Per liparesi e turisti ancora una mattinata con la m..., se non fino al collo, in quantità tale da immergerci le scarpe.
In attesa del via libera della Magistratura, per sbloccare (almeno per la manutenzione ordinaria) l'impianto di pre-trattamento liquami sequestrato a maggio, i liquami imperversano tra il disappunto di residenti e turisti. A Marina Corta i passeggeri della nave da crociera anche oggi sono stati accolti da un fiumiciattolo di liquami e da un intenso odore di melma.
Non è da meno la zona di S. Caterina-Cimitero di Lipari centro- fine del C.so Vittorio Emanuele. Qui i liquami praticamente arrivano, e in notevole quantità, sino all'ingresso del molo. Sicuramente non un bel biglietto da visita.
L'amministrazione fa quel che può ma ha le mani legate. L'assessore Orto sta presenziando in prima persona ad un "lavaggio" (vedi foto) delle zone interessate e, intanto, spera e prega in un via libera dagli organismi competenti.
Il sindaco anche per evidenziare (per l'ennesima volta) la situazione che rischia di diventare drammatica dal punto di vista igienico-sanitario, oltre che a creare un danno d'immagine non indifferente si trova a Messina in Prefettura.
....non ci resta che attendere...tappandoci il naso
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mercoledì 5 giugno 2013
Auguri Cinzia!
5 GIUGNO, GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE: LE INIZIATIVE DELL’ARPA IN SICILIA
Dal 1972, con la
celebrazione della Giornata mondiale
dell'ambiente, le Nazioni Unite
stimolano i popoli ed i governi a diventare agenti di cambiamento per uno
sviluppo equo e sostenibile, rispettoso dell'ambiente anche per le generazioni
future. Il tema di quest’anno è la riduzione del “foodprint”, cioè la propria
impronta alimentare, in termini di spreco di cibo. “Think.Eat.Save” è il titolo della campagna per ridurre al minimo
l'impatto ambientale e per l’equa distribuzione del cibo. Ed in Sicilia, la Giornata si articolerà
attraverso “ARPA, Porte aperte”, con
iniziative in tutte le nove strutture territoriali dell’Agenzia regionale per
la Protezione dell’ambiente, istituita nel 2001 dalla Regione siciliana, curate
dal laboratorio regionale InFEA e dai referenti dell’Agenzia, con il
coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni locali.
Le
attività della Giornata mondiale dell’ambiente in Sicilia
A Palermo, mercoledì 5 giugno,
docenti e studenti parteciperanno alle attività di educazione ambientale nei
laboratori di Biologia marina della struttura. A San Vito Lo Capo (Tp), in
piazza Santuario, dalle ore 10,00 alle 17,00, dimostrazione pratica dei mezzi
mobili per le attività di controllo e monitoraggio del rumore e dei campi
elettromagnetici. Laboratori mobili presenti anche, dalle 9,00 alle 12,00, in
piazzale Aldo Moro ad Agrigento,
dove si svolgerà, inoltre, al Collegio dei Filippini, un convegno con relazioni
di esperti alla presenza dell’assessore regionale al Territorio Mariella Lo Bello, del direttore
generale dell’ARPA, Francesco Licata di
Baucina e del sindaco di Agrigento
Marco Zambuto.
«L’adesione alla
Giornata mondiale dell’ambiente – spiega il direttore generale di ARPA, Francesco Licata di Baucina – oltre
a far conoscere le attività dell’Agenzia
vuole favorire il coinvolgimento dei cittadini e promuovere la loro
partecipazione. L’attività di
campionamento delle acque marino-costiere, con l’impiego delle due motonavi
Teti e Calipso, e lo studio in corso del fenomeno di invasione delle alghe
aliene Caulerpa, in collaborazione con il Dipartimento Pesca, ci permetterà di
comprendere meglio la salute dell’ecosistema marino e le sue refluenze sulla
pesca ed il turismo».
Alcuni dati
Secondo
la Food and agriculture organization (FAO), ogni anno 1,3 miliardi di
tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione globale, vengono sprecate,
l’equivalente di quanto prodotto in tutta l'Africa sub-sahariana. Allo stesso
tempo, a fronte di una popolazione di 7 miliardi di persone (in crescita a 9 miliardi,
nel 2050), 1 abitante ogni 7 va a letto affamato e più di 20.000 bambini sotto
i 5 anni muoiono ogni giorno di fame. La produzione globale di cibo occupa il
25% di tutte le terre abitabili ed è responsabile del 70% del consumo di acqua
dolce, 80% della deforestazione, e il 30% delle emissioni di gas a effetto
serra.
La motonave
La motonave dell’arpa,
Teti, lunga 13,25 m, Raccoglie ed elabora, grazie alle sofisticate
strumentazioni oceanografiche ed ai laboratori interni, i dati sulla qualità
delle acque marino-costiere. Questa attività di monitoraggio si svolge dal
2003, anche in collaborazione con enti di ricerca e Capitanerie di porto, su
una rete di 130 stazioni di prelievo, distribuita in 65 aree della costa
Siciliana. Arpa Sicilia è provvista di una seconda Motonave - Galatea
di 22,70 m.
Il
laboratorio mobile
L’Arpa Sicilia è dotata
di laboratori mobili per il rilevamento della qualità dell’aria, secondo quanto
previsto dal decreto legislativo n. 155 del 13 agosto 2010. Attraverso i mezzi
vengono monitorati tutti i parametri chimici ed i parametri meteorologici
previsti dalla normativa, come il “particolato” (pm10 e pm2.5) e gli ossidi di
azoto. Vengono utilizzati nelle zone non coperte dalle centraline di
monitoraggio fisse e per esigenze particolari nelle zone ad elevato rischio di
crisi ambientale.
Pesca. Nella doppia veste di presidente di cooperativa e consigliere comunale Claudio Sgroi risponde alla lettera della Basile
come
pescatore e allo stesso tempo, come presidente di una Cooperativa di pescatori
conosco anch'io i problemi che
affliggono tutti noi
E' per
questo che volevo rispondere a qualcune delle tue domande.
L'amministrazione
ha presentato alla sovraintendenza uno stralcio del progetto per il rifacimento
di Sottomonastero che include anche il mercato del pesce
Ma questo
progetto deve essere integrato perchè dovrà essere compatibile con le strutture
attualmente nella zona.
Per la
vendita diretta del pesce quest'inverno l'amministrazione, in concomitanza con
la Capitaneria di Porto, ha fatto un ordinanza dove ci ha dato la possibilità della vendita del pesce fino a
Pasqua, per poi prorogarla fino al 23
aprile
invece in estate la capitaneria non ha mai dato
l'autorizzazione per una questione di sicurezza, vista la grande affluenza di imbarcazioni che
transitano nello specchio di mare antistante sottomonastero.
non si può
dire che questa amministrazione sia stata insensibile ai problemi di questa categoria
visto che dopo tanti anni, si è ottenuto
il decreto ministeriale per lo sbarco del tonno a Pignataro.
e inoltre la
prossima settimana insieme al Sindaco avremo un incontro con l'Assessore
regionale competente, per dire la nostra sul varo di leggi regionali riguardanti la pesca.
Infine come
collega di tuo padre e di tuo marito, mi auguro che questo brutto momento passi
velocemente e che la nostra categoria ritorni agli antichi splendori
Distinti
saluti
SGROI
CLAUDIO
Presidente
della cooperativa "Aurora"
Consigliere
comunale PD
martedì 4 giugno 2013
Made in Lipari. I ringraziamenti della Proloco Isole Eolie
COMUNICATO STAMPA
Al termine della I°
Edizione della Mostra Mercato delle Isole Eolie “Made in Lipari” la
Proloco Isole Eolie Lipari vuole nuovamente ringraziare tutti coloro che hanno
collaborato alla riuscita della manifestazione che si è rivelata essere
importante non solo per i turisti e vacanzieri, ma anche per tutta la
popolazione eoliana che ha avuto la possibilità di conoscere le diverse realtà
artigianali presenti nel nostro magnifico territorio. Sono stati due giorni
ricchi di eventi ed occasioni per conoscere, conoscersi e socializzare:
iniziamo quindi col ringraziare la FSC Group Service che in questi tre anni di
lavoro alle Terme di San Calogero ha reso di nuovo fruibile e “vivo” l’antico
stabilimento termale con tutti i suoi ricordi nascosti che si porta dietro,
oltre che per il lodevole lavoro di raccolta di materiali presenti all’interno
del “Museo della Memoria” inerenti la storia delle Terme stesse nonché della
pomice di Lipari che si è avuto modo di apprezzare anche in questi due giorni;
grazie all’ associazione ludico-ricreativa “L’isola c’è”, che si è occupata dei
più piccini organizzando il laboratorio creativo manipolativo “Mano in creta” e
allestendo una piccola zona giochi; grazie a tutti i gruppi e Dj che hanno
allietato questi due pomeriggi, dalla Compagnia teatrale Piccolo Borgo Antico
al Gruppo folcloristico dei Cantori Popolari delle Isole Eolie, a Christian
Pittari (in arte Dj Goccia), ai Gruppi musicali “Eolindios” e “The other think”
oltre che, naturalmente, a Mimmo Mollica e alla MMG Service. Grazie a tutte le
istituzioni, dalla Provincia Regionale di Messina ai Comuni di Lipari e Santa
Marina Salina, alle Forze dell’ Ordine, alla Croce Rossa Eoliana ed anche
all’Istituto d’istruzione superiore Isa Conti Eller Vainicher per aver accolto
l’istanza di stage formativo per gli studenti. Infine, ma non sicuramente per
ordine di importanza, GRAZIE a tutti gli artisti, le ditte ed artigiani che
hanno creduto a questo I° appuntamento di Made in Lipari e vi hanno preso
parte: agli artisti Enzo Gruosso, Armando Saltalamacchia, Geri Palamara, Aldo
Natoli, Giovanni Giardina, Renata Conti, Marcella Di Benedetto, Loredana
Salzano, Tania Klinkovich, Tiziana Aiello, Fortunato Chiesini e Gisella
Ardizzone; al “Capo Tribù” degli artigiani Angelo
Cesario con la sua arte dell’incesto, a Salvatore Natoli (e soprattutto ai suoi
forni!), alla Tenuta Castellaro, al Ristorante Filippino, alla Pasticceria
Subba, ai Marmisti Basile, ai Cincotta, a Franco Lauria e alla ditta Favaloro,
a Gesuele Giampino e Marco Cappadona, a Gioielli D’isola, a Shanty, a Tunilla,
a Katia Indelicato, Nadia Bernardi, Rita Furnari, a Manekineko ed a Gianadrea
Cocco con Forever Living Products. Grazie a tutti i ragazzi della nostra
associazione di promozione turistica, della FSC Group Service e a tutti i
volontari che si sono uniti ed hanno lavorato con noi. Chiediamo invece venia a
chi, per motivi di varia natura, non è riuscito ad esibirsi nonostante la
volontà di collaborare e ci auguriamo che, al prossimo appuntamento, si possa
supplire questa mancanza!
