Fiori d'arancio per Giovanni Scialpi. L'artista originario di Parma, classe 1962, cantante di tormentoni come Rocking Rolling (1983), Cigarettes And Coffee (1984), No East No West (1986), Pregherei (1988) - ha annunciato che prossimamente si unirà in "matrimonio", con unione civile, al proprio compagno Roberto Blasi.
Dopo sei anni di felice convivenza, la coppia ha deciso, durante un recente viaggio all'estero, di compiere questo passo. I preparativi sono in corso, la cerimonia dovrebbe tenersi alla fine del mese di agosto, luogo data e dettagli sono ancora top secret. Al rito civile seguirà un grande evento, per festeggiare il loro sentimento e questo cambiamento epocale.
In Italia Scialpi è il primo personaggio pubblico a compiere questo passo.
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martedì 14 luglio 2015
Nuova ondata di caldo africano. Previsti picchi sino a 40 gradi
E' un'estate rovente quella appena iniziata, come confermano i meteorologi, che per i prossimi giorni prevedono ancora un aumento delle temperature "con picchi che arriveranno a toccare anche i 40 gradi in molte citta' ".
In particolare, spiegano gli esperti del Centro Epson Meteo, "l'afa e le alte temperature torneranno a farsi insopportabili da mercoledi' quando l'alta pressione africana punterà con più decisione verso l'Italia e i Balcani, trascinando con sé una massa d'aria molto più calda e afosa, capace di originare una nuova ondata di caldo intenso". Si conferma ancora una volta, la presenza sul Mediterraneo, dell'Anticiclone Nord-Africano responsabile della bolla di calore che sta facendo boccheggiare molti italiani: "L'Anticiclone garantirà ovunque tempo stabile, - spiegano gli esperti - ma anche un clima sempre più caldo. In particolare, a differenza di quanto accaduto in occasione dell'ultima ondata di calore, le prime regioni ad essere raggiunte dalla bolla di aria africana saranno quelle centromeridionali nella giornata di mercoledì, mentre da giovedì saranno investite anche le regioni settentrionali. Al momento, sembra che questa nuova ondata di caldo possa essere paragonata all'ultima che abbiamo vissuto: a differenza, però, di quest'ultima, quando l'estremo Sud restò fuori dalla bolla d'aria bollente, tutta l'Italia verrà coinvolta dal caldo eccezionale, con picchi di 40 gradi".
Gia' a partire da questa sera, - spiegano i meteorologi del centro 3Bmeteo - "le temperature aumenteranno, per salire sempre di piu' giorno dopo giorno, così come l'afa, fino a toccare il picco dell'ondata di calore venerdì 17, quando alcune località potrebbero sfiorare i 38-40 gradi". "Una situazione decisamente anomala per durata ed intensità, - proseguono gli esperti- considerata anche la recente ondata di calore, per certi aspetti simile all'Estate 2003, con rischio di un Luglio da caldo record". Per respirare un po' bisognera' aspettare la fine del mese, secondo i meteorologi del centro 3Bmeteo:" Una possibile via di uscita da questa intensa ondata di caldo africano potrebbe essere dopo il 20 Luglio, quando un break stagionale - concludono gli esperti- potrà giungere da una saccatura nord-atlantica".
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
inaugura oggi la Filiale di Lipari sul Corso Vittorio Emanuele (angolo Tenente Mariano Amendola)L'inaugurazione si terrà alle ore 12.00
interverranno:Giovanni Maione, Banca Mps, responsabile Area territoriale Sicilia e Calabria; Salvatore Pollino, Banca Mps, Titolare della Filiale di Lipari; Autorità locali
lunedì 13 luglio 2015
Nelle acque eoliane naviga il Carinthia VII. Proprietaria è Heidi Horten, la pià ricca donna austriaca
Non è passato certo inosservato mentre era in navigazione (nelle foto) nel canale tra Lipari e Vulcano. Stiamo parlando del Carinthia VII, 97 metri di lunghezza, è uno dei più lussuosi yacht a livello mondiale, oltre che fra i più grandi.
Proprietaria del Carinthia VII è la più ricca donna austriaca, Heidi Horten. Nel 1966 sposò l’imprenditore tedesco Helmut Horten, che realizzò una delle maggiori catene di grandi magazzini in Germania, società che nel 1968 fu quotata alla Borsa di Francoforte. Nel 1972 Horten si ritirò dagli affari, vendendo la quota di maggioranza del suo gruppo. Morì nel 1987, a 78 anni, lasciando alla moglie un’eredità di un miliardo di dollari dell’epoca
Heidi Horten, oltre che del maxi yacht, è proprietaria di case e ville a Vienna, alle Bahamas e sul lago di Woerth in Carinzia (da cui il nome dell’imbarcazione, la settima della serie di unità di lusso possedute da Horten).
Il Carinthia VII è stato costruito nel 2002 dai cantieri Luerssen di Brema, storica industria navale (oltre 130 anni di vita) la cui produzione spazia dalle navi militari agli yacht e alle unità per impieghi speciali in alto mare.
Il maxi yacht (3.643 tonnellate di stazza lorda) batte bandiera maltese, ha un equipaggio di 28 persone e il suo “home port” è Antibes. Dotato di quattro motori MTU, ciascuno dei quali genera oltre 10mila cavalli, il Carinthia VII può raggiungere una velocità di 26 nodi.
Il design, interno ed esterno, è opera di Tim Heywood, famoso progettista di maxi yacht. Nelle lussuose cabine e suite possono essere accolti complessivamente dodici ospiti.
Ed è ancora ConcertOpera per il 50esimo anniversario della Caronte & Tourist. Tra i protagonisti anche l'eoliana Giusi Lorizio
Ancora successo per il “ConcertOpera”, ormai alla quinta replica dopo il debutto il 6 dicembre scorso per l’inaugurazione del Teatro Mandanici a Barcellona Pozzo di Gotto, gli spettacoli del 12-13-14 dicembre in seno allo stagione 2014 del Teatro Vittorio Emanuele e il più vicino concerto del 20 giugno all’ Arena di Portorosa-Furnari.
L’insieme di sinfonie e cori tratti dal repertorio operistico italiano è tornato a risuonare ieri sera, presso l’Ex Fiera Campionaria con, in sala, 900 spettatori circa: il concerto, presentato da Loredana Bruno e Massimiliano Cavaleri, è stato offerto, con ingresso libero, dallaCaronte & Tourist in occasione del 50esimo anniversario dal primo traghettamento effettuato dalla compagnia nello Stretto di Messina.
Tra i protagonisti l'eoliana Giusi Lorizio
Per leggere l'artcolo completo pubblicato da carteggiletterari cliccare sul link
http://carteggiletterari.org/ 2015/07/13/ed-e-ancora- concertopera-per-il-50esimo- anniversario-della-caronte- tourist/
L’insieme di sinfonie e cori tratti dal repertorio operistico italiano è tornato a risuonare ieri sera, presso l’Ex Fiera Campionaria con, in sala, 900 spettatori circa: il concerto, presentato da Loredana Bruno e Massimiliano Cavaleri, è stato offerto, con ingresso libero, dallaCaronte & Tourist in occasione del 50esimo anniversario dal primo traghettamento effettuato dalla compagnia nello Stretto di Messina.
Tra i protagonisti l'eoliana Giusi Lorizio
Per leggere l'artcolo completo pubblicato da carteggiletterari cliccare sul link
http://carteggiletterari.org/
Lo Cascio interroga sulle modalità di pagamento per il servizio di rifornimento idrico tramite autobotte.
Oggetto: interrogazione consiliare sulle modalità di pagamento del servizio di rifornimento
idrico tramite autobotte.
Gentile Sindaco, torno su un argomento “caldo” come quello dell’acqua, dei disservizi nella distribuzione tramite rete idrica e dell’approvvigionamento tramite autobotte; quest’ultimo, in particolare, si è reso e si rende necessario in conseguenza di evidenti carenze nei quantitativi e nella calendarizzazione dell’erogazione, carenze che in sede di consiglio comunale sono state riconosciute dal vicesindaco Orto con un preciso impegno, quello dell’applicazione della tariffa agevolata a chi fa richiesta dell’approvvigionamento con autobotte perché costretto da circostanze di oggettiva emergenza.
La presente interrogazione, tuttavia, è relativa al sistema di pagamento dello stesso servizio – sia a tariffa agevolata, sia a tariffa piena – che in atto non è possibile effettuare presso l’Ufficio idrico del Comune ma solo tramite bollettino, che va poi presentato presso quest’ultimo. Un sistema indubbiamente farraginoso, che aggrava i disagi subiti dagli utenti con un doppio passaggio e la conseguente perdita di tempo, ma che risulta anche inspiegabilmente farraginoso, alla luce della determinazione n. 4 del 30/1/2014 con la quale il responsabile del servizio ha impegnato la spesa per l’attivazione del POS presso lo stesso Ufficio: il POS, dunque, esiste.
Desidero pertanto conoscere le motivazioni per le quali, durante l’ultimo anno e mezzo, non è stato possibile pagare direttamente l’importo dovuto presso l’Ufficio idrico con carta di credito, dato che il Comune dovrebbe aver pagato al Banco Posta un canone fisso di noleggio del terminale POS pari a 12 euro al mese (144 euro annui) fin dal febbraio 2014; ritengo opportuno sottolineare, inoltre, che il costo – sulla base della proposta di Banco Posta – risulterebbe pari a 1 euro per operazione, a fronte di euro 1,50 riscossi con il pagamento mediante bollettino.
Desidero inoltre sapere dove è finito, nel frattempo, il terminale POS noleggiato dall’ente.
Desidero infine sapere se è suo intendimento, o quello dell’assessore al ramo, porre rimedio a questa grottesca situazione con l’attivazione immediata del POS, così da consentire ai cittadini un significativo risparmio di tempo e – ancorché modesto, sufficiente per farne una questione di principio – di denaro.
