppy Black, spinto non solo dalla passione, ma anche dalla consapevolezza di come, attraverso la sua musica, riuscisse a far divertire la gente, regalando quegli stessi sorrisi che lui era solito dispensare a tutti. Aveva una collezione infinita di dischi in vinile, nel 2004 si era classificato secondo al campionato italiano per deejay “dj trip”, ed era reduce dalla partecipazione alla convention mondiale dell’house a Miami, dove si era anche esibito. Un lungo viaggio che aveva deciso di fare con la fidanzata Giusy, avvocato di Milazzo alla quale era legato da circa 3 anni. Nonostante la realizzazione sul piano professionale, con l’ingresso nella Guardia costiera era riuscito negli anni a proseguire nell’attività di dj, nei ritagli di tempo libero. Proprio a Genova, città nella quale risiedeva da circa cinque anni, prestando servizio presso la sezione operativa della Capitaneria di porto, aveva intrapreso una collaborazione con un’etichetta discografica nazionale, oltre a suonare in alcuni locali di Milano. A Milazzo, dove tornava spesso per riabbracciare familiari, fidanzata ed amici, il suo nome era legato anche alla radio, con la realizzazione, assieme ad un gruppo di amici storici, del programma “A volte ritornano”, caratterizzato da esilaranti scherzi telefonici. «Con Peppe ci conoscevamo da circa 15 annici dice Emiliano Venuti, uno dei compagni di avventura in radio -. Suonava in tanti locali, realizzava dischi, a testimonianza di come la musica fosse il suo più grande sogno. Era una persona meravigliosa che lasciava una traccia in chiunque avesse la fortuna di conoscerlo». Chi era al corrente del tipo di lavoro di Peppe, una volta appresa la notizia dell’incidente di Genova, ha avuto un sussulto improvviso. «Ho provato immediatamente a contattarlo – ci riferisce Luca Gentile, un amico di vecchia data –. Sapevo che lavorava proprio nella torre di controllo, e volevo sincerarmi che stesse bene. Il suo telefono però, risultava irraggiungibile o spento. E’ bastato questo per alimentare inmeun brutto presentimento. Poi, la tragica conferma». Ma c’è anche chi ha vissuto Peppe da collega, nei suoi anni in Capitaneria di porto. «Siamo stati insieme quasi due anni a Termini Imerese – ci racconta Stefano Assormante –. Viaggiavamo sullo stesso treno e ricordo le tante risate durante il tragitto. Nonostante fossimo entrambi milazzesi, non ci conoscevamo prima, ma è stato il lavoro a legarci e a far sì che diventassimo non solo colleghi, ma anche amici». «Era il classico ragazzo buono e disponibile con tutti – afferma Roberta Maresca, un’altra amica di Giuppy –. Umile, gentile, si faceva in quattro per gli amici». Parole di stima e affetto, condivise da tantissimi amici, colleghi e semplici conoscenti che hanno copiosamente riempito la sua pagina facebook per l’ultimo saluto. Intanto, alcuni musicisti milazzesi, in omaggio a Giuseppe Tusa, chiedono ai gestori dei locali di Milazzo di astenersi dal proporre serate di musica live o da discoteca sia sabato che domenica. E il sindaco Carmelo Pino ha voluto manifestare anche a nome della città il suo cordoglio.
Il lavoro in Guardia costiera, la famiglia, la musica dance, gli amici, la fidanzata Giusy. Era questo il mondo di Peppe Tusa, crollato a Genova come la stessa torre di controllo sventrata da una collisione fatale, sotto le cui macerie ha trovato la morte anche il giovane ragazzo milazzese. Una vita spezzata a soli 30 anni, quando i progetti e i sogni non ti fanno neanche lontanamente prendere in considerazione un prematuro fine corsa. Perché di progetti, “Giuppy black”, come veniva chiamato una volta indossate le cuffie da dj, ne aveva tanti. A partire da questa estate, con le serate che si accingeva a programmare nei vari locali, cominciando il 24 maggio in un locale del Borgo. Ci sapeva fare dietro la consolle, Giuppy Black, spinto non solo dalla passione, ma anche dalla consapevolezza di come, attraverso la sua musica, riuscisse a far divertire la gente, regalando quegli stessi sorrisi che lui era solito dispensare a tutti. Aveva una collezione infinita di dischi in vinile, nel 2004 si era classificato secondo al campionato italiano per deejay “dj trip”, ed era reduce dalla partecipazione alla convention mondiale dell’house a Miami, dove si era anche esibito. Un lungo viaggio che aveva deciso di fare con la fidanzata Giusy, avvocato di Milazzo alla quale era legato da circa 3 anni. Nonostante la realizzazione sul piano professionale, con l’ingresso nella Guardia costiera era riuscito negli anni a proseguire nell’attività di dj, nei ritagli di tempo libero. Proprio a Genova, città nella quale risiedeva da circa cinque anni, prestando servizio presso la sezione operativa della Capitaneria di porto, aveva intrapreso una collaborazione con un’etichetta discografica nazionale, oltre a suonare in alcuni locali di Milano. A Milazzo, dove tornava spesso per riabbracciare familiari, fidanzata ed amici, il