Dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco in merito al depuratore, da persona che è nata e vive a Canneto da sempre nonché da Consigliere Comunale, provo una profonda amarezza e grande delusione.
Certamente non mi ero illuso dalle dichiarazioni fatte dal Sindaco in occasione del Consiglio Comunale tenutosi a Canneto, imperniate sulla personale autodifesa in merito alla scelta del sito e contestualmente impegnadosi a fare da portavoce alle istanze del Consiglio Comunale presso gli enti preposti (tra l'altro, mi chiedo se la delibera consiliare votata all'unanimità sia stata mai inviata agli enti in indirizzo della stessa e quando?), di fatto non aveva assunto alcun impegno e non aveva sostenuto alcuna tesi, tanto che durante il mio intervento ho ribadito, alla presenza dell'Assessore Giannò (il Sindaco era andato via) quanto fosse opportuno e semplicemente corretto che l'amministrazione si schierasse dalla parte dei cittadini e che deliberasse in tal senso, ovviamente non ottenendo alcuna risposta.
Oggi vedo affidato il pensiero del Sindaco ad una dichiarazione a mezzo stampa, chissa come mai, non ha espresso la propria opinione durante il lungo intervento fatto a Canneto davanti ai cittadini ed al Consiglio Comunale e tranquillamente da buon padre di famiglia non ha fatto presente tutte le sue preoccupazioni per quelle persone che rischiano gravi ripercussioni penali ed economiche a livello personale, (mi piacerebbe conoscere chi sono?).
Non vi è dubbio che chi intralcia in modo non legale si esponga a rischi di varia natura, ma siamo certi che il fare legale sia rispettato da tutte le parti?
Siamo certi tutti coloro che partecipano nelle conferenze di servizio ed esprimono pareri tecnici abbiano titolo e abilitazione necessari per farlo?
Siamo certi che i vincoli naturalistici e paesaggistici dell'area di Monterosa – Pignataro siano diversi dalla localizzazione del depuratore prevista nell'isola di Vulcano per cui intoccabili?
Siamo sicuri che le scelte dei siti non siano frutto di una strategia che parte da lontano, per esempio dalla bocciatura del sito durante la valutazione d'incidenza ambientale del piano regolatore generale, ritenendola elemento trascurabile tanto da non pubblicarla direttamente sulla gazzetta ufficiale della Regione Sicilia, come altre opere ma obbligando chiunque a doversi recare a Palermo (G.U.R.S. N°17 del 09/04/2010) e dopo qualche mese determinarsi con l'attuale sito?
Siamo certi che il posizionamento delle vasche di sollevamento non comporterà la chiusura delle attività commerciali e turistiche site nelle vicinanze per via dei cattivi odori?
Si può continuare all'infinito, ma sono curioso di conoscere le motivazioni per le quali il Consiglio Comunale e i cittadini di Canneto debbano subire per la vita una tale nefandezza, in nome dei soldi del finanziamento? Non sono d'accordo, già nella mia fantasia immagino queste somme di danaro come degli alimenti andati a male e fortemente maleodoranti.
Per il momento mi fermo, voglio approfondire per cercare di darmi delle risposte, che ovviamente renderò note a tutta la cittadinanza.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino