Lo sciame sismico registrato nel mare di Alicudi,
nel contesto del quale è stato registrato una scossa tellurica di magnitudo
4.1, non è da collegare assolutamente né ai vulcani eoliani né alla sismicità
che interessa in genere l’arcipelago. Il chiarimento arriva attraverso il blog
della Rete Sismica Nazionale che evidenzia come “la zona interessata dalla
sequenza sismica appartiene a una più ampia fascia di deformazione ben nota per
la sismicità precedente. Si tratta di una fascia orientata verso est-ovest e
che corre parallelamente alla costa settentrionale siciliana (30-50 km a nord
di essa). Fascia che in passato ha avuto terremoti di magnitudo fino a 6 gradi,
tra i quali quello al largo di Palermo nel settembre del 2002. Nell’arco della
storia dei terremoti ad Alicudi, l’INGV ricorda che i sismi non hanno mai
superato magnitudo 5,9. Sull’isola di Alicudi la massima intensità riportata è
legata all’evento occorso il 16/3/1892 e che ha avuto una magnitudo di 5,3. Altri “terremoti storici” in quell’area sono
avvenuti vicino l’isola di Filicudi con magnitudo leggermente piu’ bassa
rispetto a quello del 1892. Ovvero 1889 (5.1), 1894 (5.2) e 1908 (5.1).
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