Comunicato
Stampa del 15 settembre 2012
CACCIA, STOP ALLE DOPPIETTE IN
PROVINCIA DI MESSINA: ANCORA NESSUN PROVVEDIMENTO DELL’ASSESSORATO PUBBLICATO
SULLA GAZZETTA UFFICIALE, PERTANTO VIGE LA SOSPENSIONE DELLA STAGIONE VENATORIA
DECRETATA DAL T.A.R.
Sono passati oltre 10 giorni da quando il
Presidente del T.A.R. di Palermo ha sospeso l’intero calendario venatorio
siciliano per la stagione 2012/2013, ma ancora sulla Gazzetta Ufficiale
regionale (di cui ieri è uscito l’ultimo numero) non v’è traccia di alcuno dei
vari provvedimenti (“avvisi”, circolari alle Forze dell’Ordine e – da ultimo –
il decreto del 6 settembre scorso) con i quali l’Assessorato regionale alle
risorse agricole aveva disposto che la caccia potesse comunque continuare
“richiamando in vita” il vecchio ed ormai decaduto calendario venatorio del
2011.
Ne danno notizia le Associazioni Legambiente, LIPU e WWF che rilevano come, in mancanza della pubblicazione di tali provvedimenti, la caccia in
Sicilia continua ad essere sospesa ai sensi del decreto del T.A.R. n. 510/12: qualunque attività venatoria
che venga esercitata a carico di qualsivoglia specie in questo periodo di
divieto, pertanto, è sanzionata ai sensi dell'art. 30 lettera a) della Legge n.
157/1992.
Fino a quando i
provvedimenti non verranno pubblicati sulla G.U.R.S. non possono considerarsi
pienamente in vigore in quanto privi di efficacia giuridica. Questo basilare ed
indiscutibile principio giuridico, però, è stato palesemente ignorato
dall’Assessorato che, viceversa, ha ufficialmente comunicato alle Associazioni
Venatorie il “via libera” alla caccia anche in queste settimane e per i
prossimi giorni, in aperto contrasto con le decisioni del Tribunale
Amministrativo.
“Si tratta di un modus operandi che non solo non crea certezze ma che viceversa abbandona
al caos gli stessi cacciatori – denunciano le Associazioni – che, a causa di
tali scelte dell’Assessorato, si stanno esponendo a pesanti rischi: per far sì
che la caccia possa riprendere con le regole del vecchio Calendario del 2011, a
prescindere dalla legittimità di tale opzione, deve necessariamente prima
essere pubblicato il provvedimento sulla Gazzetta, da cui discende
l’efficacia giuridica”.
Legambiente, LIPU e WWF chiedono pertanto
che venga immediatamente dato corso alle ordinarie procedure per la pubblicazione
dei provvedimenti regionali in materia di caccia al fine di riportare chiarezza
nel settore e ricondurre nell’alveo della legalità lo svolgimento della
stagione venatoria.
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