Ecco la spiegazione di Don Giuseppe Mirabito
Il 3 agosto 415 un sacerdote di nome Luciano di Kefar-Gamba ebbe in sogno l'apparizione di un venerabile vecchio in abiti liturgici, con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d'oro con la quale lo toccò chiamandolo tre volte per nome. Gli svelò che lui e i suoi compagni erano dispiaciuti perché sepolti senza onore, che volevano essere sistemati in un luogo più decoroso e che volevano fosse dato un culto alle loro reliquie, allora certamente Dio avrebbe salvato il mondo destinato alla distruzione per i troppi peccati commessi dagli uomini. Il prete Luciano domandò chi fosse e il vecchio rispose di essere il dotto Gamaliele che istruì San Paolo, i compagni erano il protomartire Stefano che lui aveva seppellito nel suo giardino, Nicodemo suo discepolo, seppellito accanto a Stefano, e Abiba, figlio di Gamaliele, seppellito vicino a Nicodemo; anche lui si trovava seppellito nel giardino vicino ai tre santi, come da suo desiderio testamentario. Infine indicò il luogo della sepoltura collettiva, che sarebbe stato riconoscibile dal profumo: due dei sepolcri sarebbero stati infatti decorati da cestini di rose bianche, uno da fiori di zafferano e quello di santo Stefano di rose rosse. Con l'accordo del vescovo di Gerusalemme, si iniziò lo scavo con il ritrovamento delle reliquie. La notizia destò stupore nel mondo cristiano, ormai in piena affermazione, dopo la libertà di culto sancita dall'imperatore Costantino un secolo prima. Da qui le reliquie di Stefano cominciarono a spargersi per il mondo conosciuto di allora: una piccola parte fu lasciata al prete Luciano, che a sua volta le regalò a vari amici; il resto fu traslato il 26 dicembre 415 nella chiesa di Sion a Gerusalemme.
Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.
Fino al 1960 si celebrava anche la festa della "Invenzione" (cioè "rinvenimento", dal latino invenio) delle reliquie di santo Stefano il 3 agosto, giorno in cui questo ritrovamento sarebbe avvenuto. IL VIDEO DELLA PROCESSIONE DI IERI:
Il 3 agosto 415 un sacerdote di nome Luciano di Kefar-Gamba ebbe in sogno l'apparizione di un venerabile vecchio in abiti liturgici, con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d'oro con la quale lo toccò chiamandolo tre volte per nome. Gli svelò che lui e i suoi compagni erano dispiaciuti perché sepolti senza onore, che volevano essere sistemati in un luogo più decoroso e che volevano fosse dato un culto alle loro reliquie, allora certamente Dio avrebbe salvato il mondo destinato alla distruzione per i troppi peccati commessi dagli uomini. Il prete Luciano domandò chi fosse e il vecchio rispose di essere il dotto Gamaliele che istruì San Paolo, i compagni erano il protomartire Stefano che lui aveva seppellito nel suo giardino, Nicodemo suo discepolo, seppellito accanto a Stefano, e Abiba, figlio di Gamaliele, seppellito vicino a Nicodemo; anche lui si trovava seppellito nel giardino vicino ai tre santi, come da suo desiderio testamentario. Infine indicò il luogo della sepoltura collettiva, che sarebbe stato riconoscibile dal profumo: due dei sepolcri sarebbero stati infatti decorati da cestini di rose bianche, uno da fiori di zafferano e quello di santo Stefano di rose rosse. Con l'accordo del vescovo di Gerusalemme, si iniziò lo scavo con il ritrovamento delle reliquie. La notizia destò stupore nel mondo cristiano, ormai in piena affermazione, dopo la libertà di culto sancita dall'imperatore Costantino un secolo prima. Da qui le reliquie di Stefano cominciarono a spargersi per il mondo conosciuto di allora: una piccola parte fu lasciata al prete Luciano, che a sua volta le regalò a vari amici; il resto fu traslato il 26 dicembre 415 nella chiesa di Sion a Gerusalemme.
Per il fatto di essere stato il primo dei martiri cristiani, la sua festa liturgica si celebra il 26 dicembre, cioè immediatamente dopo il Natale che celebra la nascita di Cristo. Il colore della veste indossata dal sacerdote durante la Messa in questo giorno è il rosso, come in tutte le occasioni in cui si ricorda un martire.
Fino al 1960 si celebrava anche la festa della "Invenzione" (cioè "rinvenimento", dal latino invenio) delle reliquie di santo Stefano il 3 agosto, giorno in cui questo ritrovamento sarebbe avvenuto. IL VIDEO DELLA PROCESSIONE DI IERI:
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