Ringraziandola per la risposta, e soprattutto per l’attivazione del POS, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)
Gentile Sindaco, torno su un argomento “caldo” come quello dell’acqua, dei disservizi nella distribuzione tramite rete idrica e dell’approvvigionamento tramite autobotte; quest’ultimo, in particolare, si è reso e si rende necessario in conseguenza di evidenti carenze nei quantitativi e nella calendarizzazione dell’erogazione, carenze che in sede di consiglio comunale sono state riconosciute dal vicesindaco Orto con un preciso impegno, quello dell’applicazione della tariffa agevolata a chi fa richiesta dell’approvvigionamento con autobotte perché costretto da circostanze di oggettiva emergenza.
La presente interrogazione, tuttavia, è relativa al sistema di pagamento dello stesso servizio – sia a tariffa agevolata, sia a tariffa piena – che in atto non è possibile effettuare presso l’Ufficio idrico del Comune ma solo tramite bollettino, che va poi presentato presso quest’ultimo. Un sistema indubbiamente farraginoso, che aggrava i disagi subiti dagli utenti con un doppio passaggio e la conseguente perdita di tempo, ma che risulta anche inspiegabilmente farraginoso, alla luce della determinazione n. 4 del 30/1/2014 con la quale il responsabile del servizio ha impegnato la spesa per l’attivazione del POS presso lo stesso Ufficio: il POS, dunque, esiste.
Desidero pertanto conoscere le motivazioni per le quali, durante l’ultimo anno e mezzo, non è stato possibile pagare direttamente l’importo dovuto presso l’Ufficio idrico con carta di credito, dato che il Comune dovrebbe aver pagato al Banco Posta un canone fisso di noleggio del terminale POS pari a 12 euro al mese (144 euro annui) fin dal febbraio 2014; ritengo opportuno sottolineare, inoltre, che il costo – sulla base della proposta di Banco Posta – risulterebbe pari a 1 euro per operazione, a fronte di euro 1,50 riscossi con il pagamento mediante bollettino.
Desidero inoltre sapere dove è finito, nel frattempo, il terminale POS noleggiato dall’ente.
Desidero infine sapere se è suo intendimento, o quello dell’assessore al ramo, porre rimedio a questa grottesca situazione con l’attivazione immediata del POS, così da consentire ai cittadini un significativo risparmio di tempo e – ancorché modesto, sufficiente per farne una questione di principio – di denaro.
Ringraziandola per la risposta, e soprattutto per l’attivazione del POS, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)
"La casa dell'orto"
All'interno del negozio troverete un vasto assortimento di sementi "Ortolano", bulbi, piante da orto delle migliori marche in commercio, forniteci in esclusiva per Lipari da "Piante e passioni". E sui bulbi da fiore pratichiamo uno sconto del 40%
Da noi potrete acquistare piante ed alberi da frutto, patate da semina, piante di ulivo, piante da giardino, da fiore ed ornamentali.
Presso "La casa dell'orto" troverete un vasto assortimento di fertilizzanti liquidi, in polvere e granulari, diserbanti, insetticidi e topici, terricci di ogni genere, attrezzature da giardino, innesti ed irrigazione.
Ed ancora... "La casa dell'orto" vi
propone un vasto assortimento di mangimi per animali domestici e da cortile delle migliori qualità garantito da "De Pasquale".
Già da adesso, inoltre, potrete trovare tante altre piante caratteristiche di questo periodo
Non esitate a venirci trovare siamo a Canneto, sulla via Marina Garibaldi 129, oppure contattateci al 333.1061296.
Si effettuano anche consegne a domicilio e spedizione nelle isole.
Rifornimento idrico. Art.1 ringrazia l'assessore Orto e la ditta Biviano
Ci sentiamo di dovere ringraziare l'assessore Orto per l'impegno costante,contro il caldo e il legittimo risentimento dei cittadini e degli operatori turistici, rispetto ad un problema, quello dell'acqua,la cui soluzione definitiva ancora non si è trovata.
Pur riconoscendogli tutti gli sforzi anche di carattere personale,non possiamo però non sottolineare l'assoluto silenzio di importanti riferimenti regionali UDC
( on. Ardizzone, presidente dell'assemblea regionale) adottati da questo territorio e che oggi tra il finocchietto selvatico di Blufi ed il trofeo di cavalli arabi, non trovano il tempo per rispondere almeno una volta alle esigenze degli eoliani. Vogliamo anche ringraziare l'impresa Biviano che con grande professionalità e con soli due mezzi sta cercando di venire incontro alle esigenze di tutti raddoppiando i turni di lavoro e rispondendo celermente a tutte le chiamate.
Speriamo che questi ringraziamenti, doverosi ,non costino la poltrona All'assessore Orto e l'appalto alla ditta Biviano.
Art.1
La segnalazione: A Pignataro lavori ultimati da 1 mese ma la "voragine" resta pericolosamente aperta
Rifornimento idrico a Pianoconte. Comunicato dell'amministrazione comunale
AVVISO ALLA CITTADINANZA
DELLA FRAZIONE DI PIANOCONTE
SI PORTA A CONOSCENZA DEI CITTADINI DELLA FRAZIONE DI PIANOCONTE
CHE NELLE GIORNATE DEL 14 E 15 LUGLIO PP.VV. AVVERRÀ LA EROGAZIONE DELLE RISORSE IDROPOTABILI
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Smarriti occhiali a Canneto
E' stato smarrito ieri sulla spiaggia, di fronte alla rivendita di frutta di Fabio Currò, un paio di occhiali con astine nere. Chi le ha ritrovate può contattare il nostro direttore al 339.5798235 che provvederà a consegnarle al proprietario
Purpura a Lipari: "70 mln per siti Unesco. Le Eolie saranno protagoniste". E pensa all'occupazione degli ex Pumex
"Per i siti Unesco ci sono a disposizione 70 milioni e altri 120 ci saranno con il piano Poin", Programma interregionale operativo. L'assessore regionale dei Beni culturali Antonio Purpura, intervenuto a Lipari per inaugurare la mostra internazionale "Mare Motus" - alla presenza degli organizzatori Lorenzo Zichichi, Michele Benfari e del dirigente del museo archeologico Amalia Mastelloni e di Francisco Brugnoli, direttore del più importante museo di arte contemporanea del Cile - spiega che "le Eolie come attrattore centrale avranno un ruolo di primo piano. Ci sono molte cose fare, ma da problema il sito diventerà un'opportunità".
"Penso - aggiunge - ai 40 ex lavoratori della Pumex a cui dovremo dare stabilità occupazionale. Un vincolo deve diventare opportunità. Come l'area pomicifera che valorizzandola si potrebbe coniugare con sole e mare, anche per allungare la stagione turistica. Le Eolie non sono a rischio cancellazione dal sito Unesco. Certo l'inserimento non è per l'eternità, perché bisogna rispettare le condizioni imposte dalla commissione a partire dalla formazione dei piani di gestione. Noi comunque ci stiamo lavorando. Le realtà eoliane dovranno muoversi in questa ottica per evitare possibili sorprese".
"Ribadisco - risponde osserva Purpura - che già vi sono 70 milioni per i siti attrattori nell'ambito dei progetti 2014-2020 e 120 milioni nell'ambito del Poin per il miglioramento dei siti e per iniziative di interesse culturale. In questo contesto si potrà pensare al recupero delle diverse chiese seicentesche". Purpura ha già incontrato i sindaci dei comuni delle sette isole Eolie.
"Penso - aggiunge - ai 40 ex lavoratori della Pumex a cui dovremo dare stabilità occupazionale. Un vincolo deve diventare opportunità. Come l'area pomicifera che valorizzandola si potrebbe coniugare con sole e mare, anche per allungare la stagione turistica. Le Eolie non sono a rischio cancellazione dal sito Unesco. Certo l'inserimento non è per l'eternità, perché bisogna rispettare le condizioni imposte dalla commissione a partire dalla formazione dei piani di gestione. Noi comunque ci stiamo lavorando. Le realtà eoliane dovranno muoversi in questa ottica per evitare possibili sorprese".
"Ribadisco - risponde osserva Purpura - che già vi sono 70 milioni per i siti attrattori nell'ambito dei progetti 2014-2020 e 120 milioni nell'ambito del Poin per il miglioramento dei siti e per iniziative di interesse culturale. In questo contesto si potrà pensare al recupero delle diverse chiese seicentesche". Purpura ha già incontrato i sindaci dei comuni delle sette isole Eolie.
Per Milazzo fine settimane di "prove tecniche" per conquistare mercato turistico. Si punta all'interfaccia con le Eolie
Giovanni Petrungaro ( Gazzetta del Sud)
Notevole afflusso agli imbarcaderi, navi ed aliscafi che viaggiano a pieno ritmo e boom di prenotazioni nelle varie agenzie marittime della Siremar, della Ngi, della Ustica Lines e della Tarnav. Sin da venerdì pomeriggio l’approdo di via Rizzo è stato preso d’assalto da chi puntava sul primo aliscafo per evitare sorprese. Stesso discorso ai traghetti dove si registrerebbero problemi per l’imbarco delle autovetture. Altro problema è quello dei parcheggi e sarà opportuno mettere in conto la necessità di realizzare una mega area per coloro che vanno alle Eolie. Piacevole novità anche le numerose persone che hanno deciso di pernottare a Milazzo e che hanno usufruito delle due mostre sui Tesori di Milazzo, al Castello, e su Picasso – inaugurata ieri – a Palazzo D’Amico. Molti di questi vacanzieri pernottano nella città del Capo per poi raggiungere in escursione le Eolie con l’offerta delle mini-crociere. Le tre navi della Tarnav, solo nell’ultimo fine settimana, hanno fatto la spola con le varie isole dell’arcipelago trasportando quasi 2.000 persone. «È una delle novità di questi ultimi anni – afferma Fortunato Alacqua – perché si riesce a “personalizzare” la vacanza”, sfruttando anche i vantaggi della terraferma. A Milazzo tutto questo bisogna coglierlo al volo e comprendere che il turismo è la principale risorsa e non una delle risorse. Ho letto della proposta del sindaco Formica di avvicinare l’imbarco delle minicrociere verso il centro cittadino. La condivido in quanto è importante far arrivare i turisti nel cuore della città, in maniera tale da dare le giuste risposte anche ai commercianti. In tal senso spero, anzi sono fiducioso, che pure l’assessore allo Sviluppo economico, Carmelo Torre, favorirà la corretta sinergia. Non bisogna pensare che il turismo sia solo agosto, ma questa città può vivere di turismo almeno nove mesi l’anno. Ma è una questione di mentalità, non ci si può improvvisare albergatori o agenti turistici. Noi ci crediamo da tempo e la partecipazione alle varie “Borse del turismo”, a nostre spese, dimostra che è questa la politica da seguire»
Per Alacqua «Milazzo ad esempio può interfacciarsi con le Eolie come Sorrento fa con Ischia, ma tra le due amministrazioni locali occorre dialogare e non competere. Noi operatori privati poi dobbiamo crederci di più e investire. Oggi non si può continuare ad improvvisare. O magari sperare nel colpo di fortuna. Occorre programmare e offrire soprattutto itinerari, pacchetti pronti all’uso, visto che il turista che sceglie la meta vuole certezze. E, soprattutto, occorre essere competitivi sui prezzi. Sfruttando la bassa stagione che per noi, grazie al clima, può diventare l’elemento vincente. Ma è fondamentale crederci».
