Lettera del dott. Giuseppe La Greca al sindaco di Lipari e al presidente del Comitato. Oggetto: trasporti marittimi
Signori,
quale cittadino delle Isole Eolie ed ex amministratore del Comune di Lipari (1994 -2001) già il 20 ottobre 2008 ed il 12 dicembre 2008 mi sono rivolto al signor sindaco per esprimere le mie opinioni e le mie perplessità sulla conduzione complessiva della problematica legata ai trasporti marittimi e segnatamente alla vicenda Siremar esprimendo le mie personali opinioni.
Non amo urlare, né tanto meno fare polemiche, né mi interessano, in questo momento, le corrispondenze sulla mancata partecipazione alle iniziative dei primi giorni di gennaio e dell’occupazione della nave; io c’ero come tanti altri concittadini delle Eolie e di Lipari e non intendo sprecare il mio tempo con chi oggi, consiglieri ed assessori della maggioranza, cerca di trovare scuse per giustificare la propria ignavia, consiglio a questi ultimi, brevemente, di leggere i primi canti della divina commedia, sono quelli più istruttivi.
Ritorno immediatamente alle questioni che mi stanno a cuore: quali soluzioni la nostra classe politica ci propone e quali possiamo proporre noi, comunità eoliana, a distanza di alcuni giorni dall’incontro romano dell’8 gennaio 2009. Ho appena finito di leggere la rassegna stampa della seduta delle due commissioni ARS e dalla lettura delle stesse scaturiscono alcune novità:
la prima, sappiamo che è stata convocata una nuova riunione il 19 gennaio a Palermo dal Vicepresidente della Regione Bufardeci, per raccogliere “proposte utili a concordare una linea comune da sottoporre all’indomani a Roma nel tavolo tecnico al Ministero Trasporti”.
Credo che su questo punto si debba, da subito iniziare, un confronto serio e proficuo all’interno del comitato, di un comitato allargato così come proposto dal consigliere Lo Cascio, per raccogliere tutte le istanze del Paese, delle altre isole del Comune di Lipari, di tutte le categorie, senza la prevalenza di una rispetto ad altre ed in modo da far sentire tutti i cittadini partecipi, non soltanto nella fase della protesta, ma soprattutto nella fase della proposta. Solo un comitato più ampio e più rappresentativo potrà, nei prossimi giorni, chiedere agli eoliani ulteriori massicce iniziative di protesta.
Ricordo, al signor sindaco ed al presidente del comitato, che giace agli atti del consiglio comunale una proposta di razionalizzazione delle corse presentata dalle minoranze ormai da più di un anno e che a mio parere può rappresentare una piattaforma seria di discussione all’interno della nostra comunità.
La seconda novità di cui il vicepresidente ha parlato è di una disponibilità di 174 mln di euro, attraverso la quale chiedere alla Tirrenia di attivare subito la convenzione con Siremar, a prescindere dagli assicurati 46 mln aggiuntivi che il Governo si era impegnato a trovare nell’incontro dell’8 gennaio 2009 (ipotesi, questa del prelievo dai fondi FAS, tuttavia, che appare assolutamente impraticabile come sostenuto da autorevoli parlamentari nazionali e regionali ed è stata foriera, da subito, di polemiche tra esponenti parlamentari siciliani ed il Ministro Tremonti, a conferma della insensibilità di questa classe politica nazionale rispetto alle aree del Mezzogiorno e segnatamente la Regione Siciliana così larga di consensi verso il governo Berlusconi)1.
la terza che il piano di gestione dei collegamenti marittimi venga migliorato con i suggerimenti che i sindaci sono stati invitati a produrre per il medio termine;
la quarta che la Siremar presenti un piano operativo di impiego mezzi e copertura di tratte che disegni uno scenario tale da poter programmare non solo per questo anno ma per il futuro.
Ritengo, in sintesi, che sia tutta materia per il comitato allargato, per il consiglio comunale e per l’amministrazione se si ha voglia di lavorare serenamente e che sin dal 2009 ci vengano garantiti i collegamenti già minimi e razionalizzati al 2007, includendo i collegamenti con Napoli fra i collegamenti storici che garantiscono la continuità territoriale delle nostre isole con il resto della Nazionale e alla luce del fatto che le Eolie non dispongono di nessun altra forma di collegamento con il continente, senza chiedere razionalizzazione o tagli che penalizzino ulteriormente e marginalizzino le nostre isole.
In merito, al medio termine ed al futuro della Siremar dopo il 2009 riconfermo le mie proposte anche alla luce di numerose, autorevoli, dichiarazioni di deputati regionali e nazionali, circa l’istituzione di un tavolo permanente presso la Regione per i problemi relativi alle Isole Minori ed all’eventuale emanazione di una nuova legge regionale a favore delle Isole Minori.2 E che dal 2010 la Siremar venga regionalizzata, scorporandola dalla Tirrenia, per poter accedere agli aiuti di Stato e per il superamento di quella perifericità che ci costringe in una situazione di sottosviluppo rispetto al resto della Sicilia.
In merito alla ipotesi di scorporo e regionalizzazione della Siremar ritengo che sia a conoscenza degli addetti ai lavori che la Regione Campania, in sede approvazione del bilancio, ha avviato l’iter per giungere alla costituzione dei una Società Regionale Marittima ad hoc, la Corema (Compagnia regionale marittima), che dovrà sostituire la Caremar in via di dismissione.
