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sabato 25 marzo 2017
Liberty lines alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli mette in vetrina mezzi e collegamenti. In primo piano anche le isole
Lo staff della compagnia siciliana di navigazione veloce è presente al padiglione 5 della Fiera di Napoli.
Con questa presenza, Liberty Lines vuole presentare al mondo degli operatori la sua offerta completa di collegamenti veloci, dagli arcipelaghi siciliani all’Adriatico.
Con questa presenza, Liberty Lines vuole presentare al mondo degli operatori la sua offerta completa di collegamenti veloci, dagli arcipelaghi siciliani all’Adriatico.
Ovviamente, oltre ai suoi mezzi dotati della più moderna tecnologia e di tutti i comfort, alle sue linee, Liberty lines mette indirettamente su una vetrina prestigiosa le isole, Eolie in primis. Lo fa attraverso tutta una serie di materiale fotografico che non può che colpire il visitatore
Liberty lines sta anche presentando con un interessante riscontro il nuovo servizio tra Otranto e la Grecia.
La linea parte a fine giugno ed è un collegamento veloce tra il porto di Otranto e le isole Greche di Corfu e Paxos. Si viaggia a bordo di “Ammari”, l’aliscafo più moderno al mondo, realizzato nel 2015 nei cantieri di Trapani della Liberty Shipyards. La nuova rotta collega le coste della Puglia a due delle più belle isole del Mediterraneo e della Grecia in sole due ore e mezza di navigazione, con standard di assoluto confort e sicurezza. Dopo aver presentato ufficialmente la rotta con le istituzioni ad Otranto, ora Liberty presenta questo nuovo servizio alla platea degli operatori del settore turistico riuniti a Napoli, in occasione di Btm.
Dal 29 giugno al 27 luglio, Ammarì collegherà – ogni giorno escluso il martedì – i porti di Otranto, Corfù e Paxos. In alta stagione turistica – dal 28 luglio al 10 settembre – invece, i collegamenti tra la costa pugliese e gli scali portuali del turismo vip della Grecia saranno operati sette giorni su sette.
Grazie alla elevata velocità dell’Ammari, i tempi di navigazione sono ridotti e a bordo si viaggia in assoluto relax. La prima tratta (Otranto-Corfù e viceversa) viene coperta in due ore e mezza, mentre per il tragitto da Corfù a Paxos saranno necessari soltanto sessanta minuti. L’ Ammarì è un gioiello della cantieristica navale italiana.
Dal 29 giugno al 27 luglio, Ammarì collegherà – ogni giorno escluso il martedì – i porti di Otranto, Corfù e Paxos. In alta stagione turistica – dal 28 luglio al 10 settembre – invece, i collegamenti tra la costa pugliese e gli scali portuali del turismo vip della Grecia saranno operati sette giorni su sette.
Grazie alla elevata velocità dell’Ammari, i tempi di navigazione sono ridotti e a bordo si viaggia in assoluto relax. La prima tratta (Otranto-Corfù e viceversa) viene coperta in due ore e mezza, mentre per il tragitto da Corfù a Paxos saranno necessari soltanto sessanta minuti. L’ Ammarì è un gioiello della cantieristica navale italiana.
Aliscafo di ultimissima generazione può ospitare sino a 250 passeggeri offrendo i massimi standard di confort e sicurezza, con una velocità di punta che tocca i 36 nodi che viene percepita in modo “sereno” a bordo del vettore, grazie alla stabilizzazione elettronica dell’aliscafo.
A bordo dell’ Ammari, Liberty Lines offre servizi di qualità per i suoi ospiti: bar, tv, impianto stereo, poltrone reclinabili, aria condizionata.
A bordo dell’ Ammari, Liberty Lines offre servizi di qualità per i suoi ospiti: bar, tv, impianto stereo, poltrone reclinabili, aria condizionata.
Stanotte torna l'ora legale. Lancette avanti di un'ora
Nella notte tra oggi sabato 25 e domenica 26 marzo torna l'ora legale: spostamento delle lancette alle due del mattino di domenica, direttamente sulle 3: è il weekend in cui «si dorme un’ora di meno».
L’ora legale resterà in vigore per i prossimi sette mesi. Si tornerà a quella solare nella notte fra 28 e 29 ottobre 2017.
Un'ora di sonno in meno, ma un'ora di luce in più la sera: le luci verranno accese più tardi. Terna - la società che gestisce la rete elettrica nazionale - stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.
L’ora legale resterà in vigore per i prossimi sette mesi. Si tornerà a quella solare nella notte fra 28 e 29 ottobre 2017.
Un'ora di sonno in meno, ma un'ora di luce in più la sera: le luci verranno accese più tardi. Terna - la società che gestisce la rete elettrica nazionale - stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.
Smarrito...cercasi
Cercasi Chicco, esemplare unico, manca da ieri. Chiunque l'ha visto o trovato telefoni al 0909812963 bar Trionfo marina lunga.
Delfini alle Eolie e articoli. Il rag. Spinella scrive all'ENPA
Spett.le E.N.P.A.
Sig. Presidente Carla Rocchi
- Presenza delfini alle isole Eolie
Gent.ma Signor Presidente, Un Vostro articolo riportato nella rete dal titolo "pescatori contro delfini, ENPA: Denunce in caso di uccisioni o maltrattamenti" si conclude che in caso di uccisioni o maltrattamenti ai danni di delfini alle Isole Eolie, attiverà il proprio ufficio legale per individuare e punire i responsabili d itali reati. Il Vostro articolo è stato riportato da un blog locale che chiede le mie dimissioni in quanto ho dichiarato, nel contesto di una intervista al quotidiano Repubblica: "O noi o i delfini" creando pregiudizio all'immagine delle isole Eolie.
Tengo a precisarLe che tale espressione,proprio nel contesto giornalistico, è la dichiarazione di uno stato di sofferenza di crisi di pescato, che i nostri pescatori stanno attraversando da parecchio tempo ed in maniera più marcata in questi ultimi mesi, tanto a indurli a non esercitare più l'attività in quanto i quantitativi non remunerano neanche i costi del carburante e sei ore di lavoro notturno. Abbiamo rilasciato diverse interviste affermando che i delfini alle Eolie ci sono sempre stati, ci sono oggi e ci saranno ancora in futuro.
Abbiamo raggiunto con il centro di Filicudi Wildlife Conservation una collaborazione per sperimentare l'uso di "pimkers" di nuova generazione, in modo tale, che l'utilizzo possa consentire una reciproca convivenza: una, spettacolare per le dimostrazioni e la presenza dei delfini nei nostri mari e l'altra ai pescatori di poter catturare quei quantitativi di pescato con la "totanara" e con le reti a "tremaglio"che possano remunerare il loro lavoro.
Vista la Vostra particolare attenzione rivolta al mio articolo, gradirei conoscere quali attenzioni avete dato alla intervista rilasciata dalle Iene dal titolo "delfino nel piatto" di cui Le invio copia.
Colgo infine l'occasione per invitarLa a sentire il TGCOM delle ore 20 del giorno 21/03/2017 che riporta l'iniziativa dei pescatori delle Eolie (non chiede le mie dimissioni) ed in relazione alla presenza dei delfini alle Eolie, Le invio un comunicato del 26 gennaio 2016 dei dati diffusi dal "Delphis Aeolian Dolphin Center" che attesta la presenza di circa 2,000 esemplari.
Le assicuro che i pescatori eoliani non hanno mai agito e mai agiranno a danno dei delfini , perchè sanno perfettamente che la specie è protetta, ma sono e restano fiduciosi che la loro attività possa essere garantita da Enti, come quello che Lei rappresenta, in uno a Enti che sovrintendono alla tutela dell'occupazione e dello sviluppo locale. Grato per un Suo cortese riscontro, anche a nome dei pescatori eoliani, porgo distinti saluti.
Giuseppe Spinella (Vice presidente Cogepa)
Per visualizzare i dati diffusi dal "Delphis Aeolian Dolphin Center" su delfini e balene alle Eolie cliccare sul link sottostante
Sig. Presidente Carla Rocchi
- Presenza delfini alle isole Eolie
Gent.ma Signor Presidente, Un Vostro articolo riportato nella rete dal titolo "pescatori contro delfini, ENPA: Denunce in caso di uccisioni o maltrattamenti" si conclude che in caso di uccisioni o maltrattamenti ai danni di delfini alle Isole Eolie, attiverà il proprio ufficio legale per individuare e punire i responsabili d itali reati. Il Vostro articolo è stato riportato da un blog locale che chiede le mie dimissioni in quanto ho dichiarato, nel contesto di una intervista al quotidiano Repubblica: "O noi o i delfini" creando pregiudizio all'immagine delle isole Eolie.
Tengo a precisarLe che tale espressione,proprio nel contesto giornalistico, è la dichiarazione di uno stato di sofferenza di crisi di pescato, che i nostri pescatori stanno attraversando da parecchio tempo ed in maniera più marcata in questi ultimi mesi, tanto a indurli a non esercitare più l'attività in quanto i quantitativi non remunerano neanche i costi del carburante e sei ore di lavoro notturno. Abbiamo rilasciato diverse interviste affermando che i delfini alle Eolie ci sono sempre stati, ci sono oggi e ci saranno ancora in futuro.