Per Alacqua «Milazzo ad esempio può interfacciarsi con le Eolie come Sorrento fa con Ischia, ma tra le due amministrazioni locali occorre dialogare e non competere. Noi operatori privati poi dobbiamo crederci di più e investire. Oggi non si può continuare ad improvvisare. O magari sperare nel colpo di fortuna. Occorre programmare e offrire soprattutto itinerari, pacchetti pronti all’uso, visto che il turista che sceglie la meta vuole certezze. E, soprattutto, occorre essere competitivi sui prezzi. Sfruttando la bassa stagione che per noi, grazie al clima, può diventare l’elemento vincente. Ma è fondamentale crederci».
Porto Salvo e "bancarellopoli". La difesa d'ufficio di Giacomantonio e la replica del nostro direttore
(Michele Giacomantonio) Diciamolo chiaramente. Questa festa di Portosalvo quest'anno non suscita solo pensieri ed attenzioni religiosi, culturali o anche turistici. In questa realtà strana e particolare che è la comunità liparese c'è molto di più. C'è soprattutto l'impegno del Comitato organizzatore a dimostrare che è possibile dare vita ad una manifestazione civile, decorosa, ordinata superando i limiti degli anni scorsi e permettendo a fedeli, cirttadini e turisti di viverla con fervore religioso e serenità. C'è un impegno speciale del Comune e dell'Amministrazione che hanno garantito il pieno sostegno. Particolare attenzione è stata dedicata all'autorizzazione delle bancarelle consentendo i permessi solo a quelle che offrono garanzie e rispettano le condizioni. Ma c'è anche chi scommette e spera in un insuccesso, nel caos, nella confusione per poter dire "l'avevo detto io,che una festa popolare in città non si può fare". Mettere le bancarelle a Lipari vuol dire realizzare una "bancarellopoli". Si può fare in tanti paesi della Sicilia e dell'Italia, si può fare a Milano ( la fiera degli obei obei è antichissima), si può fare a Roma a Trastevere (la fiera di Noantri), si può fare da per tutto ma a Lipari no. Perché no? Che cosa hanno di particolare i liparesi? Non si riesce a capire. Non ha organizzatori competenti? Ma gli organizzatori possono arrivare fino ad un certo punto e possono fare ben poco se non hanno la piena collaborazione delle autorità, forze dell'ordine come avviene in tutt'Italia. Vigili Urbani innanzitutto ma poi certamente i Carabinieri, la Capitaneria di Porto, la Guardia di finanza, i Vigili del fuoco, ecc.
Le forze dell'ordine non sono quelle che stanno alla finestra per dare i punti ed i giudizi, per punire e sanzionare a fatti avvenuti. Le forze dell'ordine stanno dentro al meccanismo per farlo funzionare nel modo migliore e operando perché la festa riesca. Prevenendo quando è possibile prevenire, affiancandosi agli organizzatori e sostenendoli quando è necessario. La sanzione è l'ultima arma e deve avere sempre una funzione correttiva non punitiva. Cose vecchie che tutti sanno ma che ogni tanto è bene ricordarle.
Se la festa avrà successo sarà merito dell'organizzazione ma anche delle forze dell'ordine. Così se non avrà successo, se nasceranno problemi. Nessuno potrà tirarsene fuori.
Nota del direttore - Se il dottor Giacomantonio fa riferimento a quanto da noi scritto ieri (che riproponiamo prima di questo post), e sicuramente lo fa visto che di "bancarellopoli" ne avevamo parlato noi, si sbaglia di grosso e non ha letto bene. Nessuno "scommette o spera in un insuccesso" anzi, saremmo felici della riuscita.
Nessuno ha voglia di dire o scrivere "l'avevo detto che non si può fare". Al punto che, parlando dell'organizzazione affidata al comitato presieduto dal signor Raffaele China, abbiamo scritto che, siamo certi, dell'impegno per frenare l'orda dei bancarellisti.
Riportando, tra l'altro, a merito di China, quanto ebbe da scrivere al consigliere Lo Cascio.
Riportando, tra l'altro, a merito di China, quanto ebbe da scrivere al consigliere Lo Cascio.
Poi se il dottor Giacomantonio legge attentamente, e senza partigianeria, l'articolo di ieri , poniamo, questo sì, un dubbio: "Ma, al di là della sua indubbia buona volontà, avrà i poteri per farlo e quindi con quali risultati ?".
Rileggendo la nota di Giacomantonio non ci vuole molto a capire che anche lui, oltre all'impegno dell'organizzazione, affida la riuscita della festa ad altri fattori...oggetto del nostro dubbio.
Se poi si vuole impedire a chi opera ed ha investito nella zona una qualche preoccupazione, per quel che potrebbe essere, lo si faccia pure ma non si dica, o si scriva, che si "scommette o si spera in un insuccesso", perchè non è così. Tutt'altra cosa è esprimere una opinione, avanzare un dubbio, farsi portavoce delle preoccupazioni che ci sono...così come abbiamo fatto.
Ci è consentito? Oppure bisogna essere tutti allineati? Non è da noi...e lo ribadiamo
Ed infine è fuori luogo, vista la portata e il tipo di organizzazione, il paragone di queste bancarelle (così come di tutte le altre feste patronali) con quelle di Milano o Roma, citate da Giacomantonio. Appartengono ad un altro pianeta.
Ci è consentito? Oppure bisogna essere tutti allineati? Non è da noi...e lo ribadiamo
Ed infine è fuori luogo, vista la portata e il tipo di organizzazione, il paragone di queste bancarelle (così come di tutte le altre feste patronali) con quelle di Milano o Roma, citate da Giacomantonio. Appartengono ad un altro pianeta.
Per noi il discorso si chiude qui, non pubblicheremo altre repliche sull'argomento. Pronti, questo si, a tornare a scrivere di quel che sarà (in positivo o in negativo). Senza sconti per nessuno, organizzatori, addetti ai controlli. Con applausi per tutti se è il caso. E senza vendere fumo...parlando, come sempre, di fatti concreti!
Salvatore Sarpi
Marina Lunga tra erbacce e ...slalom anti escrementi canini. Ed è in arrivo... Bancarellopoli
La passeggiata a mare di Marina Lunga era stata concepita come una zona di ampio respiro, a contatto con il mare, dove rilassarsi sia in estate, così come nelle altre stagioni.
Una zona arricchita dagli imprenditori che, investendo fior di soldini, hanno creduto (e sperano ancora) di fare compiere un salto di qualità al nostro turismo. Parliamo dei pontili galleggianti, delle strutture di ristorazione ect...
Eppure..il decollo tarda ad arrivare e non certo per colpa degli imprenditori.
Al momento più che il decollo è in vigore lo slalom....tra gli escrementi canini... escrementi che si trovano in grande abbondanza lungo la passeggiata. Per rendersene conto basta fare un piccolo tour in zona, la sera....stando ben attenti a non calpestare la poupou.
E' dei cosidetti cani vaganti? Chi lavora in zona, e pulisce per fare fronte all'inciviltà altrui, è di tutt'altro parere.
A ciò si aggiunge una mancata manutenzione di buona parte delle aiuole insistenti nell'area, ricoperte da erbacce. Eppure basterebbe un intervento di qualche ora per ripulire il tutto. C'è qualche amministratore che prende l'iniziativa o dovranno provvedere i privati?
Ma per gli operatori della zona è in arrivo "la ciliegina sulla torta".
Anche quest'anno, da quanto apprendiamo, sarà Bancarellopoli...per la festa di Porto Salvo.
Nulla contro le bancarelle ma, dopo l'esperienza degli ultimi anni, dello scorso in particolare, avremmo sperato, e con noi gli operatori della zona, in una inversione di marcia...in una individuazione di un sito ad hoc per quelle bancarelle che non sono di dolciumi e giocattoli.
Speriamo di essere smentiti.. ma non sarà così. Anche per quest'anno...tutti insieme appassionatamente..sul lungomare, con buona pace del turismo di qualità che, di fronte alla "Ucciria tutta eoliana", punterà la prua verso altri lidi (come già avvenuto nel passato).
Immaginiamo che chi organizza la festa (dal punto folclorico) farà il possibile, e non abbiamo dubbi, per arginare l'orda dei bancarellisti.
Anche perchè l'amico Raffaele China nell'accettare l'incarico da parte del sindaco in una nota di risposta al consigliere Lo Cascio scrisse: Sono convinto che se sapremo dare una disciplina alle bancarelle limitando la presenza a Marina lunga su un solo lato, moderando altoparlanti e musiche, e garantendoci che i gestori abbiano un alloggio e non bivacchino sulla strada o, peggio, sulla spiaggia avremo vinto gran parte della scommessa e avremmo arricchito il nostro “biglietto da visita” offrendo a “quanti sbarcano dalle unità da diporto ormeggiate presso i quattro pontili galleggianti presenti nella zona” uno spettacolo di folklore e di grande tradizione locale degno di una terra che ha alle spalle una civiltà millenaria.
