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venerdì 5 agosto 2016

La magia di Stromboli e l’incontro con Iddu che mi cambiò la vita (di Gianni Farinetti)

(di Gianni Farinetti - pubblicato su lastampa.it) Ci sono nomi di luoghi che hanno un misterioso potere evocativo, proprio il loro suono, intendo. Già prima di andarci la prima volta rotolavo fra le labbra: Stromboli, Stromboli, Stromboli, detta Strogile, esotico vocabolo greco che vuol dire «la rotonda». O rotondo, essendo l’isola, con Iddu il suo vulcano, un maschio.
Andò così: nell’autunno del 1978, il mio amico Sandro tornò da un viaggio in Afghanistan (sì, in quei beati, normali, anni si poteva andare in automobile, anche da soli, fin laggiù) e mi disse che aveva conosciuto un fascinoso architetto torinese che stava restaurando la fortezza di Kabul, Roberto Pagliero. Mi accompagni? Andiamo a trovare il suo compagno, l’attore teatrale Alberto Marché. Roberto e Alberto stavano allora in un attico di palazzo Cavour a Torino, una casa di sorprendente bellezza, zeppa di kilim, opere di Carol Rama (loro grande amica) e Giovanni Anselmo (altro stromboliano acquisito), terrazzi, fiori. Diventammo amici - tra gli amici più cari della vita - e l’estate dopo m’invitarono nella loro casa sull’isola, ci sarebbe stata anche l’imponente fantesca veneta Maria, una delle donne più finto burbere e baffute mai conosciute. Stromboli non sarebbe più stata così un inesplorato puntino nero sperduto nella carta geografica e la parola avrebbe acquistato un contorno, un peso.
Eccolo che respira, Iddu, ultimo fronte dell’arcipelago. Ciclopico, con i fianchi ruvidi, nero e viola, rotolato in un mare anch’esso screziato di neri, di blu mai pensati, di altri viola. Scesi sul molo di cemento inciampando nell’ultima maglia metallica della scaletta. Sul molo ci atterrai sulle ginocchia osservando l’elegante traiettoria aerea dello zaino. Sventura? Proprio da risalire sull’aliscafo - gelido e umidissimo - e tornare detto fatto a Milazzo, e da lì avviarmi per la più domestica, confortevole Taormina? Un uomo di età imprecisata, magari la mia stessa età, che era di anni venticinque, afferrò lo zaino e lo caricò su una scassata Ape Piaggio.
Era il salvifico Italo che mi disse col suo sorriso ridente e storto: «Va a casa di Alberto, eh? Il trasporto - del solo zaino - lo paga al ritorno». E sparì in una sinfonia di schioppettii marmitteschi. Sbagliai subito strada, io e le mie ginocchia sanguinanti, imboccando il lungo mare, un sentieraccio di sabbia e cemento che mi condusse in un campo di capperi ognuno col suo bel cartello Proprietà Privata ficcato in mezzo. Ma poi, improvvisa, la spiaggia di Ficogrande, e poi le languide anse della «strada bassa», e poi il bivio «del castello», con quelli che erano allora dei bui ruderi smozzicati, dove le uniche due vie, la «bassa» e la «alta», si congiungono nella borgata di Piscità. Dopo c’è solo l’ultima spiaggia (ah, l’ultima spiaggia), scogliere, il sentiero per la vetta di Iddu. E lui sempre lassù, fosco e incurante, schermato dall’ombra delle sette di sera. E poi, lì sulla sinistra, davanti a un portoncino, il mio zaino posato a terra. E oltre il portoncino il vialetto che attraversa in diagonale il giardino di Casa Warka con le dature pronte a sbocciare velenose nella notte. E poi il fico piantato da Maria quindici anni prima e l’enorme buganvillae che ricopre e ripara la terrazza. E quella terrazza silenziosa e deserta e bianca. Fu lì, un secondo prima che apparisse dalla porta del soggiorno Tìmur, il levriero bigio di Roberto, che capii, sentii in modo esatto, inappellabile, come l’avanzare di un rullo di tamburi - il sotterraneo rombo del vulcano che da quel momento imparai a conoscere - che la mia vita sarebbe da quel momento completamente cambiata.

Elicottero Vigili del fuoco sul cratere di Vulcano ed il polverone che impedisce l'intervento di oggi

Lipari, il consigliere Busacca aderisce a Pdr - Sicilia Futura

 Nella foto: A.La Cava,
G. Busacca e B. Picciolo
COMUNICATO PDR-SICILIA FUTURA del 05-08.2016
CRESCE IL PDR-SICILIA FUTURA. A LIPARI IL CONSIGLIERE COMUNALE AVV. GIOVANNI GIACHINO BUSACCA ADERISCE A SICILIA FUTURA.
ON. BEPPE PICCIOLO: “ORGOGLIOSI DEL NOSTRO MOVIMENTO E DELL'ADESIONE AL PROGETTO DI SICILIA FUTURA DI UN CONSIGLIERE COMUNALE DI GRANDE QUALITA' COME L'AVVOCATO GIACHINO BUSACCA”


L'avvocato Giovanni Giachino Busacca comunica di aver aderito al progetto politico del Pdr-Sicilia Futura.
“A seguito del percorso intrapreso, già ampiamente delineato in questi mesi, – ha sottolineato l'avvocato Giachino Busacca – e dopo un'attenta riflessione ritengo naturale aderire al gruppo del Pdr-Sicilia Futura che, in maniera chiara, ha da sempre espresso la mia idea di buona politica e di politica del fare. Sono fermamente convinto – ha evidenziato il consigliere comunale di Lipari - che l'adesione a questo progetto, portato avanti con determinazione ed ottimi risultati per il territorio dall'on. Picciolo, permetterà in particolare al mio impegno verso la comunità eoliana di essere ancor più propositivo. Infine – ha concluso Giachino Busacca – è utile rammentare che la componente umana, che contraddistingue i Democratici Riformisti, ha inciso in maniera importante sulla scelta compiuta e ringrazio l'on.le Picciolo per l'affettuosa accoglienza, sentendomi già parte integrante del Partito da lui egregiamente rappresentato a livello siciliano”.

Ripristinata funzionalità condotta sulla Falcone - Borsellino. A breve erogazione acqua a Zinzolo alta

E' stato completato da parte della Geomar di Nello Vecchio l'intervento alla condotta idrica sulla via Falcone - Borsellino. La ditta ha anche provveduto a ripristinare l'area oggetto ai lavori. Di conseguenza la viabilità torna regolare su quell'arteria. 
A seguito del ripristino della condotta dalle 17 la stessa Geomar erogherà l'acqua nella zona di Zinzolo alta

Meduse da pericolo a risorsa alimentare. Organizzata ieri a Lipari una degustazione, a cura del professor Enzo Donato (Marevivo)

Comunicato

NON SPRECHIAMO… LE MEDUSE:
TRASFORMIAMOLE DA PROBLEMA A RISORSA
Ieri alle spiagge bianche di Lipari la degustazione della specie Pelagia Noctiluca

5 agosto 2016 - Quando il mare, attraverso le correnti, porta uno “sciame” di meduse sulle nostre coste, non c'è più da disperarsi, anzi! 
Bagnanti, bambini, anziani e ristoratori possono impegnarsi a raccoglierle - naturalmente con le dovute precauzioni - , perché le meduse, da problema serio,  sono diventate una gustosa risorsa alimentare.
Ieri, alle spiagge bianche di Lipari, ospitati dal ristorante “Fiore Di Pomice”, il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato ha organizzato una degustazione  di meduse della specie Pelagia Noctiluca, suscitando grande curiosità e consenso. Dopo una comprensibile titubanza, l'insolito cibo è stato apprezzato da tutti.
Dalle Isole Eolie a Capri, da Seiano a Vico Equense, chef stellati si stanno cimentando in variegati manicaretti a base di questo misterioso abitante del mare che ci viene gratuitamente offerto.
Dopo le sperimentazioni della Dr. Antonella Leone, ricercatrice del CNR- ISPA di Lecce. e del Prof. Stefano Piraino, dell’Università del Salento, sulle proprietà nutrizionali delle meduse, la fantasia dei nostri maestri cuochi si è sbizzarrita e la gente sembra entusiasta di poter provare in futuro questo cibo, che ancora non fa parte della nostra tradizione culinaria, ma che invece è cibo prelibato in altri Paesi soprattutto orientali. I bambini sono entusiasti e curiosi di conoscere meglio questo inconsueto abitante del mare. Marevivo, già nel 2013 - attraverso un suo progetto “La Tavola Blu”, finanziato dal Ministero dell'Ambiente - lanciò una sfida, raccolta dal famoso chef Gennaro Esposito per rendere questo animale appetibile all'uomo. 
Dagli studi del nostro vicepresidente, il prof. Ferdinando Boero, dell’Università del Salento e di CNR-SMAR, e di molti altri ricercatori impegnati in questo campo, sono emerse le ragioni del proliferare di questi organismi in quasi tutti i mari del mondo.
Le meduse tropicali arrivano in Mediterraneo a causa dell’aumento di temperatura, facilitate dall’allargamento del Canale di Suez. In generale, però, è la sovrappesca a determinare l’aumento di questi esseri gelatinosi. Le larve e gli stadi giovanili dei pesci, proprio come le meduse, mangiano plancton. Se peschiamo troppi pesci, diminuiscono anche le loro larve e rimane più plancton per le meduse, che di conseguenza aumentano. Anche i predatori delle meduse, come le tartarughe e i pesci luna, stanno aumentando, a causa della maggiore disponibilità di alimento.
Tale situazione potrebbe determinare un riequilibrio e mitigare la moltiplicazione delle meduse: diamo anche noi una mano, mangiamole anche noi!
Questi esseri gelatinosi ed eleganti sono ricchi di proteine e collagene, elementi preziosi per la dieta umana, anche le ricerche del CNR lo confermano: perché non approfittarne?
Come la cappella del fungo porcino, così la testa della medusa, che ha la stessa forma, potrebbe diventare un dono prelibato offerto dalla Natura. Marevivo lancia un appello a tutti coloro che si vogliano cimentare nella sperimentazione di ricette culinarie per arricchire di gusto e bellezza questo alimento. Mandateci foto e ricette del vostro piatto, ne faremo un ebook da divulgare.
Naturalmente la nostra Associazione continuerà come da sempre la sua lotta contro la pesca eccessiva e illegale e continua a supportare il monitoraggio "Occhio alla Medusa", che da anni Ferdinando Boero porta avanti in tutto il Mediterraneo e al quale qualsiasi cittadino può partecipare inviando le segnalazioni degli avvistamenti a serena.zampardi@unisalento.it e a ferdinando.boero@unisalento.it.
Non sprechiamo queste “figlie” che il mare ci dona facendole morire inutilmente sulle nostre spiagge, facciamo proliferare la creatività per trasformare un problema in una risorsa.

Salvataggio "thrilling" sul cratere di Vulcano. Turiste rischiano di precipitare, salvate dai Vigili del fuoco




















Salvataggio "thrilling" sul cratere di Vulcano ad opera dei vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Salvatore Pannuccio) per tirare fuori da una situazione alquanto pericolosa due giovani turiste romane che, scalando autonomamente il vulcano, erano finite in un crinale a strapiombo e rischiavano di precipitare giù. L'allarme è stato lanciato da una delle due che, con il telefonino, ha chiamato il 115. 
Una delle ragazze, nel momento in  cui è stata salvata dai pompieri , calatisi con delle corde, era aggrappata ad uno spuntone di roccia  a  200 metri d'altezza.
Per tirarle fuori c'è voluta tutta l'abilità dei ragazzi del nostro distaccamento che, in alcuni momenti del salvataggio, hanno  rischiato anche la propria incolumità.
L'elicottero dei vigili del fuoco, giunto da Catania, non ha potuto operare per via delle nuvole di polvere che si alzavano ogni qualvolta si avvicinava all'area in cui  si trovavano le ragazze
Dopo oltre due ore l'operazione è stata portata a compimento e le ragazze sono state portate dai vigili in un'area sicura e fornito loro un primo rifornimento idrico.
Mentre scriviamo, le due ragazze si trovano nei locali  della Guardia Medica dove sono state trasferite con l'ambulanza della Croce Rossa. Entrambe lamentano delle escoriazioni e, per la lunga esposizione al sole, sono disidratate. 
La squadra dei Vigili del fuoco è giunta sull'isola con un mezzo del Circomare - Guardia Costiera di Lipari

Zarrillo in piazza a Marina Corta per i festeggiamenti per il Patrono San Bartolomeo.

