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mercoledì 20 giugno 2012
Il Comitato consultivo dell'Asp 5: via Poli
Il Comitato consultivo aziendale dell'Asp 5 di Messina, organo
consultivo ma non solo, ignorato dal commissario Francesco Poli, ha
chiesto al presidente della Regione Lombardo e all'assessore per la
salute Russo " di superare l'esperienza del commissariamento". Il
presidente del Cca, Andrea Cucinotta, in una nota ha rappresentato
l'esigenza per i cittadini di poter contare "su un manager che sia
impegnato a tempo pieno verso i bisogni di un così vasto territorio e
non per due volte alla settimana. Di un operatore capace di una
programmazione di lungo respiro e soprattutto condivisa; in
discontinuità con quanti sono abituati ad assumere decisioni sul destino
della sanità messinese in assoluta solitudine". Va, comunque, precisato
che Cucinotta aveva definito la precedente esperienza Giuffrida "
assolutamente inesistente". La presa di posizione del presidente del
Comitato consultivo aziendale in seguito ad un invito a relazionare sul
caso del piccolo Cristian, 11 anni, che non vede, non parla e non
cammina al direttore del distretto sanitario Asp, Marcello Nucifora. Una
richiesta , ha invece risposto, dopo mesi di silenzio, Poli che doveva
essere fatta alla direzione generale in quanto è il Commissario l'unico
detentore di tutte le informazioni relative alla situazione aziendale.
martedì 19 giugno 2012
Completato l'intervento a Bagnamare
E' stato completato quest'oggi l'intervento sulla rete fognante in corso lungo la provinciale (Bagnamare) che da Lipari porta a Canneto e viceversa Domani, salvo contrattempi, si dovrebbe procedere ad asfaltare la strada.
Completata l'operazione la strada tornerà transitabile come da norma.
Completata l'operazione la strada tornerà transitabile come da norma.
Guardia costiera sequestra 15 esemplari di pesce spada Motovedetta intercetta peschereccio che pescava illegalmente
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 GIU - La guardia costiera di
Reggio Calabria ha sequestrato 15 esemplari di pesce spada e uno
strumento per la pesca illegale, nonche' all'elevazione di due
verbali amministrativi per un totale di seimila euro. La
motovedetta della guardia costiera, durante un controllo, a
circa 31,5 miglia a nord dell'isola di Filicudi, ha intercettato
un peschereccio impegnato in operazione di pesca. I pesci spada
erano esemplari adulti per un peso complessivo di circa 500
chili. (ANSA).
PD e UDC preparano sfiducia a Lombardo
Una mozione di sfiducia comune sarà
presentata dal Pd e dall'Udc contro il Governatore della Regione
Siciliana Raffaele Lombardo. La decisione è stata presa, a conclusione
dell'incontro tra i segretari regionali dei due partiti Giuseppe Lupo
(Pd) e Gianpiero D'Alia. Il testo della mozione verrà messo a punto nel
corso di una riunione che si svolgerà mercoledì prossimo.
A proposito di bollette idriche e canone fognario (Di Saverio Merlino)
In
questi giorni centinaia di cittadini stanno ricevendo, da parte del Comune di
Lipari, lettere raccomandate per
sollecitare, con preavviso del distacco dell’utenza, il pagamento per la
fornitura idrica per il 2009, tra l’altro, intimando un recupero mediante
emissione di ruoli coattivi.
Premesso che è un dovere ed è
corretto che ogni cittadino paghi,
regolarmente, quanto dovuto al Comune
per i servizi che esso offre ai propri amministrati.
Ritengo,
tuttavia, che sia altrettanto giusto che lo stesso Comune restituisca agli stessi
quello che potrebbe essere stato riscosso in maniera errata o magari ingiustamente
(EAS o COMUNE).
Mi
riferisco, in modo particolare, al servizio di depurazione e al canone di
depurazione che, anche nel nostro comune, i relativi importi non dovevano
essere riscossi dal 2000 al 2009 (forse neanche adesso) e quindi, queste somme,
dovrebbero essere restituite a quei cittadini
che l’hanno pagate (Corte
Costituzionale sentenza n° 335
dell’11/10/2008).
Anche il sottoscritto ha richiesto nel mese di
febbraio u.s. al Comune di Lipari, IN VIA CAUTELATIVA,
l’immediata cessazione della fatturazione
del servizio di depurazione perché non
realmente eseguito oltre che (al Commissario
Liquidatore dell’EAS) il rimborso di tutti i corrispettivi
pagati a titolo di “canone” di
depurazione, come computati in tutte le bollette idriche pagate almeno
negli ultimi dieci anni, così stabilito dagli articoli 2033 e 2946 del codice
civile, ivi compreso gli importi I.V.A. calcolati sui canoni di depurazione non
dovuti (vedi
art. 58 del Regolamento Comunale) con interessi e rivalutazione monetaria dal dì
del dovuto al saldo effettivo.
Alla suddetta nota
l’EAS ha risposto che, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 36 del 1994, i
canoni di fognatura e depurazione sono stati riscossi per conto dei Comuni,
titolari dei predetti canoni.
Il Comune di Lipari, invece, con riferimento alla predetta
contestazione, ha risposto che si trattava d’una richiesta infondata poiché
l’impianto di depurazione comunale, ubicato in Lipari, autorizzato con D.A. n.
1358 del 1990 e successivo D.A. n. 1750 del 1992, rientra nella fattispecie di
cui all’art. 8 della L.R. n. 27 del 1986, classificandolo quale sistema di
depurazione di 1° livello.
Inoltre, sempre secondo il Comune di Lipari, non è
applicabile la sentenza della Cassazione n. 335 del 11-10-2008 giacché
l’impianto in questione è stato sempre attivo (!!!) e che, pertanto, è in
vigore l’art. 8 sexies della Legge 27.02.2009 n. 13 di conversione del D.L.
30-12-2008 n. 2008.
La suddetta risposta, ovviamente, non ha assolutamente
eliminato i miei dubbi…….anzi.
Partiamo dalla
classificazione dell’impianto di Lipari.
Sostenere che Lipari ha
un vero impianto di depurazione ..…mi sembra un poco azzardato.
Come asserito nella nota
del Comune, infatti, Lipari ha un sistema di depurazione di 1° livello
ovvero, effettua
solo un trattamento primario di grigliatura, e/ o di sabbiatura (mi sembra poco
per definirlo “depuratore”).
L’art. 8 della L.R. n. 27 del 1986, infatti, stabilisce i seguenti livelli di
depurazione
dei reflui delle pubbliche fognature:
- di primo
livello, nel caso si effettui solo un trattamento primario di grigliatura, e/ o
di disabbiatura, e/ o di disoleatura;
- di secondo
livello, nel caso si effettui, in aggiunta al trattamento di primo livello, la
separazione dei solidi sospesi sedimentabili;
- di terzo
livello, nel caso si effettui, in aggiunta ai trattamenti di primo ed
eventualmente di secondo livello, anche l’ossidazione biologica e/ o trattamento
fisico - chimico;
- di quarto
livello, nel caso si effettui scarico a mare mediante condotta sottomarina, in
aggiunta ad uno dei trattamenti dei livelli precedenti (?!?!)
Mi chiedo: se come
asserito il Comune Lipari possiede un impianto di depurazione perché da almeno 10 anni si parla di realizzarne uno
e sono pendenti ricorsi su dove ubicarlo?
E poi..siamo sicuri che
questo impianto di primo livello funzioni bene?
A proposito, ancora, dell’art.
8 sexies della L.R. 27.02.2009 n. 13 di conversione del DL 30.12.2008 n. 2008,
citato dal Comune alle mie osservazioni, vorrei ricordare che vanno letti tutti i commi
e non solo il primo perché più comodo:
Art. 8-sexies
Disposizioni in materia di servizio idrico integrato
Disposizioni in materia di servizio idrico integrato
1. Gli oneri relativi alle attività di progettazione
e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonche'
quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e
programmati dai piani d'ambito, costituiscono una componente vincolata della
tariffa del servizio idrico integrato che concorre alla determinazione del
corrispettivo dovuto dall'utente. Detta componente e'
pertanto dovuta al gestore dall'utenza, nei casi in cui manchino gli impianti
di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi, a decorrere dall'avvio
delle procedure d’affidamento delle prestazioni di progettazione o di
completamento delle opere necessarie all’attivazione del servizio di
depurazione, purché alle stesse si proceda nel rispetto dei tempi
programmati.
2. In attuazione della sentenza della Corte
costituzionale n. 335 del 2008, i gestori del servizio idrico integrato
provvedono anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni,
a decorrere dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non
dovuta riferita all'esercizio del servizio di depurazione. Nei casi di cui al
secondo periodo del comma 1, dall'importo da restituire vanno dedotti gli oneri
derivati dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento
avviate. L'importo da restituire e' individuato, entro centoventi giorni dalla
data d’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, dalle
rispettive Autorità d'ambito.
3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si
applicano anche agli enti locali gestori in via diretta dei servizi d’acquedotto,
fognatura e depurazione. In tali casi all'individuazione dell'importo da
restituire provvedono i medesimi enti locali.
4. Entro due mesi dalla data d’entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto, su proposta del Comitato per
la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, il Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare stabilisce con propri decreti i criteri ed i
parametri per l'attuazione, coerentemente con le previsioni dell'allegato al
decreto del Ministro dei lavori pubblici, d'intesa con il Ministro
dell'ambiente, 1° agosto 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 16 ottobre 1996,
tenute presenti le particolari condizioni dei soggetti non allacciati che
provvedono autonomamente alla depurazione dei propri scarichi e l'eventuale
impatto ambientale, di quanto previsto dal comma 2, nonché
le informazioni minime che devono essere periodicamente fornite agli utenti dai
singoli gestori in ordine al programma per la realizzazione, il completamento,
l'adeguamento e l'attivazione degli impianti di depurazione previsto dal
rispettivo Piano d'ambito, nonché al suo grado di progressiva attuazione, e le
relative forme di pubblicità, ivi inclusa l'indicazione all'interno della
bolletta.
5. Nell'ambito delle
informazioni fornite all'utenza devono rientrare anche quelle inerenti al
consuntivo delle spese già sostenute ed al preventivo delle spese che il
gestore deve ancora sostenere, a valere sulla quota di tariffa vincolata a
coprire gli oneri derivanti dalle attività di cui al comma 4, nonché
all'osservanza dei tempi di realizzazione previsti.
6. Il Comitato provvede al
controllo e al monitoraggio periodico del corretto adempimento degli obblighi
informativi da parte del gestore, al quale, nell'ipotesi d’inadempienze, si
applicano, ai fini dell'osservanza delle disposizioni di cui al presente
articolo, le disposizioni di cui all'articolo 152, commi 2 e 3, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Si potrebbe obiettare, quindi,
che l'articolo 8 sexies sopra citato, al contrario di quanto sostenuto
dal Comune di Lipari, non è
assolutamente applicabile.
Da dove si evince il
procedimento di realizzazione e di completamento degli impianti ?
Quali sono e come sono
i tempi programmati?
La previsione è oggetto
di qualche atto a contenuto programmatorio che individui i tempi di
realizzazione?
Quando il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare ha stabilito con propri decreti i
criteri ed i parametri per l'attuazione?
Quando sono state fornite le informazioni minime agli utenti previste
periodicamente in ordine al
programma per la realizzazione, il completamento, l'adeguamento e l'attivazione
degli impianti di depurazione?
Ancora,
ritengo che dalla complessiva analisi della sentenza e della legge relativa ai
canoni di depurazione, si può
sicuramente evincere il principio secondo cui il canone non è più da
considerarsi
quale
tassa pubblica fissata d'imperio (e non valutabile alla stregua d’un contratto
privato), bensì proprio quale forma di corrispettivo versato dal privato per un
servizio che, ancorché pubblico, deve essere sinallagmatico.
Le prestazioni, cioè, devono essere
corrispondenti e legate tra di loro, così che se manca una, mancherà l'altra.
Pertanto
questo principio viene disatteso dalla legge che collega l'obbligo di pagamento
del canone di depurazione, non già al funzionamento dell'impianto e nemmeno
alla sua realizzazione, ma semplicemente all’intenzione di realizzarlo, pur se
obbiettivata da atti amministrativi relativi ad incarichi di progettazione.
Tale
modo di procedere, di fatto, converte o tenta di convertire il canone in una
sorta di tassa di scopo, che tuttavia non rispetta i minimi connotati di
quest'istituto, quali erano stati delineati, per le amministrazioni comunali,
dalla legge finanziaria per il 2007, alla quale si debbono parametri e
riferimenti specifici.
E’
prevedibile, quindi, che anche l’ultima legge debba affrontare il giudizio
della Corte.
Ritornando,
infine, alla richiesta di pagamento coatto (che
parola orribile!!!) da parte del Comune per i cittadini che non hanno
ancora pagato le bollette del 2009 (bollette sulle quali si è già detto in
passato anche a proposito della lettura del consumo reale che non appare
assolutamente chiaro e delle tariffe applicate).
Ritengo
che farebbe bene il Comune ad iniziare a considerare che, sicuramente,
moltissimi cittadini potrebbero chiedere il rimborso e procurare grave
pregiudizio economico al già difficile
Bilancio Comunale.
Bene,
farebbe, quindi, a mio avviso, a verificare attentamente la questione e quanto sta succedendo in merito, “concordare” con i cittadini una compensazione
tra il riscosso e quello da riscuotere….magari, questa vota, a fase inversa,
chiedendo a noi cittadini la possibilità del rimborso in diverse rate…… (sicuramente senza ruoli coattivi!!!).
A proposito (???) mi dispiace tanto
che nessun Consigliere Comunale ha raccolta il mio invito del 7 giugno u.s. sul
rispetto dei Regolamenti che dispongono il pagamento rateale del consumo idrico
e della TSRSU.
Sono
convinto che il buon senso di padre di famiglia prevarrà su quello di semplici “burocrati”
e si trovi, anche con l’intervento dell’Amministrazione Comunale e del
Consiglio Comunale, un momento di sintesi per porre fine ad una
situazione che colpisce, ingiustamente, la totalità dei cittadini.
Saverio Merlino
Lettere al direttore. Mostra di acquarelli e ceramiche artistiche a Marina Corta
porto a conoscenza che dal 24/06 al 30/06 nella chiesetta delle anime
del purgatorio (Marina Corta) saranno in mostra gli acquarelli di Gianluca Lo
Surdo e le ceramiche artistiche di Stefano Panza ed Elisa Groppo. Apertura
dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:00.
Le sarei grato se
pubblicasse la notizia sul suo cliccatissimo giornale web. In allegato trova
anche la locandina, se non chiedo troppo, può pubblicare anche quella?
Porgo cordiali
saluti e le auguro buon lavoro
Gianluca Lo Surdo
INFRASTRUTTURE: VECCHIO ISTITUISCE SPORTELLO "SOS IMPRESA"
Da lunedi' prossimo sara' attivo l'indirizzo di posta elettronica
sosimpresa@regione.sicilia.it al quale potranno essere segnalati tutti i
crediti che le aziende vantano nei confronti della Regione e che
costituiscono vere e proprie sofferenze. Lo ha annunciato questa
mattina, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore regionale alle
Infrastrutture e alla Mobilita' Andrea Vecchio.
"A disposizione - ha spiegato - metteremo anche un numero di telefono e due funzionari pronti a raccogliere e ordinare i dati relativi alla massa debitoria che l'amministrazione regionale ha nei confronti del mondo del lavoro e di quello delle imprese. Non intendiamo alimentare false illusioni ma, di certo, cercheremo di capire quali sono le criticita' esistenti e cosa, di fatto, blocca i pagamenti e danneggia la nostra economia. Ma non solo: vorremmo capire se esistono altri colli di bottiglia per pareri o autorizzazioni che dipendono da questo assessorato".
Vecchio e', inoltre, pronto ad istituire presso l'assessorato anche una unita' di crisi composta da personale interno e da rappresentanti di Confindustria, Ance, Consulta degli ingegneri e degli architetti. "Tutti a costo zero", tiene a precisare l'assessore. La task force avra' il compito di procede ad un rapido esame degli elenchi di tutti i progetti ancora fermi, per individuare e rimuovere le cause che li bloccano. "Se non dovessimo fare in tempo a superare gli ostacoli esistenti - spiega Vecchio - avremo, in ogni caso, realizzato un documento che potra' risultare prezioso per chi verra' dopo di noi".
L'assessore ha piu' volte sottolineato la necessita' di "accorciare le distanze tra la gente e l'amministrazione", ed ha puntato il dito contro "burocrazia, frammentazione dei poteri autorizzativi, parcellizzazione delle decisioni" , annunciando che devolvera' il proprio compenso ad una onlus "che si occupa di problemi importanti".
Infine, l'impegno ad individuare e a rendere disponibili circa duecento milioni di euro di fondi residui della legge 457 del 1978 per l'edilizia popolare. "La mia idea - ha spiegato - e' quella di utilizzarli per mettere in sicurezza gli edifici scolastici".
"A disposizione - ha spiegato - metteremo anche un numero di telefono e due funzionari pronti a raccogliere e ordinare i dati relativi alla massa debitoria che l'amministrazione regionale ha nei confronti del mondo del lavoro e di quello delle imprese. Non intendiamo alimentare false illusioni ma, di certo, cercheremo di capire quali sono le criticita' esistenti e cosa, di fatto, blocca i pagamenti e danneggia la nostra economia. Ma non solo: vorremmo capire se esistono altri colli di bottiglia per pareri o autorizzazioni che dipendono da questo assessorato".
Vecchio e', inoltre, pronto ad istituire presso l'assessorato anche una unita' di crisi composta da personale interno e da rappresentanti di Confindustria, Ance, Consulta degli ingegneri e degli architetti. "Tutti a costo zero", tiene a precisare l'assessore. La task force avra' il compito di procede ad un rapido esame degli elenchi di tutti i progetti ancora fermi, per individuare e rimuovere le cause che li bloccano. "Se non dovessimo fare in tempo a superare gli ostacoli esistenti - spiega Vecchio - avremo, in ogni caso, realizzato un documento che potra' risultare prezioso per chi verra' dopo di noi".
L'assessore ha piu' volte sottolineato la necessita' di "accorciare le distanze tra la gente e l'amministrazione", ed ha puntato il dito contro "burocrazia, frammentazione dei poteri autorizzativi, parcellizzazione delle decisioni" , annunciando che devolvera' il proprio compenso ad una onlus "che si occupa di problemi importanti".
Infine, l'impegno ad individuare e a rendere disponibili circa duecento milioni di euro di fondi residui della legge 457 del 1978 per l'edilizia popolare. "La mia idea - ha spiegato - e' quella di utilizzarli per mettere in sicurezza gli edifici scolastici".
E adesso.....dopo il depuratore.... la class action contro la Regione per il taglio ai trasporti
La sentenza del TAR Lazio rappresenta una grande vittoria del
popolo eoliano contro uno dei più gravi tentativi di "scippo" della sua
autonomia e autodeterminazione.
Ma sicuramente tutto questo non sarebbe avvenuto senza il serio e
tenace impegno profuso dall'amico avvocato Paolo Intilisano, che con
grande pazienza e alta professionalità ha saputo calarsi nella realtà
eoliana, afferrando esattamente il senso di questa protesta.
Proseguono intanto le iniziative legali patrocinate dall'Avvocato
Intilisano, ultima in ordine di tempo la CLASS ACTION contro la Regione
Siciliana per il taglio ai trasporti. E se il buongiorno si vede dal
mattino .............................abbiamo di che sperare!!!
