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giovedì 2 febbraio 2023
Auguri di...
Passaggio di consegne al Soroptimist Club Lipari Isole Eolie. Neo presidente Anna Spadaro
Anna Spadaro è la nuova Presidente del Soroptimist Club Lipari Isole Eolie, il capitolo eoliano del Soroptimist International, associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali che opera attraverso progetti diretti all'avanzamento della condizione femminile, la promozione dei diritti umani, l'accettazione delle diversità, lo sviluppo e la pace.
Clara Raimondi, socia e addetta stampa Soroptimist Club Lipari
Oggi è il 2 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele» (Luca 2, 29-31).
Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.
Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.
Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.
Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.
Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all'Eterno Padre; ma l'offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte, poiché Ella era certa che l'offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull'altare della croce.
Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d'aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l'aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell'entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace... »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l'anima ».
Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all'Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.
Fatta l'offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.
PRATICA Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l'uomo ubbidiente riporterà vittoria.
PREGHIERA Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l'Unigenito Figlio tuo quest'oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.
MARTIROLOGIO ROMANO. Purificazione della beata Vergine Maria, che dai Greci viene chiamata Hypapànte (cioè l'incontro) del Signore.
FILASTROCCA - Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno
mercoledì 1 febbraio 2023
Interventi in corso anche sul plesso scolastico di Lipari centro
Dopo l'intervento di stamane sulla parte esterna del Palasport "Nicola Biviano" la ditta incaricata sta intervenendo, come visibile dalla foto, anche sulla parte esterna dell'edificio scolastico "San Domenico Savio" di Lipari centro
Associazione Codici Sicilia : ” Bonus nelle isole minori inapplicato per responsabilità di Arera”
“La signora, residente nelle Isole Eolie, si è rivolta alla nostra associazione per comprendere come mai non avesse mai ricevuto negli ultimi due anni il bonus energetico previsto in bolletta per chi rientra in determinati parametri ISEE. Da un confronto con fornitore/distributore di Favignana (SEA) è emerso che la responsabilità sia di ARERA che non ha ancora regolamentato il riconoscimento di tale bonus per le forniture di energia elettrica sulle reti di distribuzione non interconnesse”, spiega Riccobono.
“Quindi – a titolo di esempio – tutti i cittadini di Favignana, Levanzo e Marettimo oltre a dover fare i conti con il caro energia si trovano privati di questa agevolazione – prosegue – e appare una condizione iniqua e discriminante”.
“Spiace constatare – conclude il segretario regionale di Codici Manfredi Zammataro – che i diritti dei cittadini alla fruizione di un bonus vengano disattesi. Specie in un momento drammatico come quello attuale, ove si rischia la vera e propria povertà energetica, occorre che tutte le istituzioni lavorino sinergicamente per tutelare gli utenti. Stiamo parlando delle isole che vivono già di per sé una condizione di svantaggio per motivi geografici e che hanno i requisiti di natura economica per fruire dell’agevolazione. Solleciteremo l’Arera a concludere l’iter per il riconoscimento del bonus affinché i cittadini eoliani ne possano fruire così come previsto”.
Ricordando... Angela Mandarano in Fraumeni
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Ricordando... Vittoria Biviano in Barile (detta Maria)
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
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Auguri di...
E' deceduto Don Gino Profilio, decano della Chiesa eoliana. Lo ricordiamo con l'ultimo pensiero che ha dedicato alla Madonna di Lami
- Don Gino aveva compiuto 97 anni a Gennaio -
Beata Vergine Maria SS del Rosario
Lami 2022
Nova et Vetera
Domenica, 2 ottobre, Lami festeggerà Maria SS del Rosario, senza dubbio la festa più bella dell’isola, forse perché si svolge nella bianca valle ai piedi di Monte Pilato dove è “pace e silenzio e tutto tace”, forse perché quei giorni coincidono con la ripartenza dopo la torrida estate o forse perché il Rosario è la dolce catena che ci rannoda a Dio? Si, per tutto questo.
Nella chiesa che non ha tante pretese artistiche ti trovi di fronte ad un maestoso altare che si snoda verso l’alto, diventa monumento e si conclude con una nicchia dentro la quale è la statua della Madonna del Rosario, donata dal nonno di mia madre: Raffaele Giovanni.
I parrocchiani sono convinti che questa sia l’ottava meraviglia del mondo.
Non ne sono certo, ma credo che abbiano ragione perché “ quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur” che Manzoni traduceva “omnia munda mundis”.