Dopo Dolcenera (23 Agosto) la piazza di Marina Corta a Lipari ospiterà il 24 Agosto, Michele Zarrillo. 
L'evento, che adesso è ufficiale, rientra nell'ambito dei festeggiamenti  in onore del Patrono  S. Bartolomeo.
Anche quest'anno Massimilano Taranto  e il suo  gruppo  di lavoro  regaleranno, quindi, all'isola e ai turisti eventi di rilevo.
Ricordiamo che tutti gli eventi/manifestazioni che saranno organizzati a Lipari per i festeggiamenti in onore del Patrono S.Bartolomeo (24 Agosto) saranno interamente finanziati dagli sponsor. 
Gli sponsor offriranno anche i giochi d'artificio.
Oltre all'impegno di Taranto e del suo gruppo vi è da evidenziare quello del sindaco Giorgianni nel contattare e "convincere" gli  sponsor.

Domani si festeggia il SS. Salvatore. Santa Messa nell'omonima contrada

Frasi

"La moda passa, lo stile resta" Coco Chanel

I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

CHIOSCHI ABUSIVI ALLE ISOLE EOLIE. INCHIESTA E CONTROLLI A TAPPETO
Lipari (Salvatore Sarpi) Una inchiesta è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Barcellona, con il supporto dei Carabinieri, sull’occupazione a Lipari, da parte di chioschi e postazioni varie della banchina di Sottomonastero e delle aree di Marina Lunga e Marina Corta. L’indagine, nella quale l’Arma si avvale della collaborazione di tecnici comunali, mira ad accertare eventuali irregolarità e/o abusi rispetto alle autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti.  Nel mirino, nella sola Lipari, vi sarebbero una quindicina di strutture ma l’indagine potrebbe presto allargarsi ad altre isole dell’arcipelago eoliano. Ad esempio già a Panarea per due isolani, che avevano posizionato chioschi nell’area portuale e demaniale, dopo gli accertamenti congiunti di tecnici e Carabinieri,  è stata notificata l’ordinanza di demolizione. In genere questi chioschi e postazioni, installate solo stagionalmente, operano nel settore delle escursioni turistiche con barche.  Per quanto concerne, invece, l’abusivismo edilizio si è proceduto a demolire in località Canneto – Ghiozzo (Lipari) un locale di 30 metri quadrati. Alla demolizione, dopo l’ordinanza emessa dai competenti uffici, ha proceduto lo stesso proprietario. Il Comune di Lipari, invece, dopo la sentenza del TAR di Catania, è entrato in possesso di un immobile di 150 metri (composto da due magazzini ed un deposito), realizzati a Vulcano Porto da  un cittadino romano.  Nel giro di pochi giorni è già il secondo fabbricato che diventa di proprietà dell'Ente. Vi è infine da evidenziare che si è insediato a Lipari il commissario nominato dalla Regione per l’approvazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo (ex piano spiagge). Si tratta del dottor Felice Aiello. A richiedere l’invio del commissario era stato la giunta Giorgianni dopo che la maggior parte dei 20 consiglieri comunali si era dichiarata incompatibile nel procedere all’approvazione di tale strumento.

Salina. Diportisti violano ordinanza sui rifiuti blitz del sindaco Lo Schiavo
Salina (Salvatore Sarpi) Sindaco in “prima linea” per sanzionare i diportisti che non rispettano la normativa sul conferimento dei rifiuti. E’ accaduto a Salina dove il sindaco del Comune di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo, dopo essere stato allertato da un cittadino, si è presentato nell’area portuale, unitamente ai vigili urbani, per sanzionare gli occupanti di un tender che stavano scaricando una decina di sacchi ricolmi di rifiuti, violando le ordinanze che disciplinano il settore. I rifiuti, trasportati a terra con il tender, provenivano da una imbarcazione da diporto all’ancora nel tratto di mare antistante l’isola. Lo Schiavo, nell’invitare i cittadini a segnalare tempestivamente accadimenti simili, in una nota pubblicata su face book ha scritto :”Ai nostri cari visitatori comunico che Salina non è il bidone di rifiuti di turno di nessuno. Comportatevi in modo civile imparando, anche a bordo, a fare la differenziata e a rispettare le regole del luogo che visitate”. Ricordiamo che Santa Marina Salina, per il secondo anno consecutivo, è stata incoronata "regina" delle isole minori italiane, nella speciale graduatoria stilata da Legambiente e Touring club, ottenendo il massimo: le “5 vele”. Un riconoscimento quello delle “5 vele” del quale si fregia da dieci anni (solo da un biennio vi è la graduatoria isole minori),frutto di un fattivo impegno a favore dell’ambiente e della vivibilità e che ha portato il maggior comune salinaro a superare il 40% nella raccolta differenziata. Un risultato notevole nelle Eolie dove il comune di Lipari raggiunge poco più del 25 per cento e dove i diportisti, senza controllo alcuno, scaricano giornalmente, nei cassonetti dei rifiuti, decine e decine di sacchi di indifferenziata, in barba ad ogni ordinanza

Rinella: Processione in mare il 7 Agosto

Il 7 Agosto a Rinella (Leni) processione in mare di San Gaetano, patrono della frazione. La  partenza della Processione in mare è previsto per le 19,00

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 5 Agosto

Eolienews augura Buon Compleanno a Gianmarco Merlino, Ada  Foti, Wena Leone, Caterina Zaia, Mauro Lo Rizio, Anna Mandarano, Elena Biviano, Aldo Rejtano, Emanuela Gallo, Riccardo Casamento, Mariella Livoti, Antonio Loprestini

I ringraziamenti di un turista al personale dell'ospedale di Lipari

La sera del 3 del corrente mentre stavo in barca a Lipari ho avuto urgente bisogno, presso il locale ospedale si sono prodigati con grande professionalità e signorilità nel limitare i danni del mio episodio.
Ringrazio in particolar modo il Dr. Gagliano, Lo Schiavo, gli infermieri A. Casilli e Bivona A. ed il personale ausiliario Sign.ra Favorito.
Come é bello poter apprezzare il pubblico quando si prodiga e fa il suo dovere, grazie ancora.
Gennaro Delli Santi Cimaglia,

Oggi, a Marina Corta, Festa di Santa Maria della Neve ed attivazione nuova illuminazione esterna della Chiesetta del Purgatorio

giovedì 4 agosto 2016

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Vip alle Eolie : Natalie Imbruglia

