La notizia della positività del presidente Nicola Zingaretti ha indotto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a contattare subito i sanitari, come stabilito dal protocollo. Mercoledì pomeriggio, infatti, Musumeci è stato seduto accanto a Zingaretti, durante il vertice sul Coronavirus tenutosi a Roma a Palazzo Chigi. Il presidente Musumeci non ha alcun sintomo ed è in ottima salute, ma ha deciso di rimanere in isolamento volontario a casa propria. Dovrà controllare la temperatura corporea due volte al giorno ed effettuare un tampone mercoledì prossimo.
“È una scelta di prudenza doverosa verso gli altri prima ancora che verso me stesso” ha dichiarato il governatore dell’Isola. “Pazienza. Continuerò a coordinare l'attività del governo regionale e della macchina amministrativa da casa mediante il contatto telefonico. Non ci possiamo fermare neppure per un giorno!”
E sullo sbarco a Messina dei passeggeri della nave da crociera Opera della Msc, rifiutati da Malta.: “La scelta dell'Unità di crisi e del ministero dell’Interno appare non improntata a spirito di responsabilità. A Roma cercano a parole la collaborazione con le Regioni, ma nei fatti agiscono con arroganza. Ne prendiamo atto, ma non ci rassegniamo”
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sabato 7 marzo 2020
Bando nazionale "Fermenti" : in graduatoria proposta di un gruppo di giovani di Lipari
(di Bartolomeo Favaloro) In un periodo di massimo fermento, ove la cronaca quotidiana sembra non avere spazio per le buone notizie, è con soddisfazione che annunciamo l’inizio di una pagina di opportunità a livello nazionale.
E’ giunta infatti in questi giorni la notizia dell’entrata in graduatoria, tra i progetti accoglibili, della nostra idea progettuale che vede protagonista la forza della rete nonché la sinergia con il territorio Eoliano per la realizzazione di idee pratiche volte allo sviluppo dello stesso. Il futuro necessita di protagonisti giovani ed è sull’indirizzo di quest’ottica che abbiamo operato nel partecipare al bando nazionale Fermenti, riuscendo ad essere annoverati tra i 151 Gruppi Informali proponenti su scala nazionale ritenuti idonei allo sviluppo successivo per il finanziamento della promozione territoriale e quindi nazionale.
https://www.fermenti.gov.it/media/1203/approvazione-graduatoria-decreto-176_2020.pdf
https://www.fermenti.gov.it/media/1203/approvazione-graduatoria-decreto-176_2020.pdf
Coronavirus, l’aggiornamento del 7 marzo in Sicilia: Salgono a due i positivi a Messina e provincia, nessun paziente in terapia intensiva.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 7 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 35 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, *uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare.
Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo, pertanto è stato dimesso.
Si chiarisce, ancora una volta, che tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
*Rispetto ai dati diffusi dalla Regione dobbiamo evidenziare che sono due i casi a Messina e provincia. Oltre all'uomo di Sant'Agata Militello è risultato positivo un anziano a Messina.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 35 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, *uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare.
Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo, pertanto è stato dimesso.
Si chiarisce, ancora una volta, che tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
*Rispetto ai dati diffusi dalla Regione dobbiamo evidenziare che sono due i casi a Messina e provincia. Oltre all'uomo di Sant'Agata Militello è risultato positivo un anziano a Messina.
8 MARZO 2020: “IN VIAGGIO CON LIBERTY LINES SPENDI LA META’ ”
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L’offerta è valida su tutti i collegamenti e per i soli viaggi effettuati in data 8 Marzo 2020.
Maggiori dettagli della Promo sono consultabili sul sito della Compagnia www.libertylines.it
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Buon Compleanno!
Auguri a Katia Iacono, Federica Bambaci, Carmelo Beninati, Edoardo Lauria, Sara Quadara, Simona Tunesi, Beatrice Fassi, Samanta Marzo, Gianluca Famularo, Simonetta Longo
Carenza di organico all'ospedale di Lipari. La lettera del Comitato " L'ospedale di Lipari non si tocca"
Gentile Direttore, a nome del Comitato "l'Opedale di Lipari non si tocca" inoltriamo copia della lettera sulla carenza di organico riscontrata presso il nostro ospedale.
Tale lettera è stata da noi inviata al Direttore dell' Asp 5 ed in copia per conoscenza, ai componenti del suo staff strategico e ad alcuni dirigenti della Asp5, che supportano la Direzione strategica nel processo di valutazione e pianificazione delle scelte da questa Asp individuate, analizzate, e poi di conseguenza attuate.
Per conoscenza tale documento viene anche inviato all' assessore regionale alla Salute dott. Razza. Un caro saluto
Per conoscenza tale documento viene anche inviato all' assessore regionale alla Salute dott. Razza. Un caro saluto
In data 30 Dicembre 2019, si è tenuta a Lipari un’assemblea cittadina, convocata dai rappresentanti di diverse associazioni locali allarmate dal continuo depotenziamento dell’ospedale e in generale dalle sempre maggiori carenze dell’assistenza sanitaria pubblica alle Isole Eolie.
L’incontro ha visto la partecipazione di almeno 300 persone, mentre alcune migliaia hanno seguito la diretta online, segnalando che la preoccupazione attorno allo stato della sanità pubblica locale permea tutta la Comunità Eoliana.
In esito all’assemblea si è formato un comitato di cittadini, con l’obiettivo di raccogliere dati e bisogni, interloquendo con tutti gli attori interessati, di coinvolgere la cittadinanza e di promuovere tutte le necessarie iniziative per la tutela del diritto alla salute nel territorio eoliano.
L’incontro ha visto la partecipazione di almeno 300 persone, mentre alcune migliaia hanno seguito la diretta online, segnalando che la preoccupazione attorno allo stato della sanità pubblica locale permea tutta la Comunità Eoliana.
In esito all’assemblea si è formato un comitato di cittadini, con l’obiettivo di raccogliere dati e bisogni, interloquendo con tutti gli attori interessati, di coinvolgere la cittadinanza e di promuovere tutte le necessarie iniziative per la tutela del diritto alla salute nel territorio eoliano.
Dalla nostra indagine è emersa una situazione di grave disagio dell’utenza e di carenza dei servizi rispetto ai livelli essenziali di assistenza previsti dalla legge. Sottolineiamo qui alcuni punti di cui Lei e’ certamente a conoscenza.
Per quanto riguarda la pianta organica, queste sono alcune delle criticità che abbiamo rilevato:
- l’unico ortopedico in servizio è stato assente per più di un mese senza essere sostituito
- in ospedale al momento sono effettivamente in servizio solo 2 anestesisti, mentre ne sarebbero necessari almeno 4 per poter garantire le debite turnazioni e reperibilità
- è presente un solo cardiologo. Una convenzione con il Papardo, garantisce per 3 giorni a settimana la presenza di un cardiologo di ausilio, ma certo non basta a garantire la continuità del servizio.
- i chirurghi in atto sono 4, mentre dovrebbero almeno essere 6 per garantire la reperibilità e le turnazioni
- i tecnici radiologi sono 3, mentre dovrebbero essere almeno 5
- i medici radiologi sono soltanto 2, mentre dovrebbero essere almeno 4
- c’ è un solo medico nefrologo, mentre dovrebbero essere almeno 2
- in medicina generale ci sono 4 medici, mentre dovrebbero essere almeno 6
- in servizio attualmente ci sono soltanto 32 infermieri su circa 65 previsti dalla vecchia pianta organica
- ci sono in servizio soltanto 2 Oss.