GRAZIE infine a tutte le numerose persone
che sono venute a trovarci in questi due giorni per una parte dei quali
alleghiamo la lista dei vincitori dei premi messi in palio dai partecipanti
ricordando che: “OGNI ACQUA … LEVA A SITI!” Alla prossima!
Pro Loco Isole Eolie Lipari
Per ritirare i premi contattare
Davide Starvaggi 3382317511 oppure Milena Mollica 3396884161
Finanziato al distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie progetto per l'erogazione coordinata ed integrata di prestazioni sanitarie e sociali
Comune di Lipari
Capofila
Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie
COMUNICATO STAMPA
In
attuazione del Decreto n. 1018 del 28.05.2012, recante “Direttive per
l’utilizzo delle risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali destinate
all’attivazione o all’implementazione delle prestazioni di assistenza
domiciliare integrata” il Comune di Lipari – in qualità di capofila del Distretto
socio-sanitario n. 25 Isole Eolie – ha
presentato un progetto che è stato finanziato dall’Assessorato Regionale
Famiglia e Politiche Sociali nella misura di € 121.176,00. L’obiettivo del
progetto, di durata annuale, è quello di sperimentare l’erogazione coordinata ed
integrata di prestazioni sanitarie e sociali da parte dell’ASP e da parte del Distretto
socio-sanitario 25 formato dai comuni eoliani. Le prestazioni di tipo
socio-assistenziale e riabilitativo saranno rese presso il domicilio degli
aventi diritto, con l’impiego di personale qualificato ed il coordinamento e la
supervisione delle istituzioni distrettuali e territoriali. Si prevede anche
l’attivazione di uno sportello di accesso al servizio (P.P.A. punto prima
accoglienza) gestito in collaborazione tra ufficio A.D.I. dell’ASP 5 ed
operatori dell’Osservatorio delle politiche socio-sanitarie realizzato in
ambito distrettuale con i fondi della Legge n. 328/2000.
E’
particolarmente significativo che su 55 distretti socio-sanitari in Sicilia,
quattro non hanno presentato alcuna proposta progettuale e degli altri 51, solo
25 sono stati ammessi a finanziamento : tra questi, il Distretto Isole Eolie che
ha ottenuto una somma pari al 72% di quella richiesta. L’importo assegnato,
insieme a quello ottenuto come premialità (€ 62.240,00) per avere completato entro i
termini l’inserimento dei dati riguardanti il Piano di Zona nel portale S.I.R.I.S. (Sistema Informativo Regionale Integrato
Socio-Sanitario) confluirà nel Bilancio di Distretto per il potenziamento dei
servizi socio-assistenziali in corso e da attivare.
In atto il Distretto è impegnato
nella raccolta dei dati per la redazione della nuova programmazione di servizi
ed interventi socio-assistenziali e socio-sanitari 2013 – 2015.
Lipari, 4 Giugno 2013
Il Coordinatore Gruppo
Piano (Dott.ssa Matilde
Pajno)
Sigaretta elettronica, deciso lo stop nei luoghi pubblici
Il divieto della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici deciso in Francia diventa realta' anche in Italia. Di questo e di una regolamentazione generale sull'uso delle 'e-cig' ha fatto le regole nel corso di una riunione il Consiglio superiore di Sanita' (Css), dove il tema era in programma gia' prima della stretta del governo francese.
"La notizia che arriva da Parigi serve a rafforzare opinioni gia' consolidate tra gli esperti italiani", ha detto all'AGI il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Neri, che si dice "assolutamente d'accordo" con il divieto firmato dal ministro francese della Sanita', "perche' non ci sono dati controllati con test scientifici adeguati che permettano di stabilire se la sigaretta elettronica sia in grado, in quale misura e per quanto tempo, di disintossicare dall'abuso del tabacco".
Secondo Garattini il modello francese cosi' rigido potrebbe indirizzare gli esperti del Css sulla stessa strada: "Ci vuole una regolamentazione piu' rigida anche in Italia - insiste il professore - perche' non si sa con certezza quanta nicotina viene aspirata con la sigaretta elettronica. E poi ci sono modelli che rilasciano nicotina e altri che impiegano sostanze chimiche che producono la sensazione di aspirare vaniglia, fragola o cioccolata e non ci sono studi che attestino la sicurezza di questi composti, e gli eventuali danni a lungo termine". Non solo. "E' allarmante che molti giovani inizino a fumare proprio con le sigarette elettroniche, come se fosse un accessorio di tendenza, rischiando di diventare dipendenti dal tabacco senza aver di fatto mai fumato una sigaretta 'vera'", ha osservato ancora il farmacologo.
Lipari come Venezia. Il "ponte dei sospiri" e il "ponte dei miasmi/fetori"
Davvero a Lipari cerchiamo di non farci mancare nulla per "attirare" i turisti. Stamani il gruppo sbarcato dalla nave da crociera ha potuto godere di uno spettacolo incantevole ma anche di un'attrattiva non prevista. Dal ponticello di Marina Corta, affacciandosi sulla via Roma, ha potuto respirare a pieni polmoni "miasmi" e "fetore".
Ad onor del vero...questa volta... la sorpresa.... non l'ha offerta l'amministrazione comunale.
"Fetori" e "miasmi" sono stati offerti anche ai passeggeri in partenza o in arrivo a Sottomonastero. Senza ponte però
Ad onor del vero...questa volta... la sorpresa.... non l'ha offerta l'amministrazione comunale.
"Fetori" e "miasmi" sono stati offerti anche ai passeggeri in partenza o in arrivo a Sottomonastero. Senza ponte però
Che c'entra SIM con Ecosviluppo. Sidoti chiede Lumi a Giacomantonio
Caro Michele e portavoce del
Sindaco,
in merito ad EcoSviluppo ti
chiedo ulteriori chiarimenti che forse tu conoscerai visto che la società è
stata costituita il 10/12/1998.
In particolare il ruolo svolto da
una Società denominata S.I.M. Srl che ha redatto uno studio di fattibilità per
conto della succitata partecipata (classificato peraltro nel bilancio del 2008
nella voce rimanenze?????? per Euro 107.767).
Angelo Sidoti
Panarea. In corso campagna geofisica oceanografica. Impegnata la "Magnaghi"
La Marina Militare, in collaborazione con l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche partecipa alla campagna geofisica ed oceanografica "Panarea-13" in corso fino al 7 giugno. E' impegnata la nave idro-oceanografica "Ammiraglio Magnaghi" che, nell'ambito dell'accordo di collaborazione con il Coordinamento nazionale per la geofisica marina, svolgera' attivita' di ricerca e campionamento nell'arcipelago delle Isole Eolie, con riguardo anche alle fumarole sottomarine di Panarea. Al comando del capitano di Fregata Marco Grassi, l'unita' ha lasciato il porto di Napoli per raggiungere l'area di operazioni a Est dell'Isola di Panarea e svolgervi rilievi volti alla caratterizzazione ambientale dei fondali della zona degli "Scogli" (Lisca Bianca e Lisca Nera, Bottaro, Dattilo e Panarelli) attraverso campionamenti dei parametri chimico-fisici della colonna acquea, l'analisi magnetometrica e batimetrica volta all'individuazione di strutture marine di interesse. Sara' infine effettuato un censimento delle sorgenti di emissione gassose presenti zona (fumarole), ed il campionamento del fondo mare con benne e carote, per analisi microbiologiche, mineralogiche, e la misura di flussi alla interfaccia acqua/sedimento. Il complesso di Panarea e degli isolotti circostanti viene attualmente considerato inattivo, con attivita' fumaroliche presenti sino da epoca storica. Tali fenomeni continuano tuttora, alternando periodi di attivita' piu' o meno intensa. I dati raccolti, che saranno accuratamente confrontati con quelli gia' a disposizione dalle precedenti campagne (nave "Aretusa" 2012), per fornire valutazioni il piu' possibile dettagliate sull'evoluzione dell'attivita' di natura vulcanica nell'area.
Minibasket. Grande successo per il Playday a Lipari. Venerdì appuntamento a Vulcano dove si inaugurerà il nuovo campo di basket
Si è svolta sabato 01 giugno presso il Palasport "N. Biviano" di Lipari il Playday Minibasket 2013, manifestazione organizzata dalla società sportiva ASD Basket Eolie a conclusione dell'anno sportivo 2012/2013.
Numerosa la partecipazione dei minicestisti di età compresa tra i 4 ed i 12 anni, nonchè dei genitori i quali, con grande allegria, sono anche loro scesi in campo prima insieme ai propri figli, partecipando ai giochi ludico motori proposti, poi dando vita ad un vero e proprio incontro di basket. Soddisfazione tra lo staff della società sportiva, in particolare dell'Istruttore Nazionale Minibasket Annalisa Piazza che, nel salutare e premiare tutti i partecipanti, ha già confermato per settembre 2013 l'inizio del nuovo anno sportivo minibasket.
