L'evento, patrocinato dalla Regione Sicilia, è stato seguito da un prestigioso parterre di eminenze: il presidente regionale Crocetta, due (La Volpe e Zanotti) dei tre autori, il giornalista Marco Montanari, i tre sindaci di Salina e un pubblico attento e rispettoso, capace di seguire con intelligenza e serietà una serie di scomode rivelazioni che puntano il dito contro chi - noi capitalisti in primis- subordina la fede agli sporchi giochi del tornaconto economico. Al termine della messa in scena, il padrone di casa, Riccardo Gullo, ha invitato alcuni dei suoi illustri ospiti ad animare un breve, ma incisivo, dibattito sui messaggi e gli spunti di riflessione più urgenti e utili suscitati dalla rappresentazione. Sotto l'egida dello sferzante microfono di Montanari, ciascuno ha vissuto l'impatto dell'ONDA con un sentire differente: La Volpe ha rammentato il difficile ruolo deontologico che i giornalisti, in caso di sequestro di un/una collega, rivestono; il Presidente ha posto l'accento sull'esigenza di una cultura dell'incontro che va incrementata tramite canali educativi pubblici e privati; Zanotti e Montanari si sono soffermati a riflettere sulla funzione esclusiva che la Sicilia assolve nello scacchiere geopolitico internazionale, ponendosi come porta elettiva del Mediterraneo che, sebbene provenga da un passato plurietnico, tuttora stratificato ed evidente nella sua essenza, fatica ad accogliere adeguatamente l'altro. Toccante, essenziale e privo di qualsiasi accento retorico l'intervento di un arabo da tempo residente a Leni, portavoce dell'unità inssolubile di Dio e delle religione, valori universali declinati al plurale solo in nome dei falsi idoli per eccellenza: petrolio, imperialismo commerciale, nucleare....
Insomma, una serata unica nel suo genere, in cui il teatro ha sposato i toni del sociale, trascinando sotto i riflettori i margini ancora sconnessi di una Terra dai labili equilibri...dove etica, teologia e pensiero possono però costruire e sanare, cementare e convergere....INONDARE DI PACE le aride metropoli del rancore!