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sabato 15 settembre 2012
EOLIE: GERMANA’(PDL): IMMEDIATO INTERVENTO PER DECRETARE SUBITO STATO DI CALAMITA’ NATURALE
“In ragione del violentissimo nubifragio che si è abbattuto stamattina sul Comune di Lipari che ha causato notevoli danni e numerosi disagi alla popolazione, ho immediatamente chiesto un intervento eccezionale affinchè venga riconosciuto, attribuito e decretato, nell’immediato, lo stato di “calamità naturale”. La mente ritorna alle tragedie che hanno duramente colpito il territorio della Provincia di Messina, spesso teatro di eventi alluvionali dalle conseguenze nefaste, e non si può più permettere che ci sia una nuova Giampilieri o si ripeta la catastrofe di Saponara o Barcellona, o il disastro della frazione di Canneto. Bisogna pensare ad una seria ed efficacia opera non solo di interventi post eventi calamitosi e messa in sicurezza, ma anche e soprattutto di un’effettiva azione di prevenzione e monitoraggio del territorio affinchè si possa arginare la furia della Natura senza che questa produca danni. Questa la dichiarazione del deputato del Pdl Nino Germanà, candidato alle elezioni regionali del 28 ottobre per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
"Trasferimento Portelli". La replica del dottore Paino
GENTILE DIRETTORE,
IN RIFERIMENTO ALLA NOTIZIA APPARSA SUL SUO BLOG IERI CIRCA L'OPPORTUNITA DI TRASFERIRE A MEZZO NAVE UN PAZIENTE DI CUI ELLA HA RITENUTO DI RIFERIRE LE GENERALITA' DESIDERO CHIARIRE CHE IL PAZIENTE IN QUESTIONE AL MOMENTO DELLA PARTENZA COSI COME DI NORMA PER BUONA PARTE DELLA GIORNATA NON ERA FEBBRILE E NON LO E' STATO NEANCHE DURANTE IL VIAGGIO,ESSENDO DI NORMA FEBBRILE ALCUNE ORE DELLA SERA. TRATTAVASI COMUNQUE DI PAZIENTE AL MOMENTO STABILE CHE SI ALIMENTAVA E CAMMINAVA E CONVERSAVA AUTONOMAMENTE.LA NECESSITA DI TRASFERIMENTO PRESSO LA CARDIOCHIRURGIA DIPENDEVA DALLA NECESSITA' DI VERIFICARE SE IL PROCESSO FEBBRILE FOSSE DIPENDENTE O COMUNQUE IN CONNESSIONE COL PRECEDENTE INTERVENTO CARDIOCHIRURGICO SUBITO QUINDICI GIORNI ADDIETRO E DALLA CUI DEGENZA ERA STATO NORMALMENTE DIMESSO A DOMICILIO.LE CONDIZIONI CLINICHE ERANO AL MOMENTO STABILI E NON AVREBBERO GIUSTIFICATO IL RICORSO ALL'ELISOCCORSO(CHE COME SI SA NON E' UN TAXI) E IL RICOVERO PRESSO LA CARDIOCHIRURGIA ERA PROGRAMMATO SU ESPRESSA RICHIESTA INSISTENTE ANCHE TELEFONICA DEL MEDICO IN SERVIZIO ALL'OSPEDALE DI LIPARI.FRA L'ALTRO IL FORTE VENTO CHE INCOMBEVA AL MOMENTO NELLA ZONA FRA LIPARI E MESSINA RENDEVA IL RICORSO AD UN VIAGGIO IN ELISOCCORSO ALQUANTO RISCHIOSO UNICAMENTE GIUSTIFICATO SOLO IN IMMINENTE PERICOLO DI VITA.SI SPECIFICA ALTRESI'DESTITUITA DI FONDAMENTO QUALSIASI RICHIESTA DI APPOSIZIONE DI FIRMA DI LIBERATORIA MAI AVVENUTA,MAI RICHIESTA,MAI PENSATA E DI CUI SI E' UNICAMENTE AVUTA CONOSCENZA ATTRAVERSO LA LETTURA DEL SUO BLOG.TANTO PER CORRETTEZZA DI INFORMAZIONE.
