Alla riunione di mercoledì 8-5-2013, L’ Assessore Scilabra ha dettato le linee guida e i criteri per garantire alla rete scolastica siciliana una stabilità certa per il triennio 2015-2018.
Secondo l’Assessorato, sulla popolazione scolastica rilevata per l'anno 2012/2013, pari a 780.535, assumendo come valore medio 850 di popolazione scolastica per singola scuola, in Sicilia si potrebbero costituire 900 Istituzioni scolastiche autonome. La Regione Sicilia si ripromette una programmazione efficiente ed efficace sul territorio tenendo conto delle norme generali emanate dallo Stato e delle reali esigenze delle realtà locali, quali: utenza, incremento lavorativo, imprenditoria, sviluppo aziendale, e prevedendo anche misure volte a ridurre il disagio degli utenti stimando deroghe per:
- per le istituzioni scolastiche sito nei comuni dichiarati montani, il numero minimo degli alunni è ridotto a quattrocento;
-per le istituzioni scolastiche insistenti in aree ad alta densità demografica con finalità formative che richiedono beni strutturali, laboratori e officine di alto valore tecnologico o artistico, può non essere applicato il parametro massimo (novecento alunni). Inoltre la Regione , nei casi di fusione o unione di scuole del primo ciclo, dal punto di vista di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento , ritiene di avvantaggiare la costituzione di Istituti Comprensivi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici
Per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo, l’Assessorato Regionale procederà prioritariamente, al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, all’unione di Istituti sottodimensionati dello stesso ordine e tipo con la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo solo nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’Istituzione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica.
Per l’Anief ha partecipato il prof. Giovanni Portuesi .
L’Anief ha rivendicato i seguenti punti:
1) rispetto dei criteri generali fissati dal D.P.R. 233/98 e dal D.P.R. 81/09 .
2) La sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 che ricorda come tutti gli atti emanati in nome di una norma di legge dichiarata incostituzionale perdono la loro validità ed efficacia dopo la pubblicazione della sentenza mentre tutti gli interessati (studenti, personale dirigente e dipendente) possono la difesa dei propri diritti soggettivi lesa dall’adozione di norme cancellate dal nostro ordinamento. Il recupero delle scuole autonome perse in questi anni trascorsi tramite la legge regionale n.6/2000;
3) E’ favorevole all’apertura dei tavoli provinciali e al coinvolgimento di tutti gli ordinamenti territoriali.
Ipotesi di calendario delle convocazioni dei Tavoli tecnici provinciali:
1) Giovedì 16 maggio Tavolo tecnico regionale per la condivisione linee guida; 2 ) Martedì 28 maggio Tavolo provincia di Palermo; 3) Venerdì 31 maggio Tavolo provincia di Agrigento; 4) Martedì 4 giugno Tavolo provincia di Caltanissetta; 5) Giovedì giugno Tavolo provincia di Enna; 6) Martedì 11 giugno Tavolo provincia di Trapani ; 7) Giovedì 13 giugno Tavolo provincia di Catania ; 8) Venerdì 14 giugno Tavolo provincia di Messina ; )9)Martedì 18 giugno Tavolo provincia di Ragusa; 10) Mercoledì 19 giugno Tavolo provincia di Siracusa.
Bartolo Pavone
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