NON SPRECHIAMO… LE MEDUSE:
TRASFORMIAMOLE DA PROBLEMA A RISORSA
Ieri alle spiagge bianche di Lipari la degustazione della specie Pelagia Noctiluca
5 agosto 2016 - Quando il mare, attraverso le correnti, porta uno “sciame” di meduse sulle nostre coste, non c'è più da disperarsi, anzi!
Bagnanti, bambini, anziani e ristoratori possono impegnarsi a raccoglierle - naturalmente con le dovute precauzioni - , perché le meduse, da problema serio, sono diventate una gustosa risorsa alimentare.
Ieri, alle spiagge bianche di Lipari, ospitati dal ristorante “Fiore Di Pomice”, il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato ha organizzato una degustazione di meduse della specie Pelagia Noctiluca, suscitando grande curiosità e consenso. Dopo una comprensibile titubanza, l'insolito cibo è stato apprezzato da tutti.
Ieri, alle spiagge bianche di Lipari, ospitati dal ristorante “Fiore Di Pomice”, il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato ha organizzato una degustazione di meduse della specie Pelagia Noctiluca, suscitando grande curiosità e consenso. Dopo una comprensibile titubanza, l'insolito cibo è stato apprezzato da tutti.
Dalle Isole Eolie a Capri, da Seiano a Vico Equense, chef stellati si stanno cimentando in variegati manicaretti a base di questo misterioso abitante del mare che ci viene gratuitamente offerto.

Dagli studi del nostro vicepresidente, il prof. Ferdinando Boero, dell’Università del Salento e di CNR-SMAR, e di molti altri ricercatori impegnati in questo campo, sono emerse le ragioni del proliferare di questi organismi in quasi tutti i mari del mondo.
Le meduse tropicali arrivano in Mediterraneo a causa dell’aumento di temperatura, facilitate dall’allargamento del Canale di Suez. In generale, però, è la sovrappesca a determinare l’aumento di questi esseri gelatinosi. Le larve e gli stadi giovanili dei pesci, proprio come le meduse, mangiano plancton. Se peschiamo troppi pesci, diminuiscono anche le loro larve e rimane più plancton per le meduse, che di conseguenza aumentano. Anche i predatori delle meduse, come le tartarughe e i pesci luna, stanno aumentando, a causa della maggiore disponibilità di alimento.
Tale situazione potrebbe determinare un riequilibrio e mitigare la moltiplicazione delle meduse: diamo anche noi una mano, mangiamole anche noi!
Questi esseri gelatinosi ed eleganti sono ricchi di proteine e collagene, elementi preziosi per la dieta umana, anche le ricerche del CNR lo confermano: perché non approfittarne?

Naturalmente la nostra Associazione continuerà come da sempre la sua lotta contro la pesca eccessiva e illegale e continua a supportare il monitoraggio "Occhio alla Medusa", che da anni Ferdinando Boero porta avanti in tutto il Mediterraneo e al quale qualsiasi cittadino può partecipare inviando le segnalazioni degli avvistamenti a serena.zampardi@unisalento.it e a ferdinando.boero@unisalento.it.
Non sprechiamo queste “figlie” che il mare ci dona facendole morire inutilmente sulle nostre spiagge, facciamo proliferare la creatività per trasformare un problema in una risorsa.
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