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venerdì 11 dicembre 2020
giovedì 10 dicembre 2020
1.059 nuovi positivi al Covid in Sicilia
“#IoLeggoPerchè”, straordinario successo di genitori e alunni all’I.C. ‘Lipari’ (di Renato Candia)
Il progetto “#IoLeggoPerchè“ all’Istituto Comprensivo ‘Lipari’ si è concluso in questi giorni con le cifre di un successo straordinario che ha visto la nostra scuola raccogliere da sola l’equivalente del 50% di quanto tutte le scuole dell’area tirrenica messinese aderenti all’iniziativa hanno potuto mettere assieme. L’iniziativa, coordinata dalla prof.ssa Cettina Antonuccio assieme ai docenti referenti di plesso e ai coordinatori di sezione e di classe dell’intero Istituto, e con il referente territoriale Teodoro Cafarelli, della Libreria Capitolo18 di Patti, si è sviluppata dapprima attraverso una serie di incontri in videoconferenza durante i quali il ‘nostro’ libraio Teodoro, ha presentato e letto alcuni racconti scelti apposta per ciascuna delle classi con cui si è potuto collegare. Gli alunni hanno ascoltato, seguito e interloquito dalle loro postazioni, provando l’emozione del giovane lettore che dopo aver sentito raccontare una storia impara a desiderare di farla ancora più sua leggendola, sfogliando le pagine di un libro, dandosi il tempo per immaginarla, toccando con la mano le parole per arrivare a conoscere il piacere della lettura.
L’iniziativa prevedeva quindi la raccolta di un contributo volontario per l’acquisto di una vera e propria biblioteca della scuola: e qui i genitori hanno fatto la loro parte con un entusiasmo e una partecipazione davvero non comuni. È stata raccolta la cifra di circa 1400 euro, corrispondente più o meno a 150 volumi. A questi andranno poi aggiunti quelli che i promotori dell’iniziativa #IoLeggoPerchè daranno in omaggio alla scuola, proporzionalmente a quanto acquistato.
È un segnale molto forte della scuola che si stringe in comunità: alunni, genitori, insegnanti, Teodoro, tutti hanno messo assieme il loro entusiasmo e le loro passioni, immaginando un sogno, una biblioteca che speriamo materialmente di poter inaugurare non appena questo brutto incubo della pandemia si sarà dissolto. Grazie a tutti, per aver saputo guardare in alto e per continuare a farlo: io leggo perché la lettura fa immaginare possibilità, accompagnando l’alunno di oggi ad essere il cittadino che domani saprà realizzare un mondo migliore.
Il Dirigente scolastico
Renato Candia
Perdita d'acqua ad Annnjziata - Raviola, effettuato intervento.
Leucemia nelle ossa millenarie ritrovate in un sito archeologico: la scoperta grazie alla collaborazione con l’U.O.S.D. di Anatomia Patologica del Papardo
La Dott.ssa Giorgia Tulumello dell’Università del Salento, osteoarcheologa messinese, è stata incaricata di effettuare l’analisi antropologica dei resti scheletrici rinvenuti nell’area cimiteriale. I dati raccolti mostrerebbero una popolazione composta da numerosi adulti e bambini, longeva ed in buono stato di salute, come testimoniato dalla scarsa presenza di indicatori di stress scheletrici e dentari.
Le analisi antropologiche dello scheletro sono state condotte in collaborazione con la Dott.ssa Giulia Riccomi, osteoarcheologa della divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa. Lo studio ha permesso di individuare le tracce paleopatologiche visibili su un individuo recuperato e, ad uno studio approfondito, è stato possibile identificare i segni di una neoplasia maligna, riferibile probabilmente ad una forma di leucemia.
Lo scheletro, che appartiene ad un maschio adulto di circa 40-50 anni, presentava numerose piccolissime aree di lesioni puramente osteolitiche sulla superficie ossea (c. 1-3 mm) diffuse principalmente presso vertebre, coste, cinto scapolare ed zona metafisaria delle ossa lunghe.
