Oggetto: Documento di analisi dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale e proposta per l’attuazione di una strategia sanitaria locale efficiente e di qualità
Le Isole Eolie costituiscono un territorio alquanto complesso dal punto di vista morfologico, geologico e vulcanologico. Concetto, questo, che seppur ripetuto più volte negli ultimi decenni, le amministrazioni locali non si stancheranno mai di ripetere dal momento che questa terra si trova ancora costretta, nel 2016, ad invocare sempre più forte i propri diritti primari all’assistenza ed alla salute.
Occorre precisare che l’arcipelago delle Eolie è costituito da sette isole sparse – comprendenti vulcani attivi, occupa una superficie di 114,7 km² con uno sviluppo costiero di 64 km, non è fornito di aeroporto ed è servito esclusivamente da collegamenti marittimi soggetti ad interruzioni quotidiane di 12 ore nella fascia notturna e sospesi in presenza di condizioni meteo-marine avverse, altamente frequenti in alcuni periodi dell’anno.
Si ritiene, pertanto, che le problematiche di mobilità che caratterizzano il territorio eoliano siano di per sé uniche se si considera sia la distanza dalla terraferma che la frammentarietà dell’arcipelago. Si può tranquillamente affermare che le condizioni di mobilità ridotta sopra evidenziate non hanno alcun confronto con nessuna altra realtà territoriale sia a livello regionale che nazionale.
L’arcipelago eoliano comprende quattro diversi ambiti comunali:
Comune di LIPARI – 12.634 residenti al 01/01/2015 che comprende, in ordine decrescente: Isola di Lipari, Isola di Vulcano, Isola di Stromboli, Isola di Filicudi, Isola di Alicudi, Isola di Panarea;
Isola di Salina, nella quale ricadono: Comune di S. MARINA SALINA – 925 residenti al 01/01/2015; Comune di MALFA – 985 residenti al 01/01/2015; Comune di LENI – 686 residenti al 01/01/2015.
Essendo lo stesso a vocazione altamente turistica, le punte massime di densità variano da isola ad isola e da periodi a periodi, infatti se pur vero che la popolazione residente dell’intero arcipelago risulta essere di poco più di 15.000 abitanti, è possibile rilevare nell’arco dell’anno delle punte registrate di 500.000 presenze turistiche ospitate presso tutte le strutture ricettive ufficiali. Ciò modifica ampiamente la considerazione dell’ambito e dell’utenza a cui i servizi sanitari locali devono far fronte.
Le prestazioni di assistenza sanitaria nel nostro territorio sono notevolmente peggiorate nel tempo e, solo per necessità di sintesi, in questa sede si evita di elencare i numerosi casi di disservizi o di vere e proprie negazioni del diritto alla salute di cui è vittima la nostra comunità.
Siamo alla ribalta delle cronache per la questione Punto Nascita, ma insiste la convinzione che per le Eolie il tema sanità sia ben più complesso e bisognoso di un intervento complessivo in grado di assicurare efficienza e qualità nel garantire un diritto negato che l’Amministrazione locale rivendica con forza, sia a livello territoriale che ospedaliero.
L’obiettivo dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale è quello di fornire alla Commissione Sanità dell’A.R.S, per mezzo del suo autorevole presidente On. Di Giacomo, dei suoi Onorevoli componenti ed al Governo Regionale nella persona dell’ Assessore alla Sanità On. Gucciardi, uno strumento chiaro e preciso che, al tempo stesso, fotografi senza filtri alcuni le numerose criticità della locale rete sanitaria e rappresenti una proposta realistica e concreta d’intervento e potenziamento della sanità nelle Isole Eolie.
Riteniamo la presentazione di questo documento in seno alla Commissione Sanità l’azione più seria e concreta attraverso cui ottenere risposte altrettanto serie e concrete ed avviare all’interno delle istituzioni preposte, per la prima volta, un dibattito costruttivo sulla sanità e sul diritto alla salute nelle Eolie.
Alcune scelte intraprese negli anni precedenti hanno determinato l’identificazione dell’Ospedale di Lipari come una componente degli Ospedali Riuniti insieme ai presidi ospedalieri di Barcellona e Milazzo.
