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giovedì 15 gennaio 2009
TRASPORTI: CARONIA (UILT) A MATTEOLI, SE CI SEI BATTI UN COLPO
''Francamente non riesco a spiegarmi le ragioni della totale assenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli sulle problematiche dei trasporti del Paese''. Lo afferma in una nota il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia.''La vicenda Alitalia e' stata per tutti certamente impegnativa, ma non puo' essere usata come scusante, considerato peraltro che il ruolo del ministro dei Trasporti non e' stato di sicuro il piu' impegnativo - aggiunge Caronia -. Marciscono pertanto questioni importanti come quelle legate al contratto della mobilita' che riguarda il settore degli autoferrotranvieri, e quindi del trasporto pubblico locale e quelle dei ferrovieri, altra modalita' importantissima per la mobilita' dei cittadini, questione sulla quale il formale impegno del Ministro ad affrontarla con determinazione in realta' ha registrato un suo sostanziale disimpegno ed il conseguente stallo della trattativa''.''Su un'altra importantissima vertenza, quella della societa' Tirrenia che unitamente alla Caremar, Toremar, Saremar e Siremar - prosegue il sinadcalista - assicura al Paese gran parte del trasporto marittimo cabotiero e la costituzionalmente garantita continuita' territoriale, l'assordante silenzio del Ministro e' stato squarciato solamente da alcune sue promesse fatte agli amministratori locali delle isole minori della Sicilia (che giustamente hanno intrapreso decise azioni di protesta per i preannunciati tagli) circa il reperimento dei 46 milioni di euro necessari per assicurare i servizi, in particolare quelli della Siremar, per l'anno 2009 e per annunciare un estemporaneo 'tavolo tecnico' con la Regione siciliana, il cui governo ritengo corresponsabile ed altrettanto disimpegnato, e i sindaci delle isole minori, ai quali ancora una volta rivolgo il mio sincero ringraziamento per il loro impegno, che avrebbe la pretesa di trovare, senza il necessario coinvolgimento di tutte le parti in causa, compreso chi rappresenta i lavoratori, una soluzione definitiva''.''Al Ministro Matteoli - conclude Caronia - rivolgo quindi un rispettoso ma deciso appello: Ministro, se ci sei batti un colpo!"
TIRRENIA: IL 20 RIUNIONE SU PROGRAMMAZIONE SERVIZI SIREMAR
(AGI) - Palermo, 15 gen. - La riunione per la programmazione dei servizi di collegamento marittimo resi dalla compagnia statale Siremar, controllata dalla Tirrenia, si terra’ il prossimo 20 gennaio a Roma, nella sede del ministero dei Trasporti. Proprio ieri, il vicepresidente e assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci ha inviato una nota al ministro Altero Matteoli per procedere alla definizione del programma, visto che “il governo nazionale ha gia’ individuato le risorse per la Tirrenia, con l’appostamento di 174 milioni euro prelevati dai fondi per le aree sottoutilizzate e i collegamenti che la Siremar effettua per le isole minori vanno considerati prioritari”. In ordine al rischio dei tagli ai collegamenti, nei giorni scorsi gli amministratori delle isole avevano occupato i traghetti e inscenato sit-in e scioperi della fame. (AGI)
I lavoratori della pesca entrano in stato di agitazione
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil pesca hanno partecipato ieri pomeriggio alla riunione del tavolo di filiera del settore pesca, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, per contestargli alcuni recenti provvedimenti e per annunciargli il relativo e imminente stato di agitazione dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali - si legge in un comunicato unitario - mettono sotto accusa, in particolare, l’indisponibilità mostrata dal ministro e dal Governo nel reperire le risorse necessarie per i lavoratori sbarcati a seguito di demolizione del natante. A tal fine, infatti, sono stati già stanziati 150 milioni di euro per le sole imprese mentre ai lavoratori è stata negata l’indennità prevista dal fondo europeo per la pesca (fep) e dal programma operativo a livello nazionale, all’interno dei piani di gestione.Fai-Flai-Uila hanno, inoltre, contestato al Ministro i 30 milioni stanziati durante la crisi del caro-gasolio, che sono stati dirottati solo ed esclusivamente verso il sistema delle imprese senza prevedere una misura sociale per i lavoratori, come inizialmente convenuto.Le critiche mosse dalle organizzazioni sindacali riguardano, infine, la scarsa attenzione mostrata dal Ministro nel voler estendere anche alla pesca la cassa integrazione ordinaria prevista per il settore agricolo. In previsione del prossimo fermo pesca, pertanto, centinaia di migliaia di lavoratori rischierebbero di rimanere senza alcuna forma di sostegno al reddito.Per tutte queste ragioni Fai-Flai-Uila-pesca, non avendo ricevuto risposte adeguate, hanno deciso di proclamare per le prossime tre settimane lo stato di agitazione della categoria e hanno annunciato al Ministro che, in mancanza di una rapida convocazione e di risposte certe su queste problematiche, valuteranno ulteriori forme di protesta e lo sciopero generale con manifestazione a Roma.
Le precisazioni del "Piccolo Borgo Antico" alla nota dell'assessore Ferlazzo
Salve Direttore,
complimenti per il suo giornale on line. Le scrivo in merito all'articolo pubblicato riguardante le precisazioni dell'assessore Ferlazzo sul gruppo teatrale eoliano. Poichè ritengo, in quanto componente della compagnia teatrale, che i chiarimenti dell'assessore siano imprecisi, spero possa pubblicare anche la mia risposta.
Grazie per la disponibilità.
dott. Ivano Biviano
Il comunicato fattoci pervenire dal dott. Ivano Biviano:
Gentile assessore Ferlazzo, come componente del gruppo teatrale di Lipari, mi sento in dovere di rispondere al messaggio da lei pubblicato, su questo giornale on-line, poichè mi rendo conto che ancora una volta la comunicazione tra i cittadini e chi dovrebbe rappresentarci, viene travisata a proprio tornaconto.
Mi dispiace fare polemica spicciola, perché non è nelle mie abitudini, ma dato che si mette in dubbio la veridicità di quello che scrivo, ed essendo persona che ha sempre agito con correttezza, anche a discapito dei propri interessi, devo necessariamente controbattere. Ciò che lei scrive è assolutamente l’opposto di quanto pubblicato sul Giornale di Sicilia in data 13 gennaio 2009. Non potendo mettere in dubbio la sua capacità di comprendere l’italiano, devo pensare, che come spesso i politici sono abituati a fare, vedano solo ciò che vogliano vedere, o mi auguro si sia trattato di un equivoco, da non ascrivere però alla compagnia teatrale “Piccolo Borgo Antico” che in questo caso rappresento. L’articolo infatti così diceva: “Il malessere è nato per le promesse disattese, da parte dell'assessore, il quale, si era offerto di pagare i diritti alla SIAE per tutte le attività organizzate dai vari gruppi, promessa mantenuta, ma anche di aiutare la compagnia attraverso un piccolo rimborso spese, necessario per la realizzazione della serata, ha invece, ad una settimana dalla rappresentazione, riferito di non avere più i fondi, in quanto elargiti ad altra associazione”.
Capisce bene che la nostra polemica non nasce sul pagamento della SIAE, ma per il contributo che aveva garantito e poi negato, e del quale lei non fa menzione.
Il nostro intento non è quello di screditare l’operato del suo assessorato, ma cerchiamo solo di ottenere il giusto riconoscimento per i sacrifici che tante persone fanno per promuovere le iniziative culturali nella nostra isola, dato che negli ultimi tempi, proprio per le difficoltà economiche da lei citate, solo grazie alle temerarie associazioni isolane, si continua a garantire un servizio alla comunità.
Dr. Ivano Biviano
complimenti per il suo giornale on line. Le scrivo in merito all'articolo pubblicato riguardante le precisazioni dell'assessore Ferlazzo sul gruppo teatrale eoliano. Poichè ritengo, in quanto componente della compagnia teatrale, che i chiarimenti dell'assessore siano imprecisi, spero possa pubblicare anche la mia risposta.
Grazie per la disponibilità.
dott. Ivano Biviano
Il comunicato fattoci pervenire dal dott. Ivano Biviano:
Gentile assessore Ferlazzo, come componente del gruppo teatrale di Lipari, mi sento in dovere di rispondere al messaggio da lei pubblicato, su questo giornale on-line, poichè mi rendo conto che ancora una volta la comunicazione tra i cittadini e chi dovrebbe rappresentarci, viene travisata a proprio tornaconto.
Mi dispiace fare polemica spicciola, perché non è nelle mie abitudini, ma dato che si mette in dubbio la veridicità di quello che scrivo, ed essendo persona che ha sempre agito con correttezza, anche a discapito dei propri interessi, devo necessariamente controbattere. Ciò che lei scrive è assolutamente l’opposto di quanto pubblicato sul Giornale di Sicilia in data 13 gennaio 2009. Non potendo mettere in dubbio la sua capacità di comprendere l’italiano, devo pensare, che come spesso i politici sono abituati a fare, vedano solo ciò che vogliano vedere, o mi auguro si sia trattato di un equivoco, da non ascrivere però alla compagnia teatrale “Piccolo Borgo Antico” che in questo caso rappresento. L’articolo infatti così diceva: “Il malessere è nato per le promesse disattese, da parte dell'assessore, il quale, si era offerto di pagare i diritti alla SIAE per tutte le attività organizzate dai vari gruppi, promessa mantenuta, ma anche di aiutare la compagnia attraverso un piccolo rimborso spese, necessario per la realizzazione della serata, ha invece, ad una settimana dalla rappresentazione, riferito di non avere più i fondi, in quanto elargiti ad altra associazione”.
Capisce bene che la nostra polemica non nasce sul pagamento della SIAE, ma per il contributo che aveva garantito e poi negato, e del quale lei non fa menzione.
Il nostro intento non è quello di screditare l’operato del suo assessorato, ma cerchiamo solo di ottenere il giusto riconoscimento per i sacrifici che tante persone fanno per promuovere le iniziative culturali nella nostra isola, dato che negli ultimi tempi, proprio per le difficoltà economiche da lei citate, solo grazie alle temerarie associazioni isolane, si continua a garantire un servizio alla comunità.
Dr. Ivano Biviano
Trasporti/Dalla Gazzetta del sud di oggi
Oggi il ministro incontra il vice presidente Bufardeci
Matteoli richiama la Siremar al rispetto degli accordi
Salvatore Sarpi
Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, sarà oggi a Roma per un incontro tecnico al ministero delle Infrastrutture in cui si affronterà la vicenda Siremar. Il vertice è dedicato alla definizione del programma dei servizi di collegamento marittimo da e per le isole minori e al calcolo economico delle risorse necessarie a Siremar per eseguirli.
«Il governo nazionale - spiega Bufardeci - ha già individuato le risorse per Tirrenia, con lo stanziamento di 174 milioni euro, prelevati dai Fas. I servizi della Siremar vanno considerati una priorità assoluta». Gli incontri per garantire i collegamenti marittimi da e per le isole minori da parte del vettore statale proseguiranno nei prossimi giorni.
Intanto " tirata d'orecchi" alla Siremar dal ministro Altero Matteoli. In una nota ufficiale, inviata alla stessa Siremar e alla Tirrenia, il massimo esponente del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti evidenzia come la decisione della società di Stato, comunicata al sindaco di Lipari Mariano Bruno dal direttore generale della Siremar Pietro Giglio, di mantenimento dell'assetto dei servizi marittimi sino al 14 gennaio «è stata presa senza alcuna disposizione ministeriale. Si ricorda- ha scritto il ministro Matteoli- che la definizione del quadro dei collegamenti marittimi, da servire nell'ambito dei servizi convenzionati è riservata alle Amministrazioni concertanti nell'ambito della Conferenza dei servizi interministeriale coordinata da questa Amministrazione ed alla quale partecipano i rappresentanti del ministero dell'Economia e finanze e del ministero dello Sviluppo economico».
Il ministro Matteoli ha evidenziato alla Siremar come «in attesa della definizione del nuovo assetto dei collegamenti marittimi si raccomanda la scrupolosa osservanza delle disposizioni ministeriali, ricordando che ogni diversa determinazione societaria in materia di assetti nautici, sarà valutata come inadempienza».
Di questa nota il presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo ha informato tutti i consiglieri comunali.
Intanto un ordine del giorno che rinnova la richiesta al Governo regionale di riconsiderare l'opportunità del trasferimento a titolo gratuito delle azioni della Siremar e' stato approvato dall'Assemblea regionale siciliana. «Se la Regione siciliana diventasse proprietaria della Siremar -afferma Marianna Caronia, vicecapogruppo Mpa e tra i firmatari dell'odg- si aprirebbero scenari completamente nuovi, per esempio la Regione e quindi gli enti locali come le isole minori potrebbero dialogare direttamente con la società di navigazione, con l'effetto di dare risposte immediate alle istanze dei cittadini. Inoltre -aggiunge Caronia- ci sarebbe un'unica programmazione dell'attività e si potrebbero razionalizzare i servizi, renderli più efficienti e più economici attraverso un'unica cabina di regia in grado di organizzare gli armatori privati, che ricevono contributi regionali e la Siremar, evitando sovrapposizioni e garantendo quell'efficienza dei trasporti marittimi che le comunità locali chiedono. Questo coordinamento dei servizi -conclude Caronia- può essere realizzato solo dalla Regione e il fatto che la Sicilia possa disporre di una compagnia di navigazione potrebbe essere un'occasione irripetibile e che può costituire fonte di sviluppo economico».
Matteoli richiama la Siremar al rispetto degli accordi
Salvatore Sarpi
Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, sarà oggi a Roma per un incontro tecnico al ministero delle Infrastrutture in cui si affronterà la vicenda Siremar. Il vertice è dedicato alla definizione del programma dei servizi di collegamento marittimo da e per le isole minori e al calcolo economico delle risorse necessarie a Siremar per eseguirli.
«Il governo nazionale - spiega Bufardeci - ha già individuato le risorse per Tirrenia, con lo stanziamento di 174 milioni euro, prelevati dai Fas. I servizi della Siremar vanno considerati una priorità assoluta». Gli incontri per garantire i collegamenti marittimi da e per le isole minori da parte del vettore statale proseguiranno nei prossimi giorni.
Intanto " tirata d'orecchi" alla Siremar dal ministro Altero Matteoli. In una nota ufficiale, inviata alla stessa Siremar e alla Tirrenia, il massimo esponente del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti evidenzia come la decisione della società di Stato, comunicata al sindaco di Lipari Mariano Bruno dal direttore generale della Siremar Pietro Giglio, di mantenimento dell'assetto dei servizi marittimi sino al 14 gennaio «è stata presa senza alcuna disposizione ministeriale. Si ricorda- ha scritto il ministro Matteoli- che la definizione del quadro dei collegamenti marittimi, da servire nell'ambito dei servizi convenzionati è riservata alle Amministrazioni concertanti nell'ambito della Conferenza dei servizi interministeriale coordinata da questa Amministrazione ed alla quale partecipano i rappresentanti del ministero dell'Economia e finanze e del ministero dello Sviluppo economico».
Il ministro Matteoli ha evidenziato alla Siremar come «in attesa della definizione del nuovo assetto dei collegamenti marittimi si raccomanda la scrupolosa osservanza delle disposizioni ministeriali, ricordando che ogni diversa determinazione societaria in materia di assetti nautici, sarà valutata come inadempienza».
Di questa nota il presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo ha informato tutti i consiglieri comunali.
Intanto un ordine del giorno che rinnova la richiesta al Governo regionale di riconsiderare l'opportunità del trasferimento a titolo gratuito delle azioni della Siremar e' stato approvato dall'Assemblea regionale siciliana. «Se la Regione siciliana diventasse proprietaria della Siremar -afferma Marianna Caronia, vicecapogruppo Mpa e tra i firmatari dell'odg- si aprirebbero scenari completamente nuovi, per esempio la Regione e quindi gli enti locali come le isole minori potrebbero dialogare direttamente con la società di navigazione, con l'effetto di dare risposte immediate alle istanze dei cittadini. Inoltre -aggiunge Caronia- ci sarebbe un'unica programmazione dell'attività e si potrebbero razionalizzare i servizi, renderli più efficienti e più economici attraverso un'unica cabina di regia in grado di organizzare gli armatori privati, che ricevono contributi regionali e la Siremar, evitando sovrapposizioni e garantendo quell'efficienza dei trasporti marittimi che le comunità locali chiedono. Questo coordinamento dei servizi -conclude Caronia- può essere realizzato solo dalla Regione e il fatto che la Sicilia possa disporre di una compagnia di navigazione potrebbe essere un'occasione irripetibile e che può costituire fonte di sviluppo economico».
mercoledì 14 gennaio 2009
Caro direttore...