suo nome era legato anche alla radio, con la realizzazione, assieme ad un gruppo di amici storici, del programma “A volte ritornano”, caratterizzato da esilaranti scherzi telefonici. «Con Peppe ci conoscevamo da circa 15 annici dice Emiliano Venuti, uno dei compagni di avventura in radio -. Suonava in tanti locali, realizzava dischi, a testimonianza di come la musica fosse il suo più grande sogno. Era una persona meravigliosa che lasciava una traccia in chiunque avesse la fortuna di conoscerlo». Chi era al corrente del tipo di lavoro di Peppe, una volta appresa la notizia dell’incidente di Genova, ha avuto un sussulto improvviso. «Ho provato immediatamente a contattarlo – ci riferisce Luca Gentile, un amico di vecchia data –. Sapevo che lavorava proprio nella torre di controllo, e volevo sincerarmi che stesse bene. Il suo telefono però, risultava irraggiungibile o spento. E’ bastato questo per alimentare inmeun brutto presentimento. Poi, la tragica conferma». Ma c’è anche chi ha vissuto Peppe da collega, nei suoi anni in Capitaneria di porto. «Siamo stati insieme quasi due anni a Termini Imerese – ci racconta Stefano Assormante –. Viaggiavamo sullo stesso treno e ricordo le tante risate durante il tragitto. Nonostante fossimo entrambi milazzesi, non ci conoscevamo prima, ma è stato il lavoro a legarci e a far sì che diventassimo non solo colleghi, ma anche amici». «Era il classico ragazzo buono e disponibile con tutti – afferma Roberta Maresca, un’altra amica di Giuppy –. Umile, gentile, si faceva in quattro per gli amici». Parole di stima e affetto, condivise da tantissimi amici, colleghi e semplici conoscenti che hanno copiosamente riempito la sua pagina facebook per l’ultimo saluto. Intanto, alcuni musicisti milazzesi, in omaggio a Giuseppe Tusa, chiedono ai gestori dei locali di Milazzo di astenersi dal proporre serate di musica live o da discoteca sia sabato che domenica. E il sindaco Carmelo Pino ha voluto manifestare anche a nome della città il suo cordoglio.
Verba volant, scripta manent (di Giuseppe Alessandro D'Angelo)
Verba volant, scripta manent, tradotta letteralmente, significa le parole volano, gli scritti rimangono e generalmente “le parole” oltre che a portarsele via il vento, riescono a trovare terra fertile tra gli sciocchi ed i creduloni. Di contro, gli scritti rimangono indelebili, visibili agli occhi di tutti, facili da appurare. Ciò che è scritto leggere si può. Scrivo questo, perché sono fermamente convinto come disse la Santorelli, che “tante cose cambierebbero se la gente salvasse la sostanza con lo stesso impegno con cui salva l’apparenza”. Gli articoli da me serenamente pubblicati, raccontano problematiche inerenti le nostre Isole, a mio avviso di rilevanza sociale e collettiva o almeno spero, ed è un dovere, come cittadino, come persona, mettersi in gioco e confrontarsi, raccontando ed eventualmente divulgando i fatti accaduti, con chiarezza, serietà e scrupolosità, senza lasciarsi scoraggiare ne intimidire dalle chiacchiere allusive ed infanganti di qualche stolto irresponsabile e del suo seguito, che vive come Lucignolo nel paese dei balocchi.
Per quello che mi riguarda “ed esclusivamente a costui, è rivolta la presente”, posso affermare che la falsa ed inesistente DIFFIDA…. “Attribuitami di recente da quest’ultimo per salvarsi la faccia”, nel nostro ordinamento giuridico, non esiste, non ha valore di legge, chi asserisce questo è di fatto un impostore e come tale va considerato, per cui nessun Pubblico Ufficiale può accogliere, ne avvalorare e ne tantomeno proporre un provvedimento simile, quindi che posso dire…, meglio inventarsi qualcos’altro sul mio conto, che possa essere più simile alla verità per non cadere sovente nel ridicolo, cose che non possono essere facilmente smentite, per esempio che mi avete fatto rapire dagli alieni, che sono stato preso ad ombrellate da Mary Poppins o addirittura bastonato da Mazzinga Z mentre rincasavo, usate meglio l’immaginazione come avete più volte già fatto in passato, in fin dei conti come disse Oscar Wilde: “L'immaginazione è una qualità che è stata data all'uomo per compensarlo di ciò che egli non è, Il senso dell'umorismo gli è stato dato per consolarlo di ciò che è”.
Oppure valutate il silenzio, meglio tacere e passare per sciocco che parlare e dissipare ogni dubbio. Personalmente, continuerò con tranquillità “senza chiacchiere” a documentare, scrivere e rendere pubbliche, tutte quelle azioni che a mio giudizio debbano essere attenzionate alla nostra società a cui spetta il compito di giudicare, nel puro spirito d’informazione, ed assumendomi ogni responsabilità, per non dover dire un domani “non lo sapevo”. Sinceramente non so, se per quello che ho scritto di recente, ha riso qualcuno “come si asserisce”, indubbiamente ed indipendentemente, quello che è successo, ha fatto piangere molti. Chiudo citando Seneca: “Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto”.