La possibile diagnosi di leucemia, piuttosto difficile nei resti scheletrici, è stata effettuata macroscopicamente. L'analisi istologica del tessuto osseo effettuata della dott.ssa Marisa Falduto, Anatomopatologa della UOSD di Anatomia Patologica dell'Ospedale Papardo di Messina (dipartimento di Oncoematologia), nonché competente conoscitrice dell'emolinfopatologia, coadiuvata nella parte tecnica dalla dott.ssa Ivana G. Verboso è stata di grande importanza per aiutare nella diagnosi. Tale studio, infatti, è stato decisivo per chiarire l'origine patologica delle microscopiche erosioni, ed escludere quindi che fossero causate da agenti post-deposizionali.
Inoltre, l'analisi al microscopio elettronico (SEM), effettuato dalla Prof Alessandra Genga e dalla Dott.ssa Tiziana Siciliano dell'Università del Salento, ha costituito un contributo prezioso per la diagnosi effettuata in team.
Il possibile caso di leucemia di Vaste si è rivelato essere una delle più antiche evidenze in Italia. Infatti, mentre sono noti casi osteoarcheologici di leucemia infantile, ad oggi i casi di questa patologia nei resti ossei di soggetti adulti risultano essere piuttosto rari. Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “The Lancet Oncology” di dicembre fornisce importanti nuovi dati sulla storia delle neoplasie nei tempi antichi, dimostrando altresì come il lavoro congiunto e coordinato di tre enti universitari possa dare ottimi risultati scientifici.
“Sono molto felice di avere partecipato ad uno studio così interessante ed affascinante - ha dichiarato la dott.ssa Falduto - condotto in assoluta sinergia con l'università del Salento e di Pisa, basato sulla collaborazione tra esponenti di ambiti scientifici certamente diversi ma solo apparentemente lontani. Mi auguro che l'interesse che ci ha accomunati possa far sì che possiamo ritrovarci per altre stimolanti ricerche.”
“È fondamentale l’approccio della ricerca in senso multidimensionale per spingere oltre la nostra ricerca della verità - commenta il Direttore Generale dell’A.O. Papardo - e in tal senso la nostra unità di Anatomia Patologica vanta professionisti in grado di dare contributi importanti come questo che ci rendono molto fieri del nostro organico.”
Segnalazione dei lettori. "Attenti O' bucu". San Leonardo e la buca sempre più ampia. Ma il "buchi - buchi" si "balla" in tutta Lipari
Da San Leonardo alla Falcone - Borsellino, da Canneto a Quattropani, da Pianoconte a zone oggetto di recenti interventi pubblici: Attenti "O' bucu"
Salina, vita a rischio? (di Mariagiulia Romagnolo)
Riceviamo da Mariagiulia Romagnolo e pubblichiamo:
La vita su un’isola, specie in inverno, può essere compresa solo da chi la vive, non certo da chi “legifera” a distanza, da chi ha tanti ospedali e medici a cui affidare la propria salute, possibilità di scelta della scuola migliore da far frequentare ai propri figli, attività pomeridiane varie, teatri, cinema, disponibilità di negozi dove sia più conveniente fare acquisti ecc.
L’attenzione
prestata alla vita degli isolani è sempre stata discontinua, come se l’esiguo
numero dei residenti non meritasse un impegno più costante e non sempre ha portato
qualcosa di concreto, vedasi la legge per Isole Minori che aspetta approvazione
dal 2013, o il progetto Trinacria del 2016 non ancora realizzato pienamente.
Tra i tanti
problemi che si trova ad affrontare chi
vive su un’isola quello più importante riguarda la salute.
Non parliamo
della possibilità di effettuare visite specialistiche, ma di VITA.
Vita che può essere messa a repentaglio in
nome del “risparmio”.
E’ciò che avviene con
le linee di indirizzo per lo svolgimento dell’attività nei Presidi Territoriali
di Emergenza e Postazioni di ambulanza del SUES-118 (disposizioni di servizio
prot.in.usc. n.0124791/19 dell’8/11/2019) dove, nel quasi totale silenzio, la
vita degli abitanti dell’isola di Salina è, chiaramente, ritenuta di “minore”
importanza
-Tale disposizione
infatti prevede:
-apertura del PTE nelle
sole ore diurne e, stante l’attuale organico del presidio, tale attività diurna
non potrà essere attuata in tutti i 30/31 giorni del mese ma a “singhiozzo” (“Garantire in via prioritaria la copertura
del servizio in ambulanza e con i turni residuali coprire il PTE. I turni di
servizio del PTE dovranno essere effettuati solo di giorno 8-20 e distribuiti
nell’arco del mese per evitare la concentrazione solo in un determinato
periodo”).
- Durante tutte le
notti e per circa dieci diurni al mese ci sarà la presenza di un solo medico in
turno, comportando ciò l’impossibilità di assicurare il servizio
contestualmente nel territorio o domicilio del paziente e in ambulatorio. (“Nella ipotesi che nella postazione ci sia
un solo medico, la cui presenza è dovuta alla copertura della sola ambulanza e
presso la postazione si presenta un utente, il medico in servizio dovrà
comunicare alla C.O. del SUES 118, la presenza in ambulatorio di un paziente,
valutando l’eventuale indisponibilità del mezzo di soccorso. In tale ipotesi il
medico in servizio dovrà comunicare:
-
fermo sanitario del mezzo: significa che il paziente non è in condizioni
critiche, il mezzo può effettuare interventi senza medico a bordo, l’ambulanza
rimane a disposizione della C.O. del SUES 118 ed opera come Mezzo di Soccorso
di base – MSB -, con autista e soccorritore;
-
indisponibilità del mezzo: significa che le condizioni critiche del
paziente impongono, dopo una prima stabilizzazione, il trasferimento in
ospedale………!)
Chi
ha preso queste decisioni dimostra di sconoscere totalmente la peculiarità dell’isola
che comporterà
ineluttabilmente l’assenza “assoluta”,
in taluni contesti, della figura del medico del servizio di emergenza/urgenza (
“Il medico che, alla fine del servizio,
avendo prolungato l’attività oltre le 12 ore non oltre le 15 ore, telefona alla
c. o. del SUES-118 e comunica che la postazione è sprovvista di medico e che
l’ambulanza a disposizione del della C.O.118 è un mezzo di soccorso di base” ).
Ci si rende conto che nei mesi autunnali ed invernali, a causa delle
condizioni meteo marine avverse, l’Isola rimane irraggiungibile per diversi
giorni?
Ciò può accadere anche
in primavera, per forti venti di scirocco, maestrale o libeccio, che non
consentono neanche l’intervento dell’elisoccorso. Per tali motivi capita spesso
che i sanitari, che non hanno abituale dimora nell’isola, non possano arrivare
per dare regolarmente il cambio al collega smontante. Dovendo quindi
ottemperare a tale obbligo, il sanitario che ha completato le 12/15 ore di
servizio dovrà necessariamente terminare il servizio lasciandolo “privo di assistenza medica” e
non potrà neanche recarsi al proprio domicilio per poter riposare.
Inoltre sull’Isola di Salina non esiste alcun
presidio nosocomiale cui far afferire un paziente trasportato da un mezzo di
soccorso di base, se non il PTE che
per tale motivo rappresenta per forza di cose la massima espressione della
sanità nell’isola di Salina nonché l’interfaccia con le Strutture sanitarie di
secondo livello posti ad ore di distanza dallo stesso o, qualora le condizioni
meteo lo consentissero, ad un’ora di volo dall’isola di Salina. Un intervento
effettuato da un’ambulanza con i soli soccorritori comporterà quindi
verosimilmente l’attivazione dell’elisoccorso senza che il paziente possa
essere prontamente trattato e stabilizzato dal medico competente, ove il medico
di Emergenza fosse in riposo o addirittura assente avendo terminato il proprio
turno e lasciato l’isola. Questa eventualità non tanto remota metterà a
repentaglio la sopravvivenza e/o la qualità di vita residua del malcapitato in
caso di patologie tempo/dipendenti (es.: infarto miocardico, ictus, aritmie)
Le suddette direttive aziendali vanno
paradossalmente in antitesi con gli obiettivi del “Progetto Trinacria” (decreto
8 novembre 2016 pubblicato sul GURS n° 50 del 18 novembre 2016) al quale la
stessa azienda ASP Messina ha aderito e che ha per obiettivo la ottimizzazione
dell’assistenza sanitaria nelle piccole Isole e nelle località caratterizzate
da eccezionali difficoltà di accesso. Tale progetto recita testualmente che “E’ necessario potenziare i servizi di
Emergenza-Urgenza, il cui ruolo deve essere migliorato e non limitato al
semplice trasferimento in terraferma” e si pone come obiettivo generale e
specifico : “il miglioramento dei livelli di assistenza, anche di emergenza
urgenza e la presa in carico del paziente con il superamento dell’isolamento
territoriale delle popolazioni target del progetto” con “l’implementazione
della tecnologia che favorisca il trasferimento delle informazioni, mediante la
telediagnosi e il teleconsulto (sincrono e asincrono), anziché il trasferimento
dei pazienti e del personale sanitario, riducendo il ricorso ai ricoveri
impropri e/o inappropriati e previo monitoraggio delle realtà esistenti.”