Abbiamo raggiunto con il centro di Filicudi Wildlife Conservation una collaborazione per sperimentare l'uso di "pimkers" di nuova generazione, in modo tale, che l'utilizzo possa consentire una reciproca convivenza: una, spettacolare per le dimostrazioni e la presenza dei delfini nei nostri mari e l'altra ai pescatori di poter catturare quei quantitativi di pescato con la "totanara" e con le reti a "tremaglio"che possano remunerare il loro lavoro.
Vista la Vostra particolare attenzione rivolta al mio articolo, gradirei conoscere quali attenzioni avete dato alla intervista rilasciata dalle Iene dal titolo "delfino nel piatto" di cui Le invio copia.
Colgo infine l'occasione per invitarLa a sentire il TGCOM delle ore 20 del giorno 21/03/2017 che riporta l'iniziativa dei pescatori delle Eolie (non chiede le mie dimissioni) ed in relazione alla presenza dei delfini alle Eolie, Le invio un comunicato del 26 gennaio 2016 dei dati diffusi dal "Delphis Aeolian Dolphin Center" che attesta la presenza di circa 2,000 esemplari.
Le assicuro che i pescatori eoliani non hanno mai agito e mai agiranno a danno dei delfini , perchè sanno perfettamente che la specie è protetta, ma sono e restano fiduciosi che la loro attività possa essere garantita da Enti, come quello che Lei rappresenta, in uno a Enti che sovrintendono alla tutela dell'occupazione e dello sviluppo locale. Grato per un Suo cortese riscontro, anche a nome dei pescatori eoliani, porgo distinti saluti.
Giuseppe Spinella (Vice presidente Cogepa)
Per visualizzare i dati diffusi dal "Delphis Aeolian Dolphin Center" su delfini e balene alle Eolie cliccare sul link sottostante
Il documento, una volta aperto, si sfoglia cliccando sul margine destro in alto) dello stesso
Tennis. Snoopy club con due squadre al Campionato Regionale a squadre Over 35 di tennis, categoria "D"
Al via il Campionato Regionale a squadre Over 35 di tennis, categoria "D".
Lo Snoopy Club ha impegnate 2 squadre.
La squadra capitanata da Emilio La Rosa comincia oggi, sabato 25 marzo fuori casa in una trasferta molto impegnativa contro il CT "Le Rocce" a Catania, mentre l'altra squadra, guidata da Francesco Finocchiaro, comincerà il campionato in ritardo poichè l'incontro previsto in casa per questo week end è stato rinviato su richiesta del TC Messina.
Lo Snoopy Club ha impegnate 2 squadre.
La squadra capitanata da Emilio La Rosa comincia oggi, sabato 25 marzo fuori casa in una trasferta molto impegnativa contro il CT "Le Rocce" a Catania, mentre l'altra squadra, guidata da Francesco Finocchiaro, comincerà il campionato in ritardo poichè l'incontro previsto in casa per questo week end è stato rinviato su richiesta del TC Messina.
Nel frattempo è ricominciata l'attività della scuola tennis, fermatasi durante i lavori ai campi, dunque buon tennis a tutti.
Gli auguri ai festeggiati di oggi 25 Marzo
Eolienews augura Buon Compleanno a Frank Puglisi, Nunzio Profilio, Giuseppe Pellegrino, Angelo Marturano, Salvatore Sapuppo, Bartolo Rago
Escrementi di cani di proprietà in prossimità di abitazioni e strutture pubbliche (di Lina Paola Costa)
Riceviamo e pubblichiamo:
Ieri alle 12.40, tornata dal lavoro, ho preso secchio acqua e pompa del giardino per lavare e spingere via un consistente quantitativo di deiezioni canine che spesso trovo davanti al cancello. Per igiene domestica e soprattutto perché da lì a meno di un'ora sarebbero passati tanti studenti che escono dalla Scuola Primaria alla V ora e percorrono il marciapiedi.
Al fetente, lordo e fituso, incivile padrone del cane - che sempre viene lasciato defecare davanti agli ingressi dei nostri domicili - lancio l'augurio che si trovi le proprie camere piene della stessa cacca con cui imbratta il suolo pubblico in via Stradale, perfino dentro l'area di accesso al Palazzetto dello sport, dove di continuo si cammina con gli studenti.
Sono sicura che qualche familiare che legge i blog ce l'hai.
Lina Paola Costa
Al fetente, lordo e fituso, incivile padrone del cane - che sempre viene lasciato defecare davanti agli ingressi dei nostri domicili - lancio l'augurio che si trovi le proprie camere piene della stessa cacca con cui imbratta il suolo pubblico in via Stradale, perfino dentro l'area di accesso al Palazzetto dello sport, dove di continuo si cammina con gli studenti.
Sono sicura che qualche familiare che legge i blog ce l'hai.
Lina Paola Costa
venerdì 24 marzo 2017
Rijtano, presidente Cogepa: “Non abbiamo nulla contro i delfini”
Daniele Corrieri ci segnala questo articolo di letteraemme:
“Nessuno di noi odia i delfini”, così il presidente del Cogepa, Salvatore Rijtano, chiarisce che i pescatori eoliani non hanno nulla contro gli amati pesci: “Sarebbe un controsenso dal momento che sono anche un’attrattiva turistica, molti portano i vacanzieri in barca per mostrarglieli”. Un problema però con i delfini esiste: “Esiste un problema con la pesca – continua Rijtano – banchi di delfini che si avvicinano molto alla costa e danneggiano le attrezzature dei pescatori: questo è un disagio al quale vogliamo trovare soluzione ma una frase come “o noi o loro” non ci rappresenta, non erano questi i toni del nostro incontro ad inizio settimana, né sono i toni che può aver usato il vicepresidente, Pinuccio Spinella.
I delfini non si toccano: “Ma ci mancherebbe altro, perfino giornali stranieri come il Mail stanno dipingendo i pescatori italiani come degli aggressori di delfini, questo non è in nessuno modo vero, non rappresenta il rapporto che abbiamo con questi cetacei alle Eolie in nessun modo. Cerchiamo soltanto una soluzione all’ingente perdita dei pescatori, e come potremmo sottrarci? Una soluzione potrebbe essere quella dei dissuasori, se non lo fosse, lo stato di calamità, esistono fondi europei per situazioni di tali criticità, non chiediamo assistenzialismo ma di risolvere una difficoltà reale e tangibili di questi lavoratori”.
“Nessuno di noi odia i delfini”, così il presidente del Cogepa, Salvatore Rijtano, chiarisce che i pescatori eoliani non hanno nulla contro gli amati pesci: “Sarebbe un controsenso dal momento che sono anche un’attrattiva turistica, molti portano i vacanzieri in barca per mostrarglieli”. Un problema però con i delfini esiste: “Esiste un problema con la pesca – continua Rijtano – banchi di delfini che si avvicinano molto alla costa e danneggiano le attrezzature dei pescatori: questo è un disagio al quale vogliamo trovare soluzione ma una frase come “o noi o loro” non ci rappresenta, non erano questi i toni del nostro incontro ad inizio settimana, né sono i toni che può aver usato il vicepresidente, Pinuccio Spinella.
I delfini non si toccano: “Ma ci mancherebbe altro, perfino giornali stranieri come il Mail stanno dipingendo i pescatori italiani come degli aggressori di delfini, questo non è in nessuno modo vero, non rappresenta il rapporto che abbiamo con questi cetacei alle Eolie in nessun modo. Cerchiamo soltanto una soluzione all’ingente perdita dei pescatori, e come potremmo sottrarci? Una soluzione potrebbe essere quella dei dissuasori, se non lo fosse, lo stato di calamità, esistono fondi europei per situazioni di tali criticità, non chiediamo assistenzialismo ma di risolvere una difficoltà reale e tangibili di questi lavoratori”.
Auto "n'capotta" a Quattropani. Intervengono 118 e pompieri
Un' automobile, con a bordo un anziano della frazione, si è capovolta finendo fuori strada, in un'area sottostante, in località Coste d'Agosto a Quattropani.
Sul posto sono intervenuti il personale dell'ambulanza del 118 che hanno soccorso l'uomo, trasferendolo in ospedale, e i vigili del fuoco
Sull'uomo sono in corso i necessari accertamenti ma potrebbe avere riportato danni alla colonna spinale.
Sul posto sono intervenuti il personale dell'ambulanza del 118 che hanno soccorso l'uomo, trasferendolo in ospedale, e i vigili del fuoco
Sull'uomo sono in corso i necessari accertamenti ma potrebbe avere riportato danni alla colonna spinale.
Cari amici lettori,
Eolienews ha bisogno anche di voi.
Chi vuole dare il suo piccolo contributo al nostro/vostro giornale può farlo attraverso una ricarica (può essere fatta all'uffficio postale o in un tabacchi autorizzato e secondo quelle che sono le vostre possibilità) sulla postpay N° 5333 1710 2104 4421 intestata al nostro direttore Salvatore Sarpi.