Al di là degli effetti che tali determinazioni – certamente discutibili e non condivisibili – hanno comportato e comportano, ancora oggi, per l’Ospedale di Lipari, si ritiene inaccettabile che numerosi e sostanziali interventi previsti nell’Atto Aziendale dell’Asp di Messina – in più occasioni contestato da questa Amministrazione anche attraverso formale parere negativo in sede di Conferenza dei Sindaci – non siano ancora stati attuati con la conseguenza pratica di una sanità monca ed inadeguata alle necessità del territorio.
L’Ospedale di Lipari ha usufruito, negli ultimi anni, di investimenti ed interventi strutturali che lo hanno reso una struttura di cui farsi vanto. In quest’ottica, diventa ancora più incomprensibile quanto decretato gradualmente dall’Azienda Sanitaria ovvero il progressivo depauperamento di risorse umane e professionali con una conseguente e sempre più drastica riduzione dei servizi forniti che non può più essere tollerata.
Nell’ultimo decennio, a livello territoriale – nelle Isole Eolie e, in particolare, nell’Ospedale di Lipari – si ritiene non si sia fatto tutto il possibile per rimuovere ogni forma di ostacolo al pieno godimento del diritto all’assistenza e alla salute della popolazione eoliana, non tenendo per niente in considerazione le esigenze evidenziate ed altre criticità gravi tanto quanto la chiusura del Punto Nascita.
Nel presente documento, si è cercato di individuare e definire soluzioni concrete e realizzabili sia attraverso la consultazione – a più livelli – con alcune realtà attive nella comunità eoliana tra cui rappresentanze del mondo giovanile e della scuola e, in particolare, responsabili di importanti associazioni di settore con comprovata esperienza e professionalità, sia – soprattutto – attraverso la costituzione di un tavolo tecnico che ha visto la partecipazione di dirigenti medici responsabili e coordinatori dei presidi di Continuità Assistenziale operanti nel distretto sanitario eoliano ed a livello provinciale – unitamente ad una rappresentanza politica dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale, generando un confronto costruttivo sulla progettazione necessaria a tutelare i cittadini e garantire alle Isole Eolie il diritto alla salute attraverso una rete sanitaria locale in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni specifici della popolazione.
La Sanità alle Eolie è costituita e garantita dall’Ospedale di Lipari e dai presidi di continuità assistenziale e/o d’emergenza (Santa Marina Salina) delle Isole, senza tralasciare le necessità di assistenza che devono essere assicurate dal Centro di Riabilitazione attivo presso la frazione di Canneto, nell’Isola di Lipari.
In un comprensorio micro-insulare, il servizio sanitario non può essere limitato o ridimensionato a presidio di prossimità bensì essere adeguato ed idoneo a fronteggiare emergenze sanitarie semplici quali attività ostetriche e chirurgiche nonché a garantire terapie di medio-lungo periodo che, se effettuate sulla terraferma, causerebbero gravi disagi ai pazienti.
Per necessità di sintesi, ribadiamo le richieste con un breve commento, distinguendole per linee di intervento. L’obiettivo è quello di rappresentare la necessità di un’azione complessiva sulle condizioni della sanità nelle Isole Eolie con interventi attuabili immediatamente – alcuni dei quali già previsti nell’Atto Aziendale ed altri che presuppongono una presa di coscienza ed un investimento sostanziale da parte della sanità regionale come nel caso del Punto Nascita.
Ospedale di Lipari:
Area Medica
L’Area Medica rappresenta una realtà di fondamentale importanza, irrinunciabile per l’Ospedale di Lipari, che a nostro parere necessita prima di tutto dell’attivazione immediata del reparto di Lungodegenza – già assegnato e sempre più necessario sia per il costante aumento della popolazione anziana e per il conseguente incremento di patologie cronico-degenerative.
Al raggiungimento di tale risultato di grande rilevanza per l’assistenza sanitaria prestata nel nostro territorio, deve aggiungersi il potenziamento del personale addetto alla cardiologia
per garantire un servizio di reperibilità anche notturna.
Inoltre, al fine di evitare i disagi organizzativi, fisici e psicologici dei cittadini che in atto devono necessariamente recarsi sulla terraferma per sottoporsi ai trattamenti chemioterapici, si richiede il trasporto in loco dei farmaci chemioterapici dotati della necessaria stabilità così da consentire la possibilità dei trattamenti, evitando spiacevoli e complicate odissee verso l’ospedale più vicino sulla terraferma.
Relativamente all’U.O. di Pronto Soccorso, è necessario che venga garantita la copertura assistenziale con il numero dei medici previsti in pianta organica ovvero n.7 a fronte dei 4 in atto prestanti servizio coadiuvati da n.2 medici del 118 tramite prestazione aggiuntiva.