Il PTE dell’isola di
Salina, inoltre, viene considerato tra quelli ad alto impatto, come si
evidenzia nella GURS dell’8-2-2019 e non si comprende come mai altri presidi
definiti di medio impatto (vedi San Vito Lo Capo) abbiano avuto ampliato a 24
ore il servizio PTE ed hanno pure in organico la figura dell’infermiere che a
Salina non è presente.
Forse le altre
comunità, gli altri amministratori, hanno saputo far ascoltare con più forza le
loro esigenze/diritti?
Si evidenzia che in
data 12/12/2019 era stato disposto, nel piano integrato dall’Assessore alla
salute, servizio di urgenza-emergenza Sanitaria Isole Minori ed aree Disagiate,
la copertura h24 del PTE.
Come mai il Direttore
Generale ASP di Messina, ad un anno di distanza, non ha ancora provveduto?
Dobbiamo aspettare che
qualcuno ci rimetta la vita?
O forse non basta neanche questo, visto che a Lipari è già successo ma la situazione dell’ospedale non è cambiata?
Mariagiulia Romagnolo
mercoledì 9 dicembre 2020
Coronavirus, in Sicilia 34 morti e 753 nuovi positivi
A NATALE SOSTIENI LA SEDE E LE ATTIVITÀ DELLA BIBLIOTECA DI STROMBOLI!
Mancata approvazione bilancio di previsione 2020/2022 e trattazione altri argomenti in sospeso. Consiglieri Fonti e Mollica chiedono convocazione consiglio comunalw
Chiediamo, pertanto, alla S.S. di convocare, in tempi brevissimi, una seduta di Consiglio Comunale per affrontare l’argomento in oggetto.
09 dicembre 2020
I Consiglieri Comunali del gruppo Moderati per Calderone
Gesuele Fonti
Eliana Mollica
“Premio Letterario Maria Cumani Quasimodo”. Nel volume antologico un racconto dello scrittore Giuseppe La Greca
Il volume contiene i testi brevi più rappresentati, tra questi l'inedita raccolta di racconti di Giuseppe La Greca dal titolo “La dottoressa in bikini ed altri racconti”.
Nel volume antologico è stati pubblicato il solo racconto dal titolo "la dottoressa in bikini" in una versione sintetica di 5 pagine.
Solidarietà e sostegno in tempo di COVID: il Lions Club Barcellona PG ancora al fianco dei pazienti del COVID-HOSPITAL di Barcellona
In questo difficile momento di emergenza sanitaria l’azione di solidarietà del Lions Club International si rende operativa sul territorio barcellonese anche con interventi in favore dei soggetti affetti da COVID-19; costoro soffrono una ulteriore afflizione che si aggiunge alla malattia: la distanza dall'affetto e dal sostegno dei familiari anche nei piccoli bisogni.