La società nel corso della corrente stagione ha inoltre partecipato al Trofeo Minibasket organizzato dalla Delegazione FIP di Messina con le categorie Scoiattoli, Aquilotti ed Esordienti. Positivo inoltre il lavoro svolto nel settore giovanile con i ragazzi della categoria Under 13, i quali si sono confrontati in diverse amichevoli in provincia con società aventi un'importante tradizione cestistica.
La società ringrazia i propri tesserati e le loro famiglie per la collaborazione e la fiducia dimostrataci. Venerdì 07 giugno si svolgerà dalle 16.30 la manifestazione di chiusura rivolta agli allievi del gruppo di Vulcano, e con l'occasione verrà inaugurato il nuovo campo da basket sito a Vulcano Porto di fronte la chiesa. Le lezioni riprenderanno per tutti a settembre....Buone vacanze!!!
Info e Foto su: www.basketeolie.it
Il Presidente
Ivan Ferlazzo
Lipari: Commissione trasporti affronta orari e disservizi
Si è riunita questa mattina al Comune, nel Salone degli incontri, la Commissione trasporti nominata dal Sindaco che ha affrontato i problemi legati ai nostri servizi marittimi a cominciare dalle corse e dagli orari della Ustica Lines, della Compagnia delle isole/Siremar e NGI. Erano presenti oltre al Sindaco Marco Giorgianni, Luciano Siracusa, Nino Di Giovanni, Franco Campisi, Saverio Merlino, Gianluca Giuffrè di Ginostra , Pippo Santamaria e il portavoce Michele Giacomantonio.
La commissione si è impegnata, nell'arco di una settimana, a rivedere la versione degli orari dei servizi annuali della Compagnia delle isole, a proporre correzioni e adeguamenti e a valutare in relazione ad essi i servizi integrativi della Ustica Lines . Si è anche parlato dei numerosi disservizi emersi in questi mesi che creano problemi al nostro turismo. Fra i più rilevanti l'utilizzo sulla rotta Napoli - Eolie della M/ve Veronese al posto della M/ve Laurana che tante proteste ha suscitato nei passeggeri ed in particolare fra i turisti, e le improvvise soppressioni di corse non sempre giustificabili con le avverse condizioni meteo marine. Con favore e' stato accolta la dichiarazione del Sindaco che ha chiesto, nell 'ultima riunione all' Assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti che nei prossimi bandi si torni, come accadeva un tempo, a collegare il contributo economico all' effettivo migliatico effettuato dalle compagnie.
La commissione si è impegnata, nell'arco di una settimana, a rivedere la versione degli orari dei servizi annuali della Compagnia delle isole, a proporre correzioni e adeguamenti e a valutare in relazione ad essi i servizi integrativi della Ustica Lines . Si è anche parlato dei numerosi disservizi emersi in questi mesi che creano problemi al nostro turismo. Fra i più rilevanti l'utilizzo sulla rotta Napoli - Eolie della M/ve Veronese al posto della M/ve Laurana che tante proteste ha suscitato nei passeggeri ed in particolare fra i turisti, e le improvvise soppressioni di corse non sempre giustificabili con le avverse condizioni meteo marine. Con favore e' stato accolta la dichiarazione del Sindaco che ha chiesto, nell 'ultima riunione all' Assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti che nei prossimi bandi si torni, come accadeva un tempo, a collegare il contributo economico all' effettivo migliatico effettuato dalle compagnie.
Aldo Natoli a Giacomantonio:" Il mercato del pesce è privo di autorizzazione paesaggistica e non può essere costruito"
Gentile Dottore Giacomantonio,
non posso esimermi dal fare delle precisazioni alle Sue affermazioni, ritenendomi in grado, probabilmente con molta presunzione, di leggere e valutare le carte, quanto Lei.
Infatti:
Punto 1) Se Lei legge attentamente l'email che Le ho inviato con il chiarimento del 31 maggio non legge in nessuna parte la parola "bocciato". Legge invece: "Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato".
La declaratoria di non luogo a procedere per il progettato mercato del pesce cosa significa se non che l'immobile è stato stralciato dall'Autorizzazione Paesaggistica resa? Mi sembra ovvio che in mancanza dell'Autorizzazione
Paesaggistica il progettato fabbricato non può essere realizzato. Quindi quanto riferito dal sottoscritto è corretto mentre non risponde al vero quanto da Lei attribuitomi. Lei mi attribuisce, spero in buona fede, il titolo apparso nell'articolo
pubblicato dai giornali online. Ma come giornalista-pubblicista Lei sa benissimo che i titoli negli articoli vengono assegnati dalla Redazione, e che normalmente nella loro brevità debbono destare suggestione per richiamare l'attenzione dei lettori.
Spero ricorderà che la scelta di pubblicare la rubrica "il cittadino domanda e l'Amministrazione risponde" sui giornali online è Sua. Ma a parte ogni considerazione, o parola fuori posto, il risultato mi sembra scontato: in atto il fabbricato destinato a mercato del pesce è privo di Autorizzazione Paesaggistica e pertanto non può essere costruito.
Il Suo rimprovero mi costringe ad esprimere una considerazione inquietante.
Se l'area in questione ricade in ambito di inedificabilità assoluta (F4) perchè progettare l'opera? Se per acquisire l'Autorizzazione Paesaggistica è propedeutico disporre di una variante allo strumento urbanistico ed una successiva deroga da parte della Regione Siciliana perchè non è stata attivata questa procedura? Era necessario aspettare il rimprovero dell'Istituto messinese? Forse gli uffici non conoscono tale procedura? Sarebbe molto grave! Oppure sono le Amministrazioni, passate e presenti, che rifuggono dalla "programmazione"?
Inoltre un fabbricato regolarmente ancorato al suolo con fondazioni può essere definito precario perchè amovibile (destinato a non perdurare nel tempo)?
Potrei aggiungere altro ma vorrei evitare ulteriore polemica.
Punto 2) Lei ha scritto che il Comune " ha deciso di dividere l'opera in due lotti: quella riguardante le strutture precarie e quella riguardante le strutture permanenti. Solo la prima è stata sottoposta per il momento all'approvazione della Soprintendenza e del Genio Civile".
A parte il fatto che la procedura da seguire per l'approvazione di strutture precarie o permanenti è sempre la stessa, alla Soprintendenza è stato presentato per il rilascio dell'autorizzazione di competenza un unico progetto contenente la struttura precaria (sala d'aspetto) e quella permanente (mercato del pesce)e non due stralci come Lei continua ad affermare. Altrimenti non si giustificherebbe la "declaratoria". Quindi anche in questo caso quanto evidenziato dal sottoscritto è corretto, mentre non risulta attinente alla realtà dei fatti e della documentazione giacente presso gli Uffici quanto da Lei ribadito.
Condivido le perplessità manifestate dal Geometra Favaloro sulla scelta sbagliata del sito, particolare questo che ho prontamente sollevato quando ho visto effettuare dei rilievi nella zona. La collocazione della struttura progettata in quell'area costituisce un danno al paesaggio ed all'ambiente ed inevitabilmente provocherà degli inconvenienti igienico-sanitari. La zona destinata agli arrivi ed alle partenze di residenti e vacanzieri dovrebbeinvece essere ripulita e tenuta come un salotto. Gli inconvenienti che attualmente esistono, e che Lei ha ben evidenziato, continueranno ad esistere, ma per eliminarli basterebbero continui controlli ed un'Amministrazione meno tollerante. E se riteniamo che il mercato del pesce possa diventare un richiamo folcloristico perchè non riportarlo nella sua sede storica di Marina Corta dove esiste anche il molo per l'attracco delle barche?
Il problema di fondo, Egregio Dottore Giacomantonio, è conoscere il ruolo che l'Amministrazione intende dare alle nostre isole.
Lipari deve tornare ad essere "l'isola dalla bellezza colta", ed allora non abbiamo bisogno di "Piani" vari o di "Schede" dati a riempire a pochi intimi, ma di tutelare e valorizzare il territorio; oppure è destinata a diventare una delle tante stazioni balneari della Sicilia? Ricordo che la Sua Amministrazione si è spesa per raggiungere il primo obiettivo, e Le
riconosco il grande lavoro e merito. Ma le domando: ha forse cambiato idea?
Saluti
Aldo Natoli
non posso esimermi dal fare delle precisazioni alle Sue affermazioni, ritenendomi in grado, probabilmente con molta presunzione, di leggere e valutare le carte, quanto Lei.
Infatti:
Punto 1) Se Lei legge attentamente l'email che Le ho inviato con il chiarimento del 31 maggio non legge in nessuna parte la parola "bocciato". Legge invece: "Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato".
La declaratoria di non luogo a procedere per il progettato mercato del pesce cosa significa se non che l'immobile è stato stralciato dall'Autorizzazione Paesaggistica resa? Mi sembra ovvio che in mancanza dell'Autorizzazione
Paesaggistica il progettato fabbricato non può essere realizzato. Quindi quanto riferito dal sottoscritto è corretto mentre non risponde al vero quanto da Lei attribuitomi. Lei mi attribuisce, spero in buona fede, il titolo apparso nell'articolo
pubblicato dai giornali online. Ma come giornalista-pubblicista Lei sa benissimo che i titoli negli articoli vengono assegnati dalla Redazione, e che normalmente nella loro brevità debbono destare suggestione per richiamare l'attenzione dei lettori.
Spero ricorderà che la scelta di pubblicare la rubrica "il cittadino domanda e l'Amministrazione risponde" sui giornali online è Sua. Ma a parte ogni considerazione, o parola fuori posto, il risultato mi sembra scontato: in atto il fabbricato destinato a mercato del pesce è privo di Autorizzazione Paesaggistica e pertanto non può essere costruito.
