Dal mite anticiclone delle Azzorre al cugino focoso, l'anticiclone Africano. Se fino ad oggi e' stata l'estate dei sogni per molti italiani, quella che ci aspetta da oggi e fino a fine agosto sara' l'estate che tutti temono, con temperature che arriveranno a 40 gradi centigradi e ondate di calore in molte zone d'Italia. Sono queste ultime le piu' temute da chi e' costretto a rimanere in citta'.
La Protezione civile ha diramato il bollettino sulla situazione delle ondate di calore nei prossimi giorni. La situazione, su questo fronte, comincera' a farsi preoccupante da venerdi' 19 agosto quando il bollettino segnala 'livello 2' (temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio) in sette citta': Bolzano, Torino, Brescia, Bologna, Rieti, Frosinone, Campobasso.
Il passaggio dall'alta pressione subtropicale di matrice oceanica a quella di matrice continentale sara' traumatico: le temperature schizzeranno verso l'alto sino a sfiorare i 40 gradi al Sud, isole comprese. Ma le massime saranno alte anche al Centro, dove arriveranno facilmente ai 38 gradi, e al Nord, dove si avra' afa con 36 gradi. L'Estate 2011 avra' ancora molto da raccontare, quindi. Senza gli acquazzoni e i bruschi cali di temperatura che generalmente caratterizzano la seconda meta' d'agosto. Si rischia, in altre parole, di vivere la fase di piu' calda dell'estate 2011.
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mercoledì 17 agosto 2011
Ospedale e nascite. Tedros (CittadinanzAttiva) scrive all'assessore Russo e al direttore generale Giuffrida
Spett. Assessore alla Sanità On. Massimo Russo; Spett. Dir. Gen. ASP N.5 Dr. Giuffrida E p.c. A S.E. Il Sig. Prefetto Francesco Alecci, Al Sindaco del Comune di Lipari Dr. Mariano Bruno
Oggetto: Convegno sull’Ospedale di Lipari.
ITALIANO ? NO RUSSO .
Sarebbe questo, uno slogan appropriato per l’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.
Vogliamo in queste righe, riportarci a quanto scaturito dal convegno sull’Ospedale di Lipari, organizzato dal Club UNESCO sez. di Lipari Venerdì 5 u.s. .
Moltissime le presenze, in particolare mamme, donne incinte ecc. tutte speranzose di una dichiarazione, una dichiarazione di stabilità potesse venir fuori a lavori conclusi; questo non è avvenuto, anzi è stato dichiarato proprio il contrario.
L’Assessore Russo, facente parte del governo siciliano tecnico, a proposito una domanda, essendo un ex magistrato del pool antimafia, quanta conoscenze può avere nel campo sanitario ? non sarebbe stato meglio una nomina alla giustizia o affari generali ? si è invece limitato, bontà sua, a snocciolare numeri, statistiche e a dire a noi Eoliani come curarci, forse sconoscendo assolutamente il detto “ quando Roma fu noi eravamo “ pertanto, Sig. Russo, noi siamo conoscitori dei nostri malanni e consapevoli di come curarli, senza mezzi termini è come fare da deus ex machina, dichiarare………. “ sono troppo poche le nascite a Lipari, in quest’anno solo tre, ed i costi non supportano tale risultato, inoltre le linee guida ministeriali, che saranno operative entro l’anno prevedono che tali reparti possono restare operativi se almeno vi sia un numero minimo di cinquecento (500) nascite in un anno.
Bene vorremmo chiarire alcuni concetti, a gente che conosce le Eolie solo per vacanza o solo perché invitato, e di suo ne mette già abbastanza, e farci spiegare dal Sig. Russo, come ci si deve comportare in situazioni che in altre sedi sono particolari ed alla Eolie sono quotidiane.
Iniziamo col dire, che i 500 parti annuali, sicuramente sono un punto di riferimento per le medie e grandi città, forse anche quelle piccole dove essere su terra ferma non acuisce la problematica, ma per molti versi la risolve, ma alle Eolie ? desidereremmo tanto che il Sig. Russo, potesse trascorrere alcune giornate invernali sulle nostre Isole, specialmente quando vento forte e mare agitato, non permettono nessun tipo di collegamento con la terraferma, neppure a mezzo elicottero, e qui la prima domanda, come farà Sig. Russo, a spiegare ad una partoriente che non si può raggiungere la terraferma ? si dovrà agire sempre in emergenza ? ebbene questa sua dichiarazione dimostra, come Lei non conosce assolutamente la nostra realtà, noi siamo e viviamo sempre in emergenza.
Secondo punto, Sig. Russo lei ha dichiarato,……troppe poche nascite a Lipari……, noi per sfizio abbiamo voluto approfondire e fare alcune ricerche:
Anno 2007: nati nel comune maschi 50 femmine 37 totale 87, nati in altri comuni (cause dovute a paura per condizioni meteo marine, scarsa professionalità ed altro) maschi 11 femmine 14 totale 25 per un totale generale di 112 nascite, sono poche Sig. Russo ?
Anno 2008: nati nel comune maschi 44 femmine 39 totale 83, nati in altri comuni maschi 20 femmine 25 totale 45, totale generale 128, sono pochi Sig. Russo ?
Anno 2009 : nati nel comune maschi 40 femmine 28 totale 68 nati in altri comuni maschi 12 femmine 11 totale 23, totale generale 91, sono poche sig. Russo
Anno 2010: nati nel comune maschi 42 femmine 34 nati in altri comuni maschi 16 femmine 16 totale 32, totale generale 108, sono poche Sig. Russo ? dunque la Sua affermazione è assolutamente campata in aria e, se dovesse essere veritiera è dettata dalla paura di non potersi fidare di nessuno, poche professionalità e medici che subito arrivati chiedono di andare via.
Anno 2007: nati nel comune maschi 50 femmine 37 totale 87, nati in altri comuni (cause dovute a paura per condizioni meteo marine, scarsa professionalità ed altro) maschi 11 femmine 14 totale 25 per un totale generale di 112 nascite, sono poche Sig. Russo ?
Anno 2008: nati nel comune maschi 44 femmine 39 totale 83, nati in altri comuni maschi 20 femmine 25 totale 45, totale generale 128, sono pochi Sig. Russo ?
Anno 2009 : nati nel comune maschi 40 femmine 28 totale 68 nati in altri comuni maschi 12 femmine 11 totale 23, totale generale 91, sono poche sig. Russo
Anno 2010: nati nel comune maschi 42 femmine 34 nati in altri comuni maschi 16 femmine 16 totale 32, totale generale 108, sono poche Sig. Russo ? dunque la Sua affermazione è assolutamente campata in aria e, se dovesse essere veritiera è dettata dalla paura di non potersi fidare di nessuno, poche professionalità e medici che subito arrivati chiedono di andare via.
Allora proponiamo, a casa manager inadempienti, con il primo posto occupato dal Sig. Giuffrida Dir. Gen. Dell’ASP 5 di Messina con una perdita accertata di 26 milioni di euro, 18 oltre il limite negoziato con la Regione, tagliare i rami secchi in ampi settori della Sanità pubblica e privata Siciliana e fermare lo spreco quotidiano, dando maggiori risorse a quelle entità che le necessitano in quanto vitali per la popolazione; le Sue sono state dichiarazioni avventate, avrebbe dovuto quanto meno prendere tempo, cercare una mediazione per una soluzione finale appropriata ai diritti di noi Eoliani, specialmente dopo le affermazioni di S.E. il Prefetto Dr. Alecci, che sono state dei veri macigni “bisogna garantire la continuità territoriale alla Eolie”
Sig. Russo queste sono Isole che vivono oltre l’insularità e, saremmo ben felici di vederLa ad Alicudi in pieno inverno, impossibilitato a viaggiare per almeno una settimana, come frequentemente succede e nello stesso momento sperimentare sulla propria pelle cosa significhi star male anche per un banale colpo di febbre, non potersi rivolgere a nessuno se non al buon Dio, bisogna viverle di persona situazioni simili e dopo fare tutte le dichiarazioni di conseguenza.
Andare oltre, ci sembra inutile, quando specialmente si ha che fare con “ na mola surda “ ma almeno una cosa è certa, nel Settembre del 1982, gli Eoliani si ribellarono e si mobilitarono per ottenere quanto da loro richiesto a proposito della problematica della M/n Piero della Francesca, in tempi più remoti fecero scappare nottetempo un vescovo, diciamo troppo esuberante e borioso, gli Eoliani quando vogliono sanno farsi valere anche a fronte di dichiarazioni ed atteggiamenti lesivi della propria dignità e della propria vita, non sono minacce ma semplici costatazioni di fatto; bisogna tagliare altrove, dove tanti, forse troppi, Ospedali si trovano a pochi chilometri di distanza, potenziare quello Eoliano, ormai divenuto di frontiera, in tutti i reparti e non ridurlo ad un semplice pronto sossorso; vivere nelle Eolie non è la scelta di una vacanza, ma un’esistenza viva e reale dettata dalle nostre radici e dalle nostre nobili origini; certo se a quanto da Lei dichiarato, aggiungiamo l’assenza totale di un’Amministrazione Comunale, avulsa, menefreghista ed insensibile a tale problematica, Lei troverà politicamente terreno fertile, ma solo politicamente, gli Eoliani sono disposti a combattere non solo battaglie di retroguardia, ma di primissima linea; e dato che Lei è stato un buon magistrato e conosce a menadito la Legge, vorremmo ricordarle quanto sancito nella Carta Costituzionale della Repubblica Italiana agli artt. 2-3-32, a buon intenditor poche parole.
IL COORDINATORE
B. M. Tedros
Tre scosse telluriche nel mare delle Eolie
Scosse di terremoto in serie nel mare delle isole Eolie (al largo di Filicudi), dove l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato tre eventi, il più forte dei quali, con magnitudo 2.9 sulla scala Richter, è stato il primo, verificatosi alle 3.20 della scorsa notte. La terra ha tremato di nuovo due minuti dopo le quattro, con magnitudo 2.3 e questa mattina alle 8.10 con magnitudo 2.4.
Panarea e rifiuti. L'interrogazione di Lauria
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE LIPARI
Oggetto Interrogazione urgente.
Nella giornata di Ferragosto, trovandomi sul molo dell’isola di Panarea intorno alle ore 18 ho notato nella piazzetta antistante i bar un enorme deposito di spazzatura.
Ritengo, che per il decoro dell’isola e per la giornata particolare, quanto ho avuto modo di assistere sia di una gravità inaudita e denota un preoccupante disservizio.
Il sottoscritto chiede pertanto alla S.S. di voler assumere i provvedimenti di competenza e nel contempo disporre i necessari controlli sull’isola.
Lo scrivente resta in attesa di un pronto riscontro e porge distinti saluti.
Bartolo Lauria
Consigliere UDC
Convenzione tra l'Ufficio delle Entrate e la scuola. Neo diplomati apprendono le regole fiscali. Anche a Lipari
L'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, attraverso l'apprendimento sul campo delle regole fiscali e delle attività dell'Agenzia delle Entrate. È l'obiettivo della convenzione tra l'Ufficio territoriale di Milazzo e il Commerciale, per geometri e per il turismo "Leonardo da Vinci", che vede coinvolti 15 allievi diplomati lo scorso anno scolastico, impegnati per 160 ore negli uffici dell'Agenzia dell'Entrate di Milazzo e allo sportello distaccato di Lipari. Tutor organizzativo indicato dalla scuola è la docente Domenica Previti, che ha seguito l'iter progettuale, mentre il docente Diego Achille Greco è il tutor didattico, con la parte amministrativacurata dal direttore dei servizi amministrativi, Grazia Pino. L'Agenzia delle Entrate ha indicato inoltre quali tutor organizzativi il dott. Giuseppe Stramandino, direttore territoriale di Milazzo e il signor Vincenzo Fancello dello sportello di Lipari. Partecipano allo stage i neo ragionieri: Antonio Caragliano; Maria Pia D'Angelo; Maria Chiara Deodato; Francesca Formica; Elisa Foti; Floriana Giardina; Martina Giorgianni; Giuseppe Giunta; Massimo Giunta; Alessio Isaia; Valeria Maniaci; Salvatore Davide Manna; Elisa Napoli; Milena Previti e Caterina Ruggeri.
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° Anno/ V puntata) (Riproposizione)
Continua il nostro "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani" che propone ogni giorno una o più foto. Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
Nelle foto di oggi:
1) Sottomonastero e l'arrivo del postale; 2)L'aliscafo "Freccia di Lipari"; 3) Padre Alfredo Adornato alla processione di Val di Chiesa; 4)Il maestro Pino Cullotta; 5) I vigili Agostino Portelli e Guido Natoli durante la mostra su Guttuso (Chiesa di Sant'Antonio - Festival Isole Eolie)
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
Nelle foto di oggi:
1) Sottomonastero e l'arrivo del postale; 2)L'aliscafo "Freccia di Lipari"; 3) Padre Alfredo Adornato alla processione di Val di Chiesa; 4)Il maestro Pino Cullotta; 5) I vigili Agostino Portelli e Guido Natoli durante la mostra su Guttuso (Chiesa di Sant'Antonio - Festival Isole Eolie)
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
La soppressione dei piccoli Comuni è una palese mistificazione politica Proteste degli amministratori di Leni, S. Marina Salina
Giovanni Petrungaro-Gazzetta del sud - «Non è tagliando i 20 euro di gettone dei consiglieri comunali che si risolvono i problemi dei costi della politica. I nostri governanti dovrebbero guardare nella casa delle amministrazioni centrali, alla pletora di partecipate, invece di prendersela con l'anello debole». Come si prevedeva sono forti le reazioni alla manovra del governo nazionale che solo in provincia di Messina interessa il 20 per cento dei Comuni. Sul piede di guerra soprattutto le Eolie. A Salina il sindaco Massimo Lo Schiavo, che è anche presidente dell'Ancim, ha già chiesto al presidente della Regione l'apertura di un tavolo tecnico. «Ancora una volta lo Stato assume decisioni non considerando né i Comuni montani nè le Isole che sono territori che hanno peculiarità a se stanti. Occorre subito affrontare la questione per evitare una chiusura indiscriminata che porterà solo penalizzazioni e nessun risparmio».
«Ritengo che allo stato attuale sia l'ipotesi di una manovra fumosa» aggiunge Riccardo Gullo, sindaco di Leni, un altro comune (il terzo è Malfa, pure a rischio) a rischio soppressione. «Se ne parlava anche ai tempi di Craxi, prosegue il primo cittadino eoliano – ma vedremo sulla Gazzetta Ufficiale quali criteri si intendono portare avanti per l'accorpamento dei Comuni e cosa ne sarà di sindaco e consiglieri comunali. Mi sembra che il governo non abbia affatto le idee chiare. E' troppo facile parlare di accorpamento dei Comuni sotto i 1.000 abitanti – aggiunge – senza tenere conto delle situazioni particolari che ci sono. Personalmente sono abbastanza perplesso che tale riforma possa avvenire visto che ci troveremmo di fronte ad un peggioramento della crisi esistente. Mancherebbe il raccordo istituzione-cittadini. Pensi che noi amministratori facciamo spesso interventi che la struttura comunale non potrebbe fare. E poi dove sarebbe il risparmio? Qui a Leni il consiglio si riunisce al massimo dieci volte all'anno, i consiglieri hanno un'indennità al lordo di circa 200 euro, i quattro assessori non superano le 300 euro, quindi quali sono i costi. I piatti forti da tagliare sono altri. Non credo comunque che sarà affossata l'Italia dei Comuni che ha una sua storia e una sua identità. E' chiaro che ci difenderemo. Prima di far chiudere bottega ai Comuni si pensi alle Province e ad alti enti inutili».