Per questo motivo il Club barcellonese ha inteso intervenire per ridurre i disagi e sopperire, infatti, così come prontamente realizzato nella precedente ondata epidemiologica primaverile, che ha visto il Club adoperarsi e fornire mascherine, tablet, cellulare, in questa occasione raccogliendo la segnalazione di enti religiosi vicini ai degenti, il Lions Club di Barcellona Pozzo di Gotto, ha subito risposto ed ha provveduto a donare al COVID HOSPITAL del presidio ospedaliero Cutroni-Zodda, per alleviare il disagio dei pazienti e collaborare con la pubblica amministrazione in questo difficile momento, biancheria intima da distribuire ai più bisognosi tra i degenti (pigiami donna e uomo, canottiere donna, mutandine donna, magliette uomo, calzini uomo e donna, slip uomo).La biancheria, al cui acquisto ha in parte anche contribuito l’Associazione Volontariato Vincenziano, è stata consegnata dal Presidente del Club Nino Levita e dalla socia Santina Maiorana, in rappresentanza del sodalizio barcellonese, al dott. Mario Bellomo, dirigente delle professioni sanitarie ed Infermieristiche, in rappresentanza del Direttore Generale ASP Messina Dott. Paolo La Paglia.
"Ringrazio il Presidente Levita e tutti i soci del Club Lions di Barcellona per la grande sensibilità che hanno dimostrato; tali buone azioni sono importanti segno di riconoscimento per il lavoro del personale sanitario e per i degenti del Covid-Hospital, lacerato da polemiche pretestuose e fini a stesse."
Pietra Pomice Hotel a Canneto (Lipari), ricerca per la prossima stagione la figura di "Receptionist".
La figura professionale ricercata dovrà svolgere le seguenti attività: ricevimento clienti, check in e check out, gestione online delle prenotazioni.
I requisiti fondamentali per lo svolgimento del ruolo sono: capacità di lavorare in team, buone doti relazionali con il pubblico, esperienza pregressa nella mansione (anche minima), buona conoscenza della lingua inglese.
Si invitano i candidati ad inviare Curriculum Vitae al seguente indirizzo mail "info@pietrapomicehotel.com" o telefonare al numero 090 9812337.
Domenico Marocchini: 2° Anniversario della dipartita. La dedica dei figli
martedì 8 dicembre 2020
Coronavirus, in Sicilia i positivi superano quota mille
Le prossime 48 ore tra libeccio e ponente. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
Le Isole Eolie sono state dichiarate Hope Spot di Mission Blue
L’arcipelago delle Eolie nel Mar Tirreno, a nord della Sicilia, è formato da sette isole vulcaniche che prendono il nome da Eolo, Dio greco dei venti. Sotto i cieli azzurri d’Italia, queste isole rocciose sono bagnate da scintillanti acque cristalline e ospitano una cornucopia di vita. Le Isole Eolie sono patrimonio mondiale dell’UNESCO, riconosciute per la loro attività vulcanica unica: tre isole sono vulcani attivi e le restanti quattro isole presentano fenomeni vulcanici secondari.
Molte organizzazioni locali stanno sviluppando progetti per preservare la bellezza naturalistica di queste isole con il sostegno dell’Aeolian Islands Preservation Foundation (AIPF), che lavora in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali. Fra gli obiettivi di AIPF e dei partner, quello di preservare l’eccezionale bellezza naturalistica delle Isole Eolie e promuovere un approccio sostenibile al turismo, alla pesca e allo sviluppo per accogliere in modo più sostenibile i 200.000 visitatori che visitano le isole ogni anno.
Il principale partner coinvolto nei progetti di tutela del mare è Blue Marine Foundation, una ONG inglese che opera in tutti i mari ed oceani del mondo e, dal 2016, ha avviato un progetto ambizioso alle Isole Eolie, lavorando fianco a fianco con AIPF e rivolgendo soprattutto la sua attenzione sulla promozione di pratiche di piccola pesca responsabile. SmileWave Fund è uno dei principali sostenitori che ha fortemente contribuito a rendere possibili le iniziative nel territorio.
Le Isole Eolie sono state dichiarate Hope Spot di Mission Blue, riconoscendo il lavoro svolto dall’Aeolian Islands Preservation Foundation e dai suoi partner, per aver promosso pratiche di pesca e turismo sostenibili, attività di ricerca scientifica su numerose specie in via di estinzione, iniziative di conservazione marina e di riduzione dei rifiuti e programmi educativi per preservare questo angolo di paradiso per le generazioni future.