Breve vacanza liparese per Natalie Imbruglia nella terra dei suoi avi. In precedenza è stata a Panarea.
Nella foto è con Bartolo D'Ambra al quale, tra l'altro, auguriamo Buon Compleanno

Aggressione o azioni ai danni della pubblica incolumità ? Due denunce per un episodio verificatosi ieri a Marina Corta

Due denunce sono state presentate alla stazione dei Carabinieri di Lipari per un episodio verificatosi ieri a Marina Corta.
"Protagonisti" due residenti: un signore di 75 anni ed un operatore del settore trasporti terrestre
Ovviamente il "corpo" delle denunce vede i due, sostenitori di tesi diverse.
Noi, venuti a conoscenza, attraverso voci di paese, dell'episodio abbiamo sentito i familiari del 75enne e l'operatore del settore trasporti. Entrambi, come d'altronde denunciato ai carabinieri, con una esposizione diversa dei fatti. Da una parte si evidenzia un'aggressione; dall'altra si smentisce l'aggressione e si contestano al 75enne azioni ai danni della pubblica incolumità
Sarà il giudice, se le denunce andranno avanti, a dare ragione all'uno o all'altro...o torto..o ragione ad entrambi..

Il video di MaryAnna Cappadona Barbuto della Processione di S. Stefano ieri a Filicudi e la "spiegazione" di Don Giuseppe Mirabito

Perchè a Filicudi la festa di Santo Stefano protomartire si celebra il 3 agosto?
Ecco la spiegazione di Don Giuseppe Mirabito
Il 3 agosto 415 un sacerdote di nome Luciano di Kefar-Gamba ebbe in sogno l'apparizione di un venerabile vecchio in abiti liturgici, con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d'oro con la quale lo toccò chiamandolo tre volte per nome. Gli svelò che lui e i suoi compagni erano dispiaciuti perché sepolti senza onore, che volevano essere sistemati in un luogo più decoroso e che volevano fosse dato un culto alle loro reliquie, allora certamente Dio avrebbe salvato il mondo destinato alla distruzione per i troppi peccati commessi dagli uomini. Il prete Luciano domandò chi fosse e il vecchio rispose di essere il dotto Gamaliele che istruì San Paolo, i compagni erano il protomartire Stefano che lui aveva seppellito nel suo giardino, Nicodemo suo discepolo, seppellito accanto a Stefano, e Abiba, figlio di Gamaliele, seppellito vicino a Nicodemo; anche lui si trovava seppellito nel giardino vicino ai tre santi, come da suo desiderio testamentario. Infine indicò il luogo della sepoltura collettiva, che sarebbe stato riconoscibile dal profumo: due dei sepolcri sarebbero stati infatti decorati da cestini di rose bianche, uno da fiori di zafferano e quello di santo Stefano di rose rosse. Con l'accordo del vescovo di Gerusalemme, si iniziò lo scavo con il ritrovamento delle reliquie. La notizia destò stupore nel mondo cristiano, ormai in piena affermazione, dopo la libertà di culto sancita dall'imperatore Costantino un secolo prima. Da qui le reliquie di Stefano cominciarono a spargersi per il mondo conosciuto di allora: una piccola parte fu lasciata al prete Luciano, che a sua volta le regalò a vari amici; il resto fu traslato il 26 dicembre 415 nella chiesa di Sion a Gerusalemme.
Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.
Fino al 1960 si celebrava anche la festa della "Invenzione" (cioè "rinvenimento", dal latino invenio) delle reliquie di santo Stefano il 3 agosto, giorno in cui questo ritrovamento sarebbe avvenuto. IL VIDEO DELLA PROCESSIONE DI IERI:

Meteo, arriva il ciclone Circe. Colpo di grazia a Ferragosto con Troy

A partire da domani il ciclone Circe, partito dal Nord Europa, è pronto a imperversare sull’Italia.
Dal 5 agosto l’Italia potrebbe dunque vivere uno stop dell’estate: inizierebbe una fase di maltempo con temporali anche molto forti al Nordovest, in estensione entro sera e notte anche al Nordest e al Centro, su Toscana, Umbria e Marche, accompagnati da grandine e possibili piccoli tornado, mentre il Sud dovrebbe rimanere più protetto dall’alta pressione.
Sabato è previsto forte maltempo in Emilia Romagna con nubifragi e grandinate, ma al Nord il tempo inizierà a migliorare nel corso della giornata, mentre il Centro e il Sud verranno colpiti in pieno dalla furia di Circe, che seminerà temporali sparsi su gran parte delle regioni.
Con il passaggio di Circe non si concluderà la fase di maltempo: le previsioni dei meteorologi per Ferragosto si fanno sempre più sconfortanti. 
I giorni centrali del mese di agosto infatti potrebbero essere funestati dall’arrivo di una perturbazione atlantica: è Troy, che potrebbe addirittura portare temperature autunnali sull’Italia, con un brusco calo di pressione sul Nord e Centro Europa e sul Mediterraneo Centrale.

PUDM (ex Piano spiagge): Si è insediato il commissario

Si è insediato a Lipari il commissario nominato dalla Regione per l’approvazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo (ex piano spiagge). Si tratta del dottor Felice Aiello. 
A richiedere l’invio del commissario era stato la giunta Giorgianni dopo che la maggior parte dei 20 consiglieri comunali si era dichiarata incompatibile nel procedere all’approvazione di tale strumento.


Nuovo guasto alla rete idrica. Questa volta sulla Falcone - Borsellino

Ancora problemi alla rete idrica  liparese. Dopo Bagnamare, dove il guasto è stato tempestivamente riparato dalla Geomar di Nello Vecchio, oggi pomeriggio un nuovo problema. 
Si è, infatti, rotta, sulla Falcone - Borsellino, una parte della tubazione che sospinge  l'acqua nelle zone alte dell'isola.
Sul posto è già pronta la Geomar per intervenire si attendono il sopralluogo della Sel e le autorizzazioni necessarie.
Per l'intervento sarà necessario chiudere una delle due parti della carreggiata. 