DR MARIO PAINO DIRETTORE DIPARTIMENTO AREA MEDICA ASP MESSINA
NDD- Le notizie riportate, sia inerenti la febbre, sia l'apposizione della firma, non sono invenzione di questa redazione ma ci sono state riferite dalla signora Portelli
IN RIFERIMENTO ALLA NOTIZIA APPARSA SUL SUO BLOG IERI CIRCA L'OPPORTUNITA DI TRASFERIRE A MEZZO NAVE UN PAZIENTE DI CUI ELLA HA RITENUTO DI RIFERIRE LE GENERALITA' DESIDERO CHIARIRE CHE IL PAZIENTE IN QUESTIONE AL MOMENTO DELLA PARTENZA COSI COME DI NORMA PER BUONA PARTE DELLA GIORNATA NON ERA FEBBRILE E NON LO E' STATO NEANCHE DURANTE IL VIAGGIO,ESSENDO DI NORMA FEBBRILE ALCUNE ORE DELLA SERA. TRATTAVASI COMUNQUE DI PAZIENTE AL MOMENTO STABILE CHE SI ALIMENTAVA E CAMMINAVA E CONVERSAVA AUTONOMAMENTE.LA NECESSITA DI TRASFERIMENTO PRESSO LA CARDIOCHIRURGIA DIPENDEVA DALLA NECESSITA' DI VERIFICARE SE IL PROCESSO FEBBRILE FOSSE DIPENDENTE O COMUNQUE IN CONNESSIONE COL PRECEDENTE INTERVENTO CARDIOCHIRURGICO SUBITO QUINDICI GIORNI ADDIETRO E DALLA CUI DEGENZA ERA STATO NORMALMENTE DIMESSO A DOMICILIO.LE CONDIZIONI CLINICHE ERANO AL MOMENTO STABILI E NON AVREBBERO GIUSTIFICATO IL RICORSO ALL'ELISOCCORSO(CHE COME SI SA NON E' UN TAXI) E IL RICOVERO PRESSO LA CARDIOCHIRURGIA ERA PROGRAMMATO SU ESPRESSA RICHIESTA INSISTENTE ANCHE TELEFONICA DEL MEDICO IN SERVIZIO ALL'OSPEDALE DI LIPARI.FRA L'ALTRO IL FORTE VENTO CHE INCOMBEVA AL MOMENTO NELLA ZONA FRA LIPARI E MESSINA RENDEVA IL RICORSO AD UN VIAGGIO IN ELISOCCORSO ALQUANTO RISCHIOSO UNICAMENTE GIUSTIFICATO SOLO IN IMMINENTE PERICOLO DI VITA.SI SPECIFICA ALTRESI'DESTITUITA DI FONDAMENTO QUALSIASI RICHIESTA DI APPOSIZIONE DI FIRMA DI LIBERATORIA MAI AVVENUTA,MAI RICHIESTA,MAI PENSATA E DI CUI SI E' UNICAMENTE AVUTA CONOSCENZA ATTRAVERSO LA LETTURA DEL SUO BLOG.TANTO PER CORRETTEZZA DI INFORMAZIONE.
DR MARIO PAINO DIRETTORE DIPARTIMENTO AREA MEDICA ASP MESSINA
NDD- Le notizie riportate, sia inerenti la febbre, sia l'apposizione della firma, non sono invenzione di questa redazione ma ci sono state riferite dalla signora Portelli
Maria Grazia Bonica: "Attenzione per l'emergenza Lipari ma non dimentichiamo Alicudi e Filicudi rimaste isolate"
Oggi l'attenzione va all'emergenza di Lipari investita dall'alluvione.
Non va però in alcun modo sottaciuto il fatto di cui solo un'ora fa sono stata informata da coloro che non hanno potuto raggiungere le loro case e che rendo noto.
Mentre tutte le isole minori sono state regolarmente collegate, Alicudi e Filicudi sono rimaste isolate ancora una volta. Inutile dire che le condizioni del mare fossero ottime. Molti si sono visti rifiutare il biglietto, che non è stato nenache fatto con riserva, già alle undici da Milazzo. E stavolta è stato eloquente l'imbarazzo degli agenti che, non sapendo come giustificare l'accaduto, si sono limitati a dire: l'ha deciso il Comandante.
Il tutto mentre, mi riferiscono, il capo gruppo ormeggiatori di Filicudi insisteva nel dire che il mare a Filicudi fosse come l'olio.
Le autorità competenti facciano le loro considerazioni e prendano gli opportuni provvedimenti.
Maria Grazia Bonica
Giorgianni: "Chiederemo lo stato di calamità naturale". Lunedì scuole chiuse
" Chiederemo lo stato di calamità naturale. I danni sono ingenti. Per completare gli interventi di pulizia sulle strade lunedì tutte le scuole dell'isola resteranno chiuse". Così il sindaco Marco Giorgianni di rientro a Lipari, il quale, tra l'altro ha subito dei danni all'azienda di famiglia. L'acqua non ha infatti risparmiato il deposito di prodotti alimentari e gli uffici di via Filippo Mancuso, allagandoli. Il primo cittadino ha preannunciato la programmazione di interventi su Valle, via Roma e su Torrente Aurora. Per quanto riguarda Calandra ha invece dichiarato di avere avuto l'ok dal distretto minerario per quanto riguarda lo svuotamento della vasca a monte e che presto sarà fatto un bando per aggiudicare i lavori e per depositare la pomice in mare mediante un progetto già presentato. Il Sindaco ha inoltre comunicato di aver incaricato con la somma urgenza in tutto sette imprese del posto per far fronte all'emergenza di questa mattina. Alle ditte hanno dato man forte la squadra comunale di Protezione civile e la squadra anticendio della Forestale. I Vigili del fuoco hanno invece risposto alle tante chiamate di aiuto dei privati. Così come i carabinieri e la Guardia Costiera- Circomare
Come la società civile può far crescere il proprio Paese. (di Felice Lopes)
La partecipazione attiva della
cittadinanza è già un fatto compiuto nell’agone politico nazionale .
La presenza dei movimenti come
quello di Beppe Grillo , Giannini, Montezemolo ed altri che verranno hanno
messo in crisi i partiti tradizionali .Ogni giorno i giornali parlando dei
partiti sottolineano possibili scissioni , indecisioni , distinguo ecc.
evidenziando come lo stato di salute dei partiti assomigli più ad una
persona uscita dal coma .
Pur ritenendo assolutamente
necessaria la presenza dei partiti per
una compiuta democrazia , ritengo oggi del tutto insostituibile la presenza vigile
della cittadinanza nelle forme più diverse di collaborazione e stimolo per una
corretta e sana amministrazione della cosa pubblica , quotidianamente tradita e
beffeggiata da beceri rappresentanti del popolo , meglio definiti “ pubblici
mariuoli” , che hanno abbondantemente banchettato alla faccia di quanti non
riescono a mettere insieme il pranzo con la cena .
Questi gnomi della politica
partono dal concetto che “ in un paese di ciechi beato chi ha un occhio “. Adesso è tempo
che il paese dei ciechi faccia di tutto per ritornare a vedere ,
interessandosi di tutto quanto lo circonda e faccia di tutto per modificare il
vecchio detto “ tutta a lotta è pa cutra “ col nuovo “ la lotta è tutta per un
nuovo ideale di giustizia sociale “.
La diversità delle idee politiche
è stata per troppo tempo considerata pura
demagogia , serviva solo ai politi di professione per imbrigliare le menti
degli adepti , nel tentativo , quasi sempre riuscito, di convincerli che la propria ideologia
era sempre la migliore , salvo che , in ogni occasione decisionale, prevaleva
sempre il parere del Capo ..
Oggi voglio credere e mi adopererò unicamente
a sollecitare la partecipazione attiva
della cittadinanza , a mio giudizio per altro doverosa, nella conduzione della
“ res pubblica “ nelle vesti di controllore, collaboratore e stimolo dell’
attività amministrativa .
