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giovedì 15 gennaio 2009

Trasporti/Dalla Gazzetta del sud di oggi

Oggi il ministro incontra il vice presidente Bufardeci
Matteoli richiama la Siremar al rispetto degli accordi
Salvatore Sarpi
Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, sarà oggi a Roma per un incontro tecnico al ministero delle Infrastrutture in cui si affronterà la vicenda Siremar. Il vertice è dedicato alla definizione del programma dei servizi di collegamento marittimo da e per le isole minori e al calcolo economico delle risorse necessarie a Siremar per eseguirli.
«Il governo nazionale - spiega Bufardeci - ha già individuato le risorse per Tirrenia, con lo stanziamento di 174 milioni euro, prelevati dai Fas. I servizi della Siremar vanno considerati una priorità assoluta». Gli incontri per garantire i collegamenti marittimi da e per le isole minori da parte del vettore statale proseguiranno nei prossimi giorni.
Intanto " tirata d'orecchi" alla Siremar dal ministro Altero Matteoli. In una nota ufficiale, inviata alla stessa Siremar e alla Tirrenia, il massimo esponente del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti evidenzia come la decisione della società di Stato, comunicata al sindaco di Lipari Mariano Bruno dal direttore generale della Siremar Pietro Giglio, di mantenimento dell'assetto dei servizi marittimi sino al 14 gennaio «è stata presa senza alcuna disposizione ministeriale. Si ricorda- ha scritto il ministro Matteoli- che la definizione del quadro dei collegamenti marittimi, da servire nell'ambito dei servizi convenzionati è riservata alle Amministrazioni concertanti nell'ambito della Conferenza dei servizi interministeriale coordinata da questa Amministrazione ed alla quale partecipano i rappresentanti del ministero dell'Economia e finanze e del ministero dello Sviluppo economico».
Il ministro Matteoli ha evidenziato alla Siremar come «in attesa della definizione del nuovo assetto dei collegamenti marittimi si raccomanda la scrupolosa osservanza delle disposizioni ministeriali, ricordando che ogni diversa determinazione societaria in materia di assetti nautici, sarà valutata come inadempienza».
Di questa nota il presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo ha informato tutti i consiglieri comunali.
Intanto un ordine del giorno che rinnova la richiesta al Governo regionale di riconsiderare l'opportunità del trasferimento a titolo gratuito delle azioni della Siremar e' stato approvato dall'Assemblea regionale siciliana. «Se la Regione siciliana diventasse proprietaria della Siremar -afferma Marianna Caronia, vicecapogruppo Mpa e tra i firmatari dell'odg- si aprirebbero scenari completamente nuovi, per esempio la Regione e quindi gli enti locali come le isole minori potrebbero dialogare direttamente con la società di navigazione, con l'effetto di dare risposte immediate alle istanze dei cittadini. Inoltre -aggiunge Caronia- ci sarebbe un'unica programmazione dell'attività e si potrebbero razionalizzare i servizi, renderli più efficienti e più economici attraverso un'unica cabina di regia in grado di organizzare gli armatori privati, che ricevono contributi regionali e la Siremar, evitando sovrapposizioni e garantendo quell'efficienza dei trasporti marittimi che le comunità locali chiedono. Questo coordinamento dei servizi -conclude Caronia- può essere realizzato solo dalla Regione e il fatto che la Sicilia possa disporre di una compagnia di navigazione potrebbe essere un'occasione irripetibile e che può costituire fonte di sviluppo economico».