Il Suo rimprovero mi costringe ad esprimere una considerazione inquietante.
Se l'area in questione ricade in ambito di inedificabilità assoluta (F4) perchè progettare l'opera? Se per acquisire l'Autorizzazione Paesaggistica è propedeutico disporre di una variante allo strumento urbanistico ed una successiva deroga da parte della Regione Siciliana perchè non è stata attivata questa procedura? Era necessario aspettare il rimprovero dell'Istituto messinese? Forse gli uffici non conoscono tale procedura? Sarebbe molto grave! Oppure sono le Amministrazioni, passate e presenti, che rifuggono dalla "programmazione"?
Inoltre un fabbricato regolarmente ancorato al suolo con fondazioni può essere definito precario perchè amovibile (destinato a non perdurare nel tempo)?
Potrei aggiungere altro ma vorrei evitare ulteriore polemica.
Punto 2) Lei ha scritto che il Comune " ha deciso di dividere l'opera in due lotti: quella riguardante le strutture precarie e quella riguardante le strutture permanenti. Solo la prima è stata sottoposta per il momento all'approvazione della Soprintendenza e del Genio Civile".
A parte il fatto che la procedura da seguire per l'approvazione di strutture precarie o permanenti è sempre la stessa, alla Soprintendenza è stato presentato per il rilascio dell'autorizzazione di competenza un unico progetto contenente la struttura precaria (sala d'aspetto) e quella permanente (mercato del pesce)e non due stralci come Lei continua ad affermare. Altrimenti non si giustificherebbe la "declaratoria". Quindi anche in questo caso quanto evidenziato dal sottoscritto è corretto, mentre non risulta attinente alla realtà dei fatti e della documentazione giacente presso gli Uffici quanto da Lei ribadito.
Condivido le perplessità manifestate dal Geometra Favaloro sulla scelta sbagliata del sito, particolare questo che ho prontamente sollevato quando ho visto effettuare dei rilievi nella zona. La collocazione della struttura progettata in quell'area costituisce un danno al paesaggio ed all'ambiente ed inevitabilmente provocherà degli inconvenienti igienico-sanitari. La zona destinata agli arrivi ed alle partenze di residenti e vacanzieri dovrebbeinvece essere ripulita e tenuta come un salotto. Gli inconvenienti che attualmente esistono, e che Lei ha ben evidenziato, continueranno ad esistere, ma per eliminarli basterebbero continui controlli ed un'Amministrazione meno tollerante. E se riteniamo che il mercato del pesce possa diventare un richiamo folcloristico perchè non riportarlo nella sua sede storica di Marina Corta dove esiste anche il molo per l'attracco delle barche?
Il problema di fondo, Egregio Dottore Giacomantonio, è conoscere il ruolo che l'Amministrazione intende dare alle nostre isole.
Lipari deve tornare ad essere "l'isola dalla bellezza colta", ed allora non abbiamo bisogno di "Piani" vari o di "Schede" dati a riempire a pochi intimi, ma di tutelare e valorizzare il territorio; oppure è destinata a diventare una delle tante stazioni balneari della Sicilia? Ricordo che la Sua Amministrazione si è spesa per raggiungere il primo obiettivo, e Le
riconosco il grande lavoro e merito. Ma le domando: ha forse cambiato idea?
Saluti
Aldo Natoli
Indovina che fogna "salta" oggi? E' il "fetido" gioco di questi giorni a Lipari. Comune con le "mani legate"
Ci sarebbe da piangere considerando che siamo alle porte della stagione turistica ma, visto che c'è chi continua a rimanere sordo di fronte a quella che potrebbe divenire una vera e propria emergenza sanitaria, preferiamo "dilettarci" in quello che è ormai diventato quasi un gioco "ad indovinare".
Ma indovinare cosa? Ovvio. Quale sarà la prossima fogna a "saltare" o da quale tombino fuoriusciranno i liquami.
A Canneto, Via Roma, Bagnamare, oggi va ad aggiungersi la "perla" di via Falcone-Borsellino con i liquidi fognari che lentamente scendono verso il porto. Quale migliore biglietto da visita per chi vive di turismo!
Eppure (così rispondiamo a tanti lettori che ci hanno scritto o che ci fermano per strada) non si può fare nulla. Il comune, le ditte che in genere effettuano questi lavori non possono intervenire...hanno le mani(pardon le macchine di espurgo) legate.
Eppure è così: con il sequestro preventivo dell'impianto di pre-trattamento avvenuto il 10 maggio scorso, poichè ritenuto non idoneo ed inquinante, non si può procedere ne alla manutenzione ordinaria ne all'espurgo.
Non ci resta che sperare che la magistratura, il Prefetto, ai quali il comune si è rivolto, diano il via libera almeno per questo tipo d'intervento.
Altrimenti...prepariamoci..a scommettere..su quale sarà il prossimo tombino ad esplodere
Ma indovinare cosa? Ovvio. Quale sarà la prossima fogna a "saltare" o da quale tombino fuoriusciranno i liquami.
A Canneto, Via Roma, Bagnamare, oggi va ad aggiungersi la "perla" di via Falcone-Borsellino con i liquidi fognari che lentamente scendono verso il porto. Quale migliore biglietto da visita per chi vive di turismo!
Eppure (così rispondiamo a tanti lettori che ci hanno scritto o che ci fermano per strada) non si può fare nulla. Il comune, le ditte che in genere effettuano questi lavori non possono intervenire...hanno le mani(pardon le macchine di espurgo) legate.
Eppure è così: con il sequestro preventivo dell'impianto di pre-trattamento avvenuto il 10 maggio scorso, poichè ritenuto non idoneo ed inquinante, non si può procedere ne alla manutenzione ordinaria ne all'espurgo.
Non ci resta che sperare che la magistratura, il Prefetto, ai quali il comune si è rivolto, diano il via libera almeno per questo tipo d'intervento.
Altrimenti...prepariamoci..a scommettere..su quale sarà il prossimo tombino ad esplodere
Nuova scossa tellurica nel mare eoliano
Nuova scossa di terremoto in mare al largo delle isole Eolie. Segue di quasi 24 ore quella registrata ieri. La scossa odierna si è verificata alle 7 e 27, con magnitudo 2.1 e a una profondita' di 9,1 chilometri.
Partylandia augura Buon Compleanno ad Alice, Francesco, Manuel e Caterina
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alice, a Francesco che compie 18 anni, a Manuel e Caterina che ne compiono 5
Le Eolie e le date da ricordare (rubrica a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)
4
giugno 1887
Filippo
De Pasquale
Filippo De Pasquale, avvocato, era nato a Lipari nel 1810.
Deputato al Primo Parlamento di Sicilia. Amico di Garibaldi, resse
l’amministrazione Mangione e Ficurra a Palermo e susseguentemente quella dei
Beni di Casa Reale. Letterato eminente e versato negli studi storici e
filosofici, scrisse, tra l’altro, una storia di Lipari andata purtroppo
perduta. Fondo una fattoria enologica conseguendo premi ambiti in Italia e
all’Estero. Ricopre la carica di Sindaco di Lipari in due mandati, il 1° dal 8
novembre 1867 al 3 gennaio 1870, nel corso del quale ottiene la bicorsa
settimanale da e per Messina.
Nel
corso del 2° mandato, dal 6 febbraio 1876 all’aprile 1882 si installò il telegrafo con cavo sottomarino. Nel corso
del 1879, diede in concessione al Dott. Francesco Genovesi di Messina, per 20
anni, con un canone di Lire 500 all'anno, lo stabilimento termale di San
Calogero. La sua amministrazione, nel corso del 1881, adottò dei provvedimenti
contro la fillossera.
Filippo De Pasquale
muore a Lipari, il 4 giugno 1887,
alle 23,20 nella propria abitazione. Il consiglio Comunale si riunì in seduta
straordinaria il giorno successivo alle 20, L’ordine del giorno: Onoranze
funebri al defunto Cav. Ufficiale De Pasquale Filippo. (..) “Il sindaco (Ferdinando Pajno) annunzia al Consiglio che ieri notte alle
11 e 20 cessava di vivere nella sua casa di abitazione il Cav. Ufficiale Sig.
Filippo De Pasquale e ne commemora la vita che lo rese benemerito al Paese, sia
come cittadino per gli alti uffici sostenuti, sia come Capo più volte di
questo Municipio, avendo il Cav. De
Pasquale con la sua mente elevata, col suo carattere integro, col suo amore per
la terra nativa dedicato l’intera vita a difesa e sostegno degli interessi di
questa isola. A nome quindi della Giunta in segno di gratitudine verso
l’estinto, di cui il paese ne compiange la perdita, propone che i funerali gli
siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento dell’intero Consiglio
Comunale e che un mezzo busto in marmo sia collocato nell’aula consiliare. Il
consigliere Picone propone anche che
una lapide sia posta in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il consiglio associandosi alle nobili parole del
Sindaco sulle virtù del compianto Cav. Uff. Sig. Filippo De Pasquale chiede al
Sindaco di esternare alla famiglia De Pasquale i sensi di condoglianza a nome
del Consiglio per tanta perdita che
colpisce l’intero Paese; e delibera ad unanimità di voti che i funerali al Cav.
De Pasquale siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento della
Civica Rappresentanza; che un mezzo busto in marmo sia posto nell’aula
consiliare a perpetuarne la memoria ed una lapide collocarsi in Piazza del
Commercio sulla casa De Pasquale.
In ultimo il Presidente comunica al Consiglio due
telegrammi di condoglianza, l’uno dell’On.Le Marchese di Sant’Onofrio che
delega il Sindaco a rappresentarlo nei funerali del Cav. De Pasquale, e l’altro
del Sindaco di Salina che partecipa aver delegato il direttore della Colonia a
rappresentare quel Comune.”