Analogamente, per i pazienti in trattamento dialitico residenti nelle isole minori dell’arcipelago, andrà attentamente valutata la possibilità di utilizzare tecniche di dialisi domiciliare in modo da evitare/ridurre il più possibile gli spostamenti, talora molto difficoltosi per le condizioni meteo marine, nella considerazione anche delle condizioni spesso compromesse di questi soggetti.
Area Chirurgica
E’, a nostro avviso, necessario rispristinare la piena potenzialità di un’area chirurgica, incomprensibilmente classificata come struttura semplice e non complessa nel nuovo Atto Aziendale, nonostante la pluridisciplinare valenza dei compiti che deve assolvere.
Quindi per la chirurgia è richiesta:
- la ricostituzione della struttura complessa ed il trasferimento in locali adeguati nei tempi più brevi (spazi già disponibili ed adiacenti alla sala operatoria);
- la dotazione tra il personale aziendale della figure necessarie per una ortopedia che non può essere affidata, come avviene attualmente, alla sola assistenza ambulatoriale e per soli due giorni a settimana ma inserita stabilmente all’interno dell’area chirurgica con un numero sufficiente di ortopedici che assicuri anche gli interventi afferenti alla traumatologia, considerato che in caso di frattura spesso è di fondamentale importanza la tempestività della diagnosi ed operatoria.
Per assicurare le essenziali condizioni di sicurezza , come nel caso delle necessità in occasione di parti in emergenza, è indispensabile da subito garantire la reperibilità ostetrica e ginecologica, contando almeno su 2 figure professionali specifiche con casistica certificata (ginecologi) in pronta disponibilità.
Anche nel richiedere la riapertura del Punto nascita, approfondita in seguito – non si può rinunciare, nell’immediato, ad assicurare un trattamento in sicurezza dei parti non programmati o affidarsi esclusivamente ad un trasporto aereo a volte altrettanto insicuro per le imprevedibili condizioni meteo o delle partorienti.
La sicurezza esige, allo stesso modo, che tra gli investimenti richiesti vi sia anche quello dell’istituzione di un centro trasfusionale (emoteca), attrezzato anche per le prove di compatibilità.
E’ indispensabile, altresì, la dotazione di qualificato e numericamente sufficiente personale (anestesisti) che assicuri una struttura semi intensiva, oggi del tutto assente, a cui non si può rinunciare in un ospedale, come quello di Lipari, che deve garantire la sicurezza ad un comprensorio di così complessa mobilità. E, pertanto, è necessario, anche in questo caso nell’immediato, che si provveda a coprire i posti già previsti in pianta organica, attualmente inevasa.
P.P.I.P.
Un altro servizio di fondamentale importanza è il Punto di Primo Intervento Pediatrico (P.P.I.P.) che non deve essere valutato solo in base al numero delle prestazioni, per altro consistenti, ma considerato soprattutto per l’utilità percepita dalla nostra comunità- trattandosi di un servizio erogato nei giorni festivi e prefestivi e, per questo, ritenuto essenziale dalle famiglie dei piccoli pazienti che si sentono così tutelate anche quando il pediatra di libera scelta non presta servizio avendo garantite numerose prestazioni immediate ed efficaci attraverso l’assistenza ambulatoriale. Questo servizio, oggi, è lodevolmente mantenuto grazie ad una proroga ma va istituzionalizzato e non più considerato sperimentale ne soggetto a proroghe e/o rivalutazioni.
In ogni caso, all’interno di tutte le UU.OO ed i servizi presenti nel P.O. di Lipari vanno garantiti, senza alcuna eccezione, i livelli minimi di assistenza (LEA) e la copertura dei posti previsti nella pianta organica dell’Atto Aziendale attualmente in vigore.
Centro di Riabilitazione
Al fine di evitare ulteriori gravi disservizi sanitari, si sottolinea il carattere di indispensabilità che il servizio reso dal Centro di Riabilitazione riveste per la comunità liparese e la necessità di rendere in maniera stabile e continuativa un’assistenza riabilitativa adeguata alle esigenze territoriali.
