Marina Lunga come Kabul? di Danilo Conti
Come ogni anno
Marina Lunga di Lipari in occasione della "Festa della Madonna di Porto Salvo", diventa scenario
del più violento "stupro" turistico delle Isole Eolie.
Le
spiagge si trasformano in latrine a cielo aperto, l'acqua di mare e
la baia vengono utilizzate per farsi la doccia, il bidet, per lavare
i piatti con lo "Svelto".
Si cucina su bisuoli di
pietra della passeggiata che vengono macchiati a morte.
Talvolta,
quando non orinano in spiaggia, preferiscono andare per vicoli e
nelle degradate strade laterali del Lungo Mare (altro scenario
raccapricciante per l'immondizia ed i motorini abbandonati che
s'incontrano ormai da anni).
Mi figlia con le infradito, è
finita in una di queste pozzanghere ed è forse ciò che più mi ha
spinto a scrivere questa mia.
Dall'agenzia
aliscafi al distributore di benzina Agip, sembra di entrare nella
Kasbah di Marrakech, passando per Chinatown arrivando nel peggiore
Bronx.
Risse, immondizia, bivacco a cielo aperto accolgono i
turisti che scendono dai super Yacht che ogni operatore vorrebbe
avere per clienti e che sempre meno, a ragione, frequentano
l'arcipelago.
Per arrivare in centro storico, i turisti, devo
scavalcare gli espositori sdraiati a terra che tentano di dormire qualche ora al riparo dal sole
Il risultato: il
giorno dopo i porti sono vuoti!
Ma i nostri assessori e chi ci
rappresenta, sono orgogliosi di questo orrore che si ripete ogni
"santo" anno?
Si sono mai fatti la
domanda: dove vanno a defecare e orinare i personaggi folcloristici
che popolano le bancarelle?
E' legale far dormire la gente per
strada, organizzare una "festa" ,che a breve sfregerà
anche Canneto, solo per incassare il contributo del suolo pubblico
senza creare i servizi?
Vediamo gli ambulanti vendere in barba
a qualunque norma igienica e fiscale. Soldi che volano via davanti a noi che facciamo il sacrificio tutto l'anno di vivere su questo
scoglio, pagare le tasse ed i servizi tra i più alti d'Italia.
Io
non posso sostare presso la mia attività perchè vengo multato dai
"Chips di Lipari" che con fare sempre molto cordiale ed
educativo mi intimano di "smammare" e sono costretto a
trasportare la merce a mano (non vendo notoriamente cotone).
Quando
si decide di aprire un'attività commerciale, il Comune ti obbliga ad
un bagno per il personale, bagno disabili, impianto elettrico a
norma, allaccio idrico e fognario, agibilità, destinazione
d'uso e chi più ne ha più ne metta.
Marina Lunga invece vive
3 giorni di totale illegalità igienica e fiscale.
Io devo
pagare le tasse, fare scontrini, controllare tutte le mattine la
temperatura dei frigoriferi, gli estintori, progetto per la tenda
parasole, contributi Imps etc. Potevo fare l'ambulante o
l'abusivo!
Con una parte dei soldi incassati dalle bancarelle
non avrebbero potuto affittare un bagno chimico, realizzare una
doccia anche temporanea? Credono sia lecito che gli esercizi pubblici
e/o le spiagge di Marina Lunga vengano utilizzati a mo di "cesso"
dell'Isola per tre giorni?
Io giro per lavoro e per piacere
molti paesi del mondo e non mi è mai capitato di vedere una "festa"
così squallida, sporca, inutile e vergognosa, senza entrare
chiaramente nel merito dell'aspetto religioso, che non si
tocca.
Senza andare lontano, avete letto e visto cosa
organizzano gli amici di Salina?
Solo alcuni esempi:
1)
Il Malvasia Day
2) La regata della Malvasia (90 barche a vela da
tutta Europa)
3) Salina Isola Slow, dove si esaltano le produzioni
e la ristorazione locali,
4) Salina Doc Fest presentazione di
tutti i cortometraggi più importanti d'Europa
5) La Festa di
Pollara con la Sagra del Cappero, evento che richiama visitatori da
tutte le Isole, fosse solo per assaggiare le ghiottonerie
dell'Isola.
Suonano un pò diverse, non è vero?
Ed
invece i nostri "amati" politici nel pieno della stagione
turistica? La festa di Marina Lunga! Sono dei grandi!
Sembra quasi
un urlo disperato per dire ai pochi impavidi turisti: "non
venite più alle Isole Eolie, isole in implosione economica ed
abbandono socio-culturale totale".
Avevamo pensato di
chiudere per tre giorni le attività commerciali di tutta la via per
protesta. Ma poi abbiamo pensato che non se ne sarebbe accorto
nessuno, della sommossa, visto che nessun politico viene a godere
della "festa".