Il codice fiscale che vi sarà richiesto all'atto del versamento è : SRP SVT 59 B 14 E 606 P
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SEQUESTRATI 1309 KG. DI NOVELLAME DI SARDA E GAMBERI
Nella giornata odierna personale dipendente dalla Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, congiuntamente a personale della Polizia stradale del distaccamento di Barcellona P.G., durante una attività di vigilanza e controllo sulla filiera commerciale del prodotto ittico, hanno rinvenuto all’interno di due furgoni presso il casello di Villafranca tirrena, un ingente quantitativo di prodotto ittico appartenete alla specie novellame di sarda.
All’interno dei furgoni erano, infatti, custodite 288 cassette di polistirolo contenenti 1194 Kg. circa di novellame di sarda e 20 cassette contenenti 115 Kg. circa di gambero, destinate al mercato di Palermo e di Trapani per un totale di Kg. 1309.
L’intero quantitativo è stato sottoposto a sequestro per violazione della vigente normativa nazionale e comunitaria che disciplina le taglie minime delle specie ittiche, per mancanza di idonea documentazione per accertarne la provenienza e garantirne la tracciabilità ed infine per utilizzare un mezzo non idoneo al trasporto di alimenti.
Infatti a nulla è valso il tentativo dell’autotrasportatore di eludere i controlli occultando il prodotto ittico illecito all’interno di un vano del proprio mezzo, adibito al trasporto di animali vivi.
I conducenti dei mezzi di trasporto sono stati sanzionati con l’elevazione di 5 verbali amministrativi di un importo complessivo pari a 57.000 euro.
L’intero quantitativo del prodotto sequestrato è stato sottoposto a visita da parte del servizio veterinario dell’ASP n. 5 che lo ha ritenuto non idoneo al consumo umano, in quanto di dubbia provenienza, disponendone la distruzione.
La cattura e la commercializzazione di esemplari di prodotto ittico sotto la misura minima consentita è tra gli illeciti in materia di pesca più gravi e pertanto più severamente puniti, rappresentando una seria minaccia per la risorsa ittica.
I controlli della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Milazzo con l’ormai consolidato rapporto di proficua collaborazione con il comando della Polizia stradale di Barcellona P.G. continueranno nei prossimi giorni, lungo l’intero territorio di giurisdizione, al fine di contrastare il fenomeno della pesca illegale, a tutela del patrimonio ittico, dell’ambiente marino e della sicurezza alimentare dei consumatori.
All’interno dei furgoni erano, infatti, custodite 288 cassette di polistirolo contenenti 1194 Kg. circa di novellame di sarda e 20 cassette contenenti 115 Kg. circa di gambero, destinate al mercato di Palermo e di Trapani per un totale di Kg. 1309.
L’intero quantitativo è stato sottoposto a sequestro per violazione della vigente normativa nazionale e comunitaria che disciplina le taglie minime delle specie ittiche, per mancanza di idonea documentazione per accertarne la provenienza e garantirne la tracciabilità ed infine per utilizzare un mezzo non idoneo al trasporto di alimenti.
Infatti a nulla è valso il tentativo dell’autotrasportatore di eludere i controlli occultando il prodotto ittico illecito all’interno di un vano del proprio mezzo, adibito al trasporto di animali vivi.
I conducenti dei mezzi di trasporto sono stati sanzionati con l’elevazione di 5 verbali amministrativi di un importo complessivo pari a 57.000 euro.
L’intero quantitativo del prodotto sequestrato è stato sottoposto a visita da parte del servizio veterinario dell’ASP n. 5 che lo ha ritenuto non idoneo al consumo umano, in quanto di dubbia provenienza, disponendone la distruzione.
La cattura e la commercializzazione di esemplari di prodotto ittico sotto la misura minima consentita è tra gli illeciti in materia di pesca più gravi e pertanto più severamente puniti, rappresentando una seria minaccia per la risorsa ittica.
I controlli della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Milazzo con l’ormai consolidato rapporto di proficua collaborazione con il comando della Polizia stradale di Barcellona P.G. continueranno nei prossimi giorni, lungo l’intero territorio di giurisdizione, al fine di contrastare il fenomeno della pesca illegale, a tutela del patrimonio ittico, dell’ambiente marino e della sicurezza alimentare dei consumatori.
Accadde oggi...alle Eolie
24/3/2011
ARRESTATE DAI CARABINIERI 13 PERSONE, ALCUNE SONO DI ORIGINI EOLIANE, ORGANIZZAVANO “MATRIMONI SIMULATI” PER REGOLARIZZARE LA PRESENZA DI CLANDESTINI SUL TERRITORIO ITALIANO
http://eolienews.blogspot.it/2011/03/arrestate-dai-carabinieri-13-persone.html
ARRESTATE DAI CARABINIERI 13 PERSONE, ALCUNE SONO DI ORIGINI EOLIANE, ORGANIZZAVANO “MATRIMONI SIMULATI” PER REGOLARIZZARE LA PRESENZA DI CLANDESTINI SUL TERRITORIO ITALIANO
http://eolienews.blogspot.it/2011/03/arrestate-dai-carabinieri-13-persone.html
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Cercasi lavoro come baby-sitter
Giovane cerca lavoro a Lipari come baby-sitter. Contattare il Tel. 366.5032611
giovedì 23 marzo 2017
Mare Vivo: ripartiamo dall'educazione eco-ambientale (di Gianluca Veneroso)
Dario, Alberto, Dada....ormai rappresentano per i nostri alunni qualcosa di più di comuni amici e qualcosa di meglio di ordinari insegnanti. Questi giovani ed energici operatori di Mare Vivo, Ente Ambientale a tutela delle immense risorse ittico-marine, ci ripropongono per il secondo anno il progetto DELFINI GUARDIANI, riconfermando le loro capacità di "pionieri dell'amica natura". Muniti di berrettini e con tanto di bandiera a tema, gli scolari di III, IV e V della sezione Primaria di Canneto sono partiti alla scoperta - o meglio "riscoperta"- del nostro MARE da aMARE!
Una gradevolissima capatina a Marina Corta, sulla spiaggetta attigua alla Chiesa del Purgatorio, a caccia di reperti da classificare: da un lato i meravigliosi lasciti di Papà Nettuno, dall'altro i tristi sedimenti dell'incuria umana.
Un modo semplice e dinamico per esplorare con occhi diversi gli spazi già conosciuti, formulando valide strategie per essere attori e fautori di una terra sana.
Suddiviso un fazzoletto di litorale in una sorta di scacchiere numerato, i nostri Delfini Guida hanno disposto reperti di varia natura all'interno del geo-labirinto e chiesto alle nostre Agili Pinne di localizzarli e definirli correttamente.
L'immancabile arte del disegno ha mutato in magici simboli ciò che il mondo dona generoso.
Spirito di ricerca, curiosità esplorativa. esercizio dei sensi e una buona dose di sole eoliano: queste le perle di una mattinata indimenticabile in cui il mare smette di fare da cornice e diventa centro assoluto del nostro vivere.
Da sfondo statico a "noi mitico" che ci appartiene in modo ancestrale e imprescindibile. Tuffiamoci tra i flutti di una scolarizzazione a suon di laboratori e a folate di esperienze "a-tu-per-tu" con la realtà.
Auguriamo agli altri Piccoli Delfini del progetto di nuotare rapidi e intrepidi verso gli orizzonti dell'educazione ambientale.....dove azione e istruzione si confondono, stagliandosi sugli scenari di un domani eco-favoloso!
Gianluca Veneroso
Gianluca Veneroso
Conferimento rifiuti....in violazione. Beccati e multati in tre oggi a Lipari
Altri tre cittadini liparesi sono stati "beccati" stamane con le mani nel sacco "dell'immondizia" conferito in violazione alla vigente ordinanza.
La vigilessa Simona Grella, delegata a questo importante e non facile servizio, ha provveduto ad elevare i relativi verbali.
Adeguarsi alle regole vigenti è un segno di civiltà e, in questo caso, di reale rispetto per la nostra isola.
La vigilessa Simona Grella, delegata a questo importante e non facile servizio, ha provveduto ad elevare i relativi verbali.
Adeguarsi alle regole vigenti è un segno di civiltà e, in questo caso, di reale rispetto per la nostra isola.
Corrieri: "Non mi candido. Voci su mia candidatura sono solo fantasie e speculazioni"
COMUNICATO
LINO CORRIERI - SONO IL PRESIDENTE DELL’AVIS
DI LIPARI E COME TALE NON POSSO PROPORMI IN ALCUNA CANDIDATURA DI CARATTERE
POLITICO
In relazione a notizie diffuse nelle ultime settimane da qualche
quotidiano on-line locale, circa una mia eventuale candidatura al Consiglio
Comunale di Lipari, le stesse sono prive di ogni fondamento, poiché
l’Associazione che ho l’onore e mi pregio di rappresentare é dedita al
Volontariato e non alla politica.
Ogni accostamento
della mia persona a liste, personaggi politici o gruppi vari e del tutto
fantasiosa e speculativa.
Sarebbe auspicabile,
in un contesto maturo senza pregiudizi e/o malignità, portare le capacità, le
esperienze positive, le proposte volte al bene altrui e lo spirito di
sacrificio comune a tutte le Associazioni del Volontariato all’interno della
politica (assente e sorda) e non viceversa.
