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martedì 13 gennaio 2009
MARITTIMI: FEDERMAR-CISAL CHIEDE A MATTEOLI TAVOLO CONFRONTO
Federmar-Cisal, sindacato dei marittimi, chiede l’attivazione di un tavolo ministeriale permanente di confronto per seguire le fasi della privatizzazione del Gruppo Tirrenia e definire gli aspetti e gli strumenti di carattere sociale a tutela dei lavoratori e dell’occupazione di queste aziende. Lo fa attraverso una lettera inviata oggi al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e sottoscritta dal segretario nazionale Alessandro Pico. “Quello che avviene in questi giorni nel settore dei collegamenti marittimi con le isole - si legge nel documento - sta dimostrando ampiamente quanto strumentale e pretestuosa sia stata finora la posizione della Confitarma e degli armatori privati nel richiedere a gran voce l’immediata privatizzazione della flotta pubblica: appare in modo inequivocabile il loro intento di subentrare al Gruppo nelle attivita’ remunerative lasciando allo Stato oppure alle Regioni le rotte in perdita, le quali comunque devono essere effettuate per garantire la mobilita’ e la continuita’ territoriale ai cittadini isolani”. Il sindacato denuncia inoltre “come i soggetti interessati, Confitarma ed armamento, puntino ad ogni pie’ sospinto il dito contro le sovvenzioni ricevute da una flotta pubblica costretta ad espletare determinati e precisi servizi stabiliti dal Ministero, ma omettano accuratamente di essere a loro volta altrettanto sovvenzionati dallo Stato senza alcun vincolo o costrizione nello svolgimento della loro attivita’, nemmeno quello di assicurare l’occupazione ai marittimi italiani”. “Se da una parte, quella dell’armamento pubblico, gli aiuti si identificano in sovvenzioni, dall’altra, quella dell’armamento privato, essi si compendiano in risorse di gran lunga maggiori sotto forma di sgravi fiscali e contributivi, crediti d’imposta, ecc.: sovvenzioni o altre forme di intervento sono sempre soldi dello Stato e quindi della collettivita’”. Alla luce di questi avvenimenti e considerazioni Federmar-Cisal “continua ad essere fermamente convinta della necessita’ di procedere alla privatizzazione delle aziende della Tirrenia mantenendo l’integrita’ del Gruppo, ossia nell’attuale assetto. Seguire strade diverse significa soltanto creare le condizioni per favorire alcuni armatori senza tuttavia avere risolto la questione degli oneri a carico dello Stato che molto probabilmente diverrebbero ancora piu’ pesanti”. Federmar-Cisal, dopo la riuscita dello sciopero effettuato nei giorni scorsi, appoggia ora quello dei sindacati confederali per il 27 e 28 gennaio, invitando tutti i lavoratori, naviganti ed amministrativi, ad una compatta partecipazione.