Cerca nel blog
giovedì 25 agosto 2016
Michele Zarrillo (Lipari 2016) Due canzoni: "Notte dei pensieri" e "Cinque giorni"
Al "Conti" al via il 29 Agosto gli esami per la risoluzione del giudizio sospeso a.s. 2015-2016, d'idoneità e integrativi.
COMUNICAZIONE
Si comunica, agli studenti interessati che, presso la sede centrale dell'IIS Isa Conti E. V., nei giorni 29 - 30 e 31 agosto 2016, si svolgeranno gli esami per la risoluzione del giudizio sospeso a.s. 2015-2016, esami d'idoneità e esami integrativi.
Le prove di esame e gli scrutini conclusivi si svolgeranno secondo le modalità previste nel calendario affisso all'ingresso della scuola.
Si comunica, agli studenti interessati che, presso la sede centrale dell'IIS Isa Conti E. V., nei giorni 29 - 30 e 31 agosto 2016, si svolgeranno gli esami per la risoluzione del giudizio sospeso a.s. 2015-2016, esami d'idoneità e esami integrativi.
Le prove di esame e gli scrutini conclusivi si svolgeranno secondo le modalità previste nel calendario affisso all'ingresso della scuola.
Carlo e Franco Caccetta, Federico Cusolito e Antonio Cincotta primeggiano nell'edizione 2016 della "Ricata" a Stromboli
COMUNICATO STAMPASTROMBOLI: SPORT E PASSIONE PER LA “RICATA” TRA GOZZI IN LEGNOVINCONO CARLO CACCETTA, FEDERICO CUSOLITO, ANTONIO CINCOTTA E FRANCO CACCETTASono Carlo Caccetta, Federico Cusolito, Antonio Cincotta ed il timoniere Franco Caccetta i vincitori dell’edizione 2016 della"Ricata", la spettacolarissima regata tra gozzi a remi organizzata al largo di Stromboli in concomitanza con la festa di San Bartolo organizzata dalla cooperativa “Stromboli pesca società cooperativa” (pescatori professionisti di Stromboli) e dall'associazione “Stromboli Blu” (pescatori amatoriali di Stromboli) e patrocinata dall' "Associazione Nazionale Circoli delle università italiane".
L'equipaggio vincitore della "Ricata" 2016 Il risultato è arrivato al termine di una gara combattutissima nel corso della quale gli equipaggi, che avevano precedentemente ottenuto l’imbarcazione su cui gareggiare a seguito di un sorteggio, hanno dovuto remare per buona parte del percorso dallo Strombolicchio alla spiaggia del porto di Scari con mare di prua ed onda: una prova davvero impegnativa che ha entusiasmato i numerosi tifosi e curiosi accorsi sia per mare che all’arrivo.Secondo classificato è stato poi l’equipaggio composto da Giuseppe Utano, Vincenzo Cincotta, Gaetano Cincotta ed il timoniere Francesco Utano mentre la terza piazza è stata infine appannaggio di Bryan La Macchia, Giorgio Cusolito, Simone Cincotta e Mario Cusolito (timoniere).Tra gli armatori, ovvero i proprietari delle imbarcazioni sorteggiate, il podio ha visto primeggiare invece Giuseppe Utano con l'imbarcazione "U zu Peppinu".Una festa del mare e dello sport insomma in perfetto stile strombolano, fedele della gara per la “presa della posta” che si svolgeva tra le cosiddette palamitare (a remi o a vela) quando andavano a prendere posizione per calare le reti.Gli equipaggi sono quindi tradizionalmente formati da quattro componenti, tre vogatori ed un timoniere, così disposti: un vogatore (con due remi) seduto a prua, due vogatori (con un remo l'uno), un timoniere a poppa (con un remo “all'antica”, paledda). Il timoniere, stando al regolamento concordato, deve avere compiuto almeno 55 anni di età al momento della regata. Le barche utilizzate sono invece gozzi tipici strombolani in legno, dotati di timone (inteso come paledda) e con carene di lunghezza compresa tra i 480 ed i 580 centimetri mentre i remi sono diversi a seconda che si tratti della coppia di prua (lunghezza minima 220, massima 280) o dei singoli (330 o 410).Un mix appassionante di storia, mare e tecnica insomma che ogni anno appassiona centinaia di turisti e residenti che si riversano tanto nelle acque antistanti lo Strombolicchio, da dove partono le imbarcazioni trainate da barche a motore, quanto lungo la spiaggia di Scari, dove infine si è conclusa la gara tra il clamore e le incitazioni della folla per poi ritrovarsi tutti insieme nella consueta festa sul molo organizzata dalle stesse associazioni di Stromboli in collaborazione con sezione di Lipari della Lega Navale Italiana: una serata in musica ed allegria iniziata con la tradizionale grigliata di pesce fresco offerta dagli strombolani ed animata quindi dalla musica dal vivo della band di Nino Cicero che ha poi passato il testimone ai giovani dj Fares Zaabat, Alessandro Cursi e Mattia Mandarano che per tutta la notte hanno fatto ballare centinaia di turisti e residenti.
NELLE PROSSIME ORE VI PROPORREMO UNA SERIE DI POST CON FOTO DELLA "RICATA" 2016Ai vincitori ed all’armatore della barca prima classificata è spettato quindi l'onore di poter vedere apposto il proprio nome sulla base del trofeo challenge perpetuo realizzato con un'ascia dell'800 donata da Domenico Cusolito ed installata su un pezzo di tartana a sua volta regalo di Ahimèe Camoz, che sarà poi esposta presso il bar Amore Mio di Scari.
IL VIDEO DELLA "RICATA" 2016 a Stromboli. Dai preparativi, all'abbinamento tra barche ed equipaggi, alla messa in mare, all'arrivo
Torna "Aiutaci ad aiutare". Questa volta per invitarvi a sposare una iniziativa di La Bella Lavanderina di Michèlle Favaloro e Giochidea di Profilio in favore delle popolazioni colpite dal terremoto di ieri.
Chi a Lipari (ma anche dal resto delle Eolie) vuole dare una mano d'aiuto può fare pervenire presso queste attività, che si trovano Sottomonastero e alla fine del Corso Vittorio Emanuele, latte, pannolini, acqua ossigenata, salviette imbevute, pasta, giocattoli e vestiti (nuovi ed usati, ovviamente in ottime condizioni).
Tutto il materiale sarà poi inviato, come da indicazioni ricevute dalle promotrici dal comune di Lipari, al Centro di raccolta di Albano Laziale.
Eolienews sostiene questa iniziativa e vi invita a dare il vostro apporto.
Grazie
Chi a Lipari (ma anche dal resto delle Eolie) vuole dare una mano d'aiuto può fare pervenire presso queste attività, che si trovano Sottomonastero e alla fine del Corso Vittorio Emanuele, latte, pannolini, acqua ossigenata, salviette imbevute, pasta, giocattoli e vestiti (nuovi ed usati, ovviamente in ottime condizioni).
Tutto il materiale sarà poi inviato, come da indicazioni ricevute dalle promotrici dal comune di Lipari, al Centro di raccolta di Albano Laziale.
Eolienews sostiene questa iniziativa e vi invita a dare il vostro apporto.
Grazie
Una marea di gente dietro il Patrono San Bartolomeo. Una perturbazione ha messo a rischio serata finale in piazza.
Una vera e propria marea umana (residenti e non ) ha accompagnato ieri il Patrono San Bartolomeo e il Vascelluzzo nella Processione lungo le vie della città di Lipari.
Alla Processione, oltre ai fedeli, hanno preso parte le autorità civili e militari dell'arcipelago. Tra queste i quattro Sindaci delle Eolie (Giorgianni, Gullo, Longhitano, Lo Schiavo) e il Presidente del consiglio comunale, Adolfo Sabatini.