La Madonna dall’alto di quel trono guarda lontano; nei suoi occhi si leggono il Magnificat, l’ecce ancilla Domini, il fate quel che vi dirà, l’ecco tuo figlio, io sono la Madonna del Rosario; un mosaico di fede sublime.
Ogni anno per la festa “scende” tra i devoti; non ha bisogno di niente, né di tubi innocenti, né di tavoloni, né di uomini forti, ma “scende” tutta da sola, lentamente, su due binari.
Quando l’ho vista “scendere” così, la prima volta ero in mezzo alla chiesa, tra i fedeli, accanto a Mons. Re, il vescovo filosofo, oratore e tenore (in Brasile lo chiamavano Beniamino Gigli). Egli tutti gli anni per la festa della Madonna era in quel posto ed appena la statua cominciava a muoversi, metteva la voce a tutto volume, cantava, cantava e con lui tutti diventavamo cantori. Diverse volte l’ho visto commuoversi; piangeva. Anche i vescovi a volte piangono.
La festa religiosa si concludeva sempre con il bel canto “andrò a vederla un dì”, sì, ma forse sarebbe bello aggiungere il canto della fedeltà che Pia ogni domenica ci faceva ascoltare due volte: prima in sacrestia e poi in chiesa durante la Messa, vogliamo vivere come Maria, perché se non vogliamo vivere come Maria a vederla non ci andremo mai, né un dì, né un altro dì, mai.
Poi la chiesa si svuota; anche in piazza di nuovo “tutto tace”. Tutti vanno via? No, non tutti; rimane la Madonna per indicare a noi pellegrini la via del cielo.
Ho preso parte a questa festa per 73 anni.
73 anni non li cancellerò mai, non li potrò dimenticare mai perciò speravo di esserci anche quest’anno, ma non sarà possibile, il mio corpo ormai è diventato come la pietà Rondanini, ma che ci vuoi fare? Questa è la vita. Sarò presente con questi pensieri e ricordi ma non è la stessa cosa, no assolutamente.
Ora ringrazio il carissimo parroco Don Lillo che gentilmente mi ha invitato; grazie di cuore per l’incoraggiamento a non arrendermi; saluto tutti coloro che quel giorno sarete in chiesa; vi prego, sentitemi ancora presente come sempre e recitate una preghiera anche per me. La vostra preghiera, forse, potrebbe mettermi in carreggiata.
Ok?
Ok.
Don Gino Profilio
Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (34° puntata - 4 foto: Madonna delle Grazie; Annunziata; Monterosa e Chiesa vecchia)
Oggi è il 1° febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
La data di nascita è da fissarsi probabilmente intorno alla metà del v secolo, e una tradizione ne fissa il luogo in Fochairt, nei pressi di Dundalk. Secondo le datazioni tradizionali riferite alla santa e a S. Patrizio, Brigida avrebbe avuto sei anni al momento della morte del santo; è probabile che, seguendo un'usanza allora comune, si sia consacrata a Dio in tenera età. Secondo numerose narrazioni avrebbe ricevuto il velo dalle mani di altri santi, sarebbe stata addirittura consacrata vescovo, o avrebbe ricevuto il pallium, ma i primi due episodi sono puramente convenzionali, mentre l'ultimo è un ulteriore esempio del desiderio di tributare alla santa, o piuttosto alla sua chiesa di Kildare, il massimo degli onori.
È conosciuta come badessa di Kildare, un monastero situato a circa sessanta chilometri a sud ovest di Dublino, che ospitava sia uomini che donne, del tipo di quelli che sorsero in Francia, Spagna e Inghilterra e anche in Irlanda nel v secolo, dopo la morte di S. Patrizio. Tale era l'abbazia di Whitby nello Yorkshire, di cui fu badessa S. Ilda (17 nov.). Era abbastanza comune che la badessa fosse superiora di entrambi i rami: questo dato, più che un'interessante indicazione della condizione delle donne nella Chiesa celtica, è riflesso del più alto rango sociale delle monache, che comportava, per esempio, l'avere dei monaci che facessero i lavori manuali per fornire loro il cibo e che attendessero ai servizi liturgici.
Non c'è quindi niente di straordinario nel fatto che Brigida fosse superiora del monastero doppio di Kildare, la cui esistenza (anche se non si può fissare la data esatta della fondazione) può comunque essere accettata come fatto storico e come opera significativa della santa: è infatti trattata come tale nella più antica e più "biografica" delle sue Vite, quella del Cogitosus scritta nel VII secolo; non è così invece in altri e più fantasiosi racconti.
