Una richiesta di rimozione pontili di Acquacalda e Porticello è stata inoltrata da Piero Roux(Legambiente Lipari) al Dott. Mariano Bruno(Sindaco del Comune di Lipari) e per conoscenza al Presidente del Consiglio del Comune di Lipari, al Commissario Delegato per l’Emergenza Eolie e al Responsabile Reg.le Protezione Civile
Alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato la frazione di Acquacalda, con il crollo del pontile di carico di proprietà della società Italpomice e considerata la pericolosità dovuta:
- alla minata tenuta strutturale;
- a tronconi di ferro, nastri trasportatori, fili e motori elettrici pendenti;
- a tronconi di pilastri immersi;
a) considerato, altresì che nella frazione Porticello, zona Capo rosso, due dei quattro pontili esistenti di proprietà della società Pumex e dismessi da anni rappresentano un costante pericolo per bagnati ed imbarcazioni
b) che gli arenili adiacenti i pontili pericolanti di Acquacalda e Porticello sono frequentati da molti cittadini e turisti
c) che l’immagine di degrado dei suddetti manufatti certo non è consona ad un sito “patrimonio dell’Umanità”
chiede
a Codesta Spett.le Amministrazione di intervenire per far rimuovere detti manufatti bonificando le aree di pertinenza e predisporre un controllo tecnico sulle fatiscenti strutture industriali al fine di evitare possibili futuri crolli.
Sicuri dell’immediata attuazione di quanto richiesto, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
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martedì 25 novembre 2008
Brevi dalle Eolie
Ginostra: Torna il rollo- Fuori uso il pontile di protezione civile a Ginostra, poichè seriamente danneggiato dall'ultima mareggiata, da domani torna in servizio, condizioni meteo permettendo, il rollo. Cioè la caratteristica barchetta utilizzata nel passato per il trasbordo dai mezzi di linea di passeggeri e merci. L'utilizzo della barca è stato autorizzato dal comandante di porto Luca Politi
Sindaci isole siciliane a Palermo- Domani il sindaco di Lipari Mariano Bruno, unitamente ai colleghi delle altre isole minori siciliane, sarà a Palermo per incontrare l'assessore regionale ai trasporti Titti Bufardeci. Si parlerà, ovviamente, della questione Siremar.
Sindaci isole siciliane a Palermo- Domani il sindaco di Lipari Mariano Bruno, unitamente ai colleghi delle altre isole minori siciliane, sarà a Palermo per incontrare l'assessore regionale ai trasporti Titti Bufardeci. Si parlerà, ovviamente, della questione Siremar.
Nota di Legambiente del Tirreno nucleo di Ginostra al Sindaco e al Prefetto per i danni al pontile
EMERGENZA GINOSTRA E LAVORI PONTILE
La tempesta che si è abbattuta sul mar Tirreno ha arrecato danni, in particolare, al pontile di Ginostra, rendendolo inoperabile e determinando anche una situazione di emergenza per la sopravvivenza della popolazione.
In vista dell’imminente sopralluogo congiunto della Protezione Civile diretta dall’ing. Bruno Manfrè e del Comune di Lipari, la nostra associazione, a nome anche di alcuni abitanti del villaggio strombolano, esprime la seguente valutazione dei fatti.
Il pontile di Ginostra aveva già subito alcuni sostanziosi danni in seguito a due tempeste che hanno preceduto quest’ultima. Purtroppo i necessari lavori di riparazione, iniziati per evitare il peggioramento della situazione, non sono stati terminati in tempo prima dell’arrivo della stagione invernale.
Mancava la foderatura a protezione dell’angolo sud del cassone d’attracco, eroso dalle tempeste precedenti e ciò rendeva debole la struttura d’attracco. I relativi lavori, già decisi ed appaltati sono stati iniziati dall’pmpresa appaltatrice, posto che circa tre mesi fa sono stati portati a Ginostra i macchinari necessari per l’esecuzione dei lavori (da allora posteggiati nell’area portuale dell’approdo) oltre a grande quantità di ghiaia. Oggi i macchinari sono stati sommersi dalle onde, la ghiaia è stata spazzata via ed inoltre, anche a causa del mancato completamento dei lavori di riparazione, la tempesta, che si è abbattuta violenta, ha arrecato gravi danni, tali da rendere l’approdo in operabile. Nella zona dell’angolo sud il cassone d’attracco si è inclinato con un cedimento di oltre 30 centimetri, determinando anche l’allentamento e la deformazione dell’assetto dei due bracci per l’attracco aliscafi.
La violenza delle onde ha anche divelto parte della griglia dell’imbarcadero; una delle bitte per l’ormeggio dei traghetti; e una per gli aliscafi. Larghe aree della copertura in cemento armato del cassone d’attracco sono state frantumate, lasciando a nudo spezzoni dei ferri d’armatura.