Ma, al di là della sua indubbia buona volontà, avrà i poteri per farlo e quindi con quali risultati ?
Ci attendono, come lo scorso anno, musica a palla, marciapiedi occupati da ogni cosa, escrementi e piscio ovunque, ingressi resi impraticabili da bancarelle, addomi di soggetti addormentati o in standy-bay su sdraio o a terra?
Nel riprorre alcune foto dello scorso anno...speriamo in un miracolo.
Una zona arricchita dagli imprenditori che, investendo fior di soldini, hanno creduto (e sperano ancora) di fare compiere un salto di qualità al nostro turismo. Parliamo dei pontili galleggianti, delle strutture di ristorazione ect...
Eppure..il decollo tarda ad arrivare e non certo per colpa degli imprenditori.
Al momento più che il decollo è in vigore lo slalom....tra gli escrementi canini... escrementi che si trovano in grande abbondanza lungo la passeggiata. Per rendersene conto basta fare un piccolo tour in zona, la sera....stando ben attenti a non calpestare la poupou.
E' dei cosidetti cani vaganti? Chi lavora in zona, e pulisce per fare fronte all'inciviltà altrui, è di tutt'altro parere.
A ciò si aggiunge una mancata manutenzione di buona parte delle aiuole insistenti nell'area, ricoperte da erbacce. Eppure basterebbe un intervento di qualche ora per ripulire il tutto. C'è qualche amministratore che prende l'iniziativa o dovranno provvedere i privati?
Ma per gli operatori della zona è in arrivo "la ciliegina sulla torta".
Anche quest'anno, da quanto apprendiamo, sarà Bancarellopoli...per la festa di Porto Salvo.
Nulla contro le bancarelle ma, dopo l'esperienza degli ultimi anni, dello scorso in particolare, avremmo sperato, e con noi gli operatori della zona, in una inversione di marcia...in una individuazione di un sito ad hoc per quelle bancarelle che non sono di dolciumi e giocattoli.
Speriamo di essere smentiti.. ma non sarà così. Anche per quest'anno...tutti insieme appassionatamente..sul lungomare, con buona pace del turismo di qualità che, di fronte alla "Ucciria tutta eoliana", punterà la prua verso altri lidi (come già avvenuto nel passato).
Immaginiamo che chi organizza la festa (dal punto folclorico) farà il possibile, e non abbiamo dubbi, per arginare l'orda dei bancarellisti.
Anche perchè l'amico Raffaele China nell'accettare l'incarico da parte del sindaco in una nota di risposta al consigliere Lo Cascio scrisse: Sono convinto che se sapremo dare una disciplina alle bancarelle limitando la presenza a Marina lunga su un solo lato, moderando altoparlanti e musiche, e garantendoci che i gestori abbiano un alloggio e non bivacchino sulla strada o, peggio, sulla spiaggia avremo vinto gran parte della scommessa e avremmo arricchito il nostro “biglietto da visita” offrendo a “quanti sbarcano dalle unità da diporto ormeggiate presso i quattro pontili galleggianti presenti nella zona” uno spettacolo di folklore e di grande tradizione locale degno di una terra che ha alle spalle una civiltà millenaria.
Ma, al di là della sua indubbia buona volontà, avrà i poteri per farlo e quindi con quali risultati ?
Ci attendono, come lo scorso anno, musica a palla, marciapiedi occupati da ogni cosa, escrementi e piscio ovunque, ingressi resi impraticabili da bancarelle, addomi di soggetti addormentati o in standy-bay su sdraio o a terra?
Nel riprorre alcune foto dello scorso anno...speriamo in un miracolo.
Ancora un'auto "in bilico" nella bretella di Annunziata
Ennesimo "incidente" la notte scorsa nella bretella che collega la strada secondaria di contrada Annunziata (Lipari) alla Provinciale.
L'auto (nella foto), guidata da una turista, è rimasta "appesa" nella bretella. Per fortuna nessun danno per la signora.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lipari.
Non è la prima volta che si verificano "incidenti" di questo genere. Sarebbe, crediamo, opportuno, delimitare meglio la bretella in questione
Verso la "Grande Guerra" e i caduti eoliani in Tripolitania e Cirenaica (di Giuseppe Cirino)
Caro direttore.
La guerra assume così proporzioni enormi e da lì a poco la Germania invadendo il Belgio neutrale varcò il confine francese.
Il fronte si estese rapidamente dall’entroterra fino al mare e solo il 5 settembre 1914, gli allegati riuscirono a bloccare l’avanzata tedesca con la battaglia della Marna. Ogni tentativo di sfondamento del fronte da parte degli imperi centrali si rivelò inutile e nel mese di novembre, con la battaglia di
Ypres, la “guerra di movimento” si trasformerà in “Guerra di Trincea”.
La battaglia di Ypres segnerà anche la fine delle guerre convenzionali, così come fino allora il mondo le aveva conosciute e l’inizio della guerra moderna. Il progresso scientifico portato della Bella Epoque aveva di colpo messo a disposizione dei generali un nuovo tipo di armi, votate alla distruzione di massa (armi chimiche). Proprio a Ypres che per la prima volta, sarà utilizzato un nuovo tipo di gas a base di cloro (l’iprite) capace di uccidere e invalidare (anche con effetti permanenti) migliaia di soldati in pochi minuti. Tornando indietro di qualche anno, è possibile comprendere, come anche l’Italia, sulla scia di tante altre nazioni, contribuì con la politica coloniale in Libia (voluta dal governo Giolitti) sfociata poi nel conflitto Italo Turco del 1911 – 1912, alla destabilizzazione dello scacchiere Balcanico. La facilità, con la quale la nostra nazione aveva costretto l’impero ottomano a negoziare un accordo di pace, risveglio i nazionalismi sopiti dei territori della Lega Balcanica sotto controllo Turco, tante che questi, iniziarono già prima della fine della campagna in Tripolitania (1911 – 1912) ad attaccare i possedimenti ottomani in area slava.
Approfondimenti e curiosità:
Nella guerra per la conquista della Cirenaica e della Tripolitania, l’Italia schierò in campo un discreto numero di rudimentali velivoli (nove in tutto), che compirono per la prima volta nella storia, azioni di bombardamento aereo. Sempre per la prima volta nella storia, l’Italia impiegò nel trasporto delle truppe automobili Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT, favorendo lo spostamento di masse di soldati in tempi sempre più rapidi. Era ormai chiaro (anche se da molti compreso con forte ritardo) che le future guerre avrebbero assunto connotati devastanti ed inaspetti.
Al conflitto italo turco, presero parte anche soldati Eoliani. Tal evento è ricordato dalla targa commemorativa dei caduti della frazione di Quattropani, nella quale sono indicati i nomi di:
- Falanga Angelo e Falanga Angelo di Angelo morti proprio nel 1911 per fatti di guerra in Tripolitania e Cirenaica (Libia).
Nel proseguire il nostro viaggio
all’interno della Grande Guerra, vorrei dare ai lettori dei brevi cenni sulle cause che trascinarono gli stati Europei
nel vortice del conflitto. Spesso si tende a concentrare l’ottica cui gli eventi in questione si
riferiscono a un singolo episodio, in altre parole all’assassinio dell’erede al
trono Asburgico, Francesco Ferdinando e della consorte, avvenuto a Sarajevo il
28 giugno del 1914. Le cause al vero sono assai più complesse e andrebbero cercate iniziando dall’indomani
della caduta di Napoleone a Waterloo, con le varie spartizioni e rivendicazioni
territoriali tra i piccoli staterelli emergenti e i grandi imperi.
Nel 1914, l’Europa si vide catapultata fuori dal florido periodo (durato
quasi cento anni) di pace e di prosperità economica e sociale, passato alla
storia come la Bella Epoque. L’intero continente era definito come una
“locomotiva in corsa” che nessuno più poteva arrestare.
Dietro questa grandiosa facciata,
si celavano le mire espansionistiche e i rancori (vecchi e nuovi) tra gli
“Imperi centrali” (Germania – Impero Austro Ungarico – Impero Ottomano e Regno
di Bulgaria le “Nazioni Alleate” (Regno Unito – Francia – Impero Russo - dal
1915 Regno d’Italia - dal 1917 Stati
Uniti). Tutti in sostanza, si preparavano a una guerra che nessuno voleva ma che
per tutti appariva inevitabile. A questo si aggiunse la grande instabilità
politica degli stati balcanici.
Più che una locomotiva, l’Europa
era diventata una grande polveriera, che trova la sua miccia d’innesco, proprio
nell’atto compiuto dal nazionalista serbo Gavrilo Princip a Sarajevo, con
l’omicidio di Francesco Ferdinando Este, erede al trono d’Austria.
A distanza di un mese esatto, il 28 luglio 1914 l’Austria-Ungheria dichiarò guerra al Piccolo Stato Serbo a favore del quale si schiereranno Francia, Regno Unito e Impero Russo. In virtù del patto della “TRIPLICE ALLEANZA” stipulato il 20 maggio 1882 tra Germania, Austria e Italia, l’Impero Tedesco intervenne immediatamente nel conflitto, mentre l’Italia scelse invece un temporaneo periodo neutralità e riflessione. La guerra assume così proporzioni enormi e da lì a poco la Germania invadendo il Belgio neutrale varcò il confine francese.
Il fronte si estese rapidamente dall’entroterra fino al mare e solo il 5 settembre 1914, gli allegati riuscirono a bloccare l’avanzata tedesca con la battaglia della Marna. Ogni tentativo di sfondamento del fronte da parte degli imperi centrali si rivelò inutile e nel mese di novembre, con la battaglia di
Ypres, la “guerra di movimento” si trasformerà in “Guerra di Trincea”.
La battaglia di Ypres segnerà anche la fine delle guerre convenzionali, così come fino allora il mondo le aveva conosciute e l’inizio della guerra moderna. Il progresso scientifico portato della Bella Epoque aveva di colpo messo a disposizione dei generali un nuovo tipo di armi, votate alla distruzione di massa (armi chimiche). Proprio a Ypres che per la prima volta, sarà utilizzato un nuovo tipo di gas a base di cloro (l’iprite) capace di uccidere e invalidare (anche con effetti permanenti) migliaia di soldati in pochi minuti. Tornando indietro di qualche anno, è possibile comprendere, come anche l’Italia, sulla scia di tante altre nazioni, contribuì con la politica coloniale in Libia (voluta dal governo Giolitti) sfociata poi nel conflitto Italo Turco del 1911 – 1912, alla destabilizzazione dello scacchiere Balcanico. La facilità, con la quale la nostra nazione aveva costretto l’impero ottomano a negoziare un accordo di pace, risveglio i nazionalismi sopiti dei territori della Lega Balcanica sotto controllo Turco, tante che questi, iniziarono già prima della fine della campagna in Tripolitania (1911 – 1912) ad attaccare i possedimenti ottomani in area slava.
Approfondimenti e curiosità:
Nella guerra per la conquista della Cirenaica e della Tripolitania, l’Italia schierò in campo un discreto numero di rudimentali velivoli (nove in tutto), che compirono per la prima volta nella storia, azioni di bombardamento aereo. Sempre per la prima volta nella storia, l’Italia impiegò nel trasporto delle truppe automobili Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT, favorendo lo spostamento di masse di soldati in tempi sempre più rapidi. Era ormai chiaro (anche se da molti compreso con forte ritardo) che le future guerre avrebbero assunto connotati devastanti ed inaspetti.
Al conflitto italo turco, presero parte anche soldati Eoliani. Tal evento è ricordato dalla targa commemorativa dei caduti della frazione di Quattropani, nella quale sono indicati i nomi di:
- Falanga Angelo e Falanga Angelo di Angelo morti proprio nel 1911 per fatti di guerra in Tripolitania e Cirenaica (Libia).
GIUSEPPE CIRINO
domenica 12 luglio 2015
Domenica ecologica a Lingua nelle foto di Elio Benenati
Domenica ecologica nella frazione di Lingua nel comune di Santa Marina Salina. Consistente il quantitativo di rifiuti recuperato.
Come scrive Elio nella sua pagina fb "Operazione spiagge completata....grazie a tutti i partecipanti...grandi e piccoli".
Come scrive Elio nella sua pagina fb "Operazione spiagge completata....grazie a tutti i partecipanti...grandi e piccoli".
Isola, sostantivo plurale. Apre oggi a Lipari una suggestiva mostra. I grandi Maestri siciliani e i più stimolanti artisti contemporanei in un percorso unico
Anna Mallamo (Gazzetta del sud)Isolamento, isolatria, isolandia, isolitudine... ci sono mille parole per circumnavigare il concetto di “isola”, senza esaurirlo mai, senza raccontarlo tutto: così, in una pluralità di voci, approcci e sguardi, le opere della mostra “Eolie 1950/2015. Mare Motus” che sarà inaugurata oggi alle 19.30 a Lipari, nei suggestivi spazi della ex chiesa di Santa Caterina.
L’isola ospiterà i “tentativi d’isola” delle opere, la “pluralità” dell’isola – come diceva Gesualdo Bufalino, altro cantore d’isolitudini e collezionista di sguardi – attraverso la pluralità di artisti e di tecniche, di percorsi, di materiali, di ricerche.
Ci saranno foto e video, sculture e pitture, elettronica e ceramica. E il dialogo, fitto e vivo, coi grandi maestri del Novecento siciliano: da Carla Accardi a Fausto Pirandello, da Renato Guttuso a Emilio Isgrò, Pietro Consagra, Salvo, Ferdinando Scianna. E pure una testimonianza di Alberto Burri (“BiancoCretto” del 1969): da Lipari a Gibellina, l’arte che si fa riparazione, cicatrizzazione. La mostra, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, resterà aperta fino al 30 settembre nella ex Chiesa divenuta ormai raffinato spazio espositivo. Quaranta gli artisti presenti, in tutto: tra loro testimoni della cultura sudamericana, grandi fotografi e videoartist, scultori e autori di imponenti installazioni.
Mischiato e cangiante
Voci, coro, pluralità nel tentativo d’afferrare la pluralità dell’isola, dove «tutto è mischiato, cangiante, contraddittorio, come nel più composito dei continenti», scriveva Bufalino. Vale per la Sicilia tutta, e per le isole dell’isola, le fascinose Eolie, e Lipari tra loro, «vere e proprie isole-continenti anche nelle affinità e differenze», scrivono i curatori nel saggio.
E accanto ai “numi tutelari”, i grandi siciliani che dell’isola hanno illuminato aspetti differenti (la materia di Consagra, l’arabesco della Accardi, la carne dolente di Pirandello, le donne mediterranee di Emilio Greco, le indimenticabili facce di Scianna, i nomi che diventano segno di Salvo, le cancellature di Isgrò), tanti altri artisti contemporanei che raccontano delle misteriose proprietà di assenza-presenza dell’isola (il cui massimo esempio è l’isola Ferdinandea, capace di scomparire «per sottrarsi agli uomini» e al centro di un ciclo di lavori di Franco Accursio Gulino): l’isola da cui si parte, come nella foto “cancellata” di Francesco Vaccaro. L’isola che diventa carcere, luogo concentrazionario per eccellenza, e dunque l’isola fucina di evasioni, sogni, immaginazioni.
Ed ecco i lavori dei fotografi Martin Parr, Elger Esser, Nan Goldin, Gioberto Noro, Carlo Gavazzeni Ricordi, Raffaela Mariniello, Alice Pavesi Fiori e Veronica Nalbone, tra le video installazioni l’opera di Elena Bellantoni. E poi Valerio Berruti, Rosario Bruno, Franco Accursio Gulino, Laura Panno, Mauro Di Silvestre, Alessandra Giovannoni, Silvia Camporesi, Cristiano Pintaldi, Bruno Ceccobelli, Andrea Di Marco, Fathi Hassan, Alberto Biasi, Velasco, Paolo Picozza, Mimmo Paladino, Gonzalo Borondo, Carin Grudda, Francesco Messina, Francesco Vaccaro e rappresentanti del Sud America come Samy Benmayor, Sebastian Yrarrazaval, autori di installazioni di grande impatto come Gregorio Botta, Elisabetta Novello e Riccardo Monachesi.
L’isola punto d’arrivo del nostro vagare, dove ci aspetta la poltrona dell’opera di Veronica Nalbone “Da lontano”: si scorge, appunto da lontano, il profilo di Alicudi, isola sognata e immaginata, isola contemplata dal prospetto di un’altra isola, dove sedersi a guardare. Perché forse la vita non è che andare da un’isola all’altra, sognare un’isola dall’altra, senza fine.
Il progetto
La mostra di Lipari chiude il progetto comunitario biennale “Mare Eolie” (finanziato dall’Unione Europea con una misura dei Fondi PO-FESR 2007-2013) concepito per valorizzare e rigenerare in chiave contemporanea l’area fortificata del Castello, già sede del prestigioso Museo Archeologico Bernabò Brea. Alla cerimonia inaugurale, assieme ai curatori, interverranno Antonio Purpura (assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Gaetano Pennino (dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Rocco Scimone (Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Messina), Maria Amalia Mastelloni (Direttore del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari).
L’isola ospiterà i “tentativi d’isola” delle opere, la “pluralità” dell’isola – come diceva Gesualdo Bufalino, altro cantore d’isolitudini e collezionista di sguardi – attraverso la pluralità di artisti e di tecniche, di percorsi, di materiali, di ricerche.
Ci saranno foto e video, sculture e pitture, elettronica e ceramica. E il dialogo, fitto e vivo, coi grandi maestri del Novecento siciliano: da Carla Accardi a Fausto Pirandello, da Renato Guttuso a Emilio Isgrò, Pietro Consagra, Salvo, Ferdinando Scianna. E pure una testimonianza di Alberto Burri (“BiancoCretto” del 1969): da Lipari a Gibellina, l’arte che si fa riparazione, cicatrizzazione. La mostra, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi, resterà aperta fino al 30 settembre nella ex Chiesa divenuta ormai raffinato spazio espositivo. Quaranta gli artisti presenti, in tutto: tra loro testimoni della cultura sudamericana, grandi fotografi e videoartist, scultori e autori di imponenti installazioni.
Mischiato e cangiante
Voci, coro, pluralità nel tentativo d’afferrare la pluralità dell’isola, dove «tutto è mischiato, cangiante, contraddittorio, come nel più composito dei continenti», scriveva Bufalino. Vale per la Sicilia tutta, e per le isole dell’isola, le fascinose Eolie, e Lipari tra loro, «vere e proprie isole-continenti anche nelle affinità e differenze», scrivono i curatori nel saggio.
E accanto ai “numi tutelari”, i grandi siciliani che dell’isola hanno illuminato aspetti differenti (la materia di Consagra, l’arabesco della Accardi, la carne dolente di Pirandello, le donne mediterranee di Emilio Greco, le indimenticabili facce di Scianna, i nomi che diventano segno di Salvo, le cancellature di Isgrò), tanti altri artisti contemporanei che raccontano delle misteriose proprietà di assenza-presenza dell’isola (il cui massimo esempio è l’isola Ferdinandea, capace di scomparire «per sottrarsi agli uomini» e al centro di un ciclo di lavori di Franco Accursio Gulino): l’isola da cui si parte, come nella foto “cancellata” di Francesco Vaccaro. L’isola che diventa carcere, luogo concentrazionario per eccellenza, e dunque l’isola fucina di evasioni, sogni, immaginazioni.
Ed ecco i lavori dei fotografi Martin Parr, Elger Esser, Nan Goldin, Gioberto Noro, Carlo Gavazzeni Ricordi, Raffaela Mariniello, Alice Pavesi Fiori e Veronica Nalbone, tra le video installazioni l’opera di Elena Bellantoni. E poi Valerio Berruti, Rosario Bruno, Franco Accursio Gulino, Laura Panno, Mauro Di Silvestre, Alessandra Giovannoni, Silvia Camporesi, Cristiano Pintaldi, Bruno Ceccobelli, Andrea Di Marco, Fathi Hassan, Alberto Biasi, Velasco, Paolo Picozza, Mimmo Paladino, Gonzalo Borondo, Carin Grudda, Francesco Messina, Francesco Vaccaro e rappresentanti del Sud America come Samy Benmayor, Sebastian Yrarrazaval, autori di installazioni di grande impatto come Gregorio Botta, Elisabetta Novello e Riccardo Monachesi.