E’ con questo auspicio che inizio
oggi a porre al nostro Sindaco alcune tematiche di interesse generale che, a
mio giudizio, meritano la Sua attenzione
e, con lo stesso auspicio spero che altri mi seguiranno nell’iniziativa volta a
proporre sia soluzioni che ad indicare semplici
problemi del vivere quotidiano che interessano la nostra collettività .
In parole povere diventiamo tutti
propositivi , fuori dagli steccati ideologici , collaborando tutti con
l’Amministrazione per il bene comune, salvo valutare alla fine del mandato l’attenzione profusa da
quest’ultima nella risoluzione dei problemi proposti.
La giornata odierna , specie al
mattino , è stata caratterizzata da una copiosa precipitazione che ha investito
i passeggeri in transito sui mezzi di linea .
Chi tornava a casa ha avuto modo
di cambiarsi , mentre quelli in partenza hanno dovuto proseguire con gli abiti
zuppi d’acqua .
Nel passato mi sono espresso più
volte sulla inutilità dei lavori apportati al pontile dalla Giunta Bruno , ma
ora ci sono e non si discutono più . Resta però il rammarico che l’unica cosa veramente
utile non è stata fatta ed è per questa ragione
che mi rivolgo a Lei Sig. Sindaco per attenzionarGli la necessità e
l’urgenza ,visto anche l’inverno incombente , di predisporre una copertura lungo il pontile che ponga fine alla
scandalosa situazione odierna .
Una seconda segnalazione , a
costo zero , interessa la pulizia dei tombini in genere in tutte , dico tutte,
le strade cittadine . Molti di questi sono ostruiti con stuoie per lenire il cattivo
odore che emanano per carenza di pulizia , ma molti di più sono otturati da
terra depositatasi nel tempo e mai rimossa .
Il loro funzionamento
attenuerebbe , ed in alcuni casi eviterebbe , il formarsi di veri e propri
torrenti d’ acqua con conseguenti problemi alla circolazione veicolare e
pedonale.
Un caso sintomatico e da tutti
ben noto si ha alla biforcazione che c’è
dietro il distributore di carburante
ESSO . In questo punto convergono la strada del Cimitero, la strada Falcone
–Borsellino, la strada Mancuso e la strada Cappuccini . A valle della stazione
di servizio si uniscono Corso Vitt. Emanuele e Via Crispi . Il tutto genera un
fiume invalicabile per quanti si debbono recare alla biglietteria aliscafi o
attraversare le strade medesime.
Si potrebbe , approfittando della
presenza del canale di scolo sotto Via Cappuccini , nell’immediato riaprire
tutte le bocche di lupo ostruite lungo le arterie confluenti e predisporre nei
tempi opportuni una griglia in prossimità
dell’officina Urso per drenare quanta più acqua possibile .
Un ultimo caso che desidero
sottoporre all’Amministrazione è la soluzione dell’alta marea Sotto- Monastero.
Al tempo dell’Amministrazione
Bruno proposi la soluzione a quel problema . Osteggiato dall’Ufficio Tecnico
che non si è voluto assumere l’onere
della progettazione, proposi al Dirigente del III settore Arch. De Vita un
progettino di una semplicità estrema che ,a mio giudizio, avrebbe potuto
risolvere in modo definitivo la presenza dell’acqua alta Sottomonastero e nel contempo ottemperare al
deflusso dell’acqua piovana . L’Arch. De Vita mi promise di presentarlo al genio Civile di Palermo per
un parere, parere che non mi è stato ancora comunicato .
Questa Amministrazione è
interessata a risolvere i problema dell’acqua alta ? Offro , se si , tutta la
mia più ampia disponibilità .
P.S. Avevo già scritto queste mie
note al mattino e solo all’ora di pranzo ho avuto modo di vedere quanto era
successo a seguito delle carenze da me evidenziate. Mi spiace quanto è accaduto
e di essere arrivato in ritardo .
Comunque, non tutti i mali
vengono per nuocere ,occorre avere la saggezza di far tesoro degli errori
commessi , anche se , nello specifico, questi non sono imputabili a questa
Amministrazione .
Lipari, li 15/09/2012
Ing.
