La condanna collettiva di gesti incivili, gravi e meno gravi, ha una precisa funzione morale- sociologica, volta a rafforzare il senso civico e la responsabilità per il rispetto delle regole.
La Consulta giovanile è stata sempre molto sensibile al tema della violenza, in ogni sua forma.
In diverse episodi, infatti, si è trovata a condannare pubblicamente atti di vandalismo (pensiamo allo sfregio della pensilina di canneto), atti intimidatori (in occasione dell’incendio di un furgone di proprietà di una piccola azienda, e più recentemente in occasione dell’atto intimidatorio nei confronti del Presidente del Bio-distretto).
Vogliamo ricordare poi la campagna di informazione e sensibilizzazione organizzata contro la “microcriminalità”, che ci ha visti esposti il prima linea, in un momento in cui i furti nell’isola si susseguivano a distanza di poche ore uno dall’altro.
Non possiamo non citare l’indagine statistica che la Consulta ha condotto sulla violenza nei confronti delle donne - la prima a fornire un dato del fenomeno sul territorio eoliano - in occasione di un’altra campagna di sensibilizzazione, sviluppatasi nell’arco di un mese, con convegni aperti alla cittadinanza, aperitivi culturali, punti informativi dislocati lungo le vie del centro e corsi di difesa personali.
Con questa premessa intendiamo rispondere alla domanda del consigliere, che riportiamo testualmente:“Se, invece di un marocchino, l’episodio avesse avuto come protagonista un nostro connazionale, sarebbe stata richiesta con altrettanta solerzia una condanna pubblica? “
Ci sembra piuttosto evidente che la Consulta abbia non solo condannato gesti incivili da parte di connazionali, ma fatto molto di più. Con azioni concrete si è spesa nel tentativo di promuovere la cultura del senso civico e della legalità, affrontando a viso aperto i propri compaesani, e tra questi a volte, conoscenti, ed amici.
L’invito che abbiamo rivolto alla comunità marocchina, infine, ha intenzioni tutt’altro che discriminatorie, è scevro da pregiudizi di sorta e sincero. Va nella direzione della condivisione di valori etici e morali del vivere comune. E’ un appello alla collaborazione, tra cittadini di provenienze ed origini diverse, per un unico risultato: il rispetto della persona umana.
Chiudiamo questo intervento con una nota del Direttore di Eolienews, Salvatore Sarpi, a margine del nostro comunicato e che riportiamo testualmente.“Nel condividere in pieno il comunicato della Consulta giovanile evidenziamo che noi di Eolienews - così come riporterà domani anche la Gazzetta del sud - siamo stati contattati da diversi esponenti della comunità marocchina di Lipari che, sconcertati da quanto è accaduto - hanno condannato il vile episodio e solidarizzato con la giovane e con la sua famiglia”
Tanto era dovuto, per ristabilire un po’ di verità.
Consulta giovanile del Comune di Lipari
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