Il Centro di Riabilitazione attivo presso l’Isola di Lipari offre un servizio pubblico a gestione diretta del dipartimento di riabilitazione aziendale che tratta sia minori che adulti che vivono nell’arcipelago, molti dei quali affetti da gravi patologie. Lo stesso, però, risulta – ormai da anni – semiparalizzato dai tagli imposti dall’Asp di Messina che non garantisce più un adeguato numero di terapisti specializzati provocando l’interruzione dei percorsi riabilitativi previsti e l’accertata regressione dello stato di salute di alcuni pazienti.
Senza alcun dubbio, il livello del servizio prestato oggi rappresenta una delle più gravi emergenze della sanità eoliana in quanto il mancato percorso riabilitativo, considerata anche la tipologia dei pazienti al quale è destinato, sta determinando gravi ed irreversibili danni alla salute dei fruitori.
Il Centro di riabilitazione di Canneto ha storicamente operato nell’assistenza ai minori con trattamenti ex art. 26 Legge 833/78. Non risulta accreditato come Centro di Riabilitazione, bensì come appendice dell’U.O.C. di Messina, da cui dipendono standard organizzativi e strutturali. Ne consegue che la struttura di Canneto – Lipari non risulta dotata di quegli standard di personale che sono propri di un centro di Riabilitazione da art. 26 L.833/78. E’ indispensabile, pertanto, renderlo autonomo in termini di dotazioni professionali.
Una delle conseguenze dello stato attuale risulta, infatti, essere la carente dotazione di personale dedicato che, ad eccezione di poche unità, è prevalentemente costituita da personale incaricato, con l’intuibile sequela di disagi per la frequente rotazione di terapisti e critiche discontinuità terapeutiche connesse al periodo di latenza tra una scadenza di incarico e le nomine successive a discapito della salute dei pazienti (incarichi scaduti ad Ottobre 2014 e non ancora sostituiti, figure deficitarie/mancanti – discontinuità certificata dall’anno 2011). Il tutto entro una cornice di insufficienza di offerta a fronte della importante domanda imposta dal bisogno territoriale. Presso il Distretto di Lipari opera inoltre l’U.O.S. di NPI di Milazzo-Lipari per l’espletamento delle incombenze dettate dalla legge 104/92 ed assolvere alle richieste da parte del tribunale dei minori, presa in carico e prescrizione dei trattamenti riabilitativi, oltre che affrontare in prima battuta le patologie a puro carattere psicopatologico. A tal fine, per ovvi motivi logistici e per carenza di personale, capita che i minori bisognosi di tale servizio debbano recarsi presso la sede di Milazzo affrontando seri disagi dovuti allo spostamento.
Occorre un’attenzione specifica per i minori, per la peculiarità di attenzioni che si estendono per tutta l’età evolutiva, per le profonde connotazioni di continuità assistenziali spesso su stessi pazienti.
Si sta tentando di rispondere, in parte, a queste criticità con l’istituzione di un centro di riabilitazione da ex art. 26, in convenzione, particolarmente versato per le specificità dell’età evolutiva, con una dotazione di un modulo ambulatoriale.
Lodevole iniziativa ma ancora non realizzata e, comunque, identificabile esclusivamente ad integrazione e supporto – indispensabile a fronteggiare l’emergenza, nell’immediato – alla esistente struttura di Canneto.
Considerata l’attuale situazione che vede in lista d’attesa per l’avvio di una terapia riabilitativa un numero sempre maggiore di utenti – soprattutto minori, anche appartenenti alla categoria di “persone con handicap con connotazione di gravità”, ai sensi della L.104/92- art.3 comma 3, si chiede che vengano garantiti, al fine di poter prestare tutti i trattamenti riabilitativi ambulatoriali previsti dalla legge (fisiokinesiterapia, riabilitazione neuro-psicomotoria, psicomotricità, logopedia, psicoterapia e sostegno psicologico, abilitazione e riabilitazione patologie neurologiche, segretariato sociale) – per entrambi i moduli assegnati ovvero ambulatoriale e domiciliare, i professionisti previsti dalla legge per numero e competenza: neuropsichiatri, logopedisti, psicologi/psicoterapeuti, pedagogisti, neuro-psicomotricisti, fisioterapisti, fisiatra per area minori, personale infermieristico/amministrativo e/o di supporto.
