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sabato 16 novembre 2024
C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu
da sx Bartolo Merrina, Mario Paino, Cosimo Lo Re,
Emanuele Carnevale, Lino Natoli (Assessore), Nino Fonti, Pippo Costa, Pino
Bertè
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti su Caronte & Tourist Isole Minori: proclamato stato di agitazione .”Pronti allo sciopero se la Società non torna sui suoi passi”.
Casa di comunità. Il consigliere Saltalamacchia (Forza Italia): "C'è chi mente sapendo di mentire e mente a se stesso e ai cittadini"
Cari Amici,
Vi dico come la penso e lo faccio iniziando il mio ragionamento con una domanda: Dopo il Covid stiamo davvero potenziando la Sanità?
Il Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr) ha rilevato la necessità di una profonda riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, fondata su un nuovo modello organizzativo che la renda sempre più inclusiva e vicina alle persone. L'obiettivo è strutturare un sistema sanitario moderno e resiliente, in grado di affrontare con successo le nuove sfide, l’invecchiamento progressivo della popolazione ed eventi straordinari come le pandemie.
La priorità è dunque costruire spazi nuovi destinati alla prevenzione e al potenziamento della medicina del territorio, in grado di risolvere i problemi dei pazienti non urgenti, lasciando all’ospedale le sole urgenze, e facendo sì che i tempi di permanenza in pronto soccorso si riducano notevolmente.
Negli ultimi mesi sono state inaugurate molte Case di Comunità (CdC), previste dal Pnrr.
Anche se, a circa due anni dalla scadenza fissata dall'Europa, risultano al momento attive in tutta Italia 413 CdC, concentrate in 11 Regioni, rispetto alle 1420 circa previste dal Piano. In Lombardia, ad esempio, delle 195 CdC previste entro il 2026 dal Piano Operativo Regionale ne sono state identificate, a settembre di quest'anno, come già funzionanti solo 132.
Si tratta di nuove strutture, centrali nella riforma dell’SSN, che mirano a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale ma con il grave handicap che dentro, come già emerso in questi ultimi mesi, c'è poco personale sanitario, prevalentemente infermieri e pochissimi medici.
Un nuovo approccio e un nuovo modo di pensare l'assistenza sanitaria che ritengo possa avere un valore in quei territori dove esistono realtà ospedaliere organizzate ed efficienti.
Non ho potuto non soffermarmi sull'attuale situazione del nostro ospedale, non ho potuto non pensare alle carenze del presidio ospedaliero di Lipari e alle sue criticità. A quelle criticità che tutti denunciamo, da tempo.
In qualità di Consigliere comunale ho molto riflettuto sull'opportunità di dotare il nostro territorio insulare di una Casa di Comunità.
Mi sono interrogato a lungo su questa possibilità cercando di acquisire più informazioni possibili, anche ascoltando coloro che operano nei servizi sanitari.
Ho scoperto che la figura prevalente nella Casa della Comunità è l’infermiere di famiglia, ad esempio. E ho scoperto che, presumibilmente, la funzione delle CdC mal si concilia con la carenza di personale sanitario ospedaliero, che peraltro andrebbe condiviso.
Con una certa insistenza è emersa l'obiettività di chi vive in un contesto territoriale difficile come il nostro. E mi sono chiesto se al posto di edifici non serva invece potenziare la dotazione organica degli ospedali, garantendo un personale sanitario vicino al paziente e ai suoi bisogni di assistenza.
Non voglio dire che una cosa esclude l'altra. Non dico questo. Inisto invece sulle priorità, la presenza di più medici e la riapertura di quei reparti che ci sono stati strappati a seguito di un contenimento della spesa pubblica per i servizi sanitari. Un contenimento conseguente ad una "razionalizzazione" della spesa e
all'accentramento dei servizi nei grandi ospedali, che mal si lega però con il diritto delle comunità, che vivono in territori disagiati, di essere adeguatamente assistite.
La delibera del Consiglio comunale che ha bocciato la deroga urbanistica per la costruzione della Casa di Comunità in contrada San Giorgio, finanziata con fondi del Pnrr e prevista per Lipari con appalto già affidato, ha aperto, anche nel nostro paese, un accesso dibattito sul valore di queste strutture che mirano a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale.
Un dibattito importante che, a mio modesto avviso, doveva precedere la discussione in aula sulla variante urbanistica per la realizzazione della Casa di Comunità in contrada San Giorgio a Lipari.
È necessario dire, ancora una volta, che le condizioni del presidio ospedaliero di Lipari e la perdurante carenza di personale sanitario (soprattutto medici) hanno determinato nella popolazione eoliana il convincimento che si voglia a tutti i costi ed ulteriormente contenere i servizi ospedalieri a favore di servizi di assistenza territoriale. Aggiungo, facendo venire meno l'idea stessa di ospedale, vitale per un territorio come il nostro.