Giuseppe Alessandro D'Angelo
Per quello che mi riguarda “ed esclusivamente a costui, è rivolta la presente”, posso affermare che la falsa ed inesistente DIFFIDA…. “Attribuitami di recente da quest’ultimo per salvarsi la faccia”, nel nostro ordinamento giuridico, non esiste, non ha valore di legge, chi asserisce questo è di fatto un impostore e come tale va considerato, per cui nessun Pubblico Ufficiale può accogliere, ne avvalorare e ne tantomeno proporre un provvedimento simile, quindi che posso dire…, meglio inventarsi qualcos’altro sul mio conto, che possa essere più simile alla verità per non cadere sovente nel ridicolo, cose che non possono essere facilmente smentite, per esempio che mi avete fatto rapire dagli alieni, che sono stato preso ad ombrellate da Mary Poppins o addirittura bastonato da Mazzinga Z mentre rincasavo, usate meglio l’immaginazione come avete più volte già fatto in passato, in fin dei conti come disse Oscar Wilde: “L'immaginazione è una qualità che è stata data all'uomo per compensarlo di ciò che egli non è, Il senso dell'umorismo gli è stato dato per consolarlo di ciò che è”.
Oppure valutate il silenzio, meglio tacere e passare per sciocco che parlare e dissipare ogni dubbio. Personalmente, continuerò con tranquillità “senza chiacchiere” a documentare, scrivere e rendere pubbliche, tutte quelle azioni che a mio giudizio debbano essere attenzionate alla nostra società a cui spetta il compito di giudicare, nel puro spirito d’informazione, ed assumendomi ogni responsabilità, per non dover dire un domani “non lo sapevo”. Sinceramente non so, se per quello che ho scritto di recente, ha riso qualcuno “come si asserisce”, indubbiamente ed indipendentemente, quello che è successo, ha fatto piangere molti. Chiudo citando Seneca: “Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto”.
Giuseppe Alessandro D'Angelo
Pellegrinaggio a Pirrera per ricordare i caduti del Santamarina e il quesito sulla Misericordia
Fra le tante manifestazioni e cerimonie di ieri, 9 maggio, è bene anche ricordare il pellegrinaggio della Parrocchia di S.Pietro a Pirrera, alla Casa di Preghiera Madre Florenzia Profilio.
Un pellegrinaggio, che ha preso le mosse dalla piazzetta San Pio di Pietralcina in pulman, ed ha avuto tre momenti essenziali: il saluto a Maria Madre dello Stupore all’edicola posta lungo la strada che dalla Chiesa di Pirrera porta alla casa delle suore, la Messa presieduta da Mons. Sardella all’aperto dinnanzi alla cappella della Casa di Preghiera dedicata ai morti del Santamarina, la relazione di Michele Giacomantonio sul tema “La Chiesa sacramento di Misericordia” per la serie di incontri di Catechesi per adulti.
“Esiste ancora la misericordia in questo mondo? – si è chiesto il relatore introducendo l’argomento - Il secolo scorso il XX è stato un secolo terribile: abbiamo conosciuto due sistemi totalitari brutali, due guerre mondiali con decine di milioni di morti, lo sterminio di massa, l'esplosione della bomba atomica...E quello appena iniziato non sembra dover essere da meno visto che é stato salutato, nel suo primo anno, mentre continuano e si approfondiscono i drammi degli immigrati, dallo sfruttamento dei bambini, l’emarginazione di ampi strati di popolo.
“Pietà l’è morta” diceva una antica canzone che gli alpini cantavano nella prima guerra mondiale. Si, sembra proprio che Dio sia morto e con lui la pietà e l'umanità per cui, per molti l'unica prospettiva, é la disperazione
.Eppure non si può dire che la compassione e la misericordia oggi ci siano diventate del tutto estranee e ci manchino. La solidarietà che si manifesta di fronte alle catastrofi naturali, ai terremoti, alle alluvioni; le collette che si rincorrono a favore di ospedali in Africa, dei medicinali e delle cure in genere per i bambini e per i poveri, la solidarietà nelle famiglie e fra le famiglie, a livello di vicinato, di paese; tutto questo ci dice che compassione e misericordia non sono morte.
E allora ci torna alla mente un antico proverbio cinese che saggiamente ricorda che “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. La misericordia non è morta ma forse, le sue opere, vanno sostenute, alimentate, opportunamente presentate…
Sono in molti oggi a comprendere che, a differenza di come sosteneva Nietzsche, la morte di Dio non porta alla liberazione dell'uomo ma alla perdita della sua dignità e della speranza. Sarebbe il trionfo dei violenti e dell'ingiustizia. Senza Dio non c'è più alcuna istanza a cui appellarsi, non c'è più alcuna speranza in un senso ultimo e in un'ultima giustizia.
Ma riconoscere questo equivale a riproporre con forza la concretezza della
fede in Dio per cui l' annunzio della sua morte e' l'annunzio della nostra incapacità a comprenderlo, a comunicarlo, a testimoniarlo”
Dopo questa introduzione la relazione ha affrontato il tema della misericordia nell’Antico Testamento, nella predicazione di Gesù e come la Chiesa può essere un punto di riferimento forte che riesca a dare visibilità e forza alle miglia di opere che maturano nella quotidianità della vita diventando così “profezia” di Misericordia.
Il pellegrinaggio si è concluso verso le 20 con il rientro dei partecipanti in pulman ed in macchina.