«Ritengo che allo stato attuale sia l'ipotesi di una manovra fumosa» aggiunge Riccardo Gullo, sindaco di Leni, un altro comune (il terzo è Malfa, pure a rischio) a rischio soppressione. «Se ne parlava anche ai tempi di Craxi, prosegue il primo cittadino eoliano – ma vedremo sulla Gazzetta Ufficiale quali criteri si intendono portare avanti per l'accorpamento dei Comuni e cosa ne sarà di sindaco e consiglieri comunali. Mi sembra che il governo non abbia affatto le idee chiare. E' troppo facile parlare di accorpamento dei Comuni sotto i 1.000 abitanti – aggiunge – senza tenere conto delle situazioni particolari che ci sono. Personalmente sono abbastanza perplesso che tale riforma possa avvenire visto che ci troveremmo di fronte ad un peggioramento della crisi esistente. Mancherebbe il raccordo istituzione-cittadini. Pensi che noi amministratori facciamo spesso interventi che la struttura comunale non potrebbe fare. E poi dove sarebbe il risparmio? Qui a Leni il consiglio si riunisce al massimo dieci volte all'anno, i consiglieri hanno un'indennità al lordo di circa 200 euro, i quattro assessori non superano le 300 euro, quindi quali sono i costi. I piatti forti da tagliare sono altri. Non credo comunque che sarà affossata l'Italia dei Comuni che ha una sua storia e una sua identità. E' chiaro che ci difenderemo. Prima di far chiudere bottega ai Comuni si pensi alle Province e ad alti enti inutili».
martedì 16 agosto 2011
Filicudi e cassoni. La nota di Pietro Lo Cascio
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio al prefetto di Messina, al sindaco di Lipari e al presidente della commissione consiliare sulla portualità del comune di Lipari, sulla incresciosa vicenda dei cassoni collocati durante i lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto e già sprofondati in mare, solo pochi giorni dopo.
Oggetto: richiesta di provvedimenti urgenti a seguito della grave situazione determinata nel corso dei lavori di “messa in sicurezza” dell’approdo di Filicudi Porto.
Gentili Signori,
i cassoni recentemente posizionati in testata alla banchina di Filicudi Porto nel corso dei lavori di “messa in sicurezza” che interessano lo stesso scalo, a seguito di una mareggiata di modesta entità avvenuta qualche giorno fa, sono in gran parte “scivolati” in profondità e – piuttosto che rendere sicuro il molo – costituiscono adesso un disordinato dedalo di strutture in cemento sparse in mare, certamente poco attinente alle finalità originarie della loro collocazione. Per una descrizione dettagliata della situazione, rimando all’articolo a firma di Peppe Paino pubblicato il 12 agosto su Gazzetta del Sud.
Vorrei sottolineare come, quando si verificano simili “imprevisti” nel corso dell’attività di un cantiere, è attendibile l’immediato intervento da parte dei responsabili dello stesso, come pure dei progettisti; se poi si tratta di un “imprevisto” che coinvolge il principale scalo di un’isola, sarebbe auspicabile almeno una visita per “presa visione” da parte degli amministratori del comune che, di fatto, rappresenta il committente dell’opera. Augurandomi di essere smentito, posso affermare, sulla base delle informazioni ricevute dagli abitanti e dagli operatori turistici di Filicudi Porto che mi hanno interpellato in qualità di consigliere comunale, che fino a ieri, 15 agosto, nulla di tutto questo sarebbe avvenuto: l’unica novità di rilievo registrata il 13 agosto è il trasferimento della gru con la quale sono stati posizionati i cassoni, imbarcata su una nave di linea che eccezionalmente ha fatto scalo nella banchina interdetta, e trasferita altrove.
La situazione che si è venuta a determinare appare francamente allarmante. Ritengo necessario premettere – per chi non ha seguito nel tempo gli sviluppi della vicenda – che sembrano essersi puntualmente verificati i rischi paventati in numerosi appelli, lanciati a varie riprese dalla comunità locale e/o da operatori nell’ambito portuale. Il primo, una lettera inviata due anni fa al Genio Civile Opere Marittime dai comandanti delle navi di linea che operano a Filicudi, metteva in evidenza numerose incongruenze di carattere tecnico nei lavori in previsione, ma la richiesta di una revisione del progetto è stata ignorata, a dispetto dell’esperienza e della competenza dei suoi promotori. La data di avvio dei lavori, secondo il pannello esibito in prossimità del cantiere, risulta quella del 13/3/2008 e gli stessi avrebbero dovuto concludersi (sic!) il 13/3/2009; l’effettivo inizio ha avuto invece luogo nel giugno del 2011, ovvero nel pieno di una breve stagione turistica, come quella che interessa l’isola, determinando 1) problemi di accesso alla bigliettazione, che resta operativa a Filicudi Porto mentre gli imbarchi avvengono a in località Pecorini, distante alcuni chilometri dalla prima, 2) problemi di traffico e congestionamento della rotabile per la località Percorini, certamente non adatta a volumi di transito come quelli che normalmente interessano Filicudi Porto e ad oggi mai dotata di un definitivo collaudo; tali difficoltà sono già state evidenziate dallo scrivente in una lettera aperta, inviata agli organi di stampa locali il 5 giugno di quest’anno, ma soprattutto in quella inviata il 17 luglio a S. E. il Prefetto di Messina, al Presidente della Regione e al Provveditore del Genio Civile OO.MM. e sottoscritta da numerosi operatori turistici e da altri abitanti dell’isola. A tali iniziative si aggiunge l’esposto presentato dal “Comitato attività commerciali e cittadini di Filicudi” in data 26 luglio alla Procura Regionale della Corte dei Conti, dove si evidenziano 1) l’irrazionalità della variante introdotta dal Genio Civile OO.MM., che ha stravolto il progetto originario modificando la disposizione dell’ampliamento della testata di banchina, 2) dubbi di natura tecnica sul tipo di cassoni utilizzati, in particolare sulla loro tenuta a fronte di sollecitazioni meteo-marine; dubbi, questi ultimi, che purtroppo sono stati puntualmente confermati da quanto si è verificato, ripeto, a seguito di una mareggiata estiva breve e di modesta entità.
Se già i tempi che generalmente caratterizzano le attività di cantiere nelle aree portuali fanno sperare poco, così come il loro avvio in data difforme da quella “ufficiale”, le inevitabili dilazioni dovute a “imprevisti” (che, nel caso in questione, erano stati tuttavia ampiamente previsti dai locali) divengono allarmanti; le Isole Eolie sono ricche di opere perennemente incompiute, dal molo della Protezione Civile realizzato a Ginostra nell’isola di Stromboli a quello commerciale di S. Marina a Salina. La situazione attuale, con i cassoni disordinatamente sparsi in testa alla banchina appena pochi giorni dopo la loro collocazione, suggerisce un inquietante scenario di degrado e di incuria che non è assolutamente tollerabile in un’isola già sottoposta – durante la stagione invernale – a prolungati isolamenti, con inevitabili limitazioni del diritto alla continuità territoriale dei suoi abitanti. Si rischia concretamente di impedire per lungo tempo l’utilizzo dell’unico scalo relativamente sicuro di Filicudi, condizione ingiustificabile se la comunità che la subisce vive su un’isola periferica e affronta già numerosi disagi, dall’accesso all’assistenza sanitaria all’obbligo scolastico per le classi superiori, ai trasporti di derrate alimentari e di beni di prima necessità, ecc.