La presenza o meno di queste figure nella relativa pianta organica – che, tra l’altro, non comprende il numero di figure necessarie all’erogazione dei suddetti servizi come previsto dalla normativa vigente – impedisce ai nostri bambini di fruire di un trattamento che ricopre in minima parte il diritto inalienabile alla salute e rappresenta l’unica possibilità ad aspirare, per il futuro, ad una vita dignitosa e per alleviare l’esasperazione delle loro famiglie, totalmente impotenti di fronte alla lenta ed inesorabile regressione che può sfociare anche in atteggiamenti autolesionistici e aggravarne, così, il disagio psico-fisico.
A questo, va ad aggiungersi, vista l’impossibilità di usufruire delle terapie necessarie per carenza di specialisti del settore, la sospensione per le famiglie della corresponsione del beneficio dell’indennità di frequenza, per legge limitata alla effettiva durata del trattamento e con termine nel mese successivo a quello di cessazione della frequenza, utilizzato principalmente per l’acquisto di farmaci o per un potenziamento della terapia tramite liberi professionisti.
Un’organizzazione adeguata, autonoma e non frammentata in vari servizi per lo più allocati altrove, come allo stato attuale, permetterebbe il superamento delle criticità gravi che si sono fino a questo momento registrate, cioè la frequente rotazione di personale, i periodi di discontinuità terapeutica, le gravi carenze organizzative.
La realizzazione di tale organizzazione implicherebbe, inoltre, una importante ricaduta positiva nello svolgimento di attività di prevenzione, vigilanza e controllo in ogni fase dei bisogni assistenziali dei minori nel territorio isolano.
Presidi di Continuità Assistenziale (ex Guardie Mediche)
E’ necessario colmare la carenza di attrezzature e fornire le risorse adeguate nei Servizi di Continuità Assistenziale (ex guardie mediche) presenti nelle Isole minori dell’Arcipelago Eoliano che, si rammenta, costituiscono l’unico livello di assistenza sanitaria in loco.
Telemedicina: Il progetto sperimentale di Telemedicina denominato “Eolienet”, attivo dal 2010 presso i presidi di continuità assistenziale di Alicudi, Filicudi, Salina, Panarea, Vulcano, Stromboli-Ginostra, collega le Isole minori eoliane con i Centri più attrezzati (Messina, Milazzo, Lipari) per l’archiviazione, la consultazione e l’analisi delle cartelle cliniche dei pazienti avvalendosi di apposita strumentazione – i cosiddetti POCT (Point Of Care Testing) che garantiscono l’effettuazione in loco di esami di laboratorio (ad es. PT ed emocromo), di esami radiologici e di ECG che vengono inoltrati telematicamente ai centri collegati per la conseguente lettura, validazione e trasmissione dei relativi referti. Un progetto molto utile ma purtroppo non più funzionante, di fatto, per il mancato rinnovo dei vari contratti necessari all’espletamento del servizio e per la carenza di elementi basilari indispensabili al funzionamento dei relativi macchinari all’avanguardia – da sostituire perché usurati e danneggiati. Considerato che alcuni degli esami previsti risultano di particolare importanza per le comunità isolane in quanto molti pazienti seguono terapie continuative e periodiche, si richiede l’immediata risoluzione delle problematiche sopra esposte ovvero il ripristino/l’avvio a pieno regime del servizio di telemedicina.
Tra le criticità relative ai servizi di assistenza sanitaria prestati dai Presidi di Continuità Assistenziale dell’Asp n.5 nelle Isole minori dell’arcipelago si fa, inoltre, riferimento all’impossibilità da parte del personale medico in servizio, ad essere reperibile telefonicamente quando impegnato in visite domiciliari poiché, in alcuni presidi, non risulta attivo alcun servizio di trasferimento di chiamata, necessario a garantire la reperibilità h24 del medico di turno.
Bisogna, altresì, provvedere alla sostituzione delle apparecchiature mediche in dotazione ai Presidi di C.A. malfunzionanti e usurate al fine di garantire adeguate ed ottimali prestazioni da parte del servizio, considerando che gli stessi Presidi costituiscono l’unica struttura sanitaria presente sull’Isola non essendovi alcun presidio ospedaliero.
Occorre, ancora, programmare corsi di aggiornamento del personale destinato nelle isole alla luce dell’ampia casistica cui lo stesso è chiamato a fare fronte e procedere alla revisione e/o sostituzione di automezzi (anche a trazione elettrica, nei casi di Stromboli e Panarea) a servizio del personale medico ed ambulanze presenti nelle singole realtà.