Silvia Carbone
Si torna a nascere a Lipari. La felicità dell'assessore Biviano
Sono
appena venuto a conoscenza che finalmente nell'ospedale di Lipari si è
ritornati a nascere. Alle 22.40 è nata Chiara. Con la gioia di un
eoliano prima e di Assessore ai servizi socio-sanitari dopo, ringrazio
il reparto di Ostetricia e ginecologia, ed in particolar modo la
dott.ssa Mariateresa Mastroeni e la dott.ssa Roberta Granese, per aver
finalmente restituito quello che da sempre è stato motivo di orgoglio
per tutti noi: Nascere nelle Eolie.
Con l'augurio che quello di
oggi sia il primo di numerosi lieti eventi, esprimo la mia più totale
soddisfazione e ammirazione per quei medici, ostetrici e pediatri che
hanno finalmente deciso di infrangere quel muro di gomma che ormai da
diversi mesi attanagliava il nostro punto nascita. GRAZIE e Auguri alla
nuova nata Chiara, alla mamma Serena e al padre Alessio.
L'Assessore ai Servizi-socio sanitari
Dott. Giacomo Biviano
Si torna a nascere a Lipari
Alle 22,45 di ieri è nata all'ospedale di Lipari, Chiara. La
bimba è venuta alla luce dopo un parto cesareo eseguito dalle dott.sse
Granese e Mastroeni. Una bella notizia non solo per la nascita della bimba ma perchè, si è torntoa a nascere a Lipari, grazie anche
alla ferma volontà dei genitori che hanno avuto fiducia nella
professionalità del personale medico a disposizione.
lunedì 18 giugno 2012
Filicudi....disagi....senza fine
Riceviamo e pubblichiamo:
Conoscendo la Sua grande disponibilità la informo dei persistenti disagi che isolani e turisti stanno sopportando a Filicudi a causa dell'ubicazione della biglietteria Siremar. Sapendo che lei è già a conoscenza perfettamente della situazione non sto a tediarla con tutta la storia ma vorrei farle sapere che anche oggi abbiamo ripetutamente telefonato in Comune ma nessuno ci dà una risposta definitiva.
Dall'inizio di Giugno il sabato mattina alle 9 arriva anche la nave da Napoli e sbarca persone che dovrebbero salire alle 9,15 sull'aliscafo diretto ad Alicudi, come possono fare, senza mezzi, a raggiungere Filicudi Porto e tornare a Pecorini con il biglietto per l'mbarco?
Sull'isola da sabato scorso è anche chiuso il distributore di carburante per "guasto tecnico" e si dice che resterà chiuso fino al prossimo lunedì. Quindi si aggiungono disagi a disagi rendendo la situazione veramente al limite della sopportazione.
A completare il quadro disastroso mancava solo il disservizio postale di oggi: computer bloccato in giorno di pagamento IMU, decine di persone per ore in coda e alla fine senza aver potuto usufruire di un servizio che è un diritto.
Domani, Martedì, la posta è chiusa e quindi tutto verrà rimandato almeno a Mercoledì, sempre che il computer funzioni, ma ormai anche se riusciranno a pagare saranno in mora e non certo per cattiva volontà loro.
I Filicudari sono veramente stanchi!Ringraziando per l'attenzione porgo cordiali saluti
Daniela Tagliasacchi - Circoscrizione Filicudi/Alicudi
Conoscendo la Sua grande disponibilità la informo dei persistenti disagi che isolani e turisti stanno sopportando a Filicudi a causa dell'ubicazione della biglietteria Siremar. Sapendo che lei è già a conoscenza perfettamente della situazione non sto a tediarla con tutta la storia ma vorrei farle sapere che anche oggi abbiamo ripetutamente telefonato in Comune ma nessuno ci dà una risposta definitiva.
Dall'inizio di Giugno il sabato mattina alle 9 arriva anche la nave da Napoli e sbarca persone che dovrebbero salire alle 9,15 sull'aliscafo diretto ad Alicudi, come possono fare, senza mezzi, a raggiungere Filicudi Porto e tornare a Pecorini con il biglietto per l'mbarco?
Sull'isola da sabato scorso è anche chiuso il distributore di carburante per "guasto tecnico" e si dice che resterà chiuso fino al prossimo lunedì. Quindi si aggiungono disagi a disagi rendendo la situazione veramente al limite della sopportazione.
A completare il quadro disastroso mancava solo il disservizio postale di oggi: computer bloccato in giorno di pagamento IMU, decine di persone per ore in coda e alla fine senza aver potuto usufruire di un servizio che è un diritto.
Domani, Martedì, la posta è chiusa e quindi tutto verrà rimandato almeno a Mercoledì, sempre che il computer funzioni, ma ormai anche se riusciranno a pagare saranno in mora e non certo per cattiva volontà loro.
I Filicudari sono veramente stanchi!Ringraziando per l'attenzione porgo cordiali saluti
Daniela Tagliasacchi - Circoscrizione Filicudi/Alicudi
LIPARI, DEPURATORE A CANNETO DENTRO: IL TAR LAZIO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO PER 369 CITTADINI DI LIPARI DALL’AVV. PAOLO INTILISANO IL COMMISSARIO NON AVEVA E NON HA I POTERI PER REALIZZARE IL DEPURATORE DICHIARATA ILLEGITTIMA ANCHE LA PROROGA DELL’EMERGENZA
COMUNICATO STAMPA
18/06/2012
Lipari, depuratore a Canneto Dentro:
Il TAR Lazio accoglie il ricorso proposto per 369 cittadini di Lipari dall’avv. Paolo Intilisano
Il Commissario non aveva e non ha i poteri per realizzare il depuratore
Dichiarata illegittima anche la proroga dell’emergenza
Il TAR Lazio con
la sentenza n. 5608/2012 depositata in data odierna ha accolto i due
ricorsi proposti da 369 cittadini di
Lipari rappresentati in giudizio dall’avv. Paolo Intilisano contro il Commissario Delegato. Il TAR ha
anche condannato alle spese la
Presidenza del Consiglio e la struttura commissariale che a
mezzo dell’Avvocatura dello Stato aveva resistito in giudizio e sostenuto la
legittimità degli atti e dei provvedimenti del Commissario.
“Il TAR
Lazio, - spiega l’avv. Antonio
Cardile (Presidente provinciale del Codacons) con la sentenza di data odierna ha accolto i due ricorsi annullando
tutti gli atti della procedura relativa al depuratore di Lipari la cui
localizzazione era stata voluta ed imposta dal Commissario Delegato avv.
Pelaggi. In particolare il TAR ha accertato che l’avv. Pelaggi non ha i poteri per realizzare il depuratore.
Il TAR, inoltre, ha accolto anche il secondo ricorso in ordine alla proroga
dell’emergenza sino al 31 dicembre 2011 ritenendo la stessa illegittima per
indeterminatezza”
“Il TAR con la sentenza impugnata – precisa l’avv. Paolo Intilisano
che ha firmato e redatto i ricorsi presentati - ha confermato quello che da sempre abbiamo sostenuto in tutte le sedi e
le riunioni istituzionali ovvero che l’avv. Pelaggi non aveva i poteri per
realizzare il depuratore a Lipari. Si tratta di una vittoria importante per i
cittadini di Lipari cui veniva imposto dall’alto e senza alcuna consultazione
un’opera in una località (Canneto Dentro) che gli stessi non ritenevano idonea.
La procedura seguita dal Commissario era, tra l’altro, illegittima sotto
numerosi altri aspetti che non sono stati analizzati dal TAR stante
l’accoglimento del solo primo motivo di ricorso in ordine alla competenza. L’accoglimento
del primo motivo – conclude l’avv. Paolo Intilisano - ha ritenuto superfluo l’esame
degli altri 34 motivi di ricorso con cui si contestavano ulteriori vizi dei provvedimenti adottati dal Commissario.
Il Codacons Messina esprime soddisfazione per la sentenza del TAR Lazio
che costituisce un ulteriore riconoscimento all’attenzione ed all’interesse
dell’associazione nella tutela del patrimonio ambientale e naturalistico della
Provincia di Messina.
Ha preso il via oggi con l'apertura dello stage il XX° trofeo "Città di Lipari - Memorial Nicola Biviano".Sono previsti prima della competizione fissata per sabato 23 e domenica 24 giugno gli stage per agonisti,cadetti-juniores-seniores, esordienti A/B e Pre agonisti. Vi proponiamo due dei video realizzati nel pomeriggio:
Secondo video:
Taormina - la regione riconosce distretto turistico
Taormina – Avrà sede nella cittadina turistica, si occuperà di un bacino
di utenza di 218 mila abitanti ed 11mila 500 posti letto alberghieri. Con
decreto dell’Assessore Regionale per il Turismo n° 27 del 13 giugno 2012 è
stato riconosciuto il Distretto turistico “ANTICHI
MESTIERI, SAPORI E TRADIZIONI POPOLARI DI SICILIA”. E’ stato così premiato
il grande sforzo profuso per la realizzazione di questo obiettivo che ha visto
nelle convenzioni con il Dipartimento di Architettura (Darc) dell’Università degli Studi di Catania,
con il
Dipartimento di Beni Culturali Storico-Archeologici, Socio-Antropologici e Geografici
dell’Università di Palermo e con il Parco Scientifico e Tecnologico della
Sicilia un punto di forza per lo sviluppo dell’azione progettuale. Il
territorio di riferimento del Distretto è molto vasto e comprende ad oggi 23
Comuni sparsi nelle province dell’isola: Campofiorito, Ciminna, Roccapalumba,
Vicari (prov. di Palermo); Favignana e Valderice (prov. di Trapani);
Biancavilla, Grammichele, Ramacca, Aci Catena, Viagrande, S. Pietro Clarenza,
Pedara, Giarre e Licodia Eubea (prov. di Catania); Fiumedinisi, Nizza di
Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci Siculo
(prov. di Messina) e Rosolini (prov. di Siracusa). Il partenariato privato del
Distretto annovera il Touring Catania, Federalberghi Isole Minori della
Sicilia, Associazione albergatori Taormina, Slow Food, la Pro Loco di Sinagra, la
Pro Loco di Viagrande, la Gualtiero Viaggi,
Valle dei Margi, P.S.T. Sicilia, la soc. agr. Agorà, il Consorzio Euroagrumi,
Malvuccio marmi s.r.l. e la Soal
s.n.c.. A questi sta per aggiungersi anche la Fondazione Buttitta.
