COMUNICATO STAMPA
L’amministrazione
comunale prenda atto del fatto che le modalità di gestione della raccolta e
dello smaltimento dei rifiuti sono anacronistiche e inadeguate alla realtà del
comune di Lipari, invece di tentare di scaricare le responsabilità di un
servizio carente alla ditta incaricata e di dilazionare i tempi di pagamento
delle mensilità agli operai.
Da anni diciamo con
chiarezza che le strategie messe in atto dall’ATO e protratte in questo lungo
periodo di “vuoto decisionale” (il passaggio alla SRR) non funzionano, che il
servizio così come concepito è insoddisfacente, e che la differenziata così
come viene fatta (?) oggi è fallimentare, del tutto improduttiva e che
addirittura continua a determinare dei costi insostenibili per la comunità.
Le soluzioni a questi
problemi annosi e onerosi vanno cercate altrove e, in primo luogo, nelle linee
guida e nelle indicazioni fornite da esperti di chiara fama del settore alla
Regione siciliana. Ormai quasi un anno fa era stata avviata una fase di
discussione sul piano d’ambito in commissione consiliare, ma questo confronto
si è interrotto per motivi incomprensibili, a seguito della notizia di una
costituzione dell’ARO tra i comuni di Salina. Non si comprende infatti perché i
consiglieri non abbiano mai ricevuto dall’assessore al ramo – e nonostante il
suo formale impegno in tal senso – una versione avanzata del piano, alla quale
potere apportare integrazioni, proposte ed eventuali suggerimenti.
Ma se il silenzio che
perdura da mesi appare francamente incomprensibile, la notizia di una imminente
approvazione in giunta del piano ARO di Lipari è addirittura sconfortante.
Quali sono i reali motivi del mancato confronto? Si vogliono reiterare modalità
e strategie insoddisfacenti ma alle quali, evidentemente, qualcuno nel tempo
sembra essersi ormai affezionato, dimostrando la propria incapacità di analisi
e di autocritica? Sindaco e assessore ignorano che, una volta approvato in
autonomia il piano, lo stesso dovrà trovare una copertura finanziaria in
consiglio comunale? E se non lo ignorano, pensano forse di ottenere facilmente
il via libera senza avere preventivamente coinvolto il consiglio su un
argomento di cruciale importanza come quello dei rifiuti?
Le percentuali da fanalino
di coda nella raccolta differenziata e la scarsa credibilità che la questa
riscuote presso la cittadinanza, l’inadeguatezza delle sue modalità, l’assoluta
mancanza di controlli, i costi spropositati del conferimento in discarica e del
trasferimento dei rifiuti sulla terraferma, sono problemi che si devono
risolvere sulla base di un confronto costruttivo e serio, proprio perché
dipendono da una pianificazione delle modalità e delle strategie ormai superata
e che deve essere cambiata radicalmente.