NDD - Pubblichiamo il comunicato solo per darne il giusto risalto e non come smentita, non essendo questo giornale on line ad aver riportato tale notizia
Pescatori e delfini. Pesantissimo articolo e pesanti affermazioni del Dailymail on line. Attenzione non è un "giornaletto" qualsiasi
Ecco come titola il Dailymail (traduzione)
I pescatori italiani sparano ai delfini, rimproverando loro di distruggere i mezzi di sostentamento, perché mangiano troppi pesci
E prosegue ("succo" tradotto di quanto scritto nell'articolo)
I pescatori siciliani hanno lanciato uno sciopero di due giorni per i delfini 'avidi'
Si dice che i delfini stanno seguendo barche, razziando le reti e mangiando il pescato
La battaglia tra i pescatori e delfini è feroce nelle Isole Eolie. Alcuni pescatori hanno iniziato a sparare i delfini con i fucili
I pescatori chiedono uno stato di dichiarazione di calamità naturale e sono alla ricerca di un risarcimento da parte del governo
Certo la realtà è travisata ma non ci facciamo certo una bella figura.
I pescatori italiani sparano ai delfini, rimproverando loro di distruggere i mezzi di sostentamento, perché mangiano troppi pesci
E prosegue ("succo" tradotto di quanto scritto nell'articolo)
I pescatori siciliani hanno lanciato uno sciopero di due giorni per i delfini 'avidi'
Si dice che i delfini stanno seguendo barche, razziando le reti e mangiando il pescato
La battaglia tra i pescatori e delfini è feroce nelle Isole Eolie. Alcuni pescatori hanno iniziato a sparare i delfini con i fucili
I pescatori chiedono uno stato di dichiarazione di calamità naturale e sono alla ricerca di un risarcimento da parte del governo
Certo la realtà è travisata ma non ci facciamo certo una bella figura.
Comunque se volete andare a leggere la versione originale in inglese questo è il link
http://www.dailymail.co.uk/news/article-4341512/Fishermen-shoot-DOLPHINS-blaming-eating-fish.html
http://www.dailymail.co.uk/news/article-4341512/Fishermen-shoot-DOLPHINS-blaming-eating-fish.html
Delfini una presunta minaccia per i pescatori, Enpa: tecnica di marketing politico ben nota, pronti a denunce in caso di uccisioni di animali
«Accusare i delfini di impoverimento della vita marina, nel caso in questione il tratto di mare compreso tra le isole Eolie, non è solo fuori luogo; è semplicemente assurdo».
Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animale commentando un articolo di Repubblica in merito ad una presunta “competizione” tra cetacei e pescatori.
Secondo l'associazione, infatti, quella di far ricadere su altri esseri viventi la responsabilità per i danni alla biodiversità è una ben nota tecnica di “marketing” politico cui si ricorre – si veda ad esempio il caso lupo - per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle vere cause di una crisi e per ottenere un qualche vantaggio a favore di determinate categorie di interessi.
«Se nei nostri mari c'è sempre meno vita – prosegue l'Enpa - la colpa non è delle stenelle, né dei calamari, e neanche delle rane pescatrici o dei polpi. Anche perché, e questo i pescatori dovrebbero saperlo bene, la natura è in grado di autoregolarsi e di mantenere o ripristinare condizioni di equilibrio tra le specie. Se ciò non accade è solo colpa dell'uomo: della pesca che sfrutta il mare fino all'inverosimile; dell'inquinamento, che è causa di morte per migliaia di animali; dei cambiamenti climatici che hanno stravolto ritmi naturali millenari; del traffico delle imbarcazioni, commerciali e da da diporto, che disturbano la fauna marina». Ignorare queste cause non è soltanto “ideologico”, è anche pericoloso perché alimenta un allarmismo privo di riscontri e contribuisce a fomentare un clima d'odio, che ricorda molto la “caccia all'untore” e che rischia di incendiare gli animali. Quando si lanciano campagne del genere la possibilità che qualcuno sia tentato dal ricorrere alle vie di fatto c'è ed è molto concreta.
Per questo, Enpa già da ora avverte che in caso di uccisioni o di maltrattamenti ai danni dei delfini, o di qualsiasi altro animale, attiverà il proprio ufficio legale per individuare e punire i responsabili di tali reati.
Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animale commentando un articolo di Repubblica in merito ad una presunta “competizione” tra cetacei e pescatori.
Secondo l'associazione, infatti, quella di far ricadere su altri esseri viventi la responsabilità per i danni alla biodiversità è una ben nota tecnica di “marketing” politico cui si ricorre – si veda ad esempio il caso lupo - per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle vere cause di una crisi e per ottenere un qualche vantaggio a favore di determinate categorie di interessi.
«Se nei nostri mari c'è sempre meno vita – prosegue l'Enpa - la colpa non è delle stenelle, né dei calamari, e neanche delle rane pescatrici o dei polpi. Anche perché, e questo i pescatori dovrebbero saperlo bene, la natura è in grado di autoregolarsi e di mantenere o ripristinare condizioni di equilibrio tra le specie. Se ciò non accade è solo colpa dell'uomo: della pesca che sfrutta il mare fino all'inverosimile; dell'inquinamento, che è causa di morte per migliaia di animali; dei cambiamenti climatici che hanno stravolto ritmi naturali millenari; del traffico delle imbarcazioni, commerciali e da da diporto, che disturbano la fauna marina». Ignorare queste cause non è soltanto “ideologico”, è anche pericoloso perché alimenta un allarmismo privo di riscontri e contribuisce a fomentare un clima d'odio, che ricorda molto la “caccia all'untore” e che rischia di incendiare gli animali. Quando si lanciano campagne del genere la possibilità che qualcuno sia tentato dal ricorrere alle vie di fatto c'è ed è molto concreta.
Per questo, Enpa già da ora avverte che in caso di uccisioni o di maltrattamenti ai danni dei delfini, o di qualsiasi altro animale, attiverà il proprio ufficio legale per individuare e punire i responsabili di tali reati.
Da piazza Mazzini...segnali di vita...anche se su sollecitazione
Coerenti con la nostra linea editoriale, che non lesina critiche, nell'interesse del paese, agli amministratori quando è giusto farle, ma che evidenzia anche le cose che vengono fatte, dobbiamo informare che sono partiti oggi due interventi per ridare dignità e decoro a due aree di Lipari: Ovvero il "disboscamento" di piazza Mazzini e il "disboscamento" del parco giochi di Contrada Valle.
Due interventi sollecitati dalla cittadinanza e, più di altri, da Daniele Corrieri (Piazza Mazzini), i componenti di Vento Eoliano, Eolienews e la Gazzetta del sud (Parco giochi).
Piccoli "segnali di vita" a dimostrazione che, a volte basta un po di "buona volontà".
Sarebbe meglio se ciò accadesse autonomamente ma siccome non si può avere tutto....va bene anche così!!!
Dobbiamo altresì sottolineare come si è anche intervenuti a Canneto, con gli ex Pumex, per una pulizia radicale dell'area "parco giochi" e limitrofe
Due interventi sollecitati dalla cittadinanza e, più di altri, da Daniele Corrieri (Piazza Mazzini), i componenti di Vento Eoliano, Eolienews e la Gazzetta del sud (Parco giochi).
Piccoli "segnali di vita" a dimostrazione che, a volte basta un po di "buona volontà".
Sarebbe meglio se ciò accadesse autonomamente ma siccome non si può avere tutto....va bene anche così!!!
Dobbiamo altresì sottolineare come si è anche intervenuti a Canneto, con gli ex Pumex, per una pulizia radicale dell'area "parco giochi" e limitrofe
Come eravamo: Gruppo di studenti e professori alla scuola Media "S.Lucia"di Lipari. Riconosciuti..grazie a Luisa Foti
Abbiamo ricevuto da Annamaria Cosenza, questa foto di gruppo di studenti e professori della scuola media Santa Lucia di Lipari.
Grazie a Luisa Foti siamo riusciti ad identificare quasi tutti gli immortalati
In basso da sx : Bartolina Gugliotta; Daniela Zaia ; Piero Acquaro; Gaetano Mannello; Arturo Fiorentino; Maurizio Acquaro; Sandro Muscarà; Giovanni Biviano
In alto da sx: Rita Cappadona; Maria Mandarano; Tilde Lumia; Luisa Foti; Anna Merrina; Anna Maria Cosenza; Gaetana La Greca; Patrizia Urso; Li Donni; Carmela Lo Surdo; Tania Famularo.
Tra i prof: Maria Acunto; Lo Verdi; Annalisa Leone; Lino Ferlazzo; Lisuzzo; Coppolino; Maria Russo; Cusolito
Lavori in corso..."contestati" a Filicudi. E' arrivata la polizia municipale
Sui contestati "Lavori in corso" a Filicudi, dopo le proteste e le richieste d'intervento inoltrate anche a Legambiente, è il momento delle segnalazioni - denunce.
Qualcuna di queste - da quanto ci risulta - abbastanza dettagliata, anche se in forma anonima.
Per prendere visione "sul campo" di quanto sta accadendo sono sbarcati ieri nell'isola tre ispettori della polizia municipale provenienti da Lipari. Hanno preso visione dei luoghi, dei lavori in corso, presumiamo visionato la documentazione in possesso di chi sta effettuando i lavori.
Ovviamente non trapela nulla su quanto accertato.
Adesso relazioneranno alle autorità competenti.
Qualcuna di queste - da quanto ci risulta - abbastanza dettagliata, anche se in forma anonima.