L’idea del Distretto Turistico nasce dall’individuazione dell’insieme
degli elementi di identità del territorio di riferimento e della gente che vi
abita, che sarà, così, l’elemento di unicità e il carattere distintivo del
territorio nel suo complesso.
Ciò che accomuna i territori del Distretto, infatti, sono i ricchi valori
del patrimonio, prevalentemente rurale, degli “Antichi mestieri, Sapori e
Tradizioni popolari”.
La cucina tradizionale, le attività produttive tradizionali, la storia
sociale della comunità locale, le attività economiche tipiche, le tradizioni
popolari e i valori naturali e culturali sono componenti unificanti della vita
della comunità locale, che divengono un prodotto turistico in sé. Si è pensato che
attraverso la costruzione di tre Club di Prodotto il Distretto possa avere come
caratteristica quella di essere fortemente declinato sugli elementi di identità
locale e sulla componente “esperienzale”
dell’offerta, in maniera tale da formulare una proposta unica e non
riproducibile in altri contesti territoriali. E’ stata prevista, quindi, la
realizzazione di un Club di Prodotto denominato “Itinerari della Tradizione”,
collegato alla realizzazione di eventi e proposte per il turismo culturale
ovviamente in stretta relazione con l'ambiente, con la gastronomia e con varie
tipologie di eventi. Queste proposte verranno valorizzare tramite lo sviluppo
di politiche di integrazione tra musei, attività culturali e di spettacolo. Un
secondo Club di Prodotto denominato “I Sapori della tradizione” che, con
l’azione congiunta degli operatori privati turistici e degli operatori attivi
nel campo della produzione delle specialità agroalimentari ed enogastronomiche,
ha come obiettivo quello di mettere a sistema le varie esperienze territoriali,
integrate anche con azioni di commercializzazione turistica, al fine di
valorizzare proposte gastronomiche e tradizioni popolari della nostra terra. Infine,
un terzo Club di Prodotto denominato “Tra…dizioni alternative”, che punta
sul turismo legato all’escursionismo, prevedendo la realizzazione di percorsi e
la pubblicazione di apposite guide per soddisfare la richiesta di un segmento
di turismo sempre più ricercato anche dalle giovani generazioni, oltre che
dagli stranieri.
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata manifestata dal
Presidente del Distretto, Michelangelo Lo Monaco, secondo il quale “si rileva
fondamentale e prioritaria l’elaborazione di un Marchio Collettivo del Distretto capace di sintetizzare un concetto
di identità forte ed unificatore di tutti gli operatori ed attori locali che
verrà riconosciuto non automaticamente, per il solo fatto di aver aderito al
Distretto, ma sulla base di apposito disciplinare d’uso. Oltre alla funzione
aggregativa e di premialità, il Marchio
Collettivo del Distretto fungerà, quindi, da strumento di comunicazione e
di promozione dell’intera area distrettuale, che, si spera, in seguito, possa
includere anche tanti altri operatori che vogliano condividere questo percorso
di sviluppo del settore turistico. Un doveroso ringraziamento va ai componenti
del Consiglio direttivo, Prof. Marco Romano e dott. Attilio Bruno, per il
prezioso e qualificato apporto tecnico, nonché al dott. Antonino Messina per la
sua collaborazione a supporto del percorso effettuato durante il mio incarico
di Commissario straordinario dell’allora Comune capofila”. Un Distretto,
quindi, in cui le azioni sinergiche al servizio delle comunità mirano a far sì
che la visita del territorio diventi un’occasione per la scoperta della
comunità.
AMBIENTE:REGIONE E MINISTERO SPIEGANO PROCEDURE VIA VAS
Il ministero dell'Ambiente, in collaborazione con l'assessorato al
Territorio della Regione siciliana, nell'ambito del PON "Governance e
azioni di sistema" (GAS) 2007-2013, organizza a Palermo, il 4 luglio,
l'evento di sensibilizzazione :"I processi di valutazione: Valutazione
Ambientale Strategica, Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione di
Incidenza".
L'evento ha come obiettivo principale la crescita della consapevolezza circa l'importanza delle valutazioni ambientali, nell'ambito delle politiche di governo del territorio e di sviluppo socio-economico sostenibile.
Tale obiettivo viene modulato rivolgendosi: - alle autorita' competenti, e ai soggetti con competenze ambientali territoriali di diverso livello; - ai professionisti, agli ordini professionali (architetti, ingegneri, agronomi-forestali, geologi, etc), alle associazioni di professionisti di categoria (Associazione Italiana Scienze Ambientali, Associazione Italiana Naturalisti, Associazione Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio), per indurre la consapevolezza tecnico-scientifica di base; - alle associazioni ambientaliste, per illustrare gli strumenti di supporto ai processi partecipativi e le attivita' di consultazione.
A valle di una brevissima introduzione sulle origini del tema (previsioni specifiche delle direttive europee, sulla normativa nazionale e regionale), si propone che gli interventi affrontino in particolare i seguenti aspetti: - ambito di applicazione di VAS, VIA e VI; - documentazione tecnica di riferimento (Studio di Impatto Ambientale, Rapporto Ambientale, Studio di Incidenza); - Attivita' in essere presso la Regione per la predisposizione di dispositivi e strumenti di supporto alla partecipazione del pubblico e al coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale;
- Meccanismi e strumenti per la partecipazione attiva in diverse realta' regionali.
L'evento sara' rivolto a soggetti competenti in Sicilia in materia di procedure di VAS, VIA e VI, agli assessorati regionali interessati, all'ARTA, a funzionari delle Province e degli Enti Locali, agli ordini professionali, alle universita', alle associazioni di categoria e alle associazioni ambientaliste.
In merito al criterio di selezione dei partecipanti, oltre a considerare l'ordine cronologico di presentazione delle adesioni all'iniziativa, verra' garantita la piu' ampia rappresentativita' dei soggetti interessati.
L'amministrazione regionale si occupera' di individuare i destinatari all'interno degli uffici regionali e nell'ambito di Province e Comuni (in via preferenziale appartenenti ad amministrazioni che abbiano procedure di VAS in corso).
Ulteriori informazioni sul sito dell'Arta o tramite richiesta alla email: senea@artasicilia.it vo/mpf
L'evento ha come obiettivo principale la crescita della consapevolezza circa l'importanza delle valutazioni ambientali, nell'ambito delle politiche di governo del territorio e di sviluppo socio-economico sostenibile.
Tale obiettivo viene modulato rivolgendosi: - alle autorita' competenti, e ai soggetti con competenze ambientali territoriali di diverso livello; - ai professionisti, agli ordini professionali (architetti, ingegneri, agronomi-forestali, geologi, etc), alle associazioni di professionisti di categoria (Associazione Italiana Scienze Ambientali, Associazione Italiana Naturalisti, Associazione Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio), per indurre la consapevolezza tecnico-scientifica di base; - alle associazioni ambientaliste, per illustrare gli strumenti di supporto ai processi partecipativi e le attivita' di consultazione.
A valle di una brevissima introduzione sulle origini del tema (previsioni specifiche delle direttive europee, sulla normativa nazionale e regionale), si propone che gli interventi affrontino in particolare i seguenti aspetti: - ambito di applicazione di VAS, VIA e VI; - documentazione tecnica di riferimento (Studio di Impatto Ambientale, Rapporto Ambientale, Studio di Incidenza); - Attivita' in essere presso la Regione per la predisposizione di dispositivi e strumenti di supporto alla partecipazione del pubblico e al coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale;
- Meccanismi e strumenti per la partecipazione attiva in diverse realta' regionali.
L'evento sara' rivolto a soggetti competenti in Sicilia in materia di procedure di VAS, VIA e VI, agli assessorati regionali interessati, all'ARTA, a funzionari delle Province e degli Enti Locali, agli ordini professionali, alle universita', alle associazioni di categoria e alle associazioni ambientaliste.
In merito al criterio di selezione dei partecipanti, oltre a considerare l'ordine cronologico di presentazione delle adesioni all'iniziativa, verra' garantita la piu' ampia rappresentativita' dei soggetti interessati.
L'amministrazione regionale si occupera' di individuare i destinatari all'interno degli uffici regionali e nell'ambito di Province e Comuni (in via preferenziale appartenenti ad amministrazioni che abbiano procedure di VAS in corso).
Ulteriori informazioni sul sito dell'Arta o tramite richiesta alla email: senea@artasicilia.it vo/mpf
Tennis. Lo Snoopy Club non arresta la sua corsa
Ancora una vittoria
per la formazione tennistica eoliana che
dopo il 4-0 ottenuto sui campi in terra rossa di Milazzo,
riserva analogo
trattamento alla formazione di Capo d’Orlando . In casa la
formazione del
capitano La Rosa ottiene una netta vittoria sotto il sole
cocente di domenica
mattina. I successi sono stati ottenuti in singolare da Emilio
La Rosa,
Fabrizio Finocchiaro e Pino Salpietro. In doppio la collaudata
coppia La
Rosa-Finocchiaro ha sconfitto il duo avversario con l’eloquente
punteggio di
6-1 6-0. Sabato prossimo i campetti da tennis di Via Falcone e
Borsellino
ospiteranno il Bauso di Villafranca Tirrena, formazione ostica
che annovera tra
le sue fila tennisti di categoria superiore. Il 1 Luglio invece
ultima
trasferta in quel di Santa Teresa di Riva contro la formazione
locale nonché testa
di serie del girone.
Continua nel
frattempo a pieno regime l’attivita’ interna del
club: sono in pieno svolgimento sia il torneo di “doppio giallo”
di tennis che
si avvicina spedito alle semifinali e il primo torneo di “ping
pong” che ha
riscosso un ottimo numero di partecipanti. Per gli amanti dello
sport non mancano
le occasioni per un sano divertimento .
COMUNICATO STAMPA Pronto Soccorso Ospedale “Barone Romeo” di Patti mercoledì l’attivazione delle nuove postazioni per l’osservazione breve
Mercoledì 20 giugno, nei locali
del Pronto Soccorso del P.O. “Barone Romeo” di Patti saranno attivate tre nuove
postazioni per l’osservazione breve. «Si tratta di un intervento – sottolinea
il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, il
dott. Francesco Poli – che consentirà non solo di migliorare la risposta
assistenziale all’utenza, ma anche di ridurre il numero dei ricoveri impropri e
rendere più fluidi ed efficaci, quindi, i servizi ospedalieri».
Il Pronto Soccorso, così come
l’intero presidio ospedaliero “Barone Romeo” di Patti, rappresenta un punto di
riferimento importantissimo per un territorio molto vasto che conta circa 50
mila abitanti.
La presenza di un ampio bacino di
utenza è confermata dai numeri che il Pronto Soccorso registra ogni anno. Ecco
alcuni degli ultimi dati: nel 2011, sono stati 24.665 gli utenti che si sono
rivolti alla struttura e ben 94.388 le prestazioni erogate. E in questi primi
mesi del 2012 (fino al 31 maggio) i numeri sono altrettanto importanti: sono
già 8.903, infatti, gli utenti trattati e 54.699 le prestazioni effettuate.
Mancata aggiudicazione Siremar c'è anche un risvolto penale? (L'articolo di Subba sulla Gazzetta del sud di ogg)
Peppuccio Subba (Gazzetta del sud)
La privatizzazione di Siremar S.p.A. è rientrata nel tunnel dell’incertezza.
Come si ricorderà, per l’assegnazione della società di Stato furono presentate, lo scorso anno, due manifestazioni d’interesse da parte di:”Compagnia delle Isole S.p.A.” che ha offerto 69 milioni di euro e da “Società di navigazione Siciliana S.p.A.” che ha offerto 55 milioni di euro.
La procedura, ai fini dell’aggiudicazione della gara, era basata sul prezzo più alto.
Dal raffronto delle offerte è risultata aggiudicataria la “Compagnia delle Isole”, una cordata formata dalla Mediterranea Holding di Navigazione (partecipata della regione Siciliana), che detiene il 60% del capitale sociale, dall’armatore Lauro e da altre società e operatori economici di Messina, Milazzo e Lipari.
Il 20 ottobre 2011 il commissario straordinario della Siremar, Giancarlo D’Andrea, e la “Compagnia delle Isole” hanno sottoscritto il contratto di cessione del compendio aziendale.
Ma l’aggiudicazione e la successiva stipula dell’atto sono state impugnate dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, da Vittorio Morace, presidente della “Società di Navigazione Siciliana”, una cordata formata da “Caronte & Tourist” e “Ustica Lines”.
Il TAR ha accolto il ricorso e, con sentenza del 7 corrente, ha annullato la gara perché ha individuato, nella procedura di assegnazione, un illegittimo aiuto di Stato, in quanto l’offerta della “Compagnia delle isole” era supportata da una fidejussione bancaria, emessa da Unicredit S.p.A., ma garantita, in prima battuta, dalla Regione Siciliana. L’obbligazione regionale ha consentito alla “Compagnia delle Isole” di produrre un’offerta conforme alle prescrizioni contenute nella lettera d’invito e, comunque, superiore al prezzo minimo d’acquisto.
Di contro la società ricorrente ha presentato, a suo tempo, regolare fidejussione per cui ritiene di essere legittimata, all’assegnazione di Siremar, salvo ricorso al Consiglio di Stato da parte di “Compagnia delle Isole S.p.A.”.
L’irregolarità dell’aggiudicazione, sancita dai giudici amministrativi, ha avuto un risvolto penale.
Infatti, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’indagine sull’operazione Siremar e ha ordinato alla Guardia di Finanza di sequestrare documenti e computers di dirigenti e funzionari del dipartimento regionale bilancio, coinvolti nella gara per la privatizzazione della società di Stato.
Pare che la garanzia concessa dalla Regione, per 30 milioni di euro, non sia stata autorizzata da una delibera della giunta regionale o da una disposizione legislativa, votata dall’ARS.
Si vocifera che anche l’assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, interpellato sul rilascio della garanzia, ha dichiarato di non essere a conoscenza sulla procedura adottata.
Ma l’indagine della Magistratura Romana rischia di avere un seguito anche sul rifiuto opposto dalla Sicilia di rilevare, gratuitamente, il pacchetto azionario Siremar così come hanno fatto la Campania (per Caremar), la Sardegna (per Saremar) e la Toscana (per Toremar).
Il comportamento della Regione era stato contestato da alcune parti politiche.
Ma il governatore, Raffaele Lombardo, in risposta ad alcune interrogazioni, aveva precisato che nel 2010 l’assegnazione gratuita della Siremar avrebbe comportato l’accollo di una zavorra di debiti pari a 100 milioni di euro.
La tempesta giudiziaria amministrativa e penale prolungherà i tempi di gestione della Siremar che, da alcuni anni, versa in difficoltà economico – finanziarie.
Infatti, la società con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, del 17 Settembre 2010, è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria e con sentenza n. 381 del 5 Ottobre 2010, emessa dalla sezione fallimentare del Tribunale di Roma, è stata dichiarata in stato di insolvenza.
La corsa ad ostacoli della privatizzazione di Siremar rende incerta l’economia delle 14 piccole isole siciliane, perché, da tempo, registrano continui disservizi marittimi gestiti dalla stessa società.
Le sospensioni e i ritardi di corse, (specie degli aliscafi), divenuti una costante, nonché le “tariffe capestro”, applicate ai non residenti, mettono in forse il turismo, che costituisce la maggiore se non l’unica componente delle economie isolane.
È augurabile che gli organi preposti accelerino tutte le procedure per consentire alla Siremar di passare dalla mano pubblica a quella privata e ridare così tranquillità agli abitanti e agli operatori economici delle piccole isole e ai 500 dipendenti della società.
La privatizzazione di Siremar S.p.A. è rientrata nel tunnel dell’incertezza.
Come si ricorderà, per l’assegnazione della società di Stato furono presentate, lo scorso anno, due manifestazioni d’interesse da parte di:”Compagnia delle Isole S.p.A.” che ha offerto 69 milioni di euro e da “Società di navigazione Siciliana S.p.A.” che ha offerto 55 milioni di euro.
La procedura, ai fini dell’aggiudicazione della gara, era basata sul prezzo più alto.
Dal raffronto delle offerte è risultata aggiudicataria la “Compagnia delle Isole”, una cordata formata dalla Mediterranea Holding di Navigazione (partecipata della regione Siciliana), che detiene il 60% del capitale sociale, dall’armatore Lauro e da altre società e operatori economici di Messina, Milazzo e Lipari.
Il 20 ottobre 2011 il commissario straordinario della Siremar, Giancarlo D’Andrea, e la “Compagnia delle Isole” hanno sottoscritto il contratto di cessione del compendio aziendale.
Ma l’aggiudicazione e la successiva stipula dell’atto sono state impugnate dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, da Vittorio Morace, presidente della “Società di Navigazione Siciliana”, una cordata formata da “Caronte & Tourist” e “Ustica Lines”.
Il TAR ha accolto il ricorso e, con sentenza del 7 corrente, ha annullato la gara perché ha individuato, nella procedura di assegnazione, un illegittimo aiuto di Stato, in quanto l’offerta della “Compagnia delle isole” era supportata da una fidejussione bancaria, emessa da Unicredit S.p.A., ma garantita, in prima battuta, dalla Regione Siciliana. L’obbligazione regionale ha consentito alla “Compagnia delle Isole” di produrre un’offerta conforme alle prescrizioni contenute nella lettera d’invito e, comunque, superiore al prezzo minimo d’acquisto.
Di contro la società ricorrente ha presentato, a suo tempo, regolare fidejussione per cui ritiene di essere legittimata, all’assegnazione di Siremar, salvo ricorso al Consiglio di Stato da parte di “Compagnia delle Isole S.p.A.”.
L’irregolarità dell’aggiudicazione, sancita dai giudici amministrativi, ha avuto un risvolto penale.
Infatti, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’indagine sull’operazione Siremar e ha ordinato alla Guardia di Finanza di sequestrare documenti e computers di dirigenti e funzionari del dipartimento regionale bilancio, coinvolti nella gara per la privatizzazione della società di Stato.
Pare che la garanzia concessa dalla Regione, per 30 milioni di euro, non sia stata autorizzata da una delibera della giunta regionale o da una disposizione legislativa, votata dall’ARS.
Si vocifera che anche l’assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, interpellato sul rilascio della garanzia, ha dichiarato di non essere a conoscenza sulla procedura adottata.
Ma l’indagine della Magistratura Romana rischia di avere un seguito anche sul rifiuto opposto dalla Sicilia di rilevare, gratuitamente, il pacchetto azionario Siremar così come hanno fatto la Campania (per Caremar), la Sardegna (per Saremar) e la Toscana (per Toremar).
Il comportamento della Regione era stato contestato da alcune parti politiche.
Ma il governatore, Raffaele Lombardo, in risposta ad alcune interrogazioni, aveva precisato che nel 2010 l’assegnazione gratuita della Siremar avrebbe comportato l’accollo di una zavorra di debiti pari a 100 milioni di euro.
La tempesta giudiziaria amministrativa e penale prolungherà i tempi di gestione della Siremar che, da alcuni anni, versa in difficoltà economico – finanziarie.