- in ospedale al momento sono effettivamente in servizio solo 2 anestesisti, mentre ne sarebbero necessari almeno 4 per poter garantire le debite turnazioni e reperibilità
- è presente un solo cardiologo. Una convenzione con il Papardo, garantisce per 3 giorni a settimana la presenza di un cardiologo di ausilio, ma certo non basta a garantire la continuità del servizio.
- i chirurghi in atto sono 4, mentre dovrebbero almeno essere 6 per garantire la reperibilità e le turnazioni
- i tecnici radiologi sono 3, mentre dovrebbero essere almeno 5
- i medici radiologi sono soltanto 2, mentre dovrebbero essere almeno 4
- c’ è un solo medico nefrologo, mentre dovrebbero essere almeno 2
- in medicina generale ci sono 4 medici, mentre dovrebbero essere almeno 6
- in servizio attualmente ci sono soltanto 32 infermieri su circa 65 previsti dalla vecchia pianta organica
- ci sono in servizio soltanto 2 Oss.
Queste carenze di organico determinano un pericoloso sovraccarico dell'attività lavorativa del personale medico, infermieristico ed ausiliario, che non può rispettare turni, riposi e limiti al lavoro notturno; le sostituzioni in caso di malattia o ferie, come previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva nazionale, sono molto difficili. Tutto questo per noi utenti si traduce in una sequenza di ritardi, cancellazioni, prestazioni parziali che di fatto negano il nostro diritto a essere curati, e aumentano le fragilità di chi ha bisogno di assistenza medica.
Oltre alle carenze della pianta organica, abbiamo riscontrato enormi problemi nell'approvvigionamento di prodotti e dispositivi farmaceutico-ospedalieri e anche di componenti dei macchinari.
A tal proposito sarebbero necessarie procedure più snelle e percorsi più trasparenti al fine di evitare inutili rallentamenti che gravano sull’utenza finale e creano disagio al personale ospedaliero.
A tal proposito sarebbero necessarie procedure più snelle e percorsi più trasparenti al fine di evitare inutili rallentamenti che gravano sull’utenza finale e creano disagio al personale ospedaliero.
L’inadeguatezza dell’attuale livello di assistenza è a maggior ragione evidente se si considera che l’utenza potenziale dell’ospedale non va calcolata solo sulla popolazione formalmente residente, ma anche sui flussi turistici che caratterizzano il territorio eoliano: basti considerare che in un anno si sfiora il mezzo milione di presenze, con picchi di presenze giornaliere nell’ordine delle 50 mila persone nel periodo estivo.
A ciò si aggiunga che l’ospedale è posto a servizio di un’area ad elevato rischio sismico e vulcanologico, spesso isolata dalla terraferma (in media per circa 25-30 giorni l’anno) a causa del maltempo, che impedisce sia i collegamenti marittimi che quelli in elicottero.
A ciò si aggiunga che l’ospedale è posto a servizio di un’area ad elevato rischio sismico e vulcanologico, spesso isolata dalla terraferma (in media per circa 25-30 giorni l’anno) a causa del maltempo, che impedisce sia i collegamenti marittimi che quelli in elicottero.
Ci è sembrato opportuno evidenziare questa situazione proprio adesso che è in itinere la redazione della pianta organica, che dovrebbe essere completata entro il 31 marzo. Riteniamo che parte delle problematiche qui esposte - in particolare per ciò che riguarda il personale sanitario - necessitino in questa fase della giusta considerazione.
Apprendiamo dalla stampa che con decreto 112/2020 dell'Assessore Regionale per la salute è stato approvato il nuovo Atto Aziendale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina
Sappiamo che la giunta si è espressa favorevolmente sull’Atto, e contiamo quindi su una copertura finanziaria adeguata a garantire almeno i servizi necessari, sempre nel rispetto dei LEA.
Sappiamo che la giunta si è espressa favorevolmente sull’Atto, e contiamo quindi su una copertura finanziaria adeguata a garantire almeno i servizi necessari, sempre nel rispetto dei LEA.
In questa delicata fase, chiediamo a Lei e al suo staff strategico, così come ai dirigenti e ai dipendenti ASP coinvolti nei lavori, di concordare con noi un incontro per poter discutere nel dettaglio i problemi evidenziati. Crediamo che sia necessario a questo punto
un confronto costruttivo con la cittadinanza, volto alla ricerca di soluzioni che possano garantire il fondamentale diritto alla salute e la continuità assistenziale ai cittadini eoliani.
Confidando in un Suo tempestivo riscontro, Le porgiamo i nostri cordiali saluti.
Il Comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca"
Pomice: VIAGGIO ALL'INFERNO (sesta e ultima parte)
Estratto: da “La Storia della Pomice” volume II, di Giuseppe La Greca, edizioni del Centro Studi Eoliano, 2008
Le condizioni del lavoro, l'attività Industriale, la regolamentazione e la commercializzazione della Pomice nell’ottocentoRispetto al ‘900 sono frammentarie le informazioni che abbiamo sulle condizioni degli operai, l’attività di estrazione della pomice e la sua commercializzazione.
Nel corso del ‘700 e ‘800 lo sfruttamento dei giacimenti pomiciferi era limitato alla produzione della pomice in pezzi, con qualche accenno verso la fine dell’800 alla pezzame, alla rasaglia ed alla stracquatura.
PARTE I – LE CONDIZIONI DEL LAVORO
La condizione dei lavoratori nell’800.
Conosciamo poco la condizione dei lavoratori nel corso dell’800, alcune descrizioni sono contenute nelle testimonianze storiche viste nei precedenti capitoli e pertanto non li riportiamo in questa sede.
La prima testimonianza diretta sulle condizioni economiche e sociali dei lavoratori della pomice, riscontrabili a Lipari, sono contenute nelle condizioni stabilite per la concessione dei demani sin dal 1881.
Un articolo specifico era rivolto al mondo del lavoro. La lettura dello stesso ci dà uno spaccato dell’attività lavorativa.
Ai lavoratori, individuati come “naturali dell’isola” era riconosciuta, anche in presenza del Concessionario, la possibilità di poter far uso di alcune delle qualità di pomice che si estraevano dalla cave per l’esclusivo uso interno (realizzazione di fabbricati a Lipari), con preventiva autorizzazione da parte del Comune di Lipari. Con il contratto il concessionario si obbligava ad ammettere allo scavo della pietra pomice tutti i naturali, previo permesso scritto (che non poteva essere negato). Gli operai, di contro, dovevano cedere al concessionario tutto il materiale cavato secondo gli usi e le consuetudini locali, e con i prezzi stabiliti nel capitolato.
Alla lavorazione della pietra pomice dovevano essere ammessi soltanto lavoranti ed operai del Comune di Lipari con l’esclusione di ogni macchinario. Unica eccezione: lo sciopero, in questi casi, e nei casi in cui la produzione era al di sotto della quantità ritenuta minima dal concessionario, potevano essere utilizzati sia le macchine che operaio esterni al territorio comunale.
La norma fissava, anche, un tetto massimo di produttività ed una qualche forma di contingentamento.
(….).
Dalla lettura dei diversi contratti di concessione apprendiamo che gli operai lavoravano in piccole squadre, quasi sempre a carattere familiare, senza una organizzazione precisa, sottoposti a qualsiasi tipo di rischio, senza alcuna garanzia di un reddito anche minimo.
Attraverso una delibera del 1899 possiamo comprendere come i rischi legati ai lavori in galleria erano tanti e in molti casi mortali. Ma cosa succedeva alle famiglie? quali risorse avevano per sopravvivere alla perdita dell’unico produttore di reddito del nucleo familiare?
