Vi sono alcune cose intoccabili, innanzitutto il Buon Dio.
Poi San Bartolo ed alle Eolie, oltre le due personalità
precedenti, anche l’ospedale.
Il nostro ospedale ,il quale nel bene e nel male, ci aiuta a
sopravvivere e molto spesso ci salva la vita.
Quando io a volte sento dire a qualche ignorante:” Ah ma
l’ospedale che ci sta a fare? Potrebbero chiuderlo!” Mi sento stringere il
cuore e mi rendo conto che la stupidità umana non ha limiti.
E’ un ambiente affettuoso, familiare con eccellenti medici,
con personale infermieristico competente, anche molto competente, e con
inservienti veloci e pulitissimi.
Che dire di più? Io sono stata questo inverno ricoverata per
due volte e mi sono sentita come se fossi in una suite con tutte persone
affettuose attorno.In verità l’unico vero problerma sono stati i letti alti e
inaccessibili, e quando il dott.Paino m i ha detto che evidentemente la Usl non
aveva ancora fatto il contratto di affitto, pensavo di aver sentito male e sono
inorridita e mi sono detta: “ Ma come gli ospedali non hanno in proprietà
neanche i letti che durano 20-30 anni e bisogna prenderli in affitto? Che cos’è
un altro ennesimo imbroglio della sanità per creare dei rivoli, che per secoli
dissanguono le pubbliche finanze? Ma questo discorso e queste considerazioni mi
hanno portato fuori strada, perché nel panorama sanitario dell’ospedale come ho
detto, quasi sempre eccellente, nel tempo vi sono state delle cardiologhe , che
per motivi personali sono poi scomparse, vedi la dott.ssa Patanè per difficoltà
organizzative, mancanza di piccole attrezzature o forse incompatibilità con
qualcuno del personale. Come ho detto sono tutti bravissimi, ma sarebbe bene
che ognuno rimanesse nel proprio rango senza fuoriuscirvi e stravolgere le
situazioni.
Dalla dott.ssa Patanè siamo passati alla Dott.ssa Tripodo,
eccellente , attenta, affettuosa e brava.
Non è possibile che vengano fuori delle situazioni che
rendano poi la vita dell’ospedale invivibile perché qualcuno, pur bravissimo,
esca fuori dai suoi ranghi. Non è accettabile. Le mie sono solo illazioni ed
informazioni spero, probabilmente, inesatte, ma sarebbe molto triste se per
questi motivi la Dott.ssa Tripodo non tornasse più. E’ vero, non è vero? Non si
può fare sempre come “Pilato” e lavarsi le mani dei problemi senza coraggio e
pensando e sperando, che poi sia il caso o chissà che la disperazione personale
degli individui che risolvano le cose. Io non credo che i pazienti della Dott.ssa
Tripodo, senza togliere merito a tutti gli altri colleghi, siano disposti a rinunciare
alle esimie prestazioni della suddetta dott.ssa
Come stanno le cose? Quale è la verità? Qualcuno ne sa
niente? Sicuramente io meno di tutti, ma poiché sono l’ultima a sapere le cose,
sono sicura che qualcosa di vero ci sia.
Carissima Dott.ssa Tripodo, piccola donna coraggiosa, hai
vinto tante battaglie e ti avvilisci adesso per qualche scaramuccia?? Prendi
coraggio e continua a calpestare il mondo. Noi tuoi pazienti di Lipari
confidiamo in una tua rialzata di orgoglio e che tu possa tornare presto tra
noi.
Alla direzione dell’ospedale dico come mi diceva Don Antonio
Di Mattina di Stromboli quando mi telefonava, svegliandomi, alle 6 del
mattino:” Ma tu che fai dormi?”
Le mie più sentite scuse se sono uscita dalle righe, un
abbraccio affettuoso a tutti.
Dott.ssa Tripodo, ti aspettiamo.
Caterina Conti