Infatti, la società con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, del 17 Settembre 2010, è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria e con sentenza n. 381 del 5 Ottobre 2010, emessa dalla sezione fallimentare del Tribunale di Roma, è stata dichiarata in stato di insolvenza.
La corsa ad ostacoli della privatizzazione di Siremar rende incerta l’economia delle 14 piccole isole siciliane, perché, da tempo, registrano continui disservizi marittimi gestiti dalla stessa società.
Le sospensioni e i ritardi di corse, (specie degli aliscafi), divenuti una costante, nonché le “tariffe capestro”, applicate ai non residenti, mettono in forse il turismo, che costituisce la maggiore se non l’unica componente delle economie isolane.
È augurabile che gli organi preposti accelerino tutte le procedure per consentire alla Siremar di passare dalla mano pubblica a quella privata e ridare così tranquillità agli abitanti e agli operatori economici delle piccole isole e ai 500 dipendenti della società.
Comitato Porto Salvo: Franco Giunta riconfermato presidente
Franco Giunta è stato riconfermato presidente del Comitato che cura i
festeggiamenti in onore di Maria SS. di Portosalvo.
Cassiere è Bartolo Basile. Il consiglio è composto da Ermelinda Biviano, Rita La Macchia, Nino Mirabito, Graziella Profilio e Concetta Ziino.
La festa, che ha il culmine con la caratteristica processione a mare, si svolgerà il 20, 21 e 22 luglio. L'organizzazione, visti i sacrifici economici che si dovranno sopportare per i festeggiamenti, fa appello alla cittadinanza, ai commercianti e alle imprese locali per una "mano d'aiuto" dal punto di vista economico.
Cassiere è Bartolo Basile. Il consiglio è composto da Ermelinda Biviano, Rita La Macchia, Nino Mirabito, Graziella Profilio e Concetta Ziino.
La festa, che ha il culmine con la caratteristica processione a mare, si svolgerà il 20, 21 e 22 luglio. L'organizzazione, visti i sacrifici economici che si dovranno sopportare per i festeggiamenti, fa appello alla cittadinanza, ai commercianti e alle imprese locali per una "mano d'aiuto" dal punto di vista economico.
Vendesi 33 giri vari (cantautori italiani, grandi artisti stranieri, canzoni per bambini, compilation) Anni 70- 80- 90. In ottime condizioni.
Vendesi anche dischi mix (musica disco e varia), 45 giri originali e versione juke-box (cantanti diversi per facciata) . Anche questi risalenti agli anni 70/80/90 e in ottime condizioni
Contattateci ore 13-14 e 30 /19,00 -20,30 al 339.57.98.235
Vendesi anche dischi mix (musica disco e varia), 45 giri originali e versione juke-box (cantanti diversi per facciata) . Anche questi risalenti agli anni 70/80/90 e in ottime condizioni
Contattateci ore 13-14 e 30 /19,00 -20,30 al 339.57.98.235
Accadde un anno fa
Vi riproponiamo un articolo da noi pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno Torna dopo trent'anni la festa di S. Calogero a Pianoconte
Si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, nel sito omonimo, la processione di S.Calogero.
Una processione che torna dopo oltre un trentennio grazie ad alcuni giovani di Pianoconte e con la collaborazione della Chiesa, in primis Don Bruno Maiorana e della banda Città di Lipari e di altri cittadini.
L'ultima volta che si era svolta la processione è stato ai tempi di Padre Giuseppe Reguzzoni (Padre Peppe) e del patron-organizzatore della festa Domenico Cincotta (foto a destra).
Cincotta, che visibilmente emozionato, era presente quest'oggi
Alla processione era presente anche una troupe di una televisione americana che sta realizzando un servizio sulle isole Eolie e che ha voluto riprendere questo evento.
Via libera ai distretti turistici. Aldo Natoli "il comune si doti di un piano di sviluppo turistico"
(Aldo Natoli) Con la consegna dell’Assessore al Turismo, Daniele Tranchida, ai responsabili dei 16 Distretti Turistici territoriali e dei 7 distretti tematici dei decreti di riconoscimento, in attuazione alla legge 10 del 2005, i Distretti Turistici sono diventati per il turismo siciliano una realtà.
Con tale atto si è quindi dato avvio alla programmazione turistica dei territori per un percorso articolato che è stata da tempo auspicata, anche se non sempre condivisa. Adesso occorre che i soggetti pubblici e privati portino avanti le proprie scelte programmatiche del territorio per consolidare i flussi turistici tradizionali ed incrementare quelli nuovi, tenuto conto che verranno finanziati soltanto i progetti esecutivi, così come ha sottolineato il Direttore del Dipartimento del Turismo, Marco Salerno. E’ quindi tempo che il nostro Comune si doti di un “Piano di sviluppo turistico” come spesso segnalato dal sottoscritto, per canalizzare in modo univoco gli interventi idonei per sviluppare il settore del turismo, tenuto conto che il Distretto riguarda le isole Minori della Sicilia e quindi bisognerà confrontarsi con realtà che sembrano similari perché isole, ma che invece sono molte diverse.
Con tale atto si è quindi dato avvio alla programmazione turistica dei territori per un percorso articolato che è stata da tempo auspicata, anche se non sempre condivisa. Adesso occorre che i soggetti pubblici e privati portino avanti le proprie scelte programmatiche del territorio per consolidare i flussi turistici tradizionali ed incrementare quelli nuovi, tenuto conto che verranno finanziati soltanto i progetti esecutivi, così come ha sottolineato il Direttore del Dipartimento del Turismo, Marco Salerno. E’ quindi tempo che il nostro Comune si doti di un “Piano di sviluppo turistico” come spesso segnalato dal sottoscritto, per canalizzare in modo univoco gli interventi idonei per sviluppare il settore del turismo, tenuto conto che il Distretto riguarda le isole Minori della Sicilia e quindi bisognerà confrontarsi con realtà che sembrano similari perché isole, ma che invece sono molte diverse.
Auguri a.....
Gli auguri di oggi sono per Jessica Sarpi e Jessica Di Giuseppe
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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domenica 17 giugno 2012
Il PUNTO: "Quale Porto per Lipari?"
Prende via oggi una nuova rubrica:
· IL PUNTO
In questa rubrica saranno trattati svariati argomenti e, in genere, d'interesse collettivo. L'argomento di oggi è : Quale Porto per Lipari?
Da
settimane, dopo l’approvazione della delibera della Giunta Bruno n. 25 del 06
aprile 2012 non si fa altro che parlare di Porto e portualità. Ma di quale
porto stiamo parlando?
Per
la gran parte degli Eoliani che non vivono a diretto contatto con le realtà del
diportismo nautico di Marina Lunga o Marina Corta o con Pignataro, il Porto,
quello che la P maiuscola, quello che utilizziamo quotidianamente per partire
ed arrivare, è il Porto di Sottomonastero.
Per
decenni, quando le richieste erano quelle di concentrare a Sottomonastero tutti
gli arrivi e tutte le partenze (vedasi spostamento aliscafi da Marina Corta),
le discussioni erano incentrare sulla necessità fondamentale ed unica di dotare
la nostra struttura portuale principale di una serie di infrastrutture in grado
di garantire l’ormeggio protetto di navi ed aliscafi per buona parte dell’anno.
Per
anni abbiamo parlato di “sistemare” Sottomonastero, innanzi tutto per
consentire alle centinaia e centinaia di eoliani che viaggiano ogni giorno la
certezza della partenza ed ancor più la sicurezza di poter rientrare a casa;
altro punto in discussione era quella di creare quella destagionalizzazione che
doveva consentirci di ospitare congressi ed iniziative turistiche diverse in
grado di farci lavorare ad ottobre, forse novembre, a marzo, aprile e maggio,
senza dover annullare decine e decine di corse di aliscafi o di navi per la
sospensione delle corsa in conseguenza della impraticabilità del Porto di
Sottomonastero. Queste discussioni, dopo venti anni, non sono state superate,
sono ancora oggi per tutti gli eoliani l’argomento di discussione ogni giorno
alla partenza ed all’arrivo.
La
messa in sicurezza (avviata dall’amministrazione Giacomantonio e gestita dal
commissario Bruno), il Piano regolatore del Porto, (ancora una volta avviato
dall’amministrazione Giacomantonio ed insabbiato, nel 2006, dal sindaco Bruno),
dovevano principalmente garantire alla nostra comunità l’operatività di
Sottomonastero.
Nell’ultimo
decennio, tuttavia, ci siamo trovati in questa situazione:
-
l’amministrazione
ha spostato, senza alcuna seria programmazione dell’area di sottomonastero, gli
aliscafi adattando alla meglio un pontile già vecchio nel 2000 ed inadeguato
che, ad ogni piccola mareggiata, diventa inagibile, anche nei mesi di aprile e
maggio;
-
il
progetto per la messa in sicurezza è stato di volta in volta modificato perché
qualcuno ha pensato di doverlo adattare ad altre progettazioni, tuttavia, prima
l’opposizione di gran parte degli esperti di portualità, poi la scoperta archeologica
del Porto Romano ed infine la bocciatura del primo progetto della Lipari Porto
S.p.A., hanno rinviato alle calende greche questo fondamentale tassello della
riorganizzazione di Sottomonastero;
-
Nel
recente progetto di cui alla famigerata presa d’atto, la stessa Lipari Porti
S.p.A., e anche l’amministrazione Bruno, hanno totalmente abbandonato il Porto
di Sottomonastero, dimenticando lo scopo fondamentale per la quale la società
mista è stata costituita: risolvere il problema del traffico passeggeri. Non
credo proprio che oltre un milioni di passeggeri potrà transitare dai
progettati porti turistici.
Cosa
fare, oggi, per Sottomonastero e per dare agli eoliani il proprio porto, la
porta di casa?