Notevole anche la partecipazione dietro la statua del Santo di fedeli scalzi (per voto). Tra questi abbiamo notato un buon numero di cittadini extracomunitari, segno tangibile della loro integrazione nell'isola.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui il Simulacro di San Bartolo si è fermato, quasi alla fine del Corso Vittorio Emanuele, ed avvicinato sotto il balcone di una nonnina di 107 anni che si è sporta per baciarlo.
Il sipario sui festeggiamenti per il Patrono è sceso con il concerto di Michele Zarrillo, in forse sino all'ultimo momento per una perturbazione che ha investito l'isola nelle immediatezze dell'inizio.
Motivo per cui si è deciso di anticipare i fuochi d'artificio (da plauso) di circa 30 minuti e, subito dopo, è salito sul palco l'ottimo cantante italiano.
Al di là delle solite immancabili polemiche c'è da dire che l'edizione 2016 dei festeggiamenti per il Patrono è ben riuscita.
Alla Processione, oltre ai fedeli, hanno preso parte le autorità civili e militari dell'arcipelago. Tra queste i quattro Sindaci delle Eolie (Giorgianni, Gullo, Longhitano, Lo Schiavo) e il Presidente del consiglio comunale, Adolfo Sabatini.
Notevole anche la partecipazione dietro la statua del Santo di fedeli scalzi (per voto). Tra questi abbiamo notato un buon numero di cittadini extracomunitari, segno tangibile della loro integrazione nell'isola.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui il Simulacro di San Bartolo si è fermato, quasi alla fine del Corso Vittorio Emanuele, ed avvicinato sotto il balcone di una nonnina di 107 anni che si è sporta per baciarlo.
Il sipario sui festeggiamenti per il Patrono è sceso con il concerto di Michele Zarrillo, in forse sino all'ultimo momento per una perturbazione che ha investito l'isola nelle immediatezze dell'inizio.
Motivo per cui si è deciso di anticipare i fuochi d'artificio (da plauso) di circa 30 minuti e, subito dopo, è salito sul palco l'ottimo cantante italiano.
Al di là delle solite immancabili polemiche c'è da dire che l'edizione 2016 dei festeggiamenti per il Patrono è ben riuscita.
Frasi
«Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.» Niccolò Paganini
Ritrovata bici da bambino
Grande attesa per il “16° Giro Podistico a Tappe delle Eolie”
Oltre 110 atleti saranno al via della sedicesima edizione del “Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie”, in programma dal 4 al 10 settembre nell’arcipelago eoliano. La manifestazione nazionale FIDAL, organizzata dalla Polisportiva Europa Messina in sinergia con la Mediterranea Trekking e con il patrocinio dei comuni di Lipari, Leni,Malfa e Santa Marina Salina, si svolgerà a Vulcano, Lipari e Salina, dove si susseguiranno cinque gare di lunghezza variabile dai 6.5 km ai 14.5 km. Prevista pure una non competitiva ad andatura libera.
E’ folto il gruppo di coloro che mirano alle posizioni di vertice, alcuni dei quali già protagonisti, in passato, sulle strade delle Eolie. In campo maschile, si contenderanno, con tutta probabilità, l’ambito titolo: l’australiano Tony Russo, l’emiliano Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), plurivincitore del “Giro”, il lombardo Emanuele Marchi(Atletica Villanuova ‘70), il romagnolo Giuseppe Del Priore(Dinamo Sport), FlavioMonteruccioli, portacolori dell’Avis Castel San Pietro, ed il bresciano Davide Boroni (San Rocchino).Tra le donne, confermata la presenza della peloritana Francesca Colafati (Fidippide), che si impose nel 2015. Tra le sue rivali più accreditate figurano la slovacca naturalizzata italiana EvaNeznama (Atletica Villanuova ‘70), ValentinaGualandi (Podistica Pontelungo), RobertaLodesani (Corradini Rubiera), Meri Mucci (Atletica Castello) e Federica De Bernardis (Bracco Atletica). Per quanto riguarda, infine, le società, l’Amatori Podistica Terni è la più rappresentata con 13 iscritti, mentre saranno 14 i siciliani in competizione dei quali ben 12 messinesi (7 delloStilelibero). Il primo start verrà dato, infine, lunedì 5 settembre, alle ore 10, a Vulcano.
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 25 Agosto
mercoledì 24 agosto 2016
Concorso per la selezione delle migliori poesie da inserire nell’Agenda poetica "IL SEGRETO DELLE FRAGOLE 2017"
Comunicato Stampa
Concorso per la selezione delle migliori poesie da inserire
nell’Agenda poetica IL SEGRETO DELLE FRAGOLE 2017
Il tema che caratterizzerà l’Agenda poetica IL SEGRETO DELLE
FRAGOLE 2017 sarà improntato sull’“essere onesti”, gesto quanto mai
controverso nel tempo corrente ove le relazioni – entro le comunità, dal micro delle famiglie al macro dei continenti e del pianeta –
sembrano costruite sull’interesse privato piuttosto che sul bene comune, con il
costante tradimento di principi quali la lealtà, la trasparenza, l’attenzione
all’altro.
Considerato l’ampio riscontro e l’elevato gradimento riservato
alle precedenti edizioni, LietoColle rinnova il bando per partecipare alla
realizzazione del poetico diario Il
segreto delle fragole 2017: un volume, dalla pregiata veste
grafica, che conterrà Poesia per un anno. Anche questa edizione sarà illustrata
da un fotografo-artista di chiara fama.
LietoColle invita alla partecipazione gratuita tutti
coloro che praticano la scrittura poetica, mediante l’invio dei propri
elaborati come segue: numero due poesie sul tema “essere onesti” (massimo 28 versi ciascuna –comprese spaziature
interne ai versi, titolo e nome autore. La scadenza per l’invio delle poesie è
fissata al 30 settembre 2016.
Invio dei testi, in un unico documento formato Word,
alla redazione solo per mail:redazione@lietocolle.com, indicando come oggetto
“Fragole 2017”. Nella mail indicare i dati personali, indirizzo, breve notizia
e la seguente dichiarazione:
Dichiaro che gli elaborati qui proposti sono di mia produzione e
sono inediti. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai
sensi della disciplina generale di tutela della privacy (L. n.
675/1996; D. Lgs. n. 196/2003).
Le selezioni saranno pubblicate sul sito www.lietocolle.com nel mese di novembre
2016, e agli autori selezionati verrà inviata comunicazione personale.
L’edizione 2017 – curata da Sebastiano Gatto, Greta Rosso, Daniele Mencarelli, Maddalena Lotter, sarà disponibile
da fine novembre e sarà un prezioso e utile REGALO DI NATALE.
SPORT, TRADIZIONE E FOLCLORE STASERA A STROMBOLI PER LA “RICATA”. ALLE 18 LA GARA TRA GOZZI IN LEGNO
COMUNICATO STAMPA
SPORT, TRADIZIONE E FOLCLORE STASERA A STROMBOLI PER
LA “RICATA”
ALLE 18 IL VIA DALLO STROMBOLICCHIO PER LA GARA TRA
GOZZI IN LEGNO
Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la
"Ricata", la spettacolarissima regata tra gozzi a remi prevista per
oggi alle 18 al largo di Stromboli,
Eolie, in concomitanza con la festa di San Bartolo, patrono dell'isola.