Ero presente alla seduta di Consiglio Comunale del 30 luglio 2024, con all'o.d.g. "Richiesta di deroga all'art. 15 della L.R. 76/78 ai sensi dell art. 46-bis della L.R. 19/2020 per la realizzazione della Casa di Comunità tipo Hub a Lipari", e ho espresso voto contrario alla richiesta di deroga urbanistica per la realizzazione della CdC in contrada San Giorgio a Lipari. Ritengo necessario ribadire, date le circostanze e la confusione alimentata da più parti, che il mio voto contrario è da ridimensionare alla sola richiesta di deroga urbanistica in quanto, diversamente da altri colleghi consiglieri, non mi sono pronunciato sulla CdC e sul valore ed utilità di questa nuova struttura.
Nel corso della stessa seduta, ho invece chiarito ai colleghi consiglieri e all'Amministraziome comunale, presente in aula, che non c'era da parte mia alcuna riluttanza a sostenere investimenti per la realizzazione di altre tipologie di servizi sanitari, purché vi fossero, da parte dei vertici dell'ASP di Messina, le dovute rassicurazioni in merito al potenziamento dei servizi ospedalieri. Ritengo, infatti, che una Casa di Comunità, considerate le finalità, può funzionare solo dove c'è un ospedale dotato di personale sanitario e di attrezzature. E li dove c'è un ospedale funzionante la CdC non può che essere un valore aggiunto.
Le realtà insulari, così come le zone periferiche o dell'entroterra siciliano,
necessitano, infatti, di una dimensione ospedaliera che funzioni in modo eccellente, in grado di rispondere a tutte le richieste di assistenza. Dunque, non solo quando si presenta una determinata emergenza.
Durante i lavori del Consiglio Comunale, avevo proposto il rinvio dell'argomento, richiedendo, come già anticipato, la presenza a Lipari dei vertici dell'Azienda Sanitaria Provinciale per avviare in Consiglio Comunale un confronto sulle attuali criticità dell'ospedale eoliano, per sollecitare e ricevere le necessarie rassicurazioni, prima del voto sulla variante.
La mia richiesta, come peraltro già accaduto, per una conduzione dei lavori del Consiglio Comunale che non si può che definire "discutibile", non è stata presa in considerazione e il dibattito si è spinto inevitabilmente oltre, inducendo la maggior parte dei colleghi ad entrare nel merito di contenuti che, di sicuro, meritavano un approfondimento ulteriore.
Chi sostiene che il Consiglio Comunale si era espresso a favore della Casa di Comunità, spostando artificiosamente l'attenzione sull'eventualità che la stessa può essere realizzata in un sito diverso da quello in contrada San Giorgio, mente sapendo di mentire. Mente a se stesso e ai cittadini.
I dubbi erano tanti e bisognava agire diversamente per evitare un finale, che date le circostanze, era assai scontato.
Io per primo aveva delle perplessità in merito alla sua realizzazione, che non avrebbero precluso tuttavia una condotta favorevole in presenza delle necessarie condizioni e dei dovuti e richiesti chiarimenti.
Il sopralluogo del Direttore Generale dell'ASP e del Dirigente dell'Assessorato regionale alla Salute nei locali dell'ospedale di Lipari, non pochi giorni fa, mi lascia alquanto perplesso, anche alla luce delle ultime notizie relative alla rimodulazione del finanziamento.
Inoltre, mi corre l'obbligo di sottolinearlo, il presidente del Consiglio Comunale di Lipari, in occasione della visita del DG Giuseppe Cuccì, non ha ritenuto opportuno coinvolgere i consiglieri comunali o i capigruppo. Non lo ha fatto e nonostante le richieste avanzate, anche da me nelle ultime sedute di Consiglio Comunale. Siamo stati semplicemente esclusi da un possibile confronto.
Per concludere, apprendo nelle ultime ore, da voci tuttavia non ufficiali, che l’Asp di Messina avrebbe già provveduto a rimodulare il finanziamento a favore delle due case di Comunità di Brolo e San Piero Patti.
E sembrerebbe, addirittura, che ciò sia avvenuto in una data antecedente al sopralluogo in ospedale, dove peraltro il presidente del Consiglio Comunale ha ipotizzato, successivamente alla seduta di Consiglio del 30 luglio, possa essere realizzata la CdC di Lipari.
È totale lo sconcerto e l'amarezza per il modo in cui, ancora una volta, è stato affrontato un tema importante per il nostro territorio. Ancor di più per l'assenza di autorevolezza delle istituzioni locali in un momento così delicato,
essendo venuto meno il buon senso che serviva per individuare i percorsi più utili ed evitare le spiacevoli situazioni che stiamo attraversando, a danno unico dei cittadini e dei loro bisogni.
Gaetano Saltalamacchia
Consigliere comunale Forza Italia
LAVORI NELL’UFFICIO POSTALE SU CONTAINER DI PIANOCONTE
Poste italiane comunica che "Per le operazioni postali e finanziarie, la clientela potrà rivolgersi presso la sede di Lipari sita in corso Vittorio Emanuele II n. 205, disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35 e dotata di ATM Postamat operativo h24.