Riteniamo
che l’amministrazione debba muoversi rapidamente per recuperare il progetto
della messa in sicurezza, rimodulandolo
in modo da collocare i cassoni cellulari già realizzati (ad affondati dietro
Marina Corta), nel sito individuato a suo tempo dall’architetto Valle e da
buona parte dei comandanti degli aliscafi, comandanti dell’Ufficio
circondariale Marittimo, ex piloti, piloti, associazioni ed operatori della
portualità, al posto dell’attuale Pontile degli aliscafi;
fare,
unitamente all’Ufficio Circondariale Marittimo ed al Genio Civile OO.MM., una
puntuale ricognizione dell’intero porto per verificare lo stato dei luoghi e
individuare gli interventi di fare per rendere operativo tutto il porto e solo una
parte dello stesso;
Ulteriore
passo da intraprendere, rapidamente, è quello di riesumare dai cassetti dove è
insabbiato il Piano Regolatore dei Porti e puntare alla riorganizzazione
dell’intero Porto di Sottomonastero prevedendo:
a) L’allungamento di Punta Scaliddi come
previsto nella bozza del Piano regolatore dei Porti;
b) La sistemazione della zona a nord del
Pontile degli Aliscafi per realizzare una adeguata stazione marittima degna di
questo nome e non due prefabbricati. Una stazione che preveda bagni, sale di
attesa, deposito bagagli, orari di partenza e di arrivo in più lingue su
pannelli che si riescano a leggere e non su fogli plastificati. Un ufficio
informazioni in grado di dare ai nostri visitatori il benvenuto alle Isole
Eolie.
Riteniamo
che queste siano le priorità da seguire per dare risposte concrete agli eoliani,
a tutti gli eoliani e non soltanto quelli che abitano a Lipari ma alle
centinaia di donne, uomini, giovani, studenti, pendolari che raggiungono Lipari
dalle altre isole e dalla Sicilia.
Imu, domani scade il termine per pagare la prima rata
blogsicilia.it
Il giorno è arrivato: domani scade il termine per pagare la prima rata dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici ripristinando la tassazione sulla prima casa. Diciassette milioni e mezzo d’italiani sono chiamati a versare l’acconto della prima rata che dovrebbe portare in cassa allo Stato - l’Imu viene riscossa dai comuni ma “girata” allo Stato per risanare i conti del Paese Italia – circa 10 miliardi di euro per questa prima tranche: 3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni. In tutto, al saldo delle varie parcellizzazioni (due o tre a seconda che si tratti di seconda o di prima casa) l’Imu dovrebbe garantire un gettito complessivo di 21 miliardi di euro di cui 9 direttamente nelle casse dello Stato.
Il rischio evasione però è alto: secondo Unimprese il 40% dei proprietari di casa potrebbe decidere di non pagare - mentre al Nord oggi su iniziativa della Lega è partito il No Imu day – preferendo attendere le sanzioni visto che la prima rata è calcolata senza che i comuni abbiano effettivamente fissato l’aliquota che rischia di essere altissima per quegli enti locali dai conti in rosso e decisamente leggere per quelli che invece mantengono i conti a posto o addirittura floridi. Il paradosso è che a garantire il maggiore versamento del gettito tributario dell’Imu allo Stato saranno i comuni più poveri e non quelli più ricchi con un evidente disequilibrio sociale nella partecipazione al risanamento dello stato.
Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre. Chi sgarra va incontro a multe salate: le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista possono arrivare al 30% dell’importo.
Il caso Sicilia: per i contribuenti siciliani è tempo di scadenze come per tutti gli altri cittadini italiani, ma sull’applicazione dell’Imu anche nella nostra regione a statuto speciale pende un ricorso alla corte costituzionale. Il tema più generale è quello dell’autonomia finanziaria della Regione siciliana che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao rimarca con queste parole: “La disciplina delle imposte locali deve essere negoziata con la Regione perchè non può essere decisa unilateralmente dal Governo nazionale, altrimenti è incostituzionale”. Il rischio è dunque che mancando la contrattazione con il governo siciliano sull’applicazione dell’Imu, l’imposta sia di fatto non valida. Ma l’assessore Armao non invita all’evasione. Anzi: “Non posso dire, oggi, ai siciliani di non pagare l’Imu perchè ancora non c’è una pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto ‘Salva Italia’, ma sulla base della precedente sentenza della Corte si può pensare che, così come è, non è dovuto.
Il giorno è arrivato: domani scade il termine per pagare la prima rata dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici ripristinando la tassazione sulla prima casa. Diciassette milioni e mezzo d’italiani sono chiamati a versare l’acconto della prima rata che dovrebbe portare in cassa allo Stato - l’Imu viene riscossa dai comuni ma “girata” allo Stato per risanare i conti del Paese Italia – circa 10 miliardi di euro per questa prima tranche: 3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni. In tutto, al saldo delle varie parcellizzazioni (due o tre a seconda che si tratti di seconda o di prima casa) l’Imu dovrebbe garantire un gettito complessivo di 21 miliardi di euro di cui 9 direttamente nelle casse dello Stato.
Il rischio evasione però è alto: secondo Unimprese il 40% dei proprietari di casa potrebbe decidere di non pagare - mentre al Nord oggi su iniziativa della Lega è partito il No Imu day – preferendo attendere le sanzioni visto che la prima rata è calcolata senza che i comuni abbiano effettivamente fissato l’aliquota che rischia di essere altissima per quegli enti locali dai conti in rosso e decisamente leggere per quelli che invece mantengono i conti a posto o addirittura floridi. Il paradosso è che a garantire il maggiore versamento del gettito tributario dell’Imu allo Stato saranno i comuni più poveri e non quelli più ricchi con un evidente disequilibrio sociale nella partecipazione al risanamento dello stato.
Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre. Chi sgarra va incontro a multe salate: le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista possono arrivare al 30% dell’importo.
Il caso Sicilia: per i contribuenti siciliani è tempo di scadenze come per tutti gli altri cittadini italiani, ma sull’applicazione dell’Imu anche nella nostra regione a statuto speciale pende un ricorso alla corte costituzionale. Il tema più generale è quello dell’autonomia finanziaria della Regione siciliana che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao rimarca con queste parole: “La disciplina delle imposte locali deve essere negoziata con la Regione perchè non può essere decisa unilateralmente dal Governo nazionale, altrimenti è incostituzionale”. Il rischio è dunque che mancando la contrattazione con il governo siciliano sull’applicazione dell’Imu, l’imposta sia di fatto non valida. Ma l’assessore Armao non invita all’evasione. Anzi: “Non posso dire, oggi, ai siciliani di non pagare l’Imu perchè ancora non c’è una pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto ‘Salva Italia’, ma sulla base della precedente sentenza della Corte si può pensare che, così come è, non è dovuto.
Pavone, i collaboratori volontari, l'IMU e la patrimoniale
Caro Direttore,
Leggo
con enorme piacere tramite il vostro giornale on-line che a Lipari ci
sono tantissimi esperti con competenze molto elevate pronte a mettersi a
disposizione a titolo gratuito e suggerire una linea comune
d’interventi utili per far uscire la nostra economia eoliana da questa
crisi mondiale che da qualche anno sta colpendo tutti noi. A Settembre,
dopo la pausa estiva, il Sindaco dott. Marco Giorgianni non dovrebbe
avere problemi di scelta per ampliare la sua cerchia di collaboratori.
Mi permetto di dire questo, perché il dott. Giorgianni, ha dichiarato
ampia disponibilità verso chi vuole lavorare per il bene della nostra
Comunità alle vostre emittenti. Nella qualità di cittadino eoliano,
vorrei suggerire a ch i avrà questo delicato compito che:
Come
ebbi a dire un paio di giorni fa, bisogna spingere con tutti gli
strumenti legali esistenti verso una vera riforma fiscale a livello
Nazionale, Regionale, Provinciale, locale, perché volano per ridare
potere d’acquisto ai cittadini e alla crescita produttiva.
Istituire
commissioni di esperti in materie fiscali, in materie di lavoro,
sarebbe un primo passo di cambiamento in positivo per la nostra
comunità. Io credo, sulla base della mia lunga esperienza sindacale che:
” Se i cittadini hanno più soldi spendono di più, se spendono di più,
c’è bisogno di maggiore produzione e se c’è maggiore produzione ci sono
più posti di lavoro e più crescita”. Sicuramente, viene spontaneo
domandare: dove prelevare i soldi? Risposta: da chi ce li ha. Deve
pagare chi i soldi ce li hanno, non chi non ce li ha. L’operaio,
l’impiegato, il pensionato ormai non li ha più. In Italia i soldi ci
sono”. “Basta fare un esempio semplice: togliamo l’Imu dalla prima
abitazione, aumentiamola di due o tre volte sulle abitazioni non civili
che hanno un certo valore e quadruplichiamola sulle seconde abitazioni. I
soldi ci sono e sono anche più di quelli che servirebbero. E’ arrivato
il momento di introdurre una vera patrimoniale”. Cordialmente.
Prof.
Bartolo Pavone
Sicilia: 20.000 precari da assumere
A partire dal primo gennaio del 2013 20mila lavoratori a termine potrebbero rimanere disoccupati. Si tratta degli impiegati pubblici siciliani.
Unica speranza l’assunzione, che nei fatti il Parlamento isolano ha
tentato di far passare. Peccato che le modalità siano illecite, siccome
eluderebbero il concorso pubblico, obbligatorio per tutte le posizioni
statali. È stato il commissario dello Stato Carmelo Aronica a fermare,
con una impugnativa lunga quasi quaranta pagine, il provvedimento che
non era rispettoso né delle norme di finanza pubblica né del merito
Il Parlamento regionale ora prova a rimediare con una “legge voto” ad hoc, ma a questo punto è davvero dura: per i precari, infatti, se il Parlamento nazionale non approva la legge proposta da Palazzo dei Normanni, non vi è più possibilità di proroga in applicazione di norme nazionali contenute nelle leggi 102/2009 e 122/2010. Due i vincoli che condizionano il futuro dei precari siciliani: il termine improrogabile per cui la stabilizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2012 e il divieto agli enti locali in cui l’incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo.