Riportiamo la domanda della signora Portelli Antonia per il condono del pagamento del diritto di percezione sulla Pomice.
(…) Il presidente fa dare lettura dal segretario della seguente domanda all’On.le consiglio comunale di Lipari.
E’ troppo recente l’immane sventura toccata alla supplicante, perché non occorra di ricordarla a questo onorevole consiglio comunale. La vedova, che ora ricorre alla pietà di questa rappresentanza, era la moglie di Portelli Giovanni di Nicolò Antonino, escavatore di pomice, ed oggi, dopo che l’abisso inghiottì tanto immaturamente il suo povero consorte, dopo quest’altra vittima del sudato lavoro, essa è rimasta sola a piangere e pregare sul capo del suoi quattro orfanelli, di cui il quarto porta ancora in seno, ed il secondo è cretino.
Resto sola ed afflitta, ed anche povera, e dovrà sopperire agli imprescindibili bisogni della sua famiglia, al pane dei suoi figliuoli.
Nulla tenente com’è essa sentiva ancora più amaramente il disastro del quale è stata colpita; ed è in tanto lutto che ella si augura di non ricorrere invano a questo on.le consenso, al quale chiede solamente il condono di quelle lire 137,73 che il disgraziato suo marito dovea al Comune per diritto di percezione sull’escavazione di pietra pomice, cioè per i mesi di novembre e dicembre 1898 lire 37,73 e da gennaio fino al 21 marzo 1899 lire 100.
Questa sventurata che in nessun caso potrebbe pagare il debito del povero morto, benedirà la santa opera del consiglio comunale ed instillerà nel cuore dei suoi orfanelli quella riconoscenza di cui esso certamente vorrà rendersi meritevole. Lipari, 28 marzo 1899.
Antonia Portelli di Gaetano.Il consiglio naturalmente approvo la domanda all’unanimità. La somma fu trasferita tra le quote inesigibili.
Un ulteriore caso molto simile si trova nella seduta del consiglio comunale del 13 marzo 1906, avente per oggetto: esonero del diritto di percezione sulla pomice dovuta dal fu Villanti Gaetano. (…).
Le condizioni del lavoro, l'attività Industriale, la regolamentazione e la commercializzazione della Pomice nell’ottocentoRispetto al ‘900 sono frammentarie le informazioni che abbiamo sulle condizioni degli operai, l’attività di estrazione della pomice e la sua commercializzazione.
Nel corso del ‘700 e ‘800 lo sfruttamento dei giacimenti pomiciferi era limitato alla produzione della pomice in pezzi, con qualche accenno verso la fine dell’800 alla pezzame, alla rasaglia ed alla stracquatura.
PARTE I – LE CONDIZIONI DEL LAVORO
La condizione dei lavoratori nell’800.
Conosciamo poco la condizione dei lavoratori nel corso dell’800, alcune descrizioni sono contenute nelle testimonianze storiche viste nei precedenti capitoli e pertanto non li riportiamo in questa sede.
La prima testimonianza diretta sulle condizioni economiche e sociali dei lavoratori della pomice, riscontrabili a Lipari, sono contenute nelle condizioni stabilite per la concessione dei demani sin dal 1881.
Un articolo specifico era rivolto al mondo del lavoro. La lettura dello stesso ci dà uno spaccato dell’attività lavorativa.
Ai lavoratori, individuati come “naturali dell’isola” era riconosciuta, anche in presenza del Concessionario, la possibilità di poter far uso di alcune delle qualità di pomice che si estraevano dalla cave per l’esclusivo uso interno (realizzazione di fabbricati a Lipari), con preventiva autorizzazione da parte del Comune di Lipari. Con il contratto il concessionario si obbligava ad ammettere allo scavo della pietra pomice tutti i naturali, previo permesso scritto (che non poteva essere negato). Gli operai, di contro, dovevano cedere al concessionario tutto il materiale cavato secondo gli usi e le consuetudini locali, e con i prezzi stabiliti nel capitolato.
Alla lavorazione della pietra pomice dovevano essere ammessi soltanto lavoranti ed operai del Comune di Lipari con l’esclusione di ogni macchinario. Unica eccezione: lo sciopero, in questi casi, e nei casi in cui la produzione era al di sotto della quantità ritenuta minima dal concessionario, potevano essere utilizzati sia le macchine che operaio esterni al territorio comunale.
La norma fissava, anche, un tetto massimo di produttività ed una qualche forma di contingentamento.
(….).
Dalla lettura dei diversi contratti di concessione apprendiamo che gli operai lavoravano in piccole squadre, quasi sempre a carattere familiare, senza una organizzazione precisa, sottoposti a qualsiasi tipo di rischio, senza alcuna garanzia di un reddito anche minimo.
Attraverso una delibera del 1899 possiamo comprendere come i rischi legati ai lavori in galleria erano tanti e in molti casi mortali. Ma cosa succedeva alle famiglie? quali risorse avevano per sopravvivere alla perdita dell’unico produttore di reddito del nucleo familiare?
Riportiamo la domanda della signora Portelli Antonia per il condono del pagamento del diritto di percezione sulla Pomice.
(…) Il presidente fa dare lettura dal segretario della seguente domanda all’On.le consiglio comunale di Lipari.
E’ troppo recente l’immane sventura toccata alla supplicante, perché non occorra di ricordarla a questo onorevole consiglio comunale. La vedova, che ora ricorre alla pietà di questa rappresentanza, era la moglie di Portelli Giovanni di Nicolò Antonino, escavatore di pomice, ed oggi, dopo che l’abisso inghiottì tanto immaturamente il suo povero consorte, dopo quest’altra vittima del sudato lavoro, essa è rimasta sola a piangere e pregare sul capo del suoi quattro orfanelli, di cui il quarto porta ancora in seno, ed il secondo è cretino.
Resto sola ed afflitta, ed anche povera, e dovrà sopperire agli imprescindibili bisogni della sua famiglia, al pane dei suoi figliuoli.
Nulla tenente com’è essa sentiva ancora più amaramente il disastro del quale è stata colpita; ed è in tanto lutto che ella si augura di non ricorrere invano a questo on.le consenso, al quale chiede solamente il condono di quelle lire 137,73 che il disgraziato suo marito dovea al Comune per diritto di percezione sull’escavazione di pietra pomice, cioè per i mesi di novembre e dicembre 1898 lire 37,73 e da gennaio fino al 21 marzo 1899 lire 100.
Questa sventurata che in nessun caso potrebbe pagare il debito del povero morto, benedirà la santa opera del consiglio comunale ed instillerà nel cuore dei suoi orfanelli quella riconoscenza di cui esso certamente vorrà rendersi meritevole. Lipari, 28 marzo 1899.
Antonia Portelli di Gaetano.Il consiglio naturalmente approvo la domanda all’unanimità. La somma fu trasferita tra le quote inesigibili.
Un ulteriore caso molto simile si trova nella seduta del consiglio comunale del 13 marzo 1906, avente per oggetto: esonero del diritto di percezione sulla pomice dovuta dal fu Villanti Gaetano. (…).
Erosione, la Regione si doterà di un Piano per proteggere le coste.