Fedeli alla tradizione che prevedeva una
competizione tra pescatori locali su
barche in legno da loro stessi realizzate, anche stavolta isolani e non solo si
sono dati appuntamento lungo la spiaggia del porto di Scari per il sorteggio
delle imbarcazioni da abbinare agli equipaggi iscritti, operato come sempre dai
pescatori più anziani. Una tradizione nella tradizione visto che la kermesse
organizzata dalla cooperativa “Stromboli pesca società cooperativa” (pescatori
professionisti di Stromboli) e dall'associazione “Stromboli Blu” (pescatori
amatoriali di Stromboli) e patrocinata dall' "Associazione Nazionale
Circoli delle università italiane"
vuole ricordare la gara per la “presa della posta” che si svolgeva tra
le cosiddette palamitare (a remi o a vela) quando andavano a prendere posizione
per calare le reti e si svolge il giorno della festa di S. Bartolomeo,
ogni 24 agosto. Gli equipaggi sono
quindi tradizionalmente formati da quattro componenti, tre vogatori ed un
timoniere, così disposti: un vogatore
(con due remi) seduto a prua, due
vogatori (con un remo l'uno), un
timoniere a poppa (con un remo “all'antica”, paledda). Il timoniere,
stando al regolamento concordato, deve avere compiuto almeno 55 anni di età al
momento della regata. Le barche utilizzate
sono invece gozzi tipici strombolani in legno, dotati di timone (inteso
come paledda) e con carene di lunghezza
compresa tra i 480 ed i 580 centimetri mentre i remi sono diversi a seconda che
si tratti della coppia di prua (lunghezza minima 220, massima 280) o dei
singoli (330 o 410).
Un mix appassionante di storia, mare e tecnica
insomma che ogni anno appassiona centinaia di turisti e residenti che si
riversano tanto nelle acque antistanti lo Strombolicchio, da dove partono le
imbarcazioni trainate da barche a motore, quanto lungo la spiaggia di Scari,
dove infine si conclude la gara tra il clamore e le incitazioni della folla per
poi ritrovarsi tutti insieme nella consueta festa sul molo organizzata dalle
stesse associazioni di Stromboli in collaborazione con sezione di Lipari della
Lega Navale Italiana, nel corso della quale gli strombolani offriranno a tutti
i presenti grigliate di pesce, dolci e bevande.
Ai vincitori ed all’armatore della barca prima
classificata spetterà quindi l'onore di poter vedere apposto il proprio nome
sulla base del trofeo challenge perpetuo realizzato con un'ascia dell'800
donata da Domenico Cusolito ed installata su un pezzo di tartana a sua volta
regalo di Ahimèe Camoz, che sarà poi esposta presso il bar Amore Mio di Scari.
L'anno scorso, a vincere fu l'equipaggio composto da
Stefano Oliva, Carlo Caccetta, Federico Cusolito ed il timoniere Franco
Caccetta a bordo di Salvatore dell'armatore Salvatore Cusolito.
EQUIPAGGI:
1. Valentino Cincotta, Francesco La Macchia, Stefano
Cincotta, Tindaro Giorgianni (timoniere)
2. Giuseppe Utano, Vincenzo Cincotta, Gaetano
Cincotta, Francesco Utano (timoniere)
3. Carlo Caccetta, Federico Cusolito, Antonio
Cincotta, Franco Caccetta (timoniere)
4. Gaetano Cusolito, Michele Cusolito, Laurent
Cusolito, Bartolo Cusolito (timoniere)
5. Domenico Cusolito, Antonino Caccetta, Mario
Cusolito, Vincenzo Utano (timoniere)
6. Bryan La Macchia, Giorgio Cusolito, Simone
Cincotta, Mario Cusolito (timoniere)
IMBARCAZIONI DA ABBINARE AGLI EQUIPAGGI
1.U ZU PEPPINO: ARM. GIUSEPPE UTANO
2.FALCO REALE: ARM. FRANCESCO UTANO
3.APACHE: ARM. STEFANO OLIVA
4.TORPEDINE: ARM. GAETANO CUSOLITO
5.OLUTORIA : ARM. DOMENICO CUSOLITO
6.SALVATORE: ARM. SALVATORE CUSOLITO
Lotteria di San Bartolomeo. Assegnato il quadro di Saltalamacchia. Per il televisore se ne parlerà stasera
Assegnato ieri sera il quadro di Armando Saltalamacchia nell'ambito della lotteria legata ai festeggiamenti in onore di San Bartolomeo.
Per quanto concerne, invece, l'estrazione con la quale si mette in palio un televisore sarà effettuata stasera durante il concerto di Michele Zarrillo.
Nella foto: il biglietto vincente
Per quanto concerne, invece, l'estrazione con la quale si mette in palio un televisore sarà effettuata stasera durante il concerto di Michele Zarrillo.
Nella foto: il biglietto vincente
In mezzo a tutte le vergogne..anche questa : Il "gabinetto" all'aperto degli ambulanti del mercatino
In mezzo a tutte le vergogne di questa estate...mettiamoci anche questa: Il "gabinetto" all'aperto degli ambulanti del mercatino.
Ecco dove fanno a fare i loro bisogni alcuni degli ambulanti che sono stati posizionati al Franchino Monteleone per il mercatino di San Bartolo : alle spalle del vecchio spogliatoio e dirimpetto ai campi da tennis...
Per i tennisti "profumazione gratuita"
Siccome ci risulta che sono stati messi a loro disposizione i bagni della struttura non possiamo che definire tale comportamento "da animali"....anche se gli animali potrebbero offendersi
Ecco dove fanno a fare i loro bisogni alcuni degli ambulanti che sono stati posizionati al Franchino Monteleone per il mercatino di San Bartolo : alle spalle del vecchio spogliatoio e dirimpetto ai campi da tennis...
Per i tennisti "profumazione gratuita"
Siccome ci risulta che sono stati messi a loro disposizione i bagni della struttura non possiamo che definire tale comportamento "da animali"....anche se gli animali potrebbero offendersi
Frasi
«Presta l´orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo.» Anonimo
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 24 Agosto
Auguri a tutti i Bartolo, Bartola e a coloro che portano nomi derivati.
Auguri di buon compleanno a Bartola Sgroi, Lucia Biviano, Rossella Natoli, Simona Di Pietro, Giovanni Ficarra, Sergio Del Bono, Orazio Romeo, Lucio Andrea Gallo, Lucia Perin, Francesca Saltalamacchia
Auguri di buon compleanno a Bartola Sgroi, Lucia Biviano, Rossella Natoli, Simona Di Pietro, Giovanni Ficarra, Sergio Del Bono, Orazio Romeo, Lucio Andrea Gallo, Lucia Perin, Francesca Saltalamacchia
Buon S. Bartolo a tutti con "La leggenda di San Bartolomeo" di Vartuluzzu Ruggiero eseguita da Francesco Megna e Giovanni Lo Ricco
Lipari, le Eolie, festeggiano oggi il Patrono San Bartolomeo.
Nell'augurare Buon Bartolo a tutti vi proponiamo "La leggenda di San Bartolomeo" di Vartuluzzu Ruggiero eseguita dal vivo da Francesco Megna e Giovanni Lo Ricco
Nell'augurare Buon Bartolo a tutti vi proponiamo "La leggenda di San Bartolomeo" di Vartuluzzu Ruggiero eseguita dal vivo da Francesco Megna e Giovanni Lo Ricco
Ricordato Sandro Casali. Targa alla famiglia
E' stato ricordato ieri sera a Marina Corta, prima dell'inizio del Concerto degli Zero Assoluto, il compianto Sandro Casali, deceduto nel febbraio scorso.
La sua semplice autorevolezza, la generosità e il suo essere un vero liparoto sono state le qualità evidenziate dal vicesindaco Gaetano Orto che ha poi consegnato una targa al figlio Livio e alla nipotina Sofia.