Caro direttore,
seguo attraverso il suo apprezzatissimo lavoro quanto accade nelle isole Eolie. Isole alle quali sono legato avendo lavorato a Stromboli per oltre un decennio e dove inutile dirlo ho lasciato il cuore e tanti amici.
Vedo, e me ne dispiaccio, come gli eoliani continuino a perdersi dietro inutili e sterili polemiche. Vedi diatriba Megna-Giannò-Piemonte e viceversa; Maggiore-resto del mondo e viceversa; Longo-resto del mondo e viceversa.... e potrei continuare all'infinito.
Lungi da me l'idea di schierarmi con uno o con l'altro dei contendenti dei quali apprezzo, e sono sincero, lo spirito che, seppure da punti di vista diversi, li anima.
Vorrei augurarmi e vorrei augurare alle Eolie sopratutto che, messe da parte le polemiche e le prese di posizione condivisibili o meno, si scriva la parola fine e si agisca nelle sedi opportune. Mettendo in campo tutta quell'energia e l'eolianità che emerge dalla corrispondenza EPISTOLARE.
(Luigi Fossati- Verona)
Teatro del Piccolo Borgo Antico. "Spese Siae e service sono state a carico del comune". L'assessore Ferlazzo precisa
COMUNICATO STAMPA
In riferimento all'articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia in data 13 gennaio 2009 avente per oggetto l'attività della compagnia "Piccolo Borgo Antico" occorre fare delle precisazioni.
Premesso che il sottoscritto non può che elogiare l'attività di attori, regista e direttivo della compagnia che con grande professionalità e spirito di abnegazione portano avanti un'attività culturale importantissima per la comunità eoliana, tuttavia non capisco come false notizie possano essere pubblicate.
Cito testualmente la fine dell'articolo: "Il malessere è nato per le promesse disattese, da parte dell'sssessore, il quale, si era offerto di pagare i diritti Siae per tutte le attività organizzate dai vari gruppi".
Chi scrive sa bene che questo passaggio è assolutamente falso. Non solo l'Assessorato allo Spettacolo ha provveduto a pagare la Siae delle serate concordate con le varie Associazioni, ma ha anche provveduto a pagare i service.
La compagnia "Piccolo Borgo Antico" ha dimostrato una grande disponibilità nel voler concedere l'ingresso gratuito per le serate del 21 dicembre e 6 gennaio u.s., tuttavia l'annuncio che è stato fatto all'inizio della rappresentazione del 6 gennaio, nel passaggio dove è stato detto che l'Amministrazione Comunale non aveva provveduto neanche al pagamento delle spese, è assolutamente falso. Le spese Siae e service di queste due serate sono state a carico dell'Amministrazione.
Ancora una volta si cerca di screditare l'operato di chi, nonostante le mille difficoltà di carattere economico, cerca di venire incontro alle richieste, assolutamente legittime, di chi opera nel campo dello spettacolo e della cultura. L'operato del sottoscritto è assolutamente privo di qualsiasi pregiudizio, ritenendo sullo stesso piano chiunque presenti istanze volte all'ottenimento di contributi. I fatti e gli atti parlano chiaro.
Faccio alla compagnia "Piccolo Borgo Antico" i miei più sinceri auguri per un proseguio di attività ricco di successi, facendo attenzione, però, a verificare l'esattezza delle notizie prima di divulgarle.
Cordialmente.
Lipari li, 14/01/2008
Premesso che il sottoscritto non può che elogiare l'attività di attori, regista e direttivo della compagnia che con grande professionalità e spirito di abnegazione portano avanti un'attività culturale importantissima per la comunità eoliana, tuttavia non capisco come false notizie possano essere pubblicate.
Cito testualmente la fine dell'articolo: "Il malessere è nato per le promesse disattese, da parte dell'sssessore, il quale, si era offerto di pagare i diritti Siae per tutte le attività organizzate dai vari gruppi".
Chi scrive sa bene che questo passaggio è assolutamente falso. Non solo l'Assessorato allo Spettacolo ha provveduto a pagare la Siae delle serate concordate con le varie Associazioni, ma ha anche provveduto a pagare i service.
La compagnia "Piccolo Borgo Antico" ha dimostrato una grande disponibilità nel voler concedere l'ingresso gratuito per le serate del 21 dicembre e 6 gennaio u.s., tuttavia l'annuncio che è stato fatto all'inizio della rappresentazione del 6 gennaio, nel passaggio dove è stato detto che l'Amministrazione Comunale non aveva provveduto neanche al pagamento delle spese, è assolutamente falso. Le spese Siae e service di queste due serate sono state a carico dell'Amministrazione.
Ancora una volta si cerca di screditare l'operato di chi, nonostante le mille difficoltà di carattere economico, cerca di venire incontro alle richieste, assolutamente legittime, di chi opera nel campo dello spettacolo e della cultura. L'operato del sottoscritto è assolutamente privo di qualsiasi pregiudizio, ritenendo sullo stesso piano chiunque presenti istanze volte all'ottenimento di contributi. I fatti e gli atti parlano chiaro.
Faccio alla compagnia "Piccolo Borgo Antico" i miei più sinceri auguri per un proseguio di attività ricco di successi, facendo attenzione, però, a verificare l'esattezza delle notizie prima di divulgarle.
Cordialmente.
Lipari li, 14/01/2008
L'ASSESSORE ALLO SPETTACOLO
Dott. Ivan FERLAZZO
Dott. Ivan FERLAZZO
Mareggiata a Canneto/Piemonte: "Non è più tempo di parole..."
(Roberto Piemonte) In relazione al comunicato stampa dell’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Lipari, sig. Corrado Giannò, non posso non fare alcune considerazioni e spero che altrettanto facciano anche i miei concittadini.-
Duole ancora una volta rilevare che l’Assessore, nella veste di Amministratore del nostro paese, di fronte ad un evento importante, oserei dire drammatico, quale il verificarsi dell’ennesima mareggiata che ha messo in ginocchio una frazione, parli di populismo e dice di voler evitare di commentare le affermazioni fatte dal “solito Signore” che, trattandosi del sottoscritto, avrebbe tranquillamente potuto citare.-
L’Assessore, pubblico Amministratore volontariamente al servizio dei cittadini, visto che ha ritenuto opportuno intervenire sull’argomento avrebbe potuto esordire diversamente. Io al suo posto avrei scritto:
comprendo il disagio, la rabbia, il disappunto, l’esasperazione e lo sconforto dei cittadini di Canneto che, ancora una volta, hanno visto il mare alle porte delle loro case;
l’Amministrazione si è già attivata (o si attiverà) per affrontare e risolvere la problematica in tempi brevi vista l’urgenza e l’improrogabilità della questione in modo che tale situazione non abbia più a ripetersi.-
Chi, per le sue doti e le sue capacità, si è assunto volontariamente la responsabilità di Amministrare il paese, impegno per il quale viene anche retribuito con pubblico denaro, non può e non deve polemizzare con i cittadini, non può solo fare affermazioni e/o proclami che ormai, fra l’altro, lasciano il tempo che trovano ed ai quali, in virtù della triste realtà che stiamo vivendo, non vale neanche la pena di replicare, ma deve fornire informazioni precise sulle concrete iniziative assunte dall’Amministrazione, nel caso specifico, per la protezione dell’abitato di Canneto.
Che lo faccia, che si confronti pubblicamente con cittadini, che risponda compiutamente alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Comunali. I cittadini saranno ben lieti di apprendere che l’Assessore effettivamente produce nell’interesse e per il bene del popolo.-
Non è più tempo di parole, occorrono fatti concreti.-
Roberto Piemonte
Duole ancora una volta rilevare che l’Assessore, nella veste di Amministratore del nostro paese, di fronte ad un evento importante, oserei dire drammatico, quale il verificarsi dell’ennesima mareggiata che ha messo in ginocchio una frazione, parli di populismo e dice di voler evitare di commentare le affermazioni fatte dal “solito Signore” che, trattandosi del sottoscritto, avrebbe tranquillamente potuto citare.-
L’Assessore, pubblico Amministratore volontariamente al servizio dei cittadini, visto che ha ritenuto opportuno intervenire sull’argomento avrebbe potuto esordire diversamente. Io al suo posto avrei scritto:
comprendo il disagio, la rabbia, il disappunto, l’esasperazione e lo sconforto dei cittadini di Canneto che, ancora una volta, hanno visto il mare alle porte delle loro case;
l’Amministrazione si è già attivata (o si attiverà) per affrontare e risolvere la problematica in tempi brevi vista l’urgenza e l’improrogabilità della questione in modo che tale situazione non abbia più a ripetersi.-
Chi, per le sue doti e le sue capacità, si è assunto volontariamente la responsabilità di Amministrare il paese, impegno per il quale viene anche retribuito con pubblico denaro, non può e non deve polemizzare con i cittadini, non può solo fare affermazioni e/o proclami che ormai, fra l’altro, lasciano il tempo che trovano ed ai quali, in virtù della triste realtà che stiamo vivendo, non vale neanche la pena di replicare, ma deve fornire informazioni precise sulle concrete iniziative assunte dall’Amministrazione, nel caso specifico, per la protezione dell’abitato di Canneto.
Che lo faccia, che si confronti pubblicamente con cittadini, che risponda compiutamente alle interrogazioni presentate dai Consiglieri Comunali. I cittadini saranno ben lieti di apprendere che l’Assessore effettivamente produce nell’interesse e per il bene del popolo.-
Non è più tempo di parole, occorrono fatti concreti.-
Roberto Piemonte
TRASPORTI: BUFARDECI A ROMA PER PROGRAMMA SERVIZIO SIREMAR
Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, sarà domani a Roma per un incontro tecnico al ministero delle Infrastrutture in cui si affronterà la vicenda Siremar. Il vertice è dedicato alla definizione del programma dei servizi di collegamento marittimo da e per le isole minori e al calcolo economico delle risorse necessarie a Siremar per eseguirli.
“Il governo nazionale – spiega Bufardeci – ha già individuato le risorse per Tirrenia, con l'appostamento di 174 milioni euro, prelevati dai Fas. I servizi della Siremar vanno considerati una priorità assoluta”.
Gli incontri per garantire i collegamenti marittimi da e per le isole minori da parte del vettore statale proseguiranno nei prossimi giorni.
Già per metà della settimana prossima è previsto un nuovo incontro tra l'assessore Bufardeci e il ministro Altero Matteoli.
“Il governo nazionale – spiega Bufardeci – ha già individuato le risorse per Tirrenia, con l'appostamento di 174 milioni euro, prelevati dai Fas. I servizi della Siremar vanno considerati una priorità assoluta”.
Gli incontri per garantire i collegamenti marittimi da e per le isole minori da parte del vettore statale proseguiranno nei prossimi giorni.
Già per metà della settimana prossima è previsto un nuovo incontro tra l'assessore Bufardeci e il ministro Altero Matteoli.
...e l'assessore Giannò sorrise
Carissimo Direttore,
alla luce della replica del Consigliere Comunale non rispondo così come mi sono ripromesso con il mio precedente ma non posso esimermi dal riferirLe che ho sorriso alla grande allorquando da colui il quale si erge a SALVATORE DELLA PATRIA E COME LAZZARO SI ALZA DALLA SUA MALATTIA E CAMMINA VERSO LA GENTE PER RACCOGLIERNE L’APPLAUSO viene testualmente detto “….… l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lipari invece di sprecare l’ennesima occasione per tacere….etc”
Veda, caro Direttore, lezioni di educazione o comportamentali non né accetto da nessuno in quanto impartitemi perfettamente dai miei genitori ma soprattutto le rifiuto da chi queste capacità di darle, pur presuntuosamente ritenendolo, non ne ha.
Corrado Giannò
Assessore Comune Lipari
alla luce della replica del Consigliere Comunale non rispondo così come mi sono ripromesso con il mio precedente ma non posso esimermi dal riferirLe che ho sorriso alla grande allorquando da colui il quale si erge a SALVATORE DELLA PATRIA E COME LAZZARO SI ALZA DALLA SUA MALATTIA E CAMMINA VERSO LA GENTE PER RACCOGLIERNE L’APPLAUSO viene testualmente detto “….… l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lipari invece di sprecare l’ennesima occasione per tacere….etc”
Veda, caro Direttore, lezioni di educazione o comportamentali non né accetto da nessuno in quanto impartitemi perfettamente dai miei genitori ma soprattutto le rifiuto da chi queste capacità di darle, pur presuntuosamente ritenendolo, non ne ha.
Corrado Giannò
Assessore Comune Lipari
Matteoli "tira le orecchie" ai vertici Siremar che agiscono senza disposizioni ministeriali
“Tirata d'orecchi” alla Siremar dal ministro Altero Matteoli. In una nota ufficiale, inviata alla stessa Siremar e alla Tirrenia, il massimo esponente del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti evidenzia come la decisione della società di Stato, comunicata al sindaco di Lipari Mariano Bruno dal direttore generale della Siremar Pietro Giglio, di mantenimento dell'assetto dei servizi marittimi sino al 14 gennaio “è stata presa senza alcuna disposizione ministeriale”. “Si ricorda- ha scritto il ministro Matteoli- che la definizione del quadro dei collegamenti marittimi, da servire nell'ambito dei servizi convenzionati è riservata alle Amministrazioni concertanti nell'ambito della Conferenza dei servizi interministeriale coordinata da questa Amministrazione ed alla quale partecipano i rappresentanti del Ministero dell'Economia e Finanze e del Ministero dello Sviluppo Economico”. Il ministro Matteoli ha evidenziato alla Siremar come “in attesa della definizione del nuovo assetto dei collegamenti marittimi si raccomanda la scrupolosa osservanza delle disposizioni ministeriali, ricordando che ogni diversa determinazione societaria in materia di assetti nautici, sarà valutata come inadempienza”.
Di questa nota, ricevuta ieri pomeriggio, il presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo ha informato tutti i consiglieri comunali.
Megna replica a Giannò: Non basta lavorare e produrre... i risultati sono sotto gli occhi di tutti!
(FRANCESCO MEGNA) NON BASTA LAVORARE E PRODURRE...I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!
Egregio direttore,
essendo state le mie brevi considerazioni epistrofate dall´assessore Giannò come "dichiarazioni false e di circostanza.... considerazioni di confermato ed assoluto "POPULISMO", mi sia consentita una replica, di analogo tenore rispetto all´odierno Comunicato.
Egregio direttore,
essendo state le mie brevi considerazioni epistrofate dall´assessore Giannò come "dichiarazioni false e di circostanza.... considerazioni di confermato ed assoluto "POPULISMO", mi sia consentita una replica, di analogo tenore rispetto all´odierno Comunicato.
Invece di sprecare l´ennesima occasione per tacere, l´ Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lipari, ha preferito, con il garbo e la coerenza che lo contraddistinguono, lanciare accuse di demagogia e populismo, senza ovviamente avere il coraggio di motivare analiticamente le proprie argomentazioni, in quanto evidentemente deboli e/o palesemente false.
E meno male che si era ripromesso di evitare provocazioni e sterili polemiche!!
Non mi soffermerò sulla pressante tematica della difesa dell´abitato di Canneto, in quanto oggetto di numerose interrogazioni da parte del gruppo consiliare di cui faccio parte, sono tuttavia disponibile a confrontarmi nuovamente sull´argomento con l´Assessore, così come avvenuto in una pubblica assemblea del "Comitato per Canneto" di alcuni mesi fa, auspicando che stavolta questi possa supportare le troppe promesse fin qui non mantenute e l´allarmante immobilismo dell´Amministrazione Comunale, con atti ufficiali e progetti reali a corredo delle proprie populistiche e spesso farneticanti argomentazioni.
L´ASSESSORE GIANNO´ SCRIVE DI ESSERE ABITUATO A LAVORARE E PRODURRE... è vero, ed i risultati del suo brillante operato sono proprio sotto gli occhi di tutti!!!
Talvolta mi chiedo se in talune dichiarazioni ci sia malafede o soltanto pochezza ed incapacità amministrativa. Devo ammettere che non sono riuscito a trovare una risposta a tale quesito, PROBABILMENTE CE N´È TANTO DELL´UNA E MOLTO DELLE ALTRE!!!
Francesco Megna
E meno male che si era ripromesso di evitare provocazioni e sterili polemiche!!
Non mi soffermerò sulla pressante tematica della difesa dell´abitato di Canneto, in quanto oggetto di numerose interrogazioni da parte del gruppo consiliare di cui faccio parte, sono tuttavia disponibile a confrontarmi nuovamente sull´argomento con l´Assessore, così come avvenuto in una pubblica assemblea del "Comitato per Canneto" di alcuni mesi fa, auspicando che stavolta questi possa supportare le troppe promesse fin qui non mantenute e l´allarmante immobilismo dell´Amministrazione Comunale, con atti ufficiali e progetti reali a corredo delle proprie populistiche e spesso farneticanti argomentazioni.