Secondo antiche Vite, Brigida esercitò una peculiare influenza sulle chiese celtiche, le quali ripresero le strutture tribali pagane e rimasero così maggiormente refrattarie all'influenza delle culture mediterranee e mediorientali che, allora come oggi, condizionarono le strutture della Chiesa occidentale e furono più riluttanti ad accordare posizioni di prestigio alle donne. Nelle province dell'impero romano (che non si estese mai all'Irlanda), la Chiesa tendeva ancor più a imitare e a ereditare la pompa e la cerimonia della vita imperiale di corte, cosicché le biografie dei suoi campioni ne esaltavano la ricchezza e il potere, laddove le Vite di santi celtici miravano a metterne in risalto le qualità pastorali. Il racconto che dipinge Brigida mentre dona la spada del padre a un lebbroso sottolinea che la sua autorità spirituale risiedeva non nel potere e nell'aggressività ma nella misericordia e nella compassione. La proporzione delle donne sante rispetto agli uomini è notevolmente maggiore nei primi martirologi irlandesi (come quello di Gorman) che in quelli di altri paesi. Le donne erano inoltre associate al ministero sacerdotale a un livello che scandalizzava i vescovi continentali del VII secolo, i quali giudicavano il fatto che delle donne «prendessero il calice e amministrassero il sangue di Cristo alla gente un'innovazione e un'inaudita superstizione».
I racconti della vita della santa tendono, come fanno del resto molte Vite celtiche e altre medievali, a seguire un modello ricavato dai racconti evangelici della vita di Gesù: la sua nascita fu preannunciata da un druido ed ella ebbe venerabili guide nelle persone di S. Maccaille e S. Mel, proprio come Gesù, che fu annunciato da Giovanni Battista e guidato dallo Spirito Santo e dagli angeli; la santa divenne essa stessa consigliera spirituale e guida per altri, radunando discepoli intorno a sé, in modo corrispondente al ministero pastorale di Gesù; le sono attribuiti miracoli che, come nel caso di Gesù, sono in notevole misura risposte ai bisogni dell'uomo piuttosto che dimostrazioni di potenza divina. Le sono state attribuite anche personali "nozze di Cana", naturalmente in termini locali, quando nel Meath «spillò birra da un solo barile per diciotto chiese, in quantità tale che bastò dal Giovedì Santo alla fine del tempo pasquale» (Breviario di Aberdeen). Questo episodio si riflette nella deliziosa "preghiera di Brigida":
Vorrei un lago di birra per il Re dei Re
Vorrei che la famiglia celeste fosse qui a berne per l'eternità [...]
Vorrei che ci fosse allegria nel berne
Vorrei anche Gesù qui.
Questi episodi, così come sono narrati nelle Vite, rivelano una certa affinità con la vita di Gesù: se da un punto di vista formale essi paiono convenzionali, lo scopo che vi sta sotto è invece ricco di significato.
Per sottolineare questo messaggio vengono anche utilizzati dei simboli: l'associazione della santa col fuoco significa che ella visse alla presenza di Dio (si narra che dal luogo in cui la santa dormiva da bambina si levasse un fuoco verso il cielo). Il suo emblema contiene una fiamma, che riflette la tradizione del fuoco perpetuo coltivata nella clausura dell'abbazia da lei e dalle sue suore a Kildare: dopo la morte, così prosegue la leggenda, la santa tornava ogni venti notti a prendere il proprio posto nel turno di veglia. Gerardo del Galles nel m secolo ne parla così: «Sebbene ai tempi di Brigida vi fossero li venti serve di Dio, dalla sua morte in poi ve ne furono sempre solo diciannove, essendo Brigida stessa la ventesima. Ciascuna ha il proprio turno, ogni notte, nel controllare il fuoco. Quando giunge la ventesima notte, la diciannovesima suora mette il ceppo vicino al fuoco e dice: "Brigida, controlla il fuoco. Questa è la tua notte". In questo modo il fuoco viene lasciato li, e il mattino successivo il legno è arso come al solito e il fuoco è ancora acceso».