Felice Lopes
A Lipari è un disastro! ‘Canneto’ è devastata. 82mm di pioggia in tre ore
Un violentissimo nubifragio ha colpito stamattina le isole Eolie, e Lipari è stata travolta da una “bomba” d’acqua! La stazione meteorologica dell’Osservatorio delle Acque ha rilevato 82mm di pioggia caduti trale 09:00 e le 12:00, con un picco di70mm in due ore, tra le 09:30 e le 11:30. Negli ultimi due giorni a Lipari sono caduti 89mm di pioggia, dove nel peggioramento d’inizio mese erano già caduti93mm. Il parziale mensile ad oggi, 15 settembre(quindi solo a metà mese!) è addirittura di 182mm!!!
La temperatura è crollata fino a +14°C, e l’isola è stata travolta dall’acqua.
La temperatura è crollata fino a +14°C, e l’isola è stata travolta dall’acqua.
CACCIA, STOP ALLE DOPPIETTE IN PROVINCIA DI MESSINA: ANCORA NESSUN PROVVEDIMENTO DELL’ASSESSORATO PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE, PERTANTO VIGE LA SOSPENSIONE DELLA STAGIONE VENATORIA DECRETATA DAL T.A.R.
Comunicato
Stampa del 15 settembre 2012
CACCIA, STOP ALLE DOPPIETTE IN
PROVINCIA DI MESSINA: ANCORA NESSUN PROVVEDIMENTO DELL’ASSESSORATO PUBBLICATO
SULLA GAZZETTA UFFICIALE, PERTANTO VIGE LA SOSPENSIONE DELLA STAGIONE VENATORIA
DECRETATA DAL T.A.R.
Sono passati oltre 10 giorni da quando il
Presidente del T.A.R. di Palermo ha sospeso l’intero calendario venatorio
siciliano per la stagione 2012/2013, ma ancora sulla Gazzetta Ufficiale
regionale (di cui ieri è uscito l’ultimo numero) non v’è traccia di alcuno dei
vari provvedimenti (“avvisi”, circolari alle Forze dell’Ordine e – da ultimo –
il decreto del 6 settembre scorso) con i quali l’Assessorato regionale alle
risorse agricole aveva disposto che la caccia potesse comunque continuare
“richiamando in vita” il vecchio ed ormai decaduto calendario venatorio del
2011.
Ne danno notizia le Associazioni Legambiente, LIPU e WWF che rilevano come, in mancanza della pubblicazione di tali provvedimenti, la caccia in
Sicilia continua ad essere sospesa ai sensi del decreto del T.A.R. n. 510/12: qualunque attività venatoria
che venga esercitata a carico di qualsivoglia specie in questo periodo di
divieto, pertanto, è sanzionata ai sensi dell'art. 30 lettera a) della Legge n.
157/1992.
Fino a quando i
provvedimenti non verranno pubblicati sulla G.U.R.S. non possono considerarsi
pienamente in vigore in quanto privi di efficacia giuridica. Questo basilare ed
indiscutibile principio giuridico, però, è stato palesemente ignorato
dall’Assessorato che, viceversa, ha ufficialmente comunicato alle Associazioni
Venatorie il “via libera” alla caccia anche in queste settimane e per i
prossimi giorni, in aperto contrasto con le decisioni del Tribunale
Amministrativo.
“Si tratta di un modus operandi che non solo non crea certezze ma che viceversa abbandona
al caos gli stessi cacciatori – denunciano le Associazioni – che, a causa di
tali scelte dell’Assessorato, si stanno esponendo a pesanti rischi: per far sì
che la caccia possa riprendere con le regole del vecchio Calendario del 2011, a
prescindere dalla legittimità di tale opzione, deve necessariamente prima
essere pubblicato il provvedimento sulla Gazzetta, da cui discende
l’efficacia giuridica”.
Legambiente, LIPU e WWF chiedono pertanto
che venga immediatamente dato corso alle ordinarie procedure per la pubblicazione
dei provvedimenti regionali in materia di caccia al fine di riportare chiarezza
nel settore e ricondurre nell’alveo della legalità lo svolgimento della
stagione venatoria.
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