Un pellegrinaggio, che ha preso le mosse dalla piazzetta San Pio di Pietralcina in pulman, ed ha avuto tre momenti essenziali: il saluto a Maria Madre dello Stupore all’edicola posta lungo la strada che dalla Chiesa di Pirrera porta alla casa delle suore, la Messa presieduta da Mons. Sardella all’aperto dinnanzi alla cappella della Casa di Preghiera dedicata ai morti del Santamarina, la relazione di Michele Giacomantonio sul tema “La Chiesa sacramento di Misericordia” per la serie di incontri di Catechesi per adulti.
“Esiste ancora la misericordia in questo mondo? – si è chiesto il relatore introducendo l’argomento - Il secolo scorso il XX è stato un secolo terribile: abbiamo conosciuto due sistemi totalitari brutali, due guerre mondiali con decine di milioni di morti, lo sterminio di massa, l'esplosione della bomba atomica...E quello appena iniziato non sembra dover essere da meno visto che é stato salutato, nel suo primo anno, mentre continuano e si approfondiscono i drammi degli immigrati, dallo sfruttamento dei bambini, l’emarginazione di ampi strati di popolo.
“Pietà l’è morta” diceva una antica canzone che gli alpini cantavano nella prima guerra mondiale. Si, sembra proprio che Dio sia morto e con lui la pietà e l'umanità per cui, per molti l'unica prospettiva, é la disperazione
.Eppure non si può dire che la compassione e la misericordia oggi ci siano diventate del tutto estranee e ci manchino. La solidarietà che si manifesta di fronte alle catastrofi naturali, ai terremoti, alle alluvioni; le collette che si rincorrono a favore di ospedali in Africa, dei medicinali e delle cure in genere per i bambini e per i poveri, la solidarietà nelle famiglie e fra le famiglie, a livello di vicinato, di paese; tutto questo ci dice che compassione e misericordia non sono morte.
E allora ci torna alla mente un antico proverbio cinese che saggiamente ricorda che “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. La misericordia non è morta ma forse, le sue opere, vanno sostenute, alimentate, opportunamente presentate…
Sono in molti oggi a comprendere che, a differenza di come sosteneva Nietzsche, la morte di Dio non porta alla liberazione dell'uomo ma alla perdita della sua dignità e della speranza. Sarebbe il trionfo dei violenti e dell'ingiustizia. Senza Dio non c'è più alcuna istanza a cui appellarsi, non c'è più alcuna speranza in un senso ultimo e in un'ultima giustizia.
Ma riconoscere questo equivale a riproporre con forza la concretezza della
fede in Dio per cui l' annunzio della sua morte e' l'annunzio della nostra incapacità a comprenderlo, a comunicarlo, a testimoniarlo”
Dopo questa introduzione la relazione ha affrontato il tema della misericordia nell’Antico Testamento, nella predicazione di Gesù e come la Chiesa può essere un punto di riferimento forte che riesca a dare visibilità e forza alle miglia di opere che maturano nella quotidianità della vita diventando così “profezia” di Misericordia.
Il pellegrinaggio si è concluso verso le 20 con il rientro dei partecipanti in pulman ed in macchina.
Rete Scolastica in Sicilia. Le linee guida dell'assessore regionale (di Bartolo Pavone)
Alla riunione di mercoledì 8-5-2013, L’ Assessore Scilabra ha dettato le linee guida e i criteri per garantire alla rete scolastica siciliana una stabilità certa per il triennio 2015-2018.
Secondo l’Assessorato, sulla popolazione scolastica rilevata per l'anno 2012/2013, pari a 780.535, assumendo come valore medio 850 di popolazione scolastica per singola scuola, in Sicilia si potrebbero costituire 900 Istituzioni scolastiche autonome. La Regione Sicilia si ripromette una programmazione efficiente ed efficace sul territorio tenendo conto delle norme generali emanate dallo Stato e delle reali esigenze delle realtà locali, quali: utenza, incremento lavorativo, imprenditoria, sviluppo aziendale, e prevedendo anche misure volte a ridurre il disagio degli utenti stimando deroghe per:
- per le istituzioni scolastiche sito nei comuni dichiarati montani, il numero minimo degli alunni è ridotto a quattrocento;
-per le istituzioni scolastiche insistenti in aree ad alta densità demografica con finalità formative che richiedono beni strutturali, laboratori e officine di alto valore tecnologico o artistico, può non essere applicato il parametro massimo (novecento alunni). Inoltre la Regione , nei casi di fusione o unione di scuole del primo ciclo, dal punto di vista di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento , ritiene di avvantaggiare la costituzione di Istituti Comprensivi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici
Per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo, l’Assessorato Regionale procederà prioritariamente, al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, all’unione di Istituti sottodimensionati dello stesso ordine e tipo con la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo solo nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’Istituzione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica.
Per l’Anief ha partecipato il prof. Giovanni Portuesi .
L’Anief ha rivendicato i seguenti punti:
1) rispetto dei criteri generali fissati dal D.P.R. 233/98 e dal D.P.R. 81/09 .
2) La sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 che ricorda come tutti gli atti emanati in nome di una norma di legge dichiarata incostituzionale perdono la loro validità ed efficacia dopo la pubblicazione della sentenza mentre tutti gli interessati (studenti, personale dirigente e dipendente) possono la difesa dei propri diritti soggettivi lesa dall’adozione di norme cancellate dal nostro ordinamento. Il recupero delle scuole autonome perse in questi anni trascorsi tramite la legge regionale n.6/2000;
3) E’ favorevole all’apertura dei tavoli provinciali e al coinvolgimento di tutti gli ordinamenti territoriali.