Numeri particolari sono associati a Brigida (come pure ad altri santi celtici): tre angeli apparvero al suo battesimo, a rappresentare forza speciale e intimità con Dio e quattro furono i malati guariti da lei in una chiesa, a rappresentare la pienezza, come le quattro stagioni o i quattro punti cardinali. Nelle sue leggende compaiono anche animali così come si trovano nel folklore celtico: nell'episodio probabilmente meglio conosciuto, un racconto tradizionale che coinvolge una volpe — simbolo di intelligenza e ingenuità — viene utilizzato per mostrare la bontà e la compassione della santa. Un pazzo uccide la volpe addomesticata del re; il re minaccia di mettere a morte il colpevole e di ridurre in schiavitù la sua famiglia se la volpe non gli viene sostituita con un'altra altrettanto intelligente. La vicenda giunge alle orecchie di Brigida che, recandosi in fretta a corte, incontra sulla strada una volpe che balza nel suo carro e si sistema tra i suoi abiti. Giunta a corte, la volpe si mostra in possesso delle stesse abilità di quella morta e il re, addolcitosi, risparmia la vita dell'uomo. Il tema della bontà si estende felicemente anche alla volpe, che può tornare nella foresta venendo risparmiata da altre artificiose esibizioni.
La gentilezza e la bontà della santa mitigarono anche il suo atteggiamento verso le regole, un tratto che la rende simile a S. Patrizio. Cogitosus narra che quando Brigida si recò a far visita al vescovo Ibar, costui «pur essendo molto contento dell'arrivo della santa, non aveva cibo da offrire all'ospite se non pane secco e carne di maiale. Così il vescovo Ibar e S. Brigida mangiarono pane e bacon durante il digiuno quaresimale prima della Pasqua».
Egli inoltre riferisce che quando due monache di Brigida si rifiutarono di mangiare carne durante il digiuno quaresimale, subito le loro porzioni si trasformarono in serpenti come monito per il loro atteggiamento eccessivamente rigido. L'aiuto della santa era richiesto anche per migliorare le relazioni matrimoniali: «Giunse là un uomo sposato che desiderava dalla santa una benedizione dell'acqua con cui egli intendeva aspergere la moglie, dalla quale era odiato. Brigida benedisse l'acqua e dopo che, assente la sposa, il marito asperse la casa, il cibo, le bevande e il letto, proprio da quel giorno la moglie lo amò profondamente per tutta la vita».
La benedizione della santa era anche una potente protezione contro i pericoli: un vescovo che stava conducendo con grande velocità il suo carro, «guardando in basso verso le ruote, vide che mancavano gli acciarini. Si precipitò giù dal carro e, toccata terra, ringraziò Dio e benedisse S. Brigida, essendosi ricordato che la santa aveva benedetto il veicolo».
La fiamma perpetua, che le monache di Kildare conservarono per molti secoli in onore del fuoco che si levò dal luogo in cui Brigida dormiva, ha probabilmente la sua origine nella dea Brigida, il cui culto era praticato in quel medesimo luogo da sacerdotesse (la cui superiora prendeva il nome della divinità) molto prima che Brigida nascesse. La dea Brigida era la divinità della conoscenza e della vita, ma anche del fuoco, della saggezza e del focolare, ed era rinomata come madre dei poeti; aveva due sorelle, anch'esse chiamate Brigida, che erano le patrone della salute e della metallurgia. Tutti questi attributi finirono per essere associati alla badessa Brigida, la cui festa è celebrata lo stesso giorno in cui cadeva quella della dea, cioè nella data di Imbolg, la festa pagana di primavera.
Una sorgente situata in luogo ameno fuori dalla città di Kildare, ora arricchito con le stazioni della Via Crucis, conosciuta come la Fonte di S. Brigida, era probabilmente un luogo sacro ai druidi. Sotto molti aspetti quindi la santa segna un punto di transizione tra paganesimo e cristianesimo, riprendendo molto dell'antica religione senza intolleranza o persecuzione e affondando le proprie radici nella terra e nelle stagioni. Si è ipotizzato che le "monache e le sante" di Kildare si ricolleghino a un collegio di donne che prima attendeva al santuario della dea Brigida ivi situato. Kildare, Cill Dara, significa «cella della quercia»; in essa infatti vi è un altare che poggia su una trave di legno massiccio a cui furono attribuiti poteri miracolosi; il Cogitosus la descrive come «attualmente fresca e verde».