L´ASSESSORE GIANNO´ SCRIVE DI ESSERE ABITUATO A LAVORARE E PRODURRE... è vero, ed i risultati del suo brillante operato sono proprio sotto gli occhi di tutti!!!
Talvolta mi chiedo se in talune dichiarazioni ci sia malafede o soltanto pochezza ed incapacità amministrativa. Devo ammettere che non sono riuscito a trovare una risposta a tale quesito, PROBABILMENTE CE N´È TANTO DELL´UNA E MOLTO DELLE ALTRE!!!
Francesco Megna
ARS VOTA ODG, LA REGIONE RILEVI LA SIREMAR
Un ordine del giorno che rinnova la richiesta al governo regionale di riconsiderare l’opportunita’ del trasferimento a titolo gratuito delle azioni della Siremar e’ stato approvato oggi pomeriggio dall’Assemblea regionale siciliana. “Se la Regione Sicilia diventasse proprietaria della Siremar -afferma Marianna Caronia, vicecapogruppo Mpa e tra i firmatari dell’odg- si aprirebbero scenari completamente nuovi, per esempio la Regione e quindi gli enti locali come le isole minori potrebbero dialogare direttamente con la societa’ di navigazione, con l’effetto di dare risposte immediate alle istanze dei cittadini. Inoltre -aggiunge Caronia- ci sarebbe un’unica programmazione dell’attivita’ e si potrebbero razionalizzare i servizi, renderli piu’ efficienti e piu’ economici attraverso un’unica cabina di regia in grado di organizzare gli armatori privati, che ricevono contributi regionali) e la Siremar, evitando sovrapposizioni e garantendo quell’efficienza dei trasporti marittimi che le comunita’ locali chiedono. Questo coordinamento dei servizi -conclude Caronia- puo’ essere realizzato solo dalla Regione e il fatto che la Sicilia possa disporre di una compagnia di navigazione potrebbe essere un’occasione irripetibile e che puo’ costituire fonte di sviluppo economico”.
A Maurizio Turcarelli la solidarietà di Legambiente Lipari
COMUNICATO STAMPA
Legambiente nel porgere la solidarietà dei propri associati a Maurizio Turcarelli al quale è stata bruciata l’auto, condanna l’atto intimidatorio e la vigliaccheria dell’autore che ha agito nella notte come un topo di fogna.
Il nostro coraggio e l’appartenenza ad una civiltà millenaria, deve concretizzarsi nel pieno sostegno alle forze dell’ordine al fine di isolare gli autori di tali misfatti, sempre più frequenti sul nostro territorio.
Vile è colui che – per il quieto vivere- adotta la logica del: “lascia stare, ma chi te lo fa fare, fatti gli affari tuoi…” e fa rabbia sentire che chi non vuole cambiare e chi fa finta di non vedere e proprio chi in quella terra ci vive.
Maurizio gli eoliani veri ti sono vicini.....
Legambiente Lipari
Piero Roux
Legambiente nel porgere la solidarietà dei propri associati a Maurizio Turcarelli al quale è stata bruciata l’auto, condanna l’atto intimidatorio e la vigliaccheria dell’autore che ha agito nella notte come un topo di fogna.
Il nostro coraggio e l’appartenenza ad una civiltà millenaria, deve concretizzarsi nel pieno sostegno alle forze dell’ordine al fine di isolare gli autori di tali misfatti, sempre più frequenti sul nostro territorio.
Vile è colui che – per il quieto vivere- adotta la logica del: “lascia stare, ma chi te lo fa fare, fatti gli affari tuoi…” e fa rabbia sentire che chi non vuole cambiare e chi fa finta di non vedere e proprio chi in quella terra ci vive.
Maurizio gli eoliani veri ti sono vicini.....
Legambiente Lipari
Piero Roux
Il "POPULISMO" e la disponibilità a chiarimenti in un comunicato stampa dell'assessore Giannò che afferma:"Sono abituato a lavorare e a produrre"
Comunicato stampa dell'assessore ai Lavori pubblici
In relazione ad alcune considerazioni di confermato ed assoluto “POPULISMO” nella giornata di ieri fatte da un Consigliere Comunale relativamente ai lavori della difesa dell’abitato di Canneto;
evitando di commentare quelle del solito Signore ed al fine di continuare ad informare compiutamente i cittadini attraverso atti seri e non dichiarazioni false e di circostanza, nella qualità di Assessore ai LL.PP. di questo Comune ribadisco la piena disponibilità ed invito, chiunque lo desideri, a contattarmi così da renderlo edotto sull’intera vicenda su menzionata.
Tutto ciò per due semplici motivi:
Il sottoscritto è abituato a lavorare ed a produrre e non a ricercare applausi di circostanza.
Mi sono ripromesso di evitare qualunque tipo di provocazione e di sterile ed inutile polemica con coloro i quali, invece, con queste convivono.
Assessore LL. PP. Comune di Lipari
Rag. Corrado Giannò
In relazione ad alcune considerazioni di confermato ed assoluto “POPULISMO” nella giornata di ieri fatte da un Consigliere Comunale relativamente ai lavori della difesa dell’abitato di Canneto;
evitando di commentare quelle del solito Signore ed al fine di continuare ad informare compiutamente i cittadini attraverso atti seri e non dichiarazioni false e di circostanza, nella qualità di Assessore ai LL.PP. di questo Comune ribadisco la piena disponibilità ed invito, chiunque lo desideri, a contattarmi così da renderlo edotto sull’intera vicenda su menzionata.
Tutto ciò per due semplici motivi:
Il sottoscritto è abituato a lavorare ed a produrre e non a ricercare applausi di circostanza.
Mi sono ripromesso di evitare qualunque tipo di provocazione e di sterile ed inutile polemica con coloro i quali, invece, con queste convivono.
Assessore LL. PP. Comune di Lipari
Rag. Corrado Giannò
Carbonizzata l'auto di Turcarelli. Sembra scontata la matrice dolosa-intimidatoria
E' andata letteralmente carbonizzata la notte scorsa la Seat Leon nera di proprietà del 39enne vigilantes Maurizio Turcarelli che, come da noi anticipato in prima mattinata, è stata fatta oggetto durante la notte delle "attenzioni" di incendiari.
Il mezzo, visibile nelle foto, si trovava posteggiato a Marina Corta in prossimità di un noto locale della piazza ed è stato avvolto dalle fiamme, secondo una prima ricostruzione, circa tre ore e mezzo dopo lo scoccare della mezzanotte. Momenti di apprensione per gli abitanti degli immobili che si affacciano sulla piazza. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Questi ultimi hanno avviato le indagini del caso, ascoltando anche il propietario dell'auto.
Sul posto sarebbe stata ritrovata una bottiglia di plastica vuota all'interno della quale vi erano tracce di materiale infiammabile, Ciò lascia, ovviamente, propendere per un atto di natura dolosa-che, comunque, si tende ad escludere possa essere collegato con l'attività svolta dal giovane liparese.
Sul posto sarebbe stata ritrovata una bottiglia di plastica vuota all'interno della quale vi erano tracce di materiale infiammabile, Ciò lascia, ovviamente, propendere per un atto di natura dolosa-che, comunque, si tende ad escludere possa essere collegato con l'attività svolta dal giovane liparese.
L'auto, intorno alle 9.00, è stata trasferita con il carro attrezzi del comune nell'area comunale fra il liceo scientifico e il megaparcheggio.
Le Eolie tornano ad essere collegate
Rotto dopo due giorni l'isolamento dell'arcipelago eoliano. Le Eolie da stamattina, seppure con qualche difficoltà, sono nuovamente collegate con aliscafi, catamarani e traghetti.
Superate, almeno per il momento, le avverse condizioni meteo-marine si continua a fare i conti con la pioggia che, seppure molto più lievemente di ieri, continua a cadere.
Superate, almeno per il momento, le avverse condizioni meteo-marine si continua a fare i conti con la pioggia che, seppure molto più lievemente di ieri, continua a cadere.
martedì 13 gennaio 2009
Mareggiata a Canneto: La protezione di Unci e le stelle...che stanno a guardare
Ho letto l'intervento di Francesco Megna in merito alla mareggiata odierna che ha investito la frazione di Canneto.
Intanto lo ringrazio ed aggiungo che, giusto per maggiore informazione, la zona di Unci è stata individuata dopo lunghi ed approfonditi studi fatti da illustri tecnici di provata esperienza che nella frazione hanno individuato ,quale zona più esposta ai marosi, quella di Unci ove insistono
corposi insediamenti urbani, attività commerciali e quant'altro.
L'Amministrazione Comunale si direbbe aver recepito tali indicazioni ed in tal senso ha operato
ragion per cui possiamo stare ancora più tranquilli che il problema, almeno per Unci, dovrebbe trovare soluzione.
Frattanto, il resto del paese, per il futuro, può aspettare con serenità e con la certezza che le stelle continueranno a guardare
Roberto Piemonte
Intanto lo ringrazio ed aggiungo che, giusto per maggiore informazione, la zona di Unci è stata individuata dopo lunghi ed approfonditi studi fatti da illustri tecnici di provata esperienza che nella frazione hanno individuato ,quale zona più esposta ai marosi, quella di Unci ove insistono
corposi insediamenti urbani, attività commerciali e quant'altro.
L'Amministrazione Comunale si direbbe aver recepito tali indicazioni ed in tal senso ha operato
ragion per cui possiamo stare ancora più tranquilli che il problema, almeno per Unci, dovrebbe trovare soluzione.
Frattanto, il resto del paese, per il futuro, può aspettare con serenità e con la certezza che le stelle continueranno a guardare
Roberto Piemonte
MARITTIMI: FEDERMAR-CISAL CHIEDE A MATTEOLI TAVOLO CONFRONTO
Federmar-Cisal, sindacato dei marittimi, chiede l’attivazione di un tavolo ministeriale permanente di confronto per seguire le fasi della privatizzazione del Gruppo Tirrenia e definire gli aspetti e gli strumenti di carattere sociale a tutela dei lavoratori e dell’occupazione di queste aziende. Lo fa attraverso una lettera inviata oggi al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e sottoscritta dal segretario nazionale Alessandro Pico. “Quello che avviene in questi giorni nel settore dei collegamenti marittimi con le isole - si legge nel documento - sta dimostrando ampiamente quanto strumentale e pretestuosa sia stata finora la posizione della Confitarma e degli armatori privati nel richiedere a gran voce l’immediata privatizzazione della flotta pubblica: appare in modo inequivocabile il loro intento di subentrare al Gruppo nelle attivita’ remunerative lasciando allo Stato oppure alle Regioni le rotte in perdita, le quali comunque devono essere effettuate per garantire la mobilita’ e la continuita’ territoriale ai cittadini isolani”. Il sindacato denuncia inoltre “come i soggetti interessati, Confitarma ed armamento, puntino ad ogni pie’ sospinto il dito contro le sovvenzioni ricevute da una flotta pubblica costretta ad espletare determinati e precisi servizi stabiliti dal Ministero, ma omettano accuratamente di essere a loro volta altrettanto sovvenzionati dallo Stato senza alcun vincolo o costrizione nello svolgimento della loro attivita’, nemmeno quello di assicurare l’occupazione ai marittimi italiani”. “Se da una parte, quella dell’armamento pubblico, gli aiuti si identificano in sovvenzioni, dall’altra, quella dell’armamento privato, essi si compendiano in risorse di gran lunga maggiori sotto forma di sgravi fiscali e contributivi, crediti d’imposta, ecc.: sovvenzioni o altre forme di intervento sono sempre soldi dello Stato e quindi della collettivita’”. Alla luce di questi avvenimenti e considerazioni Federmar-Cisal “continua ad essere fermamente convinta della necessita’ di procedere alla privatizzazione delle aziende della Tirrenia mantenendo l’integrita’ del Gruppo, ossia nell’attuale assetto. Seguire strade diverse significa soltanto creare le condizioni per favorire alcuni armatori senza tuttavia avere risolto la questione degli oneri a carico dello Stato che molto probabilmente diverrebbero ancora piu’ pesanti”. Federmar-Cisal, dopo la riuscita dello sciopero effettuato nei giorni scorsi, appoggia ora quello dei sindacati confederali per il 27 e 28 gennaio, invitando tutti i lavoratori, naviganti ed amministrativi, ad una compatta partecipazione.
Tirrenia/ D'Alia (Udc): Rammarico per mozione non in calendario.Atteggiamento di chiusura della maggioranza su tema Siremar
"Nel corso della riunione di capigruppo abbiamo chiesto, senza successo, la calendarizzazione della nostra mozione sulla Tirrenia. Siamo rammaricati per l'atteggiamento di chiusura della maggioranza, che non tiene conto della gravità del problema". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.
La mozione impegna il Governo a "prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo dalla Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l'Unione europea, del processo di deroga alla privatizzazione". A rispettare, inoltre "il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane".
La mozione impegna il Governo a "prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo dalla Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l'Unione europea, del processo di deroga alla privatizzazione". A rispettare, inoltre "il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane".
COLLEGAMENTI CON LE ISOLE MINORI: BUFARDECI SCRIVE AL MINISTRO MATTEOLI
(Piero Messina) Con una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai trasporti, Titti Bufardeci, chiede di “procedere senza indugio alla definizione del programma di esercizio per l'anno in corso con la società Siremar”.
Nella nota del dipartimento regionale dei Trasporti, si ricorda come le “somme siano già state stanziate e un’ulteriore destinazione di risorse alla società Tirrenia potrà essere fatta ove si concretizzasse il rimpinguamento del relativo capitolo di spesa”. Il dipartimento dei Trasporti chiede al ministro delle Infrastrutture che nel predisporre il programma di esercizio della Siremar si tenga conto dei servizi di collegamento marittimo già assicurati dall'amministrazione regionale.
“Prima di tutto voglio ringraziare il ministro per la sensibilità mostrata nell'avviare a soluzione questa delicata vicenda”, sottolinea Bufardeci. Che aggiunge: “Tutti sanno che è proprio Siremar il vettore strategico che dà un senso concreto alla continuità territoriale. Ed è altrettanto fuori discussione il fatto che i nostri arcipelaghi siano quelli che maggiormente necessitano di misure di sostegno nel settore dei trasporti, e in particolar modo dei collegamenti marittimi, il fulcro di una seria politica di continuità territoriale”.
“Da queste considerazioni e dalla certezza di una dotazione pari a 174 milioni che il governo nazionale ha appostato già per la Tirrenia con la legge sulle misure per lo sviluppo - conclude Bufardeci - ne discende il fatto che avviare il programma di esercizio della Siremar deve essere considerato da tutti la priorità assoluta. Le altre esigenze del gruppo Tirrenia potranno essere affrontate con le ulteriori risorse, i 46 milioni di euro attinti dai Fas, che il governo metterà a disposizione del gruppo statale di navigazione”.
Nella nota del dipartimento regionale dei Trasporti, si ricorda come le “somme siano già state stanziate e un’ulteriore destinazione di risorse alla società Tirrenia potrà essere fatta ove si concretizzasse il rimpinguamento del relativo capitolo di spesa”. Il dipartimento dei Trasporti chiede al ministro delle Infrastrutture che nel predisporre il programma di esercizio della Siremar si tenga conto dei servizi di collegamento marittimo già assicurati dall'amministrazione regionale.
“Prima di tutto voglio ringraziare il ministro per la sensibilità mostrata nell'avviare a soluzione questa delicata vicenda”, sottolinea Bufardeci. Che aggiunge: “Tutti sanno che è proprio Siremar il vettore strategico che dà un senso concreto alla continuità territoriale. Ed è altrettanto fuori discussione il fatto che i nostri arcipelaghi siano quelli che maggiormente necessitano di misure di sostegno nel settore dei trasporti, e in particolar modo dei collegamenti marittimi, il fulcro di una seria politica di continuità territoriale”.
“Da queste considerazioni e dalla certezza di una dotazione pari a 174 milioni che il governo nazionale ha appostato già per la Tirrenia con la legge sulle misure per lo sviluppo - conclude Bufardeci - ne discende il fatto che avviare il programma di esercizio della Siremar deve essere considerato da tutti la priorità assoluta. Le altre esigenze del gruppo Tirrenia potranno essere affrontate con le ulteriori risorse, i 46 milioni di euro attinti dai Fas, che il governo metterà a disposizione del gruppo statale di navigazione”.