Ipotesi di calendario delle convocazioni dei Tavoli tecnici provinciali:
1) Giovedì 16 maggio Tavolo tecnico regionale per la condivisione linee guida; 2 ) Martedì 28 maggio Tavolo provincia di Palermo; 3) Venerdì 31 maggio Tavolo provincia di Agrigento; 4) Martedì 4 giugno Tavolo provincia di Caltanissetta; 5) Giovedì giugno Tavolo provincia di Enna; 6) Martedì 11 giugno Tavolo provincia di Trapani ; 7) Giovedì 13 giugno Tavolo provincia di Catania ; 8) Venerdì 14 giugno Tavolo provincia di Messina ; )9)Martedì 18 giugno Tavolo provincia di Ragusa; 10) Mercoledì 19 giugno Tavolo provincia di Siracusa.
Bartolo Pavone
Secondo l’Assessorato, sulla popolazione scolastica rilevata per l'anno 2012/2013, pari a 780.535, assumendo come valore medio 850 di popolazione scolastica per singola scuola, in Sicilia si potrebbero costituire 900 Istituzioni scolastiche autonome. La Regione Sicilia si ripromette una programmazione efficiente ed efficace sul territorio tenendo conto delle norme generali emanate dallo Stato e delle reali esigenze delle realtà locali, quali: utenza, incremento lavorativo, imprenditoria, sviluppo aziendale, e prevedendo anche misure volte a ridurre il disagio degli utenti stimando deroghe per:
- per le istituzioni scolastiche sito nei comuni dichiarati montani, il numero minimo degli alunni è ridotto a quattrocento;
-per le istituzioni scolastiche insistenti in aree ad alta densità demografica con finalità formative che richiedono beni strutturali, laboratori e officine di alto valore tecnologico o artistico, può non essere applicato il parametro massimo (novecento alunni). Inoltre la Regione , nei casi di fusione o unione di scuole del primo ciclo, dal punto di vista di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento , ritiene di avvantaggiare la costituzione di Istituti Comprensivi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici
Per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo, l’Assessorato Regionale procederà prioritariamente, al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, all’unione di Istituti sottodimensionati dello stesso ordine e tipo con la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo solo nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’Istituzione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica.
Per l’Anief ha partecipato il prof. Giovanni Portuesi .
L’Anief ha rivendicato i seguenti punti:
1) rispetto dei criteri generali fissati dal D.P.R. 233/98 e dal D.P.R. 81/09 .
2) La sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 che ricorda come tutti gli atti emanati in nome di una norma di legge dichiarata incostituzionale perdono la loro validità ed efficacia dopo la pubblicazione della sentenza mentre tutti gli interessati (studenti, personale dirigente e dipendente) possono la difesa dei propri diritti soggettivi lesa dall’adozione di norme cancellate dal nostro ordinamento. Il recupero delle scuole autonome perse in questi anni trascorsi tramite la legge regionale n.6/2000;
3) E’ favorevole all’apertura dei tavoli provinciali e al coinvolgimento di tutti gli ordinamenti territoriali.
Ipotesi di calendario delle convocazioni dei Tavoli tecnici provinciali:
1) Giovedì 16 maggio Tavolo tecnico regionale per la condivisione linee guida; 2 ) Martedì 28 maggio Tavolo provincia di Palermo; 3) Venerdì 31 maggio Tavolo provincia di Agrigento; 4) Martedì 4 giugno Tavolo provincia di Caltanissetta; 5) Giovedì giugno Tavolo provincia di Enna; 6) Martedì 11 giugno Tavolo provincia di Trapani ; 7) Giovedì 13 giugno Tavolo provincia di Catania ; 8) Venerdì 14 giugno Tavolo provincia di Messina ; )9)Martedì 18 giugno Tavolo provincia di Ragusa; 10) Mercoledì 19 giugno Tavolo provincia di Siracusa.
Bartolo Pavone
....e si parla di megaporto (di Angelo Sidoti)
In
questi giorni il tema più trattato è quello del Mega Porto di Lipari.
Per
cui assistiamo a convocazioni di consigli comunali informali, lettere aperte,
commenti pubblici di alcuni concittadini sul web..
Ci
sono alcune sfumature "strane" che non mi spiego. Iscritti nei
partiti della maggioranza che "oggi" si lamentano di non essere mai stati
informati, mentre fino a qualche giorno fa lottavano per un posto in CDA,
consiglieri comunali che lamentano la mancanza di trasparenza e la non attività
del consiglio stesso. Eppure nel regolamento dovrebbe essere richiamata la
possibilità di auto convocazione del consiglio comunale. O sbaglio?
Non
parliamo poi della Commissione Trasporti che forse era quella più legittimata a
proporre gli argomenti da trattare sul tema portualità. O sbaglio?
A
proposito questa Commissione prima era presieduta dall' ex Assessore Masin.
Oggi?
Certo
Cuccia dovrebbe essere il degno sostituto alla Presidenza della Commissione. Ma
l'Assessore in questo momento è impegnato tra organizzare San Remo a Lipari ed
invitare Tour Operator di fama internazionale che, nella classifica di
categoria, occupano sicuramente i primi posti in graduatoria. O sbaglio?