Entro quattro mesi la Regione metterà a punto una strategia complessiva per intervenire su tutti quei tratti costieri maggiormente aggrediti dalle mareggiate e che presentano un sensibile arretramento. A redigere il “Piano regionale contro l'erosione costiera”, voluto dal presidente Nello Musumeci, sarà l'Ufficio del Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, guidato dallo stesso governatore siciliano. La Struttura diretta da Maurizio Croce, che potrà adottare come parametro di riferimento le “Linee guida nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti climatici”, sarà chiamata a operare un monitoraggio a tappeto delle coste dell'Isola per individuare priorità e tipologia degli strumenti da adottare.
«Dovrà essere - spiega il presidente Musumeci - un Piano operativo a tutti gli effetti, che ci consenta di agire velocemente e con la massima efficacia. Dopo avere messo a punto il Contratto di costa per la zona del Messinese, già entrato nella sua fase realizzativa, occorre pensare a una grande operazione di risanamento di tutti i litorali della Sicilia che, dopo il Veneto, è la regione con la più alta urbanizzazione a rischio proprio per la presenza di una densa popolazione lungo le coste delle sue più grandi città. Rimuovere le cause dell'erosione marina e ripristinare le condizioni naturali è necessario, anzitutto, per questioni di sicurezza, ma comporta anche la salvaguardia dell'economia dei territori rivieraschi obiettivo di flussi turistici proprio grazie alle loro spiagge che, in molti casi, vedono ridurre la loro superficie anno dopo anno».
Per la prossima settimana, negli uffici della Struttura commissariale antidissesto, è stata convocata una prima riunione per mettere mano al Piano.
«Dovrà essere - spiega il presidente Musumeci - un Piano operativo a tutti gli effetti, che ci consenta di agire velocemente e con la massima efficacia. Dopo avere messo a punto il Contratto di costa per la zona del Messinese, già entrato nella sua fase realizzativa, occorre pensare a una grande operazione di risanamento di tutti i litorali della Sicilia che, dopo il Veneto, è la regione con la più alta urbanizzazione a rischio proprio per la presenza di una densa popolazione lungo le coste delle sue più grandi città. Rimuovere le cause dell'erosione marina e ripristinare le condizioni naturali è necessario, anzitutto, per questioni di sicurezza, ma comporta anche la salvaguardia dell'economia dei territori rivieraschi obiettivo di flussi turistici proprio grazie alle loro spiagge che, in molti casi, vedono ridurre la loro superficie anno dopo anno».
Per la prossima settimana, negli uffici della Struttura commissariale antidissesto, è stata convocata una prima riunione per mettere mano al Piano.
venerdì 6 marzo 2020
Primo caso di contagio da coronavirus in provincia di Messina.
(fonte: gazzetta del sud) Primo caso di contagio da coronavirus in provincia di Messina.
Si tratta di un 52enne di Sant’Agata di Militello, tornato pochi giorni fa nel centro nebroideo da Roma, dove aveva seguito un corso d’aggiornamento.
L'uomo, da giorni, si trovava in isolamento volontario, perché presentava sintomi influenzali. Nella mattinata di oggi, a causa di un peggioramento delle sue condizioni, era stato disposto il trasferimento al Cutroni Zodda per effettuare il tampone, risultato positivo.
Il sindaco di S. Agata di Militello, Bruno Mancuso, ha dichiarato: “Ho preso già contatti con i familiari, che stanno seguendo il protocollo, stanno tutti bene al momento. Siamo già a lavoro per attuare quanto disposto dai protocolli sanitari in casi come questo.”
L'uomo, da giorni, si trovava in isolamento volontario, perché presentava sintomi influenzali. Nella mattinata di oggi, a causa di un peggioramento delle sue condizioni, era stato disposto il trasferimento al Cutroni Zodda per effettuare il tampone, risultato positivo.
Il sindaco di S. Agata di Militello, Bruno Mancuso, ha dichiarato: “Ho preso già contatti con i familiari, che stanno seguendo il protocollo, stanno tutti bene al momento. Siamo già a lavoro per attuare quanto disposto dai protocolli sanitari in casi come questo.”
Comune diventerà proprietario delle due tensostrutture. Contenzioso verso la chiusura
Il Comune di Lipari diventerà proprietario delle
due tensostrutture, ubicate in prossimità del parcheggio multipiano e che, dal
2013, ospitano, annualmente, i carristi impegnati nella realizzazione del
Carnevale eoliano e per le quali si era instaurato un contenzioso con MS Tenda,
la società che le aveva, a suo tempo, noleggiate all’ente, durante
l’amministrazione presieduta da Mariano Bruno.
La giunta Giorgianni, ottenuto l’okay dell’organismo di mediazione, per chiudere il contenzioso e acquistare le due strutture, ha dato mandato al dirigente del primo settore per la sottoscrizione del verbale di mediazione.
L’operazione sarà chiusa versando alla MS Tenda 100mila euro: 65mila per l’acquisto, 35mila per chiudere il contenzioso e per le spese legali.
La giunta Giorgianni, ottenuto l’okay dell’organismo di mediazione, per chiudere il contenzioso e acquistare le due strutture, ha dato mandato al dirigente del primo settore per la sottoscrizione del verbale di mediazione.
L’operazione sarà chiusa versando alla MS Tenda 100mila euro: 65mila per l’acquisto, 35mila per chiudere il contenzioso e per le spese legali.
Musumeci riceve ambasciatore italiano in Giappone
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevuto a Palazzo Orleans l’ambasciatore italiano in Giappone, Giorgio Starace. Nel lungo e cordiale colloquio, si è discusso dell’interesse che la comunità nipponica manifesta verso le produzioni enogastronomiche siciliane, che alimentano un’intensa attività commerciale. La passione per i giapponesi è anche la lirica e, in questo contesto, è stato ipotizzato di organizzare, a Tokyo, alcuni spettacoli con i Teatri Massimo di Palermo e Catania. La rappresentazione della struttura etnea potrebbe essere inserita all’interno del festival in omaggio a Bellini. A causa dell’emergenza coronavirus è stata rimandata, invece, la serata dedicata alla Sicilia che si sarebbe dovuta svolgere all’ambasciata italiana in Giappone ad aprile.
Come erano le Eolie ..e gli eoliani
Nelle foto di oggi
1) Da sx: Caterina Persiani, nascosto (?), Nico Zanca, Maurizio Ferrara, Leonardo Merlino, Simona, Santi Cataliotti, Giacomo Corda, Sabrina Casali, Nunzio Li Donni, Liborio Cataliotti
2) 1) 1956 - Umberto Mirabito (Croscheta) in azione al vecchio S. Lucia
2) 1) 1956 - Umberto Mirabito (Croscheta) in azione al vecchio S. Lucia
3) Il piroscafo Eolo a Sottomonastero
4) Una formazione del S. Calogero.
In alto da sx: G. La Greca, Lo Schiavo, Lo Schiavo M., P. Leone, G. Mannello, N. Li Donni, Ziino, Acquaro Silvio., M. Valenti
In basso da sx: Li Donni., Di Maggio M., B. Bonino, S. Sarpi, Li Donni, B. Greco, Villanti D.
Coronavirus: l’aggiornamento al 6 marzo dei casi in Sicilia. Da oggi esame dei tamponi all'ospedale di Barcellona
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (venerdì 6 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 547 tamponi, di cui 511 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 24 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 7 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania e uno a Enna) di cui nessuno in terapia intensiva, mentre 17 sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Evidenziamo, infine, che da oggi, presso il laboratorio di patologia molecolare dell'Ospedale "Cutroni-Zodda" di Barcellona PG, dell'ASP di Messina, sarà possibile esaminare i tamponi prelevati a pazienti per i quali ci sia il sospetto di contagio da Coronavirus.