Trasporti: Luci ed ombre della riunione palermitana di CHRISTIAN DEL BONO
(Christian Del Bono) L’incontro di ieri a Palermo, all’A.R.S., organizzato dalle Commissioni presiedute dagli Onorevoli Caputo e Mancuso, alla presenza dell’Assessore Bufardeci, del Direttore Falgares e dei Sindaci delle Isole Minori Siciliane, se da una parte ha prodotto alcune proposte interessanti, dall’altra ha confermato l’esigenza di non trascurare un percorso che rischia di ingarbugliarsi ulteriormente e di condurre a pericolose soluzioni tampone.
Tra gli elementi positivi dell’incontro di Palermo, ascriverei l’istituzione dei un tavolo regionale, con cadenza mensile, per trattare le problematiche delle isole minori e la cui prima tappa sarà un incontro fissato per il 19 gennaio, alle ore 16.00. Nel corso di questo incontro dovranno essere definite le soluzioni e le richieste da prospettare al tavolo tecnico convocato per il 20 gennaio dal Ministro Matteoli. Le Commissioni si sono impegnate ad elaborare un ordine del giorno sulla base delle criticità emerse nell’ambito della riunione di ieri e con riferimento aile mozioni deliberate dai Consigli Comunali delle isole minori della Sicilia. Questo sarà, prima della riunione del 19, sottoposto ai Sindaci per eventuali integrazioni.
Altro elemento positivo, rimarcato da tutti i parlamentari, è stata la coesione e la determinazione dei sindaci delle isole minori della Sicilia che sembrano aver metabolizzato l’esigenza di dover procedere congiuntamente su problematiche i cui punti di convergenza sono di gran lunga maggiori a quelli di contrasto.
Altro elemento positivo è stato l’accoglimento, unanime, dell’istanza avanzata dal Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, di riproporre la famosa legge speciale per le isole minori.
Infine, tra gli elementi positivi, facendo un piccolo sforzo, potremmo anche inserire la dichiarata consapevolezza dell’Assessore Bufardeci che il problema sia ancora lontano dall’essere risolto e l’impegno, da parte dello stesso Bufardeci, a recepire e supportare di fronte al Ministro le istanze di razionalizzazione che saranno elaborate dai sindaci.
L’incontro all’ARS ha però fatto emergere anche alcuni segnali poco rassicuranti.
Inizierei dal fatto che soltanto dopo oltre 2 ore di discussione, sia stato davvero posto l’accento sul famoso scorporo della Siremar dalla Tirrenia; punto che figura al primo posto nel documento approvato dai 4 consigli comunali delle Isole Eolie. A mio modesto avviso, questo rappresenta il punto più controverso e sul quale sembra vigere ancora molta “confusione”. L’Assessore, per scorporo, intende la separazione dei problemi della Tirrenia da quelli della Siremar per concentrarsi sulle somme necessarie a garantire i collegamenti delle isole minori siciliane. Questa linea, ovviamente confermata dai Direttore Falgares e dalla funzionaria al ramo, Dott.ssa Severino, che senza tropi giri di parole parlano di bando pubblico per l’assegnazione di servizi da integrare a quelli già appaltati a NGI e Usticalines, sembra essere già stata recepita da altri come, ad esempio, il Comune di Pantelleria che nella propria mozione, non solo non parla di scorporo, ma chiede esplicitamente che si proceda alla gara di evidenza pubblica in ambito comunitario per l’assegnazione dei servizi.
Altro aspetto poco rassicurante, sempre connesso allo scorporo, che sembra essere diventato una costante nelle dichiarazioni del Vicepresidente Bufardeci, è il continuo richiamo alla presunta impossibilità da parte del Ministro Matteoli a concedere una proroga superiore ad un anno.
Mi sembra, pertanto, evidente che grossa attenzione dovrà essere posta nella stesura di quell’ordine del giorno che il 19 sarà oggetto di discussione all’A.R.S. e che il 20 potrebbe costituire l’ossatura attorno al quale sviluppare il tavolo tecnico di Roma alla presenza del Ministro.
Christian Del Bono
Tra gli elementi positivi dell’incontro di Palermo, ascriverei l’istituzione dei un tavolo regionale, con cadenza mensile, per trattare le problematiche delle isole minori e la cui prima tappa sarà un incontro fissato per il 19 gennaio, alle ore 16.00. Nel corso di questo incontro dovranno essere definite le soluzioni e le richieste da prospettare al tavolo tecnico convocato per il 20 gennaio dal Ministro Matteoli. Le Commissioni si sono impegnate ad elaborare un ordine del giorno sulla base delle criticità emerse nell’ambito della riunione di ieri e con riferimento aile mozioni deliberate dai Consigli Comunali delle isole minori della Sicilia. Questo sarà, prima della riunione del 19, sottoposto ai Sindaci per eventuali integrazioni.
Altro elemento positivo, rimarcato da tutti i parlamentari, è stata la coesione e la determinazione dei sindaci delle isole minori della Sicilia che sembrano aver metabolizzato l’esigenza di dover procedere congiuntamente su problematiche i cui punti di convergenza sono di gran lunga maggiori a quelli di contrasto.
Altro elemento positivo è stato l’accoglimento, unanime, dell’istanza avanzata dal Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, di riproporre la famosa legge speciale per le isole minori.
Infine, tra gli elementi positivi, facendo un piccolo sforzo, potremmo anche inserire la dichiarata consapevolezza dell’Assessore Bufardeci che il problema sia ancora lontano dall’essere risolto e l’impegno, da parte dello stesso Bufardeci, a recepire e supportare di fronte al Ministro le istanze di razionalizzazione che saranno elaborate dai sindaci.
L’incontro all’ARS ha però fatto emergere anche alcuni segnali poco rassicuranti.
Inizierei dal fatto che soltanto dopo oltre 2 ore di discussione, sia stato davvero posto l’accento sul famoso scorporo della Siremar dalla Tirrenia; punto che figura al primo posto nel documento approvato dai 4 consigli comunali delle Isole Eolie. A mio modesto avviso, questo rappresenta il punto più controverso e sul quale sembra vigere ancora molta “confusione”. L’Assessore, per scorporo, intende la separazione dei problemi della Tirrenia da quelli della Siremar per concentrarsi sulle somme necessarie a garantire i collegamenti delle isole minori siciliane. Questa linea, ovviamente confermata dai Direttore Falgares e dalla funzionaria al ramo, Dott.ssa Severino, che senza tropi giri di parole parlano di bando pubblico per l’assegnazione di servizi da integrare a quelli già appaltati a NGI e Usticalines, sembra essere già stata recepita da altri come, ad esempio, il Comune di Pantelleria che nella propria mozione, non solo non parla di scorporo, ma chiede esplicitamente che si proceda alla gara di evidenza pubblica in ambito comunitario per l’assegnazione dei servizi.
Altro aspetto poco rassicurante, sempre connesso allo scorporo, che sembra essere diventato una costante nelle dichiarazioni del Vicepresidente Bufardeci, è il continuo richiamo alla presunta impossibilità da parte del Ministro Matteoli a concedere una proroga superiore ad un anno.
Mi sembra, pertanto, evidente che grossa attenzione dovrà essere posta nella stesura di quell’ordine del giorno che il 19 sarà oggetto di discussione all’A.R.S. e che il 20 potrebbe costituire l’ossatura attorno al quale sviluppare il tavolo tecnico di Roma alla presenza del Ministro.
Christian Del Bono
Francesco Megna...la mareggiata di Canneto..e i tre milioni di Unci
Egregio direttore,
ti scrivo da Catania, dove mi trovo da alcuni giorni per motivi personali....
Ho avuto modo di vedere alcune immagini dell´odierna mareggiata che ha flagellato Canneto.
Con ciclicità assoluta, almeno un paio di volte l´anno, assistiamo ad eventi come quello odierno che certamente non sono di straordinaria entità, ma che tuttavia mettono letteralmente in ginocchio un´intera frazione, procurando enormi disagi agli abitanti ed alle attività commerciali della zona.
Sento parlare di lamentele dei cittadini di Canneto....appaiono a mio parere francamente ingiustificate, in quanto com´è ormai noto a tutti, l´Amministrazione Comunale risolverà di qui a breve l´annoso problema della protezione dell´abitato di Canneto!! Come?? Spendendo (sperperando???), circa tre milioni di Euro (poco meno di sei miliardi delle vecchie lire) per mettere in sicurezza e difendere dai marosi....la sola spiaggia di UNCI!!!
Complimenti, mi sento francamente rassicurato e grato all´Amministrazione per la sensibilità dimostrata!
Francesco Megna
ti scrivo da Catania, dove mi trovo da alcuni giorni per motivi personali....
Ho avuto modo di vedere alcune immagini dell´odierna mareggiata che ha flagellato Canneto.
Con ciclicità assoluta, almeno un paio di volte l´anno, assistiamo ad eventi come quello odierno che certamente non sono di straordinaria entità, ma che tuttavia mettono letteralmente in ginocchio un´intera frazione, procurando enormi disagi agli abitanti ed alle attività commerciali della zona.
Sento parlare di lamentele dei cittadini di Canneto....appaiono a mio parere francamente ingiustificate, in quanto com´è ormai noto a tutti, l´Amministrazione Comunale risolverà di qui a breve l´annoso problema della protezione dell´abitato di Canneto!! Come?? Spendendo (sperperando???), circa tre milioni di Euro (poco meno di sei miliardi delle vecchie lire) per mettere in sicurezza e difendere dai marosi....la sola spiaggia di UNCI!!!
Complimenti, mi sento francamente rassicurato e grato all´Amministrazione per la sensibilità dimostrata!
Francesco Megna
SANITA’: RIMBORSI FARMACIE RURALI, IN COMMISSIONE SCHEMA DI DDL
“L’assessorato regionale alla Sanità già ad agosto del 2008 ha attivato tutte le iniziative necessarie per lo stanziamento delle somme dovute alle farmacie rurali delle isole minori come indennità di disagiata residenza per il periodo 2004-2009”.
Lo sostiene l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, rispondendo alle critiche avanzate in questi giorni da alcuni amministratori locali.
Nei mesi scorsi era stato anche predisposto un apposito schema di disegno di legge, accompagnato dalla relativa relazione finanziaria, sul quale si erano già espressi sia la Ragioneria generale della Regione che l’Ufficio legislativo e legale.
Il testo è stato discusso in commissione sanità dell’Ars l’11 novembre 2008 con il seguente esito: “… non essendo ancora pervenuto il parere della commissione bilancio circa la copertura finanziaria si rinvia ad altra seduta l’approvazione definitiva per l’esame dell’Aula”.
La commissione bilancio darà il parere sul disegno di legge soltanto dopo l’approvazione del bilancio
Nella foto: La farmacia rurale di Canneto
Lo sostiene l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, rispondendo alle critiche avanzate in questi giorni da alcuni amministratori locali.
Nei mesi scorsi era stato anche predisposto un apposito schema di disegno di legge, accompagnato dalla relativa relazione finanziaria, sul quale si erano già espressi sia la Ragioneria generale della Regione che l’Ufficio legislativo e legale.
Il testo è stato discusso in commissione sanità dell’Ars l’11 novembre 2008 con il seguente esito: “… non essendo ancora pervenuto il parere della commissione bilancio circa la copertura finanziaria si rinvia ad altra seduta l’approvazione definitiva per l’esame dell’Aula”.
La commissione bilancio darà il parere sul disegno di legge soltanto dopo l’approvazione del bilancio
Nella foto: La farmacia rurale di Canneto
Trasporti marittimi: In una lettera al sindaco e al presidente del comitato il punto di vista e le proposte di La Greca
Lettera del dott. Giuseppe La Greca al sindaco di Lipari e al presidente del Comitato. Oggetto: trasporti marittimi
Signori,
quale cittadino delle Isole Eolie ed ex amministratore del Comune di Lipari (1994 -2001) già il 20 ottobre 2008 ed il 12 dicembre 2008 mi sono rivolto al signor sindaco per esprimere le mie opinioni e le mie perplessità sulla conduzione complessiva della problematica legata ai trasporti marittimi e segnatamente alla vicenda Siremar esprimendo le mie personali opinioni.
Non amo urlare, né tanto meno fare polemiche, né mi interessano, in questo momento, le corrispondenze sulla mancata partecipazione alle iniziative dei primi giorni di gennaio e dell’occupazione della nave; io c’ero come tanti altri concittadini delle Eolie e di Lipari e non intendo sprecare il mio tempo con chi oggi, consiglieri ed assessori della maggioranza, cerca di trovare scuse per giustificare la propria ignavia, consiglio a questi ultimi, brevemente, di leggere i primi canti della divina commedia, sono quelli più istruttivi.
Ritorno immediatamente alle questioni che mi stanno a cuore: quali soluzioni la nostra classe politica ci propone e quali possiamo proporre noi, comunità eoliana, a distanza di alcuni giorni dall’incontro romano dell’8 gennaio 2009. Ho appena finito di leggere la rassegna stampa della seduta delle due commissioni ARS e dalla lettura delle stesse scaturiscono alcune novità:
la prima, sappiamo che è stata convocata una nuova riunione il 19 gennaio a Palermo dal Vicepresidente della Regione Bufardeci, per raccogliere “proposte utili a concordare una linea comune da sottoporre all’indomani a Roma nel tavolo tecnico al Ministero Trasporti”.
Credo che su questo punto si debba, da subito iniziare, un confronto serio e proficuo all’interno del comitato, di un comitato allargato così come proposto dal consigliere Lo Cascio, per raccogliere tutte le istanze del Paese, delle altre isole del Comune di Lipari, di tutte le categorie, senza la prevalenza di una rispetto ad altre ed in modo da far sentire tutti i cittadini partecipi, non soltanto nella fase della protesta, ma soprattutto nella fase della proposta. Solo un comitato più ampio e più rappresentativo potrà, nei prossimi giorni, chiedere agli eoliani ulteriori massicce iniziative di protesta.
Ricordo, al signor sindaco ed al presidente del comitato, che giace agli atti del consiglio comunale una proposta di razionalizzazione delle corse presentata dalle minoranze ormai da più di un anno e che a mio parere può rappresentare una piattaforma seria di discussione all’interno della nostra comunità.
La seconda novità di cui il vicepresidente ha parlato è di una disponibilità di 174 mln di euro, attraverso la quale chiedere alla Tirrenia di attivare subito la convenzione con Siremar, a prescindere dagli assicurati 46 mln aggiuntivi che il Governo si era impegnato a trovare nell’incontro dell’8 gennaio 2009 (ipotesi, questa del prelievo dai fondi FAS, tuttavia, che appare assolutamente impraticabile come sostenuto da autorevoli parlamentari nazionali e regionali ed è stata foriera, da subito, di polemiche tra esponenti parlamentari siciliani ed il Ministro Tremonti, a conferma della insensibilità di questa classe politica nazionale rispetto alle aree del Mezzogiorno e segnatamente la Regione Siciliana così larga di consensi verso il governo Berlusconi)1.
la terza che il piano di gestione dei collegamenti marittimi venga migliorato con i suggerimenti che i sindaci sono stati invitati a produrre per il medio termine;
la quarta che la Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tale da poter programmare non solo per questo anno ma per il futuro.
Ritengo, in sintesi, che sia tutta materia per il comitato allargato, per il consiglio comunale e per l’amministrazione se si ha voglia di lavorare serenamente e che sin dal 2009 ci vengano garantiti i collegamenti già minimi e razionalizzati al 2007, includendo i collegamenti con Napoli fra i collegamenti storici che garantiscono la continuità territoriale delle nostre isole con il resto della Nazionale e alla luce del fatto che le Eolie non dispongono di nessun altra forma di collegamento con il continente, senza chiedere razionalizzazione o tagli che penalizzino ulteriormente e marginalizzino le nostre isole.
In merito, al medio termine ed al futuro della Siremar dopo il 2009 riconfermo le mie proposte anche alla luce di numerose, autorevoli, dichiarazioni di deputati regionali e nazionali, circa l’istituzione di un tavolo permanente presso la Regione per i problemi relativi alle Isole Minori ed all’eventuale emanazione di una nuova legge regionale a favore delle Isole Minori.2 E che dal 2010 la Siremar venga regionalizzata, scorporandola dalla Tirrenia, per poter accedere agli aiuti di Stato e per il superamento di quella perifericità che ci costringe in una situazione di sottosviluppo rispetto al resto della Sicilia.
In merito alla ipotesi di scorporo e regionalizzazione della Siremar ritengo che sia a conoscenza degli addetti ai lavori che la Regione Campania, in sede approvazione del bilancio, ha avviato l’iter per giungere alla costituzione dei una Società Regionale Marittima ad hoc, la Corema (Compagnia regionale marittima), che dovrà sostituire la Caremar in via di dismissione.