La dottoressa Sylvia Earle, fondatrice di Mission Blue, afferma: “Plaudo al lavoro dell’Aeolian Islands Preservation Foundation (AIPF) e dei suoi partner per quello che stanno facendo per proteggere questo arcipelago coinvolgendo la comunità, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di convivere pacificamente con la natura. Questo è il momento di agire. Grazie per aver dato voce a coloro che non possono parlare: le tartarughe marine, gli squali e le cernie. Sono sicura che se potessero parlare vi ringrazierebbero “.
Ambra Messina, Direttrice Esecutiva dell’Aeolian Islands Preservation Foundation e Hope Spot Champion, afferma: ” La salute degli ecosistemi delle Isole Eolie è vitale per il mantenimento degli equilibri della natura ma anche per la sopravvivenza delle attività locali che dipendono dalla bellezza di queste isole. È molto importante per noi coinvolgere attivamente la comunità e le organizzazioni locali, per prenderci cura insieme di questo immenso patrimonio naturalistico. “
Le Isole Eolie e le acque circostanti ospitano una notevole varietà di biodiversità. Le scogliere costiere ospitano cernie, aragoste e polpi. Ad abbracciare le coste rocciose delle isole ci sono praterie di posidonia oceanica che forniscono importanti habitat per i pesci giovanili. Sotto la superficie cristallina, grotte sommerse e montagne sottomarine offrono rifugio a grandi pesci pelagici come ricciole, tonno rosso, barracuda e caponi. Le profondità ospitano gorgonie e rari coralli. I visitatori che si avventurano più lontano dalla costa, possono avvistare capodogli, delfini e tartarughe marine che attraversano le isole per la migrazione e l’accoppiamento.
Tuttavia, negli ultimi anni, la preoccupazione dell’opinione pubblica riguardo alla tutela dell’ambiente alle Isole Eolie è aumentata. La sovrapesca, l’uso di attrezzi da pesca poco sostenibili e l’assenza di adeguate misure di gestione delle risorse marine hanno impoverito il mare. I pescatori artigianali stanno cercando di affrontare questo problema, nonostante la pressione della pesca industriale e di quella illegale. Attualmente, un gruppo di oltre 30 pescatori artigianali, supportato da Blue Marine Foundation, lavora per promuovere una pesca a basso impatto, sostenibile e responsabile. I piccoli pescatori hanno sviluppato volontariamente un ‘Codice di buona condotta’ centrato sulla pesca responsabile. Fra le iniziative anche il recupero di reti fantasma. Insieme ai subacquei locali e in collaborazione con la Healthy Seas, i pescatori hanno recuperato 20 tonnellate di reti in due anni.
Giulia Bernardi, responsabile dei progetti di Blue Marine Foundation: “Il progetto ha dimostrato che i Pescatori Responsabili hanno abbracciato principi come l’aggregazione, lo spirito di squadra e l’autogestione dello sforzo di pesca, al fine di contribuire alla salvaguardia della risorsa ittica nel loro mare.”
I coralli nelle profondità e le praterie di fanerogame che ospitano pesci giovanili, vengono spesso danneggiati dal turismo nautico e dagli ancoraggi. Le isole hanno inoltre visto un aumento dell’inquinamento da plastica. Grazie alle amministrazioni locali che hanno previsto specifiche ordinanze per ridurre il consumo di plastica monouso, le Isole Eolie sono oggi plastic free.
L’Aeolian Islands Preservation Foundation insieme ai suoi partner, ha introdotto gli eco-compattatori per favorire il riciclo delle bottiglie di plastica, depuratori d’acqua e borracce in due scuole locali per promuovere ulteriormente la riduzione del consumo di plastica, e coinvolto gli studenti ad approfondire le tematiche legate alla fruizione responsabile delle risorse marine e a pratiche di pesca tradizionali eoliane, più sostenibili della pesca commerciale.
“Il mare è minacciato da cambiamenti climatici, overfishing, inquinamento da plastica. Per contrastarne gli effetti devastanti è fondamentale avviare programmi per aumentare la consapevolezza che non ci resta più molto tempo per agire – dice Laura Gentile, Marevivo – Sappiamo che come l’uomo è la causa, l’uomo può essere anche la soluzione, per questo con i nostri progetti vogliamo alleare istituzioni, imprenditori, scuole e cittadini in una battaglia a difesa del mare e del territorio”.