Vi
rammento il tema legato alla situazione finanziaria del Comune che ritengo sia
argomento molto più urgente da affrontare. Su questo non vedo interesse dei
Consiglieri!!
Angelo Sidoti
L'assessore Cuccia annuncia incontro con tour operator internazionale
Ho il piacere di comunicare che domani, sabato 11 maggio alle ore 11.30, presso il comune di Lipari (Piazza Mazzini), si terrà un incontro alla presenza del Tour Operator internazionale Car Italy and Tours. Gli operatori turistici locali e la stampa locale sono invitati a partecipare.
Roberto Cuccia (Assessore al turismo, programmazione,sport, spettacolo del Comune di Lipari)
Portualità e occupazione. Incontro-confronto in aula consiliare a Lipari
Si è tenuto stamani nell'aula consiliare del comune di Lipari l'incontro- confronto (che vi abbiamo proposto in streaming grazie agli amici del Movimento 5stelle di Lipari) promosso dal consigliere Nuccio Russo. Il tema: portualità e occupazione.
In aula erano presenti in nove: Nunziata D'Alia, Antonella Caccetta, Nuccio Russo, Giacomo Biviano e Bartolo Lauria, Gesuele Fonti, Pietro Lo Cascio, Natale Famà, Mariano Bruno e Emanuele Carnevale. All'unanimità, dopo una serie di interventi, è stato deciso di richiedere l'autoconvocazione del Consiglio comunale.
In aula erano presenti in nove: Nunziata D'Alia, Antonella Caccetta, Nuccio Russo, Giacomo Biviano e Bartolo Lauria, Gesuele Fonti, Pietro Lo Cascio, Natale Famà, Mariano Bruno e Emanuele Carnevale. All'unanimità, dopo una serie di interventi, è stato deciso di richiedere l'autoconvocazione del Consiglio comunale.
Sequestrato l'impianto di pre-trattamento liquami di Lipari
Che l'impianto di pre-trattamento liquami di Lipari, ubicato in contrada S.Caterina(Via Falcone-Borsellino), fosse già da tempo nel mirino dei carabinieri del NOE e della magistratura era cosa risaputa.
Nel novembre scorso, l'ultima volta in ordine di tempo, l'impianto di pre-trattamento liquami di Lipari (che risale a circa 40 anni fa) è stato sottoposto a controlli e verifiche, alla presenza dei carabinieri, da parte del CTU del Tribunale di Barcellona e dei tecnici dell'ARPA. In quei giorni prelievi vennero anche effettuati al largo di Monterosa dove la condotta scarica in mare i liquami "pre-trattati"
Stamani, però, la già delicata situazione, si è arricchita con un "colpo di scena".
I carabinieri di Lipari, in collaborazione con il NOE di Catania, hanno posto sotto sequestro preventivo l'impianto su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica dott. Giorgio Nicola
La motivazione sarebbe da ricercare (ma manca una comunicazione ufficiale) nel non efficace funzionamento dell'impianto e nell'inquinamento provocato dallo stesso.
Per la delicatissima vicenda, contestualmente, sono "partiti" per quanti a vario titolo interessati (amministratori ed ex amministratori, dirigenti ed ex dirigenti, tecnici) una serie di informazioni di garanzia.
Custode giudiziario dell'impianto, nel quale non potrà neppure entrare la ditta Gitto che si occupa della manutenzione, è stato nominato l'avvocato Gaetano Orto, assessore del comune di Lipari.
Orto è intenzionato, per conto dell'amministrazione, a presentare con estrema celerità una istanza alla Procura per chiedere il dissequestro dell'impianto, vista l'urgente necessità di garantire la sua manutenzione e per evitare che possano esserci problemi a livello igienico-sanitario. Con notevoli ricadute su una stagione turistica che già, tra l'altro, non si presenta con i migliori auspici. Oltre a trovare una soluzione alla vicenda bisognerebbe, a nostro avviso, capire cosa ha scritto nelle varie relazioni il biologo che, per conto del comune, monitora ormai da diversi anni l'impianto.
Come anticipato l'impianto di pre-trattamento, in questione, è stato realizzato circa 40 anni fa e "tarato" per una popolazione che, al massimo, non superasse, durante la stagione estiva, le 10-12 mila unità. Proprio per l'inadeguatezza dell'impianto è stata prevista ed inserita nello strumento urbanistico la realizzazione di una nuova ed efficace struttura che doveva sorgere a Pignataro dentro.
Area poi scartata a favore di Canneto Dentro. Ma il sito per il depuratore (per il quale sono disponibili circa 50 mila euro del Ministero dell'Ambiente) prescelto, dopo i necessari sopralluoghi, dal commissario Luigi Pelaggi, è oggetto di forti lamentele da parte dei residenti di Canneto, Serra, Pirrera e aree limitrofe che temono possa essere fonte di inquinamento. Ne sono derivati una serie di ricorsi e controricorsi che, a tutt'oggi, hanno impedito che Lipari potesse avere un vero e proprio depuratore e non una struttura "vetusta" e non più idonea allo scopo come quella posta sotto sequestro dai carabinieri in località Santa Caterina.
Certo con la stagione estiva alle porte per la civica amministrazione si presenta una difficile, difficilissima "gatta da pelare".