Ritengo, inoltre, che vadano previsti alcuni punti inderogabili:
la Regione Siciliana avvii speditamente il percorso che deve portare alla costituzione della Compagnia Regionale Marittima a capitale “Misto”, con le isole dotate di una propria capacità di intervento nei processi decisionali e gestionali, anche attraverso la sottoscrizione di quote azionarie e la presenza di propri rappresentanti;
che lo Stato garantisca continuità del trasferimento delle risorse necessarie alla gestione dei servizi e l’assegnazione di fondi di investimento per l'ammodernamento della flotta.
Distinti Saluti.
La Greca Giuseppe
1 Palermo, 12 gen - ''Invito il governo nazionale a non dimenticare le aree sottosviluppate della Sicilia''. A dirlo e' il deputato regionale del Pdl, Giovanni Greco, dopo aver appreso che il Ministro Tremonti vorrebbe indirizzare una parte delle risorse dei fondi Fas destinati al sud verso il nord Italia.''Il governo - afferma Greco - non sottragga al Mezzogiorno gli strumenti finanziari per lo sviluppo delle aree povere. Mi risulta che questi fondi siano nati per incentivare la crescita del Mezzogiorno. Ma attualmente - prosegue Greco - sembrerebbero vietati al Sud. Ultimo caso, e' il no al prelievo di 46 milioni di euro per la copertura delle spese per i collegamenti della Siremar con le isole minori. Inoltre, mi urge sottolineare che nel decreto anticrisi non solo non si specifica alcuna disposizione per il Mezzogiorno, ma un emendamento prevede un calcolo differenziato per il prezzo dell'energia elettrica, dividendo l'Italia in macro zone. Questo potrebbe ripercuotersi sulle nostre aziende e sulle tasche dei nostri imprenditori che pagherebbero l'energia a prezzi piu' alti''.Inoltre, il deputato del Pdl chiede al governo Nazionale maggiore attenzione a quelli che sono i problemi dell'isola, tra questi: lavoro, famiglie, giovani e anziani. ''Sono certo - conclude Greco - che il governo Nazionale si impegnera' nel risolvere al piu' presto i problemi che investono il Sud''.
Roma, 12 gen - ''Finalmente anche alcuni parlamentari siciliani appartenenti all'attuale maggioranza si accorgono che i fondi Fas vengono depredati continuamente per soddisfare altre logiche. Meglio tardi che mai. Ci auguriamo, se non altro, che ora sostengano le nostre preoccupazioni rivolte da mesi a questo Governo a vocazione leghista''. Lo afferma il deputato dell'Unione di Centro Giuseppe Ruvolo.''Lo sfogo denunciato giorni fa - afferma Ruvolo - da un autorevole esponente del Pdl, come Gianfranco Micciche', e' il sintomo di un malessere grave che, sebbene tutto interno alla maggioranza, va curato al piu' presto, perche' sta compromettendo lo sviluppo di un'intera regione e il futuro dei suoi abitanti. Il ''no' al prelievo di 46 milioni di euro per finanziare i collegamenti Siremar con le isole minori e' stato solo l'ultimo esempio vergognoso del modello di federalismo che in realta' ha in testa la Lega. I Fas rappresentano una risorsa vitale per colmare i gap infrastrutturali della Sicilia. Mettervi continuamente mano per mantenere certe promesse elettorali fatte al Nord e' un metodo sconsiderato e irresponsabile''.
2 Nel corso dei lavori l’On. Marianna Caronia ha confermato la necessità dello scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e dell’inalienabile diritto alla mobilità ed allo sviluppo socio-economico degli abitanti delle Isole minori. L’On. Fortunato Romano, segretario della Commissione Territorio ed Ambiente, ha ribadito l’urgenza di una legge speciale per le isole minori, e l’istituzione di un Assessorato con delega specifica per le isole minori, con pieni poteri in materia di trasporti, sanità, istruzione e rifiuti.
«Abbiamo approvato una risoluzione - dice Caputo - per avere un ulteriore impegno dal governo regionale per chiedere al premier Berlusconi di assicurare i 46 milioni di euro prelevati dai fondi Fas; in ogni caso questa vicenda è sintomatica in quanto non è più rinviabile l'approvazione di una legge speciale »
L’Assemblea regionale siciliana per contribuire fattivamente alla risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano le isole minori deve istituzione immediatamente una Commissione parlamentare ad hoc. Lo chiedono numerosi parlamentari e i rappresentati istituzionali di quei territori”. Lo afferma il parlamentare siciliano del PdL Franco Mineo raccogliendo l’invito della Conferenza dei Sindaci delle isole minori siciliane che oggi ha partecipato ad una riunione congiunta della Commissioni Trasporti e Attivita’ Produttive dell’Ars. “E’ giunto il momento - sottolinea Mineo - che il parlamento siciliano affidi ad un organo autonomo la discussione dei temi inerenti le nostre isole minori. Le contingenze di natura economica e la specificita’ delle questioni, come ad esempio la discussione del processo di regionalizzazione della societa’ marittima Siremar, non possono che avere - conclude Mineo - un centro politico parlamentare che coordini e valuti preventivamente tutti gli interventi legislativi che riguardano questi territori”
Signori,
quale cittadino delle Isole Eolie ed ex amministratore del Comune di Lipari (1994 -2001) già il 20 ottobre 2008 ed il 12 dicembre 2008 mi sono rivolto al signor sindaco per esprimere le mie opinioni e le mie perplessità sulla conduzione complessiva della problematica legata ai trasporti marittimi e segnatamente alla vicenda Siremar esprimendo le mie personali opinioni.
Non amo urlare, né tanto meno fare polemiche, né mi interessano, in questo momento, le corrispondenze sulla mancata partecipazione alle iniziative dei primi giorni di gennaio e dell’occupazione della nave; io c’ero come tanti altri concittadini delle Eolie e di Lipari e non intendo sprecare il mio tempo con chi oggi, consiglieri ed assessori della maggioranza, cerca di trovare scuse per giustificare la propria ignavia, consiglio a questi ultimi, brevemente, di leggere i primi canti della divina commedia, sono quelli più istruttivi.
Ritorno immediatamente alle questioni che mi stanno a cuore: quali soluzioni la nostra classe politica ci propone e quali possiamo proporre noi, comunità eoliana, a distanza di alcuni giorni dall’incontro romano dell’8 gennaio 2009. Ho appena finito di leggere la rassegna stampa della seduta delle due commissioni ARS e dalla lettura delle stesse scaturiscono alcune novità:
la prima, sappiamo che è stata convocata una nuova riunione il 19 gennaio a Palermo dal Vicepresidente della Regione Bufardeci, per raccogliere “proposte utili a concordare una linea comune da sottoporre all’indomani a Roma nel tavolo tecnico al Ministero Trasporti”.
Credo che su questo punto si debba, da subito iniziare, un confronto serio e proficuo all’interno del comitato, di un comitato allargato così come proposto dal consigliere Lo Cascio, per raccogliere tutte le istanze del Paese, delle altre isole del Comune di Lipari, di tutte le categorie, senza la prevalenza di una rispetto ad altre ed in modo da far sentire tutti i cittadini partecipi, non soltanto nella fase della protesta, ma soprattutto nella fase della proposta. Solo un comitato più ampio e più rappresentativo potrà, nei prossimi giorni, chiedere agli eoliani ulteriori massicce iniziative di protesta.
Ricordo, al signor sindaco ed al presidente del comitato, che giace agli atti del consiglio comunale una proposta di razionalizzazione delle corse presentata dalle minoranze ormai da più di un anno e che a mio parere può rappresentare una piattaforma seria di discussione all’interno della nostra comunità.
La seconda novità di cui il vicepresidente ha parlato è di una disponibilità di 174 mln di euro, attraverso la quale chiedere alla Tirrenia di attivare subito la convenzione con Siremar, a prescindere dagli assicurati 46 mln aggiuntivi che il Governo si era impegnato a trovare nell’incontro dell’8 gennaio 2009 (ipotesi, questa del prelievo dai fondi FAS, tuttavia, che appare assolutamente impraticabile come sostenuto da autorevoli parlamentari nazionali e regionali ed è stata foriera, da subito, di polemiche tra esponenti parlamentari siciliani ed il Ministro Tremonti, a conferma della insensibilità di questa classe politica nazionale rispetto alle aree del Mezzogiorno e segnatamente la Regione Siciliana così larga di consensi verso il governo Berlusconi)1.
la terza che il piano di gestione dei collegamenti marittimi venga migliorato con i suggerimenti che i sindaci sono stati invitati a produrre per il medio termine;
la quarta che la Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tale da poter programmare non solo per questo anno ma per il futuro.
Ritengo, in sintesi, che sia tutta materia per il comitato allargato, per il consiglio comunale e per l’amministrazione se si ha voglia di lavorare serenamente e che sin dal 2009 ci vengano garantiti i collegamenti già minimi e razionalizzati al 2007, includendo i collegamenti con Napoli fra i collegamenti storici che garantiscono la continuità territoriale delle nostre isole con il resto della Nazionale e alla luce del fatto che le Eolie non dispongono di nessun altra forma di collegamento con il continente, senza chiedere razionalizzazione o tagli che penalizzino ulteriormente e marginalizzino le nostre isole.
In merito, al medio termine ed al futuro della Siremar dopo il 2009 riconfermo le mie proposte anche alla luce di numerose, autorevoli, dichiarazioni di deputati regionali e nazionali, circa l’istituzione di un tavolo permanente presso la Regione per i problemi relativi alle Isole Minori ed all’eventuale emanazione di una nuova legge regionale a favore delle Isole Minori.2 E che dal 2010 la Siremar venga regionalizzata, scorporandola dalla Tirrenia, per poter accedere agli aiuti di Stato e per il superamento di quella perifericità che ci costringe in una situazione di sottosviluppo rispetto al resto della Sicilia.
In merito alla ipotesi di scorporo e regionalizzazione della Siremar ritengo che sia a conoscenza degli addetti ai lavori che la Regione Campania, in sede approvazione del bilancio, ha avviato l’iter per giungere alla costituzione dei una Società Regionale Marittima ad hoc, la Corema (Compagnia regionale marittima), che dovrà sostituire la Caremar in via di dismissione.
Ritengo, inoltre, che vadano previsti alcuni punti inderogabili:
la Regione Siciliana avvii speditamente il percorso che deve portare alla costituzione della Compagnia Regionale Marittima a capitale “Misto”, con le isole dotate di una propria capacità di intervento nei processi decisionali e gestionali, anche attraverso la sottoscrizione di quote azionarie e la presenza di propri rappresentanti;
che lo Stato garantisca continuità del trasferimento delle risorse necessarie alla gestione dei servizi e l’assegnazione di fondi di investimento per l'ammodernamento della flotta.
Distinti Saluti.
La Greca Giuseppe
1 Palermo, 12 gen - ''Invito il governo nazionale a non dimenticare le aree sottosviluppate della Sicilia''. A dirlo e' il deputato regionale del Pdl, Giovanni Greco, dopo aver appreso che il Ministro Tremonti vorrebbe indirizzare una parte delle risorse dei fondi Fas destinati al sud verso il nord Italia.''Il governo - afferma Greco - non sottragga al Mezzogiorno gli strumenti finanziari per lo sviluppo delle aree povere. Mi risulta che questi fondi siano nati per incentivare la crescita del Mezzogiorno. Ma attualmente - prosegue Greco - sembrerebbero vietati al Sud. Ultimo caso, e' il no al prelievo di 46 milioni di euro per la copertura delle spese per i collegamenti della Siremar con le isole minori. Inoltre, mi urge sottolineare che nel decreto anticrisi non solo non si specifica alcuna disposizione per il Mezzogiorno, ma un emendamento prevede un calcolo differenziato per il prezzo dell'energia elettrica, dividendo l'Italia in macro zone. Questo potrebbe ripercuotersi sulle nostre aziende e sulle tasche dei nostri imprenditori che pagherebbero l'energia a prezzi piu' alti''.Inoltre, il deputato del Pdl chiede al governo Nazionale maggiore attenzione a quelli che sono i problemi dell'isola, tra questi: lavoro, famiglie, giovani e anziani. ''Sono certo - conclude Greco - che il governo Nazionale si impegnera' nel risolvere al piu' presto i problemi che investono il Sud''.
Roma, 12 gen - ''Finalmente anche alcuni parlamentari siciliani appartenenti all'attuale maggioranza si accorgono che i fondi Fas vengono depredati continuamente per soddisfare altre logiche. Meglio tardi che mai. Ci auguriamo, se non altro, che ora sostengano le nostre preoccupazioni rivolte da mesi a questo Governo a vocazione leghista''. Lo afferma il deputato dell'Unione di Centro Giuseppe Ruvolo.''Lo sfogo denunciato giorni fa - afferma Ruvolo - da un autorevole esponente del Pdl, come Gianfranco Micciche', e' il sintomo di un malessere grave che, sebbene tutto interno alla maggioranza, va curato al piu' presto, perche' sta compromettendo lo sviluppo di un'intera regione e il futuro dei suoi abitanti. Il ''no' al prelievo di 46 milioni di euro per finanziare i collegamenti Siremar con le isole minori e' stato solo l'ultimo esempio vergognoso del modello di federalismo che in realta' ha in testa la Lega. I Fas rappresentano una risorsa vitale per colmare i gap infrastrutturali della Sicilia. Mettervi continuamente mano per mantenere certe promesse elettorali fatte al Nord e' un metodo sconsiderato e irresponsabile''.
2 Nel corso dei lavori l’On. Marianna Caronia ha confermato la necessità dello scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e dell’inalienabile diritto alla mobilità ed allo sviluppo socio-economico degli abitanti delle Isole minori. L’On. Fortunato Romano, segretario della Commissione Territorio ed Ambiente, ha ribadito l’urgenza di una legge speciale per le isole minori, e l’istituzione di un Assessorato con delega specifica per le isole minori, con pieni poteri in materia di trasporti, sanità, istruzione e rifiuti.
«Abbiamo approvato una risoluzione - dice Caputo - per avere un ulteriore impegno dal governo regionale per chiedere al premier Berlusconi di assicurare i 46 milioni di euro prelevati dai fondi Fas; in ogni caso questa vicenda è sintomatica in quanto non è più rinviabile l'approvazione di una legge speciale »
L’Assemblea regionale siciliana per contribuire fattivamente alla risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano le isole minori deve istituzione immediatamente una Commissione parlamentare ad hoc. Lo chiedono numerosi parlamentari e i rappresentati istituzionali di quei territori”. Lo afferma il parlamentare siciliano del PdL Franco Mineo raccogliendo l’invito della Conferenza dei Sindaci delle isole minori siciliane che oggi ha partecipato ad una riunione congiunta della Commissioni Trasporti e Attivita’ Produttive dell’Ars. “E’ giunto il momento - sottolinea Mineo - che il parlamento siciliano affidi ad un organo autonomo la discussione dei temi inerenti le nostre isole minori. Le contingenze di natura economica e la specificita’ delle questioni, come ad esempio la discussione del processo di regionalizzazione della societa’ marittima Siremar, non possono che avere - conclude Mineo - un centro politico parlamentare che coordini e valuti preventivamente tutti gli interventi legislativi che riguardano questi territori”
Canneto: In ginocchio la parte litoranea. Interventi in corso
I forti venti che imperversano sulle Eolie, come già anticipato, non hanno consentito anche oggi alcun tipo di collegamento e le isole risultano quindi isolate. A Lipari la frazione di Canneto risulta la più colpita. Il mare forza 6, superando il muraglione, ha allagato la Marina Garibaldi, la piazza di San Cristoforo e la zona di Calandra ed è entrato nelle case e nei negozi. La strada litoranea sembra essere diventata una "succursale" della vicina spiaggia, tante sono le pietre e i quantitativi di sabbia trasportati dal mare sulla sede stradale.
Si ripropone, quindi, la necessità di una adeguata protezione dai marosi. La barriera frangiflutti, posizionata nel passato, è ormai inefficace
Da qualche ora per liberare la sede stradale da quanto più materiale possibile sono al lavoro due mezzi meccanici. L'intervento, abbiamo appreso, è effettuato in sinergia con il comune
Michele Giacomantonio..sulla vertenza Siremar..sullo scorporo..sulle "disattenzioni" di Bufardeci
(MICHELE GIACOMANTONIO) Mi sia permessa una considerazione in questa vicenda dei trasporti marittimi ed in questo affannarsi ed accavallarsi di incontri e riunioni. Continua a preoccupare e sconcertare il silenzio da parte della Regione sul problema dello scorporo della Siremar dalla Tirrenia. Di scorporo non si parla nei tre punti indicati dal vicepresidente della Regione alla riunione congiunta della Commissione Attività produttive e Trasporti dell'ARS di ieri 12 gennaio ( almeno come riportato dalle agenzie e dai giornali locali), anche se ad un certo punto si dice " Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tale da poter programmare non solo per quest'anno ma per il futuro". Questo accenno al futuro lascia intravedere il tema dello "scorporo"? Ho paura di no. Infatti nella dichiarazione dello stesso on. Bufardeci apparsa sulla Gazzetta del Sud dell'11 gennaio si legge: "Devo anche ricordare come non sia possibile immaginare una proroga di quattro anni per Tirrenia e Siremar. Pensare a proroghe quadriennali è parlare di un percorso impraticabile: questa ipotesi configge con l'Unione europea".