Violenza e minacce ai danni di un tassista. Uomo condannato al tribunale di Lipari

Un liparese è stato condannato a 10 mesi di reclusione (pena sospesa), al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile.
La sentenza è stata emessa presso la sezione distaccata del tribunale di Lipari.
La vicenda risale al febbraio del 2011 e si è verificata ai danni di un tassista
Secondo il capo d'imputazione l'uomo condannato avrebbe "compiuto violenza e minaccia, danneggiava l'auto usata per la professione di tassista da un operatore del settore, prendendo a calci il portellone lato destro e strappando da essa il tergicristallo posteriore. Lo afferrava per il collo stringendolo con forza, sbattendolo più volte sulla sua automobile, colpendolo con pugni sul naso, sulla testa e sul volto, nonché gettandolo a terra, procurava lesioni giudicate guaribili in tre giorni

Cede passamano. Componente equipaggio Platone finisce in mare a Filicudi. Nessuna grave conseguenza

Disavventura a  lieto fine nel porto di Filicudi per un marittimo dell'aliscafo Platone in partenza dall'isola alle 11 e 50. Appoggiatosi alla ringhiera (passamano) del ponte di comando, per il cedimento della stessa, presumibilmente anche a causa della sua stazza, è finito in mare, dopo aver sfiorato la struttura e urtato contro la catena del pontile mobile. 
Immediatamente soccorso ha fatto ricorso all'intervento della guardia medica. Sembrerebbe non abbia riportato nessun danno, lamenta, infatti, solo dolore alla spalla e al braccio.
L'aliscafo è poi ripartito  alle 12 e 30.  
Forse la nuova società farebbe bene a "far benedire" i mezzi ex Siremar, ex Cdi

Chioschi e strutture in legno a Sottomonastero e Marina Lunga. Inchiesta della Procura, indagano i carabinieri

Occupazione selvaggia con chioschi e postazioni in legno nella banchina di Sottomonastero e nel litorale di Marina Lunga a Lipari: scatta l'inchiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. L'obiettivo è accertare le eventuali irregolarità, rispetto alle autorizzazioni che sono state rilasciate dagli enti preposti. Complessivamente nel mirino sono finite una quindicina di postazioni. A Panarea a due isolani per la collocazione abusiva di chioschi nell'area portuale e demaniale, dopo gli accertamenti, sono state inviate due ordinanze di demolizione. Il controllo è stato eseguito dai tecnici comunali e dai carabinieri.
E' stata poi demolita una casa di 30 metri quadri in località Canneto-Ghiozzo, di proprietà di B.M. che ha proceduto ad abbatterla a sue spese. Il Comune è invece divenuto proprietario di un immobile di 150 metri (due magazzini ed un deposito), realizzati da B.M.T., di Roma, a Vulcano Porto, grazie alla sentenza del Tar di Catania. Nel giro di pochi giorni è già il secondo fabbricato che diventa di proprietà dell'ente. (ANSA).

Frasi

«Dov'è il dolore, la il suolo è sacro.» Oscar Wilde

Lipari, si è lavorato per tutta la notte all'impianto di pre-trattamento liquami

La Geomar con il suo personale e la Veolia Spa - così come informa il gemetra Nello Vecchio-  è stata impegnata per  tutta la notte, sino alle prime luci dell'alba, per i lavori di completamento dell'impianto di pre-trattamento liquami di via Falcone-Borsellino a Lipari

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 4 Agosto 1981


Lipari, isola a rischio sismico....occorre diversa gestione aree a rischio (di Piero Roux)

Riceviamo e pubblichiamo:
Pur comprendendo che le difficoltà economiche di questo Comune possano indurre un Amministrazione virtuosa –quale la nostra- a “far cassa” anche sul volar di mosche, mi chiedo se la stessa ricordi ancora che siamo un isola ad elevato rischio sismico.
Sembra di no, considerato la moltitudine di “turisti” che sbarcato sulla nostra isola ignari di “come agire” in caso di una improvvisa calamità naturale.
Nessun pannello indica le stabilite vie di fuga  in base alle zone designate dalla Protezione Civile, nessuna indicazione viene fornita all’ignaro ospite circa i rischi che l’essere isole vulcaniche comporta.  Anche a questo dovrebbe, a mio parere, servire parte del ticket riscosso all’approdo che, sotto forma di un depliant di benvenuto multilingue, indicasse eventuali vie di fuga e servizi essenziali utili al loro breve o lungo soggiorno.
Se a questo aggiungiamo che la via principale  e relativi marciapiedi sono, per la maggior parte occlusi, i primi ai mezzi di soccorso i secondi ai pedoni, a causa di aree di “suolo pubblico” rilasciate- a titolo oneroso – a bar, pizzerie, cannolerie, panifici e via discorrendo, nonchè  “piantumato” da cartellonistica pubblicitaria, mi chiedo – in via preventiva- quali sarebbero i danni e quanti sarebbero le vittime imputabili ad una carente gestione del rischio da parte  dei nostri amati amministratori in caso di male augurata calamità?
Consiglio al nostro semper paratus “assessore alla Viabilità e Traffico, Aree e Suolo pubblico”, di farsi promotore di una diversa gestione delle aree a rischio con particolare attenzione al Centro storico, riducendo la concessione dei suoli a vantaggio di una più veloce percorribilità ricordando ch’è sempre “meglio prevenire che curare”…

Si omette di pubblicare le foto del centro storico dopo l’orario di chiusura al traffico per non incorrere nel rischio di “malanove” da parte di operatori turistici, gestori di locali, promotori pubblicitari e affini….
Piero Roux

Gli auguri ai festeggiati di oggi, 4 Agosto

Eolienews augura Buon Compleanno ad Antonella Gullifa, Bartolo D'Ambra, Manuela Milanese, Marta di Maggio, Francesca Marturano, Anna Spadaro, Maria Grazia Fonti, Cettina Cincotta, Mattia Mazzeo, Silvana Urso, Francesco Rifici, Lola Simigliani,Domenico Andaloro, Loredana Bruno

Al Centro Studi domani presentazione del libro "Isole nere". Segue proiezione "Fuocoammare"

CENTRO STUDI E RICERCHE  DI  STORIA E PROBLEMI EOLIANI

COMUNICATO STAMPA

PRESENTAZIONE LIBRO “ISOLE NERE” di Fernando Muraca
(scritto ed ambientato a Lipari)