Nel novembre scorso, l'ultima volta in ordine di tempo, l'impianto di pre-trattamento liquami di Lipari (che risale a circa 40 anni fa) è stato sottoposto a controlli e verifiche, alla presenza dei carabinieri, da parte del CTU del Tribunale di Barcellona e dei tecnici dell'ARPA. In quei giorni prelievi vennero anche effettuati al largo di Monterosa dove la condotta scarica in mare i liquami "pre-trattati"
Stamani, però, la già delicata situazione, si è arricchita con un "colpo di scena".
I carabinieri di Lipari, in collaborazione con il NOE di Catania, hanno posto sotto sequestro preventivo l'impianto su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica dott. Giorgio Nicola
La motivazione sarebbe da ricercare (ma manca una comunicazione ufficiale) nel non efficace funzionamento dell'impianto e nell'inquinamento provocato dallo stesso.
Per la delicatissima vicenda, contestualmente, sono "partiti" per quanti a vario titolo interessati (amministratori ed ex amministratori, dirigenti ed ex dirigenti, tecnici) una serie di informazioni di garanzia.
Custode giudiziario dell'impianto, nel quale non potrà neppure entrare la ditta Gitto che si occupa della manutenzione, è stato nominato l'avvocato Gaetano Orto, assessore del comune di Lipari.
Orto è intenzionato, per conto dell'amministrazione, a presentare con estrema celerità una istanza alla Procura per chiedere il dissequestro dell'impianto, vista l'urgente necessità di garantire la sua manutenzione e per evitare che possano esserci problemi a livello igienico-sanitario. Con notevoli ricadute su una stagione turistica che già, tra l'altro, non si presenta con i migliori auspici. Oltre a trovare una soluzione alla vicenda bisognerebbe, a nostro avviso, capire cosa ha scritto nelle varie relazioni il biologo che, per conto del comune, monitora ormai da diversi anni l'impianto.
Come anticipato l'impianto di pre-trattamento, in questione, è stato realizzato circa 40 anni fa e "tarato" per una popolazione che, al massimo, non superasse, durante la stagione estiva, le 10-12 mila unità. Proprio per l'inadeguatezza dell'impianto è stata prevista ed inserita nello strumento urbanistico la realizzazione di una nuova ed efficace struttura che doveva sorgere a Pignataro dentro.
Area poi scartata a favore di Canneto Dentro. Ma il sito per il depuratore (per il quale sono disponibili circa 50 mila euro del Ministero dell'Ambiente) prescelto, dopo i necessari sopralluoghi, dal commissario Luigi Pelaggi, è oggetto di forti lamentele da parte dei residenti di Canneto, Serra, Pirrera e aree limitrofe che temono possa essere fonte di inquinamento. Ne sono derivati una serie di ricorsi e controricorsi che, a tutt'oggi, hanno impedito che Lipari potesse avere un vero e proprio depuratore e non una struttura "vetusta" e non più idonea allo scopo come quella posta sotto sequestro dai carabinieri in località Santa Caterina.
Certo con la stagione estiva alle porte per la civica amministrazione si presenta una difficile, difficilissima "gatta da pelare".
Lettera aperta di Legambiente Eolie: "Avviare un confronto vero e concreto sulle prospettive future dello sviluppo delle Isole Eolie"
Al Presidente del Consiglio
Comunale di Lipari
Al Signor Sindaco del Comune di
Lipari
Oggetto:
lettera aperta
Le
notizie che arrivano da Palermo,con l’impugnazione dell’emendamento proposta
dall’Amministrazione Giorgianni, non sono incoraggianti, tuttavia, è proprio in
questi casi che bisogna aprire, nella nostra comunità, un’ampia riflessione.
Se
da un lato bisogno lasciare all’amministrazione i propri spazi per come
dichiara lo stesso sindaco: "Il provvedimento normativo, che oltre al
ticket prevede corsie preferenziali su sanità, trasporti e riserva marina, è
un'altra cosa che andrà avanti ugualmente , si spera fino ad un decreto legge",
dall’altro lato chiediamo al consiglio comunale, organi di indirizzo politico
di avviare un confronto vero e concreto sulle prospettive future dello sviluppo
delle Isole Eolie.
Legambiente,
proprio alla luce dei recenti fatti (e dell’approvazione da parte della Regione
Siciliana del Piano di Gestione della aree SIC/ZPS Isole Eolie, affidato alla
Provincia Regionale di Messina), ritiene che lo sviluppo eco-sostenibile del
nostro territorio, con la possibilità di creare lavoro ed occupazione per la
nostra comunità, non possa disgiungersi dal riproporre in maniera seria e
ponderata l’istituzione del Parco Nazionale terrestre e marino delle Isole
Eolie.
Parliamo
di un parco che preveda una gestione diretta da parte delle amministrazioni e
delle nostre comunità (anche con l’abolizione degli enti gestori delle riserve
naturali orientate assolutamente inefficaci).
Un
parco concertato (sia nel regolamento, sia nella perimetrazione) con i consigli
comunali, un parco che dia alla nostra comunità la possibilità di regolamentare
l’afflusso dei barconi nei mesi estivi; un parco che ci consenta di incentivare
il turismo nei mesi di bassa stagione, attraverso il trekking, le navi da
crociera, il turismo culturale, non strettamente legato al sole ed al mare,
all’attivazione del Parco Archeologico delle Isole Eolie.