Colpisce il fatto che l'on. Bufardeci continui a collegare Tirrenia e Siremar in riferimento alla Unione Europea e continui a parlare di proroga e non di deroga. Mostra così di sconoscere completamente quanto dice il Trattato di Amsterdam a proposito delle isole periferiche e dei servizi che le riguardano. Infatti il Trattato parla di deroga e non di proroga e lo scorporo della Siremar farebbe compiere un importante passo in avanti.Ma se questo ragionamento non sembra essere stato recepito dall'on. Bufardeci non c'è un Sindaco delle Isole minori che glielo possa ricordare?
Michele Giacomantonio
Colpisce il fatto che l'on. Bufardeci continui a collegare Tirrenia e Siremar in riferimento alla Unione Europea e continui a parlare di proroga e non di deroga. Mostra così di sconoscere completamente quanto dice il Trattato di Amsterdam a proposito delle isole periferiche e dei servizi che le riguardano. Infatti il Trattato parla di deroga e non di proroga e lo scorporo della Siremar farebbe compiere un importante passo in avanti.Ma se questo ragionamento non sembra essere stato recepito dall'on. Bufardeci non c'è un Sindaco delle Isole minori che glielo possa ricordare?
Michele Giacomantonio
L'isolamento e quei "20 metri" che non ci sono di ADOLFO SABATINI
Lipari: Imperversano i marosi. Difficoltà a Sottomonastero, sul lungomare di Marina Lunga e Canneto
Sottomonastero invasa dalle onde, Marina Lunga "quasi" con detriti lungo la strada.
Canneto quasi in tilt per via dei marosi che stanno investendo il lungomare della frazione e penetrando dalle aperture poste lungo il muraglione arrivano sin sulla sede stradale. Detriti, pietre e altro materiale è deposto ovunque. Praticamente intransitabile la zona di Calandra dove si è formato un ampio lago di acqua salmastra e acque meteoriche. Ovviamente fermi tutti i mezzi di collegamento. Viste le premesse si rischia un'altra giornata di totale isolamento.
La riunione delle due Commissioni Ars: Tirrenia attivi subito la convenzione Siremar. Il 19 nuovo incontro
La riunione congiunta della Commissione Attività produttive e di quella Trasporti è stata proficua e ha visto ieri la partecipazione del vicepresidente della Regione Titti Bufardeci, dei sindaci di Lipari, Lampedusa, Pantelleria, Favignana, Salina, per esaminare la vicenda Siremar (gruppo Tirrenia) e i problemi relativi ai collegamenti marittimi.
Bufardeci ha invitato i sindaci a rivedersi il 19 a Palermo, con proposte utili a concordare una linea comune da sottoporre all'indomani a Roma nel tavolo tecnico al Ministero Trasporti.
Il vicepresidente della Regione ha sintetizzato in tre punti la situazione: all'interno delle somme già disponibili, ossia 174 mln di euro, la Tirrenia attivi subito la convenzione con Siremar, compagnia chiamata ad assicurare le tratte con le isole minori che presentano più problemi per i collegamenti data la loro posizione; il piano di gestione dei collegamenti marittimi venga migliorato con i suggerimenti che i sindaci sonio stati invitati a produrre per il medio termine; Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tala da poter programmare non solo per questo anno ma per il futuro.
In sostanza, a prescindere dai 46 mln aggiuntivi che il Governo si è impegnato a trovare - sostiene Bufardeci - vi è già la copertura di 174 mln, entro la quale intanto Tirrenia può attivare subito la convenzione Siremar.
Secondo il presidente della Commissione attività produttive Salvino caputo (Pdl), p serve una legge speciale per le isole minori, per garantire la soluzione che attendono le isole siciliane.
«Abbiamo approvato una risoluzione - dice Caputo - per avere un ulteriore impegno dal governo regionale per chiedere al premier Berlusconi di assicurare i 46 milioni di euro prelevati dai fondi Fas; in ogni caso questa vicenda è sintomatica in quanto non è più rinviabile l'approvazione di una legge speciale ».
Bufardeci ha invitato i sindaci a rivedersi il 19 a Palermo, con proposte utili a concordare una linea comune da sottoporre all'indomani a Roma nel tavolo tecnico al Ministero Trasporti.
Il vicepresidente della Regione ha sintetizzato in tre punti la situazione: all'interno delle somme già disponibili, ossia 174 mln di euro, la Tirrenia attivi subito la convenzione con Siremar, compagnia chiamata ad assicurare le tratte con le isole minori che presentano più problemi per i collegamenti data la loro posizione; il piano di gestione dei collegamenti marittimi venga migliorato con i suggerimenti che i sindaci sonio stati invitati a produrre per il medio termine; Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tala da poter programmare non solo per questo anno ma per il futuro.
In sostanza, a prescindere dai 46 mln aggiuntivi che il Governo si è impegnato a trovare - sostiene Bufardeci - vi è già la copertura di 174 mln, entro la quale intanto Tirrenia può attivare subito la convenzione Siremar.
Secondo il presidente della Commissione attività produttive Salvino caputo (Pdl), p serve una legge speciale per le isole minori, per garantire la soluzione che attendono le isole siciliane.
«Abbiamo approvato una risoluzione - dice Caputo - per avere un ulteriore impegno dal governo regionale per chiedere al premier Berlusconi di assicurare i 46 milioni di euro prelevati dai fondi Fas; in ogni caso questa vicenda è sintomatica in quanto non è più rinviabile l'approvazione di una legge speciale ».
Siremar: lettera aperta al Presidente del Consiglio Berlusconi della CO.DI.RES e della RES
Signor Presidente
le scriventi O.S. CODIRES ed Associazione RES, con la presente, facendosi interpreti e solidali dei disagi e la disperazione delle popolazioni residenti nelle ns. Isole Minori, che tra breve, considerate le decisioni assunte dalle Società di Navigazione, resteranno completamente isolate, intendono sollecitare la Sua attenzione e sensibilità al fine di trovare le giuste soluzioni definitive a questo GRAVE problema sociale che rappresenterebbe un ulteriore arretramento dell’economia Siciliana ed in particolar modo quella locale, considerato che la quasi totale delle attività si alimenta dai proventi derivanti dal turismo, e che la paventata interruzione del servizio costringerà i Tour Operators ad escludere tale Isole dalla imminente programmazione turistica, tranne che per i fortunati possessori di yacht, unici a potersi godere realmente le Isole.
Tra l’altro riteniamo discriminatoria ed anticostituzionale la mancanza di garanzia a tale cittadini di poter usufruire del diritto di accedere ” alla continuità territoriale”, considerato che tra l’altro traghetti ed aliscafi sono l’unico mezzo di mobilità con la Penisola e la Sicilia anche per il prezioso approvvigionamento di mezzi di prima necessità ( alimenti, carburante, acque, farmaci), considerato che l’auspicato ” Aeroporto delle Eolie ” non è stato realizzato.
Negare il diritto dei giovani ad andare a scuola, alle Università, e ai Cittadini di andare al lavoro e accedere ai servizi pubblici essenziali maggiormente presenti in Sicilia, è sicuramente illegittimo per una Comunità che nel momento elettorale e contributivo viene considerata ” Italiana ” a tutti gli effetti, ricordandoLe tra l’altro che i Siciliani fiduciosamente hanno espresso alla Sua coalizione Nazionale e Regionale ben il 70% dei consensi.
Ad aggravare ulteriormente le condizioni delle popolazioni locali, la notizia che “Federfarma Sicilia”, non avendo ricevuto i relativi contributi regionali per gli anni 2004/2008, ha disposto per le Farmacie presenti nelle Isole Minori il passaggio dell’assistenza in forma indiretta facendo pagare agli abitanti i farmaci per intero.
Troppo la Sicilia ha sofferto fin’ora per politiche che l’hanno sempre penalizzata, costringendo i propri figli ad emigrare e ne hanno impedito il vocazionale sviluppo per cui sarebbe criminale affossare ulteriormente il comparto turistico e produttivo che ad oggi rappresenta nel mare diffuso di precarietà, un settore fondamentale per l’economia isolana, malgrado la scarsa attenzione prestata per la diffusa costruzione di approdi nautici e la chiusura della Cava di pomice di Lipari.
Ci auguriamo che così come Ella è fattivamente intervenuto nella vicenda ” Alitalia” altrettanto si attiverà per la ricerca di una soluzione definitiva e immediata con la costituzione, se ritenuto utile, di un tavolo tecnico che veda partecipare Stato-Regione-Sindaci-Compagnie di Navigazione-Associazioni.
le scriventi O.S. CODIRES ed Associazione RES, con la presente, facendosi interpreti e solidali dei disagi e la disperazione delle popolazioni residenti nelle ns. Isole Minori, che tra breve, considerate le decisioni assunte dalle Società di Navigazione, resteranno completamente isolate, intendono sollecitare la Sua attenzione e sensibilità al fine di trovare le giuste soluzioni definitive a questo GRAVE problema sociale che rappresenterebbe un ulteriore arretramento dell’economia Siciliana ed in particolar modo quella locale, considerato che la quasi totale delle attività si alimenta dai proventi derivanti dal turismo, e che la paventata interruzione del servizio costringerà i Tour Operators ad escludere tale Isole dalla imminente programmazione turistica, tranne che per i fortunati possessori di yacht, unici a potersi godere realmente le Isole.
Tra l’altro riteniamo discriminatoria ed anticostituzionale la mancanza di garanzia a tale cittadini di poter usufruire del diritto di accedere ” alla continuità territoriale”, considerato che tra l’altro traghetti ed aliscafi sono l’unico mezzo di mobilità con la Penisola e la Sicilia anche per il prezioso approvvigionamento di mezzi di prima necessità ( alimenti, carburante, acque, farmaci), considerato che l’auspicato ” Aeroporto delle Eolie ” non è stato realizzato.
Negare il diritto dei giovani ad andare a scuola, alle Università, e ai Cittadini di andare al lavoro e accedere ai servizi pubblici essenziali maggiormente presenti in Sicilia, è sicuramente illegittimo per una Comunità che nel momento elettorale e contributivo viene considerata ” Italiana ” a tutti gli effetti, ricordandoLe tra l’altro che i Siciliani fiduciosamente hanno espresso alla Sua coalizione Nazionale e Regionale ben il 70% dei consensi.
Ad aggravare ulteriormente le condizioni delle popolazioni locali, la notizia che “Federfarma Sicilia”, non avendo ricevuto i relativi contributi regionali per gli anni 2004/2008, ha disposto per le Farmacie presenti nelle Isole Minori il passaggio dell’assistenza in forma indiretta facendo pagare agli abitanti i farmaci per intero.
Troppo la Sicilia ha sofferto fin’ora per politiche che l’hanno sempre penalizzata, costringendo i propri figli ad emigrare e ne hanno impedito il vocazionale sviluppo per cui sarebbe criminale affossare ulteriormente il comparto turistico e produttivo che ad oggi rappresenta nel mare diffuso di precarietà, un settore fondamentale per l’economia isolana, malgrado la scarsa attenzione prestata per la diffusa costruzione di approdi nautici e la chiusura della Cava di pomice di Lipari.
Ci auguriamo che così come Ella è fattivamente intervenuto nella vicenda ” Alitalia” altrettanto si attiverà per la ricerca di una soluzione definitiva e immediata con la costituzione, se ritenuto utile, di un tavolo tecnico che veda partecipare Stato-Regione-Sindaci-Compagnie di Navigazione-Associazioni.
A proposito della "difesa" dell'Assessore Maggiore. Di Mimmo Montalbano e Saverio Merlino
L’assessore Maggiore si difende di Mimmo Montalbano- Saverio Merlino
Pur rispettandone le argomentazioni leggiamo comunque con disappunto la lunga difesa d’ufficio dell’assessore Maggiore che desideriamo commentare.
Iniziamo dall’esasperata insistenza sulla legalità, tanto capziosa e così tanto superficialmente motivata da richiedere alcuni chiarimenti.
1) Se vogliamo parlare di legalità cominciamo col riconoscere che il primo a violarla è stato il Governo di cui Lei assessore fa parte negando, con la cancellazione della Siremar, diritti ai cittadini isolani garantiti da leggi dello Stato e sin qui usufruiti da decenni.
Sarebbe fuori luogo anche qui la citazione del Cardinale Bertone?
2) Lei assessore Maggiore può richiedere naturalmente forme di protesta più civili ma solo se, in quella che è la sua funzione istituzionale, è in grado di dare per primo ai cittadini che rappresenta a da cui è remunerato assicurazioni che i loro diritti non verranno calpestati.
3) Abbiamo invece notato che, a parte gli impegni professionali, come assessore ai trasporti si sia occupato più di come smorzare la protesta che della soluzione del caso Siremar, tanto è vero che nell’Assemblea che ha preceduto l’occupazione della Laurana, pur essendo presente in sala, Lei, assessore della partita, non rappresentava l’amministrazione, quasi a volersi defilare dalle responsabilità della sua carica (vedi anche l’assemblea che si è svolta nella sala del Palacongressi);
4) Non capiamo quindi perché Le sembri strano che si chiedano le sue dimissioni;
5) Le motivazioni storiche a supporto del suo concetto di legalità sono quanto meno “poco storiche”: Gandi ha iniziato la sua azione contro il Governo inglese in Sud Africa violando la legge che non gli avrebbe permesso di occupare posti in treno per bianchi, ha continuato inducendo i suoi connazionali a bruciare le loro carte di identità, sempre contro la legge, e sorvolando su altre azioni meno eclatanti, ha comunque raccolto il massimo della protesta spingendo gli indiani a produrre in proprio il sale contro le leggi sul monopolio degli inglesi.
Ha tanto violato le leggi vigenti che ha passato mesi in galera.
6) Chiediamo scusa se La citiamo: “Ci sentiamo fieri di essere cittadini di uno Stato che è sorto dal sacrificio di molti e si è consolidato e ha resistito alle traversie della storia per l'impegno di tanti, che hanno dato anche la propria vita?” Non crediamo che coloro che hanno dato la propria vita per garantire a noi diritti consolidati da leggi democratiche siano stati apprezzati dal fascismo e dal nazismo per il loro rispetto delle leggi, sempre che abbiamo interpretato bene il senso della sua frase.
Mimmo Montalbano e Saverio Merlino
Pur rispettandone le argomentazioni leggiamo comunque con disappunto la lunga difesa d’ufficio dell’assessore Maggiore che desideriamo commentare.
Iniziamo dall’esasperata insistenza sulla legalità, tanto capziosa e così tanto superficialmente motivata da richiedere alcuni chiarimenti.
1) Se vogliamo parlare di legalità cominciamo col riconoscere che il primo a violarla è stato il Governo di cui Lei assessore fa parte negando, con la cancellazione della Siremar, diritti ai cittadini isolani garantiti da leggi dello Stato e sin qui usufruiti da decenni.
Sarebbe fuori luogo anche qui la citazione del Cardinale Bertone?
2) Lei assessore Maggiore può richiedere naturalmente forme di protesta più civili ma solo se, in quella che è la sua funzione istituzionale, è in grado di dare per primo ai cittadini che rappresenta a da cui è remunerato assicurazioni che i loro diritti non verranno calpestati.
3) Abbiamo invece notato che, a parte gli impegni professionali, come assessore ai trasporti si sia occupato più di come smorzare la protesta che della soluzione del caso Siremar, tanto è vero che nell’Assemblea che ha preceduto l’occupazione della Laurana, pur essendo presente in sala, Lei, assessore della partita, non rappresentava l’amministrazione, quasi a volersi defilare dalle responsabilità della sua carica (vedi anche l’assemblea che si è svolta nella sala del Palacongressi);
4) Non capiamo quindi perché Le sembri strano che si chiedano le sue dimissioni;
5) Le motivazioni storiche a supporto del suo concetto di legalità sono quanto meno “poco storiche”: Gandi ha iniziato la sua azione contro il Governo inglese in Sud Africa violando la legge che non gli avrebbe permesso di occupare posti in treno per bianchi, ha continuato inducendo i suoi connazionali a bruciare le loro carte di identità, sempre contro la legge, e sorvolando su altre azioni meno eclatanti, ha comunque raccolto il massimo della protesta spingendo gli indiani a produrre in proprio il sale contro le leggi sul monopolio degli inglesi.