Per prendere visione "sul campo" di quanto sta accadendo sono sbarcati ieri nell'isola tre ispettori della polizia municipale provenienti da Lipari. Hanno preso visione dei luoghi, dei lavori in corso, presumiamo visionato la documentazione in possesso di chi sta effettuando i lavori.
Ovviamente non trapela nulla su quanto accertato.
Adesso relazioneranno alle autorità competenti.
Pesca: guerra del totano nelle Eolie, dissuasori contro i delfini
(AGI.IT) - Messina - Il delfino non e' il migliore amico del pescatore. Anzi, concorrenti e duellanti, si sfidano all'ultimo totano. Succede nelle Eolie dove il settore, quello specializzato nella piccola pesca, e' ormai in crisi, anche a causa del simpatico - ma non troppo da queste parti - cetaceo. Cosi' da aprile, per quattro mesi, partira' la sperimentazione di moderni dissuasori per allontanare i numerosi delfini dal pescato; contestualmente, visti i danni gia' patiti, partira' la richiesta di calamita' ambientale, prevista anche dal Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per aiutare economicamente i pescatori in questo difficile momento. Un momento a dir poco drammatico se si considera che sulle 120 barche rimaste alle Eolie, 60 si dedicano alla piccola pesca costiera che non produce piu' reddito anche, e soprattutto, a causa dei delfini.
"La situazione si e' aggravata, i mari si sono tropicalizzati, i delfini si sono fatti piu' sottocosta e non riusciamo piu' a sopravvivere", spiega Gaetano, uno degli operatori della zona.
"Di questo passo - avvertono i rappresentanti dei pescatori - vendere un chilo di totani sara' improbabile: gia' non se ne trovano perche' vengono mangiati dai delfini ma quei pochi che saranno pescati saranno venduti a prezzi insostenibili per una famiglia".
Aggiunge uno dei pescatori, Maurizio Puglisi: "Non solo perdiamo il pescato, ma i delfini danneggiano anche le reti continuamente strappate. Si mangiano tutto loro". A un recente incontro del consorzio Cogepa ha partecipato anche la biologa marina Monica Blasi, della Filicudi Wildlife Conservation, che dal 2004 gestisce tutti i progetti di conservazione sui cetacei e sulle tartarughe marine nell'arcipelago: sara' lei ad aiutare a sperimentate le nuove apparecchiature.
E il caso approda al Senato. "Difendere l'ambiente, tutelando lavoro ed economia di una realta' che vive di mare, e' possibile". Ne e' convinto il senatore del Partito democratico Raffaele Ranucci che con il collega Roberto Ruta ha presentato un'interrogazione parlamentare in merito al tratto di mare che costeggia le isole Eolie dove una colonia di delfini mette a rischio il lavoro dei pescatori locali. "Non si tratta di dover scegliere tra pescatori o cetacei - evidenzia il senatore Ranucci - ma di adoperarsi per individuare interventi che permettano di contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque e fenomeni come la presenza dei delfini sotto costa".
Ogni notte, i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce. A essere penalizzate sono soprattutto le piccole imbarcazioni al massimo di 5 metri, la maggioranza in queste zone, che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina. Gli operatori della pesca che hanno visto il fatturato ridursi del 70% con gravi conseguenze per le famiglie che vivono grazie ai proventi di questo pescato.
I senatori chiedono ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di sapere "quali provvedimenti intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l'attivita' della pesca nell'Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque". Attraverso l'interrogazione si chiede, inoltre, di istituire, qualora non fosse gia' previsto, un tavolo di concertazione "per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell'ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori". (AGI)
"La situazione si e' aggravata, i mari si sono tropicalizzati, i delfini si sono fatti piu' sottocosta e non riusciamo piu' a sopravvivere", spiega Gaetano, uno degli operatori della zona.
"Di questo passo - avvertono i rappresentanti dei pescatori - vendere un chilo di totani sara' improbabile: gia' non se ne trovano perche' vengono mangiati dai delfini ma quei pochi che saranno pescati saranno venduti a prezzi insostenibili per una famiglia".
Aggiunge uno dei pescatori, Maurizio Puglisi: "Non solo perdiamo il pescato, ma i delfini danneggiano anche le reti continuamente strappate. Si mangiano tutto loro". A un recente incontro del consorzio Cogepa ha partecipato anche la biologa marina Monica Blasi, della Filicudi Wildlife Conservation, che dal 2004 gestisce tutti i progetti di conservazione sui cetacei e sulle tartarughe marine nell'arcipelago: sara' lei ad aiutare a sperimentate le nuove apparecchiature.
E il caso approda al Senato. "Difendere l'ambiente, tutelando lavoro ed economia di una realta' che vive di mare, e' possibile". Ne e' convinto il senatore del Partito democratico Raffaele Ranucci che con il collega Roberto Ruta ha presentato un'interrogazione parlamentare in merito al tratto di mare che costeggia le isole Eolie dove una colonia di delfini mette a rischio il lavoro dei pescatori locali. "Non si tratta di dover scegliere tra pescatori o cetacei - evidenzia il senatore Ranucci - ma di adoperarsi per individuare interventi che permettano di contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque e fenomeni come la presenza dei delfini sotto costa".
Ogni notte, i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce. A essere penalizzate sono soprattutto le piccole imbarcazioni al massimo di 5 metri, la maggioranza in queste zone, che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina. Gli operatori della pesca che hanno visto il fatturato ridursi del 70% con gravi conseguenze per le famiglie che vivono grazie ai proventi di questo pescato.
I senatori chiedono ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di sapere "quali provvedimenti intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l'attivita' della pesca nell'Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque". Attraverso l'interrogazione si chiede, inoltre, di istituire, qualora non fosse gia' previsto, un tavolo di concertazione "per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell'ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori". (AGI)
Accadde oggi...alle Eolie
23/3/2014
Il braccio reliquario di S. Bartolomeo nella chiesa del Rosario a Lami.
http://eolienews.blogspot.it/2014/03/il-braccio-reliquario-di-s-bartolomeo.html
Il braccio reliquario di S. Bartolomeo nella chiesa del Rosario a Lami.
http://eolienews.blogspot.it/2014/03/il-braccio-reliquario-di-s-bartolomeo.html
Lipari: Ritrovate chiavi in prossimità palazzetto dello sport
Questo mazzo di chiavi è stato ritrovato stamane in prossimità del palazzetto dello sport "Nicola Biviano" a Lipari.
Il proprietario può contattarci al 3395798235 (escluso ore 13 - 15,30 e ore notturne). Lo metteremo in contatto con chi l'ha ritrovato
"Missione compiuta" ritrovato proprietario
Il proprietario può contattarci al 3395798235 (escluso ore 13 - 15,30 e ore notturne). Lo metteremo in contatto con chi l'ha ritrovato
"Missione compiuta" ritrovato proprietario
Dissesto stradale in via Venezia a Stromboli. Consiglieri Vento Eoliano tornano a chiedere interventi
Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni.
Oggetto: Segnalazione dissesto della strada denominata Vico
(Via) Venezia – Isola di Stromboli .
Richiamo alla nota del 29/11/2016 rimasta senza riscontro.
Gentile sig. Sindaco,
Con la presente nota intendiamo segnalarle per l’ennesima
volta le lamentele che ci giungono dagli
abitanti di Vico Venezia, nell’isola di Stromboli, per il mancato ripristino
della strada in oggetto. Lamentele e
segnalazioni che sono state già rappresentate al nostro comune dagli stessi
abitanti di detta via con tre distinte note a partire dal 2013, fino all’ultima
del 05/09/2016.
Dissesto e mancata manutenzione che nella parte mediana
della strada, verso il mare, risulta essere più accentuato. Per un tratto di
almeno 30 metri lineari, il vico è totalmente dissestato e ricoperto di
materiali vari che rendono difficoltoso
e pericoloso il passaggio ed il transito dei pedoni.
Trattandosi anche di
‘ Via di Fuga’ in caso di
eventuali onde anomale, il ripristino di una viabilità piena e corretta risulta
essere indispensabile ed improcrastinabile.
Le chiediamo, signor sindaco, di inviare sul posto dei
tecnici per valutare la reale entità degli interventi da effettuare e
conseguentemente predisporre quanto
necessario per dare concrete risposte ai nostri cittadini.