I nuovi Kit di analisi acquistati permettono di avere il responso dopo sei ore.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Evidenziamo, infine, che da oggi, presso il laboratorio di patologia molecolare dell'Ospedale "Cutroni-Zodda" di Barcellona PG, dell'ASP di Messina, sarà possibile esaminare i tamponi prelevati a pazienti per i quali ci sia il sospetto di contagio da Coronavirus.
I nuovi Kit di analisi acquistati permettono di avere il responso dopo sei ore.
Vico Bandiera a Lipari...eternamente senz'acqua. Lettera aperta dei residenti.
Riceviamo e pubblichiamo :
Vico bandiera è il vicolo che si interseca con la via Maddalena, la quale parte dalla piazzetta di San Bartolomeo e sbocca davanti all’Hotel Giardino sul Mare.In questo luogo vivono famiglie con disabili, i quali dispongono di comma 3 art.3 di gravità della legge 104/92, che si trovano costrette ad affrontare ogni mese problemi di ogni sorta legati alla scarsa erogazione idrica.
Pur essendo al corrente di ciò l’amministrazione comunale non si è adoperata in alcun modo per risolvere il problema, costringendo le suddette famiglie a vivere senz’acqua per settimane senza avere la possibilità di svolgere le più semplici azioni quotidiane.
Gli scriventi hanno quindi dovuto spesso far ricorso al servizio con autobotte, pagando ogni qualvolta che ne usufruivano una tariffa che – seppur accessibile – non ha consentito di porre rimedio al problema idrico e non ha mitigato i disagi.
Inoltre l’ente comunale spesso e volentieri ha mancato nel rispettare il calendario di distribuzione che esso stesso stabiliva, ritardando l’erogazione per periodi superiori ai 15 giorni, specialmente durante la stagione estiva. Io stesso a causa di ciò ho dovuto richiedere, da luglio 2019 ad oggi, il servizio tramite autobotte per ben 7 volte; complice il fatto che quando l’ente in questione inviava l’acqua tramite rete il periodo di erogazione non superava le 2 ore, come accaduto il 05/03/2020 (l’erogazione è iniziata alle 22.00 circa ed è stata interrotta alle 23 della sera stessa)
In tutti questi anni di disagi nessuno dell’amministrazione, nonostante le ripetute segnalazioni a vario livello da parte degli abitanti di questo comprensorio, si è mosso per effettuare sopralluoghi o ha interloquito sul posto con noi cittadini.
In data 02/03/2020 mi sono recato presso l’ufficio idrico per effettuare l’ennesimo versamento, non appena sono arrivato mi è stato comunicato che dovevo attendere la tarda mattinata, in quanto stava per subentrare la ditta che avrebbe sostituito la Geomar; la quale aveva rinunciato alla prosecuzione del servizio.
Una volta avuto il via libera ho effettuato il versamento e, consegnata la ricevuta all’ufficio idrico, sono stato inserito nella lista e informato che avrei ricevuto il rifornimento non prima di Lunedì 09/03/2020.
Ormai le mia cisterna – dalla capienza di 7 tonnellate – è vuota da sabato 29/02/2020, con enormi disagi di carattere sanitario che non sto a elencare, in quanto sono facilmente intuibili. Al mio stesso modo, anche le famiglie vicine stanno per esaurire le scorte idriche.
Ho cercato vanamente di contattare il Sindaco, sia tramite Whatsapp che telefonicamente, senza mai ricevere risposta. Mi preme precisare che ogni anno le bollette arrivano puntualmente ma noi, che paghiamo profumatamente, non abbiamo alcun servizio.
Nemmeno la mia delicata situazione familiare, simile a quella di molti altri residenti in vico Bandiera che vivono con congiunti disabili, ci ha garantito priorità nell’erogazione di questo bene primario. Bene indispensabile in special modo adesso, a causa dell’alta preoccupazione sanitaria provocata dell’emergenza Corona Virus.
Siamo stanchi di essere presi in giro e vogliamo, anzi pretendiamo, delle risposte e delle soluzioni immediate e definitive. Siamo stanchi di andare a mendicare un servizio che ci spetta di diritto.
Chiediamo inoltre un incontro con il Sindaco, l’amministrazione e il personale tecnico e che questo si rechi in loco per la verifica e lo studio volti alla risoluzione dei problemi idrici che affligge questa zona.
Lipari 06/03/2020
Gli abitanti di Vico Bandiera
VERNUCCIO Armando
D’ANTONI Gaetana
VERNUCCIO Lidia
VERNUCCIO Riccardo Antonio
LI DONNI Aurelio
MANDARANO Trentina
COSTANZO Mario
GRECO Maria
COSTANZO Angela
COSTANZO Giuseppe
LO PRESTI Gaetana
Comune di Lipari. Disposta la chiusura il 9 marzo degli uffici comunali
(Comunicato) Si rende noto che sono state disposte le operazioni di igienizzazione e sanificazione dei locali comunali, in ottemperanza alle disposizioni nazionali, che saranno effettuate a partire da domani 7 marzo 2020.
Considerato che i suddetti interventi necessitano di una successiva adeguata areazione dei locali, data la natura delle soluzioni igienizzanti utilizzate, si comunica che lunedì 9 marzo tutti gli Uffici Comunali ricadenti nel territorio comunale saranno chiusi.
Tutte le attività comunali, compreso il ricevimento al pubblico, riprenderanno regolarmente martedì 10 marzo 2020.
L’Amministrazione Comunale
IDEE rinvia manifestazione "Donne fuori quadro", prevista per l'otto marzo
COMUNICATO - STAMPA
In sintonia con il Dpcm 4
marzo 2020 e con le disposizioni dell’Avviso Sindacale 5 marzo 2020, tutte le attività
socio-ricreative e culturali aperte al pubblico saranno temporaneamente
sospese.
Pertanto, la Manifestazione “Donne fuori quadro” inserita nella programmazione della tredicesima
edizione di Otto marzo e dintorni,
prevista per domenica 8 p.v. all’Hotel Gattopardo, verrà rinviata.
L’associazione I.Dee,
che da anni opera nel territorio comunale con l’obiettivo di trovare uno spazio
di riflessione su tematiche sociali e culturali , è solidale con quanti – in luoghi
e modi diversi - sono impegnati ad affrontare la malattia e l’isolamento.
Per questo continueremo a lavorare, perché lo spirito di
solidarietà e condivisione che ci anima non vada perduto e si arricchisca –
ogni giorno – di nuovi contenuti.
Il nostro laboratorio di IDEE è aperto
e resistente.
Restiamo umani.
Per
informazioni e contatti :
fb IDEE Lipari
e-mail : ideeassociazione@libero.it
Buon Compleanno!
Auguri a Deborah Galletta, Lucia Costanzo, Ferdinando Motta, Samuele Amendola, Pina Zagami, Zsuzsana Kerekes, Schon Tedros, Salvatore Furnari, Luca Furnari, Silvia Lodi, Mihaela Butnaru, Melissa Cappadona, Agata Sapuppo, Fabrizio Famularo, Rosa Biviano.
Coronavirus. Negativo tampone effettuato ieri su una donna della provincia di Messina.
(Comunicato) In relazione al tampone prelevato il 5 marzo dai medici dell'ASP di Messina per valutare un possibile caso di contagio da Coronavirus si comunica che dall'esame effettuato presso il laboratorio è risultato negativo.