L’isola punto d’arrivo del nostro vagare, dove ci aspetta la poltrona dell’opera di Veronica Nalbone “Da lontano”: si scorge, appunto da lontano, il profilo di Alicudi, isola sognata e immaginata, isola contemplata dal prospetto di un’altra isola, dove sedersi a guardare. Perché forse la vita non è che andare da un’isola all’altra, sognare un’isola dall’altra, senza fine.
Il progetto
La mostra di Lipari chiude il progetto comunitario biennale “Mare Eolie” (finanziato dall’Unione Europea con una misura dei Fondi PO-FESR 2007-2013) concepito per valorizzare e rigenerare in chiave contemporanea l’area fortificata del Castello, già sede del prestigioso Museo Archeologico Bernabò Brea. Alla cerimonia inaugurale, assieme ai curatori, interverranno Antonio Purpura (assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Gaetano Pennino (dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), Rocco Scimone (Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Messina), Maria Amalia Mastelloni (Direttore del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari).
LA CHIUSURA DEI PICCOLI UFFICI POSTALI È UN DURO COLPO PER LE CLASSI PIÙ DISAGIATE. IL DISSENSO DELLA CISL POSTE MESSINA E L'APPELLO AI POLITICI
"Continuiamo ad esprimere forte dissenso per la chiusura di piccoli Uffici postali nel territorio messinese che rappresentano un importante presidio sociale. Non avranno mai l’avallo del sindacato perché riteniamo che i piccoli uffici postali svolgano un ruolo importante per assicurare in ogni luogo un contatto con il mondo affinchè l’accessibilità ai servizi postali continui a soddisfare le esigenze degli utenti". Si esprime così Gisella Schillaci, segretaria generale del Slp Cisl Messina a seguito della comunicazione di chiusura dei piccoli uffici postali di Messina. "La digitalizzazione - afferma - non può essere disumanizzazione e non si può consentire che un presidio sociale quale è l’ufficio postale seppur piccolo venga soppresso perché diseconomico".
SLP CISL Messina esprime forte dissenso alla decisione che sembra godere dell’avallo della politica e degli enti economici.
"Risulterebbe - continua la Schillaci - essere stata, stavolta, rispettata la procedura che prevede l’informativa entro i 60 giorni dalla chiusura rivolta al Sindaco della città. Risulterebbe anche l’avallo al progetto di chiusura da parte dell’ANCI. Sensibili alle reali esigenze del territorio invitiamo quanti nel recente passato si sono espressi contro tale piano di chiusure nel territorio messinese e soprattutto nella città di Messina ad attivarsi o a ritirare il consenso a tale scempio".
La Cisl Poste di Messina chiede che si attivi un reale tavolo di confronto per far rispettare quanto sancisce l'Agcom, ovvero il mantenimento di uffici postali distanti più di 6 km dal primo punto utile più vicino. "Pezzolo, ad esempio, dista nove chilometri dal più vicino ufficio postale. Quindi perché chiuderlo?", conclude Gisella Schillaci.
SLP CISL Messina esprime forte dissenso alla decisione che sembra godere dell’avallo della politica e degli enti economici.
"Risulterebbe - continua la Schillaci - essere stata, stavolta, rispettata la procedura che prevede l’informativa entro i 60 giorni dalla chiusura rivolta al Sindaco della città. Risulterebbe anche l’avallo al progetto di chiusura da parte dell’ANCI. Sensibili alle reali esigenze del territorio invitiamo quanti nel recente passato si sono espressi contro tale piano di chiusure nel territorio messinese e soprattutto nella città di Messina ad attivarsi o a ritirare il consenso a tale scempio".
La Cisl Poste di Messina chiede che si attivi un reale tavolo di confronto per far rispettare quanto sancisce l'Agcom, ovvero il mantenimento di uffici postali distanti più di 6 km dal primo punto utile più vicino. "Pezzolo, ad esempio, dista nove chilometri dal più vicino ufficio postale. Quindi perché chiuderlo?", conclude Gisella Schillaci.
Denny Méndez a Vulcano "paparazzata" da Antonio Bianchi tra pozza dei fanghi ed acque calde
Alla luce del sole, del fuoco, delle stelle. Da oggi a Stromboli la Festa di Teatro Eco-logico
Ad illuminare le performance solo il sole o il fuoco, per rendere vive le suggestioni che la natura, ancora oggi, è capace di donare e per tornare ad emozionarsi guardando le stelle, ascoltando il rumore del mare, lontano dalle luci e dai suoni artificiali. Da oggi e sino a domenica prossima l’isola di Stromboli diventa luogo ideale dove realizzare la Festa di Teatro Eco-logico, evento di spettacolo, tra teatro, musica, danza, che rinuncia all’energia elettrica e sfruttare la forza che scaturisce da fuoco, mare, vento, terra. Il festival vuol enfatizzare la relazione fra artisti e fra artista e pubblico, in cui l’uomo, la sua voce, il suo corpo si offre senza filtri o effetti artificiali, nelle spiagge, nei vicoli del paese, sul molo del porto, nei boschi, accanto alla strada di fuoco tracciata dalla lava incandescente di Stromboli: 8 giorni di performance dal vivo, ad ingresso libero, con decine di artisti da tutto il mondo. Al centro della seconda edizione del progetto, realizzato da fluidonumero9 a cura di Alessandro Fabrizi, Hossein Taheri, Mirko Russo, Caterina Bertone, Adele Ciampa, in collaborazione con Chiara Cavalieri, Romana Fabrizi, Fiona Sansone, Ezio Spezzacatena, sarà la figura dello straniero e i temi dell'appartenenza, a un luogo, una cultura, una lingua, e della proprietà.
“Strangers in the night”, il titolo dell’evento, ricorda un famoso straniero, l'italo-americano Frank Sinatra nel centenario della sua nascita, che incise una canzone dedicata a Stromboli, inizialmente concepita come colonna sonora dell’omonimo film di Rossellini. Alla protagonista del film, la profuga Karen, è dedicata un’Ode a Karen (15 luglio) dall'artista svedese Marie Ohrn, che vuol essere anche un omaggio a un’altra famosa straniera che avrebbe compiuto 100 anni quest’anno: Ingrid Bergman. Tra gli eventi in programma un seminario per voce e testo di Metodo Linklater, la straordinaria storia di Samia Yusuf Omar raccontata da Isabella Ragonese dal libro di Giuseppe Catozzella (14 luglio), lo spettacolo “Conferenza tragicheffimera sui concetti ingannevoli dell’arte” della compagnia reggino-messinese Carullo-Minasi (17 luglio), un’indagine sui temi della Tempesta di Shakespeare nell’eco delle parole di Anna Maria Ortese con Anna Bonaiuto e Nadia Fusini (18 luglio), l’amore fra “stranieri” di Medea e Giasone (16 luglio), performance per pianoforte e voce dal Pranzo di Babette di Karen Blixen (16 luglio), un monologo tratto dal nuovo libro di Concita De Gregorio interpretato da Elodie Treccani e poi ancora incontri di tango, concerti di musica classica, jazz, pop e alternative, danza contemporanea sulla spiaggia con Giorgio Rossi, laboratori per i bambini della Scuola in Mezzo al Mare, una lettura condivisa di storie di profughi in collaborazione con Medici Senza Frontiere.
“Strangers in the night”, il titolo dell’evento, ricorda un famoso straniero, l'italo-americano Frank Sinatra nel centenario della sua nascita, che incise una canzone dedicata a Stromboli, inizialmente concepita come colonna sonora dell’omonimo film di Rossellini. Alla protagonista del film, la profuga Karen, è dedicata un’Ode a Karen (15 luglio) dall'artista svedese Marie Ohrn, che vuol essere anche un omaggio a un’altra famosa straniera che avrebbe compiuto 100 anni quest’anno: Ingrid Bergman. Tra gli eventi in programma un seminario per voce e testo di Metodo Linklater, la straordinaria storia di Samia Yusuf Omar raccontata da Isabella Ragonese dal libro di Giuseppe Catozzella (14 luglio), lo spettacolo “Conferenza tragicheffimera sui concetti ingannevoli dell’arte” della compagnia reggino-messinese Carullo-Minasi (17 luglio), un’indagine sui temi della Tempesta di Shakespeare nell’eco delle parole di Anna Maria Ortese con Anna Bonaiuto e Nadia Fusini (18 luglio), l’amore fra “stranieri” di Medea e Giasone (16 luglio), performance per pianoforte e voce dal Pranzo di Babette di Karen Blixen (16 luglio), un monologo tratto dal nuovo libro di Concita De Gregorio interpretato da Elodie Treccani e poi ancora incontri di tango, concerti di musica classica, jazz, pop e alternative, danza contemporanea sulla spiaggia con Giorgio Rossi, laboratori per i bambini della Scuola in Mezzo al Mare, una lettura condivisa di storie di profughi in collaborazione con Medici Senza Frontiere.
L'estate vip delle Eolie. A Salina c'è mister Allegri
Partirà a Messina una nuova produzione di birra
A settembre, a Messina, partirà una nuova produzione di Birra. A riunirsi in cooperativa, investendo il proprio Tfr, sono stati 15 dei circa 50 ex dipendenti della birra Triscela che era nata dallo storico marchio Birra Messina. L'iniziativa è stata presentata all'Expo a Milano
Natoli sceglie il rito abbreviato. Sparò e ferì il nipote a Lingua (Salina)
L’uomo che il 31 luglio dello scorso anno a Salina Santa Marina ha tentato di uccidere il nipote con il quale aveva avuto contrasti per il possesso di un terreno agricolo situato sull’isola, ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. Il gup Salvatore Pugliese, ha infatti accolto la richiesta dell’imputato, Antonino Natoli, 63 anni, che ancora resta agli arresti domiciliari nella sua casa di Milazzo. Per l’uomo, che adesso dovrà comparire in Tribunale il prossimo 2 ottobre per essere processato con il rito alternativo che permetterà in caso di condanna uno sconto di pena di un terzo, restano immutate le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.