La sua semplice autorevolezza, la generosità e il suo essere un vero liparoto sono state le qualità evidenziate dal vicesindaco Gaetano Orto che ha poi consegnato una targa al figlio Livio e alla nipotina Sofia.
La cinque giorni di San Bartolomeo proseguirà stasera con il concerto di Michele Zarrillo e i giochi d'artificio.
Alle 19 e 30, invece, si snoderà per le vie del centro la Processione del Santo Patrono.
martedì 23 agosto 2016
Editoriale! Bancarellopoli...invadente ma "invisibile". Povera Lipari!
E' questa la parte che immette sul C.so Vittorio Emanuele, area di transito di residenti e turisti. In particolare dei diportisti che dalle barche si spostano verso il centro.
Un'area dove le attività commerciali esistenti sono costrette a "convivere", forse anche a soccombere, con questa bancarellopoli invadente ma, stranamente, invisibile a chi dovrebbe vedere.
Premesso ciò evidenziamo che non abbiamo nulla contro gli extracomunitari ma non si possono tollerare tali invasioni.
D'altronde, però, dobbiamo evidenziare che, in un paese senza regole, anche loro si sono adeguati.
Ma sul resto del Corso non va certo meglio. Povera Lipari!
Le foto l'abbiamo "rubate" a Francesco Mandarano e Sonja Raffaele su fb
Salina e Stromboli, gemelle diverse tra maestrale e lava (da Repubblica.it)
Salina è fresca come il vento di maestrale. Stromboli è lava che si è fatta isola. Due perle delle Eolie, così simili eppure diverse. Hanno in comune il mare cristallino, profumi d'estate, il bianco dei muri, il rosa delle bouganville e lo sfondo azzurro del cielo. E non è poco. Ma una è come un grande salotto dove ogni dettaglio è curato, l'altra è più selvaggia, quasi arcaica. Una è da vivere in barca, l'altra assolutamente a terra, stretti in un rapporto ancestrale tra il mare e il vulcano.
Salina, tra bouganville e ceramiche...sognando Troisi
L’isola di Salina è elegante, ma senza sfarzi. Verde e rigogliosa come nessun’altra. Il suo nome deriva dal laghetto salato in località Lingua dal quale si estraeva il sale per la conservazione del cibo. I greci la chiamavano Didyme, “gemelle”, per via delle sue due montagne. Un attrezzato porto turistico, a Santa Marina, accoglie yacht di varie dimensioni, mentre ad un centinaio di metri il molo degli aliscafi garantisce i collegamenti turistici. Raggiungere l’isola è abbastanza semplice. Vi consigliamo di partire con l’aliscafo da Palermo o Reggio Calabria (città facilmente raggiungibili con l’aereo), oppure da Milazzo e Messina. Se decidete di alloggiare a Malfa o a Santa Marina, scegliete hotel o bed & breakfast nella parte più alta. La fatica delle salite a piedi sarà certamente ripagata da una vista unica su Lipari, Panarea e Stromboli, tra filari di malvasia e coltivazioni di capperi
Sulle orme del Postino. Quando si esce dall’aliscafo, refrigerato con l’aria condizionata, si viene subito avvolti dal vento fresco che stempera i raggi del sole sulla pelle. Santa Marina è un paese semplice dove si percepisce la sua anima marinara. Eppure non mancano eleganti e costosi negozi dove acquistare le ceramiche artistiche, drappi orientali e oggetti fatti a mano da artigiani locali. Via Risorgimento non è un vero e proprio corso, ma è qui che si trovano i negozi e buona parte dei servizi, compreso l’ufficio postale, aperto solo tre giorni a settimana. Non è lo stesso in cui fu girato il Postino, ultima commuovente pellicola di Massimo Troisi, che ha avuto Salina come principale set. In un angolo del porto una bicicletta d’epoca, incastonata in una parete di cartongesso che riproduce la locandina del film, ce lo ricorda. Un piccolo memoriale istallato per i 20 anni dalla scomparsa dell’attore. In località Pollara sono state girate le scene nella casa di Neruda, edificio privato che «si può visitare solo se il cancello è aperto», come spiegano nel bar vicino. Poco più in là c’è la costiera con la famosa spiaggia, oggi soprannominata “Cala Troisi”, raggiungibile solo via mare. Nel piazzale della chiesa di Pollara ci sono Massimo Troisi e Neruda – alias Philippe Noiret – intenti a guardarsi, seduti su una panchina di pietra, quasi a rappresentare due mondi lontani che solo davanti a questo mare potevano incontrarsi. Per raggiungere Pollara da Santa Marina e Malfa è necessario affittare un’auto, un motorino o strani tricicli con due ruote davanti e una dietro. Si sale da Malfa fin dentro i parco naturale, lungo il fianco del Monte dei Porri, poi si ridiscende verso Pollara. Qui fermatevi un attimo a respirare il vento e a godere di un magnifico paesaggio (soprattutto al tramonto) sul faraglione dalla cima dell’anfiteatro di quella che fu una bocca vulcanica, collassata nel mare.
Dal mare blu. Per vivere il mare a Salina ed evitare piccole spiagge di scomodi ciottoli, vi consigliamo di trasformarvi in provetti marinai e affittare un piccolo motoscafo. I prezzi vanno dagli 80 euro in su per una giornata (carburante escluso, e qui la benzina costa). Ma se timonare non fa per voi, potrete comunque salire sulle varie imbarcazioni che ogni giorno organizzano tour dell’isola della durata di circa tre ore, con tanto di soste per un bagno nelle calette più belle, compresa quella di Pollara. Il costo è di 25 euro a persona. Nella gita mattutina è possibile – sulla maggior parte delle barche – anche pranzare con l’aggiunta di 10 euro. Un piatto di pasta all’ “eoliana” (pesce azzurro, capperi e profumi) e un caffè. Non dimenticate maschera e boccaglio.
A spasso tra montagne e musei. Anche gli appassionati di trekking saranno accontentati. Vari itinerari escursionistici permettono di addentrarsi, senza non poche difficoltà, all’interno dell’isola. Il percorso più affascinante è certamente quello che sale da Santa Marina al Monte Fossa delle Felci. Non perdetevi, infine, un giro nei tre musei dell’isola. Il più importante è quello di Lingua, dove è possibile scoprire la storia dell’isola, gli elementi vulcanici del territorio e i resti preistorici rinvenuti. A Santa Marina, invece, è possibile ammirare, nell’edificio del Municipio, il piccolo museo del vino, dove scoprire i segreti della produzione della Malvasia. A Malfa, invece, c’è il Museo dell’Emigrazione, con testimonianze cartacee e visive del processo migratorio dalle Eolie verso le Americhe e l’Australia.
Metti una sera a cena… Mangiare male a Salina è praticamente impossibile. A pranzo non può mancare il pane “cunzato”, la tipica focaccia farcita. Si può condire con qualsiasi cosa, l’importante è che non manchi il pomodoro schiacciato. Ottima se farcita con alici, capperi e un goccio d’olio d’oliva. La migliore è quella preparata dalla bottega senza insegne a ridosso della chiesa all’inizio del lungomare. La sera, invece, sono vari i ristoranti dove gustare i piatti della tradizione eoliana, talvolta rivisitati. Il miglior ristorante è certamente “Mamma Santina”. Dalla terrazza si possono godere i colori del tramonto mentre si gustano i piatti a base di pesce. Specialità della casa, però, sono gli spaghetti alle 14 erbe, un pesto che racchiude tutti i sapori dell’isola e del Mediterraneo. Prezzi un po’ alti. Altro ristorante degno di nota è il “Tinkitè”, sempre a Santa Marina. Il ristorante – il cui nome evoca l’abbondanza – si snoda tra gli spazi aperti di un hotel. Se prenotate qui e viaggiate in coppia, chiedete di poter mangiare sulla terrazza. Niente luci e solo lume di candela. La vista su Lipari è mozzafiato. Il ristorante propone i piatti della cucina eoliana, rivisitati abilmente dallo chef. Imperdibile, come dolce, il semifreddo ai capperi. Una prelibatezza. Il servizio, però, non è risultato sempre all’altezza.
