I quattro sindaci dei comuni delle Eolie - in testa Marco Giorgianni,
primo cittadino di Lipari - respingono le accusee riportate dai mezzi
d'informazione secondo cui la blatte che invadono Napoli giungerebbero
dalle Eolie tramite i mezzi marittimi pubblici.
"E'un'accusa
paradossale- dichiarano i sindaci - anche perché, attualmente, le corse
con Napoli, e non giornaliere, sono pochissime. Si tratta pertanto d'
infamia che, se non smentita, ci vedrà protagonisti nelle aule
giudiziarie".
Identico il tenore delle dichiarazioni delle
associazioni alberghiere e commerciali eoliane che, addirittura,
minacciano serrate di protesta."Noi - è la lamentela - già registriamo
un calo turistico almeno del 40%, ed un colpo 'pubblicitario' di questo
tenore potrebbe significare il tracollo assoluto".
Tra l'altro
nelle Eolie (da maggio sono cambiate le amministrazioni comunali) da
qualche mese è stato approntato un piano capillare di derattizzazione e
disinfestazione."L'arcipelago è pulito più del solito - giurano gli
albergatori - anche per l'esigua presenza turistica. Paghiamo, in
pratica, un doppio scotto".
(AGENPARL) - Roma, 06 lug - La
riunione del Consiglio dei Ministri sospesa alle ore 01.30 di giovedì 4
luglio, è ripresa oggi alle ore 10.00. Segretario il Sottosegretario di
Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.
Il Consiglio - si legge nel comunicato -
ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni
giudiziarie che da attuazione alla delega al Governo attribuita dalla
legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 approvata dal
precedente Esecutivo. Attuando in maniera rigorosa i criteri di
carattere tecnico previsti dalla legge delega, lo schema di decreto
legislativo – che ora passerà alle Commissioni parlamentari per un
parere obbligatorio ma non vincolante – prevede: - - - la riduzione e
l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure (per il Tribunale di
Napoli Nord non è previsto l’ufficio di procura, la cui competenza è
attribuita alla Procura di Napoli Sud); la soppressione di tutte le 220
sezioni distaccate di tribunale; la ridistribuzione sul territorio del
personale amministrativo e dei magistrati restanti, la cui pianta
organica non subirà alcun ridimensionamento. A questa riorganizzazione
si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha già portato
all’individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle
quali è atteso il parere delle commissioni competenti. Alcuni criteri –
non derogabili – di delega seguiti dal Governo hanno inciso pesantemente
sulla possibilità di sopprimere e accorpare uffici di dimensioni
inferiori agli standard individuati, come ad esempio l'obbligo di
permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluogo di
provincia. Il secondo limite è stato rappresentato dalla cosiddetta
‘regola del tre’ (non meno di tre tribunali e procure per ciascun
distretto di Corte di Appello), che ha impedito la soppressione di
uffici palesemente al di sotto degli standard fissati. Proprio la
concomitanza di queste due regole ha ristretto notevolmente l'ambito di
intervento sul totale dei 165 tribunali. Oltre al recupero
dell’efficienza, la riduzione degli uffici giudiziari comporterà anche
risparmi di spesa, pari a circa 2.889.597 euro per il 2012, 17.337.581
per il 2013 e 31.358.999 per il 2014. I costi per questa operazione di
razionalizzazione saranno di entità di gran lunga inferiore rispetto ai
vantaggi e ai risparmi che si otterranno a regime e che connoteranno il
sistema giudiziario per i prossimi decenni. Per quanto riguarda
l’edilizia giudiziaria, nei soli casi in cui la sede accorpante non sarà
in grado di ospitare gli uffici ivi trasferiti, lo schema di decreto
legislativo prevede che possano essere utilizzati, per un periodo fino a
cinque anni, gli immobili adibiti a servizio dei tribunali e delle
sezioni distaccate soppressi.