Certi di un suo
sollecito intervento in merito ed in attesa di suo gentile riscontro
alla nota odierna e a quella del 29/11/2016 inviamo:
Distinti Saluti
Rag. Gianluca Giuffrè
Dott.ssa Annarita Gugliotta
Consiglieri Comunali di Vento Eoliano
Gli auguri ai festeggiati di oggi 23 Marzo
Eolie e delfini. Senatore Ranucci presenta interrogazione parlamentare
Saverio Merlino ci gita questa interrogazione parlamentare:
RANUCCI – Ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
il tratto di mare che costeggia le isole Eolie è attualmente abitato da almeno un centinaio di delfini; secondo il Filicudi wildlife conservation, che si occupa di ricerca sugli animali che popolano il mare, ci sono 42 delfini Tursiope e molti di più della specie Stenella Striata, i primi si aggirano sotto la costa e si cibano di pesce, mentre gli altri rimangono un po' più distanti;
ogni notte i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce, in particolare totani, che dovrebbe essere destinato alla pesca, e ad essere prese di mira sono soprattutto le piccole imbarcazioni di circa 5 metri che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina e che sono la maggioranza in queste zone;
i pescatori locali hanno lanciato l’allarme lamentando un fatturato decurtato del 70 per cento e la situazione di grave crisi economica delle famiglie; essi affermano che “prima ogni barca portava a terra circa 25 chili di totani, adesso non più di tre chili” e “prima portavamo a casa circa duemila euro al mese, adesso spesso torniamo al porto senza nemmeno aver incassato le spese per il carburante”;
Giuseppe Spinella, vicepresidente del Co.Ge.Pa, il consorzio che riunisce le 119 imbarcazioni che pescano nelle acque attorno alle isole Eolie ha avanzato, a nome della categoria, precise richieste tra cui il riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’allontanamento dei delfini dai tratti di mare frequentati dalle imbarcazioni;
tra le ipotesi avanzate, si profila quella di testare, nei prossimi mesi, un dissimulatore acustico denominato “Pingers” che verrà posizionato sulle imbarcazioni o sugli attrezzi di pesca al fine di allontanare i delfini in modo totalmente innocuo, anche se si teme che possa essere solo una soluzione temporanea;
considerato che:
la pesca rappresenta per la maggior parte degli abitanti delle isole Eolie una delle poche se non l’unica fonte di sostentamento per il bilancio familiare;
in questi anni si è assistito nell’Arcipelago delle Eolie alla realizzazione di progetti che si propongono di studiare e proteggere delfini e tartarughe marine;
a giudizio dell’interrogante, non si tratta di dover operare una scelta tra pescatori o cetacei, ma di porre in essere le giuste misure per contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque ed i fenomeni ad esso correlati quali ad esempio la presenza dei delfini sotto costa,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l’attività della pesca nell’Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque;
se intendano istituire un tavolo di concertazione per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell’ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori.
INTERROGAZIONE
RANUCCI – Ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
il tratto di mare che costeggia le isole Eolie è attualmente abitato da almeno un centinaio di delfini; secondo il Filicudi wildlife conservation, che si occupa di ricerca sugli animali che popolano il mare, ci sono 42 delfini Tursiope e molti di più della specie Stenella Striata, i primi si aggirano sotto la costa e si cibano di pesce, mentre gli altri rimangono un po' più distanti;
ogni notte i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce, in particolare totani, che dovrebbe essere destinato alla pesca, e ad essere prese di mira sono soprattutto le piccole imbarcazioni di circa 5 metri che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina e che sono la maggioranza in queste zone;
i pescatori locali hanno lanciato l’allarme lamentando un fatturato decurtato del 70 per cento e la situazione di grave crisi economica delle famiglie; essi affermano che “prima ogni barca portava a terra circa 25 chili di totani, adesso non più di tre chili” e “prima portavamo a casa circa duemila euro al mese, adesso spesso torniamo al porto senza nemmeno aver incassato le spese per il carburante”;
Giuseppe Spinella, vicepresidente del Co.Ge.Pa, il consorzio che riunisce le 119 imbarcazioni che pescano nelle acque attorno alle isole Eolie ha avanzato, a nome della categoria, precise richieste tra cui il riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’allontanamento dei delfini dai tratti di mare frequentati dalle imbarcazioni;
tra le ipotesi avanzate, si profila quella di testare, nei prossimi mesi, un dissimulatore acustico denominato “Pingers” che verrà posizionato sulle imbarcazioni o sugli attrezzi di pesca al fine di allontanare i delfini in modo totalmente innocuo, anche se si teme che possa essere solo una soluzione temporanea;
considerato che:
la pesca rappresenta per la maggior parte degli abitanti delle isole Eolie una delle poche se non l’unica fonte di sostentamento per il bilancio familiare;
in questi anni si è assistito nell’Arcipelago delle Eolie alla realizzazione di progetti che si propongono di studiare e proteggere delfini e tartarughe marine;
a giudizio dell’interrogante, non si tratta di dover operare una scelta tra pescatori o cetacei, ma di porre in essere le giuste misure per contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque ed i fenomeni ad esso correlati quali ad esempio la presenza dei delfini sotto costa,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l’attività della pesca nell’Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque;
se intendano istituire un tavolo di concertazione per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell’ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori.
mercoledì 22 marzo 2017
Giorgianni controreplica...noi precisiamo soltanto...
Il Sindaco è informatissimo ed invece nota come vengano stravolti i fatti.
Ribadisco rinunziando a qualsiasi ulteriore replica:
1) il sopralluogo immortalato nella foto riguardava, come asserito dal Sindaco, un fatto specifico e non una valutazione generale dell'area
( vedi convocazione allegata)
2) non si è provveduto in sostituzione, perchè come asserito nella nota, si è avuta notizia dell'ennesimo diniego solo gg. 20 c.m. lo stesso giorno si è chiesto il tavolo con le parti interessate.
Non si era attivata la stessa iniziativa a seguito dei precedenti dinieghi per:
a) la rassicurazione da parte del curatore che l'istanza sarebbe stata riproposta ( come avvenuto)
b) perchè per tali interventi, come stabilito dal tavolo tecnico, era necessaria una progettazione propedeuticamente valutata dalla sovrintendenza. Valutazione che è avvenuta in data 17/03/2017
Alla luce di questi eventi, il sindaco ha richiesto la costituzione di un tavolo presso la Protezione Civile Regionale con la partecipazione di tutte le parti coinvolte proprio per reperire le ingenti somme e attestarne la titolarità di un intervento sostitutivo a quello non ottenuto a seguito dell'ordinanza.
Il Sindaco
Marco Giorgianni
Nota del Direttore - Il sindaco rinunzia ad ogni ulteriore replica?
Lo stesso dicasi per quanto ci riguarda.
Anche perchè noi non facciamo guerra a Giorgianni ma facciamo informazione... che può piacere e non piacere. E quanto esposto in precedenza per noi lo è.
Lasciamo al lettore la valutazione di quanto espresso dal sindaco in questo ed in un precedente comunicato ed ovviamente la nostra risposta.
Sullo "stravolgimento dei fatti"... è una sua libera opinione e considerazione...noi siamo convinti di non averlo fatto... pensiamo piuttosto che abbia sbagliato indirizzo....noi raccontiamo fatti documentati...e non ci piace nascondere la polvere (non necessariamente di pomice) sotto il tappeto...
Messa in sicurezza area pomicifera. Curatore fallimentare con le mani legate
La Procura della Repubblica di Barcellona – così come riportato ieri - ha aperto una inchiesta sulla mancata messa in sicurezza dell’area delle ex cave pomicifere di Porticello da parte della curatela fallimentare affidata al prof. Massimo Galletti.
Indagine che segue l’invio di documenti alla stessa Procura da parte Comune di Lipari e relativi sia al mancato rispetto delle ordinanze di messa in sicurezza emesse dal sindaco Marco Giorgianni (l’ultima è del 21/3/2016), sia delle diffide.
Il professor Galletti però, ed è questa la novità, non ha proceduto ad effettuare gli interventi richiesti dal Comune di Lipari poichè - come si evince da una nota che egli ha inoltrato tre giorni or sono al Comune, alla Protezione civile e alla stessa Procura - non ha ottenuto dal Giudice delegato alla procedura fallimentare, dott.ssa Rosa Grippo l'autorizzazione per l'affidamento dei lavori, in via d'urgenza, stante anche i rischi per la pubblica incolumità, ad apposita ditta specializzata.
Il curatore fallimentare, premettendo che già in data 14 Febbraio il giudice delegato non lo aveva autorizzato a fare effettuare i lavori, scrive: “Con provvedimento del 16.03.2017 il G.D. -riscontrava quindi l’ultima istanza dello scrivente curatore del 02.03.2017 ribadendo , nella sostanza, il contenuto del precedente provvedimento chiedendo di specificare ” l’utilità del compendio immobiliare per la massa dei creditori , vale a dire l’utilità ricavabile dalla liquidazione dello stesso“, in tal modo disconoscendo le ragioni di cui alla citata ordinanza contingibile ed urgente, con una visione , quindi, che sembra legata ad una mera logica liquidatoria , nell’esclusivo interesse del ceto creditorio , ovviamente non condivisa da questo curatore “.
Indagine che segue l’invio di documenti alla stessa Procura da parte Comune di Lipari e relativi sia al mancato rispetto delle ordinanze di messa in sicurezza emesse dal sindaco Marco Giorgianni (l’ultima è del 21/3/2016), sia delle diffide.
Il professor Galletti però, ed è questa la novità, non ha proceduto ad effettuare gli interventi richiesti dal Comune di Lipari poichè - come si evince da una nota che egli ha inoltrato tre giorni or sono al Comune, alla Protezione civile e alla stessa Procura - non ha ottenuto dal Giudice delegato alla procedura fallimentare, dott.ssa Rosa Grippo l'autorizzazione per l'affidamento dei lavori, in via d'urgenza, stante anche i rischi per la pubblica incolumità, ad apposita ditta specializzata.