VENERDI’ 5 AGOSTO 2016 – ORE 19,00
Giardini Centro Studi

Si chiama Isabella ha 35 anni e fa il commissario  a Lipari, l’isola del vento. E’ bella ma si nasconde, è intuitiva, quasi una strega ma non ne approfitta. Isabella ha una ferita in fondo al cuore, un’ombra che l’accompagna sempre, un dolore che le ha scavato dentro qualcosa di tragico. Lì in quell’abisso ha coltivato la sua capacità di scrutare  l’animo umano e di questo trae profitto per le sue indagini, per risolvere gli efferati omicidi su cui indaga.
Col sapore del mare in bocca osserva i cadaveri trafitti dalla violenza omicida e trova gli assassini guardando negli occhi e nell’anima i morti e i vivi che li hanno accompagnati nell’esistenza. E’ una solitaria ma può contare su alcuni amici. Il primo è Carmelo, il suo fedele Carmelo, un poliziotto del suo commissariato che è sempre di buonumore. La segue ma non la capisce perché le indagini Isabella prima di tirarle fuori le rumina dentro e allora il tracagnotto assistente è costretto a trotterellare fra un ordine e un altro senza capire niente e allora sbuffa e si lamenta e infila in mezzo al dolore che travolge un sorriso che spesso Isabella raccoglie. Le isole sono nere ma ci sono il mare e il vento che portano odori e sono come un balsamo e si continua a vivere, a sperare.
I racconti di Muraca rientrano nella collana "Emozioni d'inchiostro noir" di Laruffa editore diretta da Cristina Marra.
Seguirà degustazione prodotti tipici eoliani a cura dell’Azienda Agricola “LOSINNO” di Lipari
  Ufficio Stampa – Centro Studi

mercoledì 3 agosto 2016

Bagnamare, riaperta al transito. Geomar completa lavori a tempo di record

Riparata dalla Geomar la condotta di Bagnamare 
che consente di fare arrivare l'acqua nelle zone alte dell'isola. 
L'intervento si è rivelato più complesso del previsto e nonostante questo la ditta di Nello Vecchio ha completato i lavori (alla condotta e alla sede stradale) a tempo di record. Ciò ha consentito la riapertura, da qualche minuto, del transito sull'arteria che collega il centro di Lipari a Canneto e viceversa, evitando il transito nelle ore notturne nell'angusta provinciale di Serra

A Lipari...le offertissime si sprecano...ci sarà concorrenza sleale anche in questo campo?

Per la foto grazie a Federica Addamo

Lipari, poliziotto fuori servizio salva due giovani rimasti bloccati una scogliera tra cui una ragazza priva di conoscenza

 
Volevano raggiungere una spiaggetta isolata per godere delle bellezze naturalistiche e poco conosciute dell'isola, ma si sono ritrovati, dopo ore di cammino per sentieri impervi, su un promontorio a picco sul mare, in prossimità di Valle Muria (Lipari)
E' questa l'incredibile avventura vissuta da una coppia di giovani turisti che, con i telefoni fuori uso, sotto un sole cocente e allo stremo delle forze sono riusciti a mettersi in salvo grazie all'intervento di Antonino Tigano, medico della polizia di Stato del reparto mobile di Reggio Calabria.
Il medico, in ferie, si trovava a bordo di un'imbarcazione quando ha notato un ragazzo che si sbracciava per chiedere aiuto. Senza esitare si è messo in contatto con la Capitaneria di Porto comunicando le coordinate geografiche del luogo dell'accaduto e coordinando le fasi iniziali dell'attività di soccorso.
Nonostante le condizioni avverse del mare, gli uomini della Capitaneria di Porto guidati dal primo capo Mario Scilipoti sono riusciti a permettere che Tigano prestasse soccorso alla ragazza, ormai priva di conoscenza e, creando un cordone umano, hanno fatto scendere i ragazzi dalla scogliera mettendoli definitivamente in salvo.
Antonino Tigano, non è nuovo ad atti eroici: qualche mese fa era riuscito con coraggio e rapidità ad evitare il verificarsi di un terribile incidente sulla statale 106, all'altezza di Locri (Rc)

Stasera il "settimo" di Onofrio La Greca. I ringraziamenti della famiglia

Sarà celebrato stasera alle 19 nella chiesetta del Pozzo a Lipari il "settimo" di Onofrio La Greca, prematuramente scomparso sabato scorso.
Le famiglie La Greca - Travia attraverso Eolienews intendono ringraziare sentitamente quanti, nei modi più disparati, hanno preso parte al loro immenso dolore.
Comunicano, inoltre, la riapertura da domani del negozio "Fiori e piante" di Via Stradale Pianoconte

S.M. Salina: Decine di sacchi di spazzatura sbarcano da un tender, sindaco Lo Schiavo interviene in prima persona e scattano le sanzioni

Questo il post pubblicato oggi su fb dal sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo:
Avviso..alle 14.30 di oggi questo bel tenderino, che in foto vedete in orizzontale, grazie alla lodevole segnalazione di un cittadino, in mancanza di qualsiasi controllo, ha scaricato decine di sacchi di spazzatura. 
Personalmente recatomi sul luogo con i vigili si è provveduto a sanzionare i soggetti in violazione delle norme locali sul conferimento degli rsu. 
Invito tutti a segnalare altri accadimenti simili tempestivamente. E ai nostri cari visitatori comunico che Salina non è il bidone di rifiuti di turno di nessuno. Comportatevi in modo civile imparando anche a bordo a fare la differenziata e a rispettare le regole del luogo che visitate. 
Grazie.

Nota del direttore - Un post, ma principalmente un intervento, che davvero lascia poco spazio a commenti che sarebbero superflui. Solo: Bravo Massimo...così si fà!