Già nell’autunno scorso il difensore di Natoli, avv. Fabrizio Formica, aveva fatto ottenere il beneficio dei domiciliari al suo assistito prospettando al giudice l’avvenuto allontanamento dall’isola della vittima.
Già nell’autunno scorso il difensore di Natoli, avv. Fabrizio Formica, aveva fatto ottenere il beneficio dei domiciliari al suo assistito prospettando al giudice l’avvenuto allontanamento dall’isola della vittima.
La persona offesa che ieri si è costituita parte civile con l’avv. Sergio Monaco del Foro di Palermo, è un sottufficiale dell’Esercito, Alessandro Gargano, 37 anni nipote dello stesso Natoli, in servizio nella provincia di Varese che all’epoca dei fatti si trovava in vacanza nell’isola di Salina con la famiglia nell’abitazione estiva sita nella frazione di Lingua. In quella drammatica giornata del 31 luglio di un anno fa, Gargano si è visto puntare addosso il fucile da caccia imbracciato dallo zio. L’uomo armato non esitava a sparare due colpi all’indirizzo della vittima colpendolo al secondo tentativo all’arto inferiore destro.
La vicenda – come hanno evidenziato le indagini dei carabinieri dell’isola – è maturata in un contesto di conflitti per il possesso di un terreno agricolo nell’isola di Salina conteso tra l’indagato e la vittima che prendendosi cura da anni dello stesso appezzamento ne rivendicava la gestione in via esclusiva. (l.o.)
La vicenda – come hanno evidenziato le indagini dei carabinieri dell’isola – è maturata in un contesto di conflitti per il possesso di un terreno agricolo nell’isola di Salina conteso tra l’indagato e la vittima che prendendosi cura da anni dello stesso appezzamento ne rivendicava la gestione in via esclusiva. (l.o.)
La Sinistra. Gli impegni dell'amministrazione in materia di tariffa agevolata per il rifornimento idrico con autobotte
COMUNICATO STAMPA DE
“LA SINISTRA”
Gli impegni dell’amministrazione in materia di tariffa
agevolata per il rifornimento idrico con autobotte.
Nel corso della seduta
consiliare dove, ormai un mese fa, si è affrontato l’argomento dell’emergenza
idrica, abbiamo apprezzato l’impegno pubblicamente assunto dal vicesindaco Orto
in merito all’applicazione di tariffe agevolate per il rifornimento idrico con
autobotte per gli utenti – siano privati cittadini, siano esercenti o
albergatori – che si trovino ad affrontare problemi dovuti a insufficienze dovute
alla distribuzione e alla calendarizzazione.
Premesso che ciò sarebbe
già implicitamente previsto nel regolamento del servizio idrico, impegni del
genere, tanto più se assunti in presenza di dirigenti e funzionari del settore
(ai quali l’amministratore ha fornito un preciso indirizzo politico) e
soprattutto di fronte al civico consesso, devono essere mantenuti.
Ciò comporterà per
l’Ente un ovvio supplemento di lavoro, oltre che dei costi: è infatti
necessario valutare ciascun caso singolarmente sulla base di una verifica
attendibile per comprendere le cause del problema.
Tuttavia, il personale
del servizio idrico ha – o dovrebbe avere – ben chiaro come funziona il regime
di distribuzione, e dunque è perfettamente in condizione di accertare se il
richiedente lamenta carenze per motivi oggettivamente riconducibili alla rete
idrica piuttosto che ad altre cause. La verifica dovrebbe pertanto essere
realizzata con la massima trasparenza e con la piena collaborazione del
richiedente.
Certamente esisteranno
casi nei quali un guasto al galleggiante o una perdita della propria cisterna è
la ragione per la quale l’utente si trova senza acqua, ma siamo convinti che
siano molto più numerosi quelli di cittadini collegati a tratte della rete
idrica dove l’erogazione dei quantitativi d’acqua è oggettivamente
insufficiente per fare fronte alle esigenze legate alla stagione estiva (e, in
generale, al vivere in condizioni di civiltà).
Allo stesso modo, l’amministrazione
dovrebbe prendere in considerazione l’esigenza di rimborsare coloro che si sono
trovati in condizioni di penuria d’acqua per cause non imputabili ai propri
impianti e hanno comunque pagato le autobotti con tariffa piena.
Se ciò costituirà un
ulteriore costo a carico dell’Ente, lo stesso si attivi per ottenere un
adeguato rimborso da parte della Regione, che di fatto è responsabile del
malfunzionamento del dissalatore e dei problemi connessi, purtroppo ampiamente
noti.
In questa situazione
evidentemente e complessivamente sgradevole, non sarebbe un’idea malvagia poter
snellire le procedure di pagamento, che attualmente costringono il cittadino a
ritirare il bollettino presso l’Ufficio idrico, andare a pagarlo alla Posta e
ritornare nuovamente al Comune per consegnare la ricevuta (dunque a perdere una
mattina intera), con un semplice accorgimento: dotare l’Ufficio idrico di un
POS.
La Polizia municipale,
per esempio, lo ha già da tempo.
Ci permettiamo infine
di sottolineare la necessità di un potenziamento del personale assegnato
all’Ufficio idrico, quanto meno stagionale, trasferendo unità attualmente
assegnate ad altri servizi che, certamente, presentano un minor grado di
criticità.
La Sinistra
sabato 11 luglio 2015
"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. 9 Luglio 1999: Inaugurazione delle elisuperfici
9 luglio 1999
Inaugurazione
delle elisuperfici
Il
9 luglio 1999 alla presenza del
Presidente della Regione Siciliana, On. Angelo Capodicasa, viene inaugurata
l’elisuperficie per il soccorso sanitario dell’isola di Filicudi, la prima
delle opere realizzate nell’arcipelago Eoliano. Oltre il presidente della
Regione Siciliana, erano presenti il Prefetto Profili (nella duplice veste di
Commissario governativo per la realizzazione delle elipiste), il sindaco
Giacomantonio, l’assessore alla protezione civile, Giuseppe La Greca,
l’arcivescovo Marra e numerose autorità civili e militari. “Con la realizzazione di questa pista –
affermava il presidente Capodicasa – gli
abitanti possono sentirsi meno isolati. Diventa di vitale importanza infatti
per le emergenze sanitarie e per la protezione civile”. Erano state
completate le piste di Filicudi e Panarea, ed erano in fase di ultimazione
quelle di Lipari, Vulcano ed Alicudi, mentre si iniziavano i lavori per quella
di Stromboli e Ginostra. Il Piano comunale aveva previsto anche tre piccole
piste di servizio per la vulcanologia, 2 nell’isola di Stromboli ed 1
nell’isola di Vulcano; l’uso delle stesse era limitato alla sola comunità
scientifica.
Il
Prefetto Renato Profili, a conclusione della cerimonia esprimeva la propria
soddisfazione: non è stato fatto nulla di
straordinario, ho fatto semplicemente il mio dovere”.
Con
l’inaugurazione si completava un lavoro durato quasi due anni, che avevano
visto impegnato il responsabile della Protezione Civile del Comune di Lipari
nella pianificazione delle elisuperfici, nei sopralluoghi ed in decine e decine
di conferenze di servizi presso la Prefettura di Messina.
La
domanda di soccorsi rapidi e tempestivi tramite elicotteri era sul tavolo della
discussione delle isole Eolie da almeno un decennio, ma sino al 1997 nessuna
amministrazione aveva seriamente affrontato l’argomento. La richiesta delle
elisuperfici proveniva sia dalla popolazione residente sia dai numerosi piloti
delle eliambulanze costretti a non poter operare in sicurezza il soccorso
sanitario. Gli elicotteri sino a quel momento erano costretti ad atterrare in
aree non idonee, quali campi sportivi, strutture portuali, prive, il più delle
volte, di un adeguato impianto di illuminazione.
I
lavori sono stati eseguiti, in economia, dal Genio Campale di Bari – Palermo
con una spesa complessiva di circa tre miliardi e mezzo di vecchie lire
rispetto ai cinque miliardi inizialmente impegnati dall’Assessorato alla Sanità
della Regione Siciliana, il primo caso, forse in Sicilia, in cui le somme sono
state restituite alla Regione Sicilia.
Il
grande rapporto di collaborazione tra il Prefetto Profili e l’amministrazione
comunale di Lipari trovò il suo epilogo il 25 marzo 2000, con il conferimento
della cittadinanza onoraria. “Per avere
con il suo impegno, con disponibilità e sensibilità, contribuito a risolvere i
numerosi e gravi problemi del comune di Lipari e delle Eolie in generale”,
si legge nella deliberazione del consiglio comunale.
Il
dottor Profili, sottolineando di essere sensibilmente emozionato e
profondamente onorato per il riconoscimento, affermava: “non ho fatto nulla di eccezionale, ho solo assolto il compiuto di un
prefetto, cioè stare dietro le amministrazioni per sostenerle nelle loro
iniziative”.
L’amministrazione
Giorgianni ha deliberato nel corso del 2013 l’intestazione dell’elisuperficie
di Lipari alla memoria del Prefetto Renato Profili.
A
distanza di quasi quindici anni dalla programmazione e dalla realizzazione
delle elisuperfici, numerosi sono stati
i tentativi da parte delle successive amministrazioni di realizzare delle
elisuperfici per uso commerciale ma, ancora alla data odierna, nessuna seria
pianificazione è stata posta in essere in questa direzione.
Botta e riposta. Art.1 controreplica al presidente di Federalberghi
Replichiamo al dott. Del Bono perché riteniamo di confrontarci con soggetti di alta caratura imprenditoriale.
Lei conosce meglio di noi i disservizi ai quali siete costretti a fare fronte per evitare che possa naufragare una stagione che promette bene. Dai trasporti all'acqua,argomenti di primaria importanza per la categoria che lei ha l'onore di presiedere.
Possiamo anche giocare a nascondino dietro il dito del primo cittadino ma concorderà con noi,di questo ne siamo certi, che alla base dello sviluppo di una azienda come di un territorio da amministrare è necessaria una sana programmazione.