Stromboli, tra il mare e il vulcano
Arrivare a Stromboli è un po’ come immergersi in un’altra dimensione. L’impatto può essere violento per chi non conosce l’isola. Stretta tra il vulcano e il mare in un rapporto ancestrale, la cittadina non ha strade dove corrono le auto, ma piccoli e stretti vicoli dove possono camminare solo le Ape della Piaggio, i motorini, le bici e i veicoli elettrici normalmente utilizzati sui campi da golf del continente (anche i carabinieri ne hanno uno). Rispetto a Salina, a Stromboli tutto è molto più spartano. Ad angoli ben curati, si alternano zone trascurate (soprattutto sul lungomare nei pressi del molo). E poi ovunque cartelli che avvisano popolazione e turisti dei pericoli del maremoto. Qui, nel 2002 un’onda di più di 10 metri, provocata dalla frana in mare della sciara del vulcano, si è abbattuta sul lungomare di Stromboli. Nessuna vittima, fortunatamente, ma molti danni. Dopo quasi 14 anni da quell’evento segni non ne sono rimasti, se non la tendenziale diffidenza a costruire abitazioni davanti alle spiagge e quei cartelli che indicano, in caso di terremoto o suono delle sirene, di fuggire lungo appositi percorsi verso i centri di raccolta. Ma se non fosse per i cartelli e per la cima fumante del vulcano, segni della viva terra in questo periodo non sono percettibili.
Le nere spiagge dell’isola. A Stromboli non mancano le spiagge, nere come la pece. Alcune sono attrezzate ma senza pretese. Più raffinati i locali intorno alla spiaggia di Ficogrande. Qui c’è anche un piccolo circolo velico dove è possibile affittare derive di varie dimensioni, per navigare senza il rumore del motore nelle acque turchesi, fino a raggiungere le rocce di Strombolicchio. Se cercate, invece, più riservatezza, potete camminare verso nord-ovest lungo via Regina Elena. Qui, sulla destra, troverete – un po’ nascoste – varie piccole calette. Alla fine dell’abitato c’è, invece, la Spiaggia Lunga, poco frequentata.
Il vulcano, dal mare. Per capire Stromboli è necessario concedersi un giro in barca accompagnati da marinai del posto. Su piccoli gozzi in cinque o dieci persone si possono scoprire i segreti di un’isola unica. Ad iniziare da Punta del Monaco, zona relativamente pianeggiante un tempo regno della Malvasia. «Oggi la vedete così, brulla e con sterpaglie. Prima del 1930 era ricca di ulivi e vigneti», spiega un pescatore del posto. «Qui si faceva la migliore Malvasia, poi il vulcano e i parassiti hanno distrutto tutto e molti sono andati via». In barca è possibile raggiungere Ginostra, il piccolo borgo marinaro di 30 anime. Ci sono solo case bianche, drappi candidi e bouganville. E, immancabile una leggera brezza che spezza il silenzio. Un piccolo spaccio vende quello che serve per mangiare e beni di prima necessità. Tutto il resto è superfluo. Sempre in banca, si raggiunge la sciara attiva che scivola lentamente in mare verso nord-ovest. Qui l’acqua turchese e il paesaggio lunare valgono l’intera vacanza. Dall’acqua si possono ammirare le varie esplosioni che avvengono in cima o sui fianchi. In genere sabbia, soffiata in cielo. E le rocce che precipitano dall’alto fino in mare, con grandi spruzzi. Non rimane che tuffarsi in acqua nei pressi delle rocce di Strombolicchio, dopo aver ammirato il “guardiano” dello scoglio, il profilo di un uomo disegnato dal vento e dal mare sulla roccia, quasi a voler indicare che lì non si può salire. Tornando verso l’isola da Strombolichio si percepisce meglio la forma dell’isola, quasi circolare. E proprio dalla sua forma che deriva il suo nome. I greci lo chiamavano Strongyl, cioè “rotondo”.
Salire sul vulcano. Dall’aliscafo scendono giovani in costume da bagno, ma anche moltissimi stranieri che sembrano catapultati direttamente dalle Alpi: scarpe da trekking, zaino in spalla e i bastoncini da camminata. Loro non vanno a Stromboli per il mare. Loro vogliono raggiungere la cima fumante. E lo fanno in molti, nel tardo pomeriggio. Appuntamento in piazza San Vincenzo intorno alle 17. Poi, con bastoni e torce il gruppo inizia la salita. L’escursione dura circa cinque ore. Non presenta particolari criticità, non richiede particolare allenamento o esperienza, ma solo una buona condizione fisica e la giusta attrezzatura (che comunque si può affittare). La cima del vulcano, a circa 900 metri di altitudine, può essere raggiunta solo se accompagnati da guide autorizzate. Da soli si può raggiunge al massimo quota 400, sufficiente per ammirare da una buona posizione la sciara. Dopo il tramonto, dalla spiaggia di Ficogrande alzando la testa si vedono le luci delle torce di coloro che ridiscendono la montagna, come un lungo luminoso serpente nelle tenebre.
Stromboli e le tenebre. Di sera Stromboli è avvolta dalla tenebre. L’illuminazione pubblica non esiste e il buio è interrotto solo dalle luci delle verande delle case private o dei locali. «L’elettricità, qui, è arrivata solo 15 anni fa», spiega una commerciante. «Abbiamo una centrale elettrica e siamo autonomi. Ma quando l’Enel ha iniziato a realizzare l’impianto di illuminazione pubblica, ci sono state molte proteste. Gli abitanti vogliono conservare l’aspetto autentico dell’isola». Così si gira con le torce anche nel paese. Oppure si cammina nel buio sotto un tetto di stelle incredibilmente luminose. Anche senza la luna, forniscono quel poco di chiarore che basta per orientarsi. È sufficiente far abituare un po’ gli occhi.
Mangiare, all’insegna della tradizione. Anche a Stromboli la cucina non delude. Molti ristoranti sono curati e presentano piatti gustosi. I menu sono più semplici rispetto a Salina, più legati alla tradizione marinara. Vi consigliamo il Ristorante Punta Lena, non lontano dalla spiaggia di Ficogrande, su una terrazza in riva al mare, che guarda verso lo Strombolicchio. I piatti sono quelli della tradizione eoliana e siciliana. Ottimi gli spaghetti alla Strombolana con capperi, acciughe e tonno, ricoperti da una favolosa “mollica”. Il servizio è impeccabile e un’atmosfera decisamente rilassata, anche quando non rimangono tavoli vuoti.