L'ASP di Messina sta provvedendo all'acquisto di ulteriori dispositivi individuali di protezione; sono in ordine da parte della farmacia territoriale altre 2000 mascherine e i kit per effettuare i tamponi
L'ASP di Messina sta provvedendo all'acquisto di ulteriori dispositivi individuali di protezione; sono in ordine da parte della farmacia territoriale altre 2000 mascherine e i kit per effettuare i tamponi
Ricordando... Antonino Spanò e Agata Merlino.
Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Pomice: VIAGGIO ALL'INFERNO (Quinta parte)
Citazione da: Giuseppe Di Perri- La silicosi nei lavoratori dell'industria della pomice di Canneto-Lipari“Qui un operaio della pomice è considerato come un qualunque arnese di lavoro, pochissimo valutato anche quando è in piena effícienza di rendimento e poi abbandonato al suo destino e messo da parte come un limone spremuto quando non è più in grado di rendere.[...]
Sul lavoro gli operai bevono una sospensione di polvere di pomice in acqua piovana. E giacché ci troviamo in argomento volete sapere come si alimenta il nostro operaio? La mattina parte da casa e compra due filoni di pane, quattro o cinque pomidoro o albicocche o un cetriolo o un grappolo d'uva: i più fortunati, e quando possono concedersi questo lusso, comprano anche 50 grammi di mortadella e di formaggio e con questa provvista fanno due pasti: la sera tornano a casa e mangiano uno o due piatti di minestra o di minestrone; e per dopo? La misericordia di Dio che li tiene in piedi. Raramente vino perché costa troppo e rarissime volte all'anno vedono la carne perché col salario che percepiscono non è concepibile che possano nutrirsi né meglio né di più. Sapete qual'è il salario di una giornata che in genere oltrepassa sempre le otto ore e per un uomo nel pieno rendimento? Da cinque a seicento lire. I giovani di età inferiore ai 21 anni percepiscono un salario intorno alle 400 lire, le donne 250 lire. Calorie giornaliere? Si e no i due terzi di quello che sarebbe il fabbisogno minimo. Eppure disciplinatamente e più che con disciplina con rassegnazione al loro triste destino, questi operai compiono il loro logorante lavoro e pur fiaccati tirano sempre avanti, fino all' estremo limite delle loro energie. Intanto sanno di essere degli sfruttati e odiano: odiano sino al parossismo. Ma non osano ribellarsi perché temono di essere licenziati dal lavoro e questa preoccupazione li avvilisce e li costringe a sopportare l'insopportabile. I bambini sono tutti macilenti, linfatici, mal nutriti e mal vestiti; e se non è successo di molto peggio si deve agli incalcolabili aiuti che la popolazione ha ricevuto dai parenti residenti in America e in Australia, ed alle provvidenze dei diversi Enti Assistenziali”
Sul lavoro gli operai bevono una sospensione di polvere di pomice in acqua piovana. E giacché ci troviamo in argomento volete sapere come si alimenta il nostro operaio? La mattina parte da casa e compra due filoni di pane, quattro o cinque pomidoro o albicocche o un cetriolo o un grappolo d'uva: i più fortunati, e quando possono concedersi questo lusso, comprano anche 50 grammi di mortadella e di formaggio e con questa provvista fanno due pasti: la sera tornano a casa e mangiano uno o due piatti di minestra o di minestrone; e per dopo? La misericordia di Dio che li tiene in piedi. Raramente vino perché costa troppo e rarissime volte all'anno vedono la carne perché col salario che percepiscono non è concepibile che possano nutrirsi né meglio né di più. Sapete qual'è il salario di una giornata che in genere oltrepassa sempre le otto ore e per un uomo nel pieno rendimento? Da cinque a seicento lire. I giovani di età inferiore ai 21 anni percepiscono un salario intorno alle 400 lire, le donne 250 lire. Calorie giornaliere? Si e no i due terzi di quello che sarebbe il fabbisogno minimo. Eppure disciplinatamente e più che con disciplina con rassegnazione al loro triste destino, questi operai compiono il loro logorante lavoro e pur fiaccati tirano sempre avanti, fino all' estremo limite delle loro energie. Intanto sanno di essere degli sfruttati e odiano: odiano sino al parossismo. Ma non osano ribellarsi perché temono di essere licenziati dal lavoro e questa preoccupazione li avvilisce e li costringe a sopportare l'insopportabile. I bambini sono tutti macilenti, linfatici, mal nutriti e mal vestiti; e se non è successo di molto peggio si deve agli incalcolabili aiuti che la popolazione ha ricevuto dai parenti residenti in America e in Australia, ed alle provvidenze dei diversi Enti Assistenziali”
Coronavirus, la Camera di commercio di Messina: “L’economia è in ginocchio. L’Ente camerale non lascerà sole le imprese”
(COMUNICATO) «La Camera di commercio non intende soccombere di fronte alla drammatica crisi economica che, in quest’ultimo periodo, sta attanagliando le imprese, a causa delle inevitabili conseguenze dovute alla situazione di emergenza sanitaria nella quale versa l’Italia per il diffondersi del Coronavirus». Così il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina, che aggiunge: «Il turismo italiano, com’è tristemente noto, è in ginocchio. Voli cancellati e prenotazioni disdette sono all’ordine del giorno in Sicilia, dove insistono i due poli turistici più importanti della provincia messinese. Il comparto turismo, subisce e subirà ingenti ricadute negative. Ma anche la ristorazione, i servizi, i trasporti e il commercio non sono indenni, al contrario accusano un danno prospettico importantissimo».
L’Ente camerale assicura piena vicinanza e massimo supporto alle aziende, impegnandosi sin d’ora per porre in essere tutti quegli atti di propria competenza finalizzati a sensibilizzare la componente politica affinché adotti misure economiche di sostegno non solo per le filiere turistiche, ma per anche per le altre filiere produttive. «Siamo in emergenza su più fronti – prosegue Blandina - servono interventi mirati per il Sud e massima sinergia tra enti e istituzioni».
L’Ente camerale ritiene urgenti e improcrastinabili per il turismo misure specifiche, oltre che una mobilitazione straordinaria dei piani promozionali per l’export e della diplomazia commerciale per tutelare il made in Sicily. «E’ essenziale – precisa il presidente della Camera di commercio - estendere le misure già adottate per il Nord, anche per le aziende del Messinese».
«Questo momento di stasi può essere l’occasione per ripensare le strategie di sviluppo del nostro territorio – dichiara la segretaria generale, Paola Sabella - individuando gli asset dai quali ripartire per recuperare quanto si sta perdendo e per programmare azioni di pronto rilancio dell’economia territoriale».
L’Ente camerale ha predisposto una nota indirizzata a Unioncamere Sicilia e a Unioncamere nazionale, con la quale si chiede appoggio e condivisione alla linea d’intervento che la Camera di commercio intende portare avanti, oltre che contributi e misure atte a ridurre l’impatto fortemente negativo dell’epidemia sull’economia della provincia.
La Camera di commercio ha già attivato un apposito Sportello per le imprese, operativo a partire da domani, per la segnalazione di eventuali criticità ed emergenze: emergenzacovid@me.camcom.it; tel. 090/7772203-287.
L’Ente camerale assicura piena vicinanza e massimo supporto alle aziende, impegnandosi sin d’ora per porre in essere tutti quegli atti di propria competenza finalizzati a sensibilizzare la componente politica affinché adotti misure economiche di sostegno non solo per le filiere turistiche, ma per anche per le altre filiere produttive. «Siamo in emergenza su più fronti – prosegue Blandina - servono interventi mirati per il Sud e massima sinergia tra enti e istituzioni».
