Queste belle foto scattate da Salvatore Calenda in questi ultimi giorni, documentano in modo eloquente la situazione nel "Porto" di Sottomonastero a Lipari durante una sciroccata di media intensità.
In questo caso la direzione del vento è da est-sud-est ovvero levante e scirocco, le onde non superano il metro di altezza, eppure il beccheggio dell'aliscafo durante il tentativo di attracco fa paura, certamente...perchè in un "vero" porto le onde sono al massimo di 30 cm. cioè ...non ci sono. Infatti Sottomonastero non è un porto è un molo di attracco non protetto dal mare ma solo da terra, è cioè praticabile in sicurezza solo quando il vento soffia da terra, da ovest; eppure ci si ostina a considerarlo un porto ed a spendere inutilmente denari per costruire nuove opere marittime non protette dal mare.
Wikipedia così definisce un porto commerciale "Un porto commerciale è di regola costituito da molte strutture:
• I moli esterni, in genere protetti da blocchi di cemento o da grandi pietre frangiflutti sul lato verso il mare, per proteggere l'interno dalle onde. La protezione può essere fornita in alternativa da una diga foranea.
• I moli interni e le banchine per attraccare le navi e consentire di salire e scendere o caricare e scaricare.
• I fari, uno .....
Noi quindi a Sottomonastero abbiamo un "mezzo" porto, ci sono solo i moli interni (quelli esistenti e quelli di progetto) e la banchina; per gli alti fondali mancano i moli esterni, quelli più importanti, che proteggono lo specchio acqueo interessato a tutte le operazioni tipiche del porto, è come avere una casa senza il tetto e continuiamo a discutere di... moli interni che devono anche essere barriere frangiflutto, megaporti, opere faraoniche sulle coste.....
Ma è un vizio tutto nostrano quello di "menare il can per l'aia" costringendo quello che comunemente viene chiamato "popolo che decide" ad essere un insieme di ignoranti in materia ai quali propinare, anche con paroloni tecnici astrusi, interessati discorsi, oscuri ed inconcludenti che offendono l'intelligenza e l'esperienza soprattutto dei tanti isolani che per mare lavorano e del mare vivono?
E' talmente evidente per chiunque, anche non esperto del settore, che se non viene costruita una barriera al mare al largo, qualsiasi opera a terra non è protetta ed è inservibile quando il maltempo viene da quella direzione; è altrettanto evidente che i progetti che si vogliono realizzare non risolvono assolutamente in questo senso il problema di Sottomonastero e dei trasporti marittimi pubblici, soprattutto quelli a mezzo navi traghetto, difatti i "muraglioni di cemento" previsti servono solo a proteggere limitate aree sottocosta per ospitare il naviglio da diporto.
Ed il Porto Commerciale? ... la nostra "Porta d'ingresso" per la gente, le merci e tutto ciò che ci è necessario per la nostra vita e le nostre attività?... Sempre in balia del tempo? ...Ed i turisti, i proprietari delle barche all'ormeggio nei "futuri marinas", arriverebbero sempre solo col bel tempo? ...Tutto questo cemento gettato sulla costa alla fine a che servirebbe?
La baia di Lipari è già per 2/3 un porto naturale, alla sua estremità nord il Monte Rosa fa da barriera al vento ed al mare da nord-nord-est, i bassi fondali di Pignataro e dell'adiacente zona di Bagnamare consentirebbero l'agevole costruzione di un lungo molo foraneo a protezione di una darsena sufficientemente capace per ospitare il naviglio da diporto, da pesca ed il Terminal degli aliscafi che lì sì potrebbero operare con qualunque tempo.
Per le navi traghetto la soluzione è più complessa per l'ampio spazio di manovra necessario, ma esistono anche i frangiflutti galleggianti, ancorabili a fondali anche di notevole altezza; per le modeste onde di scirocco e levante assolverebbero egregiamente la funzione protettiva ad un costo di poco superiore al cemento con ridottissimo impatto ambientale sia di superficie che subacqueo.
Non ci vorrebbe molto per avere finalmente il Porto che Lipari si merita per quello che Lipari e le Eolie "sono", gli studi sono già stati fatti da anni, i tempi sono maturi, basterebbe essere più realisti e determinati, che vuol soprattutto dire: apri gli occhi e guardati attorno!