Altri elementi delle leggende associate alla santa la vogliono partecipe delle sconosciute origini del cristianesimo d'Irlanda, alla pari dei saggi irlandesi presenti sul Golgota "in spirito", sicché non ci fu mai un periodo in cui il cristianesimo non abbia fatto parte della cultura dell'isola. Si racconta che Brigida sia stata allevata da druidi. Un giorno una colomba bianca la condusse in un luogo desertico, dove assistette come levatrice alla nascita del Santo Bambino e pose sulla sua fronte tre gocce d'acqua per unirlo alla terra. In questa storia compaiono anche animali: siccome le mucche, arse dalla sete, non potevano produrre latte, Brigida cantò loro le "poesie del paradiso" e il latte cominciò a scorrere copiosamente per il Bambino.
Per questo episodio ella è stata paragonata in parte alla dea Artemide, che fu levatrice a Leto alla nascita di Apollo, in parte alla dea nordica Briganzia e in parte alla celtica Brigida.
Si tramanda inoltre che S. Brigida godrà di una seconda vita in cui, unica tra i santi, ritornerà per legare i capelli di Cristo e lavarne i piedi, e forse addirittura per esserne la sposa. In tutto ciò pare che abbia ripreso le caratteristiche della gnostica Sophia, la Sapienza, mentre per altri aspetti è vista come una reincarnazione della Vergine Maria: col titolo di "Madre del gaelico", è lodata nei termini suggestivi della donna vestita di sole di Ap 12, comunemente intesa come un'allusione a Maria: «Brigida donna sempre eccelsa / scintillante fiamma dorata / guidaci al regno eterno / il sole abbagliante e scintillante».
Nel suo emblema ella appare di fianco all'immagine del fuoco, con una croce a quattro braccia intrecciata con fili di paglia, che si riteneva proteggesse gli edifici dal fuoco. Anche la vicenda sottostante a questo particolare enfatizza la bontà e la compassione della santa: ella infatti fece la croce con paglia presa dal pavimento mentre stava accudendo un capo pagano malato.
Quando il malato si svegliò e le chiese la ragione di quella croce, ella gli narrò la storia del Calvario ed egli ne fu talmente colpito che contemporaneamente si convertì e riacquistò la salute. Le Croci di S. Brigida sono ancora prodotte in tutta l'Irlanda e alla vigilia della sua festa vengono collocate nelle case e in altri edifici.
Alla metà del IX secolo Donato, il vescovo irlandese di Fiesole (ca. 826ca. 877) scrisse una Vita di Brigida in esametri latini. Egli era uno dei molti pellegrini irlandesi che si stabilirono in uno dei santuari situati sulla strada per Roma; donò una chiesa a Piacenza per il monastero di Bobbio, facendovi costruire in seguito un ricovero per pellegrini irlandesi, antecedente della famosa chiesa di S. Brigida. A giudicare dai manoscritti, il circolo di Sedulio "Scoto" di Liegi (ix sec.), che veniva dall'Irlanda, nutriva una particolare devozione per la santa di oggi.
Chiese a lei dedicate erano conosciute a Fosses, Liegi, Colonia, Henndorf (vicino a Salisburgo), in tutta la Bretagna e a Piacenza. Esistono ancora pellegrinaggi in suo onore a Fosses e Amay in Bretagna. Scrivendo alla fine del mx secolo, mons. Guérin afferma che a Fosses, nella diocesi di Namur, i contadini erano soliti prendere, il primo giorno di febbraio, baguettes benedette e toccare con esse gli ammalati. Il Liber hymnorum irlandese contiene due inni latini e due irlandesi in suo onore; nel Black Book of Camarthen del MI secolo si legge un'invocazione in gallese: «S. Brigida, custodiscici nel nostro viaggio». Engo il Culdeo ha il seguente distico (citato in The Irish Saints): «Brigida: gentile, forte, degna di lode, casto capo delle monache d'Irlanda».
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Kildare, in Irlanda, santa Brigida Vergine, che in prova della sua verginità, avendo toccato il legno dell'altare, lo fece diventare subito verde.
martedì 31 gennaio 2023
Calcio, Terza Categoria: Il Malfa blocca sul pari la capolista
Stromboli: mulattiera/strada per l'Osservatorio al centro di polemiche. La precisazione della delegata del sindaco
Infuriano le polemiche a Stromboli e sui social, da parte di residenti, amanti ed habituè dell’isola, sui lavori in corso sul sentiero che porta all’Osservatorio, coinvolto, tra l’altro, nel violento nubifragio del 12 agosto scorso.
Ricordando... Angela Boccabella ved. Broccio
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