L’Ente camerale ritiene urgenti e improcrastinabili per il turismo misure specifiche, oltre che una mobilitazione straordinaria dei piani promozionali per l’export e della diplomazia commerciale per tutelare il made in Sicily. «E’ essenziale – precisa il presidente della Camera di commercio - estendere le misure già adottate per il Nord, anche per le aziende del Messinese».
«Questo momento di stasi può essere l’occasione per ripensare le strategie di sviluppo del nostro territorio – dichiara la segretaria generale, Paola Sabella - individuando gli asset dai quali ripartire per recuperare quanto si sta perdendo e per programmare azioni di pronto rilancio dell’economia territoriale».
L’Ente camerale ha predisposto una nota indirizzata a Unioncamere Sicilia e a Unioncamere nazionale, con la quale si chiede appoggio e condivisione alla linea d’intervento che la Camera di commercio intende portare avanti, oltre che contributi e misure atte a ridurre l’impatto fortemente negativo dell’epidemia sull’economia della provincia.
La Camera di commercio ha già attivato un apposito Sportello per le imprese, operativo a partire da domani, per la segnalazione di eventuali criticità ed emergenze: emergenzacovid@me.camcom.it; tel. 090/7772203-287.
giovedì 5 marzo 2020
Asp Me: eseguito oggi tampone su donna ed inviato al Papardo. Aumentati i posti in rianimazione negli ospedali provinciali.
(Comunicato) Personale medico dell’ASP di Messina ha eseguito stamattina un tampone presso il domicilio di una paziente che era stata a contatto con un bambino con febbre, a sua volta venuto a contatto con parenti provenienti dalla cosiddetta zona gialla; il tampone dopo essere stato prelevato è stato inviato all’Ospedale Papardo di Messina, nell'ottica della grande sinergia e collaborazione tra le due aziende sanitarie, e nelle prossime ore si avrà l’esito.
Ai fini di fronteggiare possibile necessità l’ASP di Messina si sta anche attrezzando per aumentare il numero dei posti letto di rianimazione negli Ospedali della provincia; presso l’ospedale Sirina di Taormina saranno aggiunti quattro posti letto e pertanto i posti passano da 8 a 12.
Un aumento dei posti letto di rianimazione si avrà anche presso l'Ospedale di Patti che passa da quattro a sei e all'Ospedale di Milazzo con altri due posti letto per un totale di otto posti letto in più nel territorio della azienda sanitaria provinciale di Messina, non appena (entro una decina di giorni) saranno forniti i monitor, le pompe di infusione e i ventilatori.
Nota del direttore di Eolienews - Come è ben chiaro dalla foto, che mostra i medici dell'ASP Messina dopo il prelievo del tampone, non si tratta di Lipari.
Ai fini di fronteggiare possibile necessità l’ASP di Messina si sta anche attrezzando per aumentare il numero dei posti letto di rianimazione negli Ospedali della provincia; presso l’ospedale Sirina di Taormina saranno aggiunti quattro posti letto e pertanto i posti passano da 8 a 12.
Un aumento dei posti letto di rianimazione si avrà anche presso l'Ospedale di Patti che passa da quattro a sei e all'Ospedale di Milazzo con altri due posti letto per un totale di otto posti letto in più nel territorio della azienda sanitaria provinciale di Messina, non appena (entro una decina di giorni) saranno forniti i monitor, le pompe di infusione e i ventilatori.
Nota del direttore di Eolienews - Come è ben chiaro dalla foto, che mostra i medici dell'ASP Messina dopo il prelievo del tampone, non si tratta di Lipari.
Rinviato il Referendum sul taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo. Nuova data sarà fissata entro il 23 marzo.
"Abbiamo deliberato di rinviare il referendum. Bisognava fare chiarezza. Non c’è ancora una nuova data, è un rinvio tecnicamente "sine die”, ha annunciato Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando che il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto il 29 marzo.
Come riferito dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, "il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell'emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un'informazione adeguata. La legge ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50esimo ed il 70esimo giorno successivo all'indizione".
Come riferito dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, "il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell'emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un'informazione adeguata. La legge ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50esimo ed il 70esimo giorno successivo all'indizione".
ASP Messina, assunti sei fisioterapisti per i centri di riabilitazione. Per Lipari verrà stabilizzato un altro collaboratore fisioterapista
(Comunicato) Hanno firmato il contratto di lavoro, presso la sede della Direzione Generale, e prenderanno servizio nei prossimi giorni 6 collaboratori professionali fisioterapisti che saranno immessi in servizio a tempo indeterminato nei centri di riabilitazione dell'ASP di Messina.
"Sarà così possibile - dice il direttore generale Paolo La Paglia - rafforzare gli organici e permettere continuità di assistenza riabilitativa nei confronti dei pazienti ospiti dei nostri centri di Riabilitazione."
Questi i nomi dei neoassunti: Princiotta Biagio, Natale Mercede, Zappalà Patrizia, Ruta Teresa, Sorrentino Daniela e Sicilia Marcello.
Come da normativa contrattuale i vincitori hanno scelto la sede in base all'ordine di graduatoria concorsuale; a breve per la sede di Lipari verrà stabilizzato un altro collaboratore fisioterapista, avente i requisiti di legge.
Nei prossimi giorni a seguito di scorrimento della graduatoria l'ASP di Messina coprirà ulteriori posti vacanti di collaboratore fisioterapista
TGweb GEOSCIENZE News - Nel video si parla anche del centro di raccordo per il monitoraggio delle Eolie
Nuova puntata di GEOSCIENZE News, il TG web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) realizzato in collaborazione con ANSA - Scienza & Tecnica.
Emergenza Coronavirus. La situazione in Sicilia aggiornata ad oggi.
COMUNICATO) Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 5 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 440 tamponi, di cui 404 negativi e 15 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 21 campioni, di cui quattro già validati (tre a Palermo e uno a Catania). Risultano ricoverati 6 pazienti (tre a Palermo e tre a Catania), mentre 15 sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Per migliorare le performance di analisi su cittadini che necessitano del test al Coronavirus attraverso il tampone rino-faringeo, l’assessorato alla Salute ha individuato ulteriori sette laboratori, dislocati su tutto il territorio regionale, per l’analisi dei campioni. Spetta comunque ai due laboratori di Palermo e Catania) confermare i test sui tamponi, che poi vengono trasferiti all’Istituto superiore di Sanità per la validazione finale.
Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
Per migliorare le performance di analisi su cittadini che necessitano del test al Coronavirus attraverso il tampone rino-faringeo, l’assessorato alla Salute ha individuato ulteriori sette laboratori, dislocati su tutto il territorio regionale, per l’analisi dei campioni. Spetta comunque ai due laboratori di Palermo e Catania) confermare i test sui tamponi, che poi vengono trasferiti all’Istituto superiore di Sanità per la validazione finale.
Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
COMUNE DI LIPARI : AVVISO DEL SINDACO GIORGIANNI SULLE NUOVE DISPOSIZIONI E MISURE DA ADOTTARSI PER IL CONTENIMENTO E IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL COVID-19
COMUNE DI LIPARI
CITTA’
METROPOLITANA DI MESSINA
“Eolie,
Patrimonio dell’Umanità”
AVVISO
SULLE NUOVE DISPOSIZIONI E MISURE DA ADOTTARSI PER IL CONTENIMENTO E IL
CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL COVID-19
D.p.c.m.
del 4 marzo 2020
Per opportuna
conoscenza a tutti i cittadini del Comune di Lipari, si riassumono nel presente
Avviso le nuove disposizioni, misure e limitazioni conseguenti al provvedimento
adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 4 marzo 2020 per
il contrasto e il contenimento sull’interno territorio nazionale del
diffondersi del virus COVID-19.