Si chiede pertanto con urgenza un intervento risolutivo e definitivo allo scopo di ripristinare una piena funzionalità dello scalo, rimuovendo i cassoni collocati e successivamente “scivolati” nella attuale posizione. Si chiede altresì alle SS.VV. di adoperarsi per raccogliere pareri autorevoli al fine di analisi approfondita ma tempestiva del progetto, per valutare se le previsioni originarie – ovvero un intervento pertinente soltanto la testata e un lato della banchina (lasciando dunque l’altro disponibile almeno per le operazioni di attracco degli aliscafi) – non risultino maggiormente adeguate alla peculiare situazione di Filicudi Porto e del suo scalo; si sottolinea inoltre come risulti auspicabile, e aggiungerei indispensabile, che tale analisi possa essere estesa con altrettanta urgenza alla tempistica dei lavori, alla luce della mancata pianificazione del trasferimento delle operazioni di imbarco e sbarco allo scalo secondario dell’isola, che confligge palesemente con le esigenze stagionali e i flussi dei visitatori nell’isola e ha determinato finora un’evidente, tangibile situazione di disagio.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà)
Riflessioni su dignità e coerenza (di Laura Natoli)
Mi chiedo spesso, alla luce di tutto ciò che accade intorno a noi, dall’ economia al (mal) costume della società odierna, dove andremo a finire, ma soprattutto cosa ci ha portato fino a qui. E,come tutti, constato l’ evidente ed incessante perdita dei valori che hanno portato nel tempo ad autodefinirci una società “civile” e progredita. Analisi scontata ed immediata!
Tra tutti però spicca , a mio parere, la mancanza di due importantissimi valori di cui ci sarebbe oggi grande necessità: Dignità e Coerenza.
La Dignità ci permette di vivere anelando al meglio, combattendo per veder riconosciuti i nostri diritti senza mai però piangerci addosso per le difficoltà che ci troviamo ad affrontare e soprattutto senza far ricorso a critiche gratuite e ad ogni costo; la Coerenza ci permette invece di vivere secondo coscienza trasformando in azioni concrete il nostro pensiero più profondo.
Un tempo valori che rispecchiavano lo spessore umano di uomini che sapevano distinguersi ed emergere nei più svariati campi della società; oggi la globalizzazione totale mascherata da finta democrazia, che ha spersonalizzato il pensiero ed i rapporti umani, permette ai governi delle grandi potenze di gestire i propri affari a discapito di intere popolazioni del sud del mondo ed a quattro furbacchioni con uno stralcio di laurea in economia (forse!) di inventarsi una serie di giochetti “virtuali” che, negli anni (ma ce lo stanno raccontando solo adesso), sono riusciti a trasformare l’ economia mondiale nel disastro attuale.
Allo stesso modo si permette al primo imbecille che si sveglia una mattina di dire e scrivere tutto ciò che gli passa per la mente senza neanche rendersi conto di non avere gli strumenti, sia grammaticali che concettuali, per farlo.
E allora di fronte a tutto ciò bisogna provare vergogna e, quindi, INDIGNARSI, ricordandosi che alla base del libero pensiero e della democrazia, quella vera, c’è sempre e comunque il RISPETTO: della legge, dei diritti umani, del lavoro, dei sentimenti, dell’ altro.
Impariamo quindi a guardarci bene allo specchio, e non soltanto per compiacerci di noi stessi!
Buona riflessione!
Laura Natoli
Un anno fa il terremoto delle isole Eolie, quando a Lipari si sfiorò la tragedia. Ma è servito a qualcosa? (Da meteoweb)
(Da meteoweb) Esattamente un anno fa, il 16 agosto 2010, alle ore 14:54 un terremoto di magnitudo 4,5 richter a una profondità di 12km interessava le isole Eolie, nelle acque tra Lipari e Vulcano, molto vicino alle coste. La scossa sismica, a livello scientifico, non è classificabile come scossa “forte“, perchè terremoti di questo tipo se ne registrano ogni anno alcune decine in Italia, ma a prescindere dai dati scientifici, però, c’è un fatto: quel terremoto ha fatto tanta tanta paura. Perchè è stato avvertito in modo forte dalla popolazione non solo delle isole Eolie, in questo periodo dell’anno sempre zeppe di turisti tra cui molti “vip“, ma anche lungo tutta la costa nord/orientale della Sicilia Tirrenica e nello Stretto di Messina, compresa la Calabria meridionale.
Ma torniamo alle isole Eolie: dicevamo che un anno fa si era scatenato il panico, soprattutto a Lipari dove gli abitanti e i tanti turisti subito dopo la scossa avevano iniziato a correre spaventati. Molti si erano tuffati in acqua per paura dei crolli, perchè subito dopo la scossa in alcune valli dei versanti meridionali di Lipari si sono verificate frane e smottamenti che hanno spinto grossi massi verso le spiagge e il mare.
Comunque non ci sono stati danni nè feriti: hanno rischiato grosso diverse decine di bagnanti che si trovavano nella spiaggia Valle Muria, una delle più belle e incontaminate dell’isola, dove si sono verificati i crolli dal costone. Erano circa una quarantina e sono stati tutti tratti in salvo da varie motovedette, tra cui quella della scorta di Schifani, che sul suo yatch aveva rischiato di essere colpito dai massi franati dai costoni vicini a dov’era ormeggiato.
Comunque non ci sono stati danni nè feriti: hanno rischiato grosso diverse decine di bagnanti che si trovavano nella spiaggia Valle Muria, una delle più belle e incontaminate dell’isola, dove si sono verificati i crolli dal costone. Erano circa una quarantina e sono stati tutti tratti in salvo da varie motovedette, tra cui quella della scorta di Schifani, che sul suo yatch aveva rischiato di essere colpito dai massi franati dai costoni vicini a dov’era ormeggiato.
Quell’evento non ha provocato feriti, anche se in realtà 7 persone hanno fatto ricorso alla guardia medica per attacchi di panico o, nel caso di due ragazzi, per essere stati punti dalle meduse dopo che si erano tuffati in acqua per paura dei crolli. Dopotutto, non è successo nulla di grave anche se si è sfiorata la tragedia.
Che le isole Eolie siano una zona a forte attività sismica, lo sapevamo già ma l’evento di un anno fa è stato un ulteriore campanello d’allare che però, purtroppo, non è servito a nulla: cosa è stato fatto, in questo anno, per prevenire eventuali fenomeni calamitosi derivanti da terremoti e tsunami?
Se torniamo indietro a 9 anni fa, poi, ricordiamo l’evento del 30 dicembre 2002 quando una frana lungo la sciara del fuoco dello Stromboli provocò un debole tsunami nel basso Tirreno, sulle coste di Calabria e Sicilia. Anche in quel caso, il nulla di fatto dopo un evento che è suonato proprio come campanello d’allarme. La natura, prima di scatenarsi in modo devastante, manda sempre i suoi avvici preventivi. Bisogna saperli cogliere.
Se torniamo indietro a 9 anni fa, poi, ricordiamo l’evento del 30 dicembre 2002 quando una frana lungo la sciara del fuoco dello Stromboli provocò un debole tsunami nel basso Tirreno, sulle coste di Calabria e Sicilia. Anche in quel caso, il nulla di fatto dopo un evento che è suonato proprio come campanello d’allarme. La natura, prima di scatenarsi in modo devastante, manda sempre i suoi avvici preventivi. Bisogna saperli cogliere.
Proprio per questo motivo, un anno esatto dopo il sisma di Lipari, pubblichiamo in esclusiva uno studio del prof. Ortolani mirato proprio a sensibilizzare le istituzioni competenti a darsi una mossa per alimentare un sistema di prevenzione degno di un Paese moderno, civile e sviluppato come l’Italia vuole e deve essere.
Le immagini di un anno fa alle Eolie:
http://www.meteoweb.eu/2011/08/tsunami-anche-litalia-e-a-rischio-tanti-campanelli-dallarme-ma-poca-prevenzione/73785/
I propositi del dott. La Cava mi danno speranza.... Ma come sempre, ciò che sarà dipende solo da noi (di Luca Chiofalo)
Ha ragione il dott. La Cava, non è tempo di critiche sterili ma di proposte.