Tra i tanti obiettivi c’è la salvaguardia dei siti di nidificazione delle tartarughe Caretta caretta nelle isole e l’implementazione di misure per scoraggiare l’ingresso nelle due delle principali grotte marine dell’arcipelago per preservarne gli habitat, in collaborazione con la Guardia Costiera che ha sostenuto molti progetti di tutela del mare.
Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation afferma: “Le Caretta Caretta è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo ma la specie è fortemente minacciata ed è per questo che da anni lavoriamo per tutelarle, grazie al nostro centro di primo soccorso e alle campagne di sensibilizzazione per la comunità e per i più piccoli, informando sui comportamenti da adottare in caso di avvistamento di una tartaruga in difficoltà o di un evento di deposizione e schiusa.”
L’Aeolian Islands Preservation Foundation e i suoi partner, Blue Marine Foundation, Marevivo, Healthy Seas, Ghost Diving, Sea Shepherd, Oceana, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Kurma, Aquastudio, SmileWave fund, Filicudi Wildlife Conservation, Magazzino di Mutuo Soccorso, hanno sviluppato progetti per preservare il mare dell’arcipelago e continuano a lavorare coinvolgendo la comunità, le autorità locali, gli operatori del turismo, le scuole e i pescatori artigianali per preservare la bellezza e la salute degli ecosistemi marini.
Oggi è l'otto dicembre. Buongiorno da Pollara con vista su Filicudi. Buon Compleanno a Nunzio Li Donni, Marika, Angela Giardina, Domenico Palamara, Gianmarco Stramandino, Patrizia Famularo, Daniela Lombardo,Andrea Mantineo, Cinzia Barresi, Massimo Milito Pagliara, Francesca Monte, Pina Russo, Francesco Favaloro
lunedì 7 dicembre 2020
Coronavirus, 34 morti in Sicilia
Covid: Diciassette positivi a Lipari. Tre a Panarea. Salgono a tre i decessi. Slitta ancora la riapertura delle scuole.
Salgono, purtroppo, a tre i decessi per Covid a Lipari.
In assenza di determinazione dell'ASP il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha deciso di prolungare la chiusura della scuole, a questo punto sino a prima delle vacanze natalizie.
Se tutto va bene si tornerà a scuola di presenza a gennaio, dopo le vacanze.
E' deceduta la signora Giovanna Mollica in Mandarano
domenica 6 dicembre 2020
E' deceduta la signora Venera Greco ved. Costanzo
Covid: Ancora alti i numeri in Sicilia
Sono ancora alti i numeri dell’epidemia di Covid-19 in Sicilia, dove secondo l'ultimo bollettino del Ministero della Salute si sono registrati 1.022 nuovi casi circa duecento in meno di ieri quando i casi erano stati 1.240 su 10.850 tamponi effettuati. Lieve incremento invece dei decessi: oggi sono 36 contro i 34 di ieri.
Annunziata - Raviola c'è un fiume d'acqua che si perde...da un mese
In località Annunziata - Raviola, da circa un mese - così come ci segnala la collega Tiziana Medda e come è visibile nel video - acqua a perdere sulla sede stradale. Questo avviene ogni qualvolta viene aperta la diretta per rifornire le abitazioni di quel borgo.
Perdite d'acqua di una certa consistenza ci vengono segnalate anche in località Lami. In questo caso l'acqua fuoriuscirebbe da un muro, limitrofo alla strada.
Nelle Eolie isolate, disavventura per un equipaggio di una barca a vela. Protezione civile effettua ricognizioni
L'equipaggio, composto da tre persone, sta bene e resta, comunque, a bordo, in isolamento, supportato dagli uomini della guardia costiera.
La pioggia ed il vento sembrano non aver causato danni. Giri di ricognizione sono stati effettuati dalla Protezione civile comunale, sotto il coordinamento del responsabile, Domenico Russo
Musumeci, allo studio misure per contenere esodo verso Sud
“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute".