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martedì 13 gennaio 2009

Siremar: lettera aperta al Presidente del Consiglio Berlusconi della CO.DI.RES e della RES

Signor Presidente
le scriventi O.S. CODIRES ed Associazione RES, con la presente, facendosi interpreti e solidali dei disagi e la disperazione delle popolazioni residenti nelle ns. Isole Minori, che tra breve, considerate le decisioni assunte dalle Società di Navigazione, resteranno completamente isolate, intendono sollecitare la Sua attenzione e sensibilità al fine di trovare le giuste soluzioni definitive a questo GRAVE problema sociale che rappresenterebbe un ulteriore arretramento dell’economia Siciliana ed in particolar modo quella locale, considerato che la quasi totale delle attività si alimenta dai proventi derivanti dal turismo, e che la paventata interruzione del servizio costringerà i Tour Operators ad escludere tale Isole dalla imminente programmazione turistica, tranne che per i fortunati possessori di yacht, unici a potersi godere realmente le Isole.
Tra l’altro riteniamo discriminatoria ed anticostituzionale la mancanza di garanzia a tale cittadini di poter usufruire del diritto di accedere ” alla continuità territoriale”, considerato che tra l’altro traghetti ed aliscafi sono l’unico mezzo di mobilità con la Penisola e la Sicilia anche per il prezioso approvvigionamento di mezzi di prima necessità ( alimenti, carburante, acque, farmaci), considerato che l’auspicato ” Aeroporto delle Eolie ” non è stato realizzato.
Negare il diritto dei giovani ad andare a scuola, alle Università, e ai Cittadini di andare al lavoro e accedere ai servizi pubblici essenziali maggiormente presenti in Sicilia, è sicuramente illegittimo per una Comunità che nel momento elettorale e contributivo viene considerata ” Italiana ” a tutti gli effetti, ricordandoLe tra l’altro che i Siciliani fiduciosamente hanno espresso alla Sua coalizione Nazionale e Regionale ben il 70% dei consensi.
Ad aggravare ulteriormente le condizioni delle popolazioni locali, la notizia che “Federfarma Sicilia”, non avendo ricevuto i relativi contributi regionali per gli anni 2004/2008, ha disposto per le Farmacie presenti nelle Isole Minori il passaggio dell’assistenza in forma indiretta facendo pagare agli abitanti i farmaci per intero.
Troppo la Sicilia ha sofferto fin’ora per politiche che l’hanno sempre penalizzata, costringendo i propri figli ad emigrare e ne hanno impedito il vocazionale sviluppo per cui sarebbe criminale affossare ulteriormente il comparto turistico e produttivo che ad oggi rappresenta nel mare diffuso di precarietà, un settore fondamentale per l’economia isolana, malgrado la scarsa attenzione prestata per la diffusa costruzione di approdi nautici e la chiusura della Cava di pomice di Lipari.
Ci auguriamo che così come Ella è fattivamente intervenuto nella vicenda ” Alitalia” altrettanto si attiverà per la ricerca di una soluzione definitiva e immediata con la costituzione, se ritenuto utile, di un tavolo tecnico che veda partecipare Stato-Regione-Sindaci-Compagnie di Navigazione-Associazioni.