Cerca nel blog

martedì 16 agosto 2011

Un anno fa il terremoto delle isole Eolie, quando a Lipari si sfiorò la tragedia. Ma è servito a qualcosa? (Da meteoweb)

(Da meteoweb) Esattamente un anno fa, il 16 agosto 2010, alle ore 14:54 un terremoto di magnitudo 4,5 richter a una profondità di 12km interessava le isole Eolie, nelle acque tra Lipari e Vulcano, molto vicino alle coste. La scossa sismica, a livello scientifico, non è classificabile come scossa “forte“, perchè terremoti di questo tipo se ne registrano ogni anno alcune decine in Italia, ma a prescindere dai dati scientifici, però, c’è un fatto: quel terremoto ha fatto tanta tanta paura. Perchè è stato avvertito in modo forte dalla popolazione non solo delle isole Eolie, in questo periodo dell’anno sempre zeppe di turisti tra cui molti “vip“, ma anche lungo tutta la costa nord/orientale della Sicilia Tirrenica e nello Stretto di Messina, compresa la Calabria meridionale.
Ma torniamo alle isole Eolie: dicevamo che un anno fa si era scatenato il panico, soprattutto a Lipari dove gli abitanti e i tanti turisti subito dopo la scossa avevano iniziato a correre spaventati. Molti si erano tuffati in acqua per paura dei crolli, perchè subito dopo la scossa in alcune valli dei versanti meridionali di Lipari si sono verificate frane e smottamenti che hanno spinto grossi massi verso le spiagge e il mare.
Comunque non ci sono stati danni nè feriti: hanno rischiato grosso diverse decine di bagnanti che si trovavano nella spiaggia Valle Muria, una delle più belle e incontaminate dell’isola, dove si sono verificati i crolli dal costone. Erano circa una quarantina e sono stati tutti tratti in salvo da varie motovedette, tra cui quella della scorta di Schifani, che sul suo yatch aveva rischiato di essere colpito dai massi franati dai costoni vicini a dov’era ormeggiato.
Quell’evento non ha provocato feriti, anche se in realtà 7 persone hanno fatto ricorso alla guardia medica per attacchi di panico o, nel caso di due ragazzi, per essere stati punti dalle meduse dopo che si erano tuffati in acqua per paura dei crolli. Dopotutto, non è successo nulla di grave anche se si è sfiorata la tragedia.
Che le isole Eolie siano una zona a forte attività sismica, lo sapevamo già ma l’evento di un anno fa è stato un ulteriore campanello d’allare che però, purtroppo, non è servito a nulla: cosa è stato fatto, in questo anno, per prevenire eventuali fenomeni calamitosi derivanti da terremoti e tsunami?
Se torniamo indietro a 9 anni fa, poi, ricordiamo l’evento del 30 dicembre 2002 quando una frana lungo la sciara del fuoco dello Stromboli provocò un debole tsunami nel basso Tirreno, sulle coste di Calabria e Sicilia. Anche in quel caso, il nulla di fatto dopo un evento che è suonato proprio come campanello d’allarme. La natura, prima di scatenarsi in modo devastante, manda sempre i suoi avvici preventivi. Bisogna saperli cogliere.
Proprio per questo motivo, un anno esatto dopo il sisma di Lipari, pubblichiamo in esclusiva uno studio del prof. Ortolani mirato proprio a sensibilizzare le istituzioni competenti a darsi una mossa per alimentare un sistema di prevenzione degno di un Paese moderno, civile e sviluppato come l’Italia vuole e deve essere.
Le immagini di un anno fa alle Eolie:

Eolie11

http://www.meteoweb.eu/2011/08/tsunami-anche-litalia-e-a-rischio-tanti-campanelli-dallarme-ma-poca-prevenzione/73785/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.