COMUNICATO STAMPA
18/06/2012
Lipari, depuratore a Canneto Dentro:
Il TAR Lazio accoglie il ricorso proposto per 369 cittadini di Lipari dall’avv. Paolo Intilisano
Il Commissario non aveva e non ha i poteri per realizzare il depuratore
Dichiarata illegittima anche la proroga dell’emergenza
Il TAR Lazio con
la sentenza n. 5608/2012 depositata in data odierna ha accolto i due
ricorsi proposti da 369 cittadini di
Lipari rappresentati in giudizio dall’avv. Paolo Intilisano contro il Commissario Delegato. Il TAR ha
anche condannato alle spese la
Presidenza del Consiglio e la struttura commissariale che a
mezzo dell’Avvocatura dello Stato aveva resistito in giudizio e sostenuto la
legittimità degli atti e dei provvedimenti del Commissario.
“Il TAR
Lazio, - spiega l’avv. Antonio
Cardile (Presidente provinciale del Codacons) con la sentenza di data odierna ha accolto i due ricorsi annullando
tutti gli atti della procedura relativa al depuratore di Lipari la cui
localizzazione era stata voluta ed imposta dal Commissario Delegato avv.
Pelaggi. In particolare il TAR ha accertato che l’avv. Pelaggi non ha i poteri per realizzare il depuratore.
Il TAR, inoltre, ha accolto anche il secondo ricorso in ordine alla proroga
dell’emergenza sino al 31 dicembre 2011 ritenendo la stessa illegittima per
indeterminatezza”
“Il TAR con la sentenza impugnata – precisa l’avv. Paolo Intilisano
che ha firmato e redatto i ricorsi presentati - ha confermato quello che da sempre abbiamo sostenuto in tutte le sedi e
le riunioni istituzionali ovvero che l’avv. Pelaggi non aveva i poteri per
realizzare il depuratore a Lipari. Si tratta di una vittoria importante per i
cittadini di Lipari cui veniva imposto dall’alto e senza alcuna consultazione
un’opera in una località (Canneto Dentro) che gli stessi non ritenevano idonea.
La procedura seguita dal Commissario era, tra l’altro, illegittima sotto
numerosi altri aspetti che non sono stati analizzati dal TAR stante
l’accoglimento del solo primo motivo di ricorso in ordine alla competenza. L’accoglimento
del primo motivo – conclude l’avv. Paolo Intilisano - ha ritenuto superfluo l’esame
degli altri 34 motivi di ricorso con cui si contestavano ulteriori vizi dei provvedimenti adottati dal Commissario.
Il Codacons Messina esprime soddisfazione per la sentenza del TAR Lazio
che costituisce un ulteriore riconoscimento all’attenzione ed all’interesse
dell’associazione nella tutela del patrimonio ambientale e naturalistico della
Provincia di Messina.
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