Al termine dei lavori, della durata prevista di una settimana, la sede su container nella frazione di Pianoconte tornerà disponibile per i cittadini con i consueti orari".
Tanti auguri!
Santo del giorno: Santa Gertrude la Grande
S. Gertrude nacque ad Eisleben, nella Sassonia, da illustre famiglia.
All'età di cinque anni fu posta nel monastero di Helfta, appartenente all'ordine delle Cistercensi. Questo monastero, fondato dal conte Burchard di Mansfeld nel 1229, era allora diretto dalla badessa Gertrude di Hackeborn, la quale lo governò per lo spazio di circa quarant'anni. Strane confusioni, causate dall'analogia del nome, hanno fatto ritenere la nostra Santa come la badessa del suo monastero. Fin dai primi anni ebbe a maestra S. Matilde, sorella della badessa, la quale trovò in Gertrude una allieva esemplare.
Dotata di grande ingegno, di forte volontà e di una penetrazione straordinaria, Gertrude fece presto presagire grandi cose di sè; la lingua latina le divenne familiare, la teologia mistica, i libri ispirati erano il suo pascolo, sì che sovente i più abili dottori ebbero a stupire della sua vasta erudizione.
Ma questa sua grande passione per gli studi le impedì alquanto la vita di raccoglimento e di preghiera.
Nell'Avvento dell'anno 1281 ebbe una violenta crisi spirituale che determinò la sua conversione, come la chiamò ella stessa. Gertrude si sentiva come isolata nel monastero, senza un'anima cui poter confidare le sue tristezze, senza un appoggio che la sostenesse; perciò si rivolse tutta verso Dio e si sentì attirata da Lui.
Il 27 gennaio dell'anno seguente, la calma ritornò in lei in seguito ad una visione. Le apparve Nostro Signore e le disse: « Presto verrà la tua salvezza », e vidi, dice la santa nelle sue Rivelazioni, quella mano divina prendere la mia in segno di solenne ratifica di quella promessa. Poi Gesù aggiunse: « Tu hai lambito la terra coi miei nemici e hai succhiato il miele aderente alle spine; ritorna a me ed io ti farò buona accoglienza inebriandoti al torrente delle mie gioie divine ».
E Gertrude fu veramente inebriata al torrente delle gioie divine. Ella fu la prima propagatrice della devozione al Sacro Cuore di Gesù. È vero che Santa Margherita Alacoque ricevette da Gesù la missione di far conoscere al mondo l'amore del suo Cuore nel 1674; ma Gertrude aveva ricevuto da Gesù l'ordine di scrivere il libro che rivelava tutto il suo Cuore quattro secoli prima. E il giorno in cui Gertrude finiva quel libro, il Signore apparendole le disse: « Questo libro è mio e lo tengo impresso in fondo al mio Cuore: ivi ciascuna lettera si è imbevuta della mia divinità e chiunque, a mia gloria, lo leggerà con umile divozione, ne ritrarrà frutto per la salute eterna dell'anima sua ».
Nel giorno della festa di S. Martino, 11 novembre, Gesù in visione le disse: « Presto ti toglierò da questa vita ». Il mercoledì di Pasqua dell'anno dopo si sentì chiamare: « Vieni, mia eletta, ed io farò di te il mio trono »; era l'avviso di prepararsi alla morte che avvenne dolcemente poco dopo.
La Santa fu canonizzata nel 1667 e la Chiesa universale ne celebra la festa il 16 novembre.
PRATICA. Sviluppiamo nel nostro cuore la devozione al Cuore Sacratissimo di Gesù e inculchiamola agli altri.
PREGHIERA. Dio, che ti preparasti nel cuore della beata vergine Gertrude una grata abitazione, pei meriti e l'intercessione di lei cancella, benigno, le macchie del nostro cuore, e concedici di godere della sua compagnia.
MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Gertrude, Vergine, il cui natale si ricorda il giorno seguente.
venerdì 15 novembre 2024
Tanasi (Codacons): "Urge messa in sicurezza del territorio"
Tanasi si unisce al grido di allarme lanciato dalla comunità locale, che da anni attende interventi concreti per riparare ai danni causati dal devastante incendio del 2022. “È urgente che le istituzioni locali, regionali e nazionali agiscano immediatamente per restituire sicurezza e dignità all’isola, adottando misure efficaci per la messa in sicurezza del territorio e utilizzando i fondi già stanziati per il ripristino ambientale.”
“Non possiamo permettere che un luogo di così grande valore storico, culturale e naturale venga trascurato. È necessario un piano di azione immediato per garantire la presenza stabile della Protezione Civile e avviare interventi di riforestazione e consolidamento dei versanti,” continua Tanasi.
Il Codacons, attraverso il suo Segretario Nazionale, chiede alle istituzioni di ascoltare la voce degli strombolani e garantire interventi tempestivi, coinvolgendo le autorità competenti per un’azione coordinata e risolutiva. “Non servono altre promesse, ma fatti concreti,” conclude Tanasi.
Primo webinar su Hotel Sustainability Basics: un passo avanti verso la sostenibilità nelle isole siciliane
Il 13 novembre si è svolto il primo webinar dedicato a Hotel Sustainability Basics, il percorso che consente alle strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) di soddisfare gradualmente i requisiti di sostenibilità.
L’iniziativa nasce dal protocollo di intesa tra Federalberghi Isole Minori Sicilia, Islands of Sicily DMO e il World Travel & Tourism Council (WTTC) per l’implementazione degli Hotel Sustainability Basics, criteri fondamentali di sostenibilità sviluppati dall'industria per l'industria. Questa collaborazione rappresenta un passo decisivo verso l’adozione di pratiche sostenibili nel settore dell’ospitalità nelle isole minori siciliane.
L'obiettivo è che le nostre isole si distinguano sempre più a livello internazionale, promuovendo la sostenibilità come elemento centrale del comparto turistico.
Durante il webinar, è stato approfondito come il soddisfacimento dei criteri di sostenibilità non solo risponda a necessità etiche, ma anche:
- soddisfi le nuove esigenze del mercato,
- rappresenti un efficace strumento di marketing per distinguersi e posizionarsi meglio,
- consenta significativi risparmi, in particolare sui costi energetici e idrici,
- permetta di adeguarsi gradualmente alle prescrizioni normative imminenti.
Laura Morello, Programme Manager del WTTC, ha illustrato il funzionamento del programma, mentre Christian Del Bono ha presentato i contenuti e le finalità del protocollo di intesa e l’action plan per i prossimi due anni, con l’obiettivo di verificare un numero minimo di strutture nelle isole siciliane.
Il programma sarà ulteriormente presentato ai giornalisti e ai tour operator internazionali nel corso della BIT 2025 (9-11 febbraio), durante la conferenza stampa organizzata dalla Regione Siciliana.
Le strutture ricettive interessate ad aderire all’iniziativa possono registrarsi direttamente utilizzando il seguente link: Hotel Sustainability Basics
Per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete scrivere a: laura.Morello@wttc.org o sustainability@wttc.org, mettendo in copia info@islandsofsicily.com.
Anche a Lipari, sabato 16 novembre "Giornata della colletta alimentare"
Torna sabato 16 novembre 2024, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la ventottesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare durante la quale si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare regionali. In un periodo di scarsa disponibilità di cibo da distribuire e di crescita della domanda, la Colletta Alimentare diventa ancora più attesa e preziosa per chi vive in difficoltà.
Tanti auguri!
C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: Una delle formazioni della gestione Lo Re. Grazie a Giovanni Aricò per questa foto
Accosciati da sx: GiuffrèV., Zanca (massaggiatore), Barrica (cap.), Bottari, Torino, Aricò, Famularo, Saltalamacchia
Santo del giorno: Sant'Alberto Magno
Terminati gli studi ed emessi i voti religiosi, fu designato come professore a Colonia, Ratisbona, Strasburgo e poco dopo all'Università di Parigi. Tra i suoi discepoli il più illustre fu S. Tommaso d'Aquino, la cui elevatezza di mente egli per primo conobbe ed esaltò.
Nel 1254 fu tolto dall'insegnamento ed eletto provinciale dei Domenicani in Germania. Due armi dopo si portò a Roma. e nel Concistoro di Anagni, alla presenza del Sommo Pontefice difese vittoriosamente, contro alcuni avversari, i diritti della Santa Sede e dei Religiosi Mendicanti. Il Papa ne fu così entusiasta che lo tenne a corte e gli assegnò una cattedra all'Università Pontificia. Rinunziò allora alla carica di provinciale, ma dovette nuovamente portarsi in patria, prima come arbitro a Colonia, poi come mediatore di pace politica e sociale in un'infinità di contese.
Al principio dell'anno 1260 lo sorprese la notizia che il Papa l'aveva eletto vescovo di Ratisbona. Lo stato della diocesi non era lusinghiero : decaduta spiritualmente e finanziariamente, aveva bisogno di uno zelante riformatore. Alberto ubbidì alla chiamata pontificia e divenne, colla sua vita santa ed apostolica, modello dei sacerdoti e dei vescovi. Visitava chiese, predicava, confessava, lavorava in tutti i modi al miglioramento spirituale della diocesi, a cui, allorché fu ristabilito l'ori dine, la disciplina e le finanze, decise di rinunziare. i Dietro sue insistenze quindi, Urbano IV lo esonerò dall'ufficio pastorale, ed egli ritornò lieto nel suo convento di Colonia, spendendo il resto della sua vita tra la preghiera. la direzione spirituale, la composizione di opere scientifiche ed ascetiche ed esplicando una vasta azione di pacificazione sociale. Meritò il titolo di dottore universale.
Mentre un giorno, già piú che ottantenne. teneva una lezione, perdette improvvisamente la memoria; piangendo scese dalla cattedra. Si preparò alla morte che lo colpì poco dopo, al 15 di novembre 1280, fra il compianto di tutta la cristianità.