Attraverso
il parco possiamo provare ad intercettare risorse comunitarie per gli
interventi sul territorio, che in atto le asfittiche casse del Comune non sono
in grado di sostenere, ripristinando sentieri, realizzando parchi tematici (dal
Parco Geo-minerario della Pomice, al Parco del Caolino, alla sentieristica
nelle isole di Filicudi, Alicudi e Panarea, altre isole ed all’accesso ai
vulcani nelle isole di Stromboli e Vulcano) ed consentendoci di bigliettare gli
ingressi nei diversi parchi come si fa un tutte le parti della nostra Nazione.
Occorre
un indirizzo di medio periodo che ci consenta, come comunità, di ridefinire la
nostra immagine all’esterno, di concretizzare il titolo di “Patrimonio
dell’Umanità”, che offra alle nostre giovani generazioni occasioni di lavoro e
di occupazione. Rinviare, attendere chissà cosa, non è più proponibile.
Noi
siamo disponibili ad un confronto serio e costruttivo sullo sviluppo
eco-sostenibile del nostro territorio e, attraverso questa lettera, vogliamo
avviare questo confronto nell’augurio che il consiglio comunale decida di
riaprire questa discussione.
Cordiali
saluti.
Il Presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca
ANNA FINOCCHIARO SUCCEDE A PIERLUIGI BERSANI: IPOTESI PROBABILE
Anna Finocchiaro potrebbe essere il successore di Pierluigi Bersani alla guida del Partito democratico. Nelle ultime ore questa ipotesi è diventata la più probabile perché il segretario dimissionario ha fatto conoscere il suo orientamento a favore dell’ex presidente del gruppo prlamentare Pd al Senato. A favore della senatrice siciliana – è nata a Modica ed ha esercitato la sua professione, in magistratura, a Catania – c’è anche una sostanziale disponibilità di Matteo Renzi.
Il sindaco di Firenze ha fatto sapere che non si metterà di traverso qualunque sia la soluzione unitaria che si voglia dare al partito nell’attuale contingenza. Renzi ritiene, infatti, che in questo frangente debba prevalere la coesione e che vada data in tempi brevi una soluzione alla crisi della segreteria. Chiunque abbia la guida del Partito democratico, resta da decidere – il Pd lo farà nell’assemblea nazionale di sabato prossimo – se il successore di Bersani debba preparare il congresso e limitarsi a questo compito entro un lasso di tempo molto ridotto, oppure debba rimettere insieme i pezzi del partito e ricostruire condizioni elementari di convivenza per andare al congresso senza traumi. Un segretario di transito o un segretario di prospettiva, insomma.
Finora sono stati proposti nomi legati ad una segreteria transitoria. Un successore di garanzia per pilotare il congresso. L’ex segretario della Cgil, Epifani, appariva il più accreditato, ma c’erano altri, come Cuperlo, Martini, Barca. Il ventaglio delle candidature si è arricchito durante gli ultimi giorni. Ora pare che sia stata trovata la quadra con Anna Finocchiaro. Ma non è detto.
Resta questa, tuttavia, solo una ipotesi. Il Pd attuale è un partito liquido, abitato da pulsioni diverse. Non è ancora uscito dal trauma provocato dalle elezioni del capo dello Stato e, soprattutto, dalla bocciatura di due suoi leader storici, Franco Marini e Romano Prodi, fondatore del Pd.
Particolarmente grave, come si ricorderà, la bocciatura di Prodi – 101 franchi tiratori – dopo l’unanimità mattutina regalata all’ex Presidente del Consiglio.
Al successore di Bersani tocca di ricostruire la fiducia nel partito e di guidarlo nella difficile gestione del governo delle larghe intese. C’è il rischio infatti che la crisi interna e la forzata partecipazione all’esecutivo con il “peggior nemico” provochino il collasso. Per questa ragione anche il rottamatore Renzi privilegia una segreteria unitaria e condividerebbe anche l’ipotesi Finocchiaro.
Finora sono stati proposti nomi legati ad una segreteria transitoria. Un successore di garanzia per pilotare il congresso. L’ex segretario della Cgil, Epifani, appariva il più accreditato, ma c’erano altri, come Cuperlo, Martini, Barca. Il ventaglio delle candidature si è arricchito durante gli ultimi giorni. Ora pare che sia stata trovata la quadra con Anna Finocchiaro. Ma non è detto.
Resta questa, tuttavia, solo una ipotesi. Il Pd attuale è un partito liquido, abitato da pulsioni diverse. Non è ancora uscito dal trauma provocato dalle elezioni del capo dello Stato e, soprattutto, dalla bocciatura di due suoi leader storici, Franco Marini e Romano Prodi, fondatore del Pd.
Particolarmente grave, come si ricorderà, la bocciatura di Prodi – 101 franchi tiratori – dopo l’unanimità mattutina regalata all’ex Presidente del Consiglio.
Al successore di Bersani tocca di ricostruire la fiducia nel partito e di guidarlo nella difficile gestione del governo delle larghe intese. C’è il rischio infatti che la crisi interna e la forzata partecipazione all’esecutivo con il “peggior nemico” provochino il collasso. Per questa ragione anche il rottamatore Renzi privilegia una segreteria unitaria e condividerebbe anche l’ipotesi Finocchiaro.
Iscriviti a:
Post (Atom)