Il curatore fallimentare, premettendo che già in data 14 Febbraio il giudice delegato non lo aveva autorizzato a fare effettuare i lavori, scrive: “Con provvedimento del 16.03.2017 il G.D. -riscontrava quindi l’ultima istanza dello scrivente curatore del 02.03.2017 ribadendo , nella sostanza, il contenuto del precedente provvedimento chiedendo di specificare ” l’utilità del compendio immobiliare per la massa dei creditori , vale a dire l’utilità ricavabile dalla liquidazione dello stesso“, in tal modo disconoscendo le ragioni di cui alla citata ordinanza contingibile ed urgente, con una visione , quindi, che sembra legata ad una mera logica liquidatoria , nell’esclusivo interesse del ceto creditorio , ovviamente non condivisa da questo curatore “.
Il professor Galletti evidenzia, inoltre, che, sempre in relazione all'ordinanza contingibile ed urgente emessa dal sindaco Giorgianni " condividendo la necessità di dare corso ai lavori di bonifica e rimessione in pristino dei siti industriali, al fine di fronteggiare il dissesto idrogeologico e gli altri rischi ambientali, ho presentato al G.D. istanza di autorizzazione alla pubblicazione di una "manifestazione d'interesse", con relative tavole di progettazione (che hanno già ottenuto l'autorizzazione paesaggistica dalla Soprintendenza) per avviare una procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, finalizzata all'individuazione dell'impresa cui affidare i suddetti lavori, ricorrendo i presupposti dell'urgenza. Anche tale ultima richiesta - continua Galletti - è stata esitata negativamente dal giudice delegato, il quale si è limitato, secondo quella logica, evidentemente liquidatoria, ad invitare lo scrivente a indicare, ancora una volta "l'utilità alla procedura fallimentare del compendio immobiliare in questione"".
Come è ben evidente dalla nota della curatela fallimentare della Pumex si evince una situazione alquanto complessa e contrastante. Da un lato la richiesta del Comune di procedere agli interventi di messa in sicurezza e la disponibilità del curatore fallimentare ad intervenire, dall'altro la mancata autorizzazione della Procura alle istanze presentate dal Galletti. Ed ancora un'altra parte della Procura che, a fronte dei mancati interventi sollecitati dalle ordinanze sindacali e dalle diffide, apre una indagine.
Intanto - come riportato nel comunicato emesso oggi dal sindaco Giorgianni - ottenuta tale comunicazione dalla curatela fallimentare, il medesimo giorno della notifica(il 20 Marzo scorso), il Comune di Lipari ha provveduto a richiedere al Dipartimento di Protezione Civile Regionale la convocazione urgente di un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, per gli interventi più urgenti e necessari alla messa in sicurezza dell’area, con particolare riguardo alla protezione della strada provinciale che interessa il sito e che collega l’abitato di Acquacalda.
Intanto - come riportato nel comunicato emesso oggi dal sindaco Giorgianni - ottenuta tale comunicazione dalla curatela fallimentare, il medesimo giorno della notifica(il 20 Marzo scorso), il Comune di Lipari ha provveduto a richiedere al Dipartimento di Protezione Civile Regionale la convocazione urgente di un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, per gli interventi più urgenti e necessari alla messa in sicurezza dell’area, con particolare riguardo alla protezione della strada provinciale che interessa il sito e che collega l’abitato di Acquacalda.
Pomice quanto ci costi? . Sindaco incarica legale per valutare sussistenza delle condizioni per dichiarazione di fallimento della Italpomice
Con Determina sindacale n° 19/17 del 21 Marzo (cioè ieri) è stato conferito incarico ad un legale esterno di fiducia dell'Ente per valutazione della sussistenza delle condizioni per dichiarazione di fallimento soc. Italpomice S.p.a.. Lo apprendiamo dall'albo pretorio del Comune di Lipari ma non siamo in grado di darvi i particolari poichè la determina non è stata pubblicata, vi è solo il "titolo".
Invitiamo i consiglieri comunali a chiedere l'atto per capire chi è il professionista, l'importo che gli sarà corrisposto e quanto altro riportato nella determina
Invitiamo i consiglieri comunali a chiedere l'atto per capire chi è il professionista, l'importo che gli sarà corrisposto e quanto altro riportato nella determina
Area ex cave di pomice. Il sindaco Giorgianni "specifica"....ma forse è stato informato male. E noi "contro specifichiamo" e parliamo con fatti e documenti
COMUNICATO STAMPA
A
seguito di numerose notizie stampa divulgate su alcuni siti online che hanno
ingenerato confusione sullo stato degli interventi necessari presso l’area
delle ex cave di pomice – zona Porticello, si intende specificare quanto segue,
per ristabilire la corretta informazione sull’argomento.
Nessun
sopralluogo nell’area di cui trattasi è stato effettuato da parte del Circomare
di Lipari, dell’Ufficio Genio Civile e dagli Uffici comunali in relazione alle
condizioni di sicurezza della stessa. E’ stato invece eseguito dai medesimi
organismi un sopralluogo congiunto, in seguito ad un tavolo tecnico istituito
presso il Demanio, per verificare le condizioni di sicurezza di un’area
interessata da una richiesta di concessione demaniale.
A
maggior chiarimento, l’ultimo sopralluogo eseguito dal Comune di Lipari con i
tecnici della Città Metropolitana è datato 14/03/2017, recante all’oggetto la
verifica delle condizioni della strada provinciale Canneto-Acquacalda.
Oltre
a ricordare l’attività svolta dal consulente Sidoti, in collaborazione con
numerosi enti, per le iniziative necessarie alla messa in sicurezza e
riqualificazione dell’area in questione, il Sindaco ha emesso ordinanza n. 05
del 21/03/2016, con la quale si è diffidata la curatela fallimentare della
società ex Pumex ad attuare interventi volti alla messa in sicurezza e
regimentazione delle acque.
Solo
in data 20/03/2017 il curatore fallimentare ha comunicato, con specifica
missiva, che il giudice delegato ha rigettato le richieste avanzate dallo
stesso per adempiere al dispositivo dell’ordinanza sindacale citata.
Ultima
richiesta, in tal senso, era stata sottoposta dalla curatela il 06/02/2017.
Il
medesimo giorno del 20/03/2017, ottenuta tale informazione, il Comune ha
provveduto a richiedere al Dipartimento di Protezione Civile Regionale la
convocazione urgente di un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutte le
parti interessate, per gli interventi più urgenti e necessari alla messa in
sicurezza dell’area, con particolare riguardo alla protezione della strada
provinciale che interessa il sito e che collega l’abitato di Acquacalda.
Dalla Residenza Municipale, 22 marzo 2017
IL SINDACO
(Marco Giorgianni)
Sin qui la nota del sindaco Giorgianni ma ci corre l'obbligo di una precisazione essendo Eolienews, e per la precisione questo direttore, ad aver parlato di sopralluogo. Cominciamo con questa foto.
Il sindaco scrive in riferimento all'area delle ex cave di pomice di Porticello "Nessun sopralluogo nell’area di cui trattasi è stato effettuato da parte del Circomare di Lipari, dell’Ufficio Genio Civile e dagli Uffici comunali in relazione alle condizioni di sicurezza della stessa"..
2) Il sindaco continua " E’ stato invece eseguito dai medesimi organismi un sopralluogo congiunto, in seguito ad un tavolo tecnico istituito presso il Demanio, per verificare le condizioni di sicurezza di un’area interessata da una richiesta di concessione demaniale".
1) Credo si capisca bene dove è scattata la foto e chi è presente. Quel giubbotto con l'arancione vi ricorda qualcuno? Non ci sembra che si è sul demamio marittimo ma, piuttosto, in prossimità di uno dei ponti chiusi parzialmente nell'area pomicifera e che se dovesse crollare (facciamo gli scongiuri) finirebbe - così come è scritto nell'articolo che il sindaco farebbe bene a rileggersi, perchè forse gli è stato riferito male da qualche mezza figura - sul demanio marittimo, visti i canyon che si sono aperti nella pomice e quindi, lateralmente, sino alla base dei ponti.
Bene ed allora? Nel mio articolo c' è scritto "il sopralluogo ha riguardato sia la parte che è limitrofa o all'interno del demanio marittimo". C'è differenza tra " sopralluogo in area interessata da una richiesta di concessione demaniale" e "sopralluogo all'interno del demanio marittimo" ? Decisamente no!
Con riferimento alla messa in sicurezza (della quale nell'articolo, tra l'altro, si evidenzia la necessità in via generale) è o non è l'area, che lei dice essere stata oggetto del sopralluogo per il rilascio di una concessione demaniale, la stessa per la quale il 22 Novembre emise questa ordinanza con la quale disponeva la messa in sicurezza del fabbricato che sovrasta tale area?
Appare evidente che Eolienews si è limitata a riportare i fatti suffragati da tanto di documentazione così come di suoi documenti ufficiali.
3) Ci piacerebbe invece sapere come mai non si è proseguito d'ufficio per l'eliminazione dei pericoli e per la messa in sicurezza dell'area pomicifera non dando seguito a quanto previsto nelle ordinanze:
Quanti gruppi di 60 giorni sono trascorsi da questa ordinanza? Perchè non si è intervenuto, optando per una ulteriore richiesta al curatore il 6 febbraio scorso?