L’isola di Salina è elegante, ma senza sfarzi. Verde e rigogliosa come nessun’altra. Il suo nome deriva dal laghetto salato in località Lingua dal quale si estraeva il sale per la conservazione del cibo. I greci la chiamavano Didyme, “gemelle”, per via delle sue due montagne. Un attrezzato porto turistico, a Santa Marina, accoglie yacht di varie dimensioni, mentre ad un centinaio di metri il molo degli aliscafi garantisce i collegamenti turistici. Raggiungere l’isola è abbastanza semplice. Vi consigliamo di partire con l’aliscafo da Palermo o Reggio Calabria (città facilmente raggiungibili con l’aereo), oppure da Milazzo e Messina. Se decidete di alloggiare a Malfa o a Santa Marina, scegliete hotel o bed & breakfast nella parte più alta. La fatica delle salite a piedi sarà certamente ripagata da una vista unica su Lipari, Panarea e Stromboli, tra filari di malvasia e coltivazioni di capperi
Sulle orme del Postino. Quando si esce dall’aliscafo, refrigerato con l’aria condizionata, si viene subito avvolti dal vento fresco che stempera i raggi del sole sulla pelle. Santa Marina è un paese semplice dove si percepisce la sua anima marinara. Eppure non mancano eleganti e costosi negozi dove acquistare le ceramiche artistiche, drappi orientali e oggetti fatti a mano da artigiani locali. Via Risorgimento non è un vero e proprio corso, ma è qui che si trovano i negozi e buona parte dei servizi, compreso l’ufficio postale, aperto solo tre giorni a settimana. Non è lo stesso in cui fu girato il Postino, ultima commuovente pellicola di Massimo Troisi, che ha avuto Salina come principale set. In un angolo del porto una bicicletta d’epoca, incastonata in una parete di cartongesso che riproduce la locandina del film, ce lo ricorda. Un piccolo memoriale istallato per i 20 anni dalla scomparsa dell’attore. In località Pollara sono state girate le scene nella casa di Neruda, edificio privato che «si può visitare solo se il cancello è aperto», come spiegano nel bar vicino. Poco più in là c’è la costiera con la famosa spiaggia, oggi soprannominata “Cala Troisi”, raggiungibile solo via mare. Nel piazzale della chiesa di Pollara ci sono Massimo Troisi e Neruda – alias Philippe Noiret – intenti a guardarsi, seduti su una panchina di pietra, quasi a rappresentare due mondi lontani che solo davanti a questo mare potevano incontrarsi. Per raggiungere Pollara da Santa Marina e Malfa è necessario affittare un’auto, un motorino o strani tricicli con due ruote davanti e una dietro. Si sale da Malfa fin dentro i parco naturale, lungo il fianco del Monte dei Porri, poi si ridiscende verso Pollara. Qui fermatevi un attimo a respirare il vento e a godere di un magnifico paesaggio (soprattutto al tramonto) sul faraglione dalla cima dell’anfiteatro di quella che fu una bocca vulcanica, collassata nel mare.
Dal mare blu. Per vivere il mare a Salina ed evitare piccole spiagge di scomodi ciottoli, vi consigliamo di trasformarvi in provetti marinai e affittare un piccolo motoscafo. I prezzi vanno dagli 80 euro in su per una giornata (carburante escluso, e qui la benzina costa). Ma se timonare non fa per voi, potrete comunque salire sulle varie imbarcazioni che ogni giorno organizzano tour dell’isola della durata di circa tre ore, con tanto di soste per un bagno nelle calette più belle, compresa quella di Pollara. Il costo è di 25 euro a persona. Nella gita mattutina è possibile – sulla maggior parte delle barche – anche pranzare con l’aggiunta di 10 euro. Un piatto di pasta all’ “eoliana” (pesce azzurro, capperi e profumi) e un caffè. Non dimenticate maschera e boccaglio.
A spasso tra montagne e musei. Anche gli appassionati di trekking saranno accontentati. Vari itinerari escursionistici permettono di addentrarsi, senza non poche difficoltà, all’interno dell’isola. Il percorso più affascinante è certamente quello che sale da Santa Marina al Monte Fossa delle Felci. Non perdetevi, infine, un giro nei tre musei dell’isola. Il più importante è quello di Lingua, dove è possibile scoprire la storia dell’isola, gli elementi vulcanici del territorio e i resti preistorici rinvenuti. A Santa Marina, invece, è possibile ammirare, nell’edificio del Municipio, il piccolo museo del vino, dove scoprire i segreti della produzione della Malvasia. A Malfa, invece, c’è il Museo dell’Emigrazione, con testimonianze cartacee e visive del processo migratorio dalle Eolie verso le Americhe e l’Australia.
Metti una sera a cena… Mangiare male a Salina è praticamente impossibile. A pranzo non può mancare il pane “cunzato”, la tipica focaccia farcita. Si può condire con qualsiasi cosa, l’importante è che non manchi il pomodoro schiacciato. Ottima se farcita con alici, capperi e un goccio d’olio d’oliva. La migliore è quella preparata dalla bottega senza insegne a ridosso della chiesa all’inizio del lungomare. La sera, invece, sono vari i ristoranti dove gustare i piatti della tradizione eoliana, talvolta rivisitati. Il miglior ristorante è certamente “Mamma Santina”. Dalla terrazza si possono godere i colori del tramonto mentre si gustano i piatti a base di pesce. Specialità della casa, però, sono gli spaghetti alle 14 erbe, un pesto che racchiude tutti i sapori dell’isola e del Mediterraneo. Prezzi un po’ alti. Altro ristorante degno di nota è il “Tinkitè”, sempre a Santa Marina. Il ristorante – il cui nome evoca l’abbondanza – si snoda tra gli spazi aperti di un hotel. Se prenotate qui e viaggiate in coppia, chiedete di poter mangiare sulla terrazza. Niente luci e solo lume di candela. La vista su Lipari è mozzafiato. Il ristorante propone i piatti della cucina eoliana, rivisitati abilmente dallo chef. Imperdibile, come dolce, il semifreddo ai capperi. Una prelibatezza. Il servizio, però, non è risultato sempre all’altezza.
Stromboli, il vulcano e la sua Sciara
Arrivare a Stromboli è un po’ come immergersi in un’altra dimensione. L’impatto può essere violento per chi non conosce l’isola. Stretta tra il vulcano e il mare in un rapporto ancestrale, la cittadina non ha strade dove corrono le auto, ma piccoli e stretti vicoli dove possono camminare solo le Ape della Piaggio, i motorini, le bici e i veicoli elettrici normalmente utilizzati sui campi da golf del continente (anche i carabinieri ne hanno uno). Rispetto a Salina, a Stromboli tutto è molto più spartano. Ad angoli ben curati, si alternano zone trascurate (soprattutto sul lungomare nei pressi del molo). E poi ovunque cartelli che avvisano popolazione e turisti dei pericoli del maremoto. Qui, nel 2002 un’onda di più di 10 metri, provocata dalla frana in mare della sciara del vulcano, si è abbattuta sul lungomare di Stromboli. Nessuna vittima, fortunatamente, ma molti danni. Dopo quasi 14 anni da quell’evento segni non ne sono rimasti, se non la tendenziale diffidenza a costruire abitazioni davanti alle spiagge e quei cartelli che indicano, in caso di terremoto o suono delle sirene, di fuggire lungo appositi percorsi verso i centri di raccolta. Ma se non fosse per i cartelli e per la cima fumante del vulcano, segni della viva terra in questo periodo non sono percettibili.
Le nere spiagge dell’isola. A Stromboli non mancano le spiagge, nere come la pece. Alcune sono attrezzate ma senza pretese. Più raffinati i locali intorno alla spiaggia di Ficogrande. Qui c’è anche un piccolo circolo velico dove è possibile affittare derive di varie dimensioni, per navigare senza il rumore del motore nelle acque turchesi, fino a raggiungere le rocce di Strombolicchio. Se cercate, invece, più riservatezza, potete camminare verso nord-ovest lungo via Regina Elena. Qui, sulla destra, troverete – un po’ nascoste – varie piccole calette. Alla fine dell’abitato c’è, invece, la Spiaggia Lunga, poco frequentata.