Fu detto di lui: “Il
più cavaliere dei gentiluomini Liparesi. Enologo distinto, geologo, numismatico
e nelle dottrine sociali erudito, nulla tralasciò perché gli interessi del
proprio paese fossero sempre garantiti, lottando a viso aperto, contro chiunque
avesse tentato di manometterli. (dal Discorso funebre di G. B. Caserta ,
pronunciato il 7.6.1887).
Nell’epigrafe del
monumento a Don Filippo De Pasquale, leggiamo: “Promotore nel 1842 della abolizione delle decime vescovili”.
Auguri da Eolienews ad Alice e Giancarlo
Auguri affettuosi di Buon Compleanno da Eolienews per Alice Profilio e Giancarlo D'Ambra
lunedì 3 giugno 2013
Eventi culturali. Centro Studi in fermento
Comunicato
Fervono a Lipari i preparativi per il calendario degli eventi culturali estivi del Centro Studi Eoliano, giunto quest'anno la 30a edizione dei Pomeriggi Culturali, che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto, e del Festival del Cinema, che si svolgerà dal 15 al 20 luglio.
Moltissimi i corti giunti per il concorso Eolie in video, continuano ad arrivare proposte anche per i Pomeriggi Culturali che sono al vaglio della direzione artistica.
Tanti gli autori che saranno presentati sia a Lipari che nelle altre isole nell'ambito dei Pomeriggi Culturali Eoliani, fra i quali citiamo Matteo Collura, Melo Freni, Ombretta Ingrascì, Marilena Maffei, Adriana Mangoni, Marcello Sorgi e molti altri.
Anche quest'anno ci sarà una nuova pubblicazione edita dal Centro Studi a cura di Giuseppe La Greca dal titolo "Le Eolie all'ONU", che narra la vicenda del “gemellaggio” con i piccoli Stati insulari avvenuta nel Febbraio 1998. La prefazione del libro è stata curata da Giulio Terzi di Sant'Agata, che presenterà il libro insieme a Francesco Paolo Fulci e Gian Lorenzo Cornado.
Sarà inoltre presentata una nuova collana dedicata ai Personaggi eoliani: il primo quaderno della collana racconterà la storia del Comm. Bartolo Zagami e sarà curato da Silvia Campantico, con foto e rassegna stampa dell'epoca.
Seguiranno maggiori informazioni, cordiali saluti.
Antonino Saltalamacchia
Presidente Centro Studi Eoliano
Fervono a Lipari i preparativi per il calendario degli eventi culturali estivi del Centro Studi Eoliano, giunto quest'anno la 30a edizione dei Pomeriggi Culturali, che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto, e del Festival del Cinema, che si svolgerà dal 15 al 20 luglio.
Moltissimi i corti giunti per il concorso Eolie in video, continuano ad arrivare proposte anche per i Pomeriggi Culturali che sono al vaglio della direzione artistica.
Tanti gli autori che saranno presentati sia a Lipari che nelle altre isole nell'ambito dei Pomeriggi Culturali Eoliani, fra i quali citiamo Matteo Collura, Melo Freni, Ombretta Ingrascì, Marilena Maffei, Adriana Mangoni, Marcello Sorgi e molti altri.
Anche quest'anno ci sarà una nuova pubblicazione edita dal Centro Studi a cura di Giuseppe La Greca dal titolo "Le Eolie all'ONU", che narra la vicenda del “gemellaggio” con i piccoli Stati insulari avvenuta nel Febbraio 1998. La prefazione del libro è stata curata da Giulio Terzi di Sant'Agata, che presenterà il libro insieme a Francesco Paolo Fulci e Gian Lorenzo Cornado.
Sarà inoltre presentata una nuova collana dedicata ai Personaggi eoliani: il primo quaderno della collana racconterà la storia del Comm. Bartolo Zagami e sarà curato da Silvia Campantico, con foto e rassegna stampa dell'epoca.
Seguiranno maggiori informazioni, cordiali saluti.
Antonino Saltalamacchia
Presidente Centro Studi Eoliano
RIDARE DIGNITA’ ALLE AZIENDE SEQUESTRATE ALLA MAFIA: PRESENTATE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LE OLTRE 100 MILA FIRME DELLA CAMPAGNA “IO RIATTIVO IL LAVORO”
Oggi, lunedì
3 giugno, alla Camera dei Deputati, il comitato promotore della campagna “Io riattivo il lavoro”, ha
consegnato le oltre 100 mila firme
raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la
tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alle mafie.
La proposta di legge, promossa dalla Cgil e sostenuta
da tante associazioni tra cui Avviso Pubblico, vuole in sintesi modificare
la normativa per il sequestro, la confisca e il riutilizzo delle aziende
mafiose e introdurre misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela
dei lavoratori delle aziende sequestrate.
"Abbiamo presentato e consegnato le oltre 100mila firme
raccolte per una legge in dieci
articoli per garantire l'operatività delle imprese sequestrate alla mafia”, ha
dichiarato Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil, durante la conferenza stampa. “La
presidenza ci ha espresso la vicinanza di Laura Boldrini al tema della legge e
si è impegnata a velocizzare l’iter procedurale per le proposte di legge
popolari”, ha concluso Serena Sorrentino.
A seguire, Roberto Giovanni Margiotta, lavoratore del Gruppo 6 GDO, gruppo che
gestisce più di 40 supermercati Despar sequestati alla mafia, ha affermato: “Io credo che il sequestro dei
beni e l’arresto di alcuni dei loro associati sia soltanto un primo passo del
percorso che lo Stato deve fare per sconfiggere le mafie. Lasciare che la
maggior parte delle aziende confiscate chiudano, significa un’ulteriore
sconfitta dello Stato nei confronti della criminalità”. “Questa proposta è uno
strumento chiaro e trasparente di lotta alla mafia che se applicata darebbe di
certo un’opportunità in più alle aziende poste sotto sequestro di rimanere in
vita”.
“Se
un bene viene confiscato alle mafie lo Stato ha il dovere di farlo fruttare più
di quanto faceva la mafia stessa”, ha continuato l’attore Paolo Romano, testimonial della campagna. “Questa legge è da fare
subito e il mio compito sarà quello di fare da amplificatore affinchè questa
proposta vada avanti”.
“Non è più possibile ascoltare la frase: la
mafia dà lavoro, l’antimafia no”, ha concluso Franco La Torre, presidente di Flare. “Dobbiamo fare in modo che questo
non accada più e rendere le aziende confiscate, che nel 97% dei casi rischiano la
chiusura, presidi di legalità democratica ed economica, capaci di garantire
lavoro dignitoso e legale”. “Approvare oggi questa proposta di legge, di straordinaria rilevanza, significherebbe
festeggiare una seconda Festa della
Repubblica”.
“Questa
proposta di legge rappresenta uno di quei casi in cui si può dimostrare che la
legalità conviene perché incide su due aspetti particolarmente rilevanti: la
tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie e la
possibilità per queste aziende di poter continuare a incrementare lavoro anche dopo
la confisca”, ha affermato Andrea
Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico. “Siamo quindi molto soddisfatti
di essere riusciti a raccogliere queste centinaia di migliaia di firme e di
aver presentato la proposta al Parlamento, ma la battaglia non sarà vinta
finchè la legge non verrà definitivamente approvata”.
Scossa sismica nel distretto delle Eolie
Alle ore 14:13 una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata nel distretto sismico delle Isole Eolie.
Il sisma si è verificato in mare ad una notevole profondità..
L’ipocentro è stato individuato dall’Ingv alla profondità di 128.1 chilometri.
L'evento tellurico non è stato avvertito dalla popolazione e non ha causato danni
Il sisma si è verificato in mare ad una notevole profondità..
L’ipocentro è stato individuato dall’Ingv alla profondità di 128.1 chilometri.
L'evento tellurico non è stato avvertito dalla popolazione e non ha causato danni
C’È L’OK, NUOVE STRADE: SARÀ UNA SICILIA VELOCISSIMA
Sarà una Sicilia ancora più veloce. Una Sicilia che vola di più, con l’aeroporto di Comiso, ma che si potrà muovere più facilmente anche sull’asfalto. Una vera svolta nelle infrastrutture dell’Isola. Perché negli ultimi giorni le strade regionali incassano tre fondamentali “sì”. C’è l’annuncio: sono salvi i fondi Nord-Sud, la cosiddetta strada ‘dei due mari’, una lingua di asfalto dalla tormentata storia. Così chiamata perché dovrebbe collegare la Sicilia dall’estremo nord di Santo Stefano di Camastra all’estremo sud di Gela. Si tratta di fondi Fas. Crocetta ha dato l’ok al progetto definitivo. La dorsale dei due mari (Tirreno e Canale di Sicilia ) costituisce un intervento tra i più qualificati e strategici dell’intero sistema dei trasporti regionali.
L’altra novità è che si è sbloccato anche il progetto riguardante il potenziamento dei collegamenti stradali con l’aeroporto di Comiso tra la statale 115 e la statale 514. La Commissione Lavori Pubblici all’Ars, infatti, ha dato l’ok approvando il progetto per un importo complessivo di 115 milioni di euro. Presto la firma della convenzione e fondi per il collegamento con l’aeroporto. Con i primi 30 milioni di euro dei fondi Pac e con i 16 milioni di euro messi a disposizione come cofinanziamento dalla Provincia regionale si potrà dunque pensare al primo stralcio. Gli altri soldi arriveranno dai fondi comunitari.
Ma la Sicilia sud-orientale incassa un altro “sì”. E’ tutto ok per la Catania-Ragusa. Fugati i dubbi che aleggiavano sul raddoppio della 514. Il raddoppio della strada statale si farà. E’ quanto emerso dall’incontro in prefettura a Ragusa al quale hanno preso parte Mauro Coletta del ministero delle Infrastrutture, il dirigente generale del dipartimento Trasporti della regione Sicilia Vincenzo Falgares e Maurizio Trainiti del Cas. Lo schema di convenzione sarà firmato entro la fine dell’anno, mentre per quanto riguarda la Siracusa-Gela, saranno completati entro il 2015 i lotti 6 e 7 da Rosolini a Modica; il lotto 8, che riguarda due viadotti, sarà completato successivamente, comunque entro i termini contrattuali.