Anche perchè che il curatore fallimentare non potesse intervenire, per mancata autorizzazione del Giudice delegato, il sindaco lo ha appreso solo lo scorso 20 Marzo (lo scrive anche nel comunicato)
Comunicato de La Sinistra Eoliana: "Le motivazioni delle dimissioni di Arena"
COMUNICATO STAMPA DE LA SINISTRA EOLIANA
Oggi il rappresentante de La Sinistra
eoliana Paolo Arena ha presentato le dimissioni subito dopo essersi insediato come
consigliere comunale, non prima però di avere chiarito le motivazioni del
proprio gesto: un atto di denuncia dell’immobilismo delle istituzioni su temi
di fondamentale importanza per la comunità eoliana, in primo luogo la sanità
pubblica e l’ospedale. Un anno fa il consiglio comunale e l’amministrazione
avevano presentato precise richieste alla commissione parlamentare regionale,
ottenendo impegni vaghi ai quali non ha fatto seguito alcuna iniziativa
concreta: la lungodegenza non è stata attivata, figure professionali previste
in pianta organica continuano a non essere assunte, i servizi di base vengono
progressivamente impoveriti o esternalizzati. Invece di parlare di punto
nascita, la Regione promette assegni alle partorienti, ma ancora oggi – dopo
quattro anni – non è chiara la modalità di accesso a tale sostegno. Il
consiglio comunale e l’amministrazione di Lipari hanno dunque fallito, e i
consiglieri comunali de La Sinistra eoliana si sono dimessi e continueranno a
dimettersi per sottolineare la gravità di questo fallimento.
Siamo certi che i cittadini che ci hanno
sostenuto comprenderanno questa forma di protesta, che non equivale a sottrarsi
a responsabilità ma piuttosto vuole riportare la giusta attenzione sul diritto
alla salute in una comunità soggetta a peculiari condizioni territoriali.
La Sinistra eoliana ha anche
annunciato che non presenterà una lista per le prossime elezioni comunali. Pur
avendo superato la soglia del 5% alle precedenti amministrative e quella
dell’8% alle ultime regionali, la vergognosa legge elettorale anti-democratica partorita
dalla Regione siciliana nel 2016 di fatto impedisce a una parte del paese di
essere rappresentata nel prossimo consiglio comunale, a meno che la stessa non
scenda a compromessi che sarebbero
insostenibili e ingiustificabili, vista la siderale distanza delle nostre
posizioni politiche rispetto alle attuali coalizioni su argomenti di cruciale
importanza. Ciò non significa rinunciare a partecipare attivamente alla vita
politica del paese: continueremo infatti a lavorare fuori dal palazzo, tra i cittadini,
e non faremo mancare il nostro impegno politico e sociale a sostegno delle
lotte per un paese migliore.
Consiglio comunale di Lipari. Si è insediato Paolo Arena ma ha subito preannunciato le dimissioni
L'intervento di Arena (Foto: Controcorrente Eoliana) |
Viene confermata, quindi, la decisione de "La Sinistra Eoliana" di non tenere in seno al consiglio comunale di Lipari un proprio consigliere.
Arena - come si ricorderà - ha surrogato Pietro Lo Cascio che, nell'ultima seduta del civico consesso liparese, si era dimesso in segno di protesta in quanto - aveva affermato "la "deriva" di alcune situazioni (prima fra tutte la chiusura del Punto nascita) è il chiaro segno che la politica locale ha fallito".
Arena nel suo intervento con sarcasmo ha parlato del "paese che non c'è" ovvero di porti efficienti, raccolta differenziata con livelli altissimi, istituzione dell'area marina protetta e della possibilità che donne eoliane possono partorire a Lipari".
Ha anche annunciato che "La Sinistra eoliana" non presenterà alcuna lista alle prossime amministrative.
Ad Arena subentrerà Simone Gullo ma - come anticipato - anche questo si dimetterà
Il consiglio su proposta del consigliere Giuseppe Finocchiaro ha poi aggiornato i lavori per consentire la partecipazione dei suoi componenti ai funerali della signora Maria Acunta, moglie dell'ex sindaco Tommaso Carnevale. Lo stesso consigliere Finocchiaro è intervenuto per ricordarla in aula.
Il consiglio su proposta del consigliere Giuseppe Finocchiaro ha poi aggiornato i lavori per consentire la partecipazione dei suoi componenti ai funerali della signora Maria Acunta, moglie dell'ex sindaco Tommaso Carnevale. Lo stesso consigliere Finocchiaro è intervenuto per ricordarla in aula.
Gli auguri ai festeggiati di oggi 22 Marzo
Presunto abuso edilizio a Filicudi. Assolti Barbareschi e Sabatini
(Leonardo Orlando - Gazzetta del sud) L’attore Luca Barbareschi, 60 anni, ex deputato di An, è stato assolto ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Fabio Processo dai reati di abusivismo edilizio.
Al centro dell’inchiesta i lavori per la realizzazione di una piscina e per l'ampliamento di un vano, nella casa delle vacanze di proprietà dell'attore ubicata sull'isola di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie. L’assoluzione è stata decisa dal giudice Fabio Processo (lo stesso magistrato che ha già condannato l'attrice Naomi Campbell) con la formula perché “il fatto non sussiste”.
Al centro dell’inchiesta i lavori per la realizzazione di una piscina e per l'ampliamento di un vano, nella casa delle vacanze di proprietà dell'attore ubicata sull'isola di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie. L’assoluzione è stata decisa dal giudice Fabio Processo (lo stesso magistrato che ha già condannato l'attrice Naomi Campbell) con la formula perché “il fatto non sussiste”.
Assieme a Barbareschi è stato assolto anche il presidente del consiglio comunale di Lipari, geometra Adolfo Sabatini, progettista e direttore dei lavori, il quale si era poi dimesso dall'incarico nell'ottobre del 2009. Il pm, Silvana Messina, aveva invece chiesto per entrambi gli imputati la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione ciascuno. L'assoluzione era stata invece chiesta dai difensori, avv. Romeo Palamara per Barbareschi e dall'avv. Rosario Venuto per Sabatini.
Barbareschi ha dovuto affrontare un processo durato anni. La residenza di Filicudi è stata eletta dall'attore come casa esclusiva delle vacanze. La Procura contestava all’attore tre ipotesi di reato, perché in qualità di proprietario e committente, in assenza della necessaria concessione edilizia e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico del Comune di Lipari , nell'isola di Filicudi «costruiva una piscina di mt. 5,50 x 3,4 x 1,2 di profondità, nonché‚ realizzava un ampliamento del vano tecnico con creazione di due finestre e una diversa distribuzione planimetrica del vano scala con creazione di una nuova porta di ingresso e di una nuova finestra».
All’attore si contestava inoltre di avere realizzato le opere «abusive in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza avere previamente ottenuto il nulla osta della competente Soprintendenza ai beni paesaggistici». Altra contestazione mossa a Barbareschi era riconducibile alla realizzazione «delle opere in zona sismica e in assenza del necessario preavviso e della preventiva autorizzazione rispettivamente da inoltrare e da ricevere dal Genio civile». L'avv. Palamara, in particolare, ha fatto valere la sentenza della Cassazione relativa al casa del senatore Domenico Nania, anche lui accusato all'epoca di illecito edilizio, con la quale si annullava la condanna del senatore per violazione delle garanzie riservate ai parlamentari.
Infatti adesso come allora non sarebbe stata chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti di Barbareschi che fu parlamentare fin al 2013. Barbareschi dovrà ancora affrontare un secondo processo al Tribunale di Messina, assieme a funzionari della Soprintendenza per abuso e falso in relazione al visto di compatibilità paesaggistica rilasciata per la sanatoria.
Barbareschi ha dovuto affrontare un processo durato anni. La residenza di Filicudi è stata eletta dall'attore come casa esclusiva delle vacanze. La Procura contestava all’attore tre ipotesi di reato, perché in qualità di proprietario e committente, in assenza della necessaria concessione edilizia e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico del Comune di Lipari , nell'isola di Filicudi «costruiva una piscina di mt. 5,50 x 3,4 x 1,2 di profondità, nonché‚ realizzava un ampliamento del vano tecnico con creazione di due finestre e una diversa distribuzione planimetrica del vano scala con creazione di una nuova porta di ingresso e di una nuova finestra».
All’attore si contestava inoltre di avere realizzato le opere «abusive in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza avere previamente ottenuto il nulla osta della competente Soprintendenza ai beni paesaggistici». Altra contestazione mossa a Barbareschi era riconducibile alla realizzazione «delle opere in zona sismica e in assenza del necessario preavviso e della preventiva autorizzazione rispettivamente da inoltrare e da ricevere dal Genio civile». L'avv. Palamara, in particolare, ha fatto valere la sentenza della Cassazione relativa al casa del senatore Domenico Nania, anche lui accusato all'epoca di illecito edilizio, con la quale si annullava la condanna del senatore per violazione delle garanzie riservate ai parlamentari.
Infatti adesso come allora non sarebbe stata chiesta l'autorizzazione a procedere nei confronti di Barbareschi che fu parlamentare fin al 2013. Barbareschi dovrà ancora affrontare un secondo processo al Tribunale di Messina, assieme a funzionari della Soprintendenza per abuso e falso in relazione al visto di compatibilità paesaggistica rilasciata per la sanatoria.
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