Ex biglietteria aliscafi di Marina Corta in arrivo le opere di Claudio Cristina, nell'ambito della mostra organizzata dalla Eolia, Cenacolo Culturale





L'evento di giorno 29 luglio u.s. tenutosi nei giardini del Centro Studi, è risultato particolarmente gradito ai numerosissimi ospiti intervenuti. Il Prof. Luigi D'Andrea, il Prof. Renato Candia e il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dott. Stefano Bisi, magistralmente diretti dal dott. Angelo Di Rosa, giornalista, hanno confermato l'elevatissima qualità delle professionalità invitate a discutere di un argomento oltremodo interessante in tempi di forma e massificazione.
La libertà di pensiero nella costituzione, la sua rilevanza nella scuola e nella società civile, quali risorse per un futuro migliore, fondato su tolleranza, rispetto e curiosità di sapere in spregio di ogni forma d'intolleranza ed estremismo.
Altrettanto gradita è risultata l'inaugurazione della mostra di arte contemporanea in corso nei locali ex biglietteria aliscafi di Marinacorta, organizzata dietro impulso del Grande Oriente d'italia dalla Eolia Cenacolo Culturale, in partnership con la Filippo La Rosa Onlus e la Lega Navale Sezione di Lipari. L'esposizione, dopo qualche piccolo intoppo iniziale, quotidianamente emoziona i numerosi visitatori al cospetto dell'estro comunicativo e del senso naturale dimostrato da Loredana Salzano, Ambra Mirabito, Giovanna Maggiore e Renata Conti, nonchè dei segreti dei nostri mari svelati dai magnifici video della Lega Navale.
Ora, domenica prossima, 7 agosto 2016, con apertura alle ore 21,00, Claudio Cristina esporrà le proprie opere.
Cristina, è un significativo artista, figlio di Sicilia, che ha sempre inseguito nella sua pittura la luce e il colore in una equivalenza d'intensità. Autore di personali di pittura sin dal 1972, si contraddistingue nel panorama artistico per i suoi toni caldi e profondi, con accostamenti sorprendenti e con una sicurezza di forme che esclude ogni ripensamento. Claudio Cristina è il pittore dell'anima.
Interverrà il Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia dott. Sergio Rosso, Presidente degli Asili Notturni ente morale in prima linea per la cura e l’assistenza dei poveri e degli ammalati. Impegnato da sempre nelle opere di solidarietà massonica, ha lavorato senza sosta, con umiltà e capacità di progetto, a dare forza a una realtà che ogni anno accoglie migliaia di indigenti, giovani e anziani privi di un tetto, lontani dalla terra natale e dalla famiglia, sbandati, oppressi dalla fame e dal  
freddo, che bussano alle porte degli Asili di  
Via Ormea. Le ultime iniziative, in ordine di tempo, riguardano l’apertura di ambulatori dentistici e per il disagio psichico, ma anche progetti per bambini, in collaborazione con il Comune e le istituzioni.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione l'Ing. Gaetano Merlino, il dott. Antonio Casilli, l'Amministrazione Comunale in persona del Sindaco rag. Marco Giorgianni e il Centro Studi
EOLIA
Cenacolo Culturale
Avv. Giancarlo Niutta

Giorgianni si rivolge ad Alfano per poter assumere comandante della Polizia Municipale.

Il corpo di Polizia Municipale del Comune di Lipari è in atto privo del Comandante, dopo il trasferimento del maggiore Stefano Blasco ad altra sede. 
A frenare la nuova assunzione vi è però il blocco delle assunzioni (pena una pesante sanzione) per i comuni, che come quello di Lipari, hanno sforato il Patto di stabilità nel 2015. 
Il sindaco Marco Giorgianni, considerata l’importanza di tale figura che non è sostituibile da altre presenti nell’organico dell’Ente, ha scritto al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano per poter avere una riduzione della sanzione prevista in caso d’assunzione. Ha richiamato, per dare forza alla sua richiesta, un ordine del giorno dell’on.Dore Misuraca, accolto dalla Camera dei Deputati. 
“ In sede di approvazione del decreto n.113 nella seduta del 20 luglio 2016, presso la Camera dei deputati – ha scritto il sindaco - è stato accolto l'Ordine del Giorno dell'on. Dore Misuraca, deputato nazionale, responsabile Enti locali di Ncd, volto appunto a chiedere al Governo, nello spirito dell'articolo 7 del decreto medesimo, di ridurre la portata della sanzione per quei Comuni che, seppur avendo sforato il Patto di stabilità, si trovano nella necessità di dover assumere, almeno singolarmente, le figure professionali che non possano essere sostituite con altra professionalità già presente”. 
Giorgianni, sottolineando che la violazione non è imputabile ad inadempimenti dell’ Ente, ha chiesto ad Alfano “anche in considerazione della ridotta proporzione dello sforamento del Patto per l'anno 2015, di potere accedere, nelle condizioni e secondo le modalità che il Ministro vorrà stabilire, alla possibilità offerta dall'Ordine del Giorno dell’ On. Misuraca, limitatamente alla figura professionale del Capo dei vigili urbani”. 
Ha altresì evidenziato l’importanza di tale figura “ che svolge delicatissimi e specifici compiti amministrativi e di ordine pubblico e tutto questo nel pieno di una stagione balneare intensissima”. 

Manifestazioni in onore di San Bartolomeo : Interamente a carico degli sponsor

Tutti eventi/manifestazioni che saranno organizzati a Lipari per i festeggiamenti in onore del Patrono S.Bartolomeo (24 Agosto) saranno interamente finanziati dagli sponsor. 
Gli sponsor offriranno anche i giochi d'artificio.
Per il comune di Lipari, che non naviga certo nell'oro, quindi nessun costo.

I cannoli dell'amore. Rappresentazione teatrale stasera a Lipari

Stasera nel contesto della Rassegna Teatrale " Le Maschere di Dioniso", organizzata dal "Piccolo Borgo Antico", sarà di scena all'anfiteatro del castello di Lipari (ore 21 e 30) la "Compagnia delle Ortiche" di Ragusa, con la commedia "I cannoli dell'amore".

Parrocchia San Pietro (Lipari) Progetto per alleviare bisogni e disagi

100 anni dalla VI Battaglia dell’Isonzo o “Battaglia di Gorizia”. Vi caddero 6 eoliani

100 anni dalla VI Battaglia dell’Isonzo o “Battaglia di Gorizia”
Vi furono 6 caduti eoliani