L’altra novità è che si è sbloccato anche il progetto riguardante il potenziamento dei collegamenti stradali con l’aeroporto di Comiso tra la statale 115 e la statale 514. La Commissione Lavori Pubblici all’Ars, infatti, ha dato l’ok approvando il progetto per un importo complessivo di 115 milioni di euro. Presto la firma della convenzione e fondi per il collegamento con l’aeroporto. Con i primi 30 milioni di euro dei fondi Pac e con i 16 milioni di euro messi a disposizione come cofinanziamento dalla Provincia regionale si potrà dunque pensare al primo stralcio. Gli altri soldi arriveranno dai fondi comunitari.
Ma la Sicilia sud-orientale incassa un altro “sì”. E’ tutto ok per la Catania-Ragusa. Fugati i dubbi che aleggiavano sul raddoppio della 514. Il raddoppio della strada statale si farà. E’ quanto emerso dall’incontro in prefettura a Ragusa al quale hanno preso parte Mauro Coletta del ministero delle Infrastrutture, il dirigente generale del dipartimento Trasporti della regione Sicilia Vincenzo Falgares e Maurizio Trainiti del Cas. Lo schema di convenzione sarà firmato entro la fine dell’anno, mentre per quanto riguarda la Siracusa-Gela, saranno completati entro il 2015 i lotti 6 e 7 da Rosolini a Modica; il lotto 8, che riguarda due viadotti, sarà completato successivamente, comunque entro i termini contrattuali.
ARS, QUOTA DI GALLEGGIAMENTO: L’AGENDA FANTASMA DEI BISOGNI
C’è un’agenda virtuale dei bisogni che non riesce a diventare agenda politica: l’Assemblea regionale siciliana è in ritardo su questioni di grande rilevanza politica ed istituzionale. Pur essendo il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, animato delle migliori intenzioni, l’attività del Parlamento regionale s’inceppa e misura il suo ritardo con la realtà “esterna” al Palazzo. La sua attività è segnata da un regolamento interno vetusto, antecedente alla riforma costituzionale che ha introdotto l’elezione diretta del presidente della Regione e modificato i criteri di nomina dei membri del governo. L’Assemblea è stata privata di prerogative importanti, come l’elezione del presidente e degli assessori, ed ha perduto l’esclusività della rappresentanza, perché il presidente può chiamare al governo anche coloro che non siedono nei banchi di sala D’Ercole.
Il regolamento è rimasto al palo, e l’Assemblea difende con i denti funzioni minimalistiche, come l’esame dei contributi regionali, rinunciando a funzioni che gli sono proprie, demandate all’esecutivo. Piccolo cabotaggio clientelare piuttosto che un lavoro legislativo di qualità, che concederebbe maggiori dividendi in termini di consenso e buone pratiche. Ma questo non è l’unico, seppur rilevante, ritardo.
Nei giorni scorsi una sentenza del Tar ha condannato al pagamento di diecimila euro l’Assemblea regionale perché non ha deciso in tempi accettabili sulla decadenza di un deputato incompatibile. La Commissione per il regolamento, in linea con una antica tradizione, ha allungato all’infinito i tempi, e il Parlamento è stato punito. Non è certo il costo dell’omissione a creare problemi, c’è tuttavia in questa riluttanza la prova della permanenza di un anacronistico spirito di corpo: il rispetto delle norme viene “sacrificato” alla “casta”, che rimane al di sopra di tutto e tutti. Il danno d’immagine è notevole.
L’agenda istituzionale ha tanti altri “buchi”: la trasparenza, ancora solo formalmente scelta ed accettata;la farraginosità e la modesta qualità delle leggi, sprovviste di lavoro preparatorio, ricerche, studi ed analisi di impatto, i costi elevati della politica.
Quella condotta per la trasparenza è una battaglia subdola ed insidiosa, perché il potere di andare a fondo delle cose è demandato ad una burocrazia che, corpo super-privilegiato, adotta ogni strumento per impedire passi avanti concreti e reali. Basti ricordare l’episodio più eclatante: il presidente dell’Ars ha voluto che le riunioni del Consiglio di presidenza, l’organo che decide su tutto e tutti, fossero raccontati on line ed i verbali finalmente resi pubblici. Ebbene, la “rivoluzione” c’è stata, ma i verbali sono incomprensibili, al pari delle leggi, perché rimandano a provvedimenti, decreti, norme legislative, commi ed altro che rendono oscuro il testo. Basterebbe semplicemente rendere “cliccabili” tutti i “rinvii” agli atti, ottenendo così il testo del provvedimento richiamato, per offrire trasparenza alle decisioni. Ma nessuno vuole farsi strappare il monopolio delle informazioni, senza il quale il controllo reale delle istituzione da parte dei cittadini (e degli stessi parlamentari sulle scelte che compiono) passerebbe di mano, dalla burocrazia superprivilegiata alla rappresentanza istituzionale prima ed all’opinione pubblica successivamente.
I sacerdoti delle regole hanno sempre dettato legge dagli albori dell’umanità. Se gli emolumenti concessi alle figure apicali della burocrazia – non ci riferiamo unicamente all’Assemblea – sono astronomici, è segno che la bilancia continua a pendere dalla stessa parte.
Altri temi in perenne stand by: l’assenteismo di sala D’Ercole e nei lavori delle Commissioni legislative, il recepimento del decreto Monti sui tagli dei costi. Un tema quest’ultimo affrontato da Ardizzone lo stesso giorno in cui è stato eletto. Il Parlamento regionale ha deciso di affidare ad una Commissione l’applicazione della norma, come capita quando non c’è una volontà politica reale di affrontare e risolvere una questione. Il bilancio interno dell’Ars, va ricordato, per la prima volta ha subito una inversione di tendenza dopo anni di chiacchiere, che hanno raggiunto nella legislatura precedente – presidente Cascio imperante – il culmine a causa di un costante richiamo ai risparmismentito da costi sempre alti e bilanci sempre in rosso. Si è risparmiato l’otto per cento, mentre la Regione ha dovuto tagliare il venti per cento delle risorse.
Assenteismo e costi della politica, trasparenza e regolamento interno vetusto, superprivilegi della burocrazia: quando saranno affrontati, e come? L’attività parlamentare sconta le difficoltà politiche di ogni maggioranza e di ogni opposizione, “liquide” come sempre, ma subisce una tendenza alla conservazione di un Parlamento, la cui lungimiranza è ridotta al lumicino.
Il regolamento è rimasto al palo, e l’Assemblea difende con i denti funzioni minimalistiche, come l’esame dei contributi regionali, rinunciando a funzioni che gli sono proprie, demandate all’esecutivo. Piccolo cabotaggio clientelare piuttosto che un lavoro legislativo di qualità, che concederebbe maggiori dividendi in termini di consenso e buone pratiche. Ma questo non è l’unico, seppur rilevante, ritardo.
Nei giorni scorsi una sentenza del Tar ha condannato al pagamento di diecimila euro l’Assemblea regionale perché non ha deciso in tempi accettabili sulla decadenza di un deputato incompatibile. La Commissione per il regolamento, in linea con una antica tradizione, ha allungato all’infinito i tempi, e il Parlamento è stato punito. Non è certo il costo dell’omissione a creare problemi, c’è tuttavia in questa riluttanza la prova della permanenza di un anacronistico spirito di corpo: il rispetto delle norme viene “sacrificato” alla “casta”, che rimane al di sopra di tutto e tutti. Il danno d’immagine è notevole.
L’agenda istituzionale ha tanti altri “buchi”: la trasparenza, ancora solo formalmente scelta ed accettata;la farraginosità e la modesta qualità delle leggi, sprovviste di lavoro preparatorio, ricerche, studi ed analisi di impatto, i costi elevati della politica.
Quella condotta per la trasparenza è una battaglia subdola ed insidiosa, perché il potere di andare a fondo delle cose è demandato ad una burocrazia che, corpo super-privilegiato, adotta ogni strumento per impedire passi avanti concreti e reali. Basti ricordare l’episodio più eclatante: il presidente dell’Ars ha voluto che le riunioni del Consiglio di presidenza, l’organo che decide su tutto e tutti, fossero raccontati on line ed i verbali finalmente resi pubblici. Ebbene, la “rivoluzione” c’è stata, ma i verbali sono incomprensibili, al pari delle leggi, perché rimandano a provvedimenti, decreti, norme legislative, commi ed altro che rendono oscuro il testo. Basterebbe semplicemente rendere “cliccabili” tutti i “rinvii” agli atti, ottenendo così il testo del provvedimento richiamato, per offrire trasparenza alle decisioni. Ma nessuno vuole farsi strappare il monopolio delle informazioni, senza il quale il controllo reale delle istituzione da parte dei cittadini (e degli stessi parlamentari sulle scelte che compiono) passerebbe di mano, dalla burocrazia superprivilegiata alla rappresentanza istituzionale prima ed all’opinione pubblica successivamente.
I sacerdoti delle regole hanno sempre dettato legge dagli albori dell’umanità. Se gli emolumenti concessi alle figure apicali della burocrazia – non ci riferiamo unicamente all’Assemblea – sono astronomici, è segno che la bilancia continua a pendere dalla stessa parte.
Altri temi in perenne stand by: l’assenteismo di sala D’Ercole e nei lavori delle Commissioni legislative, il recepimento del decreto Monti sui tagli dei costi. Un tema quest’ultimo affrontato da Ardizzone lo stesso giorno in cui è stato eletto. Il Parlamento regionale ha deciso di affidare ad una Commissione l’applicazione della norma, come capita quando non c’è una volontà politica reale di affrontare e risolvere una questione. Il bilancio interno dell’Ars, va ricordato, per la prima volta ha subito una inversione di tendenza dopo anni di chiacchiere, che hanno raggiunto nella legislatura precedente – presidente Cascio imperante – il culmine a causa di un costante richiamo ai risparmismentito da costi sempre alti e bilanci sempre in rosso. Si è risparmiato l’otto per cento, mentre la Regione ha dovuto tagliare il venti per cento delle risorse.