Hanno ragione, perchè rischiare
qualche infezione? Loro, i politici, preferiscono le vie del
centro...
Ho scattato qualche foto per dare l'idea di cosa
accade a Kabul di Lipari a chi non avesse avuto la possibilità di
godere dal vivo dello spettacolo e per i nostri amministratori che
non sono venuti a comprare, perchè hanno già tanti souvenir del
tipico artigianato cinese e marocchino
Fare
solo critica senza proposte è una cosa odiosa quindi mi sento di
suggerire una soluzione in 6 mosse, mettendomi a disposizione per
procurare i contati:
1) un'esposizione di artigianato
siciliano (che si sta perdendo), venditori di piantine grasse,
produttori di ceramica ed antiquari, produttori vinicoli e di
alimentari da tutta la regione (formaggi, salumi, miele etc.), uno o
due venditori di "Calie" e zucchero a velo e mille altre
idee da sviluppare.
2) Gli ambulanti di questi giorni
potrebbero sostare al Mega-parcheggio, se ne avranno voglia.
3)
Realizzare degli stands d'affittare agli espositori uguali per tutti,
costruiti in economia, da sfruttare per diversi anni ed in stile
eoliano (tettoia di canne su foglio di policarbonato, pulera bianche
realizzate con tubi di plastica verniciati etc.).
4) Una
convenzione per gli espositori presso le strutture alberghiere ed i
residence dell'Isola in modo da non farli dormire per strada e/o in
tenda.
5) Noleggio di due-tre bagni chimici, una doccia a
gettoni, un servizio di sicurezza notturno, per permettere il riposo
degli espositori.
6) Viabilità libera durante il giorno con
isola pedonale dalle 18 in poi.
Troppo complicato? Ma mi
faccia il piacere!
Da Kabul di Marina Lunga è tutto.
Intervento di Michele Giacomantonio
La nota non è stata presentata come
una lettera all’Amministrazione ma ho pensato che fosse giusto
inserire questo intervento del dott. Danilo Conti nella rubrica “Voi
chiedete. L’Amministrazione risponde”, per l’importanza
dell’argomento.
Anche se molte osservazioni le trovo
condivisibili penso che bisogna evitare di cadere nel tranello che “L’isola del vicino è sempre più verde”. Praticamente tutti i
bancarellisti presenti a Marina Lunga provenivano da S. Marina Salina
ed avevano partecipato alla festa patronale di quella cittadina.
Inoltre non mi sembra che si possa dire che mentre l’estate
salinara e qualificata da eventi di qualità quella di Lipari è tutta di feste patronali. Certo Lipari ha tante contrade con le loro
tradizioni e quindi le feste patronali sono tante ma non mancano
certo le manifestazioni qualificate come, ad esempio, le serate sulle
donne organizzate dal nostro assessorato alla Cultura che si stanno
svolgendo in questi giorni fra Marina corta ed il Castello. Inoltre
anche Lipari ha avuto la manifestazione Isola slow e per il 23-24
agosto si sta cercando di organizzare con l’associazione di
volontariato SicilyAmo della mostra d’arte, artigianato ed
enogastronomia chiamata “Saperi e Sapori” che si vorrebbe tenere
a Marina Lunga e che speriamo faccia dimenticare i problemi procurati
dalle bancarelle della festa di Porto Salvo, ecc. ecc.
La scommessa non è manifestazioni
prestigiose contro le tradizionali feste paesane e patronali ma di
farle convivere entrambe magari riqualificando le seconde. E in
questa direzione sta operando l’amministrazione anche cercando di
promuovere dei “grandi eventi” speriamo non meno prestigiosi di
quelli di Salina. D’altronde Lipari deve recuperare anche su questo
terreno dieci anni di black-out.
Quanto alle sue proposte finali, come
lei sa sono anni che ormai si cerca di dirottare sul megaparcheggio
la maggior parte delle bancarelle che per le feste arrivano a Lipari.
Quest’anno ha giocato un po’ di improvvisazione perché la
Parrocchia aveva annunziato che voleva che le manifestazioni fossero
quelle religiose senza concerti e bombe anche per rispetto alla crisi
che travaglia tante famiglie e quindi il comitato tradizionale non si
era mobilitato. Poi ha finito per prevalere, all’ultimo momento, la
tradizione anche perché l’Amministrazione – all’oscuro della
decisione della Parrocchia - aveva inserito la manifestazione nel suo
programma e non si è riusciti ad ovviare a molti inconvenienti. Ma
comunque, al di là del megaparcheggio che sta subendo un momento di
cambio di gestione, praticamente tutti i suggerimenti mi sembrano di
buon senso e credo che l’Amministrazione e l’assessore competente
ne terranno conto. E, per quanto riguarda Lipari, a iniziare proprio
dalla festa di San Bartolo.