“La mattina del 5 di agosto si muovevano le truppe italiane  per Gorizia e le terre lontane e dolente ogniun si partì…”  Le parole di questo canto popolare di contestazione della Grande Guerra (o Gorizia tu sei Maledetta), descrivono l’inizio di quella che passerà alla storia  come la “VI Battaglia dell’Isonzo” o “Battaglia di Gorizia” e che costerà alla nostra nazione la perdita stimata di circa 51.232 uomini  . In poco più di  11 giorni di combattimento 6 famiglie eoliane piangeranno i loro caduti, tre dei quali risulteranno dispersi e mai più ritrovati.
Ad onor del vero, le operazioni per la conquista di Gorizia ebbero inizio già nella giornata del 4 d’agosto, con le artiglierie italiane, intente ad aggiustare il tiro verso il Podgora, Plava, Sabotino e San Michele.
                Stabilizzate le posizioni del Trentino, con buona parte delle truppe austriache richiamate sul fronte orientale a tamponare le falle causate dai consistenti attacchi Russi sui Carpazi ordinati dal generale Aleksej Alekseevič Brusilov. Cadorna riuscì ad intuire il momento di difficolta degli austroungarici e disimpegnò una buana parte dei reggimenti  italiani dal settore Nord- ESt, facendoli convergere verso il Carso. In breve tempo si riuscì ad incrementare il numero dei pezzi delle artiglierie italiane poste a ridosso della citta di Gorizia con 1200 cannoni di diverso calibro e 800 bombarde. Il rapporto delle forze in campo era di circa 300.000 italiani contro circa 120.000 austroungarici, con un netto vantaggio territoriale per questi ultimi, trincerati dietro complessi sistemi difensivi.
                Il comando supremo affidò le operazioni  del settore Est alla 3^ Armata comanda dal generale Duca D’Aosta, mentre il settore nord alla 2^ Armata comanda dal generale Luigi Capello.
                Protagoniste nelle prime ore di battaglia furono le artiglierie, che con tiro preciso e continuo diedero inizio allo scontro alle ore 5:00 del mattino del 6 di agosto. Lo scopo era quello di annientare le difese di prima linea della testa di ponte austriaca posta sul lato destro del fiume Isonzo. Sfondando il “Campo Trincerarto di Gorizia”, costituito dalla linea di monti che dal Podgora convergeva verso il Sabotino, Plava e Oslavia; procedendo allo stesso tempo sulla riva sinistra dell’Isonzo per la conquista definitiva del monte San Michele, per poi tentare la presa della città.
     Nella stessa giornata del 6 i primi fanti  italiani vennero a contatto con le linee nemiche  e il 7 agosto le prime Brigate  conquistarono le difese austriache quasi completamente distrutte dal micidiale fuoco dell’artiglieria. Anche se i pochi superstiti ancora rintontiti dal bombardamento ed i rinforzi giunti seppero opporre una tenace resistenza tendando anche disperati contrattacchi. Nella giornata dell’8 di agosto una compagnia di fanti italiani della Brigata Pavia (28° Fanteria) al comando del sottotenente Aurelio Baruzzi (medaglia d’oro v.m.), attraversò a nuoto l’Isonzo ed entrò per prima nella città semidistrutta. Riuscendo ad  issare il tricolore nel piazzale della stazione centrale. Il generale austriaco Boroevic, non potendo sperare nel tempestivo arrivo di rinforzi, frenati dai monti posti alle spalle del suo schieramento, ordinò di abbandonare la città ripiegando verso posizioni più solide e sapientemente preparate nei mesi precedenti nelle alture e colline ad Est di Gorizia.
                Il comando italiano interpretando l’arretramento austriaco come una disfatta, dopo avere preso possesso della città, invio ingenti truppe all’inseguimento del nemico verso la periferia Est di Gorizia tra la dorsale costituita dal Monte Cucco di Plava – San Gabriele –San Daniele – Monte Santo. Dove erano invece abilmente occultate tra i castagneti i nuovi trinceramenti austroungarici e le batterie di artiglieria.

Usciti dalla periferia di Gorizia i reparti italiani della 3^ Armata, si trovarono di fronte il bosco di Pavonizza, dove tra i castagneti vi erano ad attenderli le mitragliatrici nemiche che abilmente seppero far strage di italiani. Nonostante ciò, gli eroici fanti del 223° reggimento della Brigata Etna (a cui appartenevano 3 dei caduti eoliani) riuscirono a compiere la loro missione di perlustrazione spingendosi fino agli sbarramenti di quota 165 e 174 , che solo a prezzo di immani sacrifici conquistarono nella giornata del 12. L’immediata reazione del nemico ed il tiro delle artiglierie, resero però non difendibili le posizioni, stabilendo la nuova linea del fronte in quel settore tra la quota 165 e 174, inutile fu ogni altro sforzo.
                La seconda 2^ Armata nella giornata del 14 agosto, cerco con accaniti scontri di conquistare la dorsale montana di Gorizia tra Monte Cucco e Monte San Marco, ma riuscendo ad ottenere solo piccoli vantaggi. Il 17 agosto, ritenendo impossibile compiere ulteriori progressi il generale Luigi Cardorna ordinava alle truppe italiane di sospendere i combattimenti.
                La conquista di Gorizia rappresentò l’unico consistente successo territoriale conseguito dall’esercito italiano dal 24 maggio del 1915. Fino a quel momento infatti i tentativi di avanzamento del fronte avevano avuto come conseguenza solo un immenso numero di perdite. La presa di Gorizia riuscì anche se in modo temporaneo a risollevare il morale dei fanti italiani che da li a poco sarebbero tornati ad insanguinare le  pietraie del Carso. Nei mesi successivi e per quasi tutto il 1917 le alture ad Est di Gorizia saranno teatro di nuove sanguinose battaglie  ed il sistema difensivo dell’Ermada sbarrerà la via per Trieste.
                Tra i fanti incaricati della conquista di Gorizia, vi è un giovane poeta italiano, Giuseppe Ungaretti, arruolatosi volontario nel natale del 1915 all’età di 27 anni ed in forza al 19° reggimento di fanteria della Brigata Brescia. La mattina del 6 di agosto poco prima dell’attacco, nel valloncello di Cima 4 ai piedi del San Michele nel suo quaderno scriverà:
“Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
cos' totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo”.
(Sono una creatura – Giuseppe Ungaretti)
La sera di quello stesso giorno le Brigate Brescia, Catanzaro e Ferrara avranno completato la conquista del San Michele. Dieci giorni dopo, poco prima della fine della “Battaglia di Gorizia” sulle rive del fiume Isonzo Ungaretti provato dagli scontri ma ancora vivo, tornerà ancora a scrivere:
“Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato
L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo”
(I Fiumi – 16 Agosto 1916 – Giuseppe Ungaretti)
Fiume Isonzo con sfondo di Plava e del Sabotino (Gorizia)
  

Fanti italiani escono dalle trincee per l’assalto
Cimitero della III Armata sul colle di S. Elia (Gorizia)