Presidi di Guardia Medica Turistica:
Il servizio deve essere attivato dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno e prestato h24 in tutte le isole dell’arcipelago, sedi di continuità assistenziale – in aggiunta al servizio di Guardia Medica, operativa tutto l’anno con un solo medico di turno.
Si sottolinea l’importanza del suddetto servizio in quanto garantisce una seconda unità medica – indispensabile nel periodo di maggior afflusso turistico per affrontare le molteplici e diverse situazioni di emergenza-urgenza – e maggiore assistenza per gli isolani ed i tanti villeggianti che scelgono di soggiornare nell’arcipelago.
Si rammenta che due delle Isole interessate a questo servizio sono Isole vulcaniche attive e come dimostrati dai numerosi recenti eventi, spesso le strutture sanitarie sono oggetto di allertamento conseguente ai fenomeni di vulcanesimi attivi.
P.T.E. Isola di Salina (Santa Marina Salina):
Si chiede la realizzazione di un modello di Presidio Sanitario in grado di assicurare efficacemente il mantenimento dei livelli minimi delle prestazioni essenziali ovvero di garantire l’assistenza nelle emergenze-urgenze, la continuità delle cure (dimissioni protette, terapia domiciliare, A.D.I., punto prelievi), l’assistenza domiciliare, un processo organizzativo integrato Ospedale-territorio anche attraverso l’ausilio degli strumenti di telemedicina e con la presenza, in loco, di medici ed infermieri adeguatamente formati.
Interventi a sostegno dei soggetti affetti da dipendenze patologiche:
Interventi a sostegno dei soggetti affetti da dipendenze patologiche:
Attualmente, il Servizio Sociale comunale ha in carico un numero ragguardevole di utenti che necessitano di uno specifico percorso per la riabilitazione ed il reinserimento assistito in società tramite la definizione e l’avvio di un progetto terapeutico coerente con la valutazione diagnostica e rispondente alla domanda di aiuto della persona.
La condizione di insularità e la conseguente difficoltà logistica di collegamento con la terraferma non facilitano il compito degli operatori ed ostacolano sensibilmente il percorso di cura in quanto incidono negativamente sulla già labile motivazione degli utenti che, spesso, abbandonano il percorso alle prime fasi vanificandone efficacia e risultati.
Considerato il bisogno di stabilità nelle cure, elemento essenziale per l’efficacia della terapia, appare confermata la necessità di garantire un servizio di cura accessibile e continuativo ai fruitori di tali prestazioni tramite un potenziamento del servizio per le tossicodipendenze in ambito locale.
Pertanto, si ribadisce la necessità di attivare un servizio destinato alla prevenzione e cura delle dipendenze sul territorio comunale, a cadenza settimanale, con l’ausilio del Ser.T. di Milazzo- affinché vengano garantite la continuità degli interventi, l’attività di monitoraggio e contrasto del fenomeno ed il pieno coinvolgimento della persona nella definizione degli obiettivi da raggiungere.
Punto Nascita
Alla luce di quanto espresso sino ad ora, contestualmente all’azione di potenziamento a più livelli del P.O. di Lipari, si chiede con decisione l’avvio di un percorso virtuoso di investimento e di potenziamento delle professionalità necessarie ad assicurare alle madri eoliane la possibilità non solo di partorire a Lipari ma che tali parti si realizzino in tutta sicurezza.
La situazione di incertezza ad oggi vissuta e subita, continua a mortificare fortemente le aspettative delle comunità eoliane, sottoponendo a seri disagi, di natura morale ed economica, le famiglie oltre che a chiari rischi le gestanti, future mamme ed i nascituri.
Le carenze emergenti devono essere rimosse e colmate da misure che tengano conto della peculiare collocazione territoriale dell’Ospedale di Lipari, delle sue caratteristiche di zona disagiata e della necessità di disporre della presenza in loco costante e continuativa di un adeguato numero di personale qualificato e competente in grado di garantire quantomeno i profili prioritari operanti nel punto nascita: ostetrici e ginecologi, infermieri, anestesisti e rianimatori, pediatri e neonatologi. Il processo assistenziale connesso a travaglio/parto/nascita è fisiologico ma improvvisamente, come ben sapete, può diventare gravemente patologico. Non si tratta di numeri ma di sicurezza. Sia in termini di risorse umane specializzate e professioniste – in grado di gestire le eventuali emergenze ostetrico-ginecologiche di una gravidanza, che di attrezzature mediche efficienti e di qualità. Quanto sopra, nel rispetto delle differenti caratteristiche strutturali e competenze professionali, in modo da garantire la massima corrispondenza tra necessità assistenziali della singola persona e appropriatezza ed efficacia dei servizi prestati.