Assenteismo e costi della politica, trasparenza e regolamento interno vetusto, superprivilegi della burocrazia: quando saranno affrontati, e come? L’attività parlamentare sconta le difficoltà politiche di ogni maggioranza e di ogni opposizione, “liquide” come sempre, ma subisce una tendenza alla conservazione di un Parlamento, la cui lungimiranza è ridotta al lumicino.
Black out a Ginostra di Stromboli: una cittadina tedesca si rivolge alla Merkel
La centralina fotovoltaica di Ginostra nell’isola di Stromboli, nelle Eolie, è vecchia e spesso non funziona. ”Abbiamo richiesto l’aiuto della Regione e del governo nazionale, ma siamo abbandonati al nostro destino. Non ci resta che lanciare un appello ad Angela Merkel”.
Così la cittadina tedesca Karol Hoffman, che insieme a una decina di connazionali da oltre 30 anni vive a Ginostra, piccolo borgo di Stromboli, raggiungibile solamente dal mare. ”Ogni anno – dice la signora Hoffman – i tedeschi che affittano le nostre casette sono circa 200. E’ giusto quindi che la Merkel abbia anche un occhio di riguardo, attraverso l’Ue, per questo lembo di terra che nonostante la sua bellezza e l’unicità, continua a essere dimenticato dal mondo. Colgo anche l’occasione per invitarla a Ginostra: invece della solita Ischia venga qui, le faremo trascorrere una vacanza indimenticabile anche con un tour sull’asinello (e’ l’unico mezzo di trasporto) del mio compagno Ullie Stolgies”.
Nell’elenco degli interventi ci sarebbero anche la sistemazione di alcuni sentieri e il restauro della chiesetta ”che cade a pezzi”, dice Hoffman.
Precisazioni della Dott.ssa Mazziotta sul suo incarico in Ecosviluppo Eolie
Per visualizzare la lettera con le precisazioni della dottoressa Mazziotta cliccate su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Mazziotta.pdf
Ancora una risposta del portavoce Giacomantonio a Silvano Saltalamacchia
Per visualizzare il testo e i documenti cliccare su questo link http://www.comunelipari.gov.it/images/Chiedete/Saltalamacchia%203%20giugno.pdf
Sidoti torna a "solleciare" il portavoce Giacomantonio
Caro Michele e Portavoce del Sindaco
ho visto la tua risposta solo oggi in merito alle ultime mie domande rimaste inevase.
Per quanto attiene Ecosviluppo Eolie ad oggi al Registro delle Imprese risulta che il CDA e' composto da tre membri e tra questi la Dott.ssa Mazziotta.
Ci sono pareri diversi della Cassazione a tal proposito. Dalla mia esperienza gli amministratori restano in carica fino alla nomina dei nuovi componenti in Assemblea ed hanno efficacia dal momento della annotazione di tale adempimento presso il Registro delle Imprese.
Non mi sorprenderei che per la prossima assemblea della EcoSviluppo Eolie gli stessi vengano convocati da parte del Presidente anche in relazione agli adempimenti di legge ancora non sottoposti all'assemblea e per i quali i soci chiederanno lumi.
Per quanto riguarda i curriculum vitae degli assessori non ho ad oggi alcuna traccia. Pensavo che la loro pubblicazione fosse più rapida, tenuto conto che alcuni elementi, svolgendo attività in ambito pubblico ed internazionale, dovrebbero averlo sempre a portata di mano.Mi rendo conto che ci sono impegni in questi giorni più importanti e urgenti.. mi riferisco in particolare la questione depuratore sulla quale anche io nei prossimi giorni esporrò il mio pensiero. Forse questo argomento e' stato preso sotto gamba? Sicuramente la questione legata alla amministrazione di Pelaggi influisce negativamente.
Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici.
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.
Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione.
Dimenticavo il tema trasparenza coinvolge anche chi ricopre incarichi di vertice ovvero i dirigenti.
Ti ricordo che il cittadino mediante l'uso dell'accesso civico può chiedere ed ottenere la pubblicazione dei dati "gratuitamente" e senza indicare "alcuna motivazione".
Angelo Sidoti
ho visto la tua risposta solo oggi in merito alle ultime mie domande rimaste inevase.
Per quanto attiene Ecosviluppo Eolie ad oggi al Registro delle Imprese risulta che il CDA e' composto da tre membri e tra questi la Dott.ssa Mazziotta.
Ci sono pareri diversi della Cassazione a tal proposito. Dalla mia esperienza gli amministratori restano in carica fino alla nomina dei nuovi componenti in Assemblea ed hanno efficacia dal momento della annotazione di tale adempimento presso il Registro delle Imprese.
Non mi sorprenderei che per la prossima assemblea della EcoSviluppo Eolie gli stessi vengano convocati da parte del Presidente anche in relazione agli adempimenti di legge ancora non sottoposti all'assemblea e per i quali i soci chiederanno lumi.
Per quanto riguarda i curriculum vitae degli assessori non ho ad oggi alcuna traccia. Pensavo che la loro pubblicazione fosse più rapida, tenuto conto che alcuni elementi, svolgendo attività in ambito pubblico ed internazionale, dovrebbero averlo sempre a portata di mano.Mi rendo conto che ci sono impegni in questi giorni più importanti e urgenti.. mi riferisco in particolare la questione depuratore sulla quale anche io nei prossimi giorni esporrò il mio pensiero. Forse questo argomento e' stato preso sotto gamba? Sicuramente la questione legata alla amministrazione di Pelaggi influisce negativamente.
Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici.
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.
Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione.
Dimenticavo il tema trasparenza coinvolge anche chi ricopre incarichi di vertice ovvero i dirigenti.
Ti ricordo che il cittadino mediante l'uso dell'accesso civico può chiedere ed ottenere la pubblicazione dei dati "gratuitamente" e senza indicare "alcuna motivazione".
Angelo Sidoti
Le Eolie e le date da ricordare (rubrica a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)
3 Giugno 1719
L’ultimo assedio a Lipari
Nella parte seconda del volume “Diario
di tutto quello successe nell'ultima guerra di Sicilia dal giorno 21 maggio
1719 sino 9 maggio 1720” predisposto da “un curioso e veridico
palermitano” viene riportata la battaglia per l'occupazione di Lipari,
combattuta nei primi giorni del mese di giugno
1719. L'episodio si inquadra in una delle tante battaglie combattute nel
corso della Guerra della Quadruplice
alleanza, il conflitto bellico che ha visto il regno di Spagna contro
Inghilterra, Francia, Austria ed Olanda, che si erano alleate per il predominio
sul mare Mediterraneo. Il conflitto durò dalla fine del 1717 sino all'inizio
del 1720. Questa la cronaca dello scontro per
l'occupazione di Lipari.
Mese di giugno
(1719)
Alle prime ore
del 1 giugno un corpo di spedizione
al comando del Tenente Maresciallo Barone di Sekendorf prende il mare per
dirigersi verso Lipari, ma ha causa del vento contrario soltanto verso la
serata la flotta, composta da due navi da guerra inglesi e da quattro galere
napoletane arriva in vista dell’isola eoliana.
Nella mattinata
del 2 giugno le truppe sbarcano
sull’isola, l’autore del diario non dice dove,
limitandosi a riferire che hanno “preso posto avantaggioso
nell'isola, per poscia facilitare il buon successo dell'impresa”. Lo scopo
dell’attacco al Castello e città di Lipari era vitale perché una volta occupata
la fortezza “sarebbesi levato questo ostacolo al nostro commercio, e si
haverebbe liberamente trasportato dal Regno di Napoli e dalla Calabria i viveri
per la sussistenza della nostra armata.
Il 3 giugno iniziano i bombardamenti che
si protraggono sino a primo pomeriggio mentre le truppe assedianti si attendono
il successo dell’impresa.
Il 4 giugno, il Maresciallo Sekendorf,
comunica al quartier generale che “l'isola
di Lipari, dopo la resistenza di due giorni” si era arresa “a
discrezione” con l’intera guarnigione spagnola, composta da duecento soldati.
Nel corso degli
scontri gli assedianti subiscono la morte di dieci uomini, ottanta feriti, e
gli ufficiali, tenente colonnello Valuas Barone de Valus, e il tenente
colonnello del reggimento di Lorena signor Roost.
Il bottino di
guerra viene quantificato in 22 pezzi d’artiglieria.
Il 5 giugno parte della flotta rientra a
Messina, mentre l’Ammiraglio rimane a Lipari, con due compagnie di granatieri
ed una guarnigione di 300 uomini agli
ordini del sergente maggiore Formentini, per ripartire subito dopo con i
prigionieri spagnoli.
Il narratore
parla anche della popolazione affermando che i Liparoti, “sul principio fecero quei naturali qualche
resistenza” riuscendo ad impedire, in un primo momento, lo sbarco delle
truppe. Proseguirono, dopo lo sbarco, la resistenza, ma progressivamente
vengono spinti verso Piazza Mazzini, dove il corpo di spedizione pianta le
batterie e qualche “mortaro”.
Il racconto
prosegue, affermando che “ dopo uno e l'altro tiro conobbero il proprio
svantaggio, ed esposto il segno di pace chiesero a' nostri capitulazione. Varie
furono le loro pretese, ma finalmente obbligati dalla forza e risoluto
procedere del nostro attacco si resero alla discrezione del vincitore.”.
Gli austriaci,
occupata Lipari, definita: piazza
ben fortificata, provvista d'ogni cosa necessaria e capace ad una buona difesa,
il di cui acquisto assicurò una volta la navigazione e il libero commercio dei due
Regni di Napoli e Sicilia – tranquillizzarono la popolazione, alla
quale fu “accordata la vita e le sostanze.
Nel corso dell’anno 1720, sconfitti gli spagnoli dalla Quadruple Alleanza (Francia, Olanda, Inghilterra e Austria), gli Asburgo d’Austria ricevettero la Sicilia dai Savoia in cambio della Sardegna. Ma anche questa dominazione austriaca, come già quella sabauda, durò poco (14 anni).
LA REGIONE A ROMA E BRUXELLES PER TUTELARE LA PESCA IN SICILIA
Il governo regionale in pressing su Roma e Bruxelles per tutelare la pesca in Sicilia. In particolare, l’assessore regionale alle Risorse agricole e alla Pesca, Dario Cartabellotta, sta portando avanti una battaglia in merito all’annosa questione del tonno rosso che sta mettendo in ginocchio il comparto siciliano, già schiacciato da una grave crisi. Armatori e pescatori rischiano di andare sul lastrico. A volte sono vittime di una politica europea che zavorra realtà produttive territoriali e che sembra avvantaggiare potenti gruppi internazionali. Uno scenario che fotografa l’attuale situazione siciliana proprio in merito alla pesca del tonno. Un tempo florida attività non solo sotto l’aspetto economico, ma anche culturale e turistico, grazie alle storiche e famose tonnare e che ponevano l’isola sotto i riflettori anche d’oltralpe.
La flotta siciliana ha perso 86 unità e 1.200 posti di lavoro. La politica europea della pesca adottata negli ultimi anni dall’Ue ha contribuito al ridimensionamento del comparto in Sicilia. Le cifre parlano chiaro: al 31 dicembre 2012 ha contato 2.949 battelli attivi. Nel 2011 erano stati 3.035. Con gli 86 battelli in meno, hanno perso il lavoro 400 pescatori e ancora più pensante è stata la ricaduti sull’indotto, con 800 posti in fumo. Emerge inoltre che nel 2012 la stazza lorda complessiva della flotta peschereccia siciliana si è attestata a 51.708 GT (nel 2011: 55.778). L’età’ media dei motopesca è di 33,3 anni con un ulteriore invecchiamento: dieci anni fa la media era 28 anni. Soltanto 4 battelli da pesca risultano costruiti nel 2012. Numeri che stroncano un’economia di tradizione mediterranea che per millenni, come detto, ha visto nelle tonnare, quali ad esempio Favignana, Porticello, Porto Palo e Santa Flavia, una valida fonte di reddito.
“Si tratta di un mercato del tonno che nel Mediterraneo vale 100 milioni di euro governato da 5 lobby a livello mondiale di cui 3 risiedono nel Principato di Monaco – chiosa Cartabellotta – che ha lavorato con l’Unione Europea affinché il tonno sia dichiarato specie in via d’estinzione quando, facendo un appello del pescato, ci si rende perfettamente conto che il Mediterraneo ne è pieno”. Una protesta politica, quella dell’assessore, in difesa del comparto isolano e che non intende mollare. D’altronde, ogni giorno, la cronaca riporta quintali di tonno sequestrati dagli organi competenti. E tra i motivi, l’avere pescato tonno rosso accidentalmente nel Mediterraneo da piccoli pescatori che, non potendo superare la propria quota pesca per norme europee, ed essendo il tonno specie protetta, pescando oltre i quantitativi previsti, la loro attività diventa illegale. Detta in sintesi: il pesce nel Mediterraneo c’è, ma le lobby confortano il contrario Bruxelles che attraverso norme penalizza l’attività degli operatori del settore, mettendo in ginocchio ancor più il comparto.
“Ancora una volta vengono favorite le lobby a livello mondiale – osserva Cartabellotta – a discapito delle piccole economie marinare, rase al suolo da una politica monopolistica e sostenitrice delle grandi imprese”. Non è soltanto la Sicilia ha mugugnare. Anche Sardegna e Campania, in merito, sono sul piede di guerra. I rispettivi assessori al ramo hanno portato la questione in sede Stato-Regioni. Obiettivo: il tonno rosso del Mediterraneo non deve essere considerato specie in via d’estinzione e le attuali quote relative alle catture accidentali siano mantenute. Un primo scontro tra Cartabellotta e il ministro Mario Catania c’era stato quando lo stesso assessore siciliano aveva contestato il decreto ministeriale con il quale “senza confronto democratico in conferenza Stato-Regioni, alla Sicilia venivano affidate 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania”.
Intanto, va da sé che aumenta la sfiducia del consumatore. Altra questione su cui sta lavorando Cartabellotta. E così “come s’è fatto con l’agricoltura, occorre ridare fiducia al consumatore del pesce attraverso la tracciabilità e la filiera corta”. Due strade obbligate per rilanciare, e allo stesso, tempo difendere la pesca siciliana, e per ridare fiducia e sicurezza al consumatore sulla bontà del prodotto. “Abbiamo in cantiere un progetto in merito – conclude Cartabellotta -. E che riteniamo possa ridare linfa a un comparto che rischia di essere distrutto”.
Lipari: Pesca e pescatori abbandonati. Ci scrive Tiziana Basile
A Lipari pur essendo una piccola comunità la crisi si sente parecchio! Di cosa vivono queste isole? Tutti rispondono di turismo...si è vero!!! Ma ci dimentichiamo anche chi in piccola parte non vive di quello? Il PESCATORE è uno dei mestieri praticati più antichi del mondo e adesso è proprio finito nel dimenticatoio! Mi domano QUALCUNO del comune si è per caso reso conto i pescatori che fine stanno facendo?
Tempo fa erano proprio i pescatori a far girare l'economia del paese con spese,costruzioni di case e acquisti vari....ma adesso non è più possibile! Qualsiasi categoria riceve un aiuto dal comune,dalla provincia e loro perché no??? Innanzitutto non ho mai capito perché tutti hanno uno spazio dove vendere i loro prodotti al pubblico e solo i pescatori no??? Mi domando il comune non può fare niente? Le leggi esistono solo a Lipari...in tutta Italia e in tutto il mondo esiste il mercato del pesce....Solo a qui no! Mah....!
Poi qualsiasi categoria in crisi è stata aiutata! Perchè non vengono stanziati dei fondi, che non dovrebbero essere erogati e basta..ma dovrebbero essere spesi per questi poveri lavoratori per aiutarli a rinvigorire le attrezzature,le imbarcazioni...creare corsi per imparare e cucire le reti,imparare a pescare!
Quanti giovani vedono il pesce messo a tavola ma non sanno neanche da dove viene? i pescatori conoscono ogni singolo angolo e sanno pezzi di storia delle nostre terre che potrebbero insegnarli a chiunque. Non so se avete visto da quanto è brutto tempo...quindi immaginate voi in che condizioni sono !Tutti ci lamentiamo ma nessuno ci aiuta!!!
Il pescato dopo mille tragedie gli è stato permesso di venderlo sottomonastero per un periodo,poi appena si avvicina l'estate questa povera gente viene buttata via,perchè lì devono arrivare i turisti e quindi il porto(chiamiamolo porto) ha un brutto impatto!
ahahahha ma quale brutto impatto? Cosa ci sarebbe di più caratteristico? I turisti vogliono questo,vogliono vedere la vita vera di una piccola isola...che dovrebbe essere questo non che facciamo finta che chissà in quale metropoli viviamo! Poi questa è una scusa vera e propria perchè mica questo mercatino dovrebbe essere per forza al porto? Andrebbe bene in qualsiasi altro posto!!!!Mi permetto di parlare perché sono figlia e moglie di un pescatore e ne SONO FIERA! Aspetterò con ansia se qualcuno del comune o chi per loro mi voglia rispondere e mi voglia dare qualche delucidazione!
Saluti!
Tiziana Basile
Tempo fa erano proprio i pescatori a far girare l'economia del paese con spese,costruzioni di case e acquisti vari....ma adesso non è più possibile! Qualsiasi categoria riceve un aiuto dal comune,dalla provincia e loro perché no??? Innanzitutto non ho mai capito perché tutti hanno uno spazio dove vendere i loro prodotti al pubblico e solo i pescatori no??? Mi domando il comune non può fare niente? Le leggi esistono solo a Lipari...in tutta Italia e in tutto il mondo esiste il mercato del pesce....Solo a qui no! Mah....!
Poi qualsiasi categoria in crisi è stata aiutata! Perchè non vengono stanziati dei fondi, che non dovrebbero essere erogati e basta..ma dovrebbero essere spesi per questi poveri lavoratori per aiutarli a rinvigorire le attrezzature,le imbarcazioni...creare corsi per imparare e cucire le reti,imparare a pescare!
Quanti giovani vedono il pesce messo a tavola ma non sanno neanche da dove viene? i pescatori conoscono ogni singolo angolo e sanno pezzi di storia delle nostre terre che potrebbero insegnarli a chiunque. Non so se avete visto da quanto è brutto tempo...quindi immaginate voi in che condizioni sono !Tutti ci lamentiamo ma nessuno ci aiuta!!!
Il pescato dopo mille tragedie gli è stato permesso di venderlo sottomonastero per un periodo,poi appena si avvicina l'estate questa povera gente viene buttata via,perchè lì devono arrivare i turisti e quindi il porto(chiamiamolo porto) ha un brutto impatto!
ahahahha ma quale brutto impatto? Cosa ci sarebbe di più caratteristico? I turisti vogliono questo,vogliono vedere la vita vera di una piccola isola...che dovrebbe essere questo non che facciamo finta che chissà in quale metropoli viviamo! Poi questa è una scusa vera e propria perchè mica questo mercatino dovrebbe essere per forza al porto? Andrebbe bene in qualsiasi altro posto!!!!Mi permetto di parlare perché sono figlia e moglie di un pescatore e ne SONO FIERA! Aspetterò con ansia se qualcuno del comune o chi per loro mi voglia rispondere e mi voglia dare qualche delucidazione!
Saluti!
Tiziana Basile
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