Il vulcano, dal mare. Per capire Stromboli è necessario concedersi un giro in barca accompagnati da marinai del posto. Su piccoli gozzi in cinque o dieci persone si possono scoprire i segreti di un’isola unica. Ad iniziare da Punta del Monaco, zona relativamente pianeggiante un tempo regno della Malvasia. «Oggi la vedete così, brulla e con sterpaglie. Prima del 1930 era ricca di ulivi e vigneti», spiega un pescatore del posto. «Qui si faceva la migliore Malvasia, poi il vulcano e i parassiti hanno distrutto tutto e molti sono andati via». In barca è possibile raggiungere Ginostra, il piccolo borgo marinaro di 30 anime. Ci sono solo case bianche, drappi candidi e bouganville. E, immancabile una leggera brezza che spezza il silenzio. Un piccolo spaccio vende quello che serve per mangiare e beni di prima necessità. Tutto il resto è superfluo. Sempre in banca, si raggiunge la sciara attiva che scivola lentamente in mare verso nord-ovest. Qui l’acqua turchese e il paesaggio lunare valgono l’intera vacanza. Dall’acqua si possono ammirare le varie esplosioni che avvengono in cima o sui fianchi. In genere sabbia, soffiata in cielo. E le rocce che precipitano dall’alto fino in mare, con grandi spruzzi. Non rimane che tuffarsi in acqua nei pressi delle rocce di Strombolicchio, dopo aver ammirato il “guardiano” dello scoglio, il profilo di un uomo disegnato dal vento e dal mare sulla roccia, quasi a voler indicare che lì non si può salire. Tornando verso l’isola da Strombolichio si percepisce meglio la forma dell’isola, quasi circolare. E proprio dalla sua forma che deriva il suo nome. I greci lo chiamavano Strongyl, cioè “rotondo”.
Strombolicchio
Stromboli e le tenebre. Di sera Stromboli è avvolta dalla tenebre. L’illuminazione pubblica non esiste e il buio è interrotto solo dalle luci delle verande delle case private o dei locali. «L’elettricità, qui, è arrivata solo 15 anni fa», spiega una commerciante. «Abbiamo una centrale elettrica e siamo autonomi. Ma quando l’Enel ha iniziato a realizzare l’impianto di illuminazione pubblica, ci sono state molte proteste. Gli abitanti vogliono conservare l’aspetto autentico dell’isola». Così si gira con le torce anche nel paese. Oppure si cammina nel buio sotto un tetto di stelle incredibilmente luminose. Anche senza la luna, forniscono quel poco di chiarore che basta per orientarsi. È sufficiente far abituare un po’ gli occhi.
Mangiare, all’insegna della tradizione. Anche a Stromboli la cucina non delude. Molti ristoranti sono curati e presentano piatti gustosi. I menu sono più semplici rispetto a Salina, più legati alla tradizione marinara. Vi consigliamo il Ristorante Punta Lena, non lontano dalla spiaggia di Ficogrande, su una terrazza in riva al mare, che guarda verso lo Strombolicchio. I piatti sono quelli della tradizione eoliana e siciliana. Ottimi gli spaghetti alla Strombolana con capperi, acciughe e tonno, ricoperti da una favolosa “mollica”. Il servizio è impeccabile e un’atmosfera decisamente rilassata, anche quando non rimangono tavoli vuoti.
Però...sono posteggiate bene!
A Lipari accade anche questo.
Piccola mareggiata in corso a Canneto e le barche finiscono sulla sede stradale. Certo sono messe in sicurezza...ma c'è un piccolo dettaglio...non dovrebbero stare lì e tolgono "posti auto" che a Canneto.. in questo periodo... certo non abbondano!
Come scrive l'amico Gianfranco Guarino pubblicando questa foto "Sono posteggiate bene".
Piccola mareggiata in corso a Canneto e le barche finiscono sulla sede stradale. Certo sono messe in sicurezza...ma c'è un piccolo dettaglio...non dovrebbero stare lì e tolgono "posti auto" che a Canneto.. in questo periodo... certo non abbondano!
Come scrive l'amico Gianfranco Guarino pubblicando questa foto "Sono posteggiate bene".
Giuseppe Sinopoli e le isole della bellezza colta (di Michele Giacomantonio)
Lunedì 23 agosto nell’accogliente scenario del terrazzo
del Gardino di Lipari è stato presentato il libretto de “I racconti dell’isola”
di Giuseppe Sinopoli edito dalla Marsilio. Sono ormai più di quindici anni che
il Maestro Sinopoli è scomparso stroncato da un infarto la sera del 20 aprile
2001 al terzo atto dell’Aida che dirigeva all’Opera di Berlino, eppure la
memoria e l’affetto per il grande musicista è più vivo che mai anche a Lipari
come ha dimostrato questa serata intensa e partecipata.
Il libretto, con una bellissima prefazione del
figlio Giovanni ed una postfazione di Quirino Principe, contiene tre racconti:
I corvi di Apollo, L’albero di Ippolito e La nave di Ulisse. I primi due,
conosciuti dai liparesi che avevano potuto leggerli pubblicati da “Arcipelago
in”, il terzo, inedito, trovato da Giovanni nella biblioteca della casa di
Lipari.
Il contenuto di questo libretto è illuminante per
chi volesse scoprire che cosa Giuseppe Sinopoli intendesse quando parlava delle
Eolie come le isole della bellezza colta. Infatti in ogni riga di questa
quarantina di pagine traspare lo sguardo trasfigurante con cui l’artista guarda
i paesaggi a cominciare dalla sua casa del Cappero che volle intestare ad Aristaios
il re-pastore del mito greco, nato mortale e poi divinizzato, curatore degli ulivi e delle viti, delle api e
delle pecore da cui ricava il formaggio ed il miele.
“Una notte di
primavera, - scrive ne “l’albero di Ippolito”-, in cui il firmamento era trapunto da una
vibratile rete di stelle e lattescenti galassie venavano di bianco il nero
morto del cielo, mi aggiravo con passo lentissimo tra pini, ulivi, mimose ed
un’infinità di piccole piante che, come muti serpentelli dai mille colorati
occhi minuti, strisciavano sulla terra calda ancora del prolungato bacio di
Apollo. Era l’equinozio di primavera, l’artemisio dei Dori, il giorno sacro ad
Artemide. Apollo s’era calato d’un tratto nel mare di ponente infuocando
l’orizzonte quasi a volerne incendiare gli abissi. Artemide […], si levava ad
oriente, leggermente spostata verso sud, come a trovare una complicità
nell’antico dio Vulcano”.
Nel primo racconto, quello de “I corvi di Apollo”
Sinopoli ci dice che per lui tornare a Lipari ogni volta significa ritrovare il
luogo privilegiato, “il centro da cui si irradiano,
indietro nel tempo, innumerevoli fili, per millenni”. Ed il centro del
centro era la “Casa Aristaios”, la sua abitazione nell’isola. Da lì poteva
osservare “il mare muto e greve , da cui
ilo sole non riusciva a liberarsi per salire alto nel cielo e superare Vulcano,
gli ulivi. Aristaios, Artemide, i corvi che volavano bassi, lasciando solo di
rado diffondere quel loro roco rantolo, Apollo, Dionisio, tutto,[…]nell’arcano
arcipelago del vento, sembrava rispondere ad un antico richiamo”.
Lipari , le Eolie sono le isole della bellezza colta
su cui vale vivere ma anche tornare per morirvi. Ne “La nave di Ulisse”
Sinopoli immagina l’ultimo ritorno all’isola, quello della morte che per lui è
il ricongiungersi al tutto non più divisibile.