Ha tanto violato le leggi vigenti che ha passato mesi in galera.
6) Chiediamo scusa se La citiamo: “Ci sentiamo fieri di essere cittadini di uno Stato che è sorto dal sacrificio di molti e si è consolidato e ha resistito alle traversie della storia per l'impegno di tanti, che hanno dato anche la propria vita?” Non crediamo che coloro che hanno dato la propria vita per garantire a noi diritti consolidati da leggi democratiche siano stati apprezzati dal fascismo e dal nazismo per il loro rispetto delle leggi, sempre che abbiamo interpretato bene il senso della sua frase.
Mimmo Montalbano e Saverio Merlino
Eolie: Il maltempo non da tregua
Vento, pioggia, mare in tempesta, strade allagate dai marosi. Il maltempo anche oggi sembra intenzionato a non dare tregua, così come d'altronde era nelle previsioni, all'arcipelago eoliano. Foto: Il porto di Sottomonastero e la baia di Marina Lunga investiti dai marosi.(foto delle webcam di Eolnet. Visibili su www.eolnet.it
lunedì 12 gennaio 2009
ISOLE MINORI: MINEO (PDL), ISTITUIRE COMMISSIONE ALL’ARS
“L’Assemblea regionale siciliana per contribuire fattivamente alla risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano le isole minori deve istituzione immediatamente una Commissione parlamentare ad hoc. Lo chiedono numerosi parlamentari e i rappresentati istituzionali di quei territori”. Lo afferma il parlamentare siciliano del PdL Franco Mineo raccogliendo l’invito della Conferenza dei Sindaci delle isole minori siciliane che oggi ha partecipato ad una riunione congiunta della Commissioni Trasporti e Attivita’ Produttive dell’Ars. “E’ giunto il momento - sottolinea Mineo - che il parlamento siciliano affidi ad un organo autonomo la discussione dei temi inerenti le nostre isole minori. Le contingenze di natura economica e la specificita’ delle questioni, come ad esempio la discussione del processo di regionalizzazione della societa’ marittima Siremar, non possono che avere - conclude Mineo - un centro politico parlamentare che coordini e valuti preventivamente tutti gli interventi legislativi che riguardano questi territori”.
AUDIZIONE DEI SINDACI ALL'ARS: IL COMUNICATO INVIATOCI DAI CONSIGLIERI DEL FARO
RICEVIAMO DAI CONSIGLIERI COMUNALI DEL FARO, GESUELE FONTI E FRANCESCO MEGNA UN COMUNICATO STAMPA SULL' AUDIZIONE DEI SINDACI DELLE ISOLE MINORI A PALERMO
Nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Attività Produttive e Territorio ed Ambiente dell’ Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza dei sindaci delle isole minori siciliane, presente l’on. Titti Bufardeci, assessore regionale per il turismo ed i trasporti, si è affrontato il tema dei collegamenti marittimi nelle isole minori.
Le Commissioni hanno congiuntamente deliberato l’istituzione di tavolo tecnico permanente su base regionale, con il compito di preparare i lavori in vista del tavolo nazionale istituito dal Ministero alle Infrastrutture ed ai Trasporti.
Nel corso dei lavori l’On. Marianna Caronia ha confermato la necessità dello scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e dell’inalienabile diritto alla mobilità ed allo sviluppo socio-economico degli abitanti delle Isole minori…
L’On. Fortunato Romano, segretario della Commissione Territorio ed Ambiente, ha ribadito l’urgenza di una legge speciale per le isole minori, e l’istituzione di un Assessorato con delega specifica per le isole minori, con pieni poteri in materia di trasporti, sanità, istruzione e rifiuti.
Nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Attività Produttive e Territorio ed Ambiente dell’ Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza dei sindaci delle isole minori siciliane, presente l’on. Titti Bufardeci, assessore regionale per il turismo ed i trasporti, si è affrontato il tema dei collegamenti marittimi nelle isole minori.
Le Commissioni hanno congiuntamente deliberato l’istituzione di tavolo tecnico permanente su base regionale, con il compito di preparare i lavori in vista del tavolo nazionale istituito dal Ministero alle Infrastrutture ed ai Trasporti.
Nel corso dei lavori l’On. Marianna Caronia ha confermato la necessità dello scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e dell’inalienabile diritto alla mobilità ed allo sviluppo socio-economico degli abitanti delle Isole minori…
L’On. Fortunato Romano, segretario della Commissione Territorio ed Ambiente, ha ribadito l’urgenza di una legge speciale per le isole minori, e l’istituzione di un Assessorato con delega specifica per le isole minori, con pieni poteri in materia di trasporti, sanità, istruzione e rifiuti.
"Caro assessore..in democrazia il popolo è sovrano e il governo un organo di rappresentanza" di PIERO ROUX
Gentile Assessore Maggiore,
vorrei evitare ogni sterile ed inutile polemica ma una considerazione, che Le prometto sarà l’ultima, mi consenta di farla: Come precedentemente scritto, ho apprezzato la Sua coerente posizione poiché , da uomo di legge, difende la costituzione, guida di ogni sistema democratico.
Ma esiste una legge al di sopra dei dettami costituzionali: il diritto di ogni popolo di autodeterminarsi proteggendo i propri diritti alla mobilità, alla crescita economico-sociale, all’istruzione ecc.
Se le leggi dovessero essere rispettate al di sopra di ogni legittima costituzione, non avremmo mai avuto una rivoluzione francese, base quest’ultima della odierna, nostra democrazia.
Le regole costituzionali sono emanazione di un popolo per il popolo che le ha espresse per regolamentare la propria civile convivenza. Vanno e debbono essere sovvertite se e quando non assolvono più a tale funzione.
In democrazia, Ella mi insegna, il popolo è sovrano. Il governo è ( o dovrebbe essere) solo un organo di rappresentanza. Quella stessa rappresentanza che il popolo eoliano, visto la gestione ed i recenti sviluppi della questione Tirrenia, oggi fa fatica a riconoscergli.
No, la Sua funzione di avvocato non contrasta con la funzione di Assessore ai trasporti, ma il popolo eoliano che Ella rappresenta ha, oggi più che mai, bisogno di avere dei rappresentanti disposti anche ad andare all’inferno per difendere un diritto inalienabile: essere cittadini di questo stato.
Con stima
Piero Roux
vorrei evitare ogni sterile ed inutile polemica ma una considerazione, che Le prometto sarà l’ultima, mi consenta di farla: Come precedentemente scritto, ho apprezzato la Sua coerente posizione poiché , da uomo di legge, difende la costituzione, guida di ogni sistema democratico.
Ma esiste una legge al di sopra dei dettami costituzionali: il diritto di ogni popolo di autodeterminarsi proteggendo i propri diritti alla mobilità, alla crescita economico-sociale, all’istruzione ecc.
Se le leggi dovessero essere rispettate al di sopra di ogni legittima costituzione, non avremmo mai avuto una rivoluzione francese, base quest’ultima della odierna, nostra democrazia.
Le regole costituzionali sono emanazione di un popolo per il popolo che le ha espresse per regolamentare la propria civile convivenza. Vanno e debbono essere sovvertite se e quando non assolvono più a tale funzione.
In democrazia, Ella mi insegna, il popolo è sovrano. Il governo è ( o dovrebbe essere) solo un organo di rappresentanza. Quella stessa rappresentanza che il popolo eoliano, visto la gestione ed i recenti sviluppi della questione Tirrenia, oggi fa fatica a riconoscergli.
No, la Sua funzione di avvocato non contrasta con la funzione di Assessore ai trasporti, ma il popolo eoliano che Ella rappresenta ha, oggi più che mai, bisogno di avere dei rappresentanti disposti anche ad andare all’inferno per difendere un diritto inalienabile: essere cittadini di questo stato.
Con stima
Piero Roux
Lettera aperta dell'assessore Giovanni Maggiore
Lettera aperta
Si è tanto scritto, parlato, dedotto sulla vicenda relativa alle manifestazioni di protesta inerenti il problema dei trasporti marittimi.Si sono lanciate accuse, si sono esternate invettive, si sono espresse richieste di dimissioni, si sono pronunciate ingiurie politiche e non.
Ho preferito aspettare qualche giorno al fine di far scendere leggermente la tensione per manifestare il mio pensiero e dare una spiegazione al mio comportamento.Devo innanzitutto sottolineare che la mia assenza alla grande iniziativa popolare dell'8/1/2009 estrinsecatasi nello sciopero generale e nel corteo per le vie della città non è frutto di indolenza, menefreghismo o, cosa più grave, dissenso, ma è stata la conseguenza di un impegno professionale inderogabile presso il Tribunale di Barcellona P.G..
Il mio ruolo di assessore non può esimermi di svolgere contestualmente un'attività professionale delicata e gravosa qual'è quella di avvocato laddove il dovere di lealtà, impegno, dedizione a favore dei miei assistiti, principi sui quali ho giurato formalmente all'inizio della mia carriera, mi impongono di difenderli e rappresentarli sempre e comunque.
Ho ritenuto che assentarmi dall'udienza di una fase fondamentale di un delicato e ormai annoso procedimento avrebbe causato notevoli danni ai miei assistiti, i cui diritti non potevano essere sacrificati sull'altare di una mia presenza fisica ad una legittima battaglia democratica.
Delle 2 l'una: abdicare al giuramento di fedeltà che costituisce il principio basilare della professione forense o assentarmi dalle manifestazioni.
Ho ritenuto di optare per la seconda soluzione sentendomi validamente rappresentato dai miei colleghi assessori nonché dai consiglieri comunali del mio schieramento politico. La mia presenza a Lipari avrebbe inciso poco o niente sull'esito della manifestazione se non per un puro aspetto formale, utile dal punto di vista dell'immagine ma del tutto relativo per la sostanza del problema.
Le mie considerazioni però non si fermano qui perchè intendo esprimere il mio pensiero sulle fasi successive al corteo.
Ho esternato con una lettera aperta del 27 dicembre scorso le motivazioni che mi vedevano assolutamente contrario all'occupazione della motonave "Laurana"; motivazioni che ribadisco e che anzi rafforzo anche alla luce dei fatti che si sono verificati a bordo della motonave nelle giornate del l'8 e 9 gennaio scorsi. Se fossi stato a Lipari non avrei occupato detta motonave perchè ciò avrebbe significato violare la legge e ciò, da assessore e da avvocato, sarebbe stato un pessimo esempio ed un forte segnale negativo a chi crede nelle istituzioni repubblicane, nello Stato democratico, nelle forza e nel significato delle regole.
Voglio risottolineare a chiarimento di chi avesse male intepretato la lettera richiamata che la LEGGE rappresenta il punto di riferimento, il caposaldo, la guida, di ogni sistema democratico, che senza la legge non solo non vi è democrazia ma si determina la sopraffazione del più debole da parte del più forte.
Ultimamente, nella querelle sulla riforma del sistema giudiziario, il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone ha espresso pienanente detto assunto: " da sempre la legge è la forza di chi è più debole, ovvero la forza del diritto che supera la barbarie del diritto della forza".
Questi principi devono valere per tutti i cittadini di uno Stato democratico ma, ancora di più, devono valere per chi questo Stato rappresenta, anche se a livello locale, sindaci, assessori consiglieri comunali. Quale legittimazione potrei avere nella qualità di assessore nel pretendere dai miei concittadini il rispetto delle leggi se fossi il primo a violarle? Sono rimasto esterefatto nel sentire molti consiglieri comunali essere fieri del proprio gesto e sentire addirittura qualcuno che manifestava con orgoglio il desiderio del sacrificio estremo, della perdità della libertà, l'orgoglio di farsi arrestare. Novello Silvio Pellico scriverebbe " Le mie prigioni" nell'austera fortezza dell'Asinara. Ma è possibile che chi rappresenta le Istituzioni debba esprimere certi concetti?Tutti, dico tutti, dovrebbero indignarsi per certi frasi ed esprimere a viva voce il loro sdegno, invece di criticare, anzi ingiuriare, chi le leggi vuole salvaguardare.
Ho sentito qualcuno affermare che se dovesse essere giudicato e condannato si sentirebbe un eroe e considererebbe tale condanna come fulgido esempio di eroismo.Ma è possibile accettare tali deliri?
Ieri leggevo una lettera di Piero Roux il quale affermava che l'Avvocato Maggiore, Assessore ai Trasporti, di cui condivido la sua personale posizione incompatibile al ruolo di assessore, dovrebbe per coerenza dimettersi. Con tutti gli sforzi intellettuali che ho fatto non ho saputo dare un'intepretazione autentica a tale frase: la funzione di avvocato incompatibile con quella di assessore perchè l'avvocato non può violare la legge e l'assessore deve? O, piuttosto, non volendo violare legge non posso rappresentare validamente i miei concittadini? E rientrando tra i doveri di un buon amministratore anche quello di violare la legge per coerenza mi dovrei dimettere? In effetti qualcuno me lo ha espressamente detto: visto che non vuoi violare la legge non puoi fare l'assessore. Mah! Tutto è avvolto nel più fulgido mistero o nella vanagloria di chi viene per un momento fuori dalla frustrazioni quotidiane. Ma ci sentiamo cittadini italiani? Riconosciamo il valore e il significato di questa nostra appartenenza? Ci sentiamo fieri di essere cittadini di uno Stato che è sorto dal sacrificio di molti e si è consolidato e ha resistito alle traversie della storia per l'impegno di tanti, che hanno dato anche la propria vita? Non siamo e dobbiamo sentirci italiani solo quando cantiamo l'inno e scendiamo in piazza con le bandiere tricolori per i successi della nazionale di calcio. Si è italiani anche e sopratutto rispettando le leggi dello Stato e il vincolo di solidarietà che ci unisce agli altri concittadini.Lotte sì, manifestazioni popolari pure, iniziative forti quali scioperi generali anche, ma sempre nel rispetto delle regole di convivenza e delle leggi.
I nostri avi ci insegnano che è possibile ottenere il rispetto dei propri diritti protestando nel rispetto della legge.Vorrei ricordare che il Padre dell'India, Ghandi, ha ottenuto l'indipendenza del suo popolo lottando contro un Impero nel rispetto di quelle leggi imposte dai dominatori, forse ingiuste, ma senza le quali egli riconosceva che il suo Stato non sarebbe mai potuto sorgere. E veniamo alla vicenda dell'occupazione della nave.
Mi si racconta che sino alle 19,30 tutto si è svolto nei crismi della legalità in quanto non si è interrotto alcun pubblico servizio stante che la nave era costretta in porto per ragioni tecniche. Alle 19,30 il Comandante ha chiesto ai visitatori di lasciare la nave perchè doveva mollare gli ormeggi e partire. Legittimo il comportamento di tutti coloro che hanno lasciato la nave, assessori, consiglieri comunali, cittadini e, mi si dice, anche di qualche leader delle forze politiche di minoranza.
Del resto allorquando i Sindaci di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni hanno comunicato ai presenti le risultanze dell'incontro con il Ministro le ragioni della protesta, alta e forte, vengono meno tant'è, fra l'altro, che i Consigli Comunali dell'isola di Salina vengono sciolti e quei consiglieri unitamente ai propri concittadini lasciano la nave.
Allora perchè si occupa la nave dopo le 19,30? Perchè non si è soddisfatti dall'esito dell'incontro? Perchè nessuno dei punti chiesti dal Comitato di protesta è stato accolto? Se così fosse e se le ragioni della protesta fossero rimaste inalterate per quale motivo a distanza di 24 ore dall'inizio dell'occupazione, cioè il giorno 9 gennaio alle 19,30 la nave è stata lasciata partire senza che nessun altro elemento di novità fosse emerso?
In sostanza da giorno 8 gennaio alle 19,30 al giorno 9 gennaio alla stessa ora nulla è cambiato.Se coloro che sono rimasti sulla nave fossero stati coerenti con le loro idee, vere o presunte, e con i loro comportamenti non avrebbero dovuto lasciare la nave e avrebbero dovuto proseguire l'occupazione sino all'ottenimento di un qualche, dal loro punto di vista, risultato conforme al documento del Comitato. Ma siccome il concetto di coerenza varia a secondo di chi lo manifesta si accusa di incoerenza chi coerente con le proprie idee e i propri comportamenti è stato.Il grido di "conigli, conigli" che ha accompagnato, mi è stato riferito, la fuoriuscita dalla nave di alcuni assessori e alcuni consiglieri di maggioranza nella giornata dell'8 gennaio che, per rispetto della legalità, quel comportamento avevano adottato, dovrebbe essere rivolto a tutti coloro che il giorno 9 gennaio la nave hanno lasciato senza alcuna plausibile ragione politica e sostanziale e senza avere ottenuto, ripeto dal loro punto di vista, alcun anche minimo risultato.