Sono di seguito riassunti
quei divieti che hanno conseguenze su comportamenti e iniziative che, con tale
provvedimento, vengono vietati. Si riportano inoltre i necessari commenti
interpretativi per fare ulteriore chiarezza in merito alla sospensione di
alcune tipologie di attività.
Per quanto
concerne gli adempimenti di altre Amministrazioni quali ad esempio Istituti Scolastici
– per cui si ricorda è stata disposta la sospensione dell’attività didattica
fino al 15 marzo - e Strutture sanitarie
e per il testo integrale del Decreto (che qui non si riporta per dovere di
sintesi) si rimanda al sito www.governo.it
A fronte dei divieti operati, si chiarisce
che, in deroga, molti di questi sono comunque realizzabili a condizione che
venga garantito il mantenimento di una distanza interpersonale di almeno un
metro; ritenendo che tale misura sia difficilmente realizzabile in ogni evento
pubblico o attività sportiva, soprattutto quando il numero di persone sia
difficilmente indirizzabile in tal senso, si consiglia comunque il differimento
di tali attività a data successiva al termine di efficacia del decreto (3
aprile 2020).
-
Sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli
eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato
dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità. È altresì
differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni
altra attività convegnistica o congressuale;
Quindi non si potrà svolgere alcuna
manifestazione il cui svolgimento implica necessariamente la presenza di
personale sanitario o personale comunale quale la polizia municipale o la
protezione civile.
-
Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli
di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in
ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone
tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale
di almeno un metro.
-
Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni
sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia
privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e
competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti,
all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto
senza la presenza di pubblico; Lo sport di base e le attività motorie in
genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni
tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il
rispetto della raccomandazione di mantenimento della distanza interpersonale di
almeno un metro.
Tuttavia, anche in questi casi,
visti poi gli adempimenti e le tutele a carico degli organizzatori
(associazioni e società sportive) vale la raccomandazione riportata in premessa
di rimandare le attività suddette a data successiva il termine di efficacia del
decreto.
-
È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone
anziane o affette da patologie con stati di immunodepressione congenita o
acquisita di limitare le uscite dalla propria abitazione a casi di stretta
necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile
mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
-
Le aziende di trasporto pubblico terreste e marittimo
devono adottare interventi straordinari di sanificazione dei propri mezzi.
-
Chiunque, negli ultimi 14 giorni abbia fatto ingresso
in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come
identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e
abbia sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, deve comunicare
tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria di
Messina e al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta.
È consigliato rivolgersi al numero
di pubblica utilità del Ministero della Salute 1500 o al Numero dedicato
attivato dalla Regione Sicilia 800 45 87 87
1.
lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a
disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e
altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle
mani;
2.
evitare il contatto ravvicinato con persone che
soffrono di infezioni respiratorie acute;
3.
evitare abbracci e strette di mano;
4.
mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza
interpersonale di almeno un metro;
5.
igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un
fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
6.
evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in
particolare durante l’attività sportiva;
7.
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
8.
coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
9.
non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno
che siano prescritti dal medico;
10. pulire
le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
11. usare
la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a
persone malate.
Lipari, 05/03/2020
Il
Sindaco
Marco
Giorgianni
Ai tempi del Coranavirus si ferma anche la Processione di San Bartolomeo
In base a quelle che sono le disposizioni contenute nel decreto del Governo Conte, non sarà possibile effettuare, oggi pomeriggio, la processione di San Bartolomeo "dei contadini".
Lo ha disposto la Questura di Messina, comunicandolo ai carabinieri e da questi alle autorità ecclesiastiche.
Sarà, invece, regolare la Santa Messa delle 17 e 30.
Lo ha disposto la Questura di Messina, comunicandolo ai carabinieri e da questi alle autorità ecclesiastiche.
Sarà, invece, regolare la Santa Messa delle 17 e 30.
Maratona: Lanza protagonista anche a Malta.
Ennesima prestigiosa performance per l'inossidabile Carlo Lanza. Alla maratona di Malta 2020, l'atleta strombolano ha conquistato il terzo posto di categoria, terzo italiano assoluto a tagliare il traguardo, primo atleta siciliano, centoseiesimo in classifica generale su 4.600 atleti in gara. Il percorso lo ha coperto in 1.25.45.
POMICE: VIAGGIO ALL'INFERNO (4° PARTE)
Citazione da: ALBERT T'SER STEVENS- Itinerario eoliano“Man mano che avanziamo il paesaggio diventa sempre più bianco”[...]
“Presto compaiono gli edifici dai tetti sfondati e le funicolari dalle rotaie storte di un impianto abbandonato, di un biancore uniforme sotto il sudario della pomice. Da una grande nube in movimento emerge un camion che ci lascia infarinati dalla testa ai piedi.[...]
“questa polvere impalpabile ... deve penetrare perfino il cristallo[...]
“È tuttavia in questa nube accecante, nei giorni di brezza, come oggi, che lavorano i cavatori e gli smistatori per chissà quale salario, ma non importa, perché non si pagherà mai abbastanza un simile lavoro.
La montagna, tutta di pomice, è tagliata a fette, come si taglia un grosso dolce savoiardo.[...]
“Tutti sono seminudi, in pantaloncini, talvolta una maglia per quelli che temono un colpo di sole, col cappello o un fazzoletto annodato per proteggere ciò che possono della loro capigliatura, a piedi nudi nella polvere bruciante. Ovviamente non hanno niente per impedirle di entrare nei polmoni. Rastrellano in questo modo per otto ore piene, sotto un sole moltiplicato da tutte queste superfici bianche. Questo lavoro ha dovuto selezionarli: i corpi sono magnifici, non soltanto perché la razza è bella, ma perché questo esercizio costante sotto la luce ha ammorbidito i muscoli e ha fatto di questi uomini delle statue di un bronzo senza patina. Nella nebbia che il vento solleva appaiono come fantasmi d'atleti in una palestra crepuscolare.
“Presto compaiono gli edifici dai tetti sfondati e le funicolari dalle rotaie storte di un impianto abbandonato, di un biancore uniforme sotto il sudario della pomice. Da una grande nube in movimento emerge un camion che ci lascia infarinati dalla testa ai piedi.[...]
“questa polvere impalpabile ... deve penetrare perfino il cristallo[...]
“È tuttavia in questa nube accecante, nei giorni di brezza, come oggi, che lavorano i cavatori e gli smistatori per chissà quale salario, ma non importa, perché non si pagherà mai abbastanza un simile lavoro.
La montagna, tutta di pomice, è tagliata a fette, come si taglia un grosso dolce savoiardo.[...]
“Tutti sono seminudi, in pantaloncini, talvolta una maglia per quelli che temono un colpo di sole, col cappello o un fazzoletto annodato per proteggere ciò che possono della loro capigliatura, a piedi nudi nella polvere bruciante. Ovviamente non hanno niente per impedirle di entrare nei polmoni. Rastrellano in questo modo per otto ore piene, sotto un sole moltiplicato da tutte queste superfici bianche. Questo lavoro ha dovuto selezionarli: i corpi sono magnifici, non soltanto perché la razza è bella, ma perché questo esercizio costante sotto la luce ha ammorbidito i muscoli e ha fatto di questi uomini delle statue di un bronzo senza patina. Nella nebbia che il vento solleva appaiono come fantasmi d'atleti in una palestra crepuscolare.
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