Anche le Eolie sono presenti alla
sesta edizione di Slow Fish che ha aperto i battenti il 9 maggio al Porto
Antico di Genova e, chiuderà oggi, 12 maggio, con master , esposizioni e
degustazioni di prodotti ittici.
Slow Fish 2013 vede la partecipazione della
Regione Sicilia attraverso l’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari ed il
suo Dipartimento della Pesca con un’area che rappresenta e promuove una
specificità unica: Le Isole Slow rappresentano al meglio il concetto di Slow
Food del recupero dell’identità di un territorio, attraverso l’agricoltura, la
pesca ed il cibo che da esse deriva. La Sicilia si pone come emblema della rete
internazionale delle Isole Slow, per la profonda relazione che c’è fra la più
importante rete di pesca del Mediterraneo e la ricchissima biodiversità della sua agricoltura. Il
tramite fra queste due realtà è l’enogastronomia siciliana che ha fatto tesoro,
attraverso secoli di stratificazioni, di culture provenienti da tutto il
Mediterraneo e da tante altre terre, alcune volte molto remote.
Il programma delle attività della Sicilia a Slow
Fish abbina il tema del pescato sostenibile con alcuni Presìdi Slow Food più
rappresentativi della Sicilia.
Le degustazioni guidate, seguono l’antica
divisione delle tre aree della Sicilia del Val di Mazara, Valdemone e Val di
Noto.
Ieri, presso lo stand siciliano, vi è stato il
pranzo con piatti tipici eoliani :Caponatina di Totano, Calamarata di totano di
Salina con julienne di verdure e per finire uno squisito sorbetto di gelsi. Una
vetrina importante che ha richiamato numerosi visitatori da tutta Italia ed
Europa, coloro che sono riusciti ad accaparrarsi un posto a tavola hanno
manifestato il loro desiderio di visitare la Sicilia e le sette perle del
Tirreno. A raccogliere gli entusiasmi di tanti buongustai Rosario Gugliotta Fiduciario di Slow Food
Valdemone.
Lo spazio dedicato ai dibattiti ha due temi
portanti che sono quello delle comunità delle Isole Slow Siciliane messe in relazione con le altre isole della
rete internazionale delle Isole Slow ed i Piani
di Gestione Locale, che rappresentano le nuove regole adottate nell’ambito
della pesca artigianale della regione Sicilia e che tengono conto delle risorse
ittiche presenti nei vari distretti dell’isola, e delle specificità
territoriali espresse sia in termini di diversità eco sistemica e biologica per
uno sviluppo sostenibile della piccola pesca.
Per i
laboratori del Gusto pomeridiani lo stand della Sicilia ha ospitato il progetto
della rete internazionale Isole Slow con il gemellaggio della Comunità di
Salina Isola Slow e quelle dell’arcipelago toscano. Per Salina sarà presentata
la decima edizione di Salina Isola Slow che si terrà da 7 al 9 giugno.
Mariangela Pastore
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