Questi i danni che appaiono a una prima disamina. Di fronte a tanta desolazione Legambiente del Tirreno, con il nucleo di Ginostra, per garantire la sopravvivenza della popolazione, chiede che venga avviato immediatamente il servizio rollo, nelle more di un tempestivo intervento finalizzato a rendere l’approdo operabile. Occorre anche garantire alla comunità ginostrese l’approvvigionamento di viveri, medicinali, merci logistiche (come bombole di gas), mangime per animali, servizio postale.
Chiede a tale scopo che venga messo in servizio sul traghetto Siremar un adattamento con una gru per lo sbarco di merci pesanti, e soprattutto garantire la mobilità alla popolazione. Si rappresenta che i pensionati di Ginostra non hanno ancora ricevuto la pensione di novembre per mancanza di un servizio postale funzionante, e che i disagi della popolazione si sono ulteriormente aggravati per la chiusura dei due esercizi di spaccio generi alimentari.
Infine la scrivente Associazione propone di garantire la mobilità della comunità anche con un eventuale servizio di trasporto aggiuntivo, collegato con Stromboli, visto che il servizio Rollo potrebbe operare soltanto con mare calmo.
LEGAMBIENTE DEL TIRRENO - Milazzo e Legambiente Nucleo di Ginostra
In vista dell’imminente sopralluogo congiunto della Protezione Civile diretta dall’ing. Bruno Manfrè e del Comune di Lipari, la nostra associazione, a nome anche di alcuni abitanti del villaggio strombolano, esprime la seguente valutazione dei fatti.
Il pontile di Ginostra aveva già subito alcuni sostanziosi danni in seguito a due tempeste che hanno preceduto quest’ultima. Purtroppo i necessari lavori di riparazione, iniziati per evitare il peggioramento della situazione, non sono stati terminati in tempo prima dell’arrivo della stagione invernale.
Mancava la foderatura a protezione dell’angolo sud del cassone d’attracco, eroso dalle tempeste precedenti e ciò rendeva debole la struttura d’attracco. I relativi lavori, già decisi ed appaltati sono stati iniziati dall’pmpresa appaltatrice, posto che circa tre mesi fa sono stati portati a Ginostra i macchinari necessari per l’esecuzione dei lavori (da allora posteggiati nell’area portuale dell’approdo) oltre a grande quantità di ghiaia. Oggi i macchinari sono stati sommersi dalle onde, la ghiaia è stata spazzata via ed inoltre, anche a causa del mancato completamento dei lavori di riparazione, la tempesta, che si è abbattuta violenta, ha arrecato gravi danni, tali da rendere l’approdo in operabile. Nella zona dell’angolo sud il cassone d’attracco si è inclinato con un cedimento di oltre 30 centimetri, determinando anche l’allentamento e la deformazione dell’assetto dei due bracci per l’attracco aliscafi.
La violenza delle onde ha anche divelto parte della griglia dell’imbarcadero; una delle bitte per l’ormeggio dei traghetti; e una per gli aliscafi. Larghe aree della copertura in cemento armato del cassone d’attracco sono state frantumate, lasciando a nudo spezzoni dei ferri d’armatura.
Questi i danni che appaiono a una prima disamina. Di fronte a tanta desolazione Legambiente del Tirreno, con il nucleo di Ginostra, per garantire la sopravvivenza della popolazione, chiede che venga avviato immediatamente il servizio rollo, nelle more di un tempestivo intervento finalizzato a rendere l’approdo operabile. Occorre anche garantire alla comunità ginostrese l’approvvigionamento di viveri, medicinali, merci logistiche (come bombole di gas), mangime per animali, servizio postale.
Chiede a tale scopo che venga messo in servizio sul traghetto Siremar un adattamento con una gru per lo sbarco di merci pesanti, e soprattutto garantire la mobilità alla popolazione. Si rappresenta che i pensionati di Ginostra non hanno ancora ricevuto la pensione di novembre per mancanza di un servizio postale funzionante, e che i disagi della popolazione si sono ulteriormente aggravati per la chiusura dei due esercizi di spaccio generi alimentari.
Infine la scrivente Associazione propone di garantire la mobilità della comunità anche con un eventuale servizio di trasporto aggiuntivo, collegato con Stromboli, visto che il servizio Rollo potrebbe operare soltanto con mare calmo.
LEGAMBIENTE DEL TIRRENO - Milazzo e Legambiente Nucleo di Ginostra
Ancora sul consiglio comunale di oggi
Come anticipato, nel corso della seduta del consiglio comunale Lipari, è esplosa la rabbia e l'esasperazione dei 40 ex dipendenti della Pumex. I lavoratori, che hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente in orario di lavoro, hanno contestato ai politici locali e regionali di essere stati illusi ed abbandonati al proprio destino. Attraverso due loro rappresentanti, autorizzati a parlare nel contesto del civico consesso, hanno evidenziato le loro difficoltà anche di natura economica stante anche la mancata corresponsione dell'integrazione alla quota di mobilità e hanno chiesto che si facciano le dovute pressioni affinchè venga loro restituito un lavoro che avevano e gli è stato sottratto in nome della salvaguardia ambientale.
Il consiglio ha prodotto un documento dove dà mandato al legale dell'Ente e al dirigente competente di erogare ai lavoratori l'integrazione prevista(si tratta di 16 ore settimali), salvo poi rifarsi sulla Regione che ha destinato questi lavoratori al comune senza mettere a disposizioni l'importo da liquidare.
In precedenza, come da noi anticipato nell'articolo di stamattina, il consigliere comunale Giacomo Biviano ha presentato alla Presidenza del Consiglio Comunale di Lipari la "proposta di inserimento di nuovo argomento nell’elenco degli affari in OdG alla seduta odierna del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 37 del Regolamento dello stesso".
Alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato la frazione di Acquacalda, producendo evidenti disagi per la comunità ivi residente, ma anche una profonda e generale incertezza riguardo alle prospettive future per la stessa frazione, i sottoscritti consiglieri comunali ritengono che si debba affrontare in sede di Consiglio Comunale una discussione generale al fine di individuare immediate soluzioni per garantire ai cittadini la possibilità di 1) accedere in sicurezza alla frazione, che attualmente è isolata su uno dei versanti a seguito del crollo che ha interessato la rotabile Canneto-Acquacalda, 2) avere garantita in tenpi certi la messa in sicurezza delle abitazioni interessate dallo stesso crollo, 3) avere garantito il servizio di approvvigionamento idrico alla frazione, 4) avere certezza riguardo ai tempi e alle modalità di rimozione del relitto del pontile Italpomice, 5) avere certezza riguardo ai tempi e alle modalità di esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza dell’abitato che interessano la fascia costiera in corrispondenza della chiesa di S.Gaetano; in particolare, in merito a quest’ultimo punto, si evidenzia la necessità improcrastinabile di poter individuare una soluzione alternativa all’utilizzo dell’unica strada attuale di accesso, esponendola a evidenti danni che rischiano di comprometterne – nel tempo – definitivamente l’uso, e che possa dare garanzie di accelerazione dei tempi previsti per la collocazione dei tetrapodi.
Per le ragioni sopra elencate, si chiede la trattazione al ………. punto del seguente argomento non iscritto nell’elenco degli affari:
Richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale nella frazione di Acquacalda con il seguente Ordine del Giorno “Situazione attuale di emergenza nella frazione di Acquacalda a seguito degli eventi meteo-marini ed erosivi e prospettive per la ricerca di immediate soluzioni”.
Si chiede alla Presidenza di invitare a partecipare alla seduta di Consiglio il R.U.P., il Direttore dei Lavori e il Progettista dei lavori di messa in sicurezza, i rappresentanti della Provincia Regionale di Messina per quanto di competenza relativo alla realizzazione del percorso alternativo sul lato Canneto-Acquacalda, i tecnici e i dirigenti del Comune di Lipari per quanto di competenza relativo a smantellamento e rimozione del pontile Italpomice, e l’Amministrazione Comunale. Si invita altresì la Presidenza a volere verificare la disponibilità dei locali atti ad ospitare l’assise.
Biviano Giacomo
Il consiglio ha prodotto un documento dove dà mandato al legale dell'Ente e al dirigente competente di erogare ai lavoratori l'integrazione prevista(si tratta di 16 ore settimali), salvo poi rifarsi sulla Regione che ha destinato questi lavoratori al comune senza mettere a disposizioni l'importo da liquidare.
In precedenza, come da noi anticipato nell'articolo di stamattina, il consigliere comunale Giacomo Biviano ha presentato alla Presidenza del Consiglio Comunale di Lipari la "proposta di inserimento di nuovo argomento nell’elenco degli affari in OdG alla seduta odierna del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 37 del Regolamento dello stesso".
Alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato la frazione di Acquacalda, producendo evidenti disagi per la comunità ivi residente, ma anche una profonda e generale incertezza riguardo alle prospettive future per la stessa frazione, i sottoscritti consiglieri comunali ritengono che si debba affrontare in sede di Consiglio Comunale una discussione generale al fine di individuare immediate soluzioni per garantire ai cittadini la possibilità di 1) accedere in sicurezza alla frazione, che attualmente è isolata su uno dei versanti a seguito del crollo che ha interessato la rotabile Canneto-Acquacalda, 2) avere garantita in tenpi certi la messa in sicurezza delle abitazioni interessate dallo stesso crollo, 3) avere garantito il servizio di approvvigionamento idrico alla frazione, 4) avere certezza riguardo ai tempi e alle modalità di rimozione del relitto del pontile Italpomice, 5) avere certezza riguardo ai tempi e alle modalità di esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza dell’abitato che interessano la fascia costiera in corrispondenza della chiesa di S.Gaetano; in particolare, in merito a quest’ultimo punto, si evidenzia la necessità improcrastinabile di poter individuare una soluzione alternativa all’utilizzo dell’unica strada attuale di accesso, esponendola a evidenti danni che rischiano di comprometterne – nel tempo – definitivamente l’uso, e che possa dare garanzie di accelerazione dei tempi previsti per la collocazione dei tetrapodi.
Per le ragioni sopra elencate, si chiede la trattazione al ………. punto del seguente argomento non iscritto nell’elenco degli affari:
Richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale nella frazione di Acquacalda con il seguente Ordine del Giorno “Situazione attuale di emergenza nella frazione di Acquacalda a seguito degli eventi meteo-marini ed erosivi e prospettive per la ricerca di immediate soluzioni”.
Si chiede alla Presidenza di invitare a partecipare alla seduta di Consiglio il R.U.P., il Direttore dei Lavori e il Progettista dei lavori di messa in sicurezza, i rappresentanti della Provincia Regionale di Messina per quanto di competenza relativo alla realizzazione del percorso alternativo sul lato Canneto-Acquacalda, i tecnici e i dirigenti del Comune di Lipari per quanto di competenza relativo a smantellamento e rimozione del pontile Italpomice, e l’Amministrazione Comunale. Si invita altresì la Presidenza a volere verificare la disponibilità dei locali atti ad ospitare l’assise.
Biviano Giacomo
Eolie: i carabinieri recuperano al largo dell’Arcipelago eoliano alcuni reperti risalenti all’epoca greco – italica.
Nell’ambito delle attività svolte dall’Arma dei Carabinieri nella provincia di Messina per la salvaguardia del patrimonio archeologico ed in particolare dei siti archeologici subacquei censiti dalla Sovrintendenza del mare di Palermo, i militari della Compagnia di Milazzo, su specifica richiesta della Sovrintendenza e con il qualificato supporto tecnico di personale del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina e del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, hanno effettuato una serie di attività di controllo nei siti archeologici subacquei, procedendo al recupero di alcuni reperti che ignoti avevano spostato dal sito originario in cui erano stati censiti.
Nell’ambito della verifica, effettuata al largo di una delle isole dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri hanno infatti accertato che un’anfora integra ed un collo di anfora completo di anse erano stati spostati da ignoti su una zona limitrofa a quella in cui si trovava la loro allocazione originaria. I due reperti, risalenti al III secolo a.c. del periodo greco-italico, sono stati quindi recuperati dai militari dell’Arma ed affidati al personale della Sovrintendenza del mare.
I Carabinieri, che nel corso delle attività hanno riscontrato l’esistenza di ulteriori reperti già censiti dalla Sovrintendenza, continueranno ad effettuare specifici servizi anche nei prossimi mesi.
Nell’ambito della verifica, effettuata al largo di una delle isole dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri hanno infatti accertato che un’anfora integra ed un collo di anfora completo di anse erano stati spostati da ignoti su una zona limitrofa a quella in cui si trovava la loro allocazione originaria. I due reperti, risalenti al III secolo a.c. del periodo greco-italico, sono stati quindi recuperati dai militari dell’Arma ed affidati al personale della Sovrintendenza del mare.
I Carabinieri, che nel corso delle attività hanno riscontrato l’esistenza di ulteriori reperti già censiti dalla Sovrintendenza, continueranno ad effettuare specifici servizi anche nei prossimi mesi.
Sparanello(Canneto): Sulla strada a rischio interviene Roberto Piemonte
Questo il testo della lettera che il rag. Roberto Piemonte ha inviato alla nostra redazione a proposito della strada Sparanello-Gliozzo(Canneto)
Ho letto dell'interrogazione del Consigliere Comunale Giacomo Biviano in merito alla strada di Sparanello - Gliozzo di Canneto. Nel ringraziarlo per l'attenzione posta sulla problematica e con la speranza che l'Amministrazione, con l'occasione, si dia una mossa, volevo solo sottolineare che in data 20/05/2008 con nota prot. n.18105 l'Associazione per Canneto aveva sollecitato un
intervento per la predetta strada indirizzando la missiva al Dirigente del 4° settore dott. Domenico Russo, al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale.-
Purtroppo, ad oggi, oltre che ad una nota del Dott. Domenico Russo, datata 12/06/2008, con la quale venivamo messi a conoscenza di una perizia fatta per il diserbamento della sede stradale ed una richiesta di accertamento fatta all'Arch. De Vita, non abbiamo più avuto riscontro alcuno né, come si evince anche dalla nota del Consigliere Biviano, alcun intervento è stato effettuato.-
Stante la situazione non vi è chi non possa rilevare che, al di la dei proclami, fatti se ne vedono
ben pochi.-
Roberto Piemonte
Ho letto dell'interrogazione del Consigliere Comunale Giacomo Biviano in merito alla strada di Sparanello - Gliozzo di Canneto. Nel ringraziarlo per l'attenzione posta sulla problematica e con la speranza che l'Amministrazione, con l'occasione, si dia una mossa, volevo solo sottolineare che in data 20/05/2008 con nota prot. n.18105 l'Associazione per Canneto aveva sollecitato un
intervento per la predetta strada indirizzando la missiva al Dirigente del 4° settore dott. Domenico Russo, al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale.-
Purtroppo, ad oggi, oltre che ad una nota del Dott. Domenico Russo, datata 12/06/2008, con la quale venivamo messi a conoscenza di una perizia fatta per il diserbamento della sede stradale ed una richiesta di accertamento fatta all'Arch. De Vita, non abbiamo più avuto riscontro alcuno né, come si evince anche dalla nota del Consigliere Biviano, alcun intervento è stato effettuato.-
Stante la situazione non vi è chi non possa rilevare che, al di la dei proclami, fatti se ne vedono
ben pochi.-
Roberto Piemonte
Consiglio comunale in corso. In atto si parla degli ex lavoratori della pomice. A seguire le problematiche di Ginostra e Acquacalda
E in corso a Lipari la seduta del consiglio comunale. Sono presenti in aula gli ex operai della Pumex. Due di essi, in rappresentanza dei compagni di lavoro, sono stati invitati a presenziare ai lavori del consiglio per esplicitare, per l'ennesima volta, quella che è la loro situazione e le loro preoccupazioni. Momenti di tensione si sono registrati quasi in apertura del civico consesso quando gli ex lavoratori, ormai più che esperati, hanno protestato vibratamente ritendo, per mero errore di interpretazione, che la loro problematica fosse stata accantonata per dare spazio ad altri argomenti. Protesta rientrata ma che è, inequivocabilmente, il chiaro segno dello stato di grande esasperazione e preoccupazione che investe i circa ex 40 dipendenti della Pumex.
Ad apertura dei lavori del consiglio, inoltre, il consigliere Giacomo Biviano(primo firmatario) ha presentato una mozione per fare celebrare un consiglio straordinario ad Acquacalda. Il consigliere Pietro Lo Cascio(primo firmatario), invece, ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della delicata situazione di Ginostra.
La conferenza dei capigruppo, nelle more della convocazione di un consiglio comunale straordinario ad Acquacalda, ha dato il via libera alla trattazione dei due argomenti. Accorpandoli così come richiesto dal consigliere Gianfranco Guarino in un unico punto.
I lavori del consiglio comunale sono in corso e per l'aggiornamento vi rinviamo al pomeriggio
Sparanello(Canneto): Strada a rischio. Interrogazione del consigliere Biviano
Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno, e per conoscenza all’Assessore alla Viabilità Rag. Corrado Giannò, al Dirigente del IV Settore Dott. Domenico Russo e al Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giuseppe Longo, è indirizzata una interrogazione del consigliere comunale Giacomo Biviano avente per oggetto: Strada di Via Sparanello, frazione di Canneto.
Egregio Sindaco,
a seguito delle segnalazioni ricevute dagli abitanti di Via Sparanello – strada che conduce dalla località Calandra alle spiagge Bianche – sono venuto a conoscenza che nella stessa si verificano, con regolare assiduità, numerosi incidenti. Personalmente, mi sono recato sui luoghi ed ho constatato che il problema esiste e non può essere sottovalutato.
La strada, probabilmente per garantire l’accesso ai portatori di handicap, è costituita, infatti, al centro da un basolato, di colore bianco, altamente sdrucciolevole. Ai margini della stessa, invece, non è possibile transitare a causa della esigua pavimentazione, nonché per il totale degrado generato dalla presenza di terriccio, pietre ed erbacce.
Non le nascondo che anche per un giovane come me il cammino è risultato parecchio insidioso e lo dimostra un cartello, apposto presumo da qualche abitante della zona, con su scritto “Non camminare al centro......si scivola”, segno di un evidente stato di pericolo.
Le segnalo, oltre a ciò, il totale degrado in cui versano i numerosi vicoli che dalla provinciale Canneto – Acquacalda garantiscono l’accesso alla predetta Via.
Considerato che la suddetta è una strada fruibile ai soli pedoni; che nella zona risiedono numerose persone anziane; che nel periodo estivo la stessa è percorsa da numerosi turisti,
La invito ad adottare tutte le misure idonee a garantire l’eliminazione di qualsiasi situazione di pericolo esistente, quale la rimozione del basolato lavico utilizzato per la pavimentazione, affinchè gli abitanti della zona, e chiunque vi transiti, non vivano più con la paura di trovarsi un giorno in ospedale e con le ossa fratturate;
Le chiedo, inoltre, di attivarsi per garantire la pulizia di tutto il percorso;
La interrogo, quindi, per sapere che tipo di iniziative Lei e la Sua amministrazione intende adottare a tal fine.
Resto in attesa di ricevere risposta scritta e colgo l’occasione per augurarLe buon lavoro.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
Egregio Sindaco,
a seguito delle segnalazioni ricevute dagli abitanti di Via Sparanello – strada che conduce dalla località Calandra alle spiagge Bianche – sono venuto a conoscenza che nella stessa si verificano, con regolare assiduità, numerosi incidenti. Personalmente, mi sono recato sui luoghi ed ho constatato che il problema esiste e non può essere sottovalutato.
La strada, probabilmente per garantire l’accesso ai portatori di handicap, è costituita, infatti, al centro da un basolato, di colore bianco, altamente sdrucciolevole. Ai margini della stessa, invece, non è possibile transitare a causa della esigua pavimentazione, nonché per il totale degrado generato dalla presenza di terriccio, pietre ed erbacce.
Non le nascondo che anche per un giovane come me il cammino è risultato parecchio insidioso e lo dimostra un cartello, apposto presumo da qualche abitante della zona, con su scritto “Non camminare al centro......si scivola”, segno di un evidente stato di pericolo.
Le segnalo, oltre a ciò, il totale degrado in cui versano i numerosi vicoli che dalla provinciale Canneto – Acquacalda garantiscono l’accesso alla predetta Via.
Considerato che la suddetta è una strada fruibile ai soli pedoni; che nella zona risiedono numerose persone anziane; che nel periodo estivo la stessa è percorsa da numerosi turisti,
La invito ad adottare tutte le misure idonee a garantire l’eliminazione di qualsiasi situazione di pericolo esistente, quale la rimozione del basolato lavico utilizzato per la pavimentazione, affinchè gli abitanti della zona, e chiunque vi transiti, non vivano più con la paura di trovarsi un giorno in ospedale e con le ossa fratturate;
Le chiedo, inoltre, di attivarsi per garantire la pulizia di tutto il percorso;
La interrogo, quindi, per sapere che tipo di iniziative Lei e la Sua amministrazione intende adottare a tal fine.
Resto in attesa di ricevere risposta scritta e colgo l’occasione per augurarLe buon lavoro.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
I nostri articoli sulla "Gazzetta del sud" di oggi
Lipari Avviata l'assemblea permanente
Lavoratori ex Pumex in stato d'agitazione «Finora solo parole»
Salvatore Sarpi
Gli ex operai della Pumex, in atto impiegati quali lavoratori socialmente utili a 20 ore al Comune di Lipari, da ieri hanno dichiarato lo stato di agitazione, costituendosi in assemblea permanente, durante l'orario di lavoro, sino a quando non saranno effettuati tutti gli atti concreti per restituire «dignità, certezze e tranquillità» a circa quaranta famiglie di eoliani.
La decisione è stata ufficializzata al sindaco di Lipari Mariano Bruno, al presidente del consiglio comunale Pino Longo e al dirigente del IV settore Domenico Russo dopo l'ennesimo incontro tenutosi ieri al Comune di Lipari e nel corso del quale non sono emerse novità circa il concretizzarsi delle iniziative e delle tante promesse volte al loro reimpiego nel settore dei Beni culturali.
Ripercorrendo le tappe di un "calvario", che prende il via dall'agosto 2007 con la chiusura della Pumex (ad opera della magistratura) e transita attraverso conferenze di servizi, riunioni a livello comunale e regionale, delibere di giunta municipale e impegni assunti da esponenti del Governo della Regione, gli ex lavoratori della pomice hanno sottolineato di essere «delusi e sconfortati nel ricevere le ennesime promesse e rassicurazioni in merito alla loro precaria situazione economica e occupazionale che, puntualmente, vengono, nei fatti, disattese». Evidenziando che ciò li lascia «in una situazione di profonda incertezza mortificandoli per una dignità professionale che non è stata nei fatti sostituita con il tanto acclamato progetto di ricollocazione occupazionale che vedeva fra gli attori principali il Comune di Lipari» hanno quindi dichiarato lo stato di agitazione permanente.
Lavoratori ex Pumex in stato d'agitazione «Finora solo parole»
Salvatore Sarpi
Gli ex operai della Pumex, in atto impiegati quali lavoratori socialmente utili a 20 ore al Comune di Lipari, da ieri hanno dichiarato lo stato di agitazione, costituendosi in assemblea permanente, durante l'orario di lavoro, sino a quando non saranno effettuati tutti gli atti concreti per restituire «dignità, certezze e tranquillità» a circa quaranta famiglie di eoliani.
La decisione è stata ufficializzata al sindaco di Lipari Mariano Bruno, al presidente del consiglio comunale Pino Longo e al dirigente del IV settore Domenico Russo dopo l'ennesimo incontro tenutosi ieri al Comune di Lipari e nel corso del quale non sono emerse novità circa il concretizzarsi delle iniziative e delle tante promesse volte al loro reimpiego nel settore dei Beni culturali.
Ripercorrendo le tappe di un "calvario", che prende il via dall'agosto 2007 con la chiusura della Pumex (ad opera della magistratura) e transita attraverso conferenze di servizi, riunioni a livello comunale e regionale, delibere di giunta municipale e impegni assunti da esponenti del Governo della Regione, gli ex lavoratori della pomice hanno sottolineato di essere «delusi e sconfortati nel ricevere le ennesime promesse e rassicurazioni in merito alla loro precaria situazione economica e occupazionale che, puntualmente, vengono, nei fatti, disattese». Evidenziando che ciò li lascia «in una situazione di profonda incertezza mortificandoli per una dignità professionale che non è stata nei fatti sostituita con il tanto acclamato progetto di ricollocazione occupazionale che vedeva fra gli attori principali il Comune di Lipari» hanno quindi dichiarato lo stato di agitazione permanente.
Roberto Piemonte dell'associazione "Per Canneto" lancia un grido d'allarme
La barriera frangiflutti non ripara da nulla
Salvatore Sarpi
I danni e i disagi creati dall'ondata di maltempo che ha colpito le Eolie, Ginostra ed Acquacalda in particolare, fanno alzare l'attenzione anche per quanto riguarda la frazione liparese di Canneto. Si deve registrare, in tal senso, un intervento di Roberto Piemonte, componente del comitato "Per Canneto". «Volevo – ha scritto in una nota – che non passasse in secondo piano quanto accaduto nei giorni scorsi a Canneto, ossia che i marosi, creati fortunatamente solo dalla risacca e non da onde alte otto metri, sono penetrati nel paese, riversando parecchi detriti sulla sede stradale. Questo ennesimo evento deve far riflettere chi ci amministra e ci deve far allarmare poichè se la risacca arriva nella strada, seppur dagli sbocchi lungo il muraglione di protezione, mi chiedo e chiedo a chi ci amministra se la tempesta di sabato, durante la quale i venti soffiavano da Nord-Ovest, dai quali Canneto è abbastanza riparata, avesse imperversato da Nord-Est, sempre con onde alte anche otto metri, cosa sarebbe accaduto nella frazione? «E ciò – continua Piemonte – in considerazione del fatto che da tempo la barriera frangiflutti, è ormai evidente, non assolve più alla sua funzione e la spiaggia, in parecchi punti, è notevolmente ridotta».
Il componente del comitato cittadino, evidenziando come a Canneto «nessuno ha dimenticato la mareggiata del 21 gennaio 1981 e quindi sa cosa può fare la forza del mare – conclude la sua nota con un accorato appello agli amministratori ai quali raccomanda – di non sottovalutare il problema e di attivarsi, nel più breve tempo possibile».
La barriera frangiflutti non ripara da nulla
Salvatore Sarpi
I danni e i disagi creati dall'ondata di maltempo che ha colpito le Eolie, Ginostra ed Acquacalda in particolare, fanno alzare l'attenzione anche per quanto riguarda la frazione liparese di Canneto. Si deve registrare, in tal senso, un intervento di Roberto Piemonte, componente del comitato "Per Canneto". «Volevo – ha scritto in una nota – che non passasse in secondo piano quanto accaduto nei giorni scorsi a Canneto, ossia che i marosi, creati fortunatamente solo dalla risacca e non da onde alte otto metri, sono penetrati nel paese, riversando parecchi detriti sulla sede stradale. Questo ennesimo evento deve far riflettere chi ci amministra e ci deve far allarmare poichè se la risacca arriva nella strada, seppur dagli sbocchi lungo il muraglione di protezione, mi chiedo e chiedo a chi ci amministra se la tempesta di sabato, durante la quale i venti soffiavano da Nord-Ovest, dai quali Canneto è abbastanza riparata, avesse imperversato da Nord-Est, sempre con onde alte anche otto metri, cosa sarebbe accaduto nella frazione? «E ciò – continua Piemonte – in considerazione del fatto che da tempo la barriera frangiflutti, è ormai evidente, non assolve più alla sua funzione e la spiaggia, in parecchi punti, è notevolmente ridotta».
Il componente del comitato cittadino, evidenziando come a Canneto «nessuno ha dimenticato la mareggiata del 21 gennaio 1981 e quindi sa cosa può fare la forza del mare – conclude la sua nota con un accorato appello agli amministratori ai quali raccomanda – di non sottovalutare il problema e di attivarsi, nel più breve tempo possibile».
Anche per Vulcano misure di tutela archeologica
(Peppe Paino) «Assessorato regionale, Soprintendenza e Comune di Lipari, adottino urgentemente seri provvedimenti di tutela dei complessi tombali rupestri rivenuti negli anni 90 a Vulcano». Questo l'appello della prof. Anna Maria Schmidt, presidente del centro di documentazione e ricerca per la Sicilia Antica Paolo Orsi in occasione della presentazione, alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana dei due volumi "Bibliografia generale delle Isole Eolie-Vulcano" (vol. I) e "Panarea e isolotti vicini" (vol.II) curati dal prof. Vittorio Giustolisi, con il patrocinio dell'Assessorato Regionale dei Bani Culturali. «Fino ad oggi, a Vulcano – evidenziano gli studiosi dello stesso centro Paolo Orsi – non esistono infrastrutture culturali di alcun tipo che possano servire come strumento di informazione e di segnalazione archeologica. L'ignoranza di tale aspetto ha favorito molti abusi da parte dei privati sul patrimonio archeologico, naturalistico e monumentale dell'isola, come è accaduto ad esempio nel Faraglione di Levante e al Piano dove sono state demolite parecchie strutture tombali». Che in tutta l'isola sono 130, con le relative zone indicate nel piano regolatore generale del Comune di Lipari.
Da qui, appunto, l'esigenza di porre con immediatezza dei vincoli per tutelare i suoi luoghi d'interesse archeologico. A tal proposito il prof. Giorgio Di Maria, docente di Filologia classica dell'Università di Palermo, ha evidenziato la verosimile corrispondenza geografica di Vulcano con la mitica Eolia di Omero oltre che con l'isola della Fiamma. A tale conclusione indurrebbero non solo gli aspetti orografici e vulcanici dell'isola ma anche le scoperte recentemente fatte dal prof. Vittorio Giustolisi del centro Orsi, il quale ha rimarcato «la segnalazione dopo 15 anni di silenzio nel Prg come aree archeologiche da rispettare e tutelare».
Non sono mancate le curiosità su Panarea. Le relazioni dei vulcanologi prof. Mario Pasquale Nuccio e del dott. Franco Italiano, hanno fornito preziose informazioni sulle emissioni gassose nei pressi di Lisca Bianca. Ciò confermerebbe la localizzazione dell'antica Heraclea, di cui Lisca Bianca, Bottaro, Lisca Nera e Dattilo, sarebbero le attuali cime emergenti sul livello marino.
Da qui, appunto, l'esigenza di porre con immediatezza dei vincoli per tutelare i suoi luoghi d'interesse archeologico. A tal proposito il prof. Giorgio Di Maria, docente di Filologia classica dell'Università di Palermo, ha evidenziato la verosimile corrispondenza geografica di Vulcano con la mitica Eolia di Omero oltre che con l'isola della Fiamma. A tale conclusione indurrebbero non solo gli aspetti orografici e vulcanici dell'isola ma anche le scoperte recentemente fatte dal prof. Vittorio Giustolisi del centro Orsi, il quale ha rimarcato «la segnalazione dopo 15 anni di silenzio nel Prg come aree archeologiche da rispettare e tutelare».
Non sono mancate le curiosità su Panarea. Le relazioni dei vulcanologi prof. Mario Pasquale Nuccio e del dott. Franco Italiano, hanno fornito preziose informazioni sulle emissioni gassose nei pressi di Lisca Bianca. Ciò confermerebbe la localizzazione dell'antica Heraclea, di cui Lisca Bianca, Bottaro, Lisca Nera e Dattilo, sarebbero le attuali cime emergenti sul livello marino.
lunedì 24 novembre 2008
Trasporti e pesca. Il sindaco Bruno a Bruxelles
Il 3/4/5/ dicembre una delegazione di primi cittadini dei comuni nebroiedi, allargata al sindaco di Milazzo Lorenzo Italiano e a quello di Lipari Mariano Bruno, sarà a Bruxelles all'Unione Europea. Ad organizzare il tutto il deputato europeo Sebastiano Sanzarello, ex assessore regionale alla Sanità.
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno sarà ricevuto dal vicepresidente dell'Ue e commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. L'incontro è previsto per il 4 dicembre alle 11,00.
Si affronterà, ovviamente, la questione dei trasporti marittimi in vista della scadenza al 31 dicembre delle concessioni e della richiesta di una deroga, almeno per quanto riguarda la società regionale Siremar, per i collegamenti che rientrano nelle cosidette "tratte sociali". Tratte sociali nelle quali l'obiettivo è fare rientrare anche il collegamento con Napoli. Bruno, unitamente all'on. Sanzarello, affronterà con gli organismi competenti le tematiche legate alla pesca.
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno sarà ricevuto dal vicepresidente dell'Ue e commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. L'incontro è previsto per il 4 dicembre alle 11,00.
Si affronterà, ovviamente, la questione dei trasporti marittimi in vista della scadenza al 31 dicembre delle concessioni e della richiesta di una deroga, almeno per quanto riguarda la società regionale Siremar, per i collegamenti che rientrano nelle cosidette "tratte sociali". Tratte sociali nelle quali l'obiettivo è fare rientrare anche il collegamento con Napoli. Bruno, unitamente all'on. Sanzarello, affronterà con gli organismi competenti le tematiche legate alla pesca.
Acquacalda: Il lungomare di San Gaetano dopo la mareggiata
(dal nostro corrispondente) Volevo sottoporre all'attenzione dei lettori di Eolienews, ma principalmente degli amministratori, alcune foto del lungomare di S.Gaetano di Acquacalda dopo la mareggiata.
Nella prima è visibile una fessurazione nella strada, all'altezza del ristorante L'anfora.
Nella seconda, un pezzo del muretto in pietra, nei pressi della chiesa, abbattuto dal mare.
La terza documenta alcune pietre trascinate sulla sede stradale dai marosi nei pressi del cantiere per la messa in sicurezza.
Nella prima è visibile una fessurazione nella strada, all'altezza del ristorante L'anfora.
Nella seconda, un pezzo del muretto in pietra, nei pressi della chiesa, abbattuto dal mare.
La terza documenta alcune pietre trascinate sulla sede stradale dai marosi nei pressi del cantiere per la messa in sicurezza.
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