Dopo il Gemellaggio tra i Comuni di Leni (isola di Salina, Eolie) e quello di Ischia, avvenuto nel settembre del 2013, L’Amministrazione Comunale di Leni ha voluto intitolare, nella frazione di Rinella, una strada ai fratelli Sanfilippo (Gaetano, Giuseppe e Antonino), solfatari d’uva. Tutto è scaturito dalla vicenda dei tre fratelli eoliani, i quali, nel 1854, sono partiti dall’isola di Salina e sono emigrati ad Ischia, dove qui hanno risolto il problema della malattia che aveva colpito, all’epoca, i vitigni. Con l’evento del Gemellaggio le due comunità hanno voluto evidenziare questa storia, che era stata dimenticata. Uno dei fratelli Sanfilippo (Gaetano), nel 1857, ha fatto realizzare, a 500 metri dal porto di Ischia, una edicola votiva con una immagine della Madonna del Terzito, che si venera, appunto, nell’isola eoliana. E mentre ad Ischia l’Amministrazione Comunale, dietro un sollecito del sig. Pietro Di Noto Morgera, ha ristrutturato l’ edicola votiva inaugurata il 6 settembre del 2013, quella del Comune di Leni ha ritenuto opportuno dedicare una via ai tre fratelli proprio a Rinella. L’evento, svoltosi il 9 agosto scorso, ha avuto due momenti: uno al mattino con la celebrazione della Santa Messa (celebrata da P. Alessandro Lo Nardo) nella chiesa di San Gaetano in suffragio dei fratelli Sanfilippo alla presenza, tra l’altro, del Sindaco del Comune di Leni Riccardo Gullo, del Sindaco del Comune di Malfa Salvatore Longhitano, del vice sindaco del Comune di Santa Marina Salina Domenico Arabia, del vice sindaco del Comune di Leni Agata Pollicino, del consigliere comunale di Ischia Luigi Di Vaio, di Pietro Di Noto Morgera (sempre di Ischia), delle autorità militari, del comandante della Guardia Costiera di Salina Marco Miuccio, del Capo Servizio Guardie Provinciali Riserva Naturale di Salina Elio Benenati, dell’ ammiraglio Domenico Picone, della Compagnia Teatrale Ischitana e di isolani e turisti. Subito dopo si è svolta la cerimonia dell’intitolazione della strada ai tre fratelli in prossimità della loro antica abitazione oggi non più esistente. Madrina dell’evento è stata l’attrice teatrale Marina Ascione che, insieme alla bambina ischitana Roberta Di Vaio hanno scoperto la lapide dell’intitolazione. In prima serata, nella piazza antistante la chiesa di San Gaetano è avvenuta la rappresentazione teatrale dei giovani ischitani dal titolo “Di vino, di mare e di zolfo” per la regia di Salvatore Longa e le musiche di Antonio Monti, in ricordo, appunto, dei fratelli Sanfilippo.
Antonio Brundu
(Nella foto di Antonio Brundu- Rinella, Comune di Leni (9 agosto 2015): da sin. Elio Benenati, Domenico Arabia, Salvatore Longhitano, Luigi Di Vaia, Riccardo Gullo, Maria Giuffrè, P. Alessandro Lo Nardo, Pietro Di Noto Morgera, Tina Pollicino, il diacono Pippo La Rosa e l’ammiraglio Domenico Picone
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