L'elisuperficie d'emergenza della remota isola di Alicudi non è abilitata all'atterraggio notturno. Lo si è "scoperto" venerdì sera (in precedenza si era operato nelle stesse condizioni) e per trasferire E.T. residente di 60 anni, caduta da un muretto, e che, dopo essere stato visitata alla guardia medica, necessitava di essere ricoverata sulla terraferma, si è dovuta attivare una procedura più complessa e più lunga in termini di tempo che si è rivelata una vera e propria peripezia, impensabile ai giorni nostri.
Da Lipari per Alicudi è partita la motovedetta della Guardia Costiera che ha preso a bordo la signora per portarla sino al porto di Filicudi dove vi era in attesa l'ambulanza che ha proceduto a trasferirla all'elipista, dove,nel frattempo, era atterrato l'elicottero del 118. Particolare non da poco : quando il velivolo di soccorso si è alzato in volo erano le 00:15 di sabato, oltre 5 ore da quando si è verificato l'incidente. Per fortuna non era una situazione a rischio vita ma se fosse stato diversamente?.
Si dice che a rendere non agibile l'elisuperficie all'atterraggio notturno siano delle barche di pescatori professionisti che sono a secco a bordo pista. Una situazione radicata e che, nel passato, avrebbe dato vita anche a proteste da parte degli operatori del 118.
Indipendentemente dal fatto se questo sia o non sia il problema principale, è obbligatorio, dopo quanto accaduto nella notte, che le autorità competenti, Comune in primis, si attivino per risolvere tale situazione, comprendendo e superando gli "ostacoli" che rendono l'elisuperficie impraticabile nottetempo. In un'isola dove vi è solo la guardia medica, l'elicottero, specie nelle ore notturne, rappresenta l'unica certezza di essere soccorsi in tempi rapidi.
Per le foto e per i sempre preziosissimi input ringraziamo la nostra collaboratrice Alessandra Li Donni