La locale Amministrazione ha sempre sostenuto che l’Ospedale di Lipari necessita assolutamente di una deroga per il mantenimento del punto nascita e, pertanto, chiede ai competenti organi regionali che venga intrapresa un’azione legislativa seria e risolutiva che preveda la copertura finanziaria necessaria a garantire gli investimenti doverosi ed essenziali per la riapertura del Punto Nascita, soprattutto in termini di risorse umane (almeno 6 ginecologi, 6anestesisti, 4 pediatri neonatali). Le valutazioni e le scelte che la Regione farà in tal senso, non la esimono comunque dal fornire, ad un territorio come quello eoliano, una risposta.
Conclusioni
L’Amministrazione Comunale di Lipari, il Civico Consesso e la comunità eoliana tutta, chiedono alla Commissione Sanità, all’Assessorato regionale, al Ministero della Salute, al Presidente del Consiglio di impegnarsi ad affrontare e risolvere, in maniera attenta e realistica, le complesse problematiche della Sanità Eoliana la quale necessita di unità operative, mezzi e personale autonomi ed adeguati ad affrontare le emergenze e prestare assistenza qualificata in regime di ricovero. Per realizzare un’azione concreta di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nel comprensorio eoliano – comprendente anche e soprattutto l’implementazione della dotazione delle figure necessarie presso il Presidio Ospedaliero di Lipari – si ritiene, infatti, che la soluzione più idonea, in quanto zona altamente disagiata, sia il riconoscimento della piena autonomia nella gestione ed organizzazione dei servizi previsti.
Si chiede, nel frattempo, che venga rispettato e, quindi, attuato nel minor tempo possibile quanto esplicitato nell’Atto Aziendale dell’A.S.P. di Messina relativamente alla pianta organica del P.O. di Lipari ovvero la copertura dei posti attualmente vacanti con personale medico-sanitario adeguatamente formato e preparato e l’attivazione di tutti i posti letto risultanti sulla carta.
L‘Assessorato Regionale per la Salute dovrà impegnarsi ad effettuare un costante monitoraggio a 360° delle attività che verranno svolte per fornire risposte efficienti ed efficaci ai bisogni di salute della nostra popolazione, garantendo l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, valorizzando le risorse umane e strumentali disponibili e superando, ove necessario, le rigidità organizzative e di ruolo.
Pur comprendendo l’esigenza di dover operare dei tagli, non ci si stancherà mai di sostenere che, anche in condizioni di ristrettezze economiche, la rimodulazione dei servizi deve necessariamente essere fatta con criterio, nel rispetto delle leggi, analizzando gli sprechi e procedendo ai dovuti tagli laddove necessario al fine di meglio ridistribuire, di salvaguardare ed ottimizzare, in particolar modo, le esigenze assistenziali delle comunità più disagiate. E’ un vostro preciso dovere. E’ un nostro diritto inalienabile.
L’Amministrazione Comunale
Il Consiglio Comunale
La condizione di insularità e la conseguente difficoltà logistica di collegamento con la terraferma non facilitano il compito degli operatori ed ostacolano sensibilmente il percorso di cura in quanto incidono negativamente sulla già labile motivazione degli utenti che, spesso, abbandonano il percorso alle prime fasi vanificandone efficacia e risultati.
Considerato il bisogno di stabilità nelle cure, elemento essenziale per l’efficacia della terapia, appare confermata la necessità di garantire un servizio di cura accessibile e continuativo ai fruitori di tali prestazioni tramite un potenziamento del servizio per le tossicodipendenze in ambito locale.
Pertanto, si ribadisce la necessità di attivare un servizio destinato alla prevenzione e cura delle dipendenze sul territorio comunale, a cadenza settimanale, con l’ausilio del Ser.T. di Milazzo- affinché vengano garantite la continuità degli interventi, l’attività di monitoraggio e contrasto del fenomeno ed il pieno coinvolgimento della persona nella definizione degli obiettivi da raggiungere.
Punto Nascita
Alla luce di quanto espresso sino ad ora, contestualmente all’azione di potenziamento a più livelli del P.O. di Lipari, si chiede con decisione l’avvio di un percorso virtuoso di investimento e di potenziamento delle professionalità necessarie ad assicurare alle madri eoliane la possibilità non solo di partorire a Lipari ma che tali parti si realizzino in tutta sicurezza.