In questo caso la direzione del vento è da est-sud-est ovvero levante e scirocco, le onde non superano il metro di altezza, eppure il beccheggio dell'aliscafo durante il tentativo di attracco fa paura, certamente...perchè in un "vero" porto le onde sono al massimo di 30 cm. cioè ...non ci sono. Infatti Sottomonastero non è un porto è un molo di attracco non protetto dal mare ma solo da terra, è cioè praticabile in sicurezza solo quando il vento soffia da terra, da ovest; eppure ci si ostina a considerarlo un porto ed a spendere inutilmente denari per costruire nuove opere marittime non protette dal mare.
Wikipedia così definisce un porto commerciale "Un porto commerciale è di regola costituito da molte strutture:
• I moli esterni, in genere protetti da blocchi di cemento o da grandi pietre frangiflutti sul lato verso il mare, per proteggere l'interno dalle onde. La protezione può essere fornita in alternativa da una diga foranea.
• I moli interni e le banchine per attraccare le navi e consentire di salire e scendere o caricare e scaricare.
• I fari, uno .....
Noi quindi a Sottomonastero abbiamo un "mezzo" porto, ci sono solo i moli interni (quelli esistenti e quelli di progetto) e la banchina; per gli alti fondali mancano i moli esterni, quelli più importanti, che proteggono lo specchio acqueo interessato a tutte le operazioni tipiche del porto, è come avere una casa senza il tetto e continuiamo a discutere di... moli interni che devono anche essere barriere frangiflutto, megaporti, opere faraoniche sulle coste.....
Ma è un vizio tutto nostrano quello di "menare il can per l'aia" costringendo quello che comunemente viene chiamato "popolo che decide" ad essere un insieme di ignoranti in materia ai quali propinare, anche con paroloni tecnici astrusi, interessati discorsi, oscuri ed inconcludenti che offendono l'intelligenza e l'esperienza soprattutto dei tanti isolani che per mare lavorano e del mare vivono?
E' talmente evidente per chiunque, anche non esperto del settore, che se non viene costruita una barriera al mare al largo, qualsiasi opera a terra non è protetta ed è inservibile quando il maltempo viene da quella direzione; è altrettanto evidente che i progetti che si vogliono realizzare non risolvono assolutamente in questo senso il problema di Sottomonastero e dei trasporti marittimi pubblici, soprattutto quelli a mezzo navi traghetto, difatti i "muraglioni di cemento" previsti servono solo a proteggere limitate aree sottocosta per ospitare il naviglio da diporto.
Ed il Porto Commerciale? ... la nostra "Porta d'ingresso" per la gente, le merci e tutto ciò che ci è necessario per la nostra vita e le nostre attività?... Sempre in balia del tempo? ...Ed i turisti, i proprietari delle barche all'ormeggio nei "futuri marinas", arriverebbero sempre solo col bel tempo? ...Tutto questo cemento gettato sulla costa alla fine a che servirebbe?
La baia di Lipari è già per 2/3 un porto naturale, alla sua estremità nord il Monte Rosa fa da barriera al vento ed al mare da nord-nord-est, i bassi fondali di Pignataro e dell'adiacente zona di Bagnamare consentirebbero l'agevole costruzione di un lungo molo foraneo a protezione di una darsena sufficientemente capace per ospitare il naviglio da diporto, da pesca ed il Terminal degli aliscafi che lì sì potrebbero operare con qualunque tempo.
Per le navi traghetto la soluzione è più complessa per l'ampio spazio di manovra necessario, ma esistono anche i frangiflutti galleggianti, ancorabili a fondali anche di notevole altezza; per le modeste onde di scirocco e levante assolverebbero egregiamente la funzione protettiva ad un costo di poco superiore al cemento con ridottissimo impatto ambientale sia di superficie che subacqueo.
Non ci vorrebbe molto per avere finalmente il Porto che Lipari si merita per quello che Lipari e le Eolie "sono", gli studi sono già stati fatti da anni, i tempi sono maturi, basterebbe essere più realisti e determinati, che vuol soprattutto dire: apri gli occhi e guardati attorno!
Giansanto Lo Giusto