A meno che le ragioni fossero altre e cioè, da parte delle forze politiche di minoranza, sfruttare la grande partecipazione popolare a piccoli e strumentali fini di sterile politica quotidiana. Pensar male non costa nulla e spesso ci si azzecca. Se così fosse l'indignazione popolare dovrebbe salire forte e vigorosa contro tali soggetti.Mi auguro che tale mia serva a far riflettere e a riportare il dibattito e il confronto politico nell'ambito della serena e civile dialettica democratica.
Giovanni Maggiore
Si è tanto scritto, parlato, dedotto sulla vicenda relativa alle manifestazioni di protesta inerenti il problema dei trasporti marittimi.Si sono lanciate accuse, si sono esternate invettive, si sono espresse richieste di dimissioni, si sono pronunciate ingiurie politiche e non.
Ho preferito aspettare qualche giorno al fine di far scendere leggermente la tensione per manifestare il mio pensiero e dare una spiegazione al mio comportamento.Devo innanzitutto sottolineare che la mia assenza alla grande iniziativa popolare dell'8/1/2009 estrinsecatasi nello sciopero generale e nel corteo per le vie della città non è frutto di indolenza, menefreghismo o, cosa più grave, dissenso, ma è stata la conseguenza di un impegno professionale inderogabile presso il Tribunale di Barcellona P.G..
Il mio ruolo di assessore non può esimermi di svolgere contestualmente un'attività professionale delicata e gravosa qual'è quella di avvocato laddove il dovere di lealtà, impegno, dedizione a favore dei miei assistiti, principi sui quali ho giurato formalmente all'inizio della mia carriera, mi impongono di difenderli e rappresentarli sempre e comunque.
Ho ritenuto che assentarmi dall'udienza di una fase fondamentale di un delicato e ormai annoso procedimento avrebbe causato notevoli danni ai miei assistiti, i cui diritti non potevano essere sacrificati sull'altare di una mia presenza fisica ad una legittima battaglia democratica.
Delle 2 l'una: abdicare al giuramento di fedeltà che costituisce il principio basilare della professione forense o assentarmi dalle manifestazioni.
Ho ritenuto di optare per la seconda soluzione sentendomi validamente rappresentato dai miei colleghi assessori nonché dai consiglieri comunali del mio schieramento politico. La mia presenza a Lipari avrebbe inciso poco o niente sull'esito della manifestazione se non per un puro aspetto formale, utile dal punto di vista dell'immagine ma del tutto relativo per la sostanza del problema.
Le mie considerazioni però non si fermano qui perchè intendo esprimere il mio pensiero sulle fasi successive al corteo.
Ho esternato con una lettera aperta del 27 dicembre scorso le motivazioni che mi vedevano assolutamente contrario all'occupazione della motonave "Laurana"; motivazioni che ribadisco e che anzi rafforzo anche alla luce dei fatti che si sono verificati a bordo della motonave nelle giornate del l'8 e 9 gennaio scorsi. Se fossi stato a Lipari non avrei occupato detta motonave perchè ciò avrebbe significato violare la legge e ciò, da assessore e da avvocato, sarebbe stato un pessimo esempio ed un forte segnale negativo a chi crede nelle istituzioni repubblicane, nello Stato democratico, nelle forza e nel significato delle regole.
Voglio risottolineare a chiarimento di chi avesse male intepretato la lettera richiamata che la LEGGE rappresenta il punto di riferimento, il caposaldo, la guida, di ogni sistema democratico, che senza la legge non solo non vi è democrazia ma si determina la sopraffazione del più debole da parte del più forte.
Ultimamente, nella querelle sulla riforma del sistema giudiziario, il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone ha espresso pienanente detto assunto: " da sempre la legge è la forza di chi è più debole, ovvero la forza del diritto che supera la barbarie del diritto della forza".
Questi principi devono valere per tutti i cittadini di uno Stato democratico ma, ancora di più, devono valere per chi questo Stato rappresenta, anche se a livello locale, sindaci, assessori consiglieri comunali. Quale legittimazione potrei avere nella qualità di assessore nel pretendere dai miei concittadini il rispetto delle leggi se fossi il primo a violarle? Sono rimasto esterefatto nel sentire molti consiglieri comunali essere fieri del proprio gesto e sentire addirittura qualcuno che manifestava con orgoglio il desiderio del sacrificio estremo, della perdità della libertà, l'orgoglio di farsi arrestare. Novello Silvio Pellico scriverebbe " Le mie prigioni" nell'austera fortezza dell'Asinara. Ma è possibile che chi rappresenta le Istituzioni debba esprimere certi concetti?Tutti, dico tutti, dovrebbero indignarsi per certi frasi ed esprimere a viva voce il loro sdegno, invece di criticare, anzi ingiuriare, chi le leggi vuole salvaguardare.
Ho sentito qualcuno affermare che se dovesse essere giudicato e condannato si sentirebbe un eroe e considererebbe tale condanna come fulgido esempio di eroismo.Ma è possibile accettare tali deliri?
Ieri leggevo una lettera di Piero Roux il quale affermava che l'Avvocato Maggiore, Assessore ai Trasporti, di cui condivido la sua personale posizione incompatibile al ruolo di assessore, dovrebbe per coerenza dimettersi. Con tutti gli sforzi intellettuali che ho fatto non ho saputo dare un'intepretazione autentica a tale frase: la funzione di avvocato incompatibile con quella di assessore perchè l'avvocato non può violare la legge e l'assessore deve? O, piuttosto, non volendo violare legge non posso rappresentare validamente i miei concittadini? E rientrando tra i doveri di un buon amministratore anche quello di violare la legge per coerenza mi dovrei dimettere? In effetti qualcuno me lo ha espressamente detto: visto che non vuoi violare la legge non puoi fare l'assessore. Mah! Tutto è avvolto nel più fulgido mistero o nella vanagloria di chi viene per un momento fuori dalla frustrazioni quotidiane. Ma ci sentiamo cittadini italiani? Riconosciamo il valore e il significato di questa nostra appartenenza? Ci sentiamo fieri di essere cittadini di uno Stato che è sorto dal sacrificio di molti e si è consolidato e ha resistito alle traversie della storia per l'impegno di tanti, che hanno dato anche la propria vita? Non siamo e dobbiamo sentirci italiani solo quando cantiamo l'inno e scendiamo in piazza con le bandiere tricolori per i successi della nazionale di calcio. Si è italiani anche e sopratutto rispettando le leggi dello Stato e il vincolo di solidarietà che ci unisce agli altri concittadini.Lotte sì, manifestazioni popolari pure, iniziative forti quali scioperi generali anche, ma sempre nel rispetto delle regole di convivenza e delle leggi.
I nostri avi ci insegnano che è possibile ottenere il rispetto dei propri diritti protestando nel rispetto della legge.Vorrei ricordare che il Padre dell'India, Ghandi, ha ottenuto l'indipendenza del suo popolo lottando contro un Impero nel rispetto di quelle leggi imposte dai dominatori, forse ingiuste, ma senza le quali egli riconosceva che il suo Stato non sarebbe mai potuto sorgere. E veniamo alla vicenda dell'occupazione della nave.
Mi si racconta che sino alle 19,30 tutto si è svolto nei crismi della legalità in quanto non si è interrotto alcun pubblico servizio stante che la nave era costretta in porto per ragioni tecniche. Alle 19,30 il Comandante ha chiesto ai visitatori di lasciare la nave perchè doveva mollare gli ormeggi e partire. Legittimo il comportamento di tutti coloro che hanno lasciato la nave, assessori, consiglieri comunali, cittadini e, mi si dice, anche di qualche leader delle forze politiche di minoranza.
Del resto allorquando i Sindaci di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni hanno comunicato ai presenti le risultanze dell'incontro con il Ministro le ragioni della protesta, alta e forte, vengono meno tant'è, fra l'altro, che i Consigli Comunali dell'isola di Salina vengono sciolti e quei consiglieri unitamente ai propri concittadini lasciano la nave.
Allora perchè si occupa la nave dopo le 19,30? Perchè non si è soddisfatti dall'esito dell'incontro? Perchè nessuno dei punti chiesti dal Comitato di protesta è stato accolto? Se così fosse e se le ragioni della protesta fossero rimaste inalterate per quale motivo a distanza di 24 ore dall'inizio dell'occupazione, cioè il giorno 9 gennaio alle 19,30 la nave è stata lasciata partire senza che nessun altro elemento di novità fosse emerso?
In sostanza da giorno 8 gennaio alle 19,30 al giorno 9 gennaio alla stessa ora nulla è cambiato.Se coloro che sono rimasti sulla nave fossero stati coerenti con le loro idee, vere o presunte, e con i loro comportamenti non avrebbero dovuto lasciare la nave e avrebbero dovuto proseguire l'occupazione sino all'ottenimento di un qualche, dal loro punto di vista, risultato conforme al documento del Comitato. Ma siccome il concetto di coerenza varia a secondo di chi lo manifesta si accusa di incoerenza chi coerente con le proprie idee e i propri comportamenti è stato.Il grido di "conigli, conigli" che ha accompagnato, mi è stato riferito, la fuoriuscita dalla nave di alcuni assessori e alcuni consiglieri di maggioranza nella giornata dell'8 gennaio che, per rispetto della legalità, quel comportamento avevano adottato, dovrebbe essere rivolto a tutti coloro che il giorno 9 gennaio la nave hanno lasciato senza alcuna plausibile ragione politica e sostanziale e senza avere ottenuto, ripeto dal loro punto di vista, alcun anche minimo risultato.
A meno che le ragioni fossero altre e cioè, da parte delle forze politiche di minoranza, sfruttare la grande partecipazione popolare a piccoli e strumentali fini di sterile politica quotidiana. Pensar male non costa nulla e spesso ci si azzecca. Se così fosse l'indignazione popolare dovrebbe salire forte e vigorosa contro tali soggetti.Mi auguro che tale mia serva a far riflettere e a riportare il dibattito e il confronto politico nell'ambito della serena e civile dialettica democratica.
Giovanni Maggiore
Lipari: Catanese arrestato per detenzione di stupefacenti
I carabinieri della stazione di Lipari, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio isolano, hanno effettuato una serie di perquisizioni domiciliari, in particolare nella zona del centro storico dell’abitato liparese, dove è stato arrestato il 22enne Virgilio Cardì(nella foto), nato a Catania ma domiciliato sull'isola, che deteneva all’interno della propria abitazione sostanza stupefante "leggera". Da alcuni giorni i carabinieri della locale stazione avevano osservato i movimenti del giovane e nella serata di sabato hanno effettuato un controllo presso il suo domicilio. Quanto ipotizzato fino a quel momento dai carabinieri ha trovato pieno riscontro nel ritrovamento nell’appartamento di ben 215 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno accertato che la sostanza era stata ben nascosta in piccoli contenitori facilmente occultabili. La sostanza ed i contenitori sono stati sequestrati.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato trasferito dall’isola al carcere di Messina Gazzi in attesa di essere interrogato dal magistrato di turno.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato trasferito dall’isola al carcere di Messina Gazzi in attesa di essere interrogato dal magistrato di turno.
"Senza traghetti alle Isole Eolie diventeremo pirati (DA LA STAMPA ON LINE)
(DA LA STAMPA)
"Senza traghetti alle Isole Eolie diventeremo pirati"
I residenti: "Sfruttati dai vip e abbandonati"
È una Sicilia orgogliosa, lontana, quella sparpagliata nelle isole Eolie, terra di lava, zolfo, di gente orgogliosa, quella che combatte in questi giorni per il diritto ad avere navi che la colleghino al continente anche quando l’euforia estiva è cessata, anche quando l’ultima villa di vip è stata chiusa. Che si batte per poter continuare a pensare di essere «Italia», che le loro isole, Lipari, Stromboli, Salina, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Panarea, meritino di essere assistite con trasposti pubblici che non guardino solo al profitto delle corse. Tra loro c’è Maria, solo 14 anni, che vive ad Alicudi ma che per andare a scuola deve prendere il traghetto fino a Lipari oppure farsi accogliere per la notte da qualcuno. Per lei la decisione del governo di privatizzare la Tirrenia e di conseguenza la Siremar significherà altre difficoltà. E, forse, anche la rinuncia agli studi.
La lunga battaglia
Una nave occupata è bastata solo a rimandare al venti di gennaio la sentenza che gli eoliani aspettano come un gong che cambierà le loro vite. Eccoli tutti i rivoltosi del comitato per i trasporti, capeggiati dal comandante Merenda che confessa di avere accettato di scendere dal traghetto anche perché «era pericoloso». «Lipari non ha un porto vero, è aperta ai venti e al mare e non potevamo rischiare». Eccoli, tutti qui, in una giornata di vento e di pioggia, riuniti nell’albergo «La Giara» a decidere del loro futuro, di quello che saranno costretti a fare se il governo non accetterà di versare i 46 milioni di euro necessari per fare andare avanti nel 2009 la Siremar. Il ministro Matteoli li ha garantiti, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianfranco Miccichè ha spiegato che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti non ha nessuna intenzione di mollarli, poi è arrivata un’altra assicurazione, seguito da un’altra doccia fredda dettata da Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea regionale siciliana che ha confermato la risposta negativa di Tremonti. Un balletto italiano. Comitato diviso
E intanto la nave se ne è andata lasciando in banchina il malcontento stretto alla paura. Umori che creano anche tensioni dentro il comitato. Carolina Conti, 75 anni, proprietaria dell’albergo dove nel 1949 Rossano Brazzi ha girato Vulcano, ci tiene a spiegare che i collegamenti sono fondamentali per i bilanci degli albergatori. Ma Piero Cascio, consigliere comunale di opposizione, si alza e se ne va non prima di avere urlato: «Che anche un solo studente che non va a scuola vale quanto i problemi economici degli albergatori», «che non ci sta a ridurre tutto a un problema di sviluppo». È Maria, la studentessa di Alicudi a cui si riferisce, una ragazzina trasformata in principio irrinunciabile, nel vessillo di questa battaglia. Ma lo sviluppo conta, eccome se conta in questa guerra per i traghetti visto che a dare forza alla richiesta di mantenere i collegamenti come sono ad oggi, anche quelli invernali per Napoli, certamente poco redditizi, si sventola la legge 684 del 1974 secondo la quale i «servizi di collegamento marittimo con le isole minori debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate...». Un problema che riguarda sicuramente anche le altre piccole isole italiane, come quelle campane e toscane, ma che qui, assicurano gli eoliani è molto più grave: «Siamo realtà simile ma diverse», assicura Emanuele Carnevale, presidente di una associazione di imprenditori. «Le nostre isole sono sette e molto lontane le une dalle altre, non è come per Capri e Ischia».
Ancora pochi giorni
Si aspetta con trepidazione il 14 gennaio quando, come da annuncio ufficiale, la Siremar dovrebbe scomparire dall’arcipelago eoliano diretta nelle braccia di qualche imprenditore privato. «Faranno come la Cai», dice qualcuno. «Non possiamo permettere che la Siremar venga privatizzata, spiega Christian Del Bon, presidente Federalberghi Isole Eolie, «considerato che è stato abbondantemente provato che in assenza di cospicui contributi pubblici, i vettori privati non sono in grado di garantire i servizi di collegamento necessari se non limitatamente ai brevi periodi di altissima stagione e solo sulle rotte principali. Fino al venti comunque siamo costretti alla tregua», dice. Ma i più battaglieri assicurano che sono disposti a tutto se il governo non accetterà di finanziare il dovuto e soprattutto di scorporare la Siremar dalla Tirrenia in modo che possa rimanere pubblica con una partecipazione della Regione Sicilia. Quel «tutto» dei più agguerriti comprende anche altre occupazioni ad oltranza di traghetti e aliscafi, oltre che del Consiglio comunale: «Come pirati, saliremo su tutte le navi che passano». Ma anche l’organizzazione di un referendum per fare delle Eolie un porto franco come Malta: «Se il governo ci abbandona non ci resta che fare da soli e allora lo faremo a modo nostro», spiegano i resistenti. «Giù la bandiera italiana e su quella eoliana».
Oltre i proclami
Provocazioni verbali, forse solo quelle, ma la spia di un grande disagio per sentirsi abbandonati dallo Stato. «Di noi si ricordano solo quando in estate vengono a fare i bagni», spiega Nino. «I vip devono avere tutte le comodità, noi dobbiamo arrangiarci. Succederà come quando tutti emigravano all’estero. E oggi dall’Australia, dall’America ci sono tanti nostri isolani che scrivono per darci la loro solidarietà e per chiederci di batterci».
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