Una notte d’estate un uomo sbarcò sull’isola. Vi
giungeva dal canale di ponente, quello tra Lipari e Salina. Il suo viaggio era
iniziato lontano, estremamente lontano e scese su una piccola spiaggia di
fronte a Vulcano e da lì, dopo un sonno vuoto di sogni, si avviò lentamente per l’erto sentiero che
schiacciato tra le rocce conduceva fra rovi e ginestre su fino al pianoro del
Cappero, alle mura di cinta di “Casa Aristaios”.
“Aveva
raggiunto l’isola perché sapeva che era giunto il momento di congedarsi dalla
vita, dialettica eterna di essere e coscienza, di luce ed oscurità. […] Ed il
tempo diventa “non tempo” e lo spazio diventa “non spazio” e la coscienza si
dilegua, vanità ultima dell’essere. La morte è questo non tempo, questo non
spazio, dove l’essere spogliato della coscienza perde ogni identità particolare
per divenire il ‘tutto’, l’unità non più divisibile”.
Frasi
«Preoccupati più del tuo carattere che della tua reputazione. Perché il carattere è ciò che tu sei, la reputazione ciò che gli altri pensano tu sia.» John Wooden
PREVISIONI METEO FESTIVITA' DI SAN BARTOLOMEO (a cura di Giuseppe La Cava)
Dagli aggiornamenti dei modelli di previsione numerica si evince che nel pomeriggio-sera di oggi saranno possibili rovesci moderati di pioggia e occasionali temporali che, isolatamente, potranno far registrare precipitazioni cumulate giornaliere degne di nota.
Le precipitazioni saranno presenti anche nella mattinata di Mercoledi 24 sotto forma di occasionali piovaschi e tenderanno ad esaurirsi nel pomeriggio-sera, anche se l'indice di probalità di formazioni temporalesche sarà alto nel basso tirreno tra le Eolie e la costa tirrenica calabra.
Si prevede un temporaneo rinforzo del moto ondoso fino a molto mosso nel pomeriggio di Martedi al largo del settore occidentale dell'arcipelago, ma con tendenza ad attenuazione fino a mosso nella giornata del 24.
Calo termico causato dalla moderata ventilazione settentrionale con colonnina di mercurio che registrerà 25 C.Pertanto il clima sarà mite nelle ore centrali della giornata e fresco gradevole in serata
AGGIORNAMENTI METEO SULLA PAGINA FACEBOOKwww.facebook.com/meteoeolie
Calo termico causato dalla moderata ventilazione settentrionale con colonnina di mercurio che registrerà 25 C.Pertanto il clima sarà mite nelle ore centrali della giornata e fresco gradevole in serata
AGGIORNAMENTI METEO SULLA PAGINA FACEBOOKwww.facebook.com/meteoeolie
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 23 Agosto
Eolienews augura Buon Compleanno a Federico Megna, Tommaso Ziino, Marina Acquaro, Giorgia Ventrice, Ingrid Zorici, Agostino Patti e Daniele Cannistrà
E' deceduto Giovanni Spada. Il ricordo di Gianni Iacolino
Non credo che la morte rappresenti l'inizio del secondo tempo.
Il primo tempo, Giovanni Spada lo ha vissuto da genio delle arti figurative ,della musica, della tecnica e della matematica.
Persona garbata e gentile ci ha lasciati senza clamore, così come ha serenamente vissuto.
Gianni Iacolino
Il primo tempo, Giovanni Spada lo ha vissuto da genio delle arti figurative ,della musica, della tecnica e della matematica.
Persona garbata e gentile ci ha lasciati senza clamore, così come ha serenamente vissuto.
Gianni Iacolino
NDD - Giovanni, insieme al fratello Paolino, è stato uno dei precursori del Carnevale Eoliano. A loro si deve "l'ingresso" delle maschere nei carri carnascialeschi eoliani
Ex Pumex in assemblea permanente da oggi
Comunicato stampa
Lavoratori ex Pumex. Proclamazione stato di agitazione. Attivazione preventiva procedure di raffreddamento ex art.7
Ieri presso il Comune di Lipari si è tenuta una partecipata ed animata assemblea dei lavoratori ex Pumex per affrontare la grave situazione venutasi a creare per la mancata emanazione del Decreto Regionale di rideterminazione del finanziamento necessario al regolare pagamento degli stipendi.
I lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, rispettivamente Segretario Generale e Segretario AA.LL. della FP CGIL di Messina, ritengono non più sostenibile tale situazione per l’incapacità totale della Regione Sicilia a risolvere definitivamente la vertenza e per lo stillicidio mensile cui sono sottoposti per il rischio pagamento degli stipendi.
I lavoratori e il Segretario AA.LL., Francesco Fucile, nella tarda mattinata sono stati ricevuti dal Sindaco, Marco Giorgianni, che ha dato ampie rassicurazioni sulle notizie assunte da Palermo circa la prossima emanazione del Decreto di rideterminazione del finanziamento e che si sarebbe mantenuto costantemente in contatto con il Direttore Generale, arch. Morale, per far in modo da garantire la massima celerità.
Alla fine della riunione i lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, nell’auspicare che le dichiarazioni del Sindaco si concretizzino al più presto ritengono opportuno a sostegno della vertenza riunirsi da oggi, 23.08.2016, in assemblea permanente sino alla definizione dell’intera vicenda nell’auspicio che l’Assessorato alle AA.LL., nonostante il periodo feriale, valuti attentamente l’emergenza della questione.
Il Segretario Provinciale AA.LL. Il Segretario Generale FP CGIL (Francesco Fucile) (Clara Crocè)
Lavoratori ex Pumex. Proclamazione stato di agitazione. Attivazione preventiva procedure di raffreddamento ex art.7
Ieri presso il Comune di Lipari si è tenuta una partecipata ed animata assemblea dei lavoratori ex Pumex per affrontare la grave situazione venutasi a creare per la mancata emanazione del Decreto Regionale di rideterminazione del finanziamento necessario al regolare pagamento degli stipendi.
I lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, rispettivamente Segretario Generale e Segretario AA.LL. della FP CGIL di Messina, ritengono non più sostenibile tale situazione per l’incapacità totale della Regione Sicilia a risolvere definitivamente la vertenza e per lo stillicidio mensile cui sono sottoposti per il rischio pagamento degli stipendi.
I lavoratori e il Segretario AA.LL., Francesco Fucile, nella tarda mattinata sono stati ricevuti dal Sindaco, Marco Giorgianni, che ha dato ampie rassicurazioni sulle notizie assunte da Palermo circa la prossima emanazione del Decreto di rideterminazione del finanziamento e che si sarebbe mantenuto costantemente in contatto con il Direttore Generale, arch. Morale, per far in modo da garantire la massima celerità.
Alla fine della riunione i lavoratori, dichiarano Clara Crocè e Francesco Fucile, nell’auspicare che le dichiarazioni del Sindaco si concretizzino al più presto ritengono opportuno a sostegno della vertenza riunirsi da oggi, 23.08.2016, in assemblea permanente sino alla definizione dell’intera vicenda nell’auspicio che l’Assessorato alle AA.LL., nonostante il periodo feriale, valuti attentamente l’emergenza della questione.
Il Segretario Provinciale AA.LL. Il Segretario Generale FP CGIL (Francesco Fucile) (Clara Crocè)
Sei sempre nei nostri cuori! (8° Anniversario dalla prematura scomparsa)
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo. (S. Agostino)
Sono trascorsi otto anni da quella tragica alba ma sei sempre nei nostri cuori...sentiamo la tua presenza!
Il tuo ricordo, il tuo modo di essere e di donare, il grande amore che ci hai dato non ci lascerà mai. (Salvo e Silvia)
Iscriviti a:
Post (Atom)