PRATICA. Leggiamo o ascoltiamo una istruzione
PREGHIERA. O Dio, che hai reso grande il tuo beat vescovo e dottore Alberto nel far servire la sapienza umana alla fede divina, deh! concedici di seguire le orme del suo insegnamento onde godere della luce perfetta nei cieli.
giovedì 14 novembre 2024
Stromboli - Ginostra il sindaco definisce altri interventi e ai manifestanti dice: "I vostri rappresentanti erano dove dovevano essere..."
COMUNICATO - Continua incessante il lavoro istituzionale per affrontare l’emergenza alluvione di Ginostra e Stromboli delle ultime settimane, di cui è Commissario l’Ing. Duilio Alongi del Dipartimento Delle Infrastrutture della Regione Sicilia, e stamattina nel corso della videoconferenza di coordinamento tra Comune, Genio Civile e Autorità di Bacino sono stati definiti e quantificati gli ulteriori interventi da effettuare in somma urgenza sia a salvaguardia dell’abitato di Stromboli che di quello di Ginostra.
L’Autorità di Bacino che, dopo due sopralluoghi eseguiti in seguito agli eventi alluvionali, ha già avviato a Stromboli un intervento sul Torrente Montagna Russo, ha adeguato l’affidamento del lavoro alle mutate condizioni generate dall’ultima pioggia con ulteriori interventi di mitigazione del rischio, così come ha fatto per Ginostra.
Nel frattempo, non si sono mai fermati gli interventi di rimozione dei detriti alluvionali che, sia a Stromboli che a Ginostra, avevano compromesso la viabilità e le ditte incaricate dal Genio Civile, nell’ambito della stessa emergenza, continuano a lavorare per completare e rifinire l’intervento.
I prossimi interventi urgenti sono stati programmati, in maniera coordinata, come segue:
- Autorità di Bacino: ha progettato, e affiderà nei prossimi giorni altri interventi microstrutturali in alcune assi torrentizie particolarmente compromesse per un ulteriore importo complessivo di € 300.000,00
- Genio Civile: affiderà il lavoro di messa in sicurezza dell’incisione di Ginostra, situata su terreni privati, che ha determinato il rotolamento del fango in paese, per un ulteriore importo di € 250.000,00.
IL GOVERNO REGIONALE DELIBERA LA RICHIESTA DI STATO DI EMERGENZA NAZIONE
Intanto, sempre di oggi è la notizia della Delibera di Giunta della Regione Sicilia che, accogliendo la richiesta del Sindaco di Lipari Riccardo Gullo, chiederà al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, della durata di un anno, per i danni causati dal maltempo di ottobre sull’isola di Stromboli e nella fazione di Ginostra. Secondo una parziale stima della Protezione civile regionale, l’importo dei danni e dei primi interventi necessari alla mitigazione dei rischi ammonta a 5 milioni di euro
Si realizza così un programma di interventi strutturato, costruendo un “modello Stromboli/Ginostra” integrato, volto a ristabilire le condizioni di sicurezza dell’isola, del territorio e di tutti i suoi abitanti.
Un lavoro minuzioso, iniziato due anni fa dopo l’alluvione del 12 agosto 2022 e la successiva emergenza che, dal 30 agosto scorso è passata nella sua fase ordinaria.
Gli interventi strutturali, finanziati con quella emergenza, riguardano i 14 torrenti di Stromboli e, come è noto, sono in fase di gara d’appalto affidata a Invitalia.
INCONTRO CON INVITALIA
Oggi pomeriggio il Sindaco ha discusso, ancora una volta in video conferenza, con i responsabili di Invitalia sui procedimenti in corso: i progettisti sono stati individuati e il Sindaco Gullo ha sollecitato un’accelerazione delle procedure per la consegna dell’affidamento con carattere d’urgenza dei servizi tecnici. Altri incontri di aggiornamento sono previsti nei prossimi giorni per la verifica dei tempi.
Una giornata importante per Stromboli, duramente ferita dall’alluvione del 2022 e dagli eventi alluvionali delle scorse settimane che, per la prima volta, hanno colpito anche la frazione di Ginostra.
Il lavoro del Commissario Straordinario dell’emergenza 2022 Riccardo Gullo e del Commissario Alongi per la crisi regionale dichiarata in conseguenza degli ultimi eventi, continua con determinazione e costanza. La dichiarazione nazionale dello stato di emergenza, che si spera sia prossima, consentirà di affiancare ai lavori di Stromboli (appena esposti) anche interventi strutturali importanti per la frazione di Ginostra.
LA MANIFESTAZIONE
Gli abitanti dell’isola vivono grossi disagi da due anni e, per questo, oggi hanno organizzato una pacifica manifestazione per sollecitare l’attenzione delle istituzioni.
“Dove sono i nostri rappresentanti?” oggi qualcuno si chiedeva, durante il corteo. I loro rappresentanti erano dove dovevano essere, proprio per affrontare al meglio la difficile situazione dell’isola: a lavoro, dove sono ancora in questo momento, e dove sono sempre stati in questi anni. E continueranno fino al completamento di tutte le opere necessarie.
Palazzo d'Orléans, si è insediato il nuovo Consiglio regionale dei beni culturali e ambientali
L’organismo è stato ricostituito su impulso del governatore, Renato Schifani, e dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato ed è presieduto, in qualità di delegato dal presidente, dalla dirigente dell’amministrazione regionale Margherita Rizza.
Il Consiglio ha numerose funzioni, a partire dall’elaborazione dello schema del piano regionale per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e la loro fruizione. Tra gli altri compiti, fornisce indicazioni sui criteri di assunzione del personale scientifico; esprime pareri in materia di concessione di scavi e di concessioni demaniali che abbiano connessione con i beni culturali.
A farne parte sono, l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, i presidenti delle commissioni legislative dell’Ars Bilancio, Dario Daidone, e Cultura, Fabrizio Ferrara, Giuseppe Carmelo Parello, dirigente responsabile di struttura intermedia del dipartimento dei Beni culturali, designato dall'assessore. Poi Daniele Malfitana, designato dal Consiglio nazionale dei beni culturali ed ambientali, Luigi Belvedere, designato dalla Conferenza episcopale siciliana, Pietro Maria Militello (Università di Catania), Lorenzo Campagna (Università di Messina), Giovanni Francesco Tuzzolino (Università di Palermo), Sebastiano Fazzi (designato dalla Consulta regionale degli ordini degli architetti), Antonella Versaci (Consulta regionale degli ordini degli ingegneri) e Vincenzo Palumbo, in rappresentanza dei Consigli degli Ordini degli avvocati delle sedi distrettuali di Corte d’Appello di Sicilia. Segretario è Paolo Valentini, funzionario direttivo del dipartimento regionale ai Beni culturali.
Stromboli: La Regione chiederà a Roma lo stato di emergenza nazionale
«Il governo regionale – dichiara il presidente, Renato Schifani – continua a essere vicino alla comunità di Stromboli, tenendo ben presenti le gravi difficoltà in cui da tempo ormai si trovano gli abitanti e le aziende. Per questo motivo, abbiamo fatto nostra la richiesta del Comune di Lipari per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Stiamo già intervenendo per le situazioni più urgenti ma la situazione che si è venuta a creare sull’isola è ormai strutturale e richiede un intervento a livello nazionale».
I primi lavori di somma urgenza a Stromboli e nella frazione di Ginostra sono stati già avviati con la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per sei mesi, deliberata dalla giunta nella seduta del 21 ottobre. Per questi, e per altre opere nelle zone più colpite dal maltempo del mese scorso, sono stati stanziati 2,8 milioni di euro.
Gli eventi meteo del 19 e 20 ottobre avevano causato a Stromboli colate di detriti, frane ed esondazioni con le conseguenze più pesanti nella frazione di Ginostra che ha riportato gravi danni alla viabilità, ai servizi e al porto. La Protezione civile regionale sottolinea inoltre che i versanti che sovrastano i centri abitati presentano un rischio strettamente connesso a quello vulcanico poiché le colate di detriti causate dalle piogge sono aumentate proprio per la ricaduta sui fianchi dello Stromboli del materiale lavico eruttato negli ultimi anni.
Stromboli in piazza per chiedere interventi dopo alluvioni
Oltre 150 persone, presente anche una piccola delegazione degli abitanti di Ginostra, hanno sfilato per le strade di Stromboli chiedendo interventi immediati dopo le alluvioni che hanno causato danni consistenti.
I manifestanti chiedono la messa in sicurezza dei due versanti dell'isola, quello di Stromboli e quello della frazione di Ginostra, e sottolineano la grave situazione di rischio idrogeologico e il pericolo incombente per l'incolumità degli abitanti.
“Le nostre case e le nostre stesse vite sono in pericolo: non è più possibile che le istituzioni continuino a tergiversare sulla nostra pelle. L’emergenza in quanto tale va gestita con i tempi che tale stato comporta e non con in tempi della burocrazia, cosa che, invece, sta accadendo a Stromboli. Non possiamo affrontare l'arrivo dell'inverno in queste condizioni”, hanno ribadito i manifestanti nel corso dei vari interventi che si sono susseguiti una volta che il corteo ha raggiunto l’area portuale di Scari.
Tanti auguri!
C.S. Lipari: una storia a tinte rosso - blu
Santo del giorno : San Lorenzo O'Toole
Nel 1140 entrò nella scuola monastica di Glendalough, dove fu abate dal 1154 al 1162. Contribuí alla fondazione dell'abbazia di Baltinglass dei Cistercensi e di una casa per i Canonici Agostiniani a Ferns. Fu eletto arcivescovo di Dublino nel 1162 e in quella funzione mise mano alla riforma della giovane arcidiocesi. Fu mediatore tra gli invasori normanni che nel 1170 presero la città e la nobiltà locale. Quando Enrico II giunse nell'isola e convocò un sinodo a Cashel, Lorenzo accettò la bolla papale Laudabiliter con cui Papa Adriano II, di origine inglese, autorizzava Enrico II a occupare l'Irlanda. Con l'arcivescovo di Tuam e i vescovi di Limerick, Kildare, Waterford e Lismore, partecipò al Terzo Concilio Lateranense nel 1173. Nel 1179, Lorenzo tornò in Irlanda e convocò un sinodo a Clonfert per le regioni settentrionali dell'isola.