La legge voto approvata dall’Assemblea siciliana cerca di uscire dall’empasse proponendo al Parlamento nazionale una modifica alla normativa prevedendo “la proroga per il prossimo triennio, dal 2012 al 2014, della normativa nazionale” e il superamento dei vincoli di finanza pubblica dettati dal cosiddetto patto di stabilità. In questa condizione si trova, secondo quanto ha riferito in aula, il 70% dei comuni siciliani che ha sforato la spesa per il personale del 50%.
Dal canto loro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per il 4 luglio una manifestazione a Palermo, non accontentandosi della proroga al 2015. “Noi – spiega Enzo Abbinati, della segreteria regionale della Funzione pubblica della Cgil – riteniamo che l’approvazione della legge voto sia un primo e non sufficiente passaggio. La Regione si deve impegnare sino in fondo soprattutto sul fronte della spesa: storicizzare i flussi sostenuti finora e garantire ai comuni che in futuro sarà possibile pagare i dipendenti”.
Questione assai complicata, quindi: da un lato le disastrate finanze siciliani cui 20.000 assunzioni costerebbero veramente care, dall’altro l’esigenza dei lavoratori di avere un posto garantito.
Il Parlamento regionale ora prova a rimediare con una “legge voto” ad hoc, ma a questo punto è davvero dura: per i precari, infatti, se il Parlamento nazionale non approva la legge proposta da Palazzo dei Normanni, non vi è più possibilità di proroga in applicazione di norme nazionali contenute nelle leggi 102/2009 e 122/2010. Due i vincoli che condizionano il futuro dei precari siciliani: il termine improrogabile per cui la stabilizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2012 e il divieto agli enti locali in cui l’incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo.
La legge voto approvata dall’Assemblea siciliana cerca di uscire dall’empasse proponendo al Parlamento nazionale una modifica alla normativa prevedendo “la proroga per il prossimo triennio, dal 2012 al 2014, della normativa nazionale” e il superamento dei vincoli di finanza pubblica dettati dal cosiddetto patto di stabilità. In questa condizione si trova, secondo quanto ha riferito in aula, il 70% dei comuni siciliani che ha sforato la spesa per il personale del 50%.
Dal canto loro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per il 4 luglio una manifestazione a Palermo, non accontentandosi della proroga al 2015. “Noi – spiega Enzo Abbinati, della segreteria regionale della Funzione pubblica della Cgil – riteniamo che l’approvazione della legge voto sia un primo e non sufficiente passaggio. La Regione si deve impegnare sino in fondo soprattutto sul fronte della spesa: storicizzare i flussi sostenuti finora e garantire ai comuni che in futuro sarà possibile pagare i dipendenti”.
Questione assai complicata, quindi: da un lato le disastrate finanze siciliani cui 20.000 assunzioni costerebbero veramente care, dall’altro l’esigenza dei lavoratori di avere un posto garantito.
Judo: Fervono i preparativi per la 20° edizione del "Città di Lipari"
(Adalgisa Ferlazzo) La nostra associazione sportiva
organizza dal 18 al 24 giugno l’ evento eoliano di judo denominato
“Città di Lipari. Alla manifestazione di judo eoliana sono state
invitate molte rappresentative straniere, oltre ai Club nazionali e le
rappresentative dei Gruppi Sportivi Militari Italiani che già da
diversi anni partecipano sia allo stage che al torneo.
La settimana eoliana di judo, alla 20° edizione vede sempre una grande partecipazione infatti negli anni è cresciuta da tutti i punti di vista, questa è una manifestazione che piace e che negli anni ha allargato la cerchia delle persone che partecipano alla stessa anche perché si abbinano lo sport ed il turismo.
Il torneo di judo infatti fa si che le Eolie vengano proiettate anche dal punto di vista turistico verso persone che sono possibilmente fuori dal giro del “ turismo abituale “ e pertanto porta sempre altra gente a Lipari in occasione del Torneo e che tornano poi da turisti.
Il Torneo Città di Lipari è anche occasione di socializzazione e conoscenza tra gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero è quindi un ampliamento da tutti i punti di vista della conoscenza delle nostre isole; ci teniamo sempre a far visitare le Eolie ai gruppi sportivi invitati facendoci anche fornire del materiale dall’ Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo locale ed anche la visita al nostro museo suscita loro molto interesse e legano quindi l’evento sportivo al piacere della vacanza e conoscenza di luoghi nuovi portando quindi a casa , ai loro conoscenti l’esperienza eoliana.
Tra atleti, tecnici, ufficiali di gara ed accompagnatori, orientativamente circa 800, circolano nelle nostre isole nella settimana dedicata al judo e noi facciamo tutto il possibile per rendere piacevole il soggiorno alle Eolie organizzando gite in tutte le isole e pasti in locali tipici per far gustare le delizie della nostra tradizione.
Tutta la cittadinanza eoliana è invitata ad assistere all’evento sportivo di judo per dare anche supporto ai nostri atleti!
La settimana eoliana di judo, alla 20° edizione vede sempre una grande partecipazione infatti negli anni è cresciuta da tutti i punti di vista, questa è una manifestazione che piace e che negli anni ha allargato la cerchia delle persone che partecipano alla stessa anche perché si abbinano lo sport ed il turismo.
Il torneo di judo infatti fa si che le Eolie vengano proiettate anche dal punto di vista turistico verso persone che sono possibilmente fuori dal giro del “ turismo abituale “ e pertanto porta sempre altra gente a Lipari in occasione del Torneo e che tornano poi da turisti.
Il Torneo Città di Lipari è anche occasione di socializzazione e conoscenza tra gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero è quindi un ampliamento da tutti i punti di vista della conoscenza delle nostre isole; ci teniamo sempre a far visitare le Eolie ai gruppi sportivi invitati facendoci anche fornire del materiale dall’ Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo locale ed anche la visita al nostro museo suscita loro molto interesse e legano quindi l’evento sportivo al piacere della vacanza e conoscenza di luoghi nuovi portando quindi a casa , ai loro conoscenti l’esperienza eoliana.
Tra atleti, tecnici, ufficiali di gara ed accompagnatori, orientativamente circa 800, circolano nelle nostre isole nella settimana dedicata al judo e noi facciamo tutto il possibile per rendere piacevole il soggiorno alle Eolie organizzando gite in tutte le isole e pasti in locali tipici per far gustare le delizie della nostra tradizione.
Tutta la cittadinanza eoliana è invitata ad assistere all’evento sportivo di judo per dare anche supporto ai nostri atleti!
Marina Corta ore 10 circa: E' invasione ! Occorre civiltà nel rispettare le regole e "pugno duro" per farle rispettare !
Pubblichiamo alcune foto che ci sono state inviate e scattate oggi intorno alle 10 a Marina Corta (Lipari). Nonostante le limitazioni e l'isola pedonale vi erano 11 taxi, 16 auto e motorini di vario tipo.
E la chiara dimostrazione di come in quest'isola senza la presenza dei vigili urbani nei vari punti d'accesso ognuno fa quello che vuole.
Ma i vigili, anche per il loro numero alquanto esiguo, non possono certo essere dappertutto. Se si presidiano alcune zone non se ne possono presidiare altre. A meno che non abbiano acquisito il dono dell'ubiquità.
Chiara dimostrazione, di come la presenza dei vigili agisca da deterrente, l'estrema tranquillità che oggi regnava sul Corso V.E. (almeno sino ad ora) con i tre vigili in servizio impegnati alla transenna della Carnevale (Padre Pio) e all'ingresso del Corso (pescheria Lo Re / negozio Carbonaro). Ma se devono presidiare quelle zone non possono essere altrove.
Purtroppo lo ribadiamo questo è un paese non abituato alle regole e che approfitta subito delle situazioni. Come ribadito più volte i vigili, per il loro numero esiguo e per altri impegni d'istituto, non possono essere sempre in ogni luogo. E ancora non sono scattati i controlli a Canneto.
La soluzione ne siamo sempre più convinti sono le telecamere. Con queste si individuano i trasgressori e si multano. Purtroppo, spiace dirlo, stando così le cose "oltre alla carota bisogna cominciare ad usare il bastone".
P.s. Forti lamentele arrivano dai tassisti per il numero limitato di posti in piazza Marina Corta specie quando, come oggi, sono in arrivo le navi da crociera.
E la chiara dimostrazione di come in quest'isola senza la presenza dei vigili urbani nei vari punti d'accesso ognuno fa quello che vuole.
Ma i vigili, anche per il loro numero alquanto esiguo, non possono certo essere dappertutto. Se si presidiano alcune zone non se ne possono presidiare altre. A meno che non abbiano acquisito il dono dell'ubiquità.
Chiara dimostrazione, di come la presenza dei vigili agisca da deterrente, l'estrema tranquillità che oggi regnava sul Corso V.E. (almeno sino ad ora) con i tre vigili in servizio impegnati alla transenna della Carnevale (Padre Pio) e all'ingresso del Corso (pescheria Lo Re / negozio Carbonaro). Ma se devono presidiare quelle zone non possono essere altrove.
Purtroppo lo ribadiamo questo è un paese non abituato alle regole e che approfitta subito delle situazioni. Come ribadito più volte i vigili, per il loro numero esiguo e per altri impegni d'istituto, non possono essere sempre in ogni luogo. E ancora non sono scattati i controlli a Canneto.
La soluzione ne siamo sempre più convinti sono le telecamere. Con queste si individuano i trasgressori e si multano. Purtroppo, spiace dirlo, stando così le cose "oltre alla carota bisogna cominciare ad usare il bastone".
P.s. Forti lamentele arrivano dai tassisti per il numero limitato di posti in piazza Marina Corta specie quando, come oggi, sono in arrivo le navi da crociera.
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