Lei fa benissimo il suo lavoro ed apprezziamo l'amore,la competenza e la passione che ci mette per superare tutte le difficoltà che annualmente si presentano.
Certamente concorderà con noi che le problematiche a cui lei e noi ci riferiamo sono" emergenze" che con cadenza annuale si ripresentano.
Lei se lo è posto il quesito? Lei è sicuro che è stata fatta una adeguata programmazione per evitare che questi disservizi si ripresentassero?
Conosciamo la sua risposta perché abbiamo affrontato la questione durante i lavori portati avanti dal nostro presidente quando, da esperto alla pianificazione territoriale, insieme a lei e ad altri soggetti si studiava lo sviluppo di una porzione del territorio che avrebbe dato nuovo impulso alla martoriata economia locale. Che fine ha fatto quel lavoro da lei convintamente condiviso?
Concorderà certamente con noi che questa amministrazione può fare molto di più in termini di pressione fiscale,occupazione,trasporti,raccolta differenziata,promozione turistica,arredo urbano,sicurezza ed amore nei confronti di tutti i cittadini ricordando a lei ed a noi stessi che non ci possiamo permettere di essere classificati per categorie.
Per noi ,siamo tutti uguali ed abbiamo tutti pari dignità.
Art.1
Federalberghi replica ad Art.1. Nessuna facilitazione o agevolazione è stata garantita agli albergatori
Ci vediamo costretti a dover replicare – per quel che ci compete – alla nota diffusa quest’oggi a mezzo web da Art.1 Autonomia e libertà che lamenta una disparità di trattamento tra utenti della rete idrica in favore di “alcuni albergatori” a seguito di incontri “carbonari”.
Vista la gravità delle dichiarazioni (perché danno adito ai cittadini di farsi un’idea totalmente distorta della situazione), si ritiene opportuno chiarire che nessuna facilitazione o agevolazione è stata garantita agli albergatori, salvo quanto già previsto dal regolamento comunale in vigore. Anzi, a tale proposito, va purtroppo rimarcato che sono anni che chiediamo alle amministrazioni che si avvicendano di rivedere detto regolamento con l’obiettivo di modificare la tariffazione e di ripartire quindi in modo più equo tra le diverse categorie di utenza un costo del servizio che in atto ci vede penalizzati.
Nel caso di specie va invece chiarito che alcune strutture alberghiere sono state – loro malgrado – estromesse dalla rete idrica (saranno nel frattempo servite tramite le autobotti), proprio per poter avere un quantitativo maggiore di acqua in rete e consentire alle utenze più piccole di approvvigionarsi.
Ciò chiarito, aggiungiamo che è vero che abbiamo incontrato più volte l’amministrazione come è vero che abbiamo scritto a tutti i soggetti interessati con delle richieste ben precise ma – e rientra tra le nostre prerogative di associazione di categoria - lo abbiamo fatto con la massima trasparenza nelle sedi e attraverso canali istituzionali. Altra cosa è la normale e necessaria collaborazione con il sindaco e il vicesindaco per evitare che possano insorgere problematiche di carattere igienico-sanitario. È, infatti, del tutto evidente e sono certo che lo sia anche per Art. 1 che laddove un pubblico esercizio (bar, ristorante, hotel ecc.) dovesse rimanere senz’acqua, le difficoltà e le ripercussioni porterebbero in brevissimo tempo alla chiusura dell’attività e a conseguenti ripercussioni piuttosto semplici da intuire.
Si ritiene, infine, di dover sottolineare come – considerata l’esigenza di gestire l’attuale situazione idrica con la massima attenzione e delicatezza – appaia opportuno concentrarsi esclusivamente sulle proposte costruttive e sulle soluzioni, evitando allarmismi e messaggi distorti e lasciando ad altre sedi e altri momenti la ricerca dei colpevoli e l’eventuale attribuzione di colpe.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Vista la gravità delle dichiarazioni (perché danno adito ai cittadini di farsi un’idea totalmente distorta della situazione), si ritiene opportuno chiarire che nessuna facilitazione o agevolazione è stata garantita agli albergatori, salvo quanto già previsto dal regolamento comunale in vigore. Anzi, a tale proposito, va purtroppo rimarcato che sono anni che chiediamo alle amministrazioni che si avvicendano di rivedere detto regolamento con l’obiettivo di modificare la tariffazione e di ripartire quindi in modo più equo tra le diverse categorie di utenza un costo del servizio che in atto ci vede penalizzati.
Nel caso di specie va invece chiarito che alcune strutture alberghiere sono state – loro malgrado – estromesse dalla rete idrica (saranno nel frattempo servite tramite le autobotti), proprio per poter avere un quantitativo maggiore di acqua in rete e consentire alle utenze più piccole di approvvigionarsi.
Ciò chiarito, aggiungiamo che è vero che abbiamo incontrato più volte l’amministrazione come è vero che abbiamo scritto a tutti i soggetti interessati con delle richieste ben precise ma – e rientra tra le nostre prerogative di associazione di categoria - lo abbiamo fatto con la massima trasparenza nelle sedi e attraverso canali istituzionali. Altra cosa è la normale e necessaria collaborazione con il sindaco e il vicesindaco per evitare che possano insorgere problematiche di carattere igienico-sanitario. È, infatti, del tutto evidente e sono certo che lo sia anche per Art. 1 che laddove un pubblico esercizio (bar, ristorante, hotel ecc.) dovesse rimanere senz’acqua, le difficoltà e le ripercussioni porterebbero in brevissimo tempo alla chiusura dell’attività e a conseguenti ripercussioni piuttosto semplici da intuire.
Si ritiene, infine, di dover sottolineare come – considerata l’esigenza di gestire l’attuale situazione idrica con la massima attenzione e delicatezza – appaia opportuno concentrarsi esclusivamente sulle proposte costruttive e sulle soluzioni, evitando allarmismi e messaggi distorti e lasciando ad altre sedi e altri momenti la ricerca dei colpevoli e l’eventuale attribuzione di colpe.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Art.1 : Non comprendiamo disparità di trattamento nell'erogazione idrica
Ancora una volta non comprendiamo l'atteggiamento di questa amministrazione. Non si giustifica la disparità di trattamento nel soddisfare le richieste per l'erogazione di un bene primario.
Incontri carbonari al comune per risolvere il problema di pochi, incuranti delle lamentele che arrivano dal territorio.
Alcuni albergatori beneficiano di un servizio integrativo a tariffa ridotta ed altri cittadini, residenti nella frazione di Pirrera , invocano un aiuto da oltre 3 settimane per risolvere l'ennesimo problema relativo alla distribuzione dell'acqua ma ai nostri amministratori pare che non interessi.
Noi proviamo a lanciare un appello in modo particolare all'assessore Orto ,attento alle esigenze di tutti, con la speranza che anche questi abitanti possano essere considerati alla stessa stregua di altri soggetti che hanno celermente beneficiato del pronto intervento e che adesso avranno riconosciuta anche la tariffa ridotta.
Noi crediamo che in questo caso di emergenza, l'ennesima per questa amministrazione, la tariffazione ridotta vada estesa a tutti e,sopratutto, venga presa seriamente in considerazione la possibilità di azzerare la bollettazione relativa al servizio idrico.
Tutti abbiamo l'obbligo di pagare i servizi ma rivendichiamo il diritto di astenerci dal pagare i disservizi. I disservizi li paghi chi li crea!
Art.1 La Cava Falanga Pavone
Acqua. In arrivo altri 10.000 mc. con navi cisterna. Grandi utenze servite con autobotte per permettere rifornimento abitazioni. Il comunicato dell'amministrazione
Comunicato
L'amministrazione ha ottenuto dalla Regione siciliana l'integrazione di altri 10.000 mc di acqua per risolvere l'emergenza idrica di questi giorni determinata dai limitati quantitativi d'acqua prodotti dal dissalatore.
I quantitativi, ottenuti per i prossimi giorni, sono sufficienti a soddisfare i consumi.
Per favorire la distribuzione, sopratutto ai cittadini delle aree più difficili da raggiungere, l'Amministrazione ha deciso di chiudere, per qualche giorno, alcune utenze di grande assorbimento (alcuni alberghi) che verranno rifornite solo per autobotte, insieme alle emergenze, al fine di evitare, sino al ripristino della normalità, che l'assorbimento di queste utenze limiti per tutti i cittadini la possibilità di ottenere il liquido anche quando la rete idrica che li serve sia in pieno esercizio.
Dalle prime verifiche con il gestore della distribuzione, questo intervento appare che stia avendo pieno successo. Siamo perciò convinti che altri, eventuali, disservizi possono essere solo motivati dal tempo necessario a recuperare una distribuzione ottimale e per questi, eventuali, disservizi ci scusiamo, assicurando che verrà monitorata la distribuzione per evitare ulteriori inconvenienti.
L'Amministrazione
L'amministrazione ha ottenuto dalla Regione siciliana l'integrazione di altri 10.000 mc di acqua per risolvere l'emergenza idrica di questi giorni determinata dai limitati quantitativi d'acqua prodotti dal dissalatore.
I quantitativi, ottenuti per i prossimi giorni, sono sufficienti a soddisfare i consumi.
Per favorire la distribuzione, sopratutto ai cittadini delle aree più difficili da raggiungere, l'Amministrazione ha deciso di chiudere, per qualche giorno, alcune utenze di grande assorbimento (alcuni alberghi) che verranno rifornite solo per autobotte, insieme alle emergenze, al fine di evitare, sino al ripristino della normalità, che l'assorbimento di queste utenze limiti per tutti i cittadini la possibilità di ottenere il liquido anche quando la rete idrica che li serve sia in pieno esercizio.
Dalle prime verifiche con il gestore della distribuzione, questo intervento appare che stia avendo pieno successo. Siamo perciò convinti che altri, eventuali, disservizi possono essere solo motivati dal tempo necessario a recuperare una distribuzione ottimale e per questi, eventuali, disservizi ci scusiamo, assicurando che verrà monitorata la distribuzione per evitare ulteriori inconvenienti.
L'Amministrazione
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