La situazione di incertezza ad oggi vissuta e subita, continua a mortificare fortemente le aspettative delle comunità eoliane, sottoponendo a seri disagi, di natura morale ed economica, le famiglie oltre che a chiari rischi le gestanti, future mamme ed i nascituri.
Le carenze emergenti devono essere rimosse e colmate da misure che tengano conto della peculiare collocazione territoriale dell’Ospedale di Lipari, delle sue caratteristiche di zona disagiata e della necessità di disporre della presenza in loco costante e continuativa di un adeguato numero di personale qualificato e competente in grado di garantire quantomeno i profili prioritari operanti nel punto nascita: ostetrici e ginecologi, infermieri, anestesisti e rianimatori, pediatri e neonatologi. Il processo assistenziale connesso a travaglio/parto/nascita è fisiologico ma improvvisamente, come ben sapete, può diventare gravemente patologico. Non si tratta di numeri ma di sicurezza. Sia in termini di risorse umane specializzate e professioniste – in grado di gestire le eventuali emergenze ostetrico-ginecologiche di una gravidanza, che di attrezzature mediche efficienti e di qualità. Quanto sopra, nel rispetto delle differenti caratteristiche strutturali e competenze professionali, in modo da garantire la massima corrispondenza tra necessità assistenziali della singola persona e appropriatezza ed efficacia dei servizi prestati.
La locale Amministrazione ha sempre sostenuto che l’Ospedale di Lipari necessita assolutamente di una deroga per il mantenimento del punto nascita e, pertanto, chiede ai competenti organi regionali che venga intrapresa un’azione legislativa seria e risolutiva che preveda la copertura finanziaria necessaria a garantire gli investimenti doverosi ed essenziali per la riapertura del Punto Nascita, soprattutto in termini di risorse umane (almeno 6 ginecologi, 6anestesisti, 4 pediatri neonatali). Le valutazioni e le scelte che la Regione farà in tal senso, non la esimono comunque dal fornire, ad un territorio come quello eoliano, una risposta.
Conclusioni
L’Amministrazione Comunale di Lipari, il Civico Consesso e la comunità eoliana tutta, chiedono alla Commissione Sanità, all’Assessorato regionale, al Ministero della Salute, al Presidente del Consiglio di impegnarsi ad affrontare e risolvere, in maniera attenta e realistica, le complesse problematiche della Sanità Eoliana la quale necessita di unità operative, mezzi e personale autonomi ed adeguati ad affrontare le emergenze e prestare assistenza qualificata in regime di ricovero. Per realizzare un’azione concreta di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nel comprensorio eoliano – comprendente anche e soprattutto l’implementazione della dotazione delle figure necessarie presso il Presidio Ospedaliero di Lipari – si ritiene, infatti, che la soluzione più idonea, in quanto zona altamente disagiata, sia il riconoscimento della piena autonomia nella gestione ed organizzazione dei servizi previsti.
Si chiede, nel frattempo, che venga rispettato e, quindi, attuato nel minor tempo possibile quanto esplicitato nell’Atto Aziendale dell’A.S.P. di Messina relativamente alla pianta organica del P.O. di Lipari ovvero la copertura dei posti attualmente vacanti con personale medico-sanitario adeguatamente formato e preparato e l’attivazione di tutti i posti letto risultanti sulla carta.
L‘Assessorato Regionale per la Salute dovrà impegnarsi ad effettuare un costante monitoraggio a 360° delle attività che verranno svolte per fornire risposte efficienti ed efficaci ai bisogni di salute della nostra popolazione, garantendo l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, valorizzando le risorse umane e strumentali disponibili e superando, ove necessario, le rigidità organizzative e di ruolo.
Pur comprendendo l’esigenza di dover operare dei tagli, non ci si stancherà mai di sostenere che, anche in condizioni di ristrettezze economiche, la rimodulazione dei servizi deve necessariamente essere fatta con criterio, nel rispetto delle leggi, analizzando gli sprechi e procedendo ai dovuti tagli laddove necessario al fine di meglio ridistribuire, di salvaguardare ed ottimizzare, in particolar modo, le esigenze assistenziali delle comunità più disagiate. E’ un vostro preciso dovere. E’ un nostro diritto inalienabile.
L’Amministrazione Comunale
Il Consiglio Comunale