Agli inizi del 1180, Lorenzo si recò in Inghilterra per incontrare Enrico II, portando con sé il figlio del re del Connacht come ostaggio per suo padre. Probabilmente a causa dei privilegi papali che egli aveva ottenuto a Roma, Lorenzo incontrò un Enrico assai incollerito. Il Plantageneta costrinse l'alto prelato all'esilio. Dopo aver seguito il re fino in Normandia, finalmente ebbe il permesso di tornare in Irlanda. Sulla via del ritorno, tuttavia, si ammalò e morì il 14 novembre 1180 nella casa dei Canonici di San Vittore ad Eu, in Normandia, dove sono ancora presenti parte delle sue reliquie.
fonte:cathopedia.org
mercoledì 13 novembre 2024
I biglietti vincenti del sorteggio della Sagra del Vino e Del Pane 2024
1) n. 535 Fine settimana per due persone, meta siciliana
2) n 543 Lo schiavo Giovanna- Cesto con prodotti tipici offerto da Azienda Agricola Mandarano3) n 563 Maria Falanga Frullatore
4) n 748 Casamento Mario Cuffie Wireless
5) n 704 Iacono Giovanni- Buono 20€ Pasticceria Subba
6) n 596 Daniela Cincotta- Buono Mancia e Fui- 10 Arancini
7) n 728 Antonio Giuffrè- Apericena Presso a Za Pippa
8) n 729 Nicolo Lauricella - Pizza
9) n 201- (abbiamo solo un n. di tel che non scriviamo per privacy e lo contattiamo noi) Pizza
10) n 791- Marco Greco -Pizza
11) n 028 D'Amico Annalisa-Pizza
12) n 219 Cincotta Mario -Buono spesa da Currò Fabio
13) n 594 Marco Giardina Buono spesa da Curro Fabio
Per info scrivere a 393 9092636
Tanti auguri!
Federalberghi Isole Minori Sicilia e DMO Islands of Sicily collaborano con il WTTC per promuovere la sostenibilità nel settore dell’ospitalità - oggi primo webinar
Il primo evento dell’iniziativa sarà un webinar, previsto per oggi 13 novembre, durante il quale gli operatori locali potranno approfondire gli obiettivi e i vantaggi dell’adesione agli Hotel Sustainability Basics. Questi criteri, pensati come livello minimo di sostenibilità per le strutture ricettive, consentono di migliorare la gestione ambientale, ridurre i costi operativi e accedere a opportunità di certificazione globale, posizionandosi come leader nel turismo responsabile.
Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia, ha dichiarato: “Questa collaborazione con il WTTC è un'opportunità chiave per le nostre isole, permettendo alle strutture ricettive di adottare le migliori pratiche globali di sostenibilità, sostenere le comunità locali e rafforzare la loro competitività nel panorama turistico internazionale.”
Laura Morello, Programme Manager del WTTC, che illustrerà il programma Hotel Sustainability Basics durante il webinar, ha espresso il suo entusiasmo per la collaborazione, sottolineando come le isole minori siano il contesto ideale per la diffusione di questa iniziativa.
Il WTTC, leader globale del settore privato nel turismo, promuove iniziative mirate a creare un turismo sostenibile e inclusivo, supportando lo sviluppo economico e la protezione ambientale in collaborazione con governi e comunità di tutto il mondo.
Per partecipare all'evento:
https://meet.google.com/jcm-kovv-dxg
Santo del giorno : Sant'Omobono di Cremona
Il lavoro dei campi, riscattato, dette maggior frutto, e le città rette in liberi Comuni prosperarono per nuove e redditizie attività. Le zone di scambio si allargarono da città a città, da regione a regione, da nazione a nazione, diffondendo i prodotti che la crescente ricchezza richiedeva in crescente quantità. E gli artigiani italiani si dettero a conciar le pelli, a sbalzare il rame, a batter l'argento, a cesellare l'oro, a soffiare il vetro, a tinger le stoffe, a fucinar le armi. Soprattutto, a filare e tessere panni di seta e più che altro di lana, che i mercanti, lungo le rinnovate strade, dai ripristinati porti, commerciavano in tutti i paesi del mondo.
La figura di Sant'Omobono, mercante di Cremona, per quanto Santo umile e commerciante modesto, diventa così l'espressione caratteristica, anzi ideale, di un'intera società, che rese l'Italia ricca di mezzi, di opere, di gloria, di arte e come sempre accade di frutti spirituali e tesori di santità.
Nella seconda metà del XII secolo, anche Cremona, come tutte le città d'Italia, era un alveare di fervida attività. Per le viuzze medievali, accanto agli arcigni palazzi della vecchia nobiltà, ogni porta che non fosse una bottega artigiana, era il fondaco di un mercante o il « banco » di un banchiere.
Uno di questi fondaci cremonesi apparteneva ad un mercante buono anche nel nome: Omobono. Un piccolo commerciante, che non avrebbe potuto rivaleggiare, per esempio, con il suo ricco contemporaneo Pietro Bernardone, padre di San Francesco, che da Assisi trafficava grosse partite di lana acquistata sui mercati di Francia, e detta perciò « francesca ».
Omobono era un mercante scrupolosissimo, come se ne trovano pochi dicono i maligni. E la mercatura, che faceva ricca l'Italia, rendeva bene anche al mercante cremonese, nonostante la sua specchiata onestà negli affari; anzi, proprio per questa sua onestà. Egli rispettava gli Statuti delle Corporazioni cittadine, osservava le leggi civili, ma soprattutto seguiva quella legge della coscienza che la Chiesa insegnava e insegna ancora non solo ad Omobono e non solo a Cremona, ma a tutti i cristiani di tutto il mondo.
I proventi della mercatura, non dovevano però servire soltanto ad aumentare la ricchezza di Omobono. Dovevano soddisfare un altro insegnamento della religione cristiana, ancora più alto: quello della carità. Carità materiale, nell'assistenza generosa dei poveri e dei bisognosi; e carità spirituale verso gli afflitti, i tribolati, gl'ignoranti, i dubbiosi. Privo di figli, Omobono aveva una moglie, onesta e virtuosa sì, ma non al punto di approvare l'inesauribile generosità del marito e di non rimpiangere tutto ciò di cui egli si privava. Cosicché uno dei meriti di sant'Omobono fu quello di persuadere anche la moglie alla carità evangelica da lui praticata.
Né aspettava, per recarsi in chiesa, di esser libero dai suoi affari. Anzi, si dedicava al lavoro solo quando era libero dalle pratiche di cristiana pietà. E un giorno del 1197, mentre era alla Messa, in ginocchio davanti all'altare, giunto al « Gloria in Excelsis », allargò le braccia e le richiuse come in un abbraccio. Al Vangelo, non fu veduto rialzarsi. Se ne era andato così, in pace e in silenzio, verso la gloria dei Cieli.
Allora, solo allora, i cittadini di Cremona, gli artigiani indaffarati, i mercanti preoccupati, si resero conto che era vissuto tra di loro, nel fondaco oscuro e modesto, un vero Santo, un Santo di nuovo tipo. E con professionale decisione e rapidità, presentarono al Papa la causa di canonizzazione.
Così, appena due anni dopo, nel 1199, Omobono era Santo, le sue reliquie riposte nel Duomo di Cremona, centro di devozione e di prodigi. Egli è invocato come protettore dei mercanti, subito dopo il grande figlio di Pietro Bernardone, mercante di lana francesca. E i sarti l'hanno preso come loro Patrono, non perché Sant'Omobono fosse sarto, ma perché visse in mezzo alle pezze di panno, nel fondaco dove esercitò la mercatura e al tempo stesso la santità.
martedì 12 novembre 2024
”La “Ferdinando Morace” pronta per la navigazione. Stamane la presentazione
COMUNICATO STAMPA
Lipari, 12 novembre 2024 – Si è tenuta questa mattina la presentazione della “Ferdinando Morace”. La nuova nave ibrida entrerà in linea giovedì 14 novembre nella tratta che collegherà Milazzo alle Isole Eolie.
L’incontro ha visto la presenza di autorità e istituzioni. Per la Liberty Lines presenti invece, il presidente della compagnia Andrea Maralla, il Direttore Nunzio Formica, Carlo Cotella, amministratore delegato e l’ingegnere Ferdinando Morace, direttore tecnico della Liberty Lines da cui la nave prende il nome.
L’imbarcazione è la quarta unità della serie di 9 navi ibride veloci che saranno consegnate entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.
“Siamo molto orgogliosi di aver presentato stamattina la nuova nave ibrida ad istituzioni e autorità in rappresentanza di cittadini e turisti che utilizzeranno l’imbarcazione in questa tratta” – ha dichiarato il presidente della Liberty Lines Andrea Maralla – “Abbiamo voluto quest’incontro come occasione per rinsaldare il legame tra la nostra compagnia e il territorio, che da domani potrà usufruire di un mezzo all’avanguardia e rispettoso dell’ambiente”.
“La nuova nave ibrida “Ferdinando Morace” risponde perfettamente alle linee guida che la Liberty Lines si è data da tempo – ha aggiunto l’a.d. Carlo Cotella - Essere competitivi, anzi, precursori, nella realizzazione di navi che viaggiano anche in modalità elettrica e avere chiara come linea guida la salvaguardia del territorio, sono dei fattori essenziali per il futuro della nostra azienda, non trascurando le esigenze dei passeggeri e dei pendolari che potranno viaggiare su mezzi che rappresentano l’eccellenza del settore”