Ritengo, inoltre, che vadano previsti alcuni punti inderogabili:
la Regione Siciliana avvii speditamente il percorso che deve portare alla costituzione della Compagnia Regionale Marittima a capitale “Misto”, con le isole dotate di una propria capacità di intervento nei processi decisionali e gestionali, anche attraverso la sottoscrizione di quote azionarie e la presenza di propri rappresentanti;
che lo Stato garantisca continuità del trasferimento delle risorse necessarie alla gestione dei servizi e l’assegnazione di fondi di investimento per l'ammodernamento della flotta.
Distinti Saluti.
La Greca Giuseppe
1 Palermo, 12 gen - ''Invito il governo nazionale a non dimenticare le aree sottosviluppate della Sicilia''. A dirlo e' il deputato regionale del Pdl, Giovanni Greco, dopo aver appreso che il Ministro Tremonti vorrebbe indirizzare una parte delle risorse dei fondi Fas destinati al sud verso il nord Italia.''Il governo - afferma Greco - non sottragga al Mezzogiorno gli strumenti finanziari per lo sviluppo delle aree povere. Mi risulta che questi fondi siano nati per incentivare la crescita del Mezzogiorno. Ma attualmente - prosegue Greco - sembrerebbero vietati al Sud. Ultimo caso, e' il no al prelievo di 46 milioni di euro per la copertura delle spese per i collegamenti della Siremar con le isole minori. Inoltre, mi urge sottolineare che nel decreto anticrisi non solo non si specifica alcuna disposizione per il Mezzogiorno, ma un emendamento prevede un calcolo differenziato per il prezzo dell'energia elettrica, dividendo l'Italia in macro zone. Questo potrebbe ripercuotersi sulle nostre aziende e sulle tasche dei nostri imprenditori che pagherebbero l'energia a prezzi piu' alti''.Inoltre, il deputato del Pdl chiede al governo Nazionale maggiore attenzione a quelli che sono i problemi dell'isola, tra questi: lavoro, famiglie, giovani e anziani. ''Sono certo - conclude Greco - che il governo Nazionale si impegnera' nel risolvere al piu' presto i problemi che investono il Sud''.
Roma, 12 gen - ''Finalmente anche alcuni parlamentari siciliani appartenenti all'attuale maggioranza si accorgono che i fondi Fas vengono depredati continuamente per soddisfare altre logiche. Meglio tardi che mai. Ci auguriamo, se non altro, che ora sostengano le nostre preoccupazioni rivolte da mesi a questo Governo a vocazione leghista''. Lo afferma il deputato dell'Unione di Centro Giuseppe Ruvolo.''Lo sfogo denunciato giorni fa - afferma Ruvolo - da un autorevole esponente del Pdl, come Gianfranco Micciche', e' il sintomo di un malessere grave che, sebbene tutto interno alla maggioranza, va curato al piu' presto, perche' sta compromettendo lo sviluppo di un'intera regione e il futuro dei suoi abitanti. Il ''no' al prelievo di 46 milioni di euro per finanziare i collegamenti Siremar con le isole minori e' stato solo l'ultimo esempio vergognoso del modello di federalismo che in realta' ha in testa la Lega. I Fas rappresentano una risorsa vitale per colmare i gap infrastrutturali della Sicilia. Mettervi continuamente mano per mantenere certe promesse elettorali fatte al Nord e' un metodo sconsiderato e irresponsabile''.
2 Nel corso dei lavori l’On. Marianna Caronia ha confermato la necessità dello scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e dell’inalienabile diritto alla mobilità ed allo sviluppo socio-economico degli abitanti delle Isole minori. L’On. Fortunato Romano, segretario della Commissione Territorio ed Ambiente, ha ribadito l’urgenza di una legge speciale per le isole minori, e l’istituzione di un Assessorato con delega specifica per le isole minori, con pieni poteri in materia di trasporti, sanità, istruzione e rifiuti.
«Abbiamo approvato una risoluzione - dice Caputo - per avere un ulteriore impegno dal governo regionale per chiedere al premier Berlusconi di assicurare i 46 milioni di euro prelevati dai fondi Fas; in ogni caso questa vicenda è sintomatica in quanto non è più rinviabile l'approvazione di una legge speciale »
L’Assemblea regionale siciliana per contribuire fattivamente alla risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano le isole minori deve istituzione immediatamente una Commissione parlamentare ad hoc. Lo chiedono numerosi parlamentari e i rappresentati istituzionali di quei territori”. Lo afferma il parlamentare siciliano del PdL Franco Mineo raccogliendo l’invito della Conferenza dei Sindaci delle isole minori siciliane che oggi ha partecipato ad una riunione congiunta della Commissioni Trasporti e Attivita’ Produttive dell’Ars. “E’ giunto il momento - sottolinea Mineo - che il parlamento siciliano affidi ad un organo autonomo la discussione dei temi inerenti le nostre isole minori. Le contingenze di natura economica e la specificita’ delle questioni, come ad esempio la discussione del processo di regionalizzazione della societa’ marittima Siremar, non possono che avere - conclude Mineo - un centro politico parlamentare che coordini e valuti preventivamente tutti gli interventi legislativi che riguardano questi territori”