Faccio solo presente che i miei ripetuti interventi vorrebbero avere (almeno nelle intenzioni) una funzione di stimolo verso una comunità assuefatta al peggio. Aggiungo, senza polemica, che più volte ho proposto anche pubblicamente qualche idea su ciò che credo utile sia fatto per il nostro progresso sociale ed economico. Non lo faccio con un ruolo istituzionale, nè con una tessera di partito che mi aiuti ad essere più convincente, ma ho tentato di sensibilizzare l'amministrazione su diversi temi. Da una diversa organizzazione delle feste di paese, da ripensare perchè ormai anacronistiche e deleterie per la nostra immagine turistica per come attualmente concepite, alla video sorveglianza per il centro storico, ad una maggiore attenzione alla qualità dei nostri ospiti ed ai servizi loro offerti, ad una più oculata distribuzione delle autorizzazioni all'utilizzo del suolo pubblico e delle diffusione di musica per meglio distribuire l'offerta ed evitare di degradare le vie del centro con "spettacoli" a cui è interessato solo un "turismo" che non possiamo sostenere. Ho più volte chiesto la redazione di una sorta di "piano turistico strategico", che ci dia un indirizzo e nel medio periodo ci consenta di sfruttare appieno le enormi possibilità di questo territorio; ho pregato tutti di non perdersi in discussioni fumose su porti e aeroporti che non vedranno mai la luce, ma di potenziare ed adeguare collegamenti e strutture esistenti; eccetera eccetera...
Insomma, nel mio piccolo ( e senza colpi di genio) ci ho provato, e la stucchevole ma necessaria illustrazione di qualche mia proposta non vuole essere sterile autocompiacimento, ma la dimostrazione che nel nostro caso la volontà e l'applicazione di qualcuno non bastano a sortire effetti positivi.
Le mie sollecitazioni e la mia voglia di partecipazione sono, infatti, quasi sempre cadute nel vuoto, respinte o neanche ascoltate da un'amministrazione incapace di pianificare.
E' pur vero che il governo di un paese è lo specchio del paese stesso, ma io continuo a pensare che Lipari possa esprimere qualcosa di meglio; ma c'è davvero bisogno di uno sforzo collettivo straordinario, di una nuova "coscienza".
I propositi del dott. La Cava mi danno speranza, ma se il paese non è pienamente consapevole delle oggettive difficoltà (e questo può avvenire solo se si ha spirito critico) in cui si trova e della necessità di recuperare un'identità come comunità e come località turistica, venire fuori dai guai sarà un'impresa impossibile.
Ma come sempre, ciò che sarà dipende solo da noi...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Notte di fuoco a Stromboli per un incendio causato dal vulcano
(ANSA) Notte di fuoco sulle pendici dello Stromboli, nelle isole Eolie. Le fiamme si sono sviluppate ieri sera, intorno alle 22, in prossimita' dell'osservatorio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e una motovedetta della guardia costiera da Lipari, con a bordo la squadra della Forestale che e' intervenuta assieme alla guida alpina della Protezione civile e ai carabinieri.
Considerate le difficolta' per raggiungere la zona e, visto che le fiamme avevano anche toccato i cinque metri d'altezza, all'alba sono giunti due canadair della Protezione civile che hanno dovuto effettuato 32 lanci d'acqua per domare l'incendio. Complessivamente sono andati in fumo due ettari e mezzo di macchia mediterranea. La Forestale ha da poco concluso l'opera di bonifica. Il maresciallo Domenico Schepis ha accertato che l'incendio e' stato causato dall'attivita' del cratere che, negli ultimi giorni, e' stata particolarmente intensa.
Considerate le difficolta' per raggiungere la zona e, visto che le fiamme avevano anche toccato i cinque metri d'altezza, all'alba sono giunti due canadair della Protezione civile che hanno dovuto effettuato 32 lanci d'acqua per domare l'incendio. Complessivamente sono andati in fumo due ettari e mezzo di macchia mediterranea. La Forestale ha da poco concluso l'opera di bonifica. Il maresciallo Domenico Schepis ha accertato che l'incendio e' stato causato dall'attivita' del cratere che, negli ultimi giorni, e' stata particolarmente intensa.
CittadinanzAttiva e il rimborso del bonus bebè
Cittadinanzattiva ha scritto al ministro Tremonti a proposito del richiesto rimborso del bonus bebè. Ha anche chiesto la moratoria sulle sanzioni e che ci si limiti alla richiesta ai mille euro erogati. Una guida per tutelarsi e raccontare le proprie “disavventure” su www.cittadinanzattiva.it
“Caro … (nome del bimbo), felicitazioni per il tuo arrivo!" così esordiva la lettera, che l’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indirizzava ai nascituri. E proseguiva: "lo sai che la nuova legge finanziaria ti assegna un bonus di 1.000 euro? I tuoi genitori potranno riscuoterlo presso questo ufficio postale …".
La Finanziaria del 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) introduceva infatti il bonus bebè per ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006.
A distanza di più di 5 anni i toni sono cambiati e non è più il Presidente del Consiglio a scrivere, bensì il Ministero dell’Economia e delle finanze, solo che le richieste sono diverse.
L’oggetto della lettera di cui sono destinatarie circa 8000 famiglie (“Contestazione di indebita riscossione del bonus bebè”) ha toni quasi intimidatori, per chiedere alle stesse famiglie che hanno riscosso il bonus di restituirlo perché non gli spettava!
Cittadinanzattiva ha scritto questa mattina al Ministro Tremonti chiedendo una moratoria, per limitare il rimborso richiesto ai soli mille euro senza sanzione amministrativa, e informazioni più chiare proprio alla luce dell'evidente errore commesso dalla Pubblica Amministrazione nella promulgazione di un testo poco comprensibile.
Ma come si è arrivati a questo punto? E soprattutto sono legittime le richieste del Ministero?
Il problema di fondo sta in una legge poco chiara che non ha specificato che il requisito essenziale per aver diritto al bonus consisteva nell’avere un reddito complessivo pari ad euro 50.000 lordo e nelle mancate verifiche prima della erogazione dello stesso come indicato espressamente nella legge da parte degli organi istituzionali preposti che non hanno effettuato le opportune verifiche prima della erogazione, come invece indicato espressamente nella legge.
I genitori dei nascituri oltre a restituire la somma di euro 1.000 indebitamente erogata, potrebbero anche essere soggetti ad una sanzione pecuniaria pari ad euro 3.000 per dichiarazioni mendaci (art. 316 e art. 640 comma 2, n. 1 codice penale).
La dicitura della Finanziaria ha evidentemente tratto in inganno i cittadini!
Ma come comportarsi se si è incappati in questa situazione?
• Ricevuta la lettera di restituzione del bonus bebè, è necessario accertarsi se siano trascorsi più di cinque anni dall’incasso del bonus, perché decorso tale termine è possibile invocare la prescrizione per tale richiesta, e quindi non dover restituire la somma dei 1.000 euro. In questo caso consigliamo di inviare una raccomandata a/r al Ministero, eccependo la prescrizione della richiesta in questione.
• Se invece i cinque anni non sono trascorsi, occorre restituire la somma dovuta, poiché le richieste, al di là della poca chiarezza della norma, riteniamo siano legittime.
• Quanto alla ulteriore sanzione pecuniaria di euro 3.000 non dovrà essere pagata contestualmente ai 1.000 euro, ma solo nel caso in cui verrà accertata dal giudice la punibilità della dichiarazione mendace effettuata.
Inoltre, da questa mattina è possibile segnalare la propria storia e chiedere maggiori informazioni a bonusbebe@cittadinanzattiva.it - tedroslipari@hotmail.it
Cittadinanzattiva onlus – sede nazionale
“Caro … (nome del bimbo), felicitazioni per il tuo arrivo!" così esordiva la lettera, che l’allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indirizzava ai nascituri. E proseguiva: "lo sai che la nuova legge finanziaria ti assegna un bonus di 1.000 euro? I tuoi genitori potranno riscuoterlo presso questo ufficio postale …".
La Finanziaria del 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) introduceva infatti il bonus bebè per ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006.
A distanza di più di 5 anni i toni sono cambiati e non è più il Presidente del Consiglio a scrivere, bensì il Ministero dell’Economia e delle finanze, solo che le richieste sono diverse.
L’oggetto della lettera di cui sono destinatarie circa 8000 famiglie (“Contestazione di indebita riscossione del bonus bebè”) ha toni quasi intimidatori, per chiedere alle stesse famiglie che hanno riscosso il bonus di restituirlo perché non gli spettava!
Cittadinanzattiva ha scritto questa mattina al Ministro Tremonti chiedendo una moratoria, per limitare il rimborso richiesto ai soli mille euro senza sanzione amministrativa, e informazioni più chiare proprio alla luce dell'evidente errore commesso dalla Pubblica Amministrazione nella promulgazione di un testo poco comprensibile.
Ma come si è arrivati a questo punto? E soprattutto sono legittime le richieste del Ministero?
Il problema di fondo sta in una legge poco chiara che non ha specificato che il requisito essenziale per aver diritto al bonus consisteva nell’avere un reddito complessivo pari ad euro 50.000 lordo e nelle mancate verifiche prima della erogazione dello stesso come indicato espressamente nella legge da parte degli organi istituzionali preposti che non hanno effettuato le opportune verifiche prima della erogazione, come invece indicato espressamente nella legge.
I genitori dei nascituri oltre a restituire la somma di euro 1.000 indebitamente erogata, potrebbero anche essere soggetti ad una sanzione pecuniaria pari ad euro 3.000 per dichiarazioni mendaci (art. 316 e art. 640 comma 2, n. 1 codice penale).
La dicitura della Finanziaria ha evidentemente tratto in inganno i cittadini!
Ma come comportarsi se si è incappati in questa situazione?
• Ricevuta la lettera di restituzione del bonus bebè, è necessario accertarsi se siano trascorsi più di cinque anni dall’incasso del bonus, perché decorso tale termine è possibile invocare la prescrizione per tale richiesta, e quindi non dover restituire la somma dei 1.000 euro. In questo caso consigliamo di inviare una raccomandata a/r al Ministero, eccependo la prescrizione della richiesta in questione.
• Se invece i cinque anni non sono trascorsi, occorre restituire la somma dovuta, poiché le richieste, al di là della poca chiarezza della norma, riteniamo siano legittime.
• Quanto alla ulteriore sanzione pecuniaria di euro 3.000 non dovrà essere pagata contestualmente ai 1.000 euro, ma solo nel caso in cui verrà accertata dal giudice la punibilità della dichiarazione mendace effettuata.
Inoltre, da questa mattina è possibile segnalare la propria storia e chiedere maggiori informazioni a bonusbebe@cittadinanzattiva.it - tedroslipari@hotmail.it
Cittadinanzattiva onlus – sede nazionale
Ferragosto in piazza a Santa Marina Salina. Il bilancio. Soddisfatto il sindaco Lo Schiavo
Si è svolto ieri sera, come consueto, il “Ferragosto in piazza” a Santa Marina Salina.
Il programma è iniziato nel pomeriggio con lo svolgimento di un’ importante gioco tradizionale: l’ “Antinna a’mari”, simile al palo della cuccagna, posizionato in orizzontale sull’acqua e cosparso di grasso, sul quale i concorrenti devono improvvisarsi equilibristi per poter strappare una bandiera posta all’estremità, organizzato con l’intento di recuperare e proporre giochi e gare del passato tra rinnovato interesse ed entusiasmo di turisti e residenti.
La serata in piazza, iniziata alle 22.30 ha registrato una numerosa affluenza di pubblico, si parla di migliaia di persone presenti all’evento che hanno potuto ascoltare e partecipare alla performance del gruppo musicale Black Soul in prima serata e ballare dalle 01.00 in poi con la musica del DJ Ale Duci e dell’animatore Carmelo Impalà.
Come da tradizione, i due eventi musicali sono stati intermezzati dallo spettacolo piro-musicale della ditta Costa che, in uno scenario completamente privo di illuminazione artificiale in cui l’unica fonte era la luna, è riuscita a far stare col naso all’insù per venti minuti tutti i presenti, facendoli anche cantare l’inno nazionale accompagnati sempre dai sublimi giochi d’artificio.
“Sono davvero contento di come si è svolta la serata di ferragosto a Santa Marina Salina” dichiara il Sindaco Lo Schiavo “ perché riuscire a concentrare diverse migliaia di persone in piazza è segno che chi viene a Salina, oltre a sapere il perché, come afferma il nostro motto, apprezza ciò che noi realizziamo.”
“Naturalmente è doveroso da parte mia ringraziare tutti gli operatori commerciali e turistici di Santa Marina Salina e Malfa, nonché molti privati che hanno contribuito economicamente per la realizzazione dei fuochi d’artificio, che va ricordato, sono il frutto di una raccolta popolare di fondi.”
Ma l’estate a Santa Marina Salina continua con un ricco cartellone di eventi: il 19 agosto l’evento “Note d’Agosto” con l’esibizione del Coro Diocesano“Laetare” ed orchestra che proporrà un ricco programma; il 21agosto si svolgerà l prima edizione della Notte della Cultura, in collaborazione con la Pro Loco Santa Marina Salina, con oltre 50 eventi sparsi per tutto il territorio comunale. A tutto questo non mancheranno serate di intrattenimento musicale e di cabaret.
Per il programma completo degli eventi : www.comune.santa-marina-salina.me.it
L' isola dei senza regole. Ognuno fa quello che vuole
Nell'isola dei senza regole, dove ognuno fa quello che vuole, può accadere di tutto. Anche che un'auto venga lasciata momentaneamente posteggiata al centro della carreggiata (di fronte agenzia aliscafi) che dal porto di Sottomonastero immette sulla via Francesco Crispi. E questo proprio nel momento in cui dalla nave di linea sbarcano decine di mezzi e in ambito portuale c'è una certa movimentazione.
La giustificazione, per gli automobilisti, gli operatori turistici, costretti a dribblare il mezzo, per noi che abbiamo scattato la foto, addotta da una signora che si trovava accanto al lato guida (libero dall'autista ma occupato da un bimbo che giocava con i tergicristalli) : "Io sono di qui".
Come se essere "di qui" costituisse una specie di lasciapassare per un comportamento non certo corretto.
La giustificazione, per gli automobilisti, gli operatori turistici, costretti a dribblare il mezzo, per noi che abbiamo scattato la foto, addotta da una signora che si trovava accanto al lato guida (libero dall'autista ma occupato da un bimbo che giocava con i tergicristalli) : "Io sono di qui".
Come se essere "di qui" costituisse una specie di lasciapassare per un comportamento non certo corretto.
Contrastiamo i tempi bui... facciamo promotori di idee realizzabili (di Sergio La Cava)
Leggo spesso gli interventi, ritengo e mi auguro sotto forma di contributi propositivi, di Eoliani che vorrebbbero dare una sterzata alla situazione attuale in tutti i campi che certamente rosea non è.
Ritengo, per rifarmi all'ultimo intervento di Luca Chiofalo, certamente puntuale e attento, che tutti noi o meglio tutti coloro che disinteressatamente hanno a cuore le sorti del nostro comune, dovremmo lanciare da subito idee atte a rilanciare il turismo (fonte primaria della nostra economia). Ciò perchè spesso capita di essere mossi dalla rabbia verso l'amministrazione ma meno spesso capita di leggere delle vere e proprie proposte organiche sui provvedimenti necessari che ognuno di noi vorrebbe attuare per il rilancio dell'economia delle isole.
Vorrei che si lanciasse un concorso di idee dal quale scaturiscano "dal basso" e cioè da noi cittadini: proposte che andranno a formare i programmi sui quali si chiederà il consenso la prossima volta.
Confido che molte delle idee che ho personalmente in mente, dal punto di vista imprenditoriale, cozzano con la loro stessa applicabilità per l' asfissiante burocrazia.
Dico questo perchè non si stili un "libro dei sogni" ma un programma fatto di pochi punti scaturenti dal contributo espresso dai cittadini in via preventiva alla presentazione dei nuovi aspiranti amministratori.
Sono certo che attorno a provvedimenti attuabili davvero le persone serie disinteressate si faranno avanti. C'è davvero bisogno stavolta del contributo di tutti abbandonando la sterile critica lasciando spazio ad un accorato appello a tutti i cittadini affinchè spingano con le loro idee e la loro collaborazione queste isole fuori dalle secche della recessione.
Sergio La Cava
Ritengo, per rifarmi all'ultimo intervento di Luca Chiofalo, certamente puntuale e attento, che tutti noi o meglio tutti coloro che disinteressatamente hanno a cuore le sorti del nostro comune, dovremmo lanciare da subito idee atte a rilanciare il turismo (fonte primaria della nostra economia). Ciò perchè spesso capita di essere mossi dalla rabbia verso l'amministrazione ma meno spesso capita di leggere delle vere e proprie proposte organiche sui provvedimenti necessari che ognuno di noi vorrebbe attuare per il rilancio dell'economia delle isole.
Vorrei che si lanciasse un concorso di idee dal quale scaturiscano "dal basso" e cioè da noi cittadini: proposte che andranno a formare i programmi sui quali si chiederà il consenso la prossima volta.
Confido che molte delle idee che ho personalmente in mente, dal punto di vista imprenditoriale, cozzano con la loro stessa applicabilità per l' asfissiante burocrazia.
Dico questo perchè non si stili un "libro dei sogni" ma un programma fatto di pochi punti scaturenti dal contributo espresso dai cittadini in via preventiva alla presentazione dei nuovi aspiranti amministratori.
Sono certo che attorno a provvedimenti attuabili davvero le persone serie disinteressate si faranno avanti. C'è davvero bisogno stavolta del contributo di tutti abbandonando la sterile critica lasciando spazio ad un accorato appello a tutti i cittadini affinchè spingano con le loro idee e la loro collaborazione queste isole fuori dalle secche della recessione.
Sergio La Cava
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° anno/ IV puntata) (Riproposizione)
Nel tempo attraverso "Eolie news" vi abbiamo proposto in maniera saltuaria foto delle Eolie di una volta, di fatti, di avvenimenti, di personaggi di un passato più o meno recenti.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
OGGI, GRAZIE A PAOLA ZIINO, VI PROPONIAMO TRE FOTO DELLA SQUADRA DI PALLACANESTRO FEMMINILE DELLO SNOOPY CLUB SCATTATE IL 12 NOVEMBRE 1989 (1° giornata di campionato) NELL'ALLORA CAMPETTO ALL'APERTO DELLE ELEMENTARI DI LIPARI. PER LA CRONACA LO SNOOPY VINSE.
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
OGGI, GRAZIE A PAOLA ZIINO, VI PROPONIAMO TRE FOTO DELLA SQUADRA DI PALLACANESTRO FEMMINILE DELLO SNOOPY CLUB SCATTATE IL 12 NOVEMBRE 1989 (1° giornata di campionato) NELL'ALLORA CAMPETTO ALL'APERTO DELLE ELEMENTARI DI LIPARI. PER LA CRONACA LO SNOOPY VINSE.
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
ACM LA SORGENTE. Concerto benefico pro popolazioni Africa Orientale.
"Nel Vangelo, Gesu' ci ricorda che e' vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e assetati", ha spiegato più volte in queste settimane il papa nei suoi interventi da Castel Gandolfo. Questo, ha aggiunto, "fa pensare ai tanti fratelli e sorelle che in questi giorni, in Africa Orientale , patiscono le drammatiche conseguenze della carestia, aggravate dalla guerra e dalla mancanza di solide istituzioni".
Facendo proprio questo importante monito, l’ Associazione Culturale Musicale “La Sorgente” con il prezioso sostegno del Soroptmist Club di Lipari, di cui il M° Alessandra La Cava è socia, ha organizzato un evento denominato “ACCORIAMOCI”, Musica per la Vita, che prevede peraltro la partecipazione del quartetto Akros in un accostamento altamente suggestivo tra voci e archi, che magistralmente si presta all’esecuzione di grandi capolavori della musica classica come il Gloria di Vivaldi, la Missa Brevis di Mozart e la celeberrima Halleluia di Haendel. Ma è molto importante, altresì sottolineare che alla finalità artistico-culturale del concerto si è voluto associare un alto scopo umanitario. Infatti il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto per la realizzazione di un progetto soroptmist in Africa Orientale. Si tratta di un progetto contro la siccità, progetto che sarà dettagliatamente descritto nella serata del concerto, giorno 18 Agosto alle ore 21,30 nella Chiesa Cattedrale di Lipari.
Il progetto soroptimist è quello : n° RW0001 - OBIETTIVI: Costruzione di serbatoi per raccogliere l'acqua piovana.
Con l'installazione di infrastrutture per la raccolta dell'acqua piovana, questo progetto si propone di ovviare alla mancanza di accesso all'acqua potabile per 20 donne capofamiglia vedove e bambini capofamiglia per migliorare le loro condizioni di vita.
DESCRIZIONE
Con l'installazione di infrastrutture per la raccolta dell'acqua piovana, questo progetto si propone di ovviare alla mancanza di accesso all'acqua potabile per 20 donne capofamiglia vedove e bambini capofamiglia per migliorare le loro condizioni di vita.
DESCRIZIONE
Status: In corso
Paese: Ruanda (Africa Orientale)
Categoria: Educazione, Salute, Sanità, Acqua
Club: Unione del Ruanda
Tags: africa, bambini, la costruzione, l'acqua, le donne
RISORSE NECESSARIE Fondi necessari (EUR / USD)
Raccolti: 6,687.33 EUR
Necessari: 5,137.67 EUR
Paese: Ruanda (Africa Orientale)
Categoria: Educazione, Salute, Sanità, Acqua
Club: Unione del Ruanda
Tags: africa, bambini, la costruzione, l'acqua, le donne
RISORSE NECESSARIE Fondi necessari (EUR / USD)
Raccolti: 6,687.33 EUR
Necessari: 5,137.67 EUR
Budget: 11,82500 EUR
Quello che facciamo “è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe”. (Madre Teresa di Calcutta)
Giovedi 18 Agosto 2011 ore 21,30 Chiesa Cattedrale di Lipari
A.C.M “LA SORGENTE”
IL Presidente
Alessandra La Cava
Filippo La Rosa firma protocollo di formazione con l'Ente Parco archeologico delle Isole Eolie
La Filippo La Rosa è lieta di comunicare che è stato firmato il protocollo di formazione con l'Ente Parco archeologico delle Isole Eolie diretto dal Dott. Umberto Spigo,unitamente all'accordo di programma stilato con l'Assessorato Regionale competente, per lo stage formativo presso il museo di Lipari per i ragazzi del Liceo e del Geometra che hanno ottenuto un merito formativo.
La dott.ssa Clara Martinelli, l'Arch. Michele Benfari e l'Arch. Nino Ilacqua, coordineranno i ragazzi per il periodo di formazione. Un grande ringraziamento,doveroso, da parte della Filippo La Rosa onlus, al Dott. Umberto Spigo ed ai suoi Collaboratori.
A breve si comunichernno i nominativi dei giovani eoliani che per ragiungimento di merito seguiranno lo stage formativo.
Il Presidente (Ing.Gaetano Merlino)
La dott.ssa Clara Martinelli, l'Arch. Michele Benfari e l'Arch. Nino Ilacqua, coordineranno i ragazzi per il periodo di formazione. Un grande ringraziamento,doveroso, da parte della Filippo La Rosa onlus, al Dott. Umberto Spigo ed ai suoi Collaboratori.
A breve si comunichernno i nominativi dei giovani eoliani che per ragiungimento di merito seguiranno lo stage formativo.
Il Presidente (Ing.Gaetano Merlino)
Sono bastati una mazza, una pallina......
Sono bastati una mazza, una pallina ed un vecchio guantone a riportarci indietro di 27 anni!
Erano gli ani 80 e la voglia e l’entusiasmo che mi caratterizzavano mi hanno spinto, a ragione, a compiere l’impresa di portare il baseball a Lipari.
Le difficoltà sono state prontamente compensate dal grande spirito sportivo di ragazzi e bambini e da tutti coloro che hanno creduto in noi.
La partecipazione al campionato di serie C è stata all’apice della nostra attività agonistica.
Ma, come sempre, tutte le cose belle svaniscono; restano i ricordi e l’entusiasmo che ancora oggi traspare dallo sguardo dei giocatori, ormai adulti, che in questa serata hanno voluto farmi e farsi compagnia.
Grazie a loro e a quelli che per qualche motivo non sono stati presenti! Giordano Gagianesi
lunedì 15 agosto 2011
Pulman no....piuttosto carro bestiame. Lettere al direttore
Caro direttore,
giovani si, magari anche un po sui generis, ma non certo animali da carro bestiame. Eppure i turisti (principalmente giovani, ribadisco) in questi giorni a Lipari sono considerati tali, forse poco più.
Basta rendersi conto in che condizioni viaggiano sui mezzi di linea che collegano Canneto a Lipari, specie nelle ore del rientro. Accatastati, "scafazzati" (per dirlo in dialetto) uno sull'altro. Stessa sorte, ovviamente, per chi come lo scrivente (residente da sempre) ha avuto oggi l'ardire di salire sul pulman per scendere a Lipari. Nel pulman in cui ho preso posto oggi pomeriggio "l'esubero" mi creda andava oltre le 40 persone.
Ma stiamo scherzando? Ma d'altronde chi controlla? Dov'è la polizia municipale? Dove sono le altre forze dell'ordine così ligie (giustamente) a sanzionare chi circola senza casco o non indossa la cintura?
Forse esiste una speciale deroga a soggetto? O ad agosto è concesso di tutto?
E non è storia solo di oggi, basta fermarsi in questi giorni all'arrivo Sottomonastero e ci si rende conto di tutto ciò. Non è difficile, eppure nessuno vede. Non sarò io che ho le allucinazioni?
E' vero, purtroppo, devo darle atto che - come scrive lei - questo è un paese senza regole.
Ho scattato delle foto a bordo, non sono un granchè, ma le invierò a chi di competenza. So che sarà tempo perso ma spero si rendano almeno conto di cosa accade e si permette in questo paese.
Lettera firmata
NDD - Spazio aperto, ovviamente, per le repliche. Unico "puntello" nome e cognome, un recapito telefonico per accertare "l'esistenza in vita" dello scrivente. Poi, come in questo caso, dopo l'opportuna nostra verifica, possiamo anche pubblicare la lettera senza rendere pubblico il nome dello scrivente.
giovani si, magari anche un po sui generis, ma non certo animali da carro bestiame. Eppure i turisti (principalmente giovani, ribadisco) in questi giorni a Lipari sono considerati tali, forse poco più.
Basta rendersi conto in che condizioni viaggiano sui mezzi di linea che collegano Canneto a Lipari, specie nelle ore del rientro. Accatastati, "scafazzati" (per dirlo in dialetto) uno sull'altro. Stessa sorte, ovviamente, per chi come lo scrivente (residente da sempre) ha avuto oggi l'ardire di salire sul pulman per scendere a Lipari. Nel pulman in cui ho preso posto oggi pomeriggio "l'esubero" mi creda andava oltre le 40 persone.
Ma stiamo scherzando? Ma d'altronde chi controlla? Dov'è la polizia municipale? Dove sono le altre forze dell'ordine così ligie (giustamente) a sanzionare chi circola senza casco o non indossa la cintura?
Forse esiste una speciale deroga a soggetto? O ad agosto è concesso di tutto?
E non è storia solo di oggi, basta fermarsi in questi giorni all'arrivo Sottomonastero e ci si rende conto di tutto ciò. Non è difficile, eppure nessuno vede. Non sarò io che ho le allucinazioni?
E' vero, purtroppo, devo darle atto che - come scrive lei - questo è un paese senza regole.
Ho scattato delle foto a bordo, non sono un granchè, ma le invierò a chi di competenza. So che sarà tempo perso ma spero si rendano almeno conto di cosa accade e si permette in questo paese.
Lettera firmata
NDD - Spazio aperto, ovviamente, per le repliche. Unico "puntello" nome e cognome, un recapito telefonico per accertare "l'esistenza in vita" dello scrivente. Poi, come in questo caso, dopo l'opportuna nostra verifica, possiamo anche pubblicare la lettera senza rendere pubblico il nome dello scrivente.
Milazzo. Attivati due depositi bagagli allestiti dalla Pro Loco
È partito da circa una settimana il servizio di deposito bagagli presso i due punti informativi turistici allestiti dalla Pro Loco di Milazzo, situati presso la stazione ferroviaria e nell'area antistante gli attracchi degli aliscafi.
Un ulteriore supporto, fornito attraverso il pagamento di un minimo contributo, per quanti si trovino a transitare nella città del Capo, soprattutto in un momento di particolare concentrazione di presenze, quale il Ferragosto. Un modo anche per invogliare il turista di passaggio a Milazzo, una volta alleggerito della zavorra di borsoni e valigie, a concedersi qualche ora a spasso per la città, alla scoperta delle bellezze naturali e dei luoghi più caratteristici, peraltro immortalati in una brochure realizzata dalla stessa Pro Loco mamertina. Gli stand, gestiti da alcuni associati volontari, con orari 7.30-12.30 e 14.30-18.30 (molo aliscafi) e 9.30-12.30 e 16.00-17.00 (stazione Milazzo), forniscono al turista tutte le informazioni sugli orari dei mezzi di trasporto, gli eventuali ritardi e le varie indicazioni su visite guidate a chiese, monumenti e siti di interesse della città del Capo, oltre che sugli eventi in programma, tutto consultabile peraltro sul sito Internet dell'associazione turistica. L'obiettivo è quello di assistere sia il turista che sceglie di soggiornare in città, che il visitatore semplicemente in transito, mostrando Milazzo non solo come un porto attraverso cui raggiungere le Isole Eolie, ma anche come centro ricco di storia, arte, cultura e tradizioni.
Un ulteriore supporto, fornito attraverso il pagamento di un minimo contributo, per quanti si trovino a transitare nella città del Capo, soprattutto in un momento di particolare concentrazione di presenze, quale il Ferragosto. Un modo anche per invogliare il turista di passaggio a Milazzo, una volta alleggerito della zavorra di borsoni e valigie, a concedersi qualche ora a spasso per la città, alla scoperta delle bellezze naturali e dei luoghi più caratteristici, peraltro immortalati in una brochure realizzata dalla stessa Pro Loco mamertina. Gli stand, gestiti da alcuni associati volontari, con orari 7.30-12.30 e 14.30-18.30 (molo aliscafi) e 9.30-12.30 e 16.00-17.00 (stazione Milazzo), forniscono al turista tutte le informazioni sugli orari dei mezzi di trasporto, gli eventuali ritardi e le varie indicazioni su visite guidate a chiese, monumenti e siti di interesse della città del Capo, oltre che sugli eventi in programma, tutto consultabile peraltro sul sito Internet dell'associazione turistica. L'obiettivo è quello di assistere sia il turista che sceglie di soggiornare in città, che il visitatore semplicemente in transito, mostrando Milazzo non solo come un porto attraverso cui raggiungere le Isole Eolie, ma anche come